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Gadda
Carlo Emilio Gadda è considerato da molti il più grande scrittore italiano del Novecento. La sua forza sta nel rappresentare come nessun altro le contraddizioni dell'uomo moderno. La personalità di questo autore, intimamente conflittuale, è sempre stata segnata da feroci ambivalenze affettive: le persone e i luoghi che più Gadda ama sono quelli contro cui si accende il suo odio o il suo sarcasmo, tutto ciò che irride in realtà lo attira. Questo atteggiamento è alimentato dagli effetti specialissimi della sua scrittura, anch'essa ovviamente duplice, in grado di passare da una comicità irresistibile al delirio più caricato in senso tragico. Il volume di Bersani descrive le caratteristiche di questa scrittura facendo leva sul racconto della vita di Gadda, sui nodi irrisolti, sugli aspetti psicologici che stanno alla base della sua opera. Biografia ed esame dei testi si alternano e si intrecciano attraverso un montaggio fortemente narrativo che utilizza citazioni dalle opere e dalle lettere di Gadda. Un ritratto che restituisce un'immagine diretta e coinvolgente del tormentato scrittore. -
I due corpi del re. L'idea di regalità nella teologia politica medievale
Agli inizi del XVI secolo un oscuro giurista inglese diede alle stampe una singolare teoria sulla persona del re, già ampiamente diffusa in tutta l'Europa medievale e premoderna: di là dal suo corpo naturale, mortale, soggetto alle malattie e alla vecchiaia, il sovrano dispone anche di un corpo ""politico"""", invisibile, incorruttibile, che mai invecchia, si ammala o muore. In questo secondo corpo, che passa da un re all'altro in una successione virtualmente senza fine, si concentra l'essenza della sovranità, del potere regale. Dalla scoperta di questa finzione giuridica, nasce la ricerca di Kantorowicz attorno al tema medievale del corpo doppio, della """"persona ficta"""" e della """"dignitas"""" immateriale che conferisce l'aureola dell'autorità, la legittimazione stessa del potere. """"I due corpi del re"""" è ormai un classico e non solo della discussione storica e politica: la ricerca di una """"dignitas"""" perpetua, che non muore mai, porta Kantorowicz alla scoperta della più grande, e laica, di queste figure: l'""""humanitas"""", la dignità dell'essere uomo che accompagna, come un corpo mistico e perenne, ogni singolo individuo."" -
Toby. Memorie di un maialino sapiente
"Per motivi che non so spiegare, Sam mi prese a benvolere e io contraccambiai; ben presto imparò a riconoscermi e, quando veniva a portarci il pastone, era solito offrirmi le migliori squisitezze - foglie di cavolo, avanzi di ortaggi, talvolta perfino una fetta di rapa - prima di gettare il resto ai miei compagni. Ed è solamente grazie alla passione infantile di Sam che voi, o lettori, avete sulla tavola codesto mio libro invece della fetta di lardo o della costoletta che, in caso contrario, sarebbero stati i miei soli resti mortali..."""" Cominciano così le memorie di Toby. Dalla nascita nel 1781, o giù di lì, in un podere presso Salford, alla carriera nel mondo dello spettacolo, ai viaggi, ai prodigi, agli incontri con le grandi personalità inglesi dell'Illuminismo." -
Essere intelligenti è una malattia? Tutto quello che vorremmo sapere sul cervello
Come ci ha insegnato Oliver Sacks, il cervello umano è una macchina sofisticatissima che presiede alle funzioni più semplici, come respirare, e alle più complesse, come comporre la Nona di Beethoven. Questo libro dà una risposta scientifica e divertita alle curiosità e alle domande più frequenti. È sensato paragonare il cervello umano a un computer? Quando non siamo coscienti il nostro cervello pensa? E a cosa? C'è un regime alimentare per garantire il massimo di funzionamento del cervello? Che cos'è l'Alzheimer e cosa provoca a livello cerebrale? Tutti gli animali posseggono un cervello? Il cervello delle donne è diverso da quello degli uomini? Cosa avevano di particolare il cervello di Einstein e quello di Paganini? -
Il segreto di Gotham
Una città feroce e in fermento, un corpo di polizia che sta muovendo i primi passi e un detective alle prese con un caso che lo trascinerà in uno dei vicoli più bui della storia americana. Questa è New York, nel 1846.«Un romanzo spettacolare» - Gillian Flynn«Il giorno in cui le accadde il peggio - e con ""peggio"""" intendo quella tragedia, quell'atrocità oltre ogni limite di sopportazione che per impedirla moriresti, per impedirla uccideresti - Lucy Adams stava lavorando in un negozio di fiori, e sistemava rose di serra scarlatte e arancioni i cui colori avrebbero fatto sfigurare un tramonto di mezza estate. Quanto poco venni a sapere di lei, quando la conobbi. Drammaticamente poco. I dettagli sarebbero venuti in seguito. Molto dopo la volta che le dissi che io, Timothy Wilde, stella di rame numero 107 e difensore di chiunque diavolo mi paresse, avrei rimesso tutto a posto.»Quando Lucy Adams piomba nelle """"Tombe"""", la centrale della polizia newyorkese, per denunciare la sparizione della sorella e del figlio, il detective Timothy Wilde non può lontanamente immaginare che cosa con quel caso andrà a scoperchiare. Setacciando i bassifondi della città, invasi in quegli anni da torme di immigrati irlandesi ridotti alla fame, e infilandosi nei salotti degli affari e della grande politica, Timothy e il fratello Valentine scopriranno un'orribile tratta di persone, e un inestricabile intreccio di corruzione, violenza e razzismo."" -
L' isola del tesoro
Forse nessuno ha saputo descrivere il fascino de ""L'Isola del Tesoro"""" con la stessa chiarezza del suo autore. Nel famoso preambolo in versi al romanzo, Stevenson esprime il semplice desiderio che ai giovani dell'epoca in cui scrive possa ancora piacere una storia narrata alla vecchia maniera. Una storia di mare, di navi e bucanieri. Anche a noi oggi viene da ripetere l'augurio, ma con una certezza in più. Questo romanzo per la gioventù, impareggiabilmente sceneggiato e scritto, piacerà ancora a tutti quelli che la gioventù la possiedono o la serbano nel cuore. Il ragazzo Jim, Long John Silver, il dottor Livesey e gli altri personaggi sono emblemi così perfetti di un'infanzia infinita nella sua magia ma già protesa verso il mondo dei grandi - un mondo maschile che si fa universale nella sintesi fiabesca - da avere rinnovato gli archetipi della storia di formazione, di avventura e scoperta, cucendo loro addosso una veste ambientale e stilistica forse definitiva. Perché quello che più ci colpisce - quello che più colpisce ognuno, a ogni età - in questo libro, è l'energia delle rappresentazioni e la persistenza delle immagini, che siano di persone o di paesaggi. Ogni pagina si trasferisce senza indugio nella memoria e rimane per sempre. La fantasia e il dilemma della scelta. Il gioco e il dramma del mare, della guerra e della morte: """"L'Isola del Tesoro"""" contiene tutto questo insieme a quasi tutti i sentimenti, alle virtù più nobili e ai peggiori peccati: la lealtà, il coraggio, la paura..."" -
Rimi
Costruita su forme diverse e con suggestioni da molteplici tradizioni poetiche, la nuova raccolta di Gabriele Frasca fa convivere passato, presente e (sotto forma di sperimentazione) futuro. Incastonato fra una sezione iniziale ispirata ai sonetti barocchi di Quevedo e a una finale di traduzioni-riscritture da Dylan Thomas, il lungo poemetto che dà il titolo al libro è un testo tendenzialmente narrativo in cui versi e prosa giocano a rimpiattino nascondendosi gli uni nell'altra, in un flusso verbale apparentemente continuo, mozzafiato. La vita e la morte di un personaggio concentrate in una giornata di attraversamenti della realtà, forse solo immaginati in un dormiveglia. La difficoltà di aderire a un'idea di soggetto, la stratificazione dei tempi (e delle ere) nel gioco di proiezioni dell'ipotetico sé, il continuo tentativo di incespicare nel flusso sonoro, sempre frustrato, se non alla fine, dal trionfo del ritmico, pervasivo respiro. Un passo ulteriore nella poesia post-lirica di Frasca, che è poesia a un tempo severa e pirotecnica, ardua meditazione e onda sonora trascinante. territorio poetico originale. -
Psicologia generale
Questo libro tratta una serie di argomenti, quali la sensazione, la percezione, l'attenzione, l'apprendimento, la memoria, l'intelligenza, il linguaggio, l'emozione, la motivazione, che costituiscono le basi della psicologia, comprendendo al contempo approfondimenti e punti di vista meno tradizionali sulla materia trattata. In particolare Maria Rosa Baroni e Valentina D'Urso hanno scelto di dare all'emozione e alla motivazione uno spazio maggiore rispetto a quello che tali temi occupano in altri manuali attualmente a disposizione, per equilibrare la trattazione dei processi affettivi rispetto a quelli cognitivi. In ogni capitolo sono trattate con chiarezza le maggiori teorie psicologiche sul tema, con il supporto delle ricerche sperimentali che le hanno confermate, e con diversi esempi pratici. Una caratteristica esplicita del libro, rivolto anche a lettori non specialisti, ma animati da curiosità culturali, è il continuo tentativo di portare i problemi di ricerca psicologica fuori del laboratorio, in situazioni di vita quotidiana. I corsi universitari a cui il libro è destinato sono quelli di Psicologia o Psicologia Generale di tutti i corsi di laurea triennale di Scienze Psicologiche (Facoltà di Psicologia), ma anche di altri corsi di laurea che includono esami psicologici, nelle Facoltà Scienze della Formazione, Lettere e Filosofia, Lingue, Medicina, Giurisprudenza e Scienze Politiche. -
L' arena dei perdenti
Un poliziotto disilluso, che arrotonda lo stipendio sul ring; un algerino e un italo-francese, ormai anziani, con un segreto in comune che risale agli anni più bui del dopoguerra; una sgradevole verità da rivelare al mondo e una vendetta da consumare a ogni costo, se si vuol sopravvivere. Sono loro i protagonisti del nuovo libro di Antonin Varenne, autore celebrato dalla stampa francese come il nuovo Fred Vargas. Un libro sul disincanto e la resistenza alle sconfitte e ai colpi imposti dal destino. Sulla capacità di restare in piedi malgrado la vita diventi un ring in cui l'avversario contro cui battersi è sempre e comunque più forte. -
Archeologia della produzione
Un quadro dei principali temi e problemi che devono essere inclusi nello studio archeologico, al fine di ricavare informazioni sui modi di produzione dei manufatti nelle società del passato. Le operazioni tecnico-produttive sono, infatti, alla base dei modi in cui l'uomo agisce per riprodurre se stesso e le condizioni del suo vivere in società. -
La casa rossa
Due fratelli divisi da anni di distanza e silenzi si ritrovano a condividere con le rispettive famiglie una settimana di vacanza in un vecchio cottage della campagna inglese, al confine con il Galles. Dopo la morte della madre, Richard, medico di riconosciuto acume scientifico di Edimburgo, invita la sorella Angela, suo marito Dominic e i figli Alex, Daisy e Benjy a godere di quella che spera diventi una salutare occasione di riposo e riappacificazione. Una parentesi in cui il desiderio di armonia estiva e domestica possa finalmente diventare realtà. Richard è in compagnia della sua nuova moglie Louisa e della figliastra Melissa, due donne che Angela fa fatica ad associare al fratello forse proprio perché del fratello lei non sa più nulla, non conosce alcuna intima inflessione emotiva, non distingue quel bambino che, durante i primissimi anni di vita, ha contribuito a fortificare la sua solitudine. Al contrario, Angela è immersa in un'altra visione, quella di se stessa madre di una bambina nata morta diciotto anni prima e ora madre di tre ragazzini con cui sorride troppo poco spesso. Tra loro c'è Benjy, la voce della sensibilità e della fantasia che sospinge i membri di entrambe le famiglie a specchiarsi in tutto quello che loro sembrano aver compromesso: la pietà nell'uccidere un animale, la libertà nell'immaginarsi esseri umani ma anche eroi, la meraviglia di pensare alla propria casa come a un castello. -
Le donne nell'Europa moderna 1500-1750
In questo saggio, Merry E. Wiesner-Hanks, insigne studiosa di storia femminile dell'età moderna, ci racconta la vita delle donne in Europa dal 1500 all'età dei Lumi. Il volume - che per questa nuova edizione è stato in molte sue parti aggiornato e ampliato - illustra non tanto i fatti, quanto piuttosto il complesso di idee, leggi e pregiudizi che circondavano le donne, il loro ruolo economico, i precetti della medicina (per lunghi secoli il corpo femminile venne considerato e curato come un corpo maschile imperfetto), le scarse possibilità femminili di accedere al sapere e alla cultura, il rapporto con la religione e le arti occulte. ""Le donne nell'Europa moderna"""" si snoda lungo un accurato percorso, esteso dal punto di vista sia temporale sia geografico, e scandisce i capitoli secondo la divisione tripartita dell'essere umano in corpo, intelletto e spirito. Questo consente un'analisi minuziosa di ogni aspetto della vita fisica, affettiva e spirituale delle donne europee in età moderna e si conclude con una riflessione sul rapporto fra differenza dei sessi e potere e un nuovo capitolo sul genere nel mondo coloniale."" -
Justine
Justine, splendida e colta aristocratica ebrea, dà il titolo al primo romanzo della serie (Il Quartetto di Alessandria). È la moglie spregiudicata di Nissim, personaggio principesco cui la vista del denaro ripugna e che, sotto i modi raffinati, cela un'attività di cospiratore. Ma Justine è anche l'amante dell'io narrante, uno scrittore inglese che convive con una fragile danzatrice greca, Melissa, ballerina di tabarin malata di tubercolosi. Prefazione di Giorgio Montefoschi. -
Le cose fondamentali
"Stavo camminando sulla sabbia invernale, solida, pesante. Spingevo la carrozzina con te dentro, mi piaceva voltarmi indietro e vedere le tracce che lasciavamo, due rotaie parallele, un binario curvo, con in mezzo i segni dei miei passi. Il mio percorso dentro il tuo percorso, il mio sentiero dentro la tua via"""". Leonardo è diventato padre da pochi giorni. La nascita di Mario ha ribaltato il suo modo di vedere e sentire le cose, come se una locomotiva avesse sfondato le pareti di casa. Lo osserva attentamente, per quell'intruso che è: un piccolo alieno piovuto sulla terra, un concentrato di potenzialità e vita irriflessa. È affascinato dai suoi occhi spalancati sul mondo, dal suo essere corporeo, insieme inattingibile e totalmente permeabile. Lui pensa a quando Mario sarà abitato dalle parole, a quando i pensieri lo porteranno lontano. Vorrebbe accompagnarlo, o aspettarlo laggiù, nutrendolo a sua volta del """"latte nero"""" della scrittura: """"Queste parole, da nere che sono, diventeranno trasparenti, trapassate, trapensate, solo se ci sarai tu che le leggi"""". Decide di scrivere su un quaderno quello che prova per lui e quello che ha imparato dalla vita: gli racconta le sue storie d'amore e le sue disillusioni, i rapporti con la famiglia, le esperienze più scontate e quelle di cui non si parla volentieri. Ma questo castello di parole è destinato a crollare ben presto, davanti alla più inaspettata e indicibile verità." -
La guerra contro i cliché. Saggi letterari
"La mia vita privata era alquanto bohémien, hippy ed edonistica. Diciamo pure tranquillamente debosciata. Ma in fatto di critica letteraria avevo principi morali ferrei. Non facevo che leggere libri di critica: mi portavo dietro i miei Edmund Wilson e William Empson praticamente ovunque: nella vasca da bagno, in metropolitana. Prendevo questa faccenda molto sul serio"""". I saggi, le recensioni, le letture di devastante arguzia e le scazzottate letterarie di Martin Amis sono dispacci provenienti da un'epoca in cui la critica era, si, una faccenda molto seria, ma anche maledettamente divertente. Lungi dall'essere l'estenuato rituale di un laboratorio (come a volte è oggi nelle università) o il proseguimento della pubblicità con altri mezzi (come a volte è sui giornali), la critica era il fronte in cui la letteratura incontrava la società, il campo di battaglia e la posta in gioco nella guerra dei significati. Un'epoca, ad esempio, dove la recensione - il più umile ma allo stesso tempo il più puro dei gesti critici - non era la mera ostensione di un gusto, ma l'occasione per misurare il talento individuale dell'autore sullo sfondo del canone, e l'intelligenza non rispondeva a nessuna legge se non a quelle della letteratura. Però Amis fa anche un'altra cosa in questo libro, forse la più preziosa. Ci ricorda che quell'epoca non è ancora finita. Nessuna passione, di certo non quella per la critica letteraria, è spenta per sempre." -
Mountolive
Terzo capitolo del «Quartetto di Alessandria», Mountolive è l'unico che Durrell abbia scritto con l'apparenza di un romanzo naturalistico, con tanto di narratore onnisciente.«Un catalogo di guai fisici e drammi metafisici» - Stenio Solinas, Il Giornalern«La domanda che irrompe nel quartetto è il rovello di ogni essere umano: siamo davvero noi gli artefici del nostro destino?» rn E infatti sembra che tutti i dubbi lasciati aperti nei due libri precedenti vengano finalmente chiariti: abbiamo la sensazione di avere un nuovo e più veritiero quadro degli intrighi erotico-politici nati con Justine e arricchitisi di nuove prospettive con Balthazar . Tra le splendide rose dei giardini di Alessandria e le sue atmosfere sensuali tutto quello che pensavamo di aver capito fino a ora, o di non avere capito, viene sapientemente raccontato di nuovo in modo più chiaro, obiettivo, convincente. Ma forse l'improvvisa luce che prendono le vicende ci condurrà a un più profondo spiazzamento. -
La vita non è un film (ma a volte ci somiglia)
Chiara ha una casa tutta per sé, e anche un lavoro, neppure troppo precario, in un'improbabile ditta di cosmetici. Non combatte più con le gatte morte, si è rassegnata a vederle prevalere sempre e comunque. Gli uomini vanno e non vengono, mentre le amiche rimangono le stesse, ingombranti quanto affettuose. Tutto (quasi) normale, insomma, finché qualcuno non comincia a perseguitarla, mandandole lettere sempre più minacciose e penetrando addirittura in casa sua. Un disastro, non fosse che a indagare sul misterioso stalker è il commissario di polizia Patrick Garano: bello e impossibile, pare appena uscito da uno dei film che Chiara guarda e riguarda, sognando a occhi aperti... -
Fiori del mare
Con i suoi versi D'Elia disegna i luoghi della costa marchigiana rielaborati fra il ricordo, il sogno e la storia. E l'idea di un ""canzoniere adriatico"""", anticipata ai tempi di """"Notte privata"""" ma mai compiutamente realizzata prima d'ora. E la parafrasi baudelairiana del titolo non è un gioco gratuito, dato che l'aura della Riviera Adriatica, nella scrittura poetica di D'Elia, tende allo spleen. La sonorità delle rime fa invece pensare a una riscoperta di Saba (anch'egli poeta adriatico) ma non alleggerisce la trama filosofica delle meditazioni, che sembrano in dialogo nel tempo con un altro marchigiano: Giacomo Leopardi. Soprattutto nell'ultima parte del libro si addensano riflessioni in cui D'Elia sembra un mistico laico, che non ha certo rinnegato le radici politiche e pasoliniane della sua poesia, ma che le ha arricchite con l'approfondimento della tradizione poetica italiana e con l'esperienza di vita."" -
Quel fantastico peggior anno della mia vita
Il primo giorno di scuola, per Greg, è stato anche meglio del previsto. Stavolta, se non altro, nessuno gli ha spremuto le bustine di senape sulla testa. II suo buonumore, però, dura poco. Il tempo che la madre torni a casa e gli spieghi che la sua compagna Rachel è ammalata e che lui dovrà starle vicino. Per uno come Greg, il nerd più asociale della scuola, non poteva esserci notizia peggiore. La sola consolazione è che con lui ci sarà pure il suo amico Earl. Insieme decideranno di girare un film per lei. Un film che avrà un'unica, devotissima fan. -
Nuova storia della filosofia occidentale. Vol. 2: Filosofia medievale.
Questo libro rappresenta un'affascinante guida attraverso il pensiero di oltre un millennio: traccia la storia della filosofia nell'arco di tempo che va dagli inizi del pensiero cristiano e islamico fino al Rinascimento. Il Medioevo assiste a una grande fioritura della filosofia, in un'impresa intellettuale che - incominciata con Agostino - raggiunse il suo apice nel XII e XIV secolo, l'epoca dei sistemi di grandi pensatori scolastici come Tommaso d'Aquino e Giovanni Duns Scoto. Il secondo volume della Nuova storia della filosofia occidentale è il frutto della lunga e approfondita attività di studioso del suo autore. Nella prima parte del libro (capp. I-II) Kenny colloca le figure dei filosofi nel loro contesto storico, spiegando la genesi del pensiero e l'onda d'urto esercitata da quelle idee. Nella seconda (capp. III-IX), la storia del pensiero medievale è ricostruita attraverso una presentazione dei principali temi che lo hanno caratterizza-to, e che sono alle radici della nostra civiltà.