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Pensieri scorretti. 1837 aforismi per togliere la ragione a chi ce l'ha
"L'aforisma è uno stimolo a pensare, oltre che un self-service di pensieri ben confezionati. A volerne fare un po' di storia, il termine è un grecismo - che significa """"delimitare, separare, scegliere"""" - rimasto a lungo nell'ambito del linguaggio tecnico-scientifico. Solo nell'Ottocento avanzato l'aforisma divenne un vero e proprio genere letterario, specie dopo l'uscita di """"II crepuscolo degli idoli"""" di Friedrich Nietzsche (1888). Da allora ne sono state tentate varie definizioni e delimitazioni, che però poco ci interessano: a partire dalla più brutale, quella di Gesualdo Bufalino per cui """"Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole."""" Un aforisma benfatto, a mio parere, è quello capace di generare un effetto-sorpresa, tanto più nel caso di quelli scelti per questa raccolta, che vuole essere l'esaltazione del paradosso, forma estrema dell'aforisma."""" (Dall'introduzione di Giordano Bruno Guerri)" -
America latina. Elementi e meccanismi del sistema economico coloniale (secoli XVI-XVIII)
Ruggiero Romano è stato uno dei più importanti storici dell'economia europea dell'Antico Regime, ma per più di quarant'anni si è interessato anche al mondo coloniale ibero-americano. Questo non è un manuale di storia economica: è piuttosto una visione completa della vita economica delle aree coloniali di dipendenza spagnola e portoghese. Il suo valore storico è che, a differenza di altri studi, in nessun modo è un'approssimazione olistica o ideologica alla disciplina dell'economia. È un'analisi che prima disaggrega i differenti elementi - popolazione, risorse materiali, forme di lavoro, settori produttivi, salari e prezzi, commercio e circolazione monetaria - per valutarne l'interazione, valorizzandone le forme di comportamento e il modo di reagire, per offrire alla fine una spiegazione storica comprensibile della dinamica della vita economica sudamericana. La prefazione di Marcello Carmagnani è un appassionato ritratto dell'itinerario intellettuale di Ruggiero Romano. -
Parole semplici. Riflessioni intorno a ciò che conta veramente nella vita
Amici, famiglia, amore, Dio, morte, fede sono parole ingannevolmente semplici che usiamo di continuo. Ma sappiamo che cosa significhino veramente? E sappiamo cosa intendano dire gli altri quando le usano? Il fatto è che raramente ci soffermiamo a riflettere sul loro significato: noi fraintendiamo gli altri e gli altri fraintendono noi. Rabbi Adin Steinsaltz esplora queste parole, tutte centrali nella nostra vita, esaminandole come si fa con le pietre preziose, rigirandole ora in un senso ora nell'altro per cogliere oltre alla brillantezza di tutte le sfaccettature anche il profondo significato che racchiudono al loro interno. Egli ci sfida a pensare in profondità a queste parole, a ragionare oltre i significati consueti e le connotazioni automatiche e quindi a prendere coscienza che esistono modi di vedere le cose diversi da quelli dati per scontati. E così la nostra nozione di bontà può divenire meno genericamente netta e più ""fluida""""; e così possiamo considerarci per nulla """"spirituali"""" eppure scoprire in noi un coinvolgimento col mondo dello spirito più profondo del previsto. """"Le domande sulla fede non sono filosofiche, sociologiche o psicologiche; sono intensamente personali"""". Rabbi Adin Steinsaltz riassume in quindici parole la saggezza del suo percorso spirituale per arricchire le nostre vite e schiuderle a una migliore e più profonda comunicazione con gli altri."" -
Barack Obama. La rockstar della politica americana
È ""il fenomeno"""". Barack Obama è l'uomo delle definizioni fuori misura. Per i media è la """"rockstar"""" della politica statunitense. Per i palazzi di Washington, è l'uomo nuovo per il tanto atteso rinnovamento della cultura politica e della classe dirigente, in un paese profondamente cambiato nell'ultimo ventennio, al suo interno e nel rapporto con il mondo. Padre keniota e madre bianca del Kansas, cresciuto nel crogiolo multietnico delle Hawaii e in Indonesia, non è un figlio dell'America in bianco e nero, ma della nuova America multicolore. Senatore dell'Illinois, non è una meteora nell'universo politico statunitense, ma, al di là dell'esito della corsa presidenziale che lo vede protagonista, è destinato comunque a essere per lungo tempo uno degli attori principali sulla scena washingtoniana."" -
Shimon Peres. La biografia
La vita del Presidente della Repubblica d'Israele Shimon Peres scritta con la sua piena collaborazione: collaborazione che ha permesso anche di accedere ai diari, alle lettere e a documenti personali. Shimon Peres è spesso considerato il più importante uomo politico israeliano dopo David Ben-Gurion. Premio Nobel per la Pace nel 1994, due volte Primo Ministro d'Israele, amico e confidente di leader mondiali, intellettuale e filosofo, Peres iniziò la sua carriera come uomo di guerra contribuendo alla costruzione della potenza militare d'Israele ed è diventato un uomo di pace che cerca di spegnere il fuoco della violenza e del fanatismo in Medio Oriente. Mentre nel resto del mondo è considerato un leader, nel suo paese è una figura controversa. Ben-Gurion e Moshe Dayan lo appoggiavano fermamente, ma Golda Meir lo detestava, e Yitzhak Rabin non cessò mai di opporglisi. Tuttavia Peres fu determinante in molte delle più grandi vittorie d'Israele. Sfidando tutte le previsioni, progettò la campagna di Suez, costruì il reattore nucleare israeliano e fu la mente direttiva dell'operazione di Entebbe. Tuttavia perse quasi tutte le competizioni elettorali a cui prese parte. Il presidente Clinton lo definì ""l'uomo di stato più saggio con la visione più ampia"""" ma una volta Peres disse di se stesso """"c'è una maledizione su di me""""."" -
Testa di ferro. Vita di Emanuele Filiberto di Savoia
Questo colorito e dettagliato ritratto storico ha per fosco palcoscenico l'Europa del Cinquecento e per protagonista Emanuele Filiberto di Savoia. Nel 1553, alla morte di Carlo il Buono, il disastro del ducato sabaudo si era compiuto: politicamente inesistente, occupato dalle grandi potenze spagnola e francese le cui truppe attraversavano e devastavano terre indifese e oppresse dalla miseria, indebitato vergognosamente e sommerso da ipoteche, esso rischiava di scomparire dallo scacchiere europeo su cui peraltro, per la sua posizione geografica, avrebbe potuto aspirare alla posizione di pedina chiave. Emanuele Filiberto mosse con astuzia i fili delle sue grandi parentele, si destreggiò con infinita abilità tra lo zio Carlo V e il cugino Francesco I; con il sostegno imperiale raggiunse i più alti gradi della carriera delle armi; conquistò la gloria (e la mano della figlia del re di Francia) con la vittoria di San Quintino. E finalmente, carico d'oro e di onori, rientrò nel ducato e ne iniziò la ricostruzione, dandogli la struttura di stato moderno. La figura di questo personaggio straordinario e la sua epoca ricca di splendori e orrori, grandezze e miserie, sono ricostruiti da Moriondo in un grande e animato affresco che unisce la profondità dello storico con lo stile brillante del giornalista. -
Il mito dell'intelligenza ebraica
Il mito dell'intelligenza ebraica affronta una delle teorie più controverse di oggi: i presunti rapporti tra razza (o etnia), intelligenza e virtù. Riprendendo la lunga storia di queste teorie, sotto certi aspetti inquietante e imbarazzante, Sander L. Gilman analizza una serie impressionante di testi trattati scientifici e filosofici e opere letterarie - che pretendono di dimostrare l'esistenza di un'intelligenza superiore negli ebrei (spesso accompagnata da un livello inferiore di virtù o di valore morale). Il libro esamina criticamente le prospettive che emergono nel bestseller ""The Bell Curve"""", assai dibattuto e molto controverso, e riprende le teorie """"scientifiche"""" sull'intelligenza superiore degli ebrei che sono emerse nel corso del XIX secolo e all'inizio del XX. Si analizzano poi le reazioni a queste teorie di scienziati e intellettuali ebrei, quali Freud, Wittgenstein e von Hoffmansthal. La parte conclusiva del libro illustra l'emergenza e l'influenza di queste idee nella narrativa moderna e nel cinema, da """"Gli ultimi fuochi"""" di Scott Fitzgerald a """"Schindler's List"""" di Steven Spielberg e """"Quiz Show"""" di Robert Redford. Gilman dimostra a che punto gli stereotipi possono invadere una società, penetrando ovunque, dai lavori scientifici alla cultura popolare. E rivela che l'attribuzione di un'intelligenza superiore agli ebrei, apparentemente molto lusinghiera, in realtà ha contribuito all'isolamento degli ebrei e al loro discredito."" -
Anatomia patologica. La sistematica
Il volume trova il suo naturale completamento nel manuale di anatomia patologica ""Le basi"""" curato da Luigi Ruco e Aldo Scarpa. Il libro è incentrato su un progetto pedagogicoteso a fornire un uno strumento modulare che consenta di creare percorsi di apprendimento personalizzati. Ogni capitolo, dedicato alla patologia di un singolo organo o apparato, è diviso in un numero limitato di unità didattiche separate e distinte, ognuna della quali è introdotta da una mappa concettuale che fornisce una sorta di indice ragionato. Inoltre dopo la mappa viene l'indicazione degli obiettivi didattici dell'unità e dei prerequisiti per poterla affrontare."" -
Stupidity
C'è qualcosa di elusivo, nella stupidità - o nell'ottusità, o nella balordaggine, o comunque la si voglia chiamare. Essa si sottrae ad ogni nostra analisi cognitiva, mutandosi in una sorta di inquietante ""doppio"""" dell'abilità - o dell'intelligenza. Pensatori della statura di Karl Marx, Friedrich Nietzsche, Gilles Deleuze hanno, fra i tanti, dedicato analisi particolareggiate a ciò che la stupidità può implicare a livello politico e sociale. Compulsiva, benché riottosa, la stupidità è il fattore critico che causa il collasso delle nostre certezze in termini politici, etici, psicoanalitici. L'enigma cui ci pone dinanzi l'oggetto specifico di tale riflessione coinvolge problemi e realtà quali l'identità nazionale, il masochismo e le politiche sessuali, così come pure la possibilità di articolare poeticamente il balbettio nel quale il fenomeno ha la sua genesi. Da Dostoevskij a Friedrich Schlegel, a Musil, a Wordsworth, """"Stupidity"""" indaga i temi dell'ignoranza, dell'imbecillità, dei limiti della ragione, giungendo nel contempo a esaminare la prassi pervasiva dell'accanimento teoretico in connessione con analoghe forme di aggressività paranoide. Infine, all'interno di una sezione specificamente dedicata alle infermità croniche debilitanti, la trattazione viene sviluppata sino a giungere alle soglie di una vera e propria ermeneutica del corpo, """"ai limiti di quanto il corpo è in grado di sapere e di esprimere""""."" -
L' americano
L'americano è Christopher Newman, un quarantenne di bella presenza e di notevoli fortune, accumulate fabbricando vasche da bagno, va in Europa per migliorare la sua cultura e cercare moglie. Moglie che naturalmente deve far parte dell'antica nobiltà. A Parigi incontra Claire de Cintré, giovane e bella vedova, e se ne innamora ricambiato. Ma la nobile famiglia si oppone con tutti i mezzi: i parenti di Claire, tipici rappresentanti della corrotta e decadente Europa, muovono guerra all'americano (dei cui soldi avrebbero pure un gran bisogno...) e riescono a convincere la giovane a rinunciare al pretendente. Per strane circostanze Newman entra poi in possesso di un documento che contiene un segreto che potrebbe rovinare la famiglia di Claire. Potrebbe usarlo come una leva per riaprire i giochi o quantomeno per vendicarsi, ma, nel suo innato idealismo, decide di non farne uso: Claire, distrutta, si fa monaca carmelitana. Il romanzo, il secondo nella cospicua produzione dell'autore, ha il pregio di avere una grande accessibilità pur presentando già gran parte di quei motivi di stile e di contenuto cha faranno di James il più sottile e penetrante indagatore del comportamento umano che conti la moderna letteratura. Christopher Newman, quest'""uomo nuovo"""" dal simbolico nome, gaffeur impenitente dal sublime cattivo gusto, ma leale e moralmente integro, è uno dei personaggi più simpatici oltre che dei più felici che siano usciti dalla penna di Henry James."" -
I mezzemaniche
Forte di una sua giovanile esperienza sul campo, Courteline fa muovere i suoi mezzemaniche in uno scenario da teatro dell'assurdo. Impigliati dentro il ministero, si aggirano e parlano, con evidenza e assurdità d'ogni genere, tipi umani che vivono ""oltre quel luogo e quel tempo"""". La notazione è di De Mauro che nell'introduzione mette in luce un fatto su cui di rado ci si sofferma: il piccolo burocrate ministeriale è una figura perfettamente globalizzata già prima dell'""""invenzione"""" della globalizzazione, indipendente dalla geografia e dalla storia. Quasi una """"maschera"""" universale: si pensi a Gogol e a Camilleri, a Kafka e a De Marchi e a Pirandello, per limitarsi alla sola letteratura... Questo uno dei segreti della perenne attualità dei Mezzemaniche e del piccolo miracolo del riso che infallibilmente la sua lettura scatena. Prefazione di Tullio De Mauro."" -
Le isole del lusso. Prodotti esotici, nuovi consumi e cultura economica europea, 1650-1800
Le isole del lusso narra in maniera avvincente come la notevole espansione del consumo dei beni extraeuropei, ossia dei cotoni indiani, del tabacco, dello zucchero, del caffé e del tè, diede vita a una rivoluzione commerciale e a una trasformazione culturale che influenzò la società europea del Settecento. La rapidità con cui la società europea accettò i nuovi consumi costituisce un testimonio sinora scarsamente studiato, dal raccordo che si manifestò tra libertà di consumo e la libertà politica che permisero il superamento dei precedenti criteri morali che regolavano la vita economica della società cetuale e gerarchica permettendo la nascita dell'economia politica e la fine della subordinazione dei produttori e dei commercianti al potere dello Stato. Il principale merito del volume è d'illustrare per la prima volta il forte collegamento che nacque nel secolo dei lumi tra la sfera materiale dei commerci e dei consumi con la sfera immateriale della cultura e della società. Il libro si articola in sette capitoli che tracciano lo scenario della trasformazione materiale e immateriale, il percorso del pensiero economico per legittimare la libertà commerciale e del consumo e le trasformazioni che il consumo dei principali prodotti extraeuropei provocò nella vita economica e sociale dell'Europa nel XVIII secolo. -
Africa gialla. L'invasione economica cinese nel continente africano
La Cina. L'Africa. L'invasione gialla del continente nero. Un nuovo colonialismo? Angelo Ferrari risponde a queste domande e tenta di capire se per l'Africa è un bene o un male la penetrazione, così invasiva, di Pechino. Infrastrutture, scuole e ospedali in cambio di materie prime: petrolio, diamanti e legno. Il libro prende l'avvio da un reportage dall'Angola. Un paese uscito dalla guerra ventennale solo sei anni or sono e che ha aperto al libero mercato nelle sue forme più sfrenate. Un paese dove il divario tra ricchi e poveri si sta facendo sempre più ampio. Un paese che, grazie alle proprie risorse, potrebbe debellare la povertà. Invece? La popolazione rimane sempre più ai margini del ciclo produttivo e della crescita economica che è imponente e l'arrivo della Cina che investe ovunque non ha portato, ancora, un beneficio concreto per la gente. -
Il cielo in terra. La grazia fra teologia ed estetica
Questo libro esplora un territorio poco conosciuto camminando sul filo di differenti ""storie speciali"""" e mostrando la persistenza delle idee nei tempi lunghi della storia. Parte da una constatazione molto semplice sulla quale, in genere, non si riflette abbastanza: diverse lingue indoeuropee usano lo stesso termine, grazia, per indicare cose che oggi ci sembrano molto diverse. Parliamo infatti di grazia almeno in tre significati: in relazione a Dio; facendo riferimento a qualcosa di bello ed attraente; indicando un atto benefico o un condono (privato, pubblico o giuridico). Rintracciando l'origine di questa polisemia nell'universo della Grecia arcaica, dove il termine charis (grazia) racchiudeva in sé significati sia etici, sia estetici, sia religiosi, l'autore si sofferma su una tradizione di pensiero che, dal Medioevo al Rinascimento, fa coincidere questi orizzonti."" -
Il sultano e l'isola contesa. Cipro tra eredità veneziana e potere ottomano
Quanto e come gli Ottomani conoscevano Venezia e i Veneziani? Perché decisero di intraprendere la conquista del possedimento insulare della Serenissima, infrangendo la pace trentennale che li legava al governo repubblicano? Sotto quali aspetti la guerra raccontata dai vincitori fu diversa dalla versione offerta dai vinti? Infine, come si svolse la colonizzazione ottomana dell'isola? L'analisi dei documenti amministrativi e finanziari relativi ai primi tre decenni di governo ottomano a Cipro consente di misurare gli effetti del conflitto sul territorio e sulla società, individuando in particolare la scomparsa dell'aristocrazia dalla storia dell'isola e la riorganizzazione del clero ortodosso, i cui membri divennero gli interlocutori privilegiati del nuovo regime. Determinati a superare la crisi economica dovuta alla guerra, gli Ottomani elaborarono precise strategie di insediamento e pianificarono settori di rilancio, come, per esempio, il commercio. Sconfitti da governanti dell'isola, i Veneziani vi fecero ritorno da mercanti non appena gli accordi di pace con la Sublime Porta concessero la ripresa del loro traffico di bandiera. Tuttavia, la guerra di Cipro aveva ormai modificato irreversibilmente gli equilibri vigenti nell'isola e nel Mediterraneo orientale, sancendone l'apertura a una inedita ed eterogenea competizione commerciale. ""Il sultano e l'isola contesa"""" ricostruisce la guerra di Cipro e la congiuntura mediterranea tardo-cinquecentesca che vi fece da sfondo."" -
Il navigatore. Vita nomade di Carlo Calosi
Carlo Calosi è stato il Fermi dell'elettronica italiana. Senza il contributo scientifico e organizzativo di questo intellettuale straordinario, oggi la nostra industria più sofisticata che fa capo al gruppo Finmeccanica non sarebbe quella che è. Nato nel 1905, Calosi compendia nella sua biografia tutti gli snodi cruciali del Secolo Breve. Durante la seconda guerra mondiale ha progettato per la Marina Italiana il miglior siluro marittimo disponibile sulla piazza. Dopo l'armistizio è fuggito avventurosamente negli Stati Uniti, dove ha collaborato con i servizi segreti alleati per creare un antidoto alla sua stessa invenzione. Negli anni Cinquanta, forte di questa esperienza, è tornato in Italia: grazie a lui la nostra ingegneria ha fatto in pochi mesi un salto in avanti di decenni. In patria ha fondato prima la Microlambda e quindi la Selenia, due industrie che si sarebbero occupate di radaristica, di missili e di satelliti. Ciò che ha reso possibile il singolare percorso di questo scienziato fiorentino è la sua versatilità, la sua capacità di mediare tra ambiti diversi e a volte contrapposti della società e della politica. -
Pietre viventi. I minerali nell'immaginario del mondo antico
Che cosa era una pietra per gli antichi? Le testimonianze letterarie ne rendono esplicita una rappresentazione ambivalente. Il líthos o lapis trasmette sollecitazioni concrete, come la sensazione della durezza che si addensa uniforme per la sua massa. Serrato in un esanime rigore, il suo corpo solido si mostra tenacemente fissato al suolo e questa inerzia comunica la certezza di un'esistenza immota, del tutto aliena dalle facoltà che caratterizzano gli esseri viventi. Al di là delle notazioni più tangibili, tuttavia, la pietra suggerisce anche valori traslati. La sua compagine salda è utile a definire la forza invincibile del guerriero omerico, mentre la resistenza all'azione del tempo può veicolare l'idea dell'eternità. Le immagini si susseguono numerose, non sempre però sono immediatamente comprensibili: in molti casi rivestono il minerale di requisiti estranei alla natura litica. Che dire, ad esempio, dei macigni che sprigionano un movimento inarrestabile, delle rocce che sottintendono nozioni umane come l'essere addolorati o dimentichi di se stessi o, ancora, di pietre capaci di esprimere la forza dello sguardo? Questo libro prende le mosse proprio dalla constatazione che la pietra si offre alla percezione culturale degli antichi come un'entità suscettibile di molteplici, spesso paradossali, usi metaforici. -
Israele, un nome eterno. Lo Stato d'Israele, il sionismo e lo sterminio degli ebrei d'Europa (1933-2007)
Secondo l'opinione comune, avvalorata dalla prossimità cronologica dei due avvenimenti, la nascita dello Stato di Israele nel 1948 è una conseguenza quasi diretta della Shoah. In effetti, un intrinseco legame connette ai nostri giorni la catastrofe ebraica del XX secolo allo Stato di Israele, ma questo legame è di natura politica ed è posteriore al 1948. Come ha percepito il Focolare nazionale la catastrofe che si svolgeva tra il 1933 e il 1945? Come ha poi gestito lo Stato di Israele il ricordo di un avvenimento che a lungo avrebbe commemorato opponendo l'eroismo di coloro che erano insorti nei ghetti alla supposta ""viltà"""" di tutte le altre vittime? Lungi dall'occupare il posto centrale, che ormai gli appartiene nello Stato di Israele, il ricordo della Shoah suscitò per molto tempo un senso di vergogna e di rifiuto. Oggi, in particolare dopo la guerra dei Sei Giorni (1967) e del Kippur (1973), la Shoah, contrariamente al sogno dell'""""uomo nuovo"""" voluto dal sionismo dei padri fondatori, ha un ruolo imprescindibile nella costruzione dell'identità israeliana. È soprattutto attraverso di essa che gli Israeliani sono ridivenuti ebrei, al termine di un processo memoriale che potrebbe contribuire a indebolire la legittimità stessa dello Stato ebraico."" -
Eva togata. Donne e professioni giuridiche in Italia dall'Unità a oggi
Di una massiccia e qualificata presenza delle donne italiane nel mondo delle professioni giuridiche si può parlare negli ultimi quindici anni, con una decisa femminilizzazione dell'avvocatura e della magistratura, per quanto non ai loro vertici. Molte opportunità di lavoro oggi considerate quasi ""naturali"""" sono il frutto di un lungo e faticoso percorso, fatto di esclusioni, inclusioni, nuove esclusioni e re-inclusioni, andate di pari passo con la progressiva e incerta definizione della capacità giuridica della donna, alla quale è stato a lungo negato il """"diritto"""" di accedere a professioni e carriere congrue con il titolo di studio. Seguendo un arco cronologico che dall'Unità arriva ai giorni nostri, sono qui ripercorse le varie tappe di questo processo, segnato dall'ammissione all'avvocatura nel 1919 e alla magistratura nel 1963, che ha visto in gioco vari attori: dalle donne agli operatori del diritto, dal mondo accademico a quello politico. L'andamento diacronico della narrazione cerca di far emergere le """"luci"""" e le """"ombre"""", gli """"alti"""" e i """"bassi"""" di questa storia, che coincidono in gran parte con le diverse fasi politiche della storia d'Italia: l'età liberale; il primo dopoguerra; il ventennio fascista; i primi vent'annni dell'Italia repubblicana; dalla fine degli anni Sessanta a oggi."" -
Opere scelte
Due sono le definizioni di psicologia che prevalgono nella storia di questa scienza. Secondo l'una la psicologia è la ""scienza dell'anima"""". [...] Secondo l'altra definizione la psicologia è la """"scienza dell'esperienza interna"""". [...]. Nessuna di queste due definizioni però è adeguata allo stato attuale della scienza.""