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Settanta
Uscito quasi dieci anni fa, ""Settanta"""" si è imposto nel corso del tempo come un contributo originale e importante per la comprensione delle vicende della letteratura italiana di quel decennio. Costruito come un racconto, attraverso sette storie di scrittori e di libri, racconta di Pasolini e Parise, di Manganelli e Calvino, del """"carnevale bolognese"""" del Settantasette con Celati, Camporesi e Carlo Ginzburg, delle vicende di una rivista mai nata, """"Ali Babà"""", capitanata da Calvino, delle reazioni degli scrittori al sequestro di Aldo Moro, da Sciascia ad Arbasino, da Eco a Fortini, del nesso sacrificio-letteratura in Furio Jesi, Pavese e Calvino, e spiega perché Pasolini si sia trasformato da poeta e scrittore in regista e poi in corsaro e luterano. Storie di un periodo in cui giunge al culmine la figura dell'intellettuale-scrittore che interviene nelle vicende della società italiana, partecipa alla vita politica, milita in un movimento o in un partito, unisce l'attività letteraria al progetto di una società più giusta. In """"Settanta"""" gli avvenimenti politici e sociali riemergono attraverso le vicende letterarie, si leggono negli scambi polemici tra scrittori, appaiono attraverso lettere, documenti inediti, opere secondarie e laterali, fino a costruire una diversa storia dei libri e degli scrittori che hanno chiuso in anticipo di vent'anni il XX secolo."" -
Salviamo l'Italia
Il 150° anniversario della nazione non dovrebbe essere solo l'occasione per sventolare bandiere tricolori o indulgere nella retorica: richiede invece un ripensamento profondo sulla storia d'Italia e sul contributo del Paese al futuro del mondo moderno. A tal fine si rivisitano le grandi figure del Risorgimento (da Cattaneo a Cavour, da Manin a Pisacane, da Mazzini a Garibaldi) così che le loro riflessioni si mescolano in presa diretta alle nostre. Per ""salvare"""" l'Italia, Paul Ginsborg fa affidamento su alcuni elementi fragili ma costanti presenti nel nostro passato: l'esperienza dell'autogoverno urbano, l'europeismo, le aspirazioni egualitarie e l'ideale della mitezza. Fondamenti dotati della carica utopica necessaria per creare una patria diversa."" -
Manca sempre una piccola cosa
Giorgio Aguirre ha studiato medicina, come la madre e il padre prima di lui. Ma di fare il medico non se ne parla. Meglio diventare radiologo industriale in un'officina che produce fiancate per elicotteri: ""macchine e non uomini, rotture e non fratture"""". Si, perché Giorgio ha una specie di occhio assoluto. E in grado di vedere nelle lastre, in quelle zone d'ombra lattiginose, crepe minime che nessun altro percepisce. Il Rospo, """"un tecnico magro e lunare"""", gli trasmette il mestiere e molto altro. A legarli è un'amicizia trattenuta, virile, burbera e proprio per questo affettuosissima. La forza di quel vecchio brontolone un po' filosofo lo accompagnerà sempre, anche nella sua vita da fuggiasco. Giorgio infatti parte per il Belgio, dove va a occuparsi del controllo qualità in uno dei centri più all'avanguardia nel campo delle prove non distruttive. Qui incontra Anne-Marie, che profuma """"di burro e pandispagna"""" e gli dà lezioni di guida e di cucina. Poi si spinge fino in Alaska, dove nuota l'halibut dal ventre bianco e ricurvo come una falce di luna, e dove d'inverno la terra non finisce e il mare non comincia. Ma il Rospo va a cercarlo per riportarlo a casa, perché dal dolore non si può fuggire sempre, perché occorre anche abbandonarsi all'""""infinito ondoso oscillare delle cose"""". Per scoprirsi alla fine mutati nel profondo."" -
Le storie di Carl Webster
Tra gli sceriffi federali, che fin dalla nascita degli Stati Uniti si occupano di far rispettare la legge, Cari Webster è considerato un talento. Lo abbiamo già visto battersi contro i rapinatori che infestavano l'Oklahoma negli anni della Grande depressione in ""Hot Kid"""", e contro una rete di infiltrati nazisti in """"Su nella stanza di Honey"""". Il lavoro non manca mai, e quando sei il più bravo di tutti ti toccano sempre le rogne peggiori. Come ritrovarsi in un campo di prigionia a indagare su un omicidio maturato tra i veterani degli Afrikakorps, le spietate truppe di élite dell'esercito hitleriano."" -
Menone. Testo greco a fronte
Nella sua brevità il ""Menane"""" costituisce un'introduzione eccellente al pensiero di Platone. Nel volgere di poche pagine sono discussi tanti problemi, e tutti importanti: dalla virtù all'anima e alla sua immortalità; dalla conoscenza alla reminiscenza e alle idee, dalla politica alla matematica (il celebre episodio della dimostrazione geometrica con lo schiavo); il tutto sullo sfondo di una contrapposizione radicale tra due modelli di sapere opposti e incompatibili, quello di Socrate e quello dei sofisti, della vera e della falsa filosofia. Ma ciò che rende davvero intrigante il dialogo non è la varietà dei temi trattati, quanto la sua unità complessiva: le diverse questioni, come tanti percorsi differenti, conducono ad un unico problema, quello della filosofia e della sua importanza. Perché è la filosofia che sola può rendere conto dei problemi che assillano la vita degli uomini, offrendo loro la possibilità di una vita giusta, buona e felice. Ed è in questa celebrazione della potenza della filosofia che consiste il vero cuore del """"Menone"""", e la lezione più profonda di Platone - una lezione che vale non per i personaggi del dialogo, ma per l'unico destinatario che a Platone interessava: i suoi lettori."" -
Il seminario. Libro XVIII. Di un discorso che non sarebbe quello del sembiante
Il ""discorso"""" di cui si tratta nel seminario del 1970 è doppio: è quello della possibile formalizzazione della psicoanalisi, ed è quello della produzione di senso (nell'esperienza della """"lettera"""" o del significante che si fa nell'analisi, e di plus-de-jouir, nell'esperienza comune, in particolare in quella amorosa); tutti temi che riecheggiano sulla pagina come effetto di quegli anni di contestazione e femminismo. Attraverso l'individuazione di quattro posti (agente/verità; altro/produzione) e dei quattro operatori (soggetto sbarrato, significante-padrone, sapere, plus-godimerito), che nella loro combinatoria danno luogo ai quattro discorsi introdotti nel corso del Seminario dell'anno prima (del padrone, dell'isterico, dell'universitario e dell'analista), Lacan cerca di mostrare come solo al discorso analitico riesca di non essere un discorso da """"sembiante"""", ovvero di """"finta causa"""". Solo il discorso analitico, infatti, riesce a disfare le illusioni che si generano dal ritenere, sia pure in forme diverse, che vi sia una realtà prediscorsiva, e che il linguaggio, a sua volta, organizzi un universo entro il quale si genererebbe una relazione fissa e definitiva tra i quattro posti (e gli operatori che li occupano)."" -
Machiavelli e Guicciardini. Pensiero politico e storiografia a Firenze nel Cinquecento
Pubblicato in inglese nel 1965 e tradotto da Einaudi nel 1970, ""Machiavelli e Guicciardini"""" si è imposto subito come un classico della storiografia sul Rinascimento per la vastità delle ricerche archivistiche che lo sostengono e per l'eccezionale talento narrativo degl'autore. Nell'affrontare una stagione decisiva della cultura europea, Felix Gilbert riesce infatti a coniugare come pochi il corpo a corpo con i testi dei due grandi pensatori fiorentini alla minuziosa ricostruzione dell'ambiente intellettuale nel quale si sono formati. Messi a confronto con il lessico del tempo e inseriti nei grandi conflitti sociali della repubblica di Savonarola e Soderini, """"Il Principe"""", i """"Discorsi"""" e la """"Storia d'Italia"""" ci vengono cosi restituiti in una luce inedita, sino a fare di essi non più dei capolavori isolati ma il frutto più originale e avanzato di un generale ripensamento delle credenze sull'utile e sull'onesto, sulla violenza e sull'educazione, sull'importanza delle istituzioni e sul ruolo della religione nella vita pubblica. Tutti temi che sono ancora oggi al centro della riflessione dei filosofi: e il saggio introduttivo scritto appositamente per questa nuova edizione da Gabriele Pedullà mostra appunto come il libro di Gilbert non dialoghi soltanto con tutti i grandi rinascimentalisti della sua generazione (da Baron e Rubinstein a Kantorowicz), ma discuta sotterraneamente le tesi dei maggiori pensatori politici tedeschi del XX secolo, da Hans Kelsen a Carl Schmitt..."" -
La vita è una prova d'orchestra
"Per più di un anno ho frequantato ospedali e sale d'attesa, case dove vivono malati, istituti d'ogni sorta. Ho indossato un camice da volontaria e sono entrata in silenzio nel mondo della malattia: leucemie, traumi cranici, rianimazione, dialisi, pronto soccorso... È stata un'esperienza forte e dolce al tempo stesso, in cui puntualmente, parlando con i malati, ascoltandoli o anche soltanto lanciando un'occhiata nelle stanze d'ospedale, a un certo punto scattava un processo d'immedesimazione potente e inevitabile: ho davanti un malato, ma anche me stessa. E così, per me si è a poco a poco dissolto quel confine invisibile ma nettissimo che separa il mondo """"normale"""" e benestante da quello di chi convive con la malattia. La nostra modernità fatta di benessere ha del resto rimosso la malattia da dentro di sé, l'ha """"isolata"""" in quell'altro mondo che sembra non esistere, finché non lo si incontra. """"La vita è una prova d'orchestra"""" racconta alcuni luoghi e alcune storie di questo mondo, attraverso l'invenzione ma a stretto contatto con la realtà.""""" -
Il buon ladro
New England, intorno alla metà del XIX secolo. Cattolico tra i protestanti, orfano accolto appena nato nel convento di Saint Anthony, a undici anni Ren è ancora in attesa di qualcuno che lo adotti, risparmiandogli cosi l'arruolamento forzato nell'esercito. Ma come sperarci, con quella sua diversità tanto lampante? Ren, in compenso, ha già scoperto di possedere un innegabile talento: quello per il furto. Quando il misterioso Benjamin Nab, sedicente ex soldato e avventuriero dal sorriso irresistibile, viene a reclamarlo sostenendo di essere suo fratello, per Ren avrà inizio una serie di peripezie travolgenti in cui mettere a frutto il suo ""dono"""". Benjamin, in compagnia di Tom, maestro in disgrazia e alcolizzato, lo coinvolgerà in una sfilza di affari loschi infarciti di tonici miracolosi, esibizioni pietose per abbindolare i gonzi, fino ad arrivare all'esumazione di cadaveri da rivendere agli ospedali per le autopsie. Sarà proprio in una di queste sortite che Ren farà amicizia con il gigantesco e """"frankesteiniano"""" Dolly, assassino letteralmente risorto dalla tomba. E il ragazzo avrà bisogno di tutti loro per andare incontro al suo destino, nella città ferita di North Umbrage, sotto l'ombra dell'enorme e tetra ciminiera della fabbrica di trappole per topi del temibile contrabbandiere McGinty e dei suoi scagnozzi in cappello e guanti rossi."" -
Di mamma ce n'è una sola. Racconti sull'amore più grande
"Di mamma ce n'è una sola"""", ma sono tantissime le sue personalità: dalla mamma dolce e protettiva a quella ossessionata dalle pulizie domestiche; dall'angelo del focolare a quella che da quel ruolo vuole fuggire a tutti i costi, e poi ci sono quelle cattivissime... Sono molti e sfaccettati i volti delle madri protagoniste dei racconti che vengono tematicamente organizzati in questo volume: dalla madre nelle fiabe classiche alla mamma immortalata dalle ansie proustiane; dalla mamma chioccia narrata dal russo Tolstoj alla sospettosa madre della pianista del dublinese Joyce; dalle madri raccontate con sensibilità tutta femminile dalle scrittrici (Giara Sereni, Natalia Ginzburg, Silvina Ocampo, Sandra Petrignani e Alice Munro) a quelle descritte da Svevo, De Roberto, Tozzi, Gadda, Piero Chiara; dalla madre canterina di John Fante, che non vuole proprio credere che il figlio sia un ladruncolo, alla Maria Annunziata di Giulio Mozzi che dopo la morte del figlioletto di quattro anni trova nella vita col fantasma del bambino un'immaginaria e verissima felicità terrena." -
È facile ricominciare a fumare. Se sai come farlo
Il fumatore è assediato da eserciti di salutisti, menagramo e ricattatori. Tra cui i bambini che ripetono a raffica: ""Vuoi più bene alla sigaretta che a me"""". Oggi un altro mostro è comparso. Alien Carr e il suo libro da novanta milioni di copie hanno creato dal nulla orde di ex fumatori molesti. Che ti guardano con un sorrisetto schifato. L'autore ha letto il libro. E per sei mesi non ha toccato una sigaretta. Era abbastanza felice, ma al tramonto si trasformava in Dracula. Così, alla fine, ha deciso di smetterla. E di ricominciare. Questo è il suo diario. La storia delle sue sofferenze e scoperte. Che riguardano la vita e i limiti di ognuno. È un sorriso liberatorio contro la paura che tutto, là fuori, sia un veleno, ma le sigarette di più. Farà ridere, soffrire e pensare. Vi farà incontrare anche il primo tabagista europeo, tre Marlboro-men, e l'annoiato artigliere egiziano da cui tutto iniziò. Vi mostrerà che nell'universo non siamo soli. E offrirà qualche buon consiglio per non scomparire di nuovo dietro a una nube di fumo."" -
Nel tempo di mezzo
Vincenzo Chironi mette piede per la prima volta sull'Isola di Sardegna - ""una zattera in mezzo al Mediterraneo"""" - nel 1943, l'anno della fame e della malaria. Con sé ha solo un vecchio documento che certifica la sua data di nascita e il suo nome, ma per scoprire chi è lui veramente dovrà intraprendere un viaggio ancora più faticoso di quello affrontato col piroscafo che l'ha condotto fin li. A Nuoro trova ad attenderlo il nonno, Michele Angelo maestro del ferro, che gli farà da padre e da complice in parti uguali -, e soprattutto sua zia Marianna, che vede nell'inaspettato arrivo del nipote l'opportunità per riscattare un'esistenza puntellata dalla malasorte. Anni dopo, quando ormai a Nuoro la presenza di Vincenzo Chironi sembra scontata, naturale come il mare e le rocce, la forza del sangue torna a far sentire il suo richiamo. Perché quando Vincenzo conosce Cecilia, che ha """"gli occhi di un colore che non si può spiegare"""", innamorarsi di lei gli sembra l'unica cosa possibile. Anche se è promessa sposa di Nicola, con cui lui è mezzo parente... Se è vero che """"la disobbedienza chiama il castigo"""", forse è anche vero che quell'amore è l'ultimo anello di una catena destinata a non aver fine. Dopo l'epopea di """"Stirpe"""", Marcello Fois - con una lingua capace di abbracciare l'alto e il basso, e di potenziare lo scorrere del tempo - dipinge un mondo in cui i paesaggi sono vivi come i personaggi che li abitano."" -
Leviathan
Westerfeld racconta una Prima guerra mondiale più vicina al futuro che al passato, combattuta tra Darwiniani e Cigolanti. Realtà storica e immaginazione, estetica vittoriana e tecnologia futuristica si fondono a perfezione creando scenari mai visti. Su questo sfondo, due adolescenti si incontrano e si innamorano, cercando di inventarsi un mondo migliore. -
La ventunesima donna
Raffaele Stella è certo che il numero 21 segnerà in modo decisivo la sua vita da quando una cartomante gli ha predetto che ""21 è il numero della donna"""". Inizia cosi a tormentarsi, perché quel numero diventa un enigma, una mania, e si insinua nei modi più disparati in tutti i suoi incontri. Sulla scia della suggestione, Raffaele vive le proprie storie tentando di dedurne qualcosa di inevitabile e assoluto, fino a convincersi che solo la ventunesima donna sarà quella giusta. Accade però un imprevisto. Il momento tanto atteso si consuma durante una festa di Capodanno, in una stanza buia e tra i fumi dell'alcol... Al mattino, Raffaele si ritrova solo nel letto, in testa un ricordo confuso. Da allora sarà condannato a inseguire il fantasma della ventunesima donna, passando per illusioni, pedinamenti, fantasticherie, un matrimonio fallito e persino una condanna per presunto omicidio. In ventuno capitoli, montati come tanti piccoli cortometraggi, il romanzo intesse i legami, i richiami, i fili segreti che, dipanandosi attraverso una serie di esercizi di stile, uniscono da un capo all'altro settant'anni di vita."" -
La pecora nera. DVD. Con libro
Il DVD integrale dello spettacolo ""La pecora nera"""", nel montaggio d'autore dello stesso Celestini. Uno spettacolo che è senz'altro uno dei più grandi successi teatrali di questi anni, e che continua a registrare il """"tutto esaurito"""". Il teatro civile di Ascanio Celestini si confronta da sempre con la memoria dei manicomi. E La pecora nera è una drammaturgia costruita su un insieme di storie, pazientemente raccolte da Celestini, che escono dalla dimensione privata o meramente scientifica, e diventano immaginario collettivo: qualcosa che ci appartiene interamente. Il libro che accompagna il Dvd non è il testo autonomo già pubblicato da Einaudi, ma un taccuino in cui Celestini ha raccolto frammenti di diario, racconti inediti e una lunga testimonianza di Alessandro Pallotta, che è stato infermiere al manicomio Santa Maria della Pietà di Roma, uno tra i0più grandi manicomi d'Europa."" -
Cina, ventunesimo secolo
La Cina contemporanea è stata oggetto di molti libri scritti da giornalisti, ma fino ad oggi mancava un bilancio, una interpretazione del ""modello Cina"""" scritta da un sinologo: l'analisi di un profondo conoscitore della storia cinese in grado di mettere in rigorosa prospettiva la realtà della Cina contemporanea. L'autore del volume Cina del Novecento, più volte ristampato, indaga sulle contraddizioni, i dilemmi, ma anche le forze della Cina contemporanea: la rapida crescita economica che si scontra con la sostenibilità dell'ambiente; gli squilibri tra Cina dell'Est e Cina dell'Ovest; la discutibile gestione delle minoranze; l'approvvigionamento delle risorse; la dialettica tra città e campagna; la forma di governo e l'incerto equilibrio della governarne; l'ineludibile necessità della costruzione di un welfare, in un'epoca in cui gli stili di vita della popolazione sono profondamente mutati; la questione dell'identità ideologica del Paese (il marxismo e le sue mutazioni recenti)."" -
Le regine dello swing. Il Trio Lescano: una storia fra cronaca e costume
Tulipan, Maramao perché sei morto, Il pinguino innamorato: sono alcune delle canzoni del Trio Lescano, le tre ragazze olandesi che tra il 1936 e il 1943 scatenarono in Italia una rivoluzione musicale, importando lo swing americano vietato dal regime. Del Trio Lescano esiste una memoria annebbiata dal tempo e dall'oblio. Eppure se c'è una colonna sonora degli anni della guerra questa è proprio rappresentata dalle canzoni interpretate da Alessandra, Giuditta e Caterina, le tre sorelle olandesi di origine ebraica che capitano quasi per caso nel nostro Paese e qui trovano un inaspettato e folgorante successo, ma anche un altrettanto inaspettato coinvolgimento nei tragici eventi della storia. Pagina dopo pagina scorrono sotto gli occhi del lettore le voglie di modernizzazione e le pulsioni xenofobe della società italiana, il boom della radio e del varietà, il rutilante mondo della musica leggera, ma anche la discriminazione razziale - che colpisce non solo il Trio Lescano -, la progressiva e tragica perdita di una cultura libera. Ecco perché raccontare la storia di Alessandra, Giuditta e Caterina equivale a delineare un ritratto del nostro Paese ai tempi del fascismo. -
Per un umanesimo scientifico. Storia di libri, di mio padre e di noi
Al risorgere dal fascismo e dalla guerra, alcuni compresero che in Italia era il momento di ricostruire tutto, non solo le case distrutte. Era doveroso ripensare una cultura che avesse fin nelle fondamenta gli anticorpi necessari affinché quel disastro non si ripetesse, e che tenesse finalmente conto dell'apporto cruciale del pensiero scientifico che l'idealismo crociano aveva per decenni relegato sullo sfondo. Proprio di questo ""umanesimo scientifico"""" un ponte fra le due culture, fra la tradizione umanistica e la grande scienza novecentesca - vennero poste le basi a Torino, nella casa editrice di Giulio Einaudi. Sui primi volumi pubblicati ancora sotto il fascismo si innestò nel dopoguerra un progetto editoriale vasto e ambizioso, di cui fu protagonista un giovane Paolo Boringhieri, che coordinò dalle stanze della casa editrice alcuni fra gli scienziati e filosofi della scienza più importanti del paese. I loro scontri e le loro idee, che vengono qui per la prima volta indagati in profondità e attraverso documenti inediti, costituiscono di fatto le radici di gran parte dell'odierna cultura scientifica italiana."" -
Vizio di forma
California, inizio anni Settanta. Doc Sportello, investigatore privato con una passione smodata per le droghe e il surf, viene contattato da una vecchia fiamma, Shasta, che gli rivela l'esistenza di un complotto per rapire il suo nuovo amante, un costruttore miliardario. L'investigatore non fa neanche in tempo ad avviare le sue indagini che si ritrova arrestato per l'omicidio di una delle guardie del corpo del costruttore, il quale è intanto sparito, come pure Shasta. Sembrano le premesse del più classico dei noir, ma ben presto le coincidenze piú strane si accumulano e il mistero si allarga a macchia di leopardo. Doc inciampa così in collezioni di cravatte con donnine discinte, in falsi biglietti da venti dollari con il ritratto di Richard Nixon, in un'associazione di dentisti assassini nota come Zanna d'Oro, che è però anche il nome di un sedicente cartello indocinese dedito al traffico di eroina. -
Un film che si chiama desiderio
In questo nuovo libro sul cinema Gianni Amelio racconta in soggettiva gli incontri con i maestri del cinema, con gli attori, le dive, e con il mondo leggendario che ruota attorno alla settima arte. Ma le curiosità più rare nascono dai film, classici e moderni, visti con gli occhi di uno specialista acuto e appassionato. Un libro che parla del desiderio di fare il cinema, ma anche del piacere che si prova davanti allo schermo.