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I re del mondo
Ben e Chon, gli eroi de ""Le belve"""", hanno avviato da non molto il loro business: coltivare e diffondere ad ampio raggio la miglior marijuana di tutta la California. Ma qualcuno non è disposto a lasciar loro mano libera, senza mantenere il controllo e incassare una percentuale sui loro traffici. Finché si tratta di combattere con gli sbirri corrotti che si sono fatti avanti per riscuotere la tangente, Ben e Chon possono anche cavarsela con pochi danni. Ma il gioco dietro il ricatto è molto più ampio, e coinvolge nomi insospettabili: un'intera cricca di surfisti e hippy che si sono stancati di predicare pace e amore e hanno deciso di accumulare denaro nel modo più efficace e rapido che esista al mondo: il traffico di stupefacenti. Una cricca in affari da più di trent'anni, di cui fanno parte anche i genitori di Ben e Chon, e che ha per capo Doc Halliday, re del surf, convertito alla cocaina e legato a doppio filo con i narcos messicani..."" -
Ultima notte a Manhattan
Un detective privato, un politico troppo ambizioso, una donna bellissima. E un omicidio che è solo un tassello di un disegno piú vasto, un complotto ordito da chi sa di potere tutto.«Sorprendente, emozionante e stiloso». - The New York Timesrn«Un affresco movimentato, pieno di ritmo, dipinto con partecipazione emotiva e un pizzico di nostalgia: sentimento che ci assale di fronte a momenti della storia irripetibili, nel bene e perfino nel male, e che ci sembra di aver vissuto anche se non c’eravamo. Un’esperienza dolceamara, che evoca le note di un sassofono jazz dell’epoca: da leggere, magari, ascoltando gli album del primo John Coltrane» - Claudia Morgoglione, Robinsonrn«Si vede che l'autore, tra i più importanti al mondo del genere crime, è ""uno del mestiere""""» - Tv Sorrisi e Canzoni«Mezzogiorno della vigilia di Natale sulla Quinta Strada. Walter camminava nel cuore del giorno nel cuore della città nel cuore del mondo. La metropoli imperiale nel miglior giorno dell’anno. In mezzo a tutto questo, Walter pedinava felicemente Michael Howard. Felicemente, perché era contento di essere fuori e non alla scrivania. Felicemente, perché era mezzogiorno della vigilia di Natale sulla Quinta Strada e Walter non avrebbe desiderato essere in nessun altro posto al mondo. Felicemente, perché seguire qualcuno su un marciapiede affollato è una forma d’arte».Manhattan, alla fine degli anni '50, è all'apice del suo fulgore, il posto ideale per chi ha grandi ambizioni o vuole soltanto cambiare vita. Joe Keneally è un giovane senatore che mira alla presidenza. Walter Withers, invece, a New York ci è tornato. Ha lavorato a lungo per la CIA e adesso è un investigatore privato in una grande agenzia di sicurezza. Le loro parabole si intersecano e quando a Withers viene chiesto di fare da scorta durante un party a Madeleine Keneally, l'affascinante e ricca moglie del senatore, la «principessa d'America» che sembra destinata a diventare First Lady. Un compito di routine, all'apparenza. Ma nello stesso albergo alloggia anche la giovane e bella amante del senatore. E il mattino dopo la ragazza viene trovata morta. Un suicidio, all'apparenza. L'unico a non crederci è Walter Whiters. Withers sa, per esperienza, che avvicinarsi troppo alla verità è pericoloso, in certi casi. Per salvarsi, e salvare chi ama, dovrà affrontare i suoi vecchi datori di lavoro e soprattutto l'Fbi di J. Edgar Hoover, che sono decisi a fermare l'ascesa di Keneally. E cosí si ritrova – lui, un maestro nell'incastrare gli altri – a essere, per la prima volta, in trappola."" -
China girl. Le indagini di Neal Carey
Robert Pendleton è un genio della chimica e ha appena brevettato un fertilizzante che potrebbe valere una fortuna. Partito per una conferenza a San Francisco, smette di dare notizie di sé e dei frutti delle sue ricerche. Non c'è da stupirsi se gli Amici di Famiglia, che hanno finanziato il suo lavoro, vogliono scoprire che fine abbia fatto, decidendo anche stavolta di rivolgersi a Neal Carey, il loro uomo migliore. Quella che sembra un'indagine facile si rivela però un incubo. Neal sarà costretto a un lungo viaggio costellato di pericoli, tra la Chinatown di San Francisco e le strade di Hong Kong, fino ad arrivare nella Cina piú profonda e arcaica. E dovrà vedersela con la Cia, con il governo cinese e con un'organizzazione altrettanto letale, che agisce nell'ombra. Ma soprattutto con la bellissima Li Lan: una dark lady, o forse una vittima innocente. -
Nevada connection. Le indagini di Neal Carey
Dopo London Underground e China Girl, il terzo romanzo della serie di Neal Carey. Un noir contemporaneo dallo stile tagliente come le spine di saguarornrn- Un lavoro sotto copertura, figliolo.Sotto copertura. Le due parole più eccitanti e terrificanti in quel tipo di attività. La fiamma che ti attrae e poi ti brucia.- Dove? - chiese Neal.Ed masticò un pezzo di patatina e usò l'altro per tracciare piccoli cerchi nell'aria.- Là fuori, no?Là fuori, là fuori. Be', ragazzi, perché no? Là fuori chi ho passato tutta la vita.rnrnTutti lo credevano morto, ma Neal Carey è tornato. Ad attenderlo una missione da infiltrato e il Nevada. Terra di vacche, cowboy e solitudine, ma anche di un manipolo di violenti e fanatici. Cody McCall è scomparso. Ha due anni, ed è stato suo padre a rapirlo. Gli Amici di Famiglia hanno accettato di ritrovarlo per conto della madre e hanno affidato l'incarico a Neal Carey, il loro uomo migliore. Sulle tracce del piccolo, Neal si ritrova cosi a passare dalle scintillanti colline di Hollywood alle desolate Terre Alte del Nevada: sei mesi di neve, tre di fango e tre di polvere che taglia la pelle. La base perfetta per una milizia di fanatici razzisti, i Figli di Seth. Suprematisti bianchi che spargono odio e violenza in attesa dello scontro finale con quella società corrotta che tanto disprezzano. Harley McCall, il padre di Cody, era uno di loro. Se vuole ritrovare il bambino, sperando sia ancora vivo, Neal deve entrare nell'organizzazione, conquistare la fiducia del capo, diventare uno di loro. Nulla di più facile. -
London underground. Le indagini di Neal Carey
Neal Carey era un ragazzino che viveva di espedienti nel West Side di New York quando Joe Graham lo ha scoperto e lo ha affiliato a una misteriosa agenzia del New England, gli Amici di Famiglia, che per i suoi facoltosi clienti è disposta a fare di tutto. Con i soldi degli Amici di Famiglia Neal è andato all'università, ma quello che gli serve per il suo lavoro - cose come pedinare qualcuno senza essere visti a perquisire un appartamento senza lasciare tracce - gliel'ha insegnato Graham. Ora, però, l'agenzia ha deciso di riscuotere il proprio credito. Allie Chase, la figlia adolescente e ribelle di un potente senatore, è sparita a Londra, e Neal ha l'incarico di riportarla a casa. Per riuscirei dovrà infiltrarsi nella comunità punk della capitale inglese, un ambiente che gli è sconosciuto e che potrebbe rivelarsi complicato anche per uno cresciuto in strada come lui. -
Lady Las Vegas. Le indagini di Neal Carey
Dai deserti del Nevada alle mille luci di Las Vegas, Neal Carey è alle prese con una cliente da proteggere. Anche se quel che vorrebbe fare è ucciderla con le sue mani. rn«Winslow, come sempre, dimostra di avere il coraggio di non prendersi mai troppo sul serio.» - Il Messaggerorn""Polly posò di nuovo la forchetta, poggiò il mento sulle mani, guardò Neal e disse: - Credi che io sia una sgualdrina, vero? Lo prese in contropiede. rn- No, - rispose. - Di' la verità. Se è quello che vuoi... rn- Va bene, - disse. - Mi è passato per la mente. rn- Neal! - disse Karen. rn- Senza offesa, - disse Neal. rn- Anche mia madre era una sgualdrina. Polly voltò di scatto la testa. rn- È una cosa orribile da dire di tua madre! Dovresti vergognarti! rnNeal fece spallucce. - È la verità. rn- A maggior ragione! - Polly si rivolse a Karen. - Sai cosa non mi piace degli uomini? Karen si prese il tempo di lanciare un'occhiataccia a Neal, prima di rispondere: - Ho qualche idea. rn- Sono stupidi, - disse Polly. Questo è certo, pensò Neal. Siamo degli stupidi.""""rnNeal avrebbe di gran lunga preferito continuare il suo lavoro alla tesi di laurea su Smollett, ma i suoi mentori, gli Amici di Famiglia, gli affidano un caso che deve sbrigare alla svelta. Polly Paget, una rossa esplosiva con gli occhioni verdi e le gambe sempre in mostra, è braccata da chiunque negli Stati Uniti: Fbi, killer, mafiosi, magnati del porno e una quantità di giornalisti. Da quando ha osato denunciare per stupro Jack Landis, un noto conduttore televisivo del Family Cable Network, famoso soprattutto per le sue posizioni super moraliste, tutti le stanno alle calcagna. Se vuole avere uno straccio di credibilità nelle aule del tribunale, è necessario che da bambolona sexy si trasformi in una lady. E che arrivi viva al giorno del processo. È di questo che deve occuparsi Neal Carey."" -
Palm desert
Fare da babysitter a un anziano comico in disarmo non è certo il massimo, ma sembrava un lavoro cosí facile. Peccato che il vecchio Nathan «Natty» Silver sia l'unico testimone di un crimine, e qualcuno lo voglia mortornrnAh, la notte nel deserto. Il cielo vasto, le stelle scintillanti, un fuoco che scoppietta nell'aria frizzante. Aggiungete a questi semplici piaceri la gioia di non avere né cibo, né acqua, né coperte, l'inimitabile cameratismo di un vecchio che conduce un soliloquio incessante sui bei vecchi tempi, un sequestratore libanese idiota armato di pistola, piú l'emozione causata dalla consapevolezza della morte imminente, e avrete una delle esperienze piú intense che la vita può darernrn rnrnNeal Carey ha troppi conti in sospeso per rifiutare l'ennesimo incarico degli Amici di Famiglia. In piú la fidanzata Kate ha iniziato a parlare di fare un figlio e Neal ha un rapporto piuttosto conflittuale con il concetto di paternità. Perciò, quando gli viene affidato il compito di riportare Natty Silver a Palm Desert, Neal accetta. Cosa può andare storto? Natty ha ottantasette anni, calcava le scene della Vegas dei tempi d'oro e ha un repertorio infinito di barzellette sporche. Ma ha anche la tendenza a sparire, forse perché ha visto qualcosa che non doveva vedere. Cosí, quello che sembrava un noioso viaggio in mezzo al deserto si trasforma in una fuga a rotta di collo. -
Il pappagallo di Flaubert
La ""pura e semplice storia"""" di questo romanzo è quella di un vedovo, Geoffrey Braithwaite, medico inglese, in viaggio nei luoghi del suo autore di culto: Gustave Flaubert. Una sorta di pellegrinaggio fisico, ma soprattutto intellettuale alla ricerca di un frammento di verità possibile sulla vita, gli amori, gli amici, i vizi, le meschinità e la grandezza dell'impareggiabile maestro francese. Ma può mai essere pura una storia, e può forse essere semplice? A complicare ogni vita e perfino ogni biografia, vale a dire il preteso riassunto oggettivo di un'esistenza è la miriade di dettagli, il moltiplicarsi degli sguardi, l'affievolirsi e la costante fallacia della memoria. E il caso che, nella modesta avventura di Braithwaite, si presenta sotto forma di un pappagallo impagliato custodito nel museo di Rouen, forse proprio lo stesso esemplare che accompagnò la stesura di """"Un coeur simple"""". Forse proprio Loulou, che la morente Félicité trasforma, nell'ultima pagina del racconto, in una visione mistica, salvifica, struggente e grottesca dello Spirito Santo. Ridimensionando fino al ridicolo le proprie ambizioni, e costeggiando da presso il confine del maniacale, Braithwaite si mette perciò sulle tracce del """"pappagallo di Flaubert"""", avanzo impagliato di una verità inattingibile. Frattanto lo scintillante tesoro di splendori e miserie di Gustave Flaubert è offerto al lettore in una varietà di generi e stili..."" -
Il buio dietro di me
Nel 1993 tre ragazzi dell'Arkansas (Jason Baldwin, Jessie Misskelley e Damien Echols) sono arrestati con l'accusa dell'omicidio di tre bambini. Il processo, celebrato in un clima di isteria collettiva, usò false testimonianze e prove incerte. Ma bisognava trovare subito un colpevole. Baldwin e Misskelley furono condannati all'ergastolo; Echols, considerato il capo del gruppo, fu spedito nel braccio della morte. Nei diciotto anni che seguirono, mentre Echols attendeva in carcere l'esecuzione della pena, che poteva essere decisa da un giorno all'altro, si consolidò un enorme movimento che lavorò per dare sostegno e riaprire il processo. Numerosissime furono le persone del mondo dello spettacolo che si mobilitarono per raccogliere fondi. Nel 2011, dopo aver preso in considerazione una serie di nuove prove, la Corte e lo Stato dell'Arkansas decisero di rilasciare i tre detenuti. Echols fu scarcerato ad agosto. Da allora vive a New York, con Lorri, la donna conosciuta e sposata durante la detenzione, che per anni ha coordinato il movimento, e ne è stata la prima scintilla. -
In questa luce
Un libro autoritratto. Le passioni, i pensieri, i progetti, la fantasia. Tutto quello che per lo scrittore fa mania. Perché «scrivere è difficile. Si è soli, dopo le chiacchiere, le discussioni, gli incontri, le letture. Si è soli. Fa fatica e fa paura».«Due dimensioni apparentemente contraddittorie si incontrano nella scrittura di Del Giudice, e ne fanno l'intensità. Da una parte, la piú insistente e accanita relazione con l'oggetto, la volontà testarda di – ritornare alla cosa –, conoscerla e dirla cosí come essa oggi ci appare, in questa luce. Dall'altra, l'energia con cui ad ogni frase viene tolta – la terra sotto i piedi –, con cui la descrizione piú precisa diviene esercizio di fantasia, mania e volo» – Massimo Cacciari«Il volo della mente, il volo dello sguardo, il volo dell'aereo; ma il tempo, si può comperare? Riflessioni, lezioni, racconti, memorie del grande scrittore, sui rapporti fra linguaggio e realtà» – Cesare SegreSi raccoglie qui tutto ciò che per Del Giudice fa mania. Intendendo per mania una parola doppia, una parola male-bene: nel mondo greco mania indica infatti non soltanto il demone che sconvolge la mente, ma anche una particolare forma di concentrazione, una forma estrema del conoscere e del coincidere con il proprio destino. È mania la mezzanotte, ventiquattresima ora del giorno, istante ultimo e anche primo, valico del giorno passato e incipit del nuovo, ora ventiquattro e ora zero; è mania il proprio lavoro, scrivere e narrare, in cui secondo Del Giudice sarebbe meglio possedere un doppio passo, essere ambidestri, con una mano tracciare delle mappe, costruire dei progetti e con l'altra operare perché questi progetti vengano invalidati dalla narrazione, perché ciò che vale nel racconto è proprio tutto quanto eccede e vanifica il progetto. Sono mania la luce, le macchine, le città, lo spazio, le fortezze reali e quelle immaginarie, le carte geografiche, il cinema e la fotografia. I protagonisti dei libri piú famosi di Daniele Del Giudice. Si ritrovano in queste pagine le riflessioni sul tempo e quelle sul volo («Come quando l'aereo si stacca da terra, una sospensione nebulosa e via, la scrittura spinge su, dentro i carrelli»). Si parla, con estrema e acuta intelligenza, del leggere, degli autori e dei libri piú amati, del tradurre, delle storie e dei personaggi, del trovarsi davanti al foglio bianco e del «levare ad ogni frase la terra sotto i piedi». -
Il sogno di Schroder
Erik Schroder ha cinque anni quando ""senz'altro bene che la mano di mio padre stretta fra le mie"""" attraversa la frontiera della Germania dell'Est per non farvi più ritorno; ne ha quattordici il giorno in cui, nella cupa cittadina operaia di Dorchester, Massachusetts, in cui è cresciuto, s'imbatte nel foglio che gli cambierà la vita. È l'opuscolo pubblicitario di un campo estivo sul lago Ossipee e mostra schiere di ragazzi americani felici e ben integrati. Per essere come loro a Erik basterà farsi come loro: un inglese impeccabile e senza accenti, una storia famigliare radicata nella cittadina immaginaria di Twelve Hills, a Cape Cod, un cognome di provata americanità. Anzi, il più americano dei cognomi, Kennedy, quello del presidente """"Berliner"""" più amato dai tedeschi, col cui illustre ceppo potrà magari lasciar intendere una lontanissima parentela. E poco importa se per raggiungere lo scopo dovrà tagliare i ponti con il suo passato e chi ne ha fatto parte: ogni guerra ha i suoi caduti. Questa bugia bianca, grossolanamente tracciata da ragazzino, segnerà tutto il resto della vita di Schroder/Kennedy. Non se ne libererà neppure quando incontrerà la donna che amerà profondamente e che sposerà, Laura; neppure quando lei gli darà la figlia dei suoi sogni. Meadow è fin da subito una bambina molto speciale, con una curiosità incontenibile e una sorprendente perspicacia. Con quella bambina fra le braccia e la comunità di Albany intorno, Eric riesce a credere di aver davvero coronato il suo sogno."" -
Modernismo e modernità. Per un ritratto della letteratura inglese (1900-1940)
Lo sguardo critico sulla letteratura inglese della prima metà del Novecento è stato a lungo condizionato dalla presenza fulgida quanto ingombrante del modernismo: la scrittura sperimentale e cosmopolita di Eliot, Woolf e Joyce, con incursioni nei territori del femminile e tra figure ""minori"""" quali Ford Madox Ford. Il libro si propone di restituire un'immagine più articolata degli anni intercorsi tra la morte della regina Vittoria e lo scoppio della seconda guerra mondiale, dando voce a un'ampia varietà di forme e modelli letterari alternativi al canone modernista o non riducibili interamente ad esso. Ha senso definire modernista una figura eretica come D. H. Lawrence? In che misura A. Huxley ed E. M. Forster trovano spazio nel medesimo modello formalista che accoglie la prosa dell'""""Ulisse""""? E ancora, quale ruolo hanno avuto la cultura popolare e middle-class? Suddiviso in due parti, il volume affianca l'analisi di una selezione di opere narrative, poetiche e teatrali, a una sezione introduttiva che traccia una mappa inedita della modernità inglese e della sua editoria, dove le avanguardie convivono con le istanze del realismo e del romance, con Agatha Christie e P. G. Wodehouse, senza dimenticare la letteratura di viaggio, la produzione per l'infanzia, la letteratura di consumo."" -
Qui e ora. Lettere 2008-2011
Per quanto possa sembrare strano, Paul Auster e J. M. Coetzee non si erano mai conosciuti di persona. Quando nel 2008 finalmente si incontrano, tra i due nasce un'amicizia tanto improvvisa quanto profonda. Decidono così di rimanere in contatto nonostante la grande distanza fisica che li divide: Auster vive a Brooklyn e Coetzee in Australia. Ma lo faranno in modo assolutamente peculiare, almeno per il mondo d'oggi fatto di e-mail e social network: si scriveranno delle lettere. Opponendo al ""tempo zero"""" della comunicazione digitale la lentezza ponderata della scrittura su carta, con i suoi ostacoli e le sue idiosincrasie (una lettera si può perdere, una mail no; una lettera si può interrompere e coprire più giorni, una mail di solito la si spedisce immediatamente; una lettera costa la fatica della mano che stringe la penna, dell'occhio che decifra la calligrafia...), Auster e Coetzee dischiudono uno spazio di riflessione e approfondimento sempre più raro. In questo carteggio, che ha l'ariosa disponibilità al caso e all'incontro dei migliori romanzi di Auster e la radicalità di pensiero dei libri di Coetzee, i due scrittori affrontano qualsiasi argomento si offra loro: la comune passione per lo sport, la natura del genio, la difficile arte di tenere in piedi un matrimonio, la crisi finanziaria e la situazione in Medio Oriente, quanto l'uso dei cellulari abbia influenzato la narrativa, l'avvento degli e-book... Ma è un altro l'argomento privilegiato dei loro scambi, l'amicizia."" -
La storia delle storie dell'arte
Un libro popolato dai protagonisti che nel corso dei secoli, da Vasari ai nostri giorni, in Europa come negli Stati Uniti, hanno contribuito alla costruzione di una nuova disciplina: la storiografia artistica nei suoi molteplici indirizzi di ricerca. Emergono i profili dei tanti metodi messi in campo per analizzare e interpretare le opere, dall'attribuzione all'iconografia e all'iconologia, dalla critica formalista alla storia sociale dell'arte, dalla ricerca ancorata ai documenti a quella ispirata alla storia delle idee, delle religioni, della cultura, fino all'assunzione di modelli attenti all'antropologia come alle scienze naturali. Un volume che mancava ma di cui si avvertiva la necessità perché, tenendo presente che il mestiere dello storico dell'arte è differente da quello del filosofo di estetica e del teorico, sono stati riannodati gli aspetti del lavoro più squisitamente storiografico con tutte quelle sollecitazioni attivate dagli stessi oggetti di studio. Le autrici hanno ricostruito infatti la proficua simbiosi tra la scrittura e il lavoro sul campo nei musei, nei territori, nel mercato, nelle collezioni private, nelle esposizioni, nelle scelte di tutela e di restauro. Tutte attività che hanno concorso a valorizzare, conservare e trasmettere alle generazioni a venire la ricchezza di un patrimonio identitario. -
Ogni storia d'amore è una storia di fantasmi. Vita di David Foster Wallace
A cinque anni dalla morte, David Foster Wallace rimane una figura centrale della cultura contemporanea per la capacità di raccontarne i nodi irrisolti e le ambizioni, i sogni e gli incubi. Raccontarli, certo, ma anche incarnarli in una vita intensa, percorsa e scossa dall'esaltazione creativa quanto dai fantasmi della depressione e della solitudine. Attingendo ai materiali conservati presso l'università di Austin e a testimonianze dirette di amici, parenti e colleghi scrittori, D. T. Max ricostruisce il percorso intellettuale e umano di DFW, i rapporti con i padri letterari, la vicenda clinica e la dimensione pubblica. Guidato dalla volontà di capire e analizzare le radici, le ragioni, i meccanismi di una mente geniale e complessa, fragile e dolce. -
I sette pazzi
Lasciato dalla moglie, sull'orlo del carcere per essersi appropriato di denaro dell'azienda in cui lavora, frustrato nelle proprie aspirazioni di geniale inventore, Erdosain entra in contatto con una strana setta dalle oscure e inquietanti mire politiche. In un cocktail ideologico che mette insieme disinvoltamente comunismo e fascismo, populismo e schiavismo, la setta vuole dominare il mondo e per autofinanziarsi cerca di organizzare il più grande bordello del Sudamerica. Dal canto suo, Erdosain, sempre più alla deriva esistenziale, viene coinvolto in un rapimento a scopo di estorsione. Con questo romanzo, considerato il suo capolavoro, il maestro di ""Onetti"""" e di """"Sàbato"""" riscrive Dostoevskij in chiave sudamericana, con la follia, l'ironia e la visionarietà di un grandissimo scrittore. Prefazione di Ernesto Franco."" -
Il rosso e il nero. Cronaca del XIX secolo
Scritto tra la fine del 1829 e la prima metà del 1830, ""Il rosso e il nero"""" è il secondo romanzo di Stendhal. L'autore ne corregge le bozze proprio durante le giornate della Rivoluzione di luglio, che liquida la Restaurazione e inaugura la monarchia borghese di Luigi Filippo. Di questo passaggio cruciale della storia francese Stendhal restituisce con crudele fedeltà non la cronaca (malgrado il sottotitolo del romanzo), ma lo spirito, muovendo dalla realtà della provincia per approdare a Parigi, dove da sempre si annodano e si sciolgono i destini politici della Francia. L'impietosa analisi storica non esaurisce tuttavia la complessità della vicenda e del suo protagonista. L'ostinata rivolta di Julien Sorel non è riducibile semplicemente all'acuto senso della propria inadeguatezza economica e sociale. La sua non è coscienza di classe, e """"II rosso e il nero"""" non è il romanzo dell'ambizione e della scalata ai vertici della società: Stendhal non è Balzac. Julien Sorel affronta il mondo brandendo la propria inferiorità sociale come un'arma, ma il mondo creato dalla potenza del denaro lo disgusta, anche se tanto spesso deplora l'umile condizione in cui la sorte lo ha fatto nascere. Perciò rimpiange l'epoca napoleonica (di cui questo romanzo rafforza il mito, nato già all'indomani di Waterloo), convinto com'è che allora fosse possibile affermarsi soltanto grazie ai propri meriti. Edizione con nuova traduzione"" -
L' infanzia di Gesù
Un uomo adulto, quasi anziano, e un bambino sbarcano a Novilla. Novilla non è la loro città, lo spagnolo non è la loro lingua: ma come tutti gli abitanti della città, con cui condividono il misterioso destino, vi sono giunti dopo un viaggio in mare e non conservano nessun ricordo delle loro vite precedenti. Non sanno da dove vengono, a chi erano legati, quale evento catastrofico li ha condotti fin li come profughi; non lo sanno e sembra che nemmeno abbia più importanza. C'è solo una cosa che Simon, l'uomo, sa: deve prendersi cura di questo bambino che ha conosciuto sulla nave, deve accudirlo anche se non è suo figlio, anche se nulla lo lega a lui. Anche se David si dimostra presto un bambino molto particolare. E sa che deve aiutarlo a ricongiungersi con la ""madre"""". Quando il romanzo sembra essere giunto ai limiti estremi del suo esaurimento, arrivano scrittori come J. M. Coetzee a mostrare che tutto è ancora possibile: è come se il Nobel sudafricano prolungasse la linea che da Kafka passa per Beckett e ne facesse gemmare le possibilità per il mondo del nuovo millennio e le sue inquietudini. """"L'infanzia di Gesù"""" è allo stesso tempo una riflessione radicale sul mistero dell'umano, sul conflitto tra desiderio e felicità, tra Storia e Salvezza, una perturbante interrogazione su come dobbiamo vivere e se mai saremmo in grado di riconoscere il Messia se arrivasse oggi. Ma è anche la storia dell'amore di un """"padre"""" per un bambino..."" -
La lenta nevicata dei giorni
Fernande e André sono una giovane coppia in fuga dai nazisti, che insieme ad alcuni amici ebrei trascorre il periodo della guerra in un beato ma angoscioso isolamento durante il quale il tempo sembra sospeso. La promessa che si fanno è quella di poter tornare un giorno alla casa del sogno: una villa a picco sul mare nel sud della Francia, sotto un enorme faro bianco. E se molti loro amici e conoscenti sono destinati agli atroci viaggi nei treni piombati, alla diaspora degli affetti e alla perdita dell'identità - prima ancora che della vita -, loro due invece ce la faranno. Dopo la guerra Fernande vive intensamente, fra Parigi e la casa del sogno. Ma il matrimonio con André diventa un rapporto di confidenza e intimità simili a quelle che si riservano agli amici. Nel frattempo Fernande incontra il Poeta, che la eleggerà a musa ispiratrice della sua arte, regalandole una trasgressione venata di dolcezza. Il passato però resta sempre li. Non è neanche un'eco, piuttosto una presenza costante, incancellabile, terribilmente dolorosa. Qualcosa che ""non passa, non passa, non passa per nessuno di noi"""". Perché ciò che è accaduto è inestirpabile: tutti i personaggi in qualche modo lo incarnano, lo rivivono anche se non ne parlano mai. """"La lenta nevicata dei giorni"""" - che deve il titolo a un verso di Primo Levi - è un romanzo capace di ricomporre lo specchio infranto che è la memoria di chi sopravvive."" -
Contro riforme
Dalla metà degli anni Ottanta, il concetto di ""riformismo"""", ha conosciuto una nuova primavera anche in Italia. Tutti i politici desiderosi di assumere cariche di governo, dimostrandosi responsabili e affidabili agli occhi della comunità internazionale, si devono necessariamente dichiarare """"riformisti"""". L'utilizzo del nuovo linguaggio riformista ha accompagnato in Italia il più imponente processo di dismissione del patrimonio e delle attività economiche pubbliche che l'intera Europa, compresa l'Inghilterra thatcheriana, avesse mai conosciuto in un periodo tanto concentrato. Il riformismo è oggi un gigantesco quanto complesso dispositivo di potere autoritario globale, che porta alla massima estensione e concentrazione della proprietà privata a scapito di quella pubblica. L'ideologia riformista pone il denaro, strumento indispensabile dell'attività di consumo e di accumulo, al centro della scala dei nostri valori sociali e promuove il mercato come sola costituzione materiale. Per uscire da questa miseria, occorre un ripensamento profondo fondato sulla ricerca di nuove istituzioni del comune, capaci di superare l'attuale strutturazione estrattiva dei rapporti proprietari pubblici e privati. Di come render costituenti queste alternative occorre iniziare a discutere subito.""