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Opera critica
Il Meridiano si propone di mettere in rilievo la figura esemplare di uno studioso convinto che ai testi ci si debba accostare per interrogarli e per goderne, comunque rispettandoli, e che non debbano essere utilizzati per altri fini. La ricca autoantologia, strutturata in dodici sezioni, raccoglie per ciascuna delle ""aree di curiosità"""" i saggi che rappresentano i vertici dell'attività di Segre nelle diverse discipline: si va così dalle motivazioni per cui segre dall'originaria vocazione di un critico stilistico si sia spostato su posizioni di tipo strutturalistico-semiologico, ai suoi studi sul Medioevo, ai problemi della filologia, a studi su stile e sintassi dei prosatori italiani, all'analisi delle fonti, alla dinamica delle varianti d'autore, allo studio della linea espressionistica sulla scia di Contini, ai """"mondi altri"""", ai meccanismi della narrazione smontati grazie all'approccio semiologico, all'arte, per concludere con il rapporto tra etica e letteratura. L'introduzione è firmata dal critico Gianluigi Beccaria."" -
La verità del momento. Reportages (1956-2014)
Viaggiare e scrivere, non so se scrivere per viaggiare o viaggiare per scrivere. Questa era la scorciatoia psicologica capace di placare i miei sensi di colpa durante le fughe da ragazzo. Spesso fughe nella fantasia, ma non per questo meno avventurose. Un giorno, mi dicevo, le racconterò. Così le giustificavo. Senza saperlo ne facevo una professione."" Queste le prime righe dell'inedito e giocoso racconto autobiografico con il quale si apre questo libro che raccoglie per la prima volta, grazie alla collaborazione tra Bernardo Valli e Franco Contorbia (massimo esperto italiano di scrittura giornalistica che firma, a suggello dell'antologia da lui curata, un importante saggio storico-critico), una vasta scelta di articoli e reportages redatti da Valli nell'arco di quasi sessant'anni e apparsi su """"Il Giorno"""", il """"Corriere della Sera"""", """"La Stampa"""" e """"la Repubblica"""". Preceduti da una serie di scritti """"teorici"""" ai quali l'autore ha affidato una acutissima riflessione sui caratteri costitutivi e le radicali metamorfosi che hanno investito la professione del reporter, e particolarmente del corrispondente """"di guerra"""", sono ben 193 i pezzi più interessanti e memorabili grazie ai quali la vasta platea dei lettori di Valli può finalmente ripercorrere più di mezzo secolo di storia italiana e internazionale nelle immagini luminose e sfaccetta tissime dei suoi racconti e delle sue riflessioni intorno alle cose del mondo."" -
Chefacile. La grande cucina nella cucina di casa tua
Cucinare è facile e tutti possiamo riuscirci come un vero chef, parola di Davide Oldani, cuoco stellato e giudice di ""The Chef"""", la nuova trasmissione culinaria in onda in prima serata su La5 fino a Natale. Secondo Oldani, famoso in Italia e all'estero per la sua ormai mitica cipolla caramellata, per cucinare bene bisogna puntare su essenzialità e semplicità, elementi fondamentali per creare un piatto sano ed equilibrato, senza però rinunciare al gusto. In questo libro presenta ai lettori le sue ricette della tradizione, dimostrando una grande attenzione alla stagionalità dei prodotti utilizzati e rivisitando in maniera moderna e leggera alcuni piatti tipici della sua regione. Tutto come nella Grande Cucina, semplicemente nella cucina di casa nostra."" -
Eros. Lo giuro
Eros Ramazzotti ha deciso di raccontarsi in un libro, e lo ha fatto attraverso la penna vivace di Luca Bianchini. Il giovane scrittore, autore di ""Instant Love"""" e """"Ti seguo ogni notte"""", ha vissuto per mesi vicino a Eros, accompagnandolo negli Stati Uniti per la preparazione del nuovo disco e parlando a lungo con lui di tutti gli aspetti, professionali e privati, di una vita e di una carriera che ha fatto conoscere in tutto il mondo il """"ragazzo di periferia""""."" -
Le ricette della Prova del cuoco
"Dalle cucine della 'Prova del cuoco', direttamente nelle case degli italiani, un nuovo manuale di ricette. Questa volta al mio fianco ho voluto due fuoriclasse oltre che miei quotidiani compagni di viaggio: la 'Sfoglina' bolognese Alessandra Spisni e lo chef lombardo Sergio Barzetti, maestri di cucina e beniamini del nostro pubblico. Alessandra Spisni propone, con tutta la sua carica di simpatia, il meglio delle ricette tradizionali bolognesi, dalle paste fresche a quelle ripiene, dai grandi secondi di carne ai dolci di casa, dai ricchissimi fritti ai sontuosi piatti dei giorni di festa. Sergio Barzetti ci spiega invece tutti i segreti della sua cucina creativa. Partendo da ingredienti stagionali e facilmente reperibili, arricchiti dall'utilizzo di erbe fresche e spontanee, Sergio suggerisce ricette innovative ed elegantissime, ideali per far colpo durante una cena o per arricchire il menu casalingo quotidiano. Le mie ricette infine vogliono dimostrare come anche una mamma e donna impegnata nel lavoro possa diventare una grande cuoca, trasformando i prodotti acquistati al supermercato in rapidi e sfiziosissimi piatti. Un mix di stili diversi, dunque, con due caratteristiche comuni: l'amore per la buona tavola e il gusto della convivialità. Rimboccatevi le maniche e armatevi di buona volontà: con questo manuale di cucina potrete finalmente stupire familiari e amici."""" (Antonella Clerici)" -
L' indagine interrotta. I gialli di Milano
Milano, una fresca domenica mattina di marzo. Passeggiando all'alba con il cane nel parco Ravizza, nella zona Sud della città, l'ingegner Benni scopre il cadavere di un uomo. È Walter Merisi, di professione giornalista. Uno scippo finito male, così sembra. Ma il vice commissario Ambrosio non si ferma alla prima impressione. Scopre che la sera prima di morire il reporter si trovava in un albergo in compagnia della moglie di un suo ex direttore, di un colonnello già membro del servizio di intelligence militare e di due diplomatici sovietici. Inoltre, scavando nel passato della vittima, trova diverse altre cose di cui insospettirsi. Soprattutto quando molti, compreso il suo superiore, continuano a pensare che stia esagerando negli scrupoli e che si tratti soltanto di un banale e tragico caso di rapina. -
Conosciamo davvero Gesù?
Di Gesù ricordiamo la sofferenza, la Passione, la croce. Ma per una volta vorrei provare a pensare a un'altra immagine. Quella di un uomo che prima di morire ha vissuto, è cresciuto, ha sorriso. Una persona che, anche prescindendo dalla fede, ha cambiato la storia dell'uomo, dalle cose grandi a quelle di tutti i giorni. Un uomo scomparso in giovane età, a soli trentatré anni. Poco più di un ragazzo. Ma chi era Gesù? È realmente esistito? Quali prove ci sono? Cosa ha realizzato nella sua vita? Cosa conosciamo di lui? Cosa ci arriva dalla storia e cosa dalla fede? Quello che stiamo per compiere con questo libro è un viaggio denso di emozioni, tra fede, scienza, storia e archeologia. E lo faremo con la stessa curiosità di quei greci che un giorno si presentarono a Filippo, il discepolo, dicendo: ""Vogliamo conoscere Gesù"""". In questa ricerca saremo aiutati da molti strumenti: i testi della Bibbia ufficiale e quelli apocrifi; le fonti della letteratura antica, riscoperte grazie ai ritrovamenti di antichi papiri in Medio Oriente; i calcoli astronomici, che forniscono alcuni riferimenti temporali preziosi; infine le scoperte archeologiche, che permettono di verificare l'attendibilità dei testi sacri e di individuare e ricostruire i luoghi in cui ha realmente vissuto e operato Gesù. Ripercorrendo la sua vita in senso cronologico, indagheremo sui misteri della nascita (dove e quando è nato veramente? era figlio di una vergine?), della vita (ha avuto fratelli? e una moglie?)."" -
Dies Irae
Giugno 1981: a Vermicino il piccolo Alfredo Rampi è incastrato in un pozzo artesiano. Diciotto ore di diretta televisiva raccontano la sua fine e lo trasformano in un'icona mediatica - Alfredino. L'Italia non lo dimenticherà più. È l'alba di una nuova nazione, pronta a varare il suo decennio più patinato e contraddittorio, gli anni Ottanta. Percossi dalla Storia che stravolgerà l'Italia stessa e il mondo - la P2, la caduta del Muro, Tangentopoli, le guerre di Bush, la crisi - si muovono i protagonisti di questo libro. Paola, in fuga da un trauma indicibile, attraversa il sottobosco tossico di Berlino e la scena psichedelica di Amsterdam. Monica vive la parabola della buona borghesia, prossima all'estinzione. Lo scrittore Giuseppe Genna tiene a bada gli spettri della sua famiglia e quello di Alfredino, che lo condurranno al centro di un mistero impensabile. Romanzo epico, che porta in scena un teatro umano vastissimo, ""Dies Irae"""" è la narrazione di un terribile trentennio italiano. Una resa dei conti letteraria e civile, che non fa prigionieri."" -
Le lacrime della Vergine. Civitavecchia
Civitavecchia, 2 febbraio 1995. Nel giardino di una villetta una statuina in gesso della Madonna di Medjugorje posta all'interno di una grottarella di pietra lacrima sangue. È la prima di una serie di fenomeni inspiegabili e apparizioni miracolose. Nelle sue manifestazioni la Vergine ricorda che tutti sono figli di Dio: un Dio vivo, che fin dall'inizio del mondo si fa incontro all'uomo, lo cerca. Bussa alla porta della sua casa, proprio come ha fatto in maniera più esplicita a Civitavecchia. Perché quella porta è il cuore stesso dell'uomo: sta a ciascuno aprire, spalancare quella porta, riconoscendosi creatura e parte del progetto divino. Prefazione di Riccardo Caniato. -
La danza del mondo
Linda ha trent'anni e la sua vita è bloccata. È divisa tra un marito sposato senza grandi slanci e il fuoco di un amore clandestino che troppo in fretta ha perso calore. È stretta in una quotidianità borghese, in una vita sterile, nella finzione di un'esistenza che obbliga ad anestetizzare le domande, i tormenti, gli ""astratti furori"""". E, improvvisamente, dopo un aborto spontaneo e una furiosa lite con il marito, decide di lasciare tutto. Per abbandonarsi al richiamo di un Sud oscuro, mitico, ancestrale. Non lascia nessuna notizia di sé, getta via telefonino, carte di credito, documenti, e parte verso la Calabria e la Sicilia. Ancora non sa cosa c'è dietro a questa """"discesa"""", dietro al suo bisogno di perdersi, all'impulso di degradarsi, di toccare con mano la sporca e vitale sostanza del mondo. Ma da questa fuga, che presto diventa un viaggio profondo, una sfida con se stessa, nascono incontri sorprendenti - storie di dolore, di solitudine, di violenza, d'inaspettata dolcezza. Linda affronterà il freddo, la fame, la paura e conoscerà la solitudine. Ma, al tempo stesso, troverà solidarietà e ascolto dove non avrebbe mai pensato. Fino all'approdo nella Palermo caotica e incantatrice che fa da sfondo a questa storia di amori senz'amore, di maternità e paternità che si sfiorano. Lontana dal conforto narcotizzante della modernità quotidiana, Linda scoprirà la sua anima segreta nel cuore di una terra dove sopravvive, sia pure in agonia, un selvaggio melodramma senza lacrime e senza retorica."" -
Umanistica digitale
Cos'è, esattamente, l'Umanistica_digitale? I metodi informatici applicati alla ricerca storico-artistica e letteraria sono forse la più promettente tra le frontiere che stanno disegnando il nostro modo di concepire, trasmettere, conservare il sapere, e quindi la nostra stessa civiltà. Ma ancora non se ne sa molto. Questo libro apre uno spiraglio su un mondo finora conosciuto solo da pochi addetti ai lavori, offrendo un'ampia e aggiornata panoramica su metodologie e tecniche di analisi scarsamente familiari a chi si occupa di ricerca nei campi della letteratura, della storia, della filosofia, delle arti, ma indispensabili per traghettare il patrimonio di conoscenze e competenze tramandatoci da millenni verso il ventunesimo secolo e oltre. In un mondo in cui sempre più si sente parlare di e-book e digital learning, di tablet, e-reader e LIM, le parole dei più illustri studiosi del campo ci spiegano perché il binomio ""informatica e umanesimo"""", per quanto in apparenza insolito, si riveli invece vincente per fare cultura, in ogni sua sfaccettatura."" -
Il sonno del reame
Nel Castello di un antico Reame si organizza un grandioso evento per celebrare il potere assoluto del principe Gaudenzio che mal sopporta la cultura e il libero pensiero. Fedeli obbedienti lo assistono e pochi consiglieri ne assecondano l'idea di abolire ogni forma di sapienza, trasformando scuole, biblioteche e musei in attività ricreative e commerciali. Il popolo del Reame, paralizzato da una sconosciuta epidemia di smemoratezza, precipita nell'inerzia senza accorgersi di nulla. Resiste alla sistematica azione distruttiva solo un variegato manipolo di personaggi capaci di ricordare e di intendere: un grande maestro giunto da spazi e tempi lontani, un gatto sapiente, un antiquario con permesso di andata e ritorno dall'aldilà, una donna inquieta e il suo compagno insieme contrastano l'oblio dilagante dell'arte, della poesia, della bellezza. Il ritrovamento di un misterioso ritratto cinquecentesco e di un antico codice di poesie d'amore giunge in loro aiuto: tutto accade in un giorno, tra fantomatiche presenze, passaggi, intrusioni, rovesciamenti improvvisi che lasciano intravedere uno spiraglio di salvezza in un panorama di rovine. Questa novella fantastica e paradossale, messa in scena da Annarosa Mattei con una scrittura al contempo tesa e leggera, racconta l'eterno conflitto tra potere e cultura attraverso una trama ironica e satirica e un finale tutto da scoprire. -
Migranti
"Vello realizza una sorta di originale tensione epica, in cui un elemento epocale come quello trattato, enunciato dal titolo, vive in una aperta coralità e in una realtà geografica praticamente senza confini. Il suo procedere è fatto di versi densissimi, ognuno dei quali sembra una sorta di fitto conglomerato (per citare una parola cara a un grande come Andrea Zanzotto), una concrezione di elementi vari, nobili e bassi, antichi o appartenenti al moderno, il tutto nelle volute di un tono sostenuto eppure sempre credibile, plausibile. In questo, s'intende, è la cifra stilistica di Vello, il suo procedere, senza smarrimenti o cedimenti, in un dire che è elevato perché elevato è l'insieme dei percorsi concettuali del libro e della sua volontà di approfondimento testimoniale di una condizione che, in fondo, non è solo quella stessa dei grandi movimenti migratori, che pure appartengono non certo solo al nostro tempo, ma sono una realtà umanamente archetipica, e che dunque ciclicamente si ripresenta. Non solo questo, poiché quella della migrazione è anche la grande metafora dell'uscire e del nascere, dell'andare pericolosamente incontro al mondo nella vita, nel realizzare il rischio dell'esserci, inoltrandosi oltre i confini protettivi, in un approccio che è sempre, inizialmente, ma comunque a lungo, con l'ignoto."""" (Maurizio Cucchi). Introduzione di Maurizio Cucchi. Con uno scritto di Clelia Martignoni." -
Un sabato italiano. Memories
"Secondo la rivista 'Rolling Stone', 'Un sabato italiano' è uno dei cento dischi italiani più belli di sempre e infatti la sua fama attraversa le generazioni. Così, a trent'anni di distanza dalla pubblicazione di quell'album fortunatissimo, Sergio Caputo ha deciso di offrirci queste memories, un libro che di tutta quella vicenda restituisce i colori e le emozioni. Chiamiamolo un dietro le quinte, il making of letterario di un disco. Con il suo stile accattivante, visuale, immediato e autoironico, Sergio ci dà un pass per quell'estate in cui è nato tutto. È un rullino di polaroid di un'era, un po' futile ma anche ottimista, nella quale in Italia tutto si stava rimettendo in moto. È uno swing continuo dentro e fuori locali e camere da letto, incontri con impresari, musicisti, animali notturni, ricco di reminiscenze letterarie, dalla beat generation a Henry Miller, e tante riflessioni, esistenziali e non. Una storia che andava raccontata, perché 'Un sabato italiano', nonostante i trent'anni compiuti, sembra un bambino. Perfetto e fuori del tempo, come solo i classici sanno essere."""" (Prefazione di Carlo Massarini)" -
Che sia cancellato il suo nome
Transilvania, 1939. Josef ha solo cinque anni quando la Guardia di Ferro romena uccide brutalmente tutta la sua famiglia. Sopravvive per miracolo. A trovarlo, terrorizzato sotto il tavolo, vivo, è la domestica cristiana che lo ha allevato e che non esita a prenderlo con sé, crescendolo assieme al proprio figlio. Cinque anni dopo, un identico massacro colpisce un'altra famiglia ebrea e anche questa volta a salvarsi è solo una bambina, la piccola Mila. Sola e senza nessuno a occuparsi di lei, Mila riesce però a trovare una via di salvezza nella casa del rabbino Zalman, che la accoglie offrendole protezione, una rigida educazione hassidica e l'amicizia con sua figlia Atara. Le due bambine crescono come sorelle anche se non potrebbero essere più diverse: Mila è una credente devota e scrupolosa, Atara invece è curiosa, appassionata al mondo dei libri e della conoscenza, pronta a spingersi lontano dai dettami dell'ortodossia che si respira in famiglia. E quando le due ragazze, per sfuggire al regime comunista, decidono di rifugiarsi a Parigi, sotto le seduzioni e le attrazioni della capitale le loro strade si separano definitivamente. Ormai adulte, in America, andranno incontro alla rottura definitiva: Mila sposerà Josef, profondamente religioso, e costruirà la propria vita nella comunità hassidica di Brooklyn, Atara abbandonerà la religione rivendicando una libertà emotiva e intellettuale senza obblighi di appartenenza e riconoscimento con nessuna comunità, con nessuna religione. -
Fornelli d'Italia. Centocinquant'anni di storia del nostro paese raccontati da piccole e grandi cuoche
Il cibo, i modi di cucinarlo e consumarlo possono narrare un paese meglio di tante cronache storiche. E proprio oggi che in Italia la cucina è la regina della programmazione televisiva, è importante ritrovarne la memoria. Perché la (buona) tavola è un fatto sociale e culturale, è appartenenza e ricordo, la rappresentazione più intima della nostra identità, tanto che non è azzardato affermare che molti mutamenti del nostro paese possono essere letti attraverso il cibo e la sua preparazione. ""Fornelli d'Italia"""" è un viaggio nel tempo e nei tempi della nostra terra, alla scoperta di come e quanto sia cambiata l'Italia da quel fatidico 1861 in cui siamo diventati nazione. Un viaggio raccontato da un punto di vista originalissimo, quello delle molte straordinarie cuoche che si sono avvicendate nelle cucine delle nostre case. Infatti, mentre la gastronomia, colta e raffinata, è da sempre descritta da quegli stessi uomini che la interpretano (i grandi chef che oggi spopolano come vere star), il quotidiano """"far da mangiare"""", costruito silenziosamente e meticolosamente dalle donne, non ha mai avuto celebri cantori. Con occhi femminili, quelli delle padrone dei fornelli, Stefania Aphel Barzini riscrive la storia d'Italia attraverso il cibo. Una storia che, come in un gioco di scatole cinesi, ne racchiude molte altre, ricche di personaggi sorprendenti, di aneddoti, di ricette narrate anche grazie all'aiuto della pubblicità, dei film, dei giornali e delle riviste dell'epoca."" -
Il cancello del crepuscolo
1605, Londra: è appena fallita la Congiura delle Polveri contro il re protestante Giacomo I e ogni cospiratore cattolico si è dato alla fuga, cercando di scappare il più lontano possibile dalla lunga mano della giustizia inglese. 1612, Venerdì Santo: nel profondo dei boschi di Pendle Forest, a pochi passi da una fonte battesimale, immerso nella nebbia fitta, un misterioso raduno di tredici persone è improvvisamente interrotto dall'arrivo del magistrato Roger Nowell. Si tratta per caso di un Sabbat di streghe? Due donne, dalla fama di maghe, sono già state rinchiuse nel castello di Lancaster e attendono il processo. Per le altre sospettate garantisce la bella e ricca Alice Nutter. Ma cosa ci fa proprio lei in quel gruppo di tredici persone che si è raccolto a Pendle Forest? Avvolta dal mistero e da una bellezza eternamente giovane, Alice è ben insediata nella buona società del Lancashire e protetta dalla sua fortuna. Ma a gettare un'ombra su di lei sono le voci insistenti di una sua torbida relazione con un'altra donna dell'alta nobiltà. Nel frattempo è tornato in Inghilterra un prete gesuita, congiurato delle Polveri, e si mormora sia un pretendente al titolo di Lancashire. Chi gli darà rifugio mentre dispiega i suoi piani? Non rimarrà certo a guardare il sovrano Giacomo I, animato da un'unica ossessione: sbarazzarsi di due diavoli gemelli, la stregoneria e il cattolicesimo, a qualunque costo... -
Inventare Twitter. Una storia di potere, denaro, amicizia e tradimento
Fondata da un'estrosa squadra di fanatici della tecnologia, nel 2005 Odeo era una start up di San Francisco con tante belle speranze e poco futuro. Sotto le sue ceneri, però, covava un bizzarro e ambizioso progetto, destinato a trasformarsi ben presto - contro ogni ragionevole pronostico - in un'autentica rivoluzione nel modo di comunicare di milioni di persone in tutto il mondo. Nick Bilton, giornalista del ""New York Times"""", ricostruisce in queste pagine l'intera storia di Twitter, spiegandoci le ragioni del suo clamoroso quanto inaspettato successo. Attraverso una minuziosa indagine, compiuta esaminando carte ed e-mail riservate, e intervistando decine di persone che hanno assistito alla gestazione e alla nascita del social network a 140 caratteri, Bilton ci offre un vivido ritratto dei suoi quattro inventori: Evan Williams, il tranquillo ragazzo di campagna che aveva già cambiato il volto di Internet diffondendo, e rendendo molto remunerativo, l'uso dei """"blog""""; Jack Dorsey, che dopo essersi tagliato i dreadlocks azzurri contribuì a elaborare l'idea originale ed è ora acclamato come il successore di Steve Jobs; Christopher Stone, burlone e diplomatico nonché coscienza morale del team, l'unico a restare in buoni rapporti con gli altri tre quando fra loro scoppiò una profonda e insanabile rivalità; Noah Glass, il timido ma visionario nerd che, nonostante avesse profuso ogni energia creativa nel nuovo progetto, ne fu brutalmente estromesso."" -
Un canto, cento canti. La mia storia nelle prigioni cinesi
La notte fra il 3 e il 4 giugno 1989 i carri armati entravano in piazza Tienanmen per porre fine a quella che il Partito comunista cinese aveva definito una ""sommossa controrivoluzionaria"""". Migliaia di studenti, intellettuali, operai e semplici cittadini, che per settimane, con le loro manifestazioni pacifiche, avevano inneggiato alla libertà e alla democrazia galvanizzando il paese e tenendo il mondo intero con il fiato sospeso, venivano massacrati dalle truppe dell'Esercito popolare di liberazione. Sfioriva così, in un bagno di sangue, la """"primavera di Pechino"""". In quelle stesse ore Liao Yiwu, giovane poeta """"individualista e indifferente alla politica"""", sconvolto dalle notizie provenienti dalla capitale, componeva un breve poema intitolato """"Massacro"""". Non poteva certo immaginare che quei versi - il suo j'accuse contro un regime omicida - lo avrebbero precipitato per quattro anni nell'incubo delle carceri della Repubblica popolare cinese. """"Un canto, cento canti"""" è il resoconto di quell'incubo, un viaggio nell'orrore di un sistema penitenziario disumano, scandito dalle tappe di una vera e propria discesa agli inferi. Prefazione di Herta Müller."" -
La mossa della regina
La storia appassionante e poco conosciuta di Caterina Parr, la sesta moglie di Enrico VIII. Londra, 1543. Quando Caterina Parr rimane vedova per la seconda volta a trentun anni, è costretta a trasferirsi alla corte di Enrico VIII insieme alla fedele cameriera Dot e alla figliastra Meg. Attratta irresistibilmente dal fascino di Thomas Seymour, consigliere di corte del re, con cui inizia una relazione segreta e appassionata, Caterina non può però sottrarsi alle attenzioni del borioso e temibile sovrano che ha messo gli occhi su di lei e ha deciso di sposarla. Caterina non ha scelta: sarà la sua sesta moglie. Ha così inizio per lei una nuova vita nella quale, ben consapevole dell'atroce fine delle donne che l'hanno preceduta, dovrà imparare a navigare nel mare in tempesta di un mondo lacerato da intrighi, tradimenti e sospetti usando il suo istinto femminile e la sua intelligenza per potersi adattare al nuovo ruolo, diventando presto un punto di riferimento per il re all'interno di una corte infida.