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Aprire le menti. La creatività e i dilemmi dell'educazione
Nato al seguito di un progetto di studio comparativo tra i sistemi di istruzione cinese e americano, questo libro è andato via via assumendo i connotati di un'indagine profondamente coinvolgente l'autore, che vi ha profuso l'intera sua esperienza di sviluppo intellettuale e di scelta professionale, spingendosi fino a un primo tentativo di fissare i termini di una spiegazione teorica al fenomeno della creatività e ai modi per aiutare l'espressività. Affronta il tema del multiculturalismo nella scuola e i modi in cui insegnare. L'obiettivo è sempre insegnare a leggere, scrivere, parlare, far di conto, ascoltare, valutare, misurare, ma i modi e i tempi nell'insegnare queste capacità devono variare da persona a persona. Questo è il più personale dei libri di Gardner, un testo in cui l'autore si mette direttamente in gioco, ma anche il testo di rifondazione dell'educazione progressista americana, dopo anni di egemonia sui temi dell'istruzione da parte della destra. Introduzione di Marianella Sclavi. -
Dalai Lama. Uomo, monaco, mistico. Biografia autorizzata
Nel 1997 il giornalista indiano Mayank Chhaya fu autorizzato dal Dalai Lama accontare la sua vita e gli eventi di cui è stato protagonista. Chhaya ha condotto più una decina di interviste personali con il Dalai Lama a McLeod Ganj, nel nord Himalayano dell'India, sede del Governo tibetano in esilio. Da qui ha preso forma profilo, reso in tutta la sua complessità, una figura di grande interesse per milioni persone in tutto il mondo. L'autore presenta il Tibet e la tradizione buddista da cui è emerso il Dalai Lama, aiutando i lettori a comprendere il contesto cui si sono formati i suoi ideali, le sue convinzioni e la sua politica. Ne dipinge vita in esilio e i vari ruoli che il Dalai Lama dovuto assumere per i suoi seguaci. Getta luce sul complicato conflitto tra Cina e Tibet e offre una visione approfondita del malcontento dilagante tra i giovani tibetani, frustrati dall'approccio non-violento, che pure il Dalai Lama continua sostenere, all'occupazione cinese. Prospettiva equilibrata e informativa suI Dalai Lama e le sue opere, questa biografia racconta la vita di un uomo non comune e ne traccia la missione, offrendo uno sguardo avvincente sul modo in cui i fermenti in corso nel suo paese ne plasmeranno il futuro. -
La marina italiana nella seconda guerra mondiale
"La Marina italiana nella seconda guerra mondiale"""" è il corposo risultato di un'approfondita indagine storiografica e di una ricerca che ha portato l'autore a confrontarsi con una straordinaria mole di materiale documentario, pressoché tutto quanto è stato scritto sull'argomento negli ultimi sessant'anni, riguardante le operazioni navali e aeronavali condotte dalla Regia Marina nei trentanove mesi che, dal 1940 al 1943, la videro impegnata in una logorante attività bellica nei teatri di guerra del Mar Mediterraneo durante il secondo conflitto mondiale. In un'opera controcorrente rispetto alla lettura """"ufficiale"""" degli eventi che è stata ispirata dalla predominante storiografia di scuola angloamericana, James J. Sadkovich compie un'analisi che si propone di emendare dagli stereotipi l'operato della forza navale italiana e di offrire una valutazione, sulla base del dato effettuale, del suo apporto bellico, per lo più sminuito dalla propaganda britannica. La Regia Marina non vinse la guerra, ma, è la conclusione di Sadkovich, affiancata dall'Aeronautica e con il saltuario concorso del poco affidabile alleato germanico, essa bloccò le forze navali e aeronautiche britanniche e fece dell'Italia l'attore principale dell'Asse negli oltre tre anni della sua belligeranza nel Mediterraneo. Le gesta della Marina italiana durante la seconda guerra mondiale, finalmente al di là di ogni stereotipo." -
Storia della sessualità. Vol. 3: cura di sé, La.
Per parlare di sessualità Foucault ha ricostruito i percorsi del ""soggetto desiderante"""", risalendo dall'epoca moderna fino all'antichità classica (""""L'uso dei piaceri"""") e procedendo poi ai primi due secoli della nostra era nel mondo greco-romano (""""La cura di sé""""). In questo periodo storico, forse per la prima volta si affermano preoccupazioni e valori individualistici, un'attenzione nuova al privato, una moralità personale autonoma, ormai sganciata dalla sfera pubblica e non ancora inserita in una visione totalizzante del divino e della relazione dell'uomo a esso. Questo libro attraversa con intelligenza e originalità i documenti di un'epoca eccezionalmente fertile: dalla trattazione dei sogni a sfondo sessuale di Artemidoro, ai trattati di medicina di Galeno, alla meditazione di Epitteto, Marco Aurelio, Seneca. """"La cura di sé"""" è il terzo volume di quella """"Storia della sessualità"""" di cui Michel Foucault aveva esposto ne """"La volontà di sapere"""" il progetto iniziale: comprendere come, nelle società occidentali moderne, si sia costituito qualcosa di simile a una """"esperienza della sessualità"""", una nozione ormai a noi familiare e che tuttavia è apparsa solamente all'inizio del diciannovesimo secolo."" -
Il vangelo secondo Gesù Cristo
«Nessuno udì Gesù dire madre mia, perché per le parole pronunciate dal cuore non c'è lingua che possa articolarle.»Il Gesù Cristo di Saramago, da alcuni cristiani ortodossi ritenuto blasfemo, è un carattere fortemente spirituale, ma in tutto e per tutto umano, che incarna i dubbi e le sofferenze propri della condizione universale di uomo. Il figlio di Dio, dalla nascita a Betlemme alla morte sul Golgota, affronta le medesime esperienze descritte nel Vangelo, qui però narrate secondo una prospettiva terrena, con spirito critico e senso logico. In questa storia non c'è fede nei miracoli, bensì coscienza di trovarsi in balìa della volontà di potenza di un Dio padre distante e indifferente al dolore che provoca. La serie di disgrazie, stragi e morti che costellano l'esistenza di Gesù, fino al non cercato e non accettato compimento del destino di vittima sacrificale, diventa così un'occasione per riflettere sulla contrapposizione tra bene e male, sulla problematicità di fare il giusto tramite l'ingiusto, sull'imperscrutabilità del senso della vita umana e sulla sconcertante ambiguità della natura divina. -
Tutti i nomi
Due sono i luoghi attorno a cui ruota la vicenda del romanzo: l'Anagrafe e il Cimitero Generale di una città senza nome. Nel primo sono ospitati tutti, vivi e morti, i cui nomi sono lì raccolti assieme, rispettivamente negli schedari dei viventi e dei defunti. Trasferire i nomi da un archivio all'altro in caso di trapasso è compito degli impiegati dell'Anagrafe, nei cui uffici tutto viene fatto ancora a mano e il lavoro è organizzato secondo una rigida burocrazia e gerarchia. Al Cimitero, invece, stanno i soli defunti con tutti i loro nomi incisi sulle lapidi. Protagonista della storia è il Signor José, l'unica persona ad avere un nome proprio nel romanzo, uno scapolo cinquantenne che lavora come scritturale ausiliario della Conservatoria Generale dell'Anagrafe. Oscuro impiegato ligio al dovere, ama collezionare articoli o schede anagrafiche di personaggi famosi, ma un giorno si imbatte nella scheda di una donna sconosciuta che cattura la sua attenzione e gli muta radicalmente la vita. Il Signor José inizia infatti a indagare sul conto di lei, mosso dall'oscura ossessione di saperne tutto... In questa sobria e lucida descrizione di una parabola esistenziale, Saramago si serve dell'allegoria e dell'assurdo per dare corpo e consistenza a identità sfuggenti, imprigionate nei ruoli e sospese tra passato e presente, tra vita e morte. -
Vento scomposto
I coniugi Pitt si sono appena trasferiti nella loro nuova casa nell'elegante quartiere di Kensington. Mike lavora nella City come merchant banker, Jenny è consulente di una prestigiosa catena di negozi; hanno due figlie, Amy e Lucy. Una famiglia borghese, benestante, ""normale"""". E tuttavia qualcosa comincia a non funzionare quando la maestra della piccola Lucy legge nei comportamenti della bambina turbamento e disagio. Sembrerebbe soltanto una seccatura, invece per Mike Pitt è l'inizio di un incubo. Per uscire dal labirinto di accuse che lo mettono con le spalle al muro si rivolge a Steve Booth, avvocato specializzato in diritto di famiglia abituato a confrontarsi con la clientela disagiata e multietnica di Brixton. Mentre Jenny continua a ripetere che """"Lucy sta benissimo"""" e crede fermamente nell'innocenza del marito - cosa che esaspera il clima di sospetto e l'ostilità dei servizi sociali -, Steve Booth e il suo studio devono muoversi in una ragnatela di accuse che si infittisce di giorno in giorno, in un gioco sempre più paradossale di ambiguità e ossessioni. Romanzo giudiziario e di costume, thriller sociale e familiare in cui innocenza e colpevolezza si dividono la scena fino all'ultima pagina, """"Vento scomposto"""" sorprende i lettori di Simonetta Agnello Hornby per il teatro contemporaneo della vicenda, una Londra di interni alto-borghesi e appartamenti di periferia, di aule di tribunale, parchi, strade e mercati."" -
La banda dei brocchi
Trotter, Harding, Anderton e Chase: sembra il nome di un prestigioso studio legale; in realtà si tratta di un quartetto di giovani amici, che frequenta un liceo elitario di Birmingham, quel tipo di scuola che preleva giovani intelligenti dal loro background ordinario e li fa atterrare in una classe sociale diversa da quella dei loro genitori. I ragazzi sono destinati a carriere importanti, mentre i genitori rimangono impantanati nel loro mondo di matrimoni sciovinisti, scontri sindacali, guerre di classe e di razza e ignoranza culturale. Siamo negli anni Settanta, anni in cui si susseguono sconvolgimenti sociali, lotte politiche, attentati dell'Ira. Su questo mare in tempesta cercano di destreggiarsi, con alterne fortune, i quattro ragazzi. -
Comici spaventati guerrieri
«La città è peggio che mai, la gente cade per terra, parla da sola, vomita e crepa e tutti passano e non hanno visto niente.»Comici spaventati guerrieri è una ""recherche"""" metropolitana che si dilata coralmente come un blues ritmando spostamenti e appostamenti, separazioni e incontri, agguati e fughe, colpi di kung-fu e spari, amori improvvisi e improvvise amicizie, dialoghi, monologhi, visioni e sogni. Sulle sue note ilari aleggia l'atmosfera acre della città e l'infinita distanza tra """"centro"""" e """"periferia"""". Giacché questo è un romanzo in cui il riso ricade sul cinismo, la corruzione squallida e dorata, la stupidità di questi anni che qualcuno ha definito e qualcuno ha voluto bui. È un romanzo che risuona delle impreviste possibilità polifoniche del tragicomico quotidiano, un libro in definitiva che non somiglia a nessun altro somigliando a Stefano Benni. Il quale raggiunge qui un'altra meta del suo percorso solitario, rivolto a riscattare il comico dagli avvilimenti imperanti, a restituirgli dignità letteraria in una scrittura vibrante di modulazioni musicali e poetiche, e in una tensione tematica che porta questo genere ad affacciarsi – come per sfida – sull'opposta sponda del tragico. È una ricerca la sua che ha già suscitato interesse anche fuori d'Italia."" -
Barnum. Cronache dal grande show
Phileas Taylor Barnum è stato il più grande impiegato circense della seconda metà dell'Ottocento e il suo nome è diventato sinonimo di spettacolo, di immenso baraccone di portenti. Per Alessandro Baricco, Barnum è il mondo che si squaderna come un Grande Show, come una sequenza ininterrotta di spettacoli: spettacoli che son tali per definizione e spettacoli che son tali loro malgrado, gli uni e gli altri registrati con divertita passione. Scritti da Baricco per una rubrica sulla ""Stampa"""", i Barnum rivelano, ora raccolti in volume, una partitura segreta di irresistibile fascino. A ritmo serrato entrano in pista Jovanotti e Mike Buongiorno, la faccia di Funari e il popolo della Lega, la voce di Carmelo Bene e quella di Tom Waits, la musica di Michael Nyman e il minimalismo di Philip Glass, Topolino e Carlo Magno, la Liguria e la California, un film sterminato di Wim Wenders e una lunga coda davanti al Louvre. Un circo dentro il circo, un teatro dentro il gran teatro del mondo."" -
ZeroZeroZero
"Scrivere di cocaina è come farne uso. Vuoi sempre più notizie, più informazioni, e quelle che trovi sono succulente, non ne puoi più fare a meno. Sei addicted. Anche quando sono riconducibili a uno schema generale che hai già capito, queste storie affascinano per i loro particolari. E ti si ficcano in testa, finché un'altra - incredibile, ma vera - prende il posto della precedente. Davanti vedi l'asticella dell'assuefazione che non fa che alzarsi e preghi di non andare mai in crisi di astinenza. Per questo continuo a raccoglierne fino alla nausea, più di quanto sarebbe necessario, senza riuscire a fermarmi. Sono fiammate che divampano accecanti. Assordanti pugni nello stomaco. Ma perché questo rumore lo sento solo io? Più scendo nei gironi imbiancati dalla coca, e più mi accorgo che la gente non sa. C'è un fiume che scorre sotto le grandi città, un fiume che nasce in Sudamerica, passa dall'Africa e si dirama ovunque. Uomini e donne passeggiano per via del Corso e per i boulevard parigini, si ritrovano a Times Square e camminano a testa bassa lungo i viali londinesi. Non sentono niente? Come fanno a sopportare tutto questo rumore?"""" (Roberto Saviano)" -
Una sera a Parigi
Scelto da IBS per la Libreria ideale perché forse Barreau è il nom de plume di un autore misterioso, forse no, ma la curiosità di leggere questo scrittore rimane!rnrnIn una piccola strada di Parigi, percorrendo rue Bonaparte fino a scorgere la Senna e girando due volte l'angolo, si trova un luogo incantato: il Cinéma Paradis. È questo il regno di Alain Bonnard, l'appassionato e nostalgico proprietario del locale. Ed è qui che ogni mercoledì, al secondo spettacolo, va in scena ""Les amours au Paradis"""", una rassegna dei migliori film d'amore del passato. In quelle sere il Cinéma Paradis è avvolto da una magia particolare: regala sogni, come recita il poster appeso in biglietteria, sopra alla cassa antiquata. La piccola folla di habitué si abbandona volentieri sulle vecchie poltroncine di velluto per farsi rapire dal fascino del grande schermo. Ma da quando al secondo spettacolo partecipa anche una certa ragazza, è Alain a sognare più di tutti. Cappotto rosso, sorriso timido, siede sempre nella stessa fila, la numero diciassette. Poi, non appena in sala si riaccendono le luci, si allontana solitaria nella notte parigina. Chi è? E qual è la sua storia? Finalmente Alain trova il coraggio di invitarla a cena. È una serata perfetta e in più, poco dopo, accade un altro fatto eccezionale: un famoso regista americano annuncia di voler girare il suo prossimo film proprio dentro al Paradis, con protagonista la bellissima e inavvicinabile Solène Avril. Alain è fuori di sé dalla gioia. C'è solo una cosa che lo preoccupa: la misteriosa ragazza con il cappotto rosso sembra scomparsa dalla faccia della terra. Che sia solo una coincidenza?"" -
I racconti
Maestro del racconto come misura ideale di investigazione e reinvenzione, John Cheever è stato il riconosciuto testimone di un'America suburbana soffice e torbida, e continua a essere l'implacabile voce-sonda che ha tratto dall'ombra la gestualità rituale e le emozioni malate di una media borghesia chiusa dentro il suo severo protettivo benessere. Piccole anime, piccoli accadimenti, piccole trame, e un grande disegno che li contiene. La ""commedia umana"""" di John Cheever è contenuta in questi 61 racconti che costituiscono la dorsale più riconoscibile e più fascinosa della sua produzione. Appaiono in Italia per la prima volta in un solo volume, secondo le intenzioni dell'autore: solo così i racconti rivelano, in sequenza, una naturale continuità, una potente fluvialità. Fatto com'è di insistenze e ossessioni, il mondo di John Cheever si dispiega qui intero e avvolgente. Come dice Hanif Kureishi di questi racconti, """"leggerli, e rileggerli, significa vivere meglio, e attribuire a Cheever l'ammirazione e il rispetto che merita"""". Con una introduzione di Andrea Bajani e una postfazione di Adelaide Cioni."" -
La via dei tarocchi
Da più di quarant'anni Alejandro Jodorowsky si è dedicato allo studio dei tarocchi, una parte fondamentale del suo percorso artistico e terapeutico. Ogni mercoledì, quando è a Parigi, lo si può incontrare in un caffè vicino a casa mentre legge i tarocchi a chi lo desidera. I tarocchi sono per lui, allo stesso tempo, uno specchio dell'anima e uno strumento terapeutico. Per scrivere questo manuale l'autore e la moglie hanno estratto la quintessenza delle innumerevoli lezioni e letture impartite in giro per tutto il mondo. Il risultato è un manuale, a colori e con moltissime immagini, che permette al lettore di orientarsi nell'interpretazione del proprio inconscio. -
Pompei è viva
Pompei è la città più viva delle città morte. Dal Settecento, quando cominciarono gli scavi, ha continuato a parlare, a svelare segreti, a dire l'ingegno, la bellezza, la florida grandezza della civiltà romana. Eva Cantarella e Luciana Jacobelli le hanno già dedicato un libro illustrato, una ""guida"""" intelligente che è anche alla base di questa nuova avventura. Qui, senza rinunciare a un corredo essenziale di immagini, Pompei diventa soprattutto racconto: racconto delle vestigia, dei costumi (i modelli abitativi, i servizi pubblici, gli svaghi), della vita famigliare, dei culti religiosi. Ma non solo: complici le testimonianze e i documenti rinvenuti, le autrici risalgono a storie di vita vissuta, di legami amorosi, di relazioni nell'ambito della politica. Se Jacobelli indaga sul reperto archeologico e da quello trae, con rigore e sapienza, informazioni che accendono l'attenzione, Cantarella esplora il tessuto civile, i miti, le leggende. Ne esce un libro decisamente """"narrativo"""" - che attinge anche all'ampia tradizione di storie tramandate dalla """"scoperta"""" della città in poi, una sorta di germinazione di racconti che è un'altra parte della ricchezza culturale di Pompei. Non manca inoltre il quadro (in verità drammatico) dello stato di conservazione dei reperti, delle losche vicende legate alla gestione del patrimonio, dei tentativi di trovare una soluzione per confermare l'effettiva vitalità di Pompei."" -
Mandami tanta vita
Moraldo, arrivato a Torino per una sessione d'esami, scopre di avere scambiato la sua valigia con quella di uno sconosciuto. Mentre fatica sui testi di filosofia e disegna caricature, coltiva la sua ammirazione per un coetaneo di nome Piero. Alto, magro, occhiali da miope, a soli ventiquattro anni Piero ha già fondato riviste, una casa editrice, e combatte con lucidità la deriva autoritaria del Paese. Sono i giorni di carnevale del 1926. Moraldo spia Piero, vorrebbe incontrarlo, imitarlo, farselo amico, ma ogni tentativo fallisce. Nel frattempo ritrova la valigia smarrita, ed è conquistato da Carlotta, una fotografa di strada disinvolta e imprendibile in partenza per Parigi. Anche Piero è partito per Parigi, lasciando a Torino il grande amore, Ada, e il loro bambino nato da un mese. Nel gelo della città straniera, mosso da una febbrile ansia di progetti, di libertà, di rivoluzione, Piero si ammala. E Moraldo? Anche lui, inseguendo Carlotta, sta per raggiungere Parigi. L'amore, le aspirazioni, la tensione verso il futuro: tutto si leva in volo come le mongolfiere sopra la Senna. Che risposte deve aspettarsi? Sono Carlotta e Piero, le sue risposte? O tutto è solo un'illusione della giovinezza? Paolo Di Paolo, evocando un protagonista del nostro Novecento, scrive un romanzo appassionato e commosso sull'incanto, la fatica, il rischio di essere giovani. -
La scuola della carne
Taeko, elegante e avvenente donna di trentanove anni, conduce una vita agiata e godereccia, destreggiandosi tra l'atelier d'alta moda di cui è proprietaria, le amiche con cui condividere racconti piccanti ed eventi mondani cui partecipare. Stereotipo della donna divorziata e indipendente, immersa nell'alta società nipponica del dopoguerra, ove il desiderio di occidentalizzazione si contrappone a vecchie tradizioni e pregiudizi, Taeko non vuole rinunciare al proprio stile di vita né alla libertà. Poi, una sera, scorge il giovane Senkichi in un gay bar e l'attrazione è fatale. Una magia che scaturisce dalla carne fresca e virile del ragazzo, i muscoli ben tesi, i lineamenti fieri del viso. La vita di Taeko cambia in un batter d'occhio: proprio colei che aveva sempre voluto avventure di poco conto, si ritrova irrimediabilmente in balia di un giovane tanto bello quanto misterioso. Ne scaturisce un gioco perfido e ossessivo. Ma chi è davvero la vittima? Chi il carnefice? -
Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre
Edipo e Narciso sono due personaggi centrali del teatro freudiano. Il figlio-Edipo è quello che conosce il conflitto con il padre e l'impatto beneficamente traumatico della Legge sulla vita umana. Il figlio-Narciso resta invece fissato sterilmente alla sua immagine, in un mondo che sembra non ospitare più la differenza tra le generazioni. Le nuove generazioni appaiono sperdute tanto quanto i loro genitori. Questi non vogliono smettere di essere giovani, mentre i loro figli annaspano in un tempo senza orizzonte. Telemaco, il figlio di Ulisse, attende il ritorno del padre; prega affinché sia ristabilita nella sua casa invasa dai Proci la Legge della parola. In primo piano una domanda inedita di padre, una invocazione, una richiesta di testimonianza che mostri come si possa vivere con slancio e vitalità su questa terra. Il processo dell'ereditare, della filiazione simbolica, sembra venire meno e senza di esso non si dà possibilità di trasmissione del desiderio da una generazione all'altra e la vita umana appare priva di senso. Eppure è ancora possibile, nell'epoca della evaporazione del padre, un'eredità autenticamente generativa: Telemaco ci indica la nuova direzione verso cui guardare, perché Telemaco è la figura del giusto erede. Il suo è il compito che attende anche i nostri figli: come si diventa eredi giusti? E cosa davvero si eredita se un'eredità non è fatta né di geni né di beni, se non si eredita un regno? -
Piccolo manuale per non farsi mettere i piedi in testa
Sul lavoro o nella vita privata capita spesso di subire prevaricazioni: in tal caso non serve a molto mettersi a sbraitare o rinchiudersi passivi e muti. Questo libro illustra i modi per riuscire a farsi rispettare, senza sopraffare gli altri e dimostrandosi sicuri di sé. Niente sgomitate o urla: far valere le proprie ragioni e non essere messi all'angolo è un'arte, e Barbara Berckhan ne è la maestra. Il suo metodo ""dolce"""", che prevede tuttavia una certa fermezza, permette di mostrarsi fieri, riuscire a dire di no, rimanere coerenti con le proprie idee, non farsi ignorare, avanzare chiaramente le proprie richieste, trovare ascolto. Tutto questo condito con un pizzico di humor e senza forzare l'indole di ciascuno. Ogni capitolo infatti affronta una delle cinque tecniche suggerite e fornisce numerosi consigli su come metterla in pratica; ma si tratta di spunti, non di regole, che ognuno può riadattare al proprio stile personale con semplicità ed efficacia. Così facendo, il modo per farsi valere non risulterà artificioso o dettato dall'esterno, ma diventerà parte della personalità. Un vero coaching individuale per acquisire sicurezza ed esprimere se stessi e le proprie opinioni in modo efficace."" -
Mossad. Le più grandi missioni del servizio segreto israeliano
Questa non è una ""storia"""" del Mossad nel senso proprio del termine, quanto piuttosto una galleria di """"storie"""" del Mossad, una raccolta di episodi, ritratti e momenti chiave, che copre l'arco di tempo tra gli anni Cinquanta e oggi. Il Mossad, sin dalla spettacolare cattura di Adolf Eichmann a Buenos Aires nel 1960, è considerato una delle organizzazioni di intelligence più efficaci al mondo. In quest'opera di giornalismo d'inchiesta viene in parte sollevato il fitto velo di segretezza che l'avvolge per osservare da dietro le quinte alcune delle sue principali missioni. Michael Bar-Zohar e Nissim Mishal come in un autentico romanzo di spie, raccontano alcune delle operazioni più emblematiche (nomi in codice Camaleonte, Pigmalione, Diamante, Tigrotto...), rivelando particolari inediti e mostrando secondo quali logiche si muove e colpisce il servizio segreto israeliano. Si svelano le identità di alcuni degli agenti e capi del servizio segreto, la cui vita è indissolubilmente legata a quella dell'organizzazione e le cui personalità hanno influito sulle sue strategie. Rientrano nella ricostruzione i vicini arabi, come Siria e Giordania, nemici vecchi e nuovi (dai nazisti a Hezbollah), ma anche i sovietici e Chruscev, i falasha etiopi e l'Iran dei nostri giorni. Un racconto che si rivolge tanto agli appassionati di storie di spie quanto a chi voglia scoprire qualcosa di più su come funziona un servizio segreto ancora attivo, per definizione imperscrutabile.""