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Poesie
Nel panorama letterario americano del secolo, Cummings è un anarchico stimolato da continue folgorazioni: le sue innovazioni grafiche, le ricerche sintattiche, le esplosioni lessicali contribuiscono alla costruzione di una lirica che coinvolge pensieri e percezioni, lo sguardo e l'ascolto, in un fitto intreccio di immagini e di associazioni. Questa edizione ripropone l'antologia uscita per la prima volta da Einaudi nel 1974, tradotta dalla figlia di Pound, Mary de Rachewiltz. Nuova è l'introduzione che Andrea Zanzotto ha scritto appositamente. -
L' ingannatore di Siviglia
Personaggio tra i più celebri della letteratura universale, che riceverà la sua consacrazione definitiva e la sua espressione più alta con la musica di Mozart, don Giovanni nasce in forma compiuta e caratterizzante nella Spagna del Seicento con ""El burlador de Sevilla""""."" -
Carta canta-Zitti tutti! -In fondo a destra
Tre monologhi di Raffaello Baldini: i primi due in dialetto romagnolo (con traduzione a fronte), il terzo in italiano. In ""Carta canta"""" ci sono i pensieri, i sentimenti e i risentimenti di un bottegaio di paese che è venuto a sapere di discendere da un'antica e nobile famiglia di una città lontana. """"Zitti tutti!"""" è il bilancio della vita di un piccolo benestante che non riesce a trovare se stesso e che paga una scappatoia extraconiugale con lo smarrimento totale. """"In fondo a destra"""" è l'avventura di un mezzo intellettuale pieno di sé, che si trova gettato in una situazione incredibile e disperata."" -
Il normale e il patologico
Secondo Foucault, la filosofia francese del dopoguerra si sarebbe potuta suddividere in due grandi correnti antitetiche: la filosofia dell'esperienza soggettiva e la filosofia della scienza e della razionalità. Se Sartre fu il capofila della prima, Canguilhem lo fu della seconda. ""Il normale e il patologico"""", appartenente alla fase matura del pensiero del filosofo e autentico classico del pensiero scientifico del nostro secolo, si colloca a metà strada tra filosofia e scienza e porta un originale contributo alla messa a fuoco delle differenze dei due concetti che costituiscono il titolo dell'opera, rintracciando le origini e le modalità secondo le quali si sono sviluppati nella fisiologia e nella biologia del XIX e XX secolo."" -
L' inconscio come insiemi infiniti
Da sempre gli studiosi psicoanalitici cercano di dare un senso all'universo dell'inconscio. ""L'inconscio come insiemi infiniti"""" rappresenta il tentativo di rifondare i concetti base della teoria psicoanalitica in un trattato discorsivo in cui si partecipa dal vivo ai ragionamenti, alle dimostrazioni. Ne scaturisce un percorso che è al tempo stesso un originale ampliamento del discorso freudiano e una riflessione critica sui fondamenti del pensiero scientifico. Vengono insomma definite le regole peculiari dell'universo dell'inconscio, per cui l'insieme delle sue immagini e dei suoi eventi diventa catalogabile, comprensibile: l'insieme delle percezioni inconsce raccoglie elementi tra cui esistono relazioni simmetriche cui si può dare un ordine."" -
Per curiosità
Con un andamento che distribuisce gli eventi in un ordine che è nello stesso tempo cronologico e tematico, Segre racconta un se stesso a tante facce, unificate dalla mai esausta curiosità per gli uomini e la realtà in cui si è imbattuto. Nel libro sfilano le immagini di lui bambino nella comunità ebraica di Saluzzo, e poi quelle, drammatiche, recluso sotto falso nome in un collegio di Salesiani per sfuggire alla deportazione. E poi ancora i viaggi e la passione per il canottaggio. E il servizio militare a Orvieto, dove Segre scopre la babele linguistica dei dialetti italiani. Ma il libro è anche una galleria di ritratti di grandi personaggi della cultura: Santorre Debenedetti, Benvenuto e Lore Terracini, Gianfranco Contini, Roman Jakobson... -
Viaggio a Itaca
La natura ambigua dell'amore divino e dell'amore umano sono al centro di questo romanzo, che Anita Desai ha cominciato a scrivere nel 1992, durante un lungo soggiorno in Italia. I protagonisti sono due giovani europei: Matteo che, come molti altri della sua generazione, negli anni Settanta va in cerca di illuminazione spirituale negli ashram dell'India, e Sophie, una giovane donna tedesca che pur non condividendo il suo bisogno di ascetismo e preghiera decide di seguirlo per amore. Desai osserva con occhio insieme compassionevole e ironico le loro peregrinazioni esistenziali fino all'incontro con la Madre personaggio centrale del romanzo, esplicitamente ispirato a Mirra Alfassa, che nel 1926 fondò lo Sri Aurobindo Ashram di Auroville. -
Polvere di diamante e altri racconti
Nove storie brevi, ambientate in luoghi diversi: Canada, New England, Cornovaglia, Messico - il paese in cui la scrittrice vive ormai diversi mesi all'anno perché ""più le ricorda l'India, per i colori e per la malinconica allegria dei suoi abitanti"""". Di ciascun racconto sono protagoniste donne differenti, con vite e vicende che spesso somigliano a viaggi, reali o figurati, alla ricerca di sé. Le loro esistenze sono avvinte in un alternarsi di speranze e disillusioni, imprigionate dalle convenzioni, da legami di parentela, amicizia, ospitalità. Nata in India nel 1937 da madre tedesca e padre bengalese, Anita Desai è cresciuta e ha studiato a Delhi. Vive tra l'India, gli Stati Uniti e il Messico."" -
La tecnologia per il XXI secolo
L'estensione e la rapidità con cui le nuove tecnologie penetrano nella vita produttiva, nella vita di relazione e in quella privata, è sotto gli occhi di tutti. Tanto che molti osservatori rilevano allarmati con quale difficoltà e lentezza la cultura diffusa, la morale e la politica, seguano il passo dell'innovazione tecnologica. Riconoscendo le complesse interrelazioni che legano la tecnologia all'economia e alla società, gli autori del volume (tra cui L. Gallino, A. Touraine, D. Landes ecc.) si domandano se il bilancio tra i vantaggi e gli svantaggi derivanti dall'innovazione tecnologica non dipenda in primo luogo dalle politiche e dai modi della produzione e della diffusione delle stesse tecnologie: cioè dalla capacità di governare lo sviluppo. -
Gli autonauti della cosmostrada ovvero un viaggio atemporale Parigi-Marsiglia
Domenica 23 maggio 1982, Carol Dunlop (l'Orsetta) e Julio Cortázar (il Lupo), dopo vari rinvii iniziano il viaggio che li porterà da Parigi a Marsiglia, lungo i circa ottocento chilometri dell'Autoroute che taglia in due la Francia. La loro ammiraglia sarà Fafner, un pulmino Volkswagen rosso: il mezzo di trasporto ""par exellence"""" per un'intera generazione di viaggiatori. È un tragitto fatto in molte altre occasioni, di solito in una decina di ore; ma questa volta verrà percorso a passo di lumaca, ribaltando cosi l'idea stessa di autostrada intesa come non-luogo da attraversare velocemente per arrivare a destinazione. È un gioco, il loro, e come ogni gioco richiede regole precise: sarà vietato lasciare l'autostrada, ci si dovrà fermare in tutte le aree di sosta, due al giorno, dormendo nella seconda, si potrà usufruire di tutto ciò che l'area offre, nonché accettare aiuti portati da volenterosi amici dall'esterno, e infine si dovrà stendere, a quattro mani, un diario """"di bordo"""" che riporti osservazioni esterne e impressioni dello spirito. E dopo trentatre giorni l'avventura si conclude a Marsiglia: """"Quant'è durato poco il viaggio"""", commenta l'Orsetta. Un'osservazione che se da un lato rende esplicita la malinconia che ha accompagnato i due protagonisti per tutto il tragitto, dall'altro si offre a una spiegazione più profonda. Entrambi gli Autonauti sanno infatti di essere gravemente malati: Carol Dunlop morirà alla fine dello stesso 1982, Julio Cortázar due anni più tardi."" -
La schizofrenia
La schizofrenia, in quanto testo classico della psichiatria del Novecento, ha la sua platea ideale nell'ambito della Facoltà di Medicina e della scuola di specializzazione in Psichiatria. Data la particolare prospettiva assunta dall'autore e la ricchezza di pensiero filosofico e psicologico del libro, è una lettura consigliata anche a tutti quegli operatori della salute mentale i quali, abbandonato per un momento l'atteggiamento irriflessivo di chi pretende una risposta per ogni problema umano, siano disposti a porsi ancora qualche domanda circa l'enigma della psicosi schizofrenica e dell'umano dolore. -
Filosofia delle immagini
Raramente la filosofia si è preoccupata di descrivere le forme disparate delle immagini, di approfondirne i fondamenti, inseparabili dalle speculazioni teologiche, di valutarne le funzioni complesse rispetto al mondo della conoscenza o dell'azione, Nel momento in cui la civiltà delle immagini pone inediti problemi epistemologici ed etici, questo saggio del filosofo Wunenburger si propone di raccogliere i materiali e i riferimenti indispensabili a pensare culturalmente il mondo delle immagini che avvolge sempre di più la nostra vita. -
Plotino o la semplicità dello sguardo
Non l'ordinata esposizione di un sistema, ma piuttosto un ""psico-ritratto""""; l'esperienza personale di un direttore di coscienza che si sforza di essere """"contemporaneamente presente a sé e agli altri"""" e che, pur cercando l'unione mistica, non si sottrae alle responsabilità della vita quotidiana."" -
Storia di Torino. Vol. 8: Dalla grande guerra alla liberazione (1915-1945).
Un quadro della città nelle sue moltelici angolazioni e prospettive: il suo affermarsi come capitale dell'auto e la nascita dei primi Consigli di fabbrica, la Torino operaia capitalistica, ma anche la culla del cinema italiano e della cultura artistica e lettararia del tempo. -
Sempre aperto teatro
"Eccomi qua. Qui torno. Qui esco e entro qui, senza saperlo, senza volerlo davvero trascorro. / Le scale sudicie, per ogni gradino un orizzonte / mi si ferma lo sguardo e penso / tenuta alla ringhiera 'ma io gliel'ho mai detto?' / E scioccamente irrompe un motore notturno / che mi toglie al silenzio / e rende quel cortile puzzolente / nuovo e ridicolo, fermo. / E che ci fa lì quella tendina sgonfia?""""" -
La chiave dell'ascensore. L'ora grigia
Due commedie nelle quali l'humour (nero) si mescola ad accenti di gravità. Uno sguardo approfondito sulla condizione umana e sui rapporti di forza che costringono gli uomini a irrigidirsi in ruoli prestabiliti. -
Se il fiume fosse whisky
Boyle ci porta all'interno dei ristoranti alla moda di Manhattan, ossessionati dai critici gastronomici, e ci racconta le traversie di un cuoco e dei suoi piatti. Ecco i ""reduci"""" degli anni Sessanta, i creatori di immagine pronti a tutto, o gli agenti hollywoodiani trafitti nel racconto """"La mosca umana"""". O ancora i rampolli Wasp attratti, loro malgrado, dal """"calore"""" delle altre etnie, o la solitudine degli ultimi machos. Non mancano storie intrise di dolore, di una tristezza mite e consapevole: dalla dolce follia di una vecchia signora maltrattata dal marito e dalla vita, all'improvvisa maturazione di un bambino che assiste impotente alla morte dell'amore dei suoi genitori..."" -
Metroland
Al professore che lo interroga, Christopher Lloyd ama rispondere ""J'habite Metroland"""", adoperando il nome di una fermata della storica Metropolitan Line di Londra, """"meglio di Eastwick, più esotico di Middlesex"""", per indicare la sonnacchiosa periferia urbana in cui vive. """"Uno abitava in quella zona perché da li era facile andarsene"""", osserva Chris, che ad andarsene, insieme all'inseparabile amico Toni Barbarowski, come lui sedicenne, come lui francofilo e arrabbiato, come lui appassionato di arte e ragazze, si prepara con metodo. Nel frattempo i due aspiranti flâneurs, fedeli ai dettami dei loro numi tutelari Baudelaire, Gautier e Nerval, cercano modi casalinghi per """"épater la bourgeoisie"""": condurre arditi esperimenti sensoriali alla National Gallery, occhieggiare le donne attraverso un binocolo, elaborare pretenziose teorie esistenziali, farsi gioco di chiunque capiti a tiro, """"gli scemi, i capiclasse, gli insegnanti, i genitori, mio fratello e mia sorella, la Terza divisione nord, Molière, Dio, la borghesia e l'uomo della strada"""", e attendere che cominci la Vita Vera. Chris se la va a cercare, qualche anno più tardi, a Parigi, con un inutile progetto accademico postlaurea ma, risucchiato nel vortice di Lawrence Durrell e i caffè sui boulevards, il cinema di Bresson e le lenzuola del suo primo amore Annick, quando la Vita Vera gli corre incontro non la riconosce..."" -
Mistandivò
Sullo sfondo un Meridione privo di opportunità esistenziali e lavorative, ma prodigo di energia vitale. I protagonisti dei racconti sono alle prese con brandelli d'impegno politico ridotto a pura ciarla da bar, con studi mai finiti o carriere da iniziare, fra amorazzi e rave ""alternativi"""". Rendigote, grafico multimediale che cambia una donna dopo l'altra per poi finire padre di famiglia; 'mpa Gino, colto e raffinato operatore di call center; Teresa, una laurea in giurisprudenza per emigrare al nord in cerca di fortuna e Giacomo, che la fortuna al nord l'ha fatta e sogna solo di tornare."" -
Storia d'Italia. Le regioni dall'Unità a oggi. Vol. 16: La Lombardia.
A guidare la costruzione dell'opera è stata l'idea di approfondire le relazioni del caso lombardo con il contesto nazionale e con quello europeo. Questa linea interpretativa emerge in particolar modo nei saggi storico-economici e in quelli dedicati alle modalità di insediamento. La regione Lombardia viene individuata come crocevia di un flusso di esperienze e comunicazioni culturali e politiche che si irradiano dall'Italia verso il mondo al di là delle Alpi. Infine si sottolineano i problemi e le sfide aperte nello scenario attuale, molto distante da quello che ha contraddistinto per oltre un secolo la storia di questa importante regione italiana.