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Polka-Mazurka
Le rustiche atmosfere della campagna russa fanno da sfondo a questo frizzante e ironico racconto di Aleksandr Neverov, pubblicato nel 1923. L'ingenuità del contadino Gurjan e la scaltra leggerezza della viziatissima Tonja sono gli elementi di un giocoso contrappunto, in cui le più comuni dinamiche della seduzione acquistano un'irresistibile linfa comica. La storia dell'innamoramento del protagonista, arricchita dal contrasto tra la mollezza cittadina e la dura realtà agricola, delinea una tagliente satira sulle debolezze umane, ma tratteggia anche un originale affresco della vita nella steppa nei primi anni della Russia post-zarista. -
Intorno all'amore
Una raffinata riflessione psicologica anima questi tre racconti, pubblicati in volume negli anni '20 del secolo scorso. L'ingenua infatuazione di una giovane viaggiatrice, l'inaspettata remissività di una contadina tradita e abbandonata, il sentimento tormentato di una pia ragazza per un ateo; gli amori difficili delle tre protagoniste si disperdono lungo le rotte incerte del desiderio maschile, offrendo fugaci momenti di purezza nella livida realtà delle passioni. Dalla penna di Romanov prendono forma dei ritratti originali quanto accurati, in cui la maestria della parola si coniuga ad una sensibilità già contemporanea. -
Boubouroche
In due agili racconti, attraversati da una irresistibile comicità, Courteline ritrae con una surreale vena creativa l'eterno gioco delle relazioni tra uomo e donna. Nel fortunato ""Boubouroche"""", adattato per la scena nel 1897, il conflitto tra ingenuità e astuzia si incarna nella goffa, geniale figura del protagonista e in quella della sua terribile amante, dando vita a una storia esemplare che vanta numerose trasposizioni cinematografiche e televisive. Completa questa edizione il breve racconto """"Prime armi"""", altra brillante variazione sul tema degli inganni amorosi."" -
Un cuore semplice
"Aveva magro il volto e acuta la voce. A venticinque anni le se ne attribuivano quaranta. Dopo i cinquanta non mostrò più alcuna età, e sempre tacita, col corpo eretto e il gesto compassato, sembrava una donna di legno che funzionasse automaticamente."""" Felicita trascorre la propria vita alle dipendenze di una famiglia benestante di campagna. Se il più famoso personaggio di Flaubert, la curiosa e intraprendente Madame Bovary, era interamente proiettato verso la ricchezza di possibilità offerte dal mondo, gli interessi di questa umile serva si esauriscono integralmente nella vita della casa, creando progressivamente un mondo interiore fatto di fantasie e affetti. Pubblicato in volume nel 1877, questo racconto costituisce un perfetto esempio di prosa flaubertiana, in cui la sensibilità dell'osservazione si radica in un linguaggio attento, ricco, mai banale." -
Norme di buona creanza per il matrimonio e la villeggiatura
In questi due trattatelli, selezionati da un libro sul saper vivere pubblicato nel 1900 e aggiornato dopo la guerra, il delicato tema del galateo è applicato a due momenti peculiari della vita civile: il matrimonio e la villeggiatura. Ironicamente critica nei confronti di mode e sperperi, la Serao elenca vizi e virtù di sposi e viaggiatori, deliziando il lettore con curiosità di ogni genere. Dalla penna di una regina del giornalismo, un viaggio appassionante tra le mille raffinatezze di un'Italia ormai perduta. -
La morte del bosco
In questi tre drammatici racconti, pubblicati tra il 1897 e il 1903, Reymont offre al lettore un percorso che procede dall'uomo alla natura, e che affronta da molteplici punti di vista i delicati temi della morte e dell'abbandono. L'insopprimibile risentimento di una figlia per il padre moribondo, l'eroico gesto di una cagna in fin di vita, la tragica partenza di una famiglia da un bosco trasformato in deposito di legna: queste le tre tappe di un'analisi raffinata ma disillusa del mondo degli affetti, in cui il realismo della narrazione si fa giudizio silenzioso sulla bassezza della natura umana. -
Le sette mogli di Barbablù
"Il mio tentativo di riabilitazione, lo so, è destinato a cadere nel silenzio e nell'oblio. Che cosa può la verità fredda e nuda contro le scintillanti attrattive della menzogna?"""" In queste due storie brevi, pubblicate in una raccolta del 1886, Anatole France utilizza l'espediente della ricerca archivistica per compiere una ironica incursione nel mondo del racconto fantastico. Ispirandosi a due celebri fiabe di Charles Perrault, France ricostruisce le vicende di Barbablù e della Bella addormentata sulla base di """"documenti inediti"""", che gli consentono di sovvertire letteralmente la morale delle due storie: il personaggio di Barbablù, figura esemplare del Mostro, diventa così una vittima innocente dell'astuzia femminile; la giovane Aurore, condannata a un sonno lungo un secolo, si scopre circondata da personaggi divisi tra la cieca superstizione e uno scetticismo che appare altrettanto sciocco. Tutto questo sullo sfondo di un raffinato gioco letterario, in cui il rapporto tra realtà e finzione viene affrontato con magistrale ironia." -
Favole
"Mio libro è la natura, ed unico maestro, il mio cuore. Io osservo gli animali, e trovo in essi il modello delle virtù che debbo prediligere. È il mio segreto per essere felice."""" Per Florian la favola è una potente arma al servizio della verità e della saggezza. La filosofia spaventa e allontana il grande pubblico, la riflessione morale lo annoia; ma queste deliziose storie di animali, ispirate dall'esempio del grande maestro La Fontaine, riescono nella difficile impresa di coniugare in poche righe l'insegnamento all'intrattenimento, trasformando la pedagogia in una raffinata forma di produzione artistica. Questa edizione propone al lettore italiano una antologia della produzione favolistica di Florian, arricchita dalle illustrazioni ottocentesche di Victor Adam." -
Racconti utili
"La giustizia si amministra con delle norme fisse e non con i brividi della carne e i lumi dell'intelligenza. E soprattutto non chiedete alla giustizia di essere giusta. Essa non ne ha bisogno. Non è la giustizia? E io vi dirò anche che l'idea di una giustizia giusta non ha potuto germogliare che nella testa di un anarchico"""". La tragica parabola di un ignaro venditore ambulante condannato per oltraggio, le disquisizioni filosofiche tra due giudici dipinti in un quadro, il profilo di un magistrato fanatico e intransigente o la commovente cronaca di un miracolo: in questi quattro brevi racconti, che hanno ispirato trasposizioni cinematografiche e teatrali, Anatole France effettua un divertente viaggio satirico nel mondo della legge e dei suoi tutori, tra contraddizioni e scenari surreali. La penna dello scrittore francese descrive l'immagine sconcertante di una giustizia disumana e ottusa, in cui l'assurdità delle sentenze e delle motivazioni oscilla costantemente tra il comico e il drammatico." -
Cantico delle creature. Per soli, coro a 4 voci miste e pianoforte
La musica ricalca lo schema del componimento poetico, esprimendo le suggestioni di letizia, commozione e umana inquietudine prodotte dalla lettura del testo con l'intreccio tra la geometria fonica delle diverse combinazioni vocali e il concertato strumentale affidato al pianoforte. -
In cammino verso la casa della sapienza
Il volume si articola come un percorso filosofico volto a indagare le diverse strade che la cultura greca, fonte inesauribile della nostra identità, ha intrapreso, dialogando anche con le culture altre, per delineare il volto multiforme della conoscenza. Non solo quella razionale ma anche quella mistica, il cammino sapienziale basato sull'intuizione estatica, che tende alla comunicazione diretta con il divino come alternativa escludente non solo la via della ricerca logica deduttiva ma anche andando alla scoperta dell'itinerario mitico, poetico e storiografico. Senza ovviamente la pretesa di esaurire una ricerca che deve continuare, gli autori hanno voluto illustrare momenti diversi della saggezza antica, sottolineando il valore di attualità e di universalità e invitando il lettore ad addentrarsi in quella Casa della Sapienza che simbolicamente rappresenta il viaggio dell'uomo verso le fonti della saggezza. -
Scacchi proibiti
Un fantasy, una fiaba, un po' horror, un po' sentimentale, dove gli scacchi e il sangue si legano indissolubilmente. Cecilia, ventiduenne studentessa all'università di Padova, di questo suo secondo romanzo ha detto: ""è una visione che ho avuto quando avevo quindici anni, il Pianeta Nero è venuto dopo. Non è un libro che finisce, è un'evoluzione continua, è un misto di cose che ho letto da adolescente, pezzi di film e cartoni animati, solo gli scacchi sono quasi originali. Dopotutto il matrimonio fra scacchi e fantasia funziona da sempre""""."" -
64 lezioni di scacchi
Dal 1962 al 1978 Esteban Canal curò una rubrica di scacchi, sotto forma di semplici lezioni, per la rivista Fenarete. Luca Monti, che da anni si dedica alla ricerca di documenti sulla vita e le opere del grande maestro italo-peruviano, ha riportato alla luce queste 64 lezioni, ciascuna composta da un finale e da una partita, magistralmente spiegati da Esteban con il suo tocco inconfondibile. -
La forza della gola
Il libro si apre con una poesia introduttiva, senza titolo, e il primo endecasillabo con una congiunzione: ""E mi ritrovo in un momento al mare"""". Non è un caso. La sensazione di continuare un discorso interrotto, forse poco comprensibile ad una prima lettura, si chiarisce meglio quando, leggendo la poesia A Genova, che si trova ben più avanti nel libro, ritroviamo lo stesso verso inserito nel corpo del testo, unico esempio di auto-citazione della raccolta. Cosa accomuna dunque queste due liriche? Forse il percorso che dal dedalo di caruggi di Genova porta invariabilmente al mare, a Piazza Caricamento. Forse il fascino che questa città esercita su coloro che in lei riescono a vivere un'emozione di rinascita, di alba, di improvviso arrivo alla luce dopo il buio dei suoi vicoli. Nel primo testo è la stessa città ad essere paragonata ad un feto in attesa di una nascita che si rivela problematica e angosciosa ma tuttavia positiva, se accettata nella sua ineluttabile impenetrabilità. L'urlo (il dolore che inevitabilmente accompagna una nascita?) """"E tu, ma tu, / dove sgorghi, quale fonte dannata / ti zampilla?"""" è analogo a quello di Bestemmie """"gridato con tutta / la forza della gola"""". Ed ecco il titolo del libro dunque; titolo che vale sia come metafora della fortissima tensione avvertibile nella ricerca di un significato da dare all'esistere della vita e dell'Universo, sia come metafora del canto lirico, fare poesia."" -
La pittura di marina in Italia dal XV secolo ad oggi. Ediz. a colori
Un libro a colori (214 opere di 40 artisti) che spiega cos'è la Pittura di Marina, soffermandosi sulle varie interpretazioni del genere e, soprattutto ripercorrendone la storia dal XV secolo ad oggi. Un viaggio che parte dai veneziani del '400 e del '700 e, passando per Hackert, Caffi, Eduardo De Martino, Claudus, Crema, Bucci, i pittori di banchina, gli ex voto, le mostre degli anni Venti, i ""pittori di guerra"""" del 1940-43 arriva fino ai contemporanei, i vincitori dei concorsi promossi dall'Ufficio Storico della Marina Militare nel 1998, 2000 e 2002, i benemeriti e le nuove generazioni di artisti."" -
Romualdi e Almirante destre «parallele»
"Romualdi e Almirante. Destre 'parallele'"""" è un libro a quattro mani per fornire più chiavi di lettura sul ruolo svolto dal """"fondatore"""" e dal """"segretario"""" nella storia della destra e della politica italiana più in generale. Malgieri che ha conosciuto da vicino i due leader, lavorando al """"Secolo d'Italia"""", è autore del saggio """"Due uomini, un'Idea"""" diviso in capitoli monografici sulla """"Destra possibile"""" di Romualdi e sull'impegno di Almirante per arrivare ad una """"Nuova Repubblica"""". Gennaccari che invece Romualdi e Almirante non li ha conosciuti, ma li ha solo visti in tv o ascoltati nei comizi, ripercorre le loro biografie e la storia del Msi che spesso li ha visti contrapposti ma sempre per una destra unita." -
Ortodossa fede. Lezioni dalmatiche di critica al mondo d'oggi
Lezioni di vita, di arte, di storia e di filosofia. C'è tutto questo in ""Ortodossa Fede"""", opera di un'artista nato a Zara nel 1933 che, per una volta ha lasciato i panni del pittore per indossare quelli dello scrittore. Ha voluto tracciare un bilancio della sua vita e del mondo di oggi, usando il linguaggio colto e raffinato di un uomo d'altri tempi, profondamente legato alle sue radici. Lezioni di un esule dalmata che da ragazzino, anzi da """"mulo"""", ha vissuto la guerra e i bombardamenti; il dramma dell'occupazione dei partigiani titini; la tragedia delle foibe che ha colpito direttamente anche la sua famiglia; l'assegnazione della Dalmazia alla Jugoslavia; l'amministrazione comunista slava e infine l'abbandono della propria Terra. Per 40 anni ha insegnato in Italia e all'estero ed è un grande appassionato di filosofia, conoscitore anche di quelle orientali, avendo vissuto per anni in Giappone. """"Ortodossa Fede"""" è un titolo che vuole rimarcare la fede nei valori, in una concezione spirituale della vita che si contrappone sia al materialismo marxista, sia ai disvalori del capitalismo, analizzando anche il ruolo svolto dall'arte e dalla cultura."" -
100 personaggi della guerra 1915-1918. Da Sarajevo a Vittorio Veneto. Politici, eroi, industriali, generali, donne, artisti. Nuova ediz.
Una guerra che ha cancellato quattro imperi (Russia, Austria-Ungheria, Germania, Ottomano), l'Italia ha completato la sua Unità nazionale (festeggiata ogni 4 novembre) con Trento e Trieste. Una guerra moderna con milioni di morti, combattuta con armi terribili, caratterizzata dagli errori dei comandanti tutti sostituiti (von Moltke, il granduca Nikolaj, Joffre, French, von Hotzendorf e Cadorna). Una guerra cui hanno aderito subito i socialisti tedeschi e francesi, voluta anche dagli irredentisti come Cesare Battisti e Nazario Sauro, e dagli interventisti, tra cui pure alcuni socialisti italiani. I personaggi, da Francesco Ferdinando al Milite Ignoto, in realtà sono più di 150. Un percorso cronologico per raccontare lo svolgimento della guerra e alcuni aspetti secondari (i canti, le tregue natalizie, gli spettacoli e i giornali per i militari). Emblematiche le foto in copertina: Armando Diaz per l'attenzione alle vicende politiche e militari; Ugo Bartolomei, per i combattenti (eroi, antieroi e cappellani); Maria Plozner Mentil, per le donne (madrine di guerra, spie, infermiere, giornaliste, irredentiste) e Gabriele D'Annunzio per letterati, artisti e sportivi. -
Giovanni Gentile. Il pensiero politico. Scritti e discorsi 1899-1944
Senza alcun dubbio Gentile è stato uno dei grandi protagonisti della scena culturale e politica dell'Italia della prima metà del Novecento. Il ""filosofo della Nazione"""", il teorico del fascismo che ha pagato il suo impegno con la vita, ucciso il 15 aprile 1944. Questo libro è diviso in tre parti: la prima analizza il suo pensiero politico, tracciandone il percorso mediante il confronto con i più rilevanti fenomeni politici della storia contemporanea, con particolare attenzione al fascismo di Mussolini in cui le aspirazioni politiche del neoidealismo gentiliano hanno ritenuto di potersi pienamente inverare. La seconda parte, la più corposa, è l'antologia di scritti e discorsi dal 1899 al 1944 ed è divisa in sei aree tematiche: Marxismo; Liberalismo e Democrazia; Nazione, tradizione e Risorgimento; Fascismo; Individuo, Stato, Comunità e infine l'ultimo Gentile che va dal febbraio 1943 alla sua morte. Il libro si chiude con la sezione dedicata al suo omicidio, fra le rivendicazioni del Pci e le polemiche all'interno del Cln, arricchita da una breve rassegna stampa di quei giorni, nonché una serie di articoli usciti sui principali quotidiani negli ultimi trent'anni. Prefazione di Gennaro Malgieri."" -
L' ultimo Sorel
Un saggio del 1931 apparso sulla rivista ""Politica"""" fondata e diretta da Alfredo Rocco e Francesco Coppola. Affascinante interpretazione dell'ideologo francese dal quale Missiroli rimase soggiogato, come tanti altri, perché il post-marxista francese intendeva la rivoluzione del proletariato coniugata con valori spirituali che sfuggivano al filosofo di Treviri, sintetizzati magnificamente da Pierre Andreu nel saggio Sorel il nostro maestro. In effetti Sorel nutriva e manifestava grandi ambizioni che avrebbe trasfuso nella sua """"lezione"""" rivoluzionaria: combattere l'indifferenza in materia di morale e di diritto, lottare contro l'utilitarismo, iniziare il popolo alla vita eroica. """"Saremmo felici - scriveva nel 1907 nel Procés de Socrate - se arrivassimo ad accendere in qualche animo il sacro fuoco degli studi filosofici e a convincere qualcuno dei pericoli che corre la nostra civiltà a causa dell'indifferenza in materia di morale e di diritto"""". Prefazione di Gennaro Malgieri.""