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Trattato di tecnica chirurgica. Vol. 6: Pancreas, peritoneo, retroperitoneo, surrene, milza.
La necessità di un aggiornamento è il segno tangibile dei notevoli progressi che la chirurgia ha saputo compiere nell'arco di meno di 20 anni. Lo dimostrano il significativo calo della mortalità operatoria che in questo arco di tempo ha visto la 'Cadillac' della chirurgia addominale, la duodenocefalopancreasectomia, passare nei Centri di riferimento da mortalità proibitive intorno al 1520% a mortalità molto vicine a quelle che erano appannaggio di una chirurgia molto meno impegnativa quale la gastroresezione per ulcera gastroduodenale prima dell'avvento degli antiH2. Lo dimostra il crescente impiego della chirurgia laparoscopica nel trattamento delle patologie alle quali è dedicato questo volume. -
Jack lo Squartatore: la vera storia
Nei bassifondi dell'orribile Londra vittoriana (vicoli fangosi, catapecchie sbilenche, alcolismo, prostituzione) si aggira un incubo vivente: Jack the Ripper. Paul Begg in questo saggio che ha il fascino di un romanzo e di un film, partendo proprio da una vivida e minuziosissima descrizione della città e in particolare dell'East End, quartiere teatro dei bestiali crimini di Jack, sviluppa la tesi (paradossale ma non completamente) che in un certo senso l'assassino sia stato uno dei creatori della moderna Londra, una Londra ripulita di tutte le brutture che costituivano il suo habitat di bestia assassina ampiamente denunciate nei giornali dell'epoca che davano larghissimo spazio alle sue macabre imprese. Il saggio è infatti costruito su un approfondito lavoro di analisi degli archivi della polizia, delle relazioni alla camera dei Lord, di carteggi inediti tra investigatori, ma soprattutto dei giornali e della pubblicistica dell'epoca. E si scopre che nella miseria della Londra vittoriana il potere della stampa, di quella popolare soprattutto era enorme. E poi, genialmente frammischiati a queste note più classicamente ""saggistiche"""", i luoghi dei delitti descritti con minuzia quasi morbosa, i ritratti delle vittime, degli investigatori e dei presunti colpevoli (dal teppista al gentiluomo, dal pittore di fama al membro della casa reale...): tutti insomma gli attori principali e i comprimari di una storia che da più di un secolo continua ad affascinarci."" -
Luchino Visconti
Nel panorama del cinema e del teatro italiani del XX secolo, Luchino Visconti occupa certamente uno dei posti preminenti. Esordiente come regista cinematografico negli anni della Seconda guerra mondiale, innovatore e coraggioso regista di teatro nei primi anni del dopoguerra, autore di numerosi film di valore (da Ossessione a Senso, da Il Gattopardo a Ludwig), di alcune regie teatrali che fecero epoca (come Parenti terribili di Cocteau, Rosalinda di Shakespeare, Tre sorelle di Cechov e regie di opere liriche profondamente innovative (da La traviata di Verdi a Salomè di Strauss a Manon Lescout di Puccini), Visconti ha dominato la scena italiana per un trentennio, creando attorno a sé e alla sua opera un interesse critico che in anni recenti è tornato al centro del dibattito culturale, attraverso una serie di saggi, libri, convegni in Italia e all'estero. Questa biografia critica di Gianni Rondolino è una profonda analisi di tutta l'opera di Visconti in rapporto alla sua vita e al momento storico in cui è vissuto. L'attento studio dei film e delle regie teatrali viscontiane consente al lettore di ripercorrere un'esperienza artistica fra le più ricche e stimolanti della vita culturale italiana del Novecento. -
Smell: vizi e virtù nel mondo degli odori
Questo volume vuole attraversare trasversalmente il mondo degli odori, più o meno gradevoli, cercando di scovarne le presenze anche là dove di solito non si supporrebbe, e così all'interno di una mappa, che riprende - nella metafora - gli schemi dei ""curiosi"""" portolani medievali, si tracciano rotte che attraversano la scienza e approdano alle arti figurative, che partono dalla letteratura fantastica e cercano di raggiungere i meandri più oscuri di antiche lingue scomparse. E così come un profumo o un odore non è composto da una solo aroma elementare, ma è in realtà un bouquet complesso con le sue """"note di testa, di cuore e di fondo"""", così i versi di una poesia potranno affiancarsi alla botanica di una rara specie orientale, il testo di un'epigrafe romana potrà preludere alle teorie di un Premio Nobel, l'immagine di un dipinto barocco potrà aiutare a comprendere un lied del primo Novecento. Il mondo di Smell è complesso, articolato, in molti lati sconosciuto: bisogna avere un naso curioso per scoprirlo."" -
Principi di economia politica
"Come i salari del lavoratore rappresentano la remunerazione del lavoro, così i profitti del capitalista costituiscono propriamente la remunerazione dell'astinenza. Essi sono ciò che egli guadagna astenendosi dal consumare il capitale per uso proprio, e destinandolo al consumo dei lavoratori produttivi. Egli richiede una ricompensa per questa astinenza. Molto spesso, dal punto di vista del godimento personale, egli otterrebbe di più scialacquando il proprio capitale, dal momento che questo è superiore alla somma dei profitti che potrà rendere negli anni che il capitalista può aspettarsi di vivere""""." -
Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo. Vol. 2: La memoria del XX secolo.
Questo secondo e ultimo volume affronta (ed è un ""taglio"""" assolutamente nuovo) la percezione dell'Olocausto: narra in qualche modo la Storia dopo la Storia. Come scrivono i curatori nell'introduzione """"la percezione e la stessa conoscenza dell'insieme di eventi che va sotto il nome di Shoah sono """"come tutti gli eventi storici, ma qui con una portata e con conseguenze eccezionali"""" il frutto di un insieme articolato e molteplice di rappresentazioni che hanno conosciuto una complessa evoluzione, legata alle trasformazioni della memoria, dei quadri culturali e politici di riferimento, delle espressioni artistiche, dei mezzi di comunicazione. Per lungo tempo, negli anni Quaranta e Cinquanta, l'Olocausto scomparve dalla scena e dal dibattito pubblico internazionali e per molti versi anche dall'attenzione degli storici, e fu percepito come un episodio della Seconda guerra mondiale, o comunque come una aberrazione della storia: il tragico ma circoscritto risultato di un'eclissi della ragione. Fu a partire dagli anni Sessanta che la riflessione storiografica e filosofica iniziò ad interrogarsi e a ripensare le reali dimensioni, le origini, i significati e le conseguenze di quegli eventi, grazie al contributo di storici come Raul Hilberg e George Mosse (già preceduti dalle ricerche pionieristiche di Lèon Poliakov e Gerhard Reitlinger) e di filosofi come Hannah Arendt e Theodor W. Adorno."" -
Farmacologia in odontoiatria
Con questo testo, gli autori sono riusciti a produrre una sintesi del tutto ragguardevole dei contenuti della nostra disciplina in perfetta attinenza con le esigenze del corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Ritengo, pertanto, che gli studenti possano a pieno titolo soddisfare le peculiari necessità dei loro studi in ambito farmacologico, esigenze che finora rischiavano di essere disattese dalla molteplicità di testi di farmacologia prodotti dall'editoria scientifica italiana. L'ottima sintesi realizzata in questo volume, in pieno accordo con le linee guida fornite dalla Società Italiana di Farmacologia, si articola in due sezioni principali: la prima tratta i principi di farmacologia mentre la seconda limita la sua trattazione a quei farmaci che sono strumento terapeutico necessario all'intervento medico in odontostomatologia. -
Scorie. L'irrisolto nucleare
Negli Stati Uniti come luogo di deposito delle scorie nucleari è stato scelto Yucca Mountain, nel Nevada, un'area collocata all'interno della A 51, sito di test nucleari superficiali e sotterranei, di un'ipotetica presenza extraterrestre, ma soprattutto, completamente sotto controllo militare. In Italia un tentativo simile è stato fatto a Scanzano Jonico suscitando un'agguerrita protesta da parte degli abitanti della regione. Il nocciolo del dibattito, quello a cui è principalmente dedicato ""Scorie"""", riguarda il tentativo di dare una risposta alla domanda: dove metteremo le scorie radioattive esistenti, e quelle che continuamente si stanno formando? Nelle miniere di sale abbandonate? In fondo al mare? Nello spazio interplanetario, lanciate da speciali missili? Pochi problemi tecnico-scientifici hanno avuto risposte fantasiose e speranzose come quello dello smaltimento delle scorie nucleari."" -
Le etiopiche. Testo greco a fronte
Non si ha alcuna notizia sicura della vita e della figura di Eliodoro, i pochi elementi sicuri sono offerti dalla nota che lo scrittore ha posto in fondo all'ultimo capitolo del suo romanzo: Eliodoro nacque e visse nella città siriaca di Emisa, all'interno di una famiglia sacerdotale dedita al culto di Helios, proprio nel periodo del massimo splendore politico, economico, e culturale della città. Il fatto che l'autore si proclama discendete di Helios, identificato con Apollo, congiunto all'osservazione che il culto di Helios divenne fiorente a Emesa durante il regno dell'imperatore Elagabalo, e poi di Alessandro Severo, ha indotto a collocare la vita di Eliodoro intorno alla metà del III secolo d.C. Un'altra tradizione che si deve allo storico della chiesa Socrate Scolastioco riferisce che Eliodoro visse al tempo di Teodosio il Grande, scrisse da giovane il romanzo delle ""Etiopiche"""" e convertitosi al cristianesimo divenne vescovo di Tricca in Tessaglia."" -
Opere. Vol. 1: Principi di economia politica e dell'imposta.
Il volume della presente edizione riproduce i testi di Ricardo dalla edizione della Royal Economic Society dei ""Works and Correspondence of David Ricardo"""", a cura di P. Sraffa e con la collaborazione di M. H. Dobb. I """"Principi"""" sono riprodotti dal primo volume dei """"Works and Correspondence"""", offrendo la collazione completa della prima, seconda e terza edizione dell'opera. Il testo è quello della terza edizione e le varianti della prima e della seconda edizione sono segnalate nelle note di edizione."" -
Rossellini
A cent'anni dalla nascita (1906) e a quasi trenta dalla morte (1977), la figura e l'opera di Roberto Rossellini sono tuttora al centro degli interessi degli studiosi, per quella sua modernità, irrequietezza, apertura al nuovo, che ne fanno un regista non classificabile secondo i tradizionali schemi interpretativi. L'opinione, ormai diffusa da non pochi anni, che i suoi film, qual più qual meno, siano i precursori del cosiddetto cinema moderno, anzi ne costituiscano la base stessa in termini di stile e ricerca formale, ha dato origine, più di recente, non soltanto a un riesame dell'intera sua opera, ma anche e soprattutto a una serie di indagini critiche e storiografiche che ne hanno osservato e scandagliato più d'un aspetto. -
Il secolo della borghesia
È sufficiente scorrere l'indice per avvedersi che l'autore ha ritenuto indispensabile, per capire quel che è stato questo secolo, non solo occuparsi di arti e istituzioni (Accademie e Politecnici), ma ""mettere al centro della narrazione la scena in cui le arti si sono imposte e affermate. Le esposizioni Universali, i Salons, la metropoli contemporanea di Charles Dickens e di Emile Zola, non potevano restare relegate in una storia separata. Parigi, Berlino e Londra sono gli epicentri della nuova cultura: per questo motivo la trattazione accenna solo occasionalmente all'Italia ed esclude gli Stati Uniti e la Russia. Importante inoltre è l'inserimento di un capitolo dedicato alla fotografia, grande invenzione del secolo."" -
Lo scrittoio del generale. La romanzesca epopea risorgimentale del generale Govone
All'ultimo piano del Museo del Risorgimento di Torino, in un famoso palazzo settecentesco, c'è l'archivio privato del generale Govone. Sono lettere, memorie, appunti che narrano la vita, i sogni e la realtà, le speranze e le delusioni, le avventure e la burocrazia di un servitore dello stato. La loro eccezionalità risiede nel fatto che le prime risalgono al 1848, alla vigilia della prima guerra d'indipendenza, le ultime alla presa di Porta Pia. In poche parole, raccontano il Risorgimento. Tutto visto dall'interno, con le vicende colte nel loro divenire, con l'insicurezza di cosa sarebbe successo dopo, narrate da uno che le viveva, le soffriva e ne gioiva, si guardava intorno e raccontava quello che vedeva. Inoltre sono testimonianza del tempo, di come fosse la vita a metà Ottocento: la guerra, le battaglie e la vita militare, ma anche i viaggi, il progresso, le città, la famiglia. Questo archivio narra anche una awentura umana. La gioventù con il suo senso di onnipotenza e libertà, fatta di entusiasmi e di avventure, segnata dalla terribile delusione della prima guerra d'indipendenza cui seguirono viaggi in Europa e una missionee in Oriente culminata con la carica leggendaria nella Valle della Morte di Balaklava. La maturità e le laceranti decisioni di un periodo di grandi passioni e drammatiche scelte: guerre e briganti, insurrezioni e repressioni, Garibaldi e Cavour. -
Politica macroeconomica
Il volume offre una trattazione semplice ed essenziale delle principali tematiche macroeconomiche relative alla moneta, alla finanza pubblica, alle attività produttive, all'economia internazionale al settore monetario, al bilancio pubblico, all'offerta, all'economia aperta. Tutte le questioni sono esaminate sotto il duplice profilo normativo e positivo, in modo da fornire al lettore un'ampia e chiara analisi delle cause delle principali problematiche dell'economia contemporanea (inflazione, disoccupazione, debito pubblico, squilibri dei conti con l'estero, problemi connessi al processo di unificazione monetaria europea) e delle politiche economiche ad esse connesse (politica monetaria, del bilancio pubblico, dei redditi, del riequilibrio della bilancia dei pagamenti, della competitività, ecc.). -
Renato Guttuso. Un ritratto del XX secolo
Renato Guttuso, pittore: la sua vita attraversa, ricca e sfolgorante, i passaggi nodali del secolo. Artista precoce al centro di polemiche infuocate negli ultimi anni del regime fascista, iscritto al PCI clandestino, membro del comitato centrale, viaggiatore curioso e ospite onorato in URSS, insignito del premio Lenin; eppure pieno di dubbi, che dibatte con i tanti amici, Vittorini, Pasolini, Sciascia, Moravia, Andreotti; con Pablo Picasso intesse un fecondo rapporto artistico e umano. Parco e austero in privato, conduce una vita lussuosa e prodiga. Protagonista dei più accesi dibattiti sulla natura dell'arte e dell'impegno politico, nella sua vita pubblica non manca nessuno degli appuntamenti che studiano gli storici; mentre la sua vita mondana e sentimentale è della materia che fa felici i romanzieri. L'opera è un'esauriente biografia che rende conto di tutti questi aspetti, grazie a una solida e abbondante messe di documenti, interviste, testimonianze e a una attenta ricostruzione del contesto storico, artistico, culturale e dei luoghi in cui Guttuso si è trovato a vivere. Nella biografia di un artista non possono mancare le opere, analizzate dal punto di vista storico e biografico: cosi la Crocifissione che tanto scandalo suscitò al premio Bergamo nel 1942 è l'occasione per illustrare il lungo viaggio di Guttuso attraverso il fascismo; l'Occupazione delle terre incolte, la battaglia per il realismo in arte; I funerali di TogIiatti, il lungo addio degli intellettuali dal PCI. -
Montesquieu e la virtù. Rappresentazioni della Francia di Ancien Régime e dei governi repubblicani
Sottraendo la riflessione di Montesquieu sulla virtù all'ambito esclusivo del ""repubblicanesimo"""", questo libro la ricolloca in un panorama storico-culturale più ampio, dove essa agiva come chiave di analisi delle dinamiche di trasformazione sociale, politica ed economica delle società moderne - in particolare della Francia dell'Ancien Régime - al confronto con quelle antiche. Marco Platania mostra come Montesquieu abbia preso spunto dai mutamenti della società francese nel periodo compreso tra la fine del regno di Luigi XIV e quello di Luigi XV per intervenire in un dibattito di lunga data sull'etica individuale e sull'agire pubblico, sulla natura della politica, sugli effetti del potere e del commercio nei rapporti tra individuo e comunità, sulle competenze della religione e del governo. Ne risultavano una profonda riorganizzazione del sapere politico e una rappresentazione dei caratteri nazionali che, se per un verso tentavano di dare risposta alle esigenze e ai travagli delle società moderne, per l'altro preparavano la discussione sulle sfide che la Francia avrebbe dovuto affrontare nella seconda metà del Settecento. """"Montesquieu e la virtù"""", quindi, è un contributo fondamentale allo studio della formazione del sapere politico dell'età moderna considerato nella sua capacità di comprendere le dinamiche socio-politiche in atto alla vigilia delle grandi sfide interne e internazionali della metà del Settecento."" -
La camorra e le sue storie. La criminalità organizzata a Napoli dalle origini alle ultime «guerre»
A lungo sottovalutata, la camorra è di nuovo fenomeno socio-criminale sotto i riflettori internazionali dopo le decine di morti ammazzati a Napoli negli ultimi anni. Anche la stampa internazionale ha recentemente dedicato grande attenzione a questa forma di delinquenza organizzata, di certo meno conosciuta della mafia siciliana. Eppure nell'Ottocento i rapporti di notorietà erano capovolti, tanto che si parlava della mafia come di una ""specie di camorra"""". Individualista, frammentata, organizzata orizzontalmente, la camorra è per questo la più violenta delle mafie italiane, e causa ogni anno un numero di omicidi da record. A morire, negli anni, sono state anche decine e decine di vittime innocenti. Come il giornalista Giancarlo Siani, ucciso nel 1985, o il sindaco Marcello Torre, massacrato nel 1980. Sulla camorra sono stati scritti finora o trattati sociologici o pamphlet e instant book giornalistici, non sempre rigorosi nella citazione delle fonti. Manca, così, una documentata storia delle storie dei gruppi e degli uomini che hanno segnato le vicende criminali campane a partire dal vicereame spagnolo fino a oggi. Preciso nelle fonti, nei documenti e nei riferimenti bibliografici, questo saggio, scritto da un giornalista che da 20 anni si occupa di criminalità organizzata soprattutto a Napoli, racconta, anche con aneddoti e circostanze inedite in cui si è imbattuto nel suo lavoro giornalistico, cosa sia oggi e cosa sia stata ieri la camorra con i suoi protagonisti."" -
Storia del terrorismo. Dall'antichità ad Al Qaeda
La tendenza rappresentata dal terrorismo jihadista possiede la doppia caratteristica di poter durare per almeno una generazione e di trovarsi nell'assoluta incapacità di rimettere in discussione lo status qua mondiale. Quest'ultimo si va trasformando, dalla caduta dell'Unione Sovietica, in seguito al costante e tenace tentativo di mutamento geopolitico portato avanti dagli Stati Uniti nei confronti della Russia (e soprattutto dei paesi ai suoi confini, quali la Geòrgia, l'Ucraina, ecc.) e alla rapida ascesa della Cina. In rapporto a questo indirizzo generale, senza dubbio l'urlo e il furore degli jihadisti non lasceranno più tracce nella storia di quelli degli anarchici che, all'inizio del secolo scorso, spaventarono cosi tanto gli Stati, dall'Europa centrale agli USA, assassinando presidenti della Repubblica e teste coronate pur volendo creare un mondo libero dalla tirannia statale e dove non ci fossero più padroni. -
Occhio per occhio
Ormai da diversi secoli la legge del taglione e il criterio dell'""occhio per occhio"""" vengono considerati espressioni di una cultura barbarica e orripilante, per fortuna quasi ovunque superata. Una volta esorcizzato, il fenomeno è però lontano dall'essere compreso, sia storicamente che teoricamente. L'""""antiteoria della giustizia"""" proposta da William lan Miller abbandona le mere astrazioni alle quali ci aveva abituato la filosofìa politica degli ultimi decenni e considera """"occhi, denti, mani e vite"""" come concrete e precise unità di misura per pareggiare i conti, per ristabilire gli equilibri personali e sociali violati e per evitare l'anarchia dello scatenarsi di rappresaglie indiscriminate ed eccessive."" -
Il genio tra nevrosi e follia. Carlo Emilio Gadda, Dino Campana
Che la nevrosi, oltre che provocare disagio, possa caratterizzare e influenzare positivamente la produzione artistica non è idea nuova. In questo libro Franco Mongini indaga se e in che misura una espressione della nevrosi e della follia possa essere individuata nelle opere letterarie di due grandi scrittori quali Carlo Emilio Gadda e Dino Campana, che hanno manifestato nel corso della loro vita segni di disagio mentale di diversa natura.