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La fuitina
"La fuitina"""" è il secondo romanzo della trilogia """"Trittico dell'amor tragico in terra di Sicilia"""" e affronta il tema della fuga d'amore. Gli altri due romanzi sono """"L'ammazzatina"""" (tema: il delitto d'onore) e """"La ribbiddrina"""" (tema: il matrimonio riparatore). I tre romanzi sono legati tra loro dall'unità di tempo (dal secondo dopoguerra fino agli anni Sessanta del Novecento), dall'unità di spazio (un paese siciliano) e dall'unità di argomento (vicende tipiche di una Sicilia arcaica, dominata dalle leggi della tradizione). Il delitto d'onore e il matrimonio riparatore (""""residui legislativi"""" del Codice Rocco, risalente agli anni Venti) erano regolati dagli articoli 587 e 544 del Codice Penale, che verranno abrogati in Italia soltanto nel 1981." -
L' altra
Dopo il percorso nell'autonomia sessuale tra donne di ""Chi eri tu"""", con """"L'altra"""" Anastasia Marcucci completa il viaggio nell'amore muliebre. Un vero romanzo d'amore, un romanzo d'amore per l'amore, carnale come l'amore, filosofico come l'amore, struggente come l'amore, pieno di piacere (e dolore!) come l'amore. Una deriva di sentimenti di donna, che spiega a donne e non-donne perché la donna è donna soprattutto quando si muove: si muove nel letto, si muove nel mondo, si muove nella mente, si muove appoggiandosi all'uomo che la protegge e che lei tiene vicino (""""Stammi vicino"""" è, non a caso, il primo lavoro letterario di Anastasia Marcucci). È la donna che svolge le grandi manovre dell'amore umano, della seduzione e dei servizi all'uomo, con il godimento di un concambio vantaggioso per la sua valuta rosa, che è sempre stata criptata e che dà dipendenza. Questo libro ci riporta nella profondità vintage della naturale attrazione tra uomo e donna, descritta da una donna: il libro non lo sa, ma si oppone con eroismo femminile alla ideologia cosiddetta del gender."" -
Storia di Ana. Un percorso di vita attraverso le rivoluzioni portoghesi
La rivoluzione dei garofani: un Portogallo rovesciato da una rivoluzione incruenta, latina, si potrebbe dire all'acqua di rose se il fiore di riferimento non fosse il garofano. Qui a fare da pre-testo è la storia della portoghese Ana, cattolica di buona famiglia, rivoluzionaria suo malgrado. -
Impara l'arte. Terapia come arte, arte come terapia
Si può imparare l'arte di curare, di uscire dall'isolamento, di riappropriarsi delle relazioni? L'arte di stare al mondo? Questo libro sull'esperienza in un centro diurno psichiatrico prova a dare una risposta. Dal momento che la natura umana è essenzialmente sociale, il gruppo diviene la dimensione giusta per ottenere esperienze emozionali correttive. Ecco allora sopraggiungere l'importanza degli artisti con le loro arti, che, accompagnando il gruppo, generano un forte potere attrattivo e trasformativo, sia per la presenza fisica e l'esempio, sia per le tecniche specifiche delle arti. Arti e artisti scompaginano le carte, creando le basi per una diversa messa in ordine, oltre il sintomo e magari oltre la malattia. Con oggetti banali, anche con gli scarti, si possono fare opere artistiche: se tutto serve e non si butta via niente, anche chi è malato può ritrovare il suo valore... -
Per prima viene la ginestra. Nuova ediz.
"Per prima viene la ginestra"""": la natura incolta, dopo 5 millenni di sapere e coltivazione, ritorna proprio come un fulmine... Il Principe, in un ciclo fatto di meditazione, sogno, viaggio, concetto e sapere, tiene i fili del suo grande e microscopico teatro dei burattini, sempre più rarefatto, dichiarando amore e amicizia senza limiti alla conoscenza e a ciò che la sostiene. Aristocratico di nome, come un'etichetta, elevato di fatto, è il negativo fotografico del Principe di Machiavelli. Il suo con noi è un andare socratico, iniziatico, in una speranza triste di proselitismo, così difficile da attuare dove tutto è liquido e scorre, e siamo travolti. senza i nostri fossi canali dighe fogne acquedotti bicchieri... Alla ricerca della coltivazione, del tempo perduto, un viaggiatore studia un borgo come se fosse il castello di Kafka, invece è il castello del Principe. Ma è lui che racconta... Indica una strada e la scandisce con continui inserti filosofici: in fondo, estrae delle domande, come da un manoscritto in una bottiglia. In questo romanzo, il Principe mostra la sua carta d'identità: ma è solo l'inizio..." -
Introduzione alla sociatria. La nuova sociologia clinica di società e persone
Sociologia, filosofia della società, sociologia clinica: Sergio Bevilacqua, con un programma di rivitalizzazione della natura scientifica della Sociologia, che ha consistito in circa 1000 interventi pratici di miglioramento e risoluzione di problemi delle società umane, dopo 40 anni sul campo, finalmente giunge a fare, come previsto all'inizio, il punto scientifico sulla materia. Questo libro è l'introduzione a una nuova scienza, basata su un ciclo esauriente di euristica, gnoseologia, epistemologia e della necessaria ermeneutica e, come le altre scienze, tutta utile alla clinica delle società umane. Per assorbire tramite le società la complessità umana ed evitare per sempre le guerre. -
La Ribbiddrina. III libro del Trittico dell'amor tragico in terra di Sicilia. Nuova ediz.
Dopo aver identificato i due epicentri del terremoto, quell' ""Amor Tragico"""" che attraversa la società siciliana (il milieu, ne """"L'ammazzatina"""", e la psicologia dei personaggi della scena amorosa, nello splendido mosaico de """"La fuitina""""), nel terzo e ultimo romanzo della trilogia """"Trittico dell'amor tragico in terra di Sicilia"""", Vito Giuliana descrive il vero terremoto. Esso scuote all'epoca dei fatti, quel tempo del secondo dopoguerra, la civiltà dell'isola ma si protrae, distruttivo, ondulatorio e sussultorio, fino alle ultime innovazioni giuridiche, alle soglie del nuovo secolo. Il terremoto di passioni e tradizioni culturali che Giuliana innesta nel nostro animo con la sua prosa delicata, intensa e magica, si scarica su umani che imparano a essere animaleschi, a intervenire secondo consuetudini di un potere sud-mediterraneo che non ha qui nemmeno le regole che trova nell'Islam. Come bestie feroci, i maschi giovani imparano l'arbitrio e la violenza, protetti dalla legge del branco, che dà loro in pasto le femmine. Ma il conflitto coll'ambiguo diritto esistente già procura disequilibri, e la formazione dei giovani mostri si completa nelle gabbie carcerarie..."" -
L' oscura fabbrica del Duomo
Milano, 1390. Mentre fervono i lavori per il nuovo Duomo di Milano voluto dal potente ambizioso signore Gian Galeazzo Visconti, l'inquisitore Beltramino da Cernusco indaga su strane sparizioni nei villaggi delle campagne milanesi. Nell'occhio dell'inquisitore vi sono due streghe pentite che avevano già partecipato a riti pagani in onore della oscura e temuta ""Madonna Oriente"""". Ma le indagini porteranno anche alla stessa Fabbrica del Duomo, dove operano i misteriosi Maestri Comacini, che si dice conoscano i segreti esoterici del tempio di Salomone. Una vicenda che porterà il nostro inquisitore a mettere in dubbio lo stesso ordine della giustizia terrena, rovesciata da quella """"scimmia di Dio"""" che è il Diavolo."" -
Anime e nomi di Capo Spartivento
Antonino Fortunato Aloi affronta il mosaico umano del suo paese d'origine, Capo Spartivento, il punto più a sud della penisola italiana, simbolizzata dal suo importante faro, ben conosciuto da tutti i grandi naviganti nel Mediterraneo. 72 profili, pennellate di una Comedie Humaine che ci porta a una comprensione straordinaria del luogo, della sua gente e della sua storia non solo recente, e a godere anche da ogni latitudine di questa lettura, ricca di spunti microeconomici, sociologici, psicologici e morali. -
La ciotola del cane
«Stasera sono stanco ma di una stanchezza dolce. Con questa stanchezza sarebbe bello morire. Morire in questa quiete e con questa sensazione di rilassamento e spossatezza, non è la vita che ti abbandona: sei tu che abbandoni la vita. Sei tu che ti stanchi di vivere. Come sarebbe bello salire fin lassù e tramontare con il sole in mezzo a quelle nuvole color del fuoco e del sangue. E poi domani mattina quando all'alba il sole mi chiamerà per rinascere con lui io gli risponderò: ""No, grazie, io rimango qui"""".»"" -
Quella terribile stagione. Nuova ediz.
"M'incorniciavano il volto quattro dita di barbaccia a pizzo, capelli a cascata sulle spalle e un cappello d'alpino (quello del tenente) calcato in testa. Indossavo maglione e una giacca a vento inglese scesa con i lanci, più sei caricatori da Sten che mi coprivano completamente il petto. Una pistola P38, due bombe SIPE, un pugnale e una bomba al plastico completavano il mio arsenale, da cui mai mi separavo. Le munizioni erano un problema, in quanto le armi recuperate ne avevano scorte minime, tanto che i pidocchi trovavano rifugio nei caricatori. Inoltre, indossavo calzoni alla cavallerizza, calzavo un paio di stivali e portavo infine sulle spalle uno zaino contenente calze pulite e calze sporche."""" Ecco, il ritratto del comandante Remigio Tempesta nei suoi vent'anni da poco compiuti, completato da sguardo profondo e diretto, venato dalla sfumatura di spavalderia mista a compiacimento, tipica dell'età giovanile." -
Inequilibrio
Il romanzo parla di una ricerca delicata ma intensa che conduce Ambra, la protagonista, oltre ciò che conosce, e la rende un po' più frivola e feroce, capace di rischiare e disposta anche a perdere ciò a cui è più legata: l'utopia dell'amore. ""Ho serbato vecchi rancori e rimorsi per restare intatta, ho inventato ogni festa e ogni dramma della mia fragile storia per non staccarmi dall'idea di me stessa: la figlia incompresa, l'alunna più brava, la ragazza ingenua, la fidanzata respinta e la donna spirituale. Non sono niente di tutto questo"""". In equilibrio sull'orlo dell'abisso, come tante giovani donne sognatrici e al contempo disilluse, Ambra ricerca una nuova comprensione e una visione più libera di quel sentimento che riconduce sulla via del proprio sé."" -
Atman. Predatori nell'inconscio
Torino è sconvolta per l'arrivo di Tanko, la rockstar del momento, il cui attesissimo concerto si terrà nello stadio comunale di lì a qualche giorno. Come se non bastasse l'incontenibile eccitazione generale a dar grattacapi al commissario Gabetti, una serie di omicidi, dal carattere inspiegabile, turba le notti della città. Tra le illazioni di chi vi vede la firma di un vampiro e le indagini di un ufologo che raccoglie le testimonianze di cittadini convinti di essere vittime di rapimenti alieni, scorrono le vite della gente comune: di adolescenti alle prese coi turbamenti di un'età ingrata, di un barista donnaiolo che si diverte a raccontare le sue prodezze a dei ragazzini, di un gigante biondo alto due metri che dice di provenire da un posto lontano, di un giovane uomo convinto di essere vittima di un sofisticato complotto volto a rovinargli il futuro. -
Amiche mie isteriche
«Angela Putino ha lasciato un'eredità in denaro contante, secondo l'espressione di Georg Simmel. Il suo pensiero non ci è stato consegnato dentro l'involucro protettivo di formule e teorie firmate, ma nella forma di un fluido e diramato processo di trasmissione che avveniva su scene ogni volta diverse. Raccogliendosi in disparte nel corpo a corpo intimo con un testo di Simone Weil, di Cantor, di Foucault, di Deleuze e di molti altri o inseguendo ""mongole travestite da mongoli su montagne lontane""""; nell'incontro con amiche filosofe e altre impegnate in politica o in varie attività; nella scuola di filosofia, nella redazione di una rivista, nei vari luoghi di discussione e militanza instancabilmente creati e partecipati. In questi spazi di esperienza si svolgevano scambi generosi e pugnaci che non temevano l'anonimato o il """"collettivo"""", e insieme lasciavano passare fulminee intuizioni frutto di una mira tanto precisa sulla cosa stessa da recare l'inconfondibile impronta di Angela. Oggi, dieci anni dopo la sua morte, questo irripetibile modo di essere e di pensare viene riconosciuto e speso in molti modi.» (dalla postfazione di Laura Boella)"" -
Una lingua gentile. Storia e grafia del napoletano
Poeti, scrittori, pubblicitari, parolieri, attori, commediografi avvertono l'esigenza di scrivere in napoletano. Una vigorosa tradizione letteraria fa sentire ancora oggi il suo prestigio, mentre si moltiplicano le situazioni comunicative che spingono verso la vivacità e l'informalità della lingua parlata. A questo punto sorge però il problema della scrittura: con un chiarimento sulla nozione di dialetto e con una prima informazione sulla nascita della letteratura in napoletano, questo libro offre un prontuario ortografico, presentando un dispositivo di regole, ben definite ma anche elastiche, utili come strumento di riferimento facilmente adattabile ad altri dialetti della Campania. Da questo punto di vista, alcune iniziative istituzionali avviate per la salvaguardia delle varietà locali possono sollecitare non tanto una improponibile imposizione dell'uso del dialetto ""in nome della legge"""", quanto una forma di conoscenza non angusta, che favorisca anche una più ampia riflessione storica e linguistica."" -
Le dee del miele. Nuova ediz.
"Le dee del miele"""" è una storia ispirata alla realtà, che si snoda attraverso tutto il Novecento, ambientata in una Sardegna intrisa di mito e memoria. In tale contesto, in cui si fonde un universo parallelo di spiriti, fate e demoni, spetta al mondo muliebre vegliare sulla vita e sulla morte. Le protagoniste sono, infatti, quattro donne: Caterina e Lisetta, fanciulle che non si conoscono ma che diverranno consuocere, Marianna, figlia adottiva di Lisetta ed Eva, figlia di Marianna. Sono creature diverse fra loro, per ceto sociale e vissuto, ma legate dai fili del destino fino a divenire parte l'una dell'altra, tramite un cordone ombelicale di sangue, luna, farina, miele, mistero, esoterismo e agnizioni. Sarà Eva a riannodare il filo rosso di mestruazioni, parti e aborti delle sue antenate e a scoprire il vero segreto del """"dono"""" di famiglia." -
Renzo Arbore e la rivoluzione gentile
Chi è veramente Renzo Arbore? Un innovatore? Un anticipatore di tempi e mode? O un provocatore? Il percorso artistico dell'uomo che, attraverso la musica, la radio e la televisione, ha rallegrato la vita di più di cinque generazioni di italiani, è narrato nelle sue tappe principali - la radio di Bandiera gialla e Speciale per voi, la tv da L'altra domenica, Quelli della notte a Doc, la musica con l'Orchestra italiana e con gli Swing Maniacs - e corredato da schede tecniche, canzoni e storie del ""dietro le quinte"""", restituite dalle interviste inedite a personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno seguito da vicino la carriera di Arbore: critici musicali, come Luzzatto Fegiz e De Pascale, colleghi e amici, come gli scomparsi Boncompagni e De Crescenzo, ma anche potenziali eredi e """"antagonisti"""", come Linus e Fiorello e l'anti-Arbore per eccellenza, Pippo Baudo, per dare infine la parola allo stesso Arbore. Una varietà di materiali e documenti ricostruiscono la vicenda umana e artistica del responsabile di una rivoluzione copernicana ma """"gentile"""" del mondo dello spettacolo italiano, che ha aperto la strada all'arte dell'improvvisazione in radio e in televisione servendosi della chiave della musica e degli strumenti del comico e dell'autoironia. Molto più di una biografia, il libro raccoglie tante storie, storie di programmi radiofonici e televisivi, storie di musica e di persone, capaci di raccontare l'Italia degli ultimi cinquant'anni meglio di tanti altri libri."" -
TiJones e i pirati del fiume
Siete pronti a lasciarvi accompagnare ancora da TiJones e compagni in una nuova mirabolante avventura? Allora trattenete il respiro, perché questa volta si va sott'acqua! Ci tufferemo nel Ticino insieme ai protagonisti per indagare sulle cause della misteriosa comparsa di otto piranha brasiliani, che rischiano di sconvolgere l'equilibrio dell'intero ecosistema. Avremo a che fare con cercatori d'oro senza scrupoli, con testimoni ora timidi, ora ironici e con personaggi che arrivano direttamente da oltreoceano e che non mancheranno di affascinare i lettori con la loro personalità spumeggiante e divertente. -
Alle spalle del tempo. L'estinzione del lavoro di un popolo
Il breve romanzo, ambientato in una piccola città, si compone in tre capitoli: Fratelli: due fratelli gemelli dirigono una media azienda meccanica, impiantata ed ereditata dal loro padre. La crisi economica li conduce al fallimento. Per onorare i debiti contratti vendono tutti i loro beni personali e si trovano spogliati di tutto. Nel capitolo si narra, con la tecnica dello squarcio, l'ultima loro mezza giornata di vita: entrambi si suicideranno. Vestigia: ricognizione panoramica sui luoghi dove il lavoro, in questi ultimi anni, si è estinto. Pagine in cui si fonde la chiusura della vita dei due fratelli, l'estinzione del lavoro e la relativa ricaduta sociale e l'ingresso nella narrazione dei due protagonisti dell'ultimo capitolo. Il Dono: capitolo essenzialmente dialogico in cui due operai, lavoratori dell'azienda meccanica fallita, sono in cerca del loro lavoro di attrezzisti. Solo uno dei due lo troverà poiché l'altro amico operaio gliene farà dono. -
Battaglia in mensa
Consumare tutto quel cibo. Seguire un moccioso di quinta che obbliga i compagni a non mangiare. Doversi nascondere per gustare un piatto di pastina. Cambiare quattro cuochi per non entrare in conflitto con i genitori. Troppe questioni irrisolte in quella mensa. Quanto spreco! ""Il cibo è un nemico da sconfiggere. - gridano gli alunni - Va gettato nella spazzatura"""". E se Qualcuno... Qualcosa ci insegnasse che il cibo non è poi così male, che potrebbe diventare un amico su cui contare? Addirittura! Il cibo non è umano. Se il simbolo dell'amicizia tra uomini è una stretta di mano, un abbraccio... Per creare un contatto positivo con la verdura, la carne, la pasta, non basterebbe forse assaggiarle? Età di lettura: da 7 anni.""