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Italia
Vincitore del premio Libro dell'Anno 2011 di Radio3 FahrenheitUna famiglia italiana uguale a tante altre e diversa da tutte. Trent'anni di illusioni e paure raccontati dalla cameriera Italia, arrivata a casa Marziali da un misterioso Istituto dov'è stata formata per compiere al meglio la sua missione: vegliare sulla famiglia accompagnandone nell'ombra l'esistenza. E come sfogliare un album dove le foto sono incollate in fretta e a volte sono staccate, una collezione di immagini precise eppure leggermente sfocate, come se il tempo le consumasse dall'interno togliendo loro ogni possibilità di bloccare gli attimi. La famiglia Marziali cerca di restare in posa, immobile nella serenità, ma colpe antiche e smanie recenti la agitano di continuo. Il padre ingegnere è un reduce della Repubblica Sociale Italiana, vorrebbe dimenticare molte cose ma non può; la madre, bella e distante, teme la vita, se ne protegge, fino a scivolare nell'assenza. E i figli sono tre discese che fuggono via dalla morsa della realtà: Tancredi entra nei gruppi terroristici dell'estrema destra, nella Roma degli anni di piombo; Giovanni sceglie l'arte come soluzione al problema dell'esistenza, ma le parole non lo salvano; Marianna ama senza tregua, ama e sogna e ogni volta cade, fino a farsi male, e ogni volta si rialza. E Italia guarda e protegge tutti, spolvera e ascolta, cuce e aggiusta. Ma chi è questa ragazza che sa tanto più degli altri, che sembra rispondere a un ritmo più lento e profondo, al battito che precede e contiene ogni vita? -
Tognazzi. Con DVD
Nel DVD, diretto da Gianni Ubaldo Canale, il meglio delle apparizioni di Ugo Tognazzi sul grande schermo: dal memorabile Il federale di Luciano Salce al grottesco e cinico La donna scimmia di Marco Ferreri, senza dimenticare le tante altre grandi interpretazioni, dai film con Totò al Vizietto, fino all'ormai leggendaria saga di Amici miei. Nel libro La quarta T, Valentina Pattavina racconta l'avventura artistica di Tognazzi, dal teatro leggero ai grandi film. La ricostruzione esemplare del cammino di uno dei nostri attori più straordinari e in realtà segreti si intreccia alle vicende del cinema e della società italiana. -
Sbarcare il lunario. Cronaca di un iniziale fallimento
È un'antologia personale dei lavori su commissione che Paul Auster fu costretto ad accettare prima di potersi dedicare completamente ai suoi romanzi nel 1985. In appendice vengono presentati: una detective novel alla Chendler, pubblicata all'origine sotto lo pseudonimo di Paul Benjamin, e che ruota tutta intorno al mondo del baseball, grande passione di Auster; tre drammi teatrali e infine un curioso gioco da tavolo ispirato al baseball, di cui vengono fornite le regole e le carte. -
Che cos'è la filosofia antica?
Se l'epoca attuale identifica genericamente la parola ""filosofia"""" con """"amore per la saggezza"""", ciò accade perché i Greci trasmisero una determinata accezione del termine al Medioevo e all'epoca moderna. In realtà, la rappresentazione che gli antichi si facevano della filosofia era profondamente diversa da quella che si affermò in epoche successive, e ciò che va evidenziato innanzitutto, al di là della loro straordinaria capacità di sviluppare una riflessione filosofica sui problemi più sottili della logica o della teoria della conoscenza, è la peculiarità dell'atteggiamento individuale. Almeno a partire da Socrate, l'opzione per un determinato modo di vita non si pone infatti al termine del processo dell'attività filosofica, come una sorta di appendice accessoria, ma al contrario all'origine di essa, in una complessa interazione di visione del mondo e posizione esistenziale, che condiziona in modo decisivo la stessa dottrina e la modalità del suo insegnamento. Il pensiero antico non si risolve soltanto in una successione dialettica di dottrine scientifiche, ma anche in un altissimo esercizio spirituale e in un'idea complessiva dell'universo derivante dalla decisione di vivere la filosofia in comunità. Con chiarezza esemplare il saggio di Pierre Hadot si propone di definire nel suo insieme la peculiarità di quell'irripetibile fenomeno storico e culturale costituito dalla filosofia antica."" -
Storia di Barlaam e Ioasaf. La vita bizantina del Buddha
Capofila di tutte le storie cristianizzate del Buddha, questo testo bizantino degli anni intorno al Mille ha una genesi affascinante tra il Caucaso e il Monte Athos, in un intreccio di lingue, culture e religioni diverse. A questo proposito l'introduzione di Silvia Ronchey è un ""romanzo di filologia"""" che mostra come lo studio della tradizione dei testi possa toccare il cuore degli snodi culturali e, in questo caso, degli intricati rapporti fra Occidente e Oriente. La """"Storia di Barlaam e loasaf"""" racconta di un principe indiano che, grazie agli insegnamenti di un anacoreta, fugge dal palazzo dove il padre l'ha rinchiuso per proteggerlo dai mali del mondo, abbandona il destino regale e avvia il suo percorso mistico-eremitico. Che la storia ricalcasse quella del Buddha se ne erano accorti già gli studiosi di fine Ottocento, ma la matassa dei passaggi e delle mediazioni è stata dipanata solo in anni recenti, anche grazie all'edizione critica pubblicata da Robert Volk nel 2009. Basandosi sul suo testo e sui suoi apparati, Paolo Cesaretti consegna ai lettori una puntuale revisione della traduzione (di entrambi i curatori) e una ristrutturazione delle note e degli indici, che completano l'informazione aggiornata sull'insieme dell'opera fornita nel saggio introduttivo. Si possono così apprezzare sia le qualità narrative del testo sia la ricchezza allusivo-sapienziale delle parabole incastonate nel racconto, che hanno affascinato molti scrittori nel corso dei secoli."" -
Cecenia, anno III
Una mattina di settembre, poco dopo aver concluso la prima stesura di questo libro, Jonathan Littell riceve una mail: Natal'ja Estemirova, una delle principali attiviste per i diritti umani a Groznyi, è stata sequestrata. La sua visibilità, cosi si credeva, l'avrebbe tenuta al sicuro: la stessa cosa si diceva anche della sua amica Anna Politkovskaja. La sera di quello stesso giorno il cadavere di Natal'ja viene rinvenuto in un bosco alla frontiera con l'Inguscezia, crivellato di colpi. La notizia getta una nuova luce sulle due settimane trascorse nel Caucaso da Littell, costringendolo di fatto a riscrivere il reportage del suo soggiorno alla corte del presidente Ramzan Kadyrov nell'anno terzo del suo governo. Littell è già stato in Cecenia, durante le due guerre, in missione per alcune organizzazioni umanitarie e ha sempre mantenuto stretti contatti con il paese: ricorda bene, pertanto, i giorni in cui la vita di un ceceno non valeva un copeco. La ""cecenizzazione"""", cioè la decisione presa da Vladimir Putin nel 2002 di insediare nel paese un forte potere filorusso, composto principalmente da ex separatisti, nell'indagine di Littell si svela essere il nome presentabile di un sistema che ha fatto della corruzione più sfrenata, dell'islamizzazione a oltranza, della cooptazione forzata dei ribelli, della tortura e dell'omicidio, gli strumenti quotidiani per il controllo del territorio."" -
Bibs
A Bibs capita spesso di essere arrabbiato. A volte per colpa di suo fratello Pepe, con il quale purtroppo condivide la stanza, o della madre con i suoi continui rimbrotti e divieti, o dei prof. che gli fanno odiare tutta la scuola. Altre volte invece gli succede senza un particolare motivo, solo così. Per dimenticare i propri guai, in questi casi si rifugia nella cesta del bucato. È lì anche adesso, al buio: ed è talmente arrabbiato che vorrebbe far scomparire tutto il mondo. Che infatti scompare ! E adesso ? Adesso Bibs cerca di farlo tornare: perché senza luce, senza colori, senza aria, senza bicicletta, insomma senza niente, la vita non è davvero il massimo. Età di lettura: da 7 anni. -
Navi a perdere
All’improvviso affondano, oppure finisconornspiaggiate. E a nessuno importa come e perché.rnSono le «navi a perdere». Che cosa trasportano?rnrnrnCargo che si arenano su coste isolate e per avariernmisteriose, container che spariscono, investigatorirnche muoiono per cause dubbie.rnSono solo alcuni degli episodi su cui si concentrarnCarlo Lucarelli cercando di seguire il filo rossorndi un commercio illegale e poco conosciuto.rnIl suo è un romanzo-inchiesta, avvincente come un giallo,rnche dagli anni Ottanta arriva fino a oggi. -
Storie della terra. Manuale di scavo archeologico
Questo libro - già edito nella ""Biblioteca Studio"""" nel 1996 - è una guida alle procedure della stratigrafia, ultimo grande metodo inventato per scrivere la storia. Esso consente di decriptare il palinsesto dei monumenti e del sottosuolo, rendendo trasparenti le azioni della natura e dell'uomo concretatesi in distruzioni e costruzioni, in azioni, avvenimenti e circostanze che hanno coinvolto ampi contesti sociali e minute storie individuali. Con le sue abilità artigianali, storiche e scientifiche, lo stratigrafo penetra nelle campagne, nelle città e negli oggetti traducendone l'essenza più intima in una lingua comprensibile, in un racconto. La grammatica per scavare e comprendere qualsiasi """"stato di cose"""" rimanda agli ordini di idee della cultura indiziaria, di cui si avvalgono geologi, paleontologi, storici dell'arte, psicanalisti e investigatori, i quali li hanno a loro volta appresi dalla semeiotica medica. La cultura indiziaria viene qui intesa in quell'indissolubile intreccio di fiuto sagace e di metodo rigoroso che solo consente di raggiungere con serietà la logica profonda e peculiare del sommerso."" -
«Sfacciata fortuna». La Shoah e il caso-«Sfacciata fortuna». Luck and the holocaust
Con il saggio del critico inglese Robert Gordon prendono il via le ""Lezioni Primo Levi"""", ideate dal Centro Internazionale di studi che si propone di promuovere la conoscenza del grande scrittore italiano nel mondo. In questa prima lezione Gordon rilegge l'opera di Primo Levi e altre storie della Shoah alla luce di rappresentazioni letterarie della Fortuna e di aspetti del moderno metodo scientifico, scoprendo nuove immagini della fortuna e del caso in frangenti molto drammatici dove è in gioco la """"probabilità"""" di sopravvivere nel lager."" -
Così parlò il nano da giardino
Da quando i signori Luposki hanno deciso di costruire una pensione per cani nel terreno davanti a casa, per i gerbilli è giunta l'ora di migrare, onde evitare morsicotti e altri fastidiosi dispetti. Inizia cosi per i piccoli roditori la lunga marcia, epica e sgangherata, verso la Terra promessa: quel Gerbido Nuovo tanto decantato dal malinconico nano Gongolo. La diffidenza si vince con un gioco di parole, un agguato si fronteggia grazie alle ""furbate"""" lette nei libri, e alla fine del viaggio tocca affrontare anche uno spaventapasseri depresso, costruito e poi abbandonato da un ragazzino un po' speciale. La curiosità dei gerbilli per tutto ciò che li circonda è forte, specialmente quando le parole prendono vita e si attorcigliano alla realtà creando un mondo giocoso, sempre in bilico tra ciò che è bene sapere e ciò che è bello immaginare. Una favola per tutti ironica e giocosa - in versione illustrata - dove una scalcagnata comitiva di spaventapasseri, nani, bambini e gerbilli, cerca disperatamente un'isola felice. In questa nuova edizione la favola è illustrata dai disegni di Guido Pigni."" -
Diciotto secondi prima dell'alba
A Edo Gregotti la vita non costa fatica. Ha trent'anni a Milano, ha un bell'aspetto ed è appena diventato avvocato, anche se in fondo non gliene importa poi molto. Il mondo accogliente che ha intorno gli basta per non farsi troppe domande: il padre è uno dei soci dello studio, il collega Mauro è un buon amico, le sere nei locali sono un'abitudine, come i saluti notturni su Facebook prima di prendere sonno. E poi ama i Coldplay e ama Marta. Ma quando incontra Ksenja, seduta sul gradino di un locale, niente gli sembra più naturale che passare la notte con lei. È una storia qualsiasi, clandestina e casuale, che cambierà drammaticamente di segno la vita di Edo. Quel che lo aspetta è un risveglio tragico, un fraintendimento gigantesco, un viaggio fino a Novgorod. Solo dopo che avrà accettato di seguire fino in fondo un destino che non gli appartiene, Edo potrà tornare a casa per affrontare i misteri di un'altra vita: la sua. -
Strage
Appena uscito, nel 1990, questo romanzo fu subito ritirato dal suo editore, dopo la denuncia di uno degli imputati della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. Nel trentennale di quel lutto immenso, ""Strage"""" torna in libreria, praticamente inedito. Con intatto il suo potenziale narrativo: personaggi avvincenti, intreccio serrato, ipotesi stupefacenti al confine della fantascienza, dolorosa e inconciliabile verità umana. """"Il 15 ottobre 1991 il tribunale civile e penale di Milano mi assolse. Le motivazioni contenute nella sentenza erano varie; la più importante è quella che affermava che l'autore (il sottoscritto) non era punibile in quanto aveva semplicemente esercitato il diritto di cronaca e di critica, emanazioni dell'articolo 21 della Costituzione che sancisce il diritto di libertà di stampa e informazione. Un diritto-dovere che continua a essere messo in discussione da chi ha altri interessi che la libertà di stampa e l'informazione. Due righe sulla storia: fantasia, niente altro che ipotesi di un romanziere, basate su alcuni dati emersi nel corso delle tante indagini eseguite dai magistrati e che io ho utilizzato per aumentare l'interesse dell'intrigo e rendere più credibile la vicenda. Anche il finale è pura invenzione. Chi ritenesse di riconoscersi in uno dei tanti personaggi, si tolga subito l'illusione di essere diventato un eroe da romanzo. I personaggi sono di fantasia esattamente com'è di fantasia Jules Quicher""""."" -
Le mosche del capitale
Il personaggio di Bruto Saraccini è l'estrema proiezione autobiografica di Paolo Volponi, scrittore e manager di vertice (prima alla Olivetti, responsabile del personale e delle relazioni aziendali, in seguito alla Fiat, da consulente), cosi come Le mosche del capitale, edito da Einaudi nel 1989, è tanto un drammatico bilancio personale quanto l'allegoria di un universo in frenetica trasformazione. Oggetto del romanzo è il collasso dell'industria quale bene pubblico e base dello sviluppo democratico del Paese, è il nuovo ordine politico-economico che privatizza i profitti mentre socializza i costi della sua illimitata voracità, è infine l'era del capitale finanziario che trionfa su qualunque attività, quasi disponesse di una propria metafisica e di un dispositivo di legittimazione teologica. Allievo e collaboratore di Adriano Olivetti, cui il libro è dedicato, lo scrittore intuisce che il rapporto fra l'industria e la Polis si è definitivamente chiuso; amico e compagno di via di Pasolini, è costretto a riconoscere che ogni potenziale di Progresso si è tradotto nella pura dinamica dello Sviluppo, quasi che l'obbligo ai consumi avesse surrogato la democrazia. (Dalla prefazione di Massimo Raffaeli) -
Raccontami una storia speciale
Abbiamo tutti una storia da raccontare. ""Non credo che nessuno possa trascorrere la vita senza che gli capiti almeno una cosa speciale"""", dice Urna ai suoi compagni di viaggio. Ma è un viaggio da fermi quello che la ragazza e altre otto persone sono costrette a compiere. Si sono incontrati per caso solo poche ore prima, in una sala d'attesa nell'ufficio consolare di una città americana: a parte il funzionario e la sua segretaria, sono tutti lì per ottenere un visto per l'India. Devono partire quando all'improvviso il terremoto scuote l'edificio facendolo crollare: """"fu come se un gigante avesse appoggiato le labbra sulle fondamenta e si fosse messo a urlare"""". Così quelli che dovevano essere viaggiatori per l'Oriente si ritrovano intrappolati tra le pericolanti mura di uno stanzino, con il rischio che il soffitto crolli da un momento all'altro, l'acqua invada i locali o una fuga di gas faccia esplodere tutto. Una nonna cinese che ha vissuto tanti anni in India e la sua nipotina punk e occidentalizzata, una coppia di bianchi unita più dalle reciproche debolezze che dall'amore, un giovane musulmano in cerca di risposte e un veterano ancora ossessionato dalle domande, due colleghi infedeli e Urna, una studentessa universitaria che sta preparando un esame sui Racconti di Canterbury... E proprio Urna ha un'idea: perché ognuno non racconta la propria storia, anzi la storia di una cosa speciale che è accaduta nella loro vita?"" -
Tre atti e due tempi
"Io mi chiamo Silvano ma la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome. E da Silvano a Silver la strada è breve"""". Con la sua voce dimessa e magnetica, sottolineata da una nota sulfurea e intrisa di umorismo amaro, il protagonista ci porta dentro una storia che, lette le prime righe, non riusciamo piú ad abbandonare. Con """"Tre atti e due tempi"""" Giorgio Faletti ci consegna un romanzo composto come una partitura musicale e teso come un thriller, che toglie il fiato con il susseguirsi dei colpi di scena mentre ad ogni pagina i personaggi acquistano umanità e verità. Un romanzo che stringe in unità fili diversi: la corruzione del calcio e della società, la mancanza di futuro per chi è giovane, la responsabilità individuale, la qualità dell'amore e dei sentimenti in ogni momento della vita, il conflitto tra genitori e figli. E intanto, davanti ai nostri occhi, si disegnano i tratti affaticati e sorridenti di un personaggio indimenticabile. Silver, l'antieroe in cui tutti ci riconosciamo e di cui tutti abbiamo bisogno." -
Un padre da film
Il padre di Jacques è partito per la lontana e misteriosa Parigi, lasciando in Cile la moglie e il figlio. È da questo abbandono che prende l'avvio il nuovo romanzo di Skàrmeta che è la storia di un'assenza - quella appunto del padre e di una sofferenza: quella della madre, una donna bella e scolpita nella malinconia, irrigidita nel suo dolore ""come se una folata di vento gelido l'avesse spenta"""". Ed è infine la storia del microcosmo in cui vivono gli indimenticabili personaggi che fanno da contorno alla vicenda del protagonista: il mugnaio Cristian, gran bevitore di vino rosso e che sa cose che gli altri non sanno; Augusto Gutiérrez, l'alunno che vuole a tutti i costi iniziarsi alla vita perdendo la propria verginità nella vicina città di Angol; Teresa ed Elena, le provocanti e disinibite sorelle di Jacques, strizzate nei loro jeans all'ultima moda. E proprio ad Angol, mentre aspetta che arrivi l'ora di apertura del bordello, Jacques scoprirà la verità sul passato e i suoi misteri..."" -
L' intervista
Da un'intervista mancata, anzi due, si incrociano le vite di Marco, giovane giornalista, Ilaria, donna triste e perplessa, e Stella, una ragazza alla ricerca del proprio futuro. Su tutti e tre aleggia la figura di Gianni Tiraboschi, famoso intellettuale perennemente assente, dalle interviste a cui il giornalista lo vorrebbe sottoporre, dalle responsabilità familiari, dai rapporti affettivi. Nei tre tempi in cui si svolge la commedia, Marco si presenta ogni volta a distanza di anni nella stessa stanza della stessa villa isolata. Nel corso del tempo, veniamo a sapere, si è intrufolato nella vita di Ilaria, di Stella e, per vie traverse, molto pesantemente anche in quella di Tiraboschi. È diventato a sua volta un personaggio famoso, uno sceneggiatore. Alla fine, però, intorno a questo strano clan familiare, un microcosmo endogamico in cui si rispecchia il mondo intero, non appaiono che macerie. I sogni di tutti sono spariti, sostituiti dalle cicatrici di ferite dolorose. L'intervista è commedia cupa ma a suo modo brillante, dai dialoghi efficaci e calibratissimi come un orologio svizzero. Natalia Ginzburg dà prova di un funambolismo di scrittura per cui da una situazione teatrale minimalista (scena unica vista in momenti diversi, come nei film di Scola di quegli stessi anni Ottanta: ""La terrazza"""", """"Ballando ballando""""; pochi personaggi) si dipana un intreccio di vite come in un romanzo di grosse dimensioni, in cui non mancano tra l'altro i colpi di scena."" -
L' altro siamo noi
Sempre di più la questione dell'immigrazione in Italia sembra diventata un'emergenza, ingigantita continuamente da drammatici fatti di cronaca. Sempre di più si stronca ogni richiamo verso la solidarietà e l'ascolto dell'altro con un malcelato scherno, additandolo come ""buonismo"""" pericoloso, denigrando le """"anime belle"""" che credono nella forza del dialogo e della pace. Niente di più sbagliato, secondo padre Enzo Bianchi: bisogna invece riconoscere che """"essere straniero"""" è parte fondamentale dell'esperienza umana, al di là e al di sopra delle contingenze politiche e storiche, e che quando rifiutiamo di accogliere l'altro, stiamo rifiutando di guardare in noi stessi. Come sempre capace di parlare a laici e credenti insieme, Bianchi propone un lavoro di apertura e ascolto nei confronti del diverso da sé, un lavoro faticoso ma prezioso che ciascuno può compiere nella propria interiorità, ma che dovrebbe essere intrapreso anche dalla società nel suo complesso, per evitare che il confronto tra persone divenga un muro contro muro tra identità violente."" -
Futuro anteriore
Venerdì mattina. Ad Appleseed Rectory, elegante villa suburbana, ""luogo di contorni instabili e spazi implosi"""", tutto è pronto per un fine settimana di ordinaria trasgressione. I padroni di casa - Quentin e Celia Villiers - e i loro quattro amici si preparano a bere, consumare droghe e fare sesso per tre giorni di fila senza alcuna preoccupazione al mondo. O almeno, cosi dovrebbe essere. Per la verità qualche preoccupazione ce l'hanno. Diana è in ansia perché il fidanzato Andy ha problemi di erezione, Giles è ossessionato da un incubo ricorrente in cui perde tutti i denti, Keith, molto basso, molto grasso e molto brutto, dubita che gli sarà permesso di partecipare a pieno titolo all'orgia imminente. E poi sono in arrivo gli americani - Marvell, Skip e Roxeanne - che, oltre a """"fare delle cose tutt'e tre insieme"""", recano in dono una quantità inusitata di droghe, """"droghe che ti rendono euforico, triste, arrapato, violento, lucido, tenero"""", droghe che promettono di """"fare col cervello quello che facciamo col corpo"""". E infine Lucy, Lucy Littlejohn, che tutti si sono scopati (tutti tranne Keith, cioè) e tutti intendono scoparsi. Fra test lisergici e picnic alcolici, puntate in città e """"Gesti concettualisti"""", malumori improvvisi e sperimentazioni sessuali che tendono a concludersi con un nulla di fatto, il fine settimana vira, contro le migliori intenzioni, sempre più al nero.""