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Giuseppe Giacosa. Dai castelli canavesi al sogno americano
Che cosa hanno in comune Giacosa, Verga, Sciascia e Camilleri? Nel 1884 Verga diede alle scene Cavalleria rusticana, dramma scarno e ""arrischiatissimo"""", immune da formule consolatorie, che si rivelò determinante nel percorso della scrittura giacosiana. L'amicizia con lo scrittore siciliano offrì argomenti e impulsi alla ricerca del vero che maturava nella drammaturgia dell'autore canavesano. Ma mentre Verga fotografava un mondo siciliano lontano, sopravvissuto, Giacosa percorre in maniera personale la strada del realismo, mantenendo i temi a lui cari e costanti: l'amore, la famiglia, la società. Il tutto nel rifiuto di facili moralismi. Altrettanto determinante si rivelò l'esperienza verghiana quando Giacosa scrisse le Novelle dove l'adesione al vero rappresenta lo scopo principale dell'opera. Storia diversa quella che accosta il nome Giacosa a quello di Sciascia: le vicende del magistrato Guido Giacosa, padre del poeta, inviato in Sicilia nei primi anni post unitari, per indagare su strani ricorrenti delitti di cui non si coglieva o non si voleva cogliere il filo conduttore, fecero intuire a Sciascia una vicenda di """"strategia della tensione"""" ante litteram."" -
Ceresole Reale
Una guida destinata ai turisti che visitano o sono ospiti a Ceresole Reale, per suggerire vari modi di godere al meglio le vacanze e aiutare nella scoperta delle potenzialità del territorio. La guida non si limita solo ad offrire informazioni su Ceresole Reale, ma ""racconta"""" il paese e la sua storia in modo particolare."" -
L' odore della pioggia
Si può essere felici ricostruendo l'unico momento in cui lo si è stati veramente? Dario torna nei luoghi dell'infanzia, in quei posti dove è stato realmente felice ma dove ha provato anche un immenso dolore con la morte dell'amico Cesare. Negandosi il futuro riuscirà a trovare la serenità... Argomenti: il protagonista, Dario, riscopre i luoghi della propria infanzia, andando ad abitare nella casa dei nonni di Cesare, l'amico scomparso segnando di dolore la vita di Dario. Lasciarsi andare ai ricordi, alla nostalgia, alla volontà di capire vite del passato, pare essere l'unico modo per comprendere la propria esistenza. -
Vita di un medico aspirante mago
Questa non è una vita come tante. È la storia di un uomo di Vita che da un'altra dimensione racconta il suo percorso terreno nella nostra epoca in cui l'umanità si prepara a ritrovare una condizione di equilibrio con l'esistenza. Come tanti, è impegnato a dare una svolta storica tale da farci dimenticare le disarmonie che compromettono il contatto con la nostra parte più autentica. La Magia che mette in atto è una via di trasformazione e liberazione. Partendo da se stesso, propone un cammino straordinario che porterebbe l'uomo a un gradino superiore della sua evoluzione. Da anima incarnata è un medico fuori dai canoni, un individuo che non sceglie la strada più conveniente per il suo benessere e per quello degli altri. All'uomo appartenente ad un mondo che prospetta comportamenti anche nocivi alla salute e in cui le cure alternative sono ancora abbastanza screditate, si propone il sentiero del ritorno alle leggi della natura. Una sensibilizzazione crescente presto coinvolgerà prima l'alimentazione, poi lo stile di vita, nuovi modi di pensare, di vivere e di coltivare la propria spiritualità. Tra Vita e Morte, tra Terra e Cielo, il legame è molto più stretto di quanto sembra. -
Canavese terra di sapori. Con DVD video
"Canavese Terra di Sapori. Cogliendo l’occasione di un importante anniversario, il 50° dell’Erbaluce DOC, che ci accompagnerà per tutto il viaggio, vi avvicineremo alle nostre tradizioni facendovi assaggiare piatti di una volta adattati ai tempi moderni, e facendovi conoscere quei prodotti che per molti costituiscono un’importante occasione dal punto di vista professionale. Infine, vi accompagneremo idealmente attraverso i luoghi che ci hanno ispirato, per iniziare la vostra visita in Canavese. Tutti ingredienti fondamentali di Canavese, terra di sapori.""""" -
Eudocia Comnena di Bisanzio signora di Montpellier. Nuova ediz.
La vicenda di Eudocia Comnena (1160-1203), principessa bizantina sposata in occidente, nelle bellissime terre dell'Occitania, dove rinascono le fate, è in partenza una vicenda dolorosa: ripudiata dal sovrano che doveva sposare, derubata della sua dote, scacciata, poi, almeno secondo la leggenda, accolta da un gentil cavaliere che se ne innamora e la sposa. La sua vita in realtà fu un po' diversa, ma attraversò la felice età dei trovatori provenzali, e poi la tragedia della crociata contro gli Albigesi, uno dei periodi più interessanti e ricchi di fermento in ogni campo di tutta la storia occidentale. Infatti fu stilato un contratto di nozze nel 1174 con Alfonso d'Aragona, o forse con il fratello di lui Raimondo Berengario di Provenza. Un lungo viaggio portò la sposa ad attraversare da est a ovest il Mediterraneo, toccando il suolo d'Italia almeno a Pisa, ma certo tagliando fuori Venezia e Genova. Respinta al suo arrivo dal promesso sposo, cui il matrimonio politicamente non conveniva più, fu infine accasata nel 1181 con Guglielmo di Montpellier, ma anche questo legame durò poco. Dopo cinque anni Eudocia fu ripudiata e chiusa in convento. -
Le avventure della Carotina Matilda
Avventuriamoci insieme nel magico orto della Carotina Matilde. Un racconto illustrato per avvicinare i bambini a un corretto consumo di verdure e a scoprirne le tante qualità. Età di lettura: da 4 anni. -
Il lupo e la Dama del bosco
"A quelle parole il cacciatore si destò e, di fronte a sé dove si erano incamminati i due giovani, vide fiero il lupo bianco accanto alla dama del bosco"""". Il racconto è ispirato a una leggenda tramandata nelle valli del Canavese, attraversate dal torrente Chiusella. E si fonde ad altre, narrate soprattutto in diverse località montane d'Italia. Protagonisti e luoghi si intrecciano così in antiche storie, fino a quelle raccontate dagli Indiani d'America sugli Animali spiriti guida. Età di lettura: da 8 anni." -
Il paese delle viole
Storia di una famiglia contadina piemontese dai primi anni sessanta ai giorni nostri: il passaggio dal mondo contadino al mondo operaio, le tradizioni popolari, i sogni di un futuro migliore attraverso la trasformazione della società, con la lotta operaia e l'impegno sindacale di Lorenzo, padre della protagonista, che culmina con l'approvazione dello Statuto dei Lavoratori del 1970. Nel racconto la povertà presente e la ricerca di un maggiore benessere della metà del secolo scorso, riflette la povertà che oggi è nuovamente penetrata così profondamente nel tessuto sociale italiano. Conosciamo anche nel magico della natura che ci circonda, portati per mano da persone che fondono la vita quotidiana e la vita dell'anima, che hanno il dono di attingere all'energia della terra, degli alberi e degli elementi, energia che trasmettono agli altri per aiutarli a superare i momenti difficili. -
Donne in un mondo di uomini. La condizione femminile dall'Ancien Regime al voto del 2 giugno 1946
Donne in un modo di uomini, donne che agiscono, si sacrificano, lottano per degli ideali, per la patria e la famiglia, per affrancarsi da una mentalità che le rilega in posizioni defilate, che sfrutta il loro lavoro, la loro dedizione, ma non ne riconosce il valore.Quasi due secoli di storia della condizione femminile in Italia, dal ruolo di inferiorità delle donne nell'Ottocento, pensiamo all'autorizzazione maritale in vigore fino al 1919 o alla patria potestà, al loro primo coinvolgimento in attività lavorative fino ad allora prerogativa maschile con lo scoppio della I Guerra Mondiale, all'attiva partecipazione nella Resistenza, fino al coinvolgimento diretto nella vita politica, con la conquista del diritto di voto e l'elezione delle prime rappresentanti femminili in Parlamento. -
Le colline erano sabbia. Dire qualcosa di sé senza scrivere un'autobiografia
L'autore narra con nostalgia e affetto, ma senza retorica, episodi della vita sua e della famiglia; tratteggia ritratti di persone e memorie, disegna visioni di paesaggi reali e fantastici. La scrittura procede con rapidi e spiazzanti cambi di registro, mentre il frequente ricorso all'ironia permette all'autore di superare l'innata riservatezza per dire qualcosa di sé, senza esagerare nel prendersi sul serio. L'Astigiano, il Canavese, il Ponente Ligure, Torino, i luoghi dove l'autore e la sua famiglia sono vissuti e vivono, sono anche i luoghi del racconto. Tra i frammenti di vita narrati però, lentamente, prende corpo un fatto grave, inatteso, perturbante, che si insinua nel racconto, divenendone il folle contrappunto. L'autore, senza volerlo, vi inciamperà più volte. La storia si avvierà così verso un epilogo imprevedibile e paradossale. -
Dialetto sentimentale del dialetto ruegliese
"Non ci sono più queste parole così vecchie e sarebbe così difficile tenerle ancora in vita? No... se si è intelligenti, e ricordati sempre che il cervello senza il cuore non conta niente"""" (Dilma Vercellano Formento). """"Ruegliesi non si nasce mica: ci si diventa. Rueglio non esiste... davvero, è un paese che non c'è. È un'invenzione dei ruegliesi. I ruegliesi non sono gli abitanti, sono i suoi inventori... Rueglio non si trova mica sulle carte topografice... Bisogna cercarlo nell'anima"""" (Gabriele Vacis). Presentazione di Livio Tonso." -
La vita riserva delle sorprese. Louise
Il tuo arrivo doveva rivoluzionare un po' le cose. Tu hai deciso che sarebbe stato molto di più; hai deciso che dovevamo osservare il mondo da un punto di vista diverso... Una bambina speciale di nome Louise è la protagonista inconsapevole di questa storia vera che obbliga il lettore a guardare alla diversità come a un'opportunità, con occhi nuovi e con mente aperta. Caroline Boudet, nel raccontare la sua esperienza di madre di una bimba portatrice di trisomia 21, condivide con i lettori le sue paure, che sono le paure di tutti noi quando ci troviamo di fronte al diverso. Nel suo percorso verso l'accettazione, fa riflettere su quanto sia difficile eliminare gli stereotipi per guardare all'altro per quello che realmente è. Nessuna retorica, nessuna ipocrisia, solo la voglia di farsi portavoce delle tante Louise che potremmo incontrare anche noi nel nostro cammino di vita. -
Cinque controsensi
Qual è il segreto celato dietro le terrificanti sculture di Antea Mida? Perché lo scrittore Biagio Lizzani non riesce a rileggere la sua autobiografia? Quale terribile passato nasconde il quadro appeso nella stanza di Giovanna? Chi sono le persone che si sentono piangere e ridere nell'appartamento vuoto accanto a quello di Paolo? Come possono Lucia e Luigi perdersi e non ritrovarsi nella loro stessa camera da letto? I cinque racconti contenuti in questo volume hanno per protagonisti i cinque sensi. Qui però, ogni senso sviluppa una sua controparte, un negativo che si alimenta di ossessioni, segreti, fobie, misteri irrisolti. Cinque sensi e cinque controsensi, dunque, ma non solo. Ciascun racconto, riferendosi ognuno a un senso in particolare, celebra le relazioni tra quel senso e una forma d'arte. In tal modo, i cinque racconti fanno riferimento ad altrettante espressioni artistiche - scultura, letteratura, pittura, musica e cinema - e, allo stesso tempo, a ossessioni feticistiche e suggestioni esoteriche. -
Lei sorride
La vita di Stefania scorre lieve attorno alla sua recente relazione con Monica, quando il loro amico d'infanzia, Antoine, le convoca per proteggere un'esuberante ragazza da un misterioso pericolo. Toccherà ad Andrea seguire un tenue indizio e assecondare le sue intuizioni che lo porteranno, con Stefania, a svelare uno spietato progetto ordito anni prima. Andrea torna nel ruolo di investigatore suo malgrado e ci accompagna con ironia a osservare la coesistenza di malvagità e altruismo. -
Ancora Fabrizio. Storie minime e poesie pensando a Fabrizio De André
Scritto con umiltà e passione vuole cogliere in modo immediato alcuni sprazzi delle lezioni di vita che De André ha trasmesso a intere generazioni. Un artista dalla grande capacità di ascolto, dall'intensità dei suoi sguardi con occhi che hanno visto orizzonti lontani unitamente alle sue mirabili intuizioni. Ha posto le sue attenzioni verso gli ultimi con la dichiarata attrazione verso i perdenti. Ha saputo utilizzare la sua intelligenza accomunandola in modo mirabile all'arte sia della poesia sia della musica. Questo insieme di storie minime, come le ho definite, costituiscono un piccolo omaggio ad un grande uomo, poeta e cantautore inimitabile che ha fatto riflettere, sperare e anche sognare intere generazioni, la cui voce è più che mai viva. È un accorato invito ad ascoltarla poiché sono certo trabocca di messaggi ancora attuali. Le parole si muovono sul foglio come dei pittogrammi di munariana memoria e i personaggi descritti escono dalle pagine per presentarsi al lettore sapendo già che esso li ha riconosciuti, ne ha fatto la piacevole conoscenza, iniziando ad amarli. -
Il venditore di incipit. Vol. 1
"Nel mondo, all'improvviso, arrivò una crisi, una crisi profonda, un'onda. Tutti si trovarono senza inizi. Un giorno, non si sa bene quale, arrivò un uomo e si sedette su di una panchina, di un piccolo parco, di una grande città. Senza alcun motivo alcune persone si misero in fila, come quando si è in fila alla posta; solo che qui non c'era nulla da spedire, solo parole da ricevere come cartoline, che non hanno una foto, un indirizzo, una fine. Cartoline per iniziare. Il primo che si sedette accanto a lui sembrava un capo, perché fece un gesto con il capo per mandare via gli altri. Aveva una tavola da surf in mano.- Lei è surfista?- No, sofista!- Ah, io aspetto l'onda.- Anch'io.- Conosce Hokusai?- Di vista!""""" -
La Repubblica delle Muse
La Repubblica delle Muse - un'associazione nata in Piemonte agli inizi dell'Ottocento, con l'obiettivo di difendere e promuovere l'arte in ogni modo e in tutte le sue forme - è ormai prossima ai festeggiamenti per il suo bicentenario. Le sette Muse al comando della Repubblica sono artisti di grande talento, ma soprattutto uomini e donne dalle notevoli capacità manageriali, tra le cui famiglie si consuma una lotta di potere senza esclusione di colpi. La situazione precipita quando, nel mezzo di un concerto davanti a centinaia di persone, il maestro Ludovico Van, Musa della Musica, interrompe improvvisamente l'esecuzione e si accascia a terra. Dai primi accertamenti emerge una scomoda agghiacciante verità: morte per avvelenamento. Il commissario Oscar Fantini, precipitatosi sulla scena del crimine, si trova di fronte a un caso assai complicato, reso ancora più difficile dalla prolungata reticenza delle Muse e dei loro familiari, per nulla disposti ad aprire a poliziotti e giornalisti le porte del loro piccolo mondo. Un mondo fatto di intrighi, tradimenti e scandali, in cui regnano sovrani l'egoismo e l'ipocrisia, e dove non ci si può fidare nemmeno degli amici più cari. -
Torino fermo, immagine
Ciò che vi racconto non è più la Torino di oggi, ma quella che è riuscita a restare in vita nei ricordi, è la Torino delle botteghe polverose dove si entrava per cercare qualche cosa di singolare che durasse una vita. Allora era possibile scoprire una rimagliatrice di calze, una sarta che a prezzi contenuti realizzava il sogno di quell'abito ammirato sulla rivista di moda. Vi presento cose di tempi scomparsi ma rimasti nella memoria. Molti riconosceranno Torino d'antan e proveranno rimpianto di quei tempi dove gli amori erano freschi e crocchianti come grissini. -
Meteo d'altri tempi
"Dall'antichità, l'uomo è affascinato dai fenomeni meteorologici, attribuiti alle divinità irate o capricciose, che cercava di mitigare con sacrifici e offerte. Fino al Medioevo le previsioni si elaboravano osservando i pianeti e le stelle, con istruzioni utili per eserciti, marinai e agricoltori. Dal Rinascimento, grazie a grandi viaggi in nave e a studiosi come Leonardo, Galilei, Torricelli la meteorologia si sviluppa in maniera più scientifica. La sconfitta di alcune grandi battaglie poi, a causa dei fenomeni atmosferici avversi, ha spinto la ricerca alla creazione dei primi servizi di previsione meteorologica. Solo nel '900 grazie a nuovi strumenti e a nuove scoperte scientifiche si riusciranno ad elaborare previsioni meteo, con discreto margine di attendibilità. Ma come venivano percepite le manifestazioni del tempo dalle genti di montagna? L'obiettivo della ricerca è stato quello di testimoniare come i montanari cercassero di fare le previsioni del tempo, osservando attentamente i segnali che la natura ancora oggi fornisce. (Prefazione di Andrea Giuliacci)"