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Il levistico. Sedano degli antichi romani
Questo piccolo scudo presenta il Levistico o Sedano di montagna, pianta erbacea usata fin dall'antichità per le sue proprietà erboristiche, ma soprattutto culinarie; più adoperata però nelle regioni del Nord Europa. Ad ogni modo, il Levistico, presente in molte delle ricette di Apicio, grande cuoco dell'antica Roma, è ancora oggi considerato un ortaggio prezioso utilizzato nella cucina povera di molte località italiane. La prima parte di questo libretto è dedicata alla descrizione generale della pianta, alle sue origini storiche, la diffusione, la coltivazione, la raccolta e gli usi erboristici. La seconda parte illustra in modo semplice ed agevole, alcune ricette di cucina antiche e moderne di facile preparazione. -
Le mele di una volta
Albero del frutto proibito. Questa parola significa rivelazione e, purtroppo, non si può pervenire a essa se non attraverso la sofferenza. Eva mangiò la mela, la diede ad Adamo e fu la fine del Paradiso Terrestre. In realtà quella mela, frutto del peccato originale, detta anche pomo, in francese ""pomme"""", non è che la derivazione dal latino """"pommum"""" che significa frutto. Il fatto che ancora oggi si usi il termine pomo, chiaramente derivato dal latino """"pomum"""" come sinonimo di mela, ci dice l'enorme importanza (culinaria, economica, """"culturale"""") attribuita dagli antichi a questo frutto che evoca la forma del nostro pianeta e che è così ricca di virtù curative."" -
Fabbricare sandali e zoccoli
Nella storia della civiltà le calzature hanno svolto un ruolo di grande importanza. In funzione del clima, dei materiali a disposizione, degli attrezzi, dei mestieri, delle mode, della organizzazione sociale, di volta in volta nelle diverse civiltà si sono affermati tipi di calzature diverse. La scelta che abbiamo fatto delle pantofole, delle pianelle, dei sandali e degli zoccoli non è casuale, si tratta infatti di calzature che potremmo chiamare ""minori"""" cioè utilizzate per scopi particolari. Le pantofole e le pianelle sono utilizzate in genere per la casa, i sandali e gli zoccoli per usi quotidiani di contadini, pescatori, e altre categorie di artigiani (vedi figura alla pagina seguente). Ma la vera caratteristica di queste calzature consiste nel fatto che spesso venivano fabbricate direttamente da chi ne faceva uso senza ricorrere a un artigiano specialista; venivano insomma fatte in casa e in ogni caso riparate o rinnovate da chi le indossava."" -
Giri d'arcolaio
Domenico Giuliotti rievoca gli anni della sua fanciullezza trascorsi nella fattoria di Verrazzano, dove suo padre era fattore, o come allora si diceva ""agente di beni"""", e successivamente nel paese di Greve in Chianti, raccontando la Toscana dei contadini tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento."" -
La squola degli asini (e della vita vernacolare)
Anche gli asini fanno scuola, quando la scuola è quella di chi desidera ""uscire dalla morsa del lavoro-spendo-pago-pretendo per imboccare la strada di una società conviviale, fondata su modi antichi/nuovi di concepire il lavoro, su forme di sussistenza postmoderna, sul recupero delle relazioni comunitarie, sulla capacità di vivere in armonia con l'unicità dei luoghi, su nuovi modelli di risposta ai bisogni"""". Così, in questo mezzo scudo, vengono raccontati gli asini, con dieci domande che trovano risposta nelle parole dell'asinaro Sandro Useli. Un Abc prezioso e curioso per chi desidera avvicinarsi al mondo asinino e conoscere come fare per avere un asino, come custodirlo, come addestrarlo e quali cure riservargli. Un compendio in cui c'è anche un racconto di Esopo e in cui viene illustrato il progetto della prima """"onovia"""" d'Italia sulle colline fiorentine."" -
L' arte di plasmare l'argilla spiegata ai ragazzi
L'arte di plasmare la materia, qualunque materia, e renderla oggetto di uso quotidiano, attraverso tecniche che col tempo si sono affinate e sono diventate patrimonio di molti mestieri, costituisce una delle basi fondamentali sulle quali si basa la nostra cultura, il nostro sapere, le nostre radici e la nostra ricchezza. Trasmettere questo sapere ai nostri ragazzi è compito dal quale non ci si può dunque esimere. Con questa ragione la Fierucola, nata negli anni ottanta per avvicinare le persone ai prodotti della terra, in collaborazione con l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha ideato questa collana di piccoli manuali ad uso delle ultime classi delle elementari e delle medie, in cui s'illustrano alcuni aspetti del saper fare e, anche attraverso il gioco, si cerca di avvicinare i ragazzi alla cultura della creatività, intesa non nella comune accezione di attività artistica, ma come capacità di produrre oggetti di uso quotidiano, ora utili, ora semplicemente decorativi. Età di lettura: da 10 anni. -
L' armonia architettonica degli insediamenti
Un compendio teorico breve, chiaro ma densissimo e innovativo della rivoluzione che Leon Krier, forse come nessun altro, ha avviato nell'urbanistica e nell'architettura contemporanea. Il libro è introdotto da una lettera di presentazione del Principe Carlo d'Inghilterra. -
La marcia dei frigoriferi verso il Polo Nord
La simbologia dei frigoriferi che, insieme ai bambini, si ribellano ai consumatori per andare in aiuto del Polo Nord, cioè della terra contro il cambiamento climatico, assume i caratteri di una rivoluzione nonviolenta, fantastica, un sogno/grimaldello per cambiare le cose. È con un linguaggio fresco e moderno, arricchito ogni tanto da disegni, che Franco Sacchetti racconta la marcia salvifica dei frigoriferi verso il Polo Nord. La nostra responsabilità nei confronti della natura è il tema centrale di questo libro, in un linguaggio che incuriosisce e cattura. Età di lettura: da 12 anni. -
No alle archistar. Il manifesto contro le avanguardie
Non c'è più Comune, Provincia, Regione o Università che non voglia immolarsi a un grande architetto, pagandone le salatissime parcelle e tarpando le ali ai giovani, grazie a pseudo-concorsi blindati da barriere impossibili da superare per un talento geniale ma alle prime armi. Vi è una sorta di piaggeria del potere nei confronti delle archistar che davvero sgomenta: possono lanciare le loro uova marce su un Tintoretto, lasciare il loro segno imperituro avulso dal contesto quale monumento al loro narcisismo, senza che nessuno esclami che il re è nudo. Scritti di Nikos A. Salingaros con contributi di Natalia Albensi, Michel Bauwens, Peter Glidewell, Leon Krier, Kenneth Masden, Michael Mehaffy, Giorgio Muratore, Pietro Pagliardini, Giancarlo Puppo & Giorgio Santilli. -
Le sette oscure chiavi di Isidus
Sconosciuti e misteriosi meccanismi ruotano attorno al pianeta Yuxor. Una ragazza, Selena, si ritrova a fare i conti con un passato che la sua mente non riesce a ricordare, ma che continua a influenzare il suo presente e le sue scelte di vita. Allo stesso tempo, una fondazione segreta si occupa di sventare una minaccia globale nata da un'antica guerra: una setta di vampiri custodisce alcune chiavi che, se riunite, possono portare alla distruzione del mondo. -
Incantesimi nelle vie della memoria
Quando la notte spegne i riflettori della coscienza razionale, la mente è libera di condurci dove il nostro Sé più autentico, la nostra natura, può vagare per rigenerarsi. Ma questa rinascita non è un processo facile o scontato: è invece un viaggio epico in cui non mancano pericoli e ambiguità. È il significato alla base dei racconti di Giuseppe Gallato, storie dalle trame insidiose come il caleidoscopio dei sentieri dell'animo umano, che oscillano senza sosta tra le pulsioni più buie e le passioni più pure; storie che si sviluppano sul margine sottile di quella linea astrale-onirica dove condizionamenti psicologici, esperienze di vita e paure si fondono a vari livelli. Un confine inscindibile tra reale e irreale, mai nettamente distinto, che spesso rischia di disorientarci, ingannarci, confonderci. -
Il grillo del focolare. Ediz. integrale
John Peerybingle vive felicemente con la moglie Piccina, chiamata affettuosamente così perché molto più giovane di lui, quando il vecchio Tackleton mette in dubbio la fedeltà della sua giovane sposa. Insinuazione che sembra trovare conferma in un'immagine fugace e inaspettata che John ha di Piccina in colloquio intimo con un bel giovane. La storia sembra volgere in tragedia, ma interviene il grillo del focolare, nume tutelare della casa, simbolo della felicità domestica. Un racconto sul perdono, sulla fiducia, sull'amore coniugale e filiale, dove anche gli inganni a fin di bene causano un oscillante e ansioso stato d'animo tanto nei protagonisti quanto nei lettori. (La copertina riprende la grafica della prima edizione del 1845). -
Lungo il corso del Metauro. Sette anni di poesie in dialetto fanese sul Giornale del Metauro
Oltre duecento poesie in dialetto fanese di Mario Berardi, in arte Marius. L'autore ha osservato la vita, quella minuta dei suoi concittadini fanesi, che in un oggi accelerato e vorticoso ripetono costumi, usi, credenze e superstizioni propri dell'umanità di sempre ma ora quanto mai scontata e ""liquida""""."" -
Il coraggio di essere coraggiosi. Ediz. illustrata
C'è sempre qualcuno più piccolo. Questo è tollerabile, se non si tratta di quell'antipatico del fratellino, quello che ha tolto il posto e le coccole. Il vero guaio, invece, è che la maggior parte degli individui sono, anzi sembrano, più grandi, e questo fa sentire inadeguati, riempie di paure. La peggiore di tutte, che a volte paralizza i bambini come salami e a volte spinge a imbrogliare, è la paura di sbagliare, di fare la figura degli stupidi e quindi di essere derisi dai compagni e dai grandi. Una faticaccia che toglie persino il gusto del divertimento. Basta con questo tormento, consiglia questo libro, che tenta di mettere il lettore su una strada nuova, quella dove ""si arriva dopo aver sbagliato cento volte"""" e grazie alla scorciatoia del """"dai che ci diamo una mano"""". Così si può provare a fare tutto quello che si vuole... collaborando e, quando serve, ritentando. Età di lettura: da 4 anni."" -
L' invenzione di Kuta. La scrittura e la storia del libro manoscritto. Ediz. illustrata
Perché scriviamo? Cos'è la scrittura? Chi l'ha inventata? Chi fu il primo a scrivere? Chi scriveva, e come, nei tempi antichi? Come si è scritto, e perché, lungo i secoli passati? ""L'Invenzione di Kuta"""" risponde a queste domande con informazioni su luoghi, modi, fatti, materiali della scrittura. Ma anche attraverso otto racconti che parlano della scrittura, mostrandola come è stata sempre e ancora è, cioè come una cosa emozionante, varia, avventurosa e molto importante per la nostra libertà. Età di lettura: da 8 anni."" -
Ada e i rifiuti. Ediz. illustrata
Insieme ad Ada i bambini scoprono che le cose che si buttano via possono rinascere in nuovi oggetti... ma solo se i rifiuti vengono separati! In collaborazione con Università di Padova, Associazione Culturale Pediatri e Marni Holly & Partners. Età di lettura: da 4 anni. -
Mia sorella è un quadrifoglio. Ediz. illustrata
Quando Mimosa nasce, Viola capisce subito che c'è qualcosa che non va. Sua sorella le sembra bruttissima, ma anche carina, proprio come tutti i neonati, solo che il papà, la mamma e persino la nonna si comportano in modo strano. Viola si rende conto che Mimosa è diversa ma sa anche che è speciale. Questo libro racconta, attraverso lo sguardo, le sensazioni e le esperienze della sorella, la storia di Mimosa e anche della famiglia che si trova ad affrontare la nascita di una bambina disabile. Con un linguaggio spontaneo e leggero il volume affronta la tematica della diversità. Età di lettura: da 5 anni. -
Una giornata con molte sorprese. Storie di sovrani, nobili e servitori alla Villa Reale
Un giorno speciale del 1881 alla Villa Reale di Monza. Una storia che tra personaggi storici, fantasia e cusiosità porta alla scoperta di molte, divertenti sorprese. Età di lettura: da 8 anni. -
Insieme più speciali. Ediz. illustrata
II giaguaro e la lucertola dopo la festa sono stanchi, e hanno tanti pensieri. Manca loro qualcosa. Qualcosa che hanno perso. Qualcosa che vorrebbero avere. Così il gufo, la scimmia, il ragno e tutti gli altri animali si danno da fare con le zampe, i colori e l'immaginazione per restituire loro ciò che desiderano. Perché ci sono cose che si può e si deve cercare di aggiustare, e bisogna farlo insieme. Età di lettura: da 5 anni. -
L' arte è utile. Comunque bella
L'arte, dunque, serve? Il libro di Adina Pugliese, propone con un linguaggio di facile lettura il proprio cammino di consapevolezza, che parte dalla curiosità e dalla passione e approda a ciò che più di ogni altra cosa interessa all'artista contemporaneo: la condivisione. L'arte non è una rivelazione, ma un percorso individuale di emancipazione dagli stereotipi di una visione unica e uguale per tutti. ""Nel fare sociale ogni artista studia e costruisce un vero e proprio progetto che, al pari di un programma di ingegneria urbana, si avvale di osservazione, esperienza e professionalità. Non c'è improvvisazione, ma analisi finalizzata all'emozione. Questo è il compito dell'arte oggi, non certo risolvere con la bacchetta magica le questioni politiche, urbanistiche, sociali, ambientali. L'artista risponde con il suo pensare alternativo che sposta la visione altrove, immettendo l'emozione."""" È questa emozione condivisibile il punto da cui parte e a cui arriva il libro. In essa e, soprattutto nell'energia relazionale che l'emozione riesce sempre a creare, si mostra il potere che ciascuno ha di tradurre a suo modo ciò che percepisce e di costruirsi la propria avventura intellettuale.""