Sfoglia il Catalogo ibs002
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6181-6200 di 10000 Articoli:
-
Musica del futuro
Apparsa nel 1991, questa raccolta poetica di Enzesberger parla ironicamente di un musica di là da venire, che non si udrà mai: un qualcosa di impossibile. La nostra condizione alienata di abitanti del villaggio globale è segnata da un misto di violenza e di odio non dichiarato per la pace, di nonsenso e di stupidità, ma a soffrirne non è nemmeno la coscienza, vecchio mito defunto della civiltà occidentale. -
Il pudore di Ares
Il libro è costituito da due racconti lunghi. Il primo è ambientato durante i giorni della guerra del Golfo e ha per protagonista un personaggio strano e anche un po' disturbato che si chiude in casa ipnotizzato dalla televisione, a guardare la guerra come un mondiale di calcio. Abolito a poco a poco il mondo esterno, il suo disagio si trasforma in abulia, incapacità di muovere e coordinare le parti del corpo, assoluta perdita di volontà. Il secondo racconto è incentrato sulle vicende di un fattorino di Bari nei giorni in cui i profughi albanesi si sono riversati sulle coste della Puglia. In treno per trasportare un plico, viene scambiato dal controllore per un albanese. Lì inizia la sua angoscia, l'ossessione di dimostrare a tutti i costi la sua ""superiorità""""."" -
Fiabe campane. I novantanove racconti delle dieci notti
Fino a quarant'anni fa nella provincia di Caserta, in particolari periodi festivi la gente si raccoglieva di sera nei cortili intorno al fuoco. Si consumava una rituale pietanza fatta di pasta asciutta e castagne, dopodiché i narratori ufficiali intrattenevano i presenti fino a tarda notte con storie di maghi, di orchi, di santi. La manifestazione si protraeva per dieci notti dal giorno successivo all'Epifania fino alla vigilia di Sant'Antonio Abate con la partecipazione dei più dotati narratori della zona. Novantanove racconti, che fanno capo unicamente alla tradizione orale della Campania, sono stati raccolti in un lavoro ventennale di ricerca che De Simone ha registrato e trascritto. -
Summa di Maqroll il gabbiere
"Al di sopra delle influenze e degli echi, o detto meglio, al di sotto, facendosi strada tra le acque suntuose e dense di quella retorica che proviene dal miglior Neruda, non è difficile riconoscere in Alvaro Mutis la voce di un vero poeta. E aggiungo un poeta della stirpe più rara in spagnolo: ricco senza ostentazione e senza spreco"""". (Octavio Paz)" -
Il diritto mite. Legge, diritti, giustizia
I diritti degli uomini dipendono dalla legge? E le esigenze della giustizia che cosa hanno a che fare con essa? La risposta a quanto è davvero fondamentale non si trova nella ""Babele di lingue"""" delle costituzioni, dei codici o delle sentenze. Occorre un confronto con le idee generali e con il pluralismo degli universi culturali, etici, religiosi e politici che caratterizzano e complicano la società attuale. Il diritto mite è una proposta pacifica e democratica. Ripercorrendo la storia europea, dallo Stato di diritto dell'Ottocento allo Stato costituzionale di oggi, il libro mostra come le norme del diritto non possano più essere né espressione di interessi di parte né formule per concezioni universali e immutabili che qualcuno impone."" -
V. e altre poesie
In inglese ""v."""", cioè versus, significa """"contro"""", e presuppone una battaglia sportiva, ma allude anche a un tipo di poesia che fa scontrare senza paura il drammatico e il comico, l'aulico e il plebeo, temi e stili assai diversi tra loro. Il tentativo di dare un senso alla nostra epoca rappresentando le sue contraddizioni più vistose ha fatto di questo poemetto, apparso nel 1985, un punto di riferimento per le generazioni della cultura postmoderna."" -
Esercizi di castità
Una storia a tre nella Milano degli anni Settanta. Lele, un professorino siciliano, omosessuale malinconico ed introverso. Roberto, un esuberante gay che non disdegna le esibizioni più sfrontate. L'ambiente: gli immigrati di colore, i barboni, i guardoni ed i maniaci delle periferie. Il terzo è Massimo, un cugino di Lele, bello da copertina. Il triangolo apre un gioco di tensioni, attrazioni ed innamoramenti. -
Il malato immaginario
Argan è un malato immaginario che trascorre il suo tempo a cercare malattie inesistenti. Cercano di approfittare di questa mania, la sua seconda moglie che vorrebbe essere nominata unica erede, i medici e il farmacista. La figlia Angélique ama Cléante, ma il padre vuole darla in moglie a Diafoirus, per avere un medico in casa. Toinette, la cameriera e Béraldo, fratello di Argan, lo convincono a fingersi morto: potrà così scoprire l'ipocrisia di chi lo circonda. Alla fine solo l'affetto sincero della figlia Angélique verrà premiato: potrà sposare il giovane che ama e Argan deciderà di diventare medico lui stesso. -
I re
E' la storia del Minotauro, di Arianna, di Teseo e del labirinto. Con un particolare: Arianna affida il famoso filo a Teseo (qui un eroe sciocco e presuntuoso) non per aiutarlo ad uscire dal labirinto, ma per rivedere suo fratello, il Minotauro, del quale è innamorata. Arianna sa bene che il Minotauro può distruggere Teseo in un sol colpo. Ma il Minotauro, che è il ""signore dei giochi"""" di tutti i giovinetti inviati nel labirinto per il presunto sacrificio, sceglie invece di farsi uccidere dall'arrogante eroe per ottenere sempre l'assoluta vittoria: popolare i sogni degli uomini fino alla fine del tempo."" -
Notizie dalla crisi. Dove va la critica letteraria?
Nel capitolo di apertura, sotto il titolo Una crisi anomala, scrive Cesare Segre: ""Insinuazione, supposizione, impressione: che la critica letteraria sia in crisi, è da qualche anno che lo si dice, e alla fine bisogna riconoscerlo, anche se con molti distinguo."""" La critica presa in esame ed alla quale nel libro si fa costante riferimento è quella di stampo strutturalistico-semiologico, la più combattiva e ricca di risultati tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Ottanta. I suoi fautori e maestri sono stati Foucault, Barthes, Greimas, la Kristeva e Tododov."" -
La duchessa di Amalfi
Il capolavoro di uno dei più importanti autori del teatro inglese nella traduzione di uno dei più importanti autori della letteratura italiana: la cupezza e l'originalità della tragedia di Webster rivivono nell'incontro con la vividezza e l'intensità dello stile in Manganelli. -
Tradimenti
«Spesso - ha detto in passato Pinter, nella sua franchezza quasi infantile, a Lawrence Benski - mi guardo nello specchio e penso: ""Ma chi diavolo è quel tipo là?""""». E, ancora, in un'altra intervista: «Nulla mi sembra esistere di più concreto e di più sfuggente di un essere umano». Non sono battute «giuste» per Emma, Jerry, Robert? Non si celano, tra le righe, battute disarmanti come queste in quella chiusa, dura come un'inoppugnabile sentenza, della prima scena di Tradimenti (che, però, è l'ultima, a livello della vicenda): «Non importa. È tutto passato. Sì? Che cosa è passato? È tutto finito». (Guido Davico Bonimo)"" -
L' ultimo nastro di Krapp-Ceneri
Krapp, il protagonista, riascolta al registratore momenti e voci della sua vita. Il testo di Beckett è un esempio lucido della concezione moderna della tragedia: una tragedia nella quale gli dei sono la voce metallica di un registratore, il cono di luce che spiove da una lampada, l'ombra assillante che circonda ed imprigiona Krapp, questo fratello ideale degli altri derelitti personaggi di Beckett. Krapp è un rottame, un essere squassato dall'esistenza, un uomo che ha scoperto la sua solitudine. La lotta è qui tra Krapp e la sua voce, fra Krapp e il fantasma di se stesso, questo fantasma fatto di suoni e di pensieri invecchiati. -
Storia dell'Italia repubblicana. La trasformazione dell'Italia: sviluppo e squilibri. Vol. 22: Istituzioni, movimenti, culture.
Una stagione di controversie e di realizzazioni segna il periodo che va dai primi anni Cinquanta alla fine degli anni Sessanta. Sono di questi anni il ""miracolo economico"""", la ricollocazione strategica dell'Italia nell'alleanza occidentale, la nascita e il consolidamento di quel duraturo sistema politico imperniato sulla Democrazia Cristiana. Sono anche di questi anni, tuttavia, fenomeni di segno diverso e non di rado antagonistico: una lenta, ma forte ripresa dell'attività sindacale, la costituzione di un'opposizione che vedrà protagonista il più grande partito comunista dell'Occidente, uno straordinario fervore di attività culturali."" -
L' innominabile
"Basta cercare, basta sbagliare, e si finisce per trovare, si tratta di andare per eliminazione.""""rnrnScritto in francese nel 1949, subito dopo Aspettando Godot, L'innominabile è il testo che conclude la trilogia iniziata con Molloy e proseguita con Malone muore. Il monologo su cui è costruito muta però radicalmente rispetto ai due romanzi precedenti, influenzato proprio dalla scrittura teatrale, fisica, orale, che Beckett aveva iniziato a sperimentare. Il protagonista, immobile in un corridoio nell'ombra, parla tra sé e sé, è pura voce: non la trascrizione «finto parlata» di un narratore che scrive la sua storia. La voce racconta brandelli di vicende di vari personaggi ma si intuisce che si tratta dello stesso personaggio con nomi diversi. Chi è questo personaggio? Meglio sarebbe dire: chi siamo? Il capolavoro di Beckett rappresenta proprio il superamento dell'identità coinvolgendo il lettore-ascoltatore come forse nessun altro libro ha mai fatto." -
Il tempo degli italiani
La piccola Lise, affidata ai nonni dopo la morte dei genitori, arriva da Parigi in un paese della Provenza occupata dagli italiani nel 1940. Qui conosce l'alpino torinese Mario e se ne innamora, come può farlo una bambina di dodici anni. Mentre l'eco della guerra arriva soltanto da lontano, la vita scorre placidamente fino al momento in cui, alla vigilia del Natale '42, qualcosa cambia e la vera tragedia incalza: un convoglio si porta via le compagne ebree di Lise e la fidanzata di Mario. Il tempo scorre, ma i misteri e i dolori dell'infanzia rimangono. Quando la sorella di Mario, durante un incontro a Torino, dà a Lise le lettere dell'alpino diventato un comandante partigiano, inizia per Lise l'ultimo pellegrinaggio nella memoria. -
Di soglia in soglia
Alla realtà dell'Olocausto, all'appiattimento della parola complice del potere, alla difficoltà di comunicare il poeta oppone la forza delle sue metafore, la suggestione di un linguaggio che con gli anni tende a dissolversi in puro suono. Il suo monologo solitario riesce tuttavia al dialogo, confrontandosi con alcune figure eminenti di quella cultura francese, tra simbolismo e surrealismo, di cui si era nutrito, come Aluard o il regista René Clair. Una poesia rarefatta e concentrata, che Giuseppe Bevilacqua è riuscito a ricreare in italiano. Testo originale a fronte. -
Celibi al limbo
Un poemetto che, in tono malinconico, ironico, apparentemente svagato e minimalista, intende toccare invece i grandi temi dell'uomo contemporaneo. Fra intimismo e riflessione filosofica. -
Corpus
Un autoironico diario in versi che organizza in frammenti di racconto i disagi e le inquietudini di questi anni. -
Diario dell'esilio (1943-1944)
L'esilio svizzero diventa per il futuro presidente della Repubblica un osservatorio privilegiato da cui seguire le fasi finali del crollo del fascismo e il delinearsi degli assetti della nuova Italia. Nel settembre 1943, temendo di finire come ostaggio nelle mani della Repubblica di Salò, il settantenne Luigi Einaudi decide di riparare in Svizzera, e passa a dorso di mulo il Gran San Bernardo con la moglie Ida. Trova riparo a Losanna, dove lo aspettano altri rifugiati. Einaudi annota fittamente sui taccuini ogni minimo evento della sua nuova esistenza di esule.