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Lettere alle mie figlie
"Da noi, le figlie non sono le benvenute. Io, diciannovesima di ventitré fratelli, fui abbandonata da mia madre sotto il sole cocente dell'Afghanistan affinché morissi. Malgrado le numerose bruciature sono sopravvissuta, diventando la sua figlia preferita. Questa è stata la mia prima vittoria. Mio padre, per venticinque anni membro del Parlamento, era un uomo incorruttibile, molto legato alle tradizioni del nostro Paese. Venne ucciso dai mujaheddin. Fu allora che mia madre, analfabeta, decise di mandarmi a scuola: sono stata la prima femmina, in famiglia, a ricevere un'istruzione. Mentre infuriava la guerra civile, sono diventata insegnante di inglese, poi ho studiato medicina. Ho sposato l'uomo che amavo e gli ho dato due meravigliose bambine. Ma l'arrivo dei talebani ha suonato l'ultimo rintocco per la libertà. Mio marito, dopo aver subito lunghe torture in carcere, è morto di tubercolosi e io, imprigionata dal burqa, ho sentito la rabbia crescere in me. Da quel giorno la mia voce si è levata per difendere coloro che soffrono. Oggi che sono parlamentare, so che ogni ingiustizia e sofferenza che posso alleviare compensa in parte ciò che non ho potuto fare prima: salvare la vita di chi è abbandonato da tutti.""""" -
Alle cinque al Plaza
In un'estate newyorkese in bianco e nero, targata anni Cinquanta, quando a Bleecker Street si vendeva il ghiaccio e dalle finestre aperte si riversavano le note di Nat King Cole, sulle giovani vite dei ricchi fratelli Spencer e Gabriel Gibbs si abbatte un tornado. Ha il volto stupendo di una donna dalla pelle luminosa e dall'espressione sofisticata: Lillian Dawes, eterea ed enigmatica. Agli esclusivi party a bordo piscina, Lillian passa leggera come un'apparizione tra gli uomini in lino bianco e le signore in chiffon, facendo spegnere il chiacchiericcio sommesso sull'ultimo pettegolezzo cittadino: le teste si girano e i cuori si sciolgono. Ma chi è davvero questa creatura della quale persino il nome pare sfaldarsi e ricomporsi diversamente a ogni occasione mondana? Se a Spencer, quasi trentenne, apparentemente concentrato sulla propria carriera letteraria, sembra solo una curiosa conoscenza, per il diciassettenne Gabriel diventa una magnifica ossessione. Ma più cerca di afferrarla più lei gli sfugge, avvolta in una vaporosa cortina di mistero. Tra appuntamenti al Plaza, scorribande al Greenwich Village e lussuosi weekend in dimore di campagna, Lillian a poco a poco si avvicina sempre più ai due fratelli, rivelandosi ben diversa da ciò che vuole far credere e custode di un segreto che li accomuna. Ma il triangolo amoroso è pericolosamente in agguato. -
Le imprevedibili coincidenze dei ricordi
Marissa Rogers è una ragazza normale, che si accontenta di poco. Solo una cosa nella sua vita è speciale: l'amicizia con la splendida, volitiva Julia, la compagna di scuola che ha sempre saputo riempirle il cuore e le giornate con le sue idee bizzarre, i suoi sogni, i suoi capricci. Anche adesso che hanno trent'anni, e ciascuna la propria vita, Marissa coltiva con dedizione quel legame così importante. Fino a quando, un giorno, un incidente cambia tutto: Julia viene investita da un'auto, e riporta dei danni al cervello che ne alterano la memoria e la personalità. Da quel momento diventa svagata, confusa. Perfino cattiva. E mentre lei si aggrappa al presente, Marissa si tuffa nel passato e, per la prima volta, guarda lucidamente a quell'amicizia che ha plasmato la sua esistenza. Tanto da spingerla, anni prima, a lasciare il suo grande amore pur di non perdere l'amica. Adesso che i ricordi parlano una lingua nuova, Marissa si domanda: Chi è davvero Julia? E fino a che punto ha manipolato la sua vita? Combattuta tra l'affetto nei suoi confronti, e la scoperta di aver vissuto solo attraverso di lei, Marissa comincia così un viaggio dentro se stessa. Per decidere se, in nome del loro legame, potrà perdonare. E cominciare a vivere davvero. -
Un sogno oltre il mare
Inghilterra, 1599. Bella, forte e coraggiosa, Robin Blackwood è solo una ragazza quando decide di cambiare per sempre la propria vita e salpare alla volta dell'ignoto. Figlia illegittima di un ricco lord inglese, non vuole arrendersi al destino di bastarda che la attende in patria: si imbarca così, clandestinamente, sul Valence, veliero diretto verso il continente americano. Ad aspettarla, al di là dell'oceano, c'è il Nuovo Mondo: una terra inesplorata e selvaggia, dominata da una natura potente e ribelle, dove il pericolo è dappertutto e la vita va reinventata, giorno dopo giorno. Eppure è lì che Robin conquista il bene più prezioso: la libertà. In un luogo in cui tutto è ancora da scoprire e da creare, può finalmente ricominciare da capo. E innamorarsi, per la prima volta. Ma proprio quando la felicità sembra a portata di mano un tragico evento spezza l'incanto e infrange tutti i sogni di Robin. Perché il destino, a volte, non lascia scampo. Denise Cartier è lo pseudonimo di una scrittrice italiana che da alcuni anni si è dedicata al romanzo storico. -
Ritratto di donna in cremisi
Stoccolma, 1880. È una sera di dicembre e la città è come incantata sotto una coltre di neve bianchissima. Nel foyer luccicante del Teatro dell'Opera, gremito di dame in abiti eleganti e gentiluomini dell'alta società, tra il profumo delle ciprie e l'aroma dei sigari, un uomo e una donna si incontrano. Lei è Beatrice Löwenström, dai meravigliosi capelli rosso fuoco e il viso spruzzato di lentiggini, una ragazza volitiva e ribelle che mal sopporta le rigide convenzioni borghesi degli zii con cui vive. Lui è Seth Hammerstaal, lo scapolo più discusso della capitale, con un debole per le donne belle e per le regole da infrangere. Un incontro fuggevole, eppure destinato a cambiare per sempre due vite. Perché quella sera nasce la più travolgente passione che la fredda Stoccolma abbia conosciuto: da allora le strade di Seth e Beatrice si incrociano più volte, per caso, nelle mille occasioni mondane dei salotti bene della città. Seth è incantato dall'intelligenza di Beatrice, una donna che non assomiglia a nessun'altra, e Beatrice spaventata e insieme sedotta da quest'uomo affascinante e inaffidabile, che non ha mai vissuto secondo gli schemi. Lungo le vie scivolose per la brina, dinanzi alla baia ghiacciata scintillante di luci, tra convegni notturni e passeggiate in carrozza, si consuma così un amore segreto, e per questo ancor più bruciante. Ma su Beatrice sono già stati fatti progetti e conclusi accordi che non includono né la libertà, né la felicità e tantomeno Seth... -
Un Natale con Dewey!
È il primo Natale per il gattino da biblioteca più famoso del mondo. L'atmosfera di festa ha invaso la cittadina di Spencer, e Dewey è affascinato dalle mille luci colorate, dalle ghirlande appese e, soprattutto, dal meraviglioso albero di Natale che troneggia tra gli scaffali dei libri. Quando decide di offrire il suo aiuto con le decorazioni, qualcosa non va come previsto. Ma, dopo una divertente serie di disavventure, Dewey riuscirà finalmente a dare un suo tocco all'amato albero di Natale. Età di lettura: da 3 anni. -
Il rovescio del buio
Marta ha diciott'anni e non è come gli altri. A renderla diversa è il dolore muto che ritrova a casa ogni giorno, quello che tutti in famiglia fìngono di non provare, per recitare la commedia di un futuro possibile. Quel dolore ha un nome, Marco, suo fratello. Lui è malato e Marta non si rassegna alla crudele ingiustizia della sorte, si punisce per non essere lei la prescelta, chiudendosi in un silenzio fatto di quieta disperazione. Finché un giorno Stefano, il più bello e bravo della classe, il ragazzo su cui lei aveva fantasticato senza che lui se ne accorgesse mai, comincia a corteggiarla con delicata tenerezza, lasciandole il tempo di aprirsi, di condividere qualche ora di tregua nel tunnel buio di giornate scandite dalla pena per l'amato fratellino. Marta si aggrappa a Stefano in un groviglio di sentimenti che mescola la gioia di sentirsi viva, desiderata, a un feroce senso di colpa. E una notte - dopo aver appreso la sentenza definitiva sul destino di Marco - fa l'amore con Stefano, fuggendo poi al mattino senza una parola. Marta non sa ancora quanto può essere fragile il cuore di un uomo. -
Il visconte
Il nizzardo José Pau alias il Visconte, reduce da avventurose missioni nella guerra di Crimea, è incaricato personalmente da Napoleone III di indagare sui movimenti austriaci, piemontesi e rivoluzionari nel Lombardo-veneto, alla vigilia di un conflitto che appare inevitabile. Amante dei fucili e della bella vita, pronto a cambiare identità e alleanze a seconda del momento, il Visconte nasconde molti segreti. E nel suo mondo non c'è spazio per i sentimenti. Eppure gli basta uno sguardo per innamorarsi di Speranza Schmertz, giovane donna ribelle alle regole del proprio tempo. Divisa tra il suo sangue austriaco e la passione che infiamma i giovani patrioti della Milano in cui è nata e cresciuta, Speranza vorrebbe prendere le armi e combattere per l'indipendenza d'Italia. Ignora che il padre, il barone Schmertz von Niernstein, è il capo della polizia segreta del Lombardo-veneto, e che ha appena affidato una duplice missione allo spietato e misterioso agente Victor de Larnac: scovare il Visconte nonché vegliare su di lei e sulle sue pericolose amicizie. Mentre il Visconte si muove tra salotti nobiliari, covi di cospiratori e campi di battaglia, l'Italia è ancora divisa tra i Savoia e il Papa, gli Asburgo e i Borboni. Il vero obiettivo di José Pau è sopravvivere e tornare da Speranza, ma deve prima affrontare quella che potrebbe essere la sua ultima missione: fermare il generale Garibaldi prima che cambi il corso della Storia. -
La terra dei peschi selvatici
1925. Elisabeth, ragazza dell'alta borghesia tedesca, si innamora di chi non dovrebbe: un afgano, studente di chimica a Worms. Un amore destinato a durare, nonostante l'opposizione feroce dei genitori di lei. Perché Elisabeth sceglie di abbandonare tutto e parte per l'Afghanistan, una terra per lei remota e quasi leggendaria. Ma i suoi sogni di trascorrere la vita accanto a un principe delle fiabe presto s'infrangono: dopo pochi anni, a causa dei disordini politici che scuotono il Paese, il suo uomo viene imprigionato, mentre lei e la figlioletta Mariam sono condannate agli arresti domiciliari. Ripartiranno per la Germania solo poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. 1948. Mariam ritorna a Kabul con la madre, sulle tracce del padre e della sua infanzia perduta. Qui sposa il giovane Ghulam Sawar Nasher, di una potente famiglia pashtun, accanto al quale conduce una vita da principessa. Un ruolo che lei riveste in modo del tutto personale: energica e piena di iniziativa, nel fermento degli anni Sessanta fonda una scuola unica nel suo genere, dove la millenaria cultura afgana s'incontra con quella europea. 1971. Diana, figlia di Mariam, abbandona l'Afghanistan in cui è cresciuta per studiare medicina a Praga. Non dimenticherà, però, il luogo da cui proviene, e di cui sentirà sempre una nostalgia profonda. In questo libro Diana Nasher ci racconta la storia romanzesca della sua famiglia, cominciata con una decisione travolgente come sempre sono le decisioni prese per amore. -
Bruciata con l'acido
Quaranta rupie. Tanto costa nei villaggi rurali del Pakistan - un flacone di vetriolo, l'arma letale che, ogni anno, condanna oltre centocinquanta donne a una fine atroce o, nel caso migliore, a un'esistenza d'inferno. Quaranta rupie, meno di mezzo euro: il prezzo di una vita. Naziran è una vittima dell'acido. All'età di vent'anni le è stato rubato il viso per sempre. Le hanno rovesciato addosso il vetriolo in piena notte, per ucciderla e sbarazzarsi di lei. Ma la sua voglia di vivere ha prevalso e il suo spirito di combattente, allenato da anni di violenze e di umiliazioni, le ha instillato la forza di ripartire e raccontare al mondo la sua storia. Quella di una bambina nata nella povertà, costretta a soli tredici anni a un matrimonio con un uomo crudele che, a suon di percosse e minacce, le ricorda ogni giorno la colpa di non avergli dato un erede maschio. E quando la morte di lui giunge come una liberazione, l'incubo si fa ancora più nero: il cognato la prende in casa come seconda moglie e le riversa contro tutto il suo odio, decidendone infine il terribile destino. Dopo la notte dell'acido, Naziran ha avuto il coraggio di denunciare il suo carnefice per ritrovare almeno la dignità che le era stata sottratta. Così quella donna fragile e fortissima è diventata il simbolo di una lotta disperata per fare uscire dall'ombra tutte le vittime di una tortura disumana. -
100 risposte sul Parkinson
Che cos'è il Parkinson? In che modo e perché si manifesta? E, soprattutto, come affrontarlo? A questi e a molti altri interrogativi risponde in modo semplice, chiaro e con grande sensibilità il professor Lieberman, celebre neurologo e direttore del Muhammad Ali Parkinson Center, intitolato al suo paziente più famoso. Un volume unico nel suo genere perché illustra sia il punto di vista del medico sia quello del paziente, in cui l'autore ha selezionato le domande più frequenti e i dubbi più diffusi. Il risultato è una guida accessibile e pratica agli aspetti quotidiani del Parkinson: dai sintomi all'impatto sulla vita lavorativa e sociale, dalle terapie alle strutture a cui rivolgersi. Corredato da un prezioso glossario e supervisionato, nell'edizione italiana, dal professor Ubaldo Bonuccelli, uno dei massimi esperti di Parkinson nel nostro Paese, questo libro vuole essere un aiuto per chi ha appena saputo di avere la malattia, per chi ci convive da diverso tempo, e per chi ha un parente o un amico che ne soffre. -
L' uomo di Kabul
Kabul è una città corrotta: in ogni vicolo, in ogni mercato, in ogni luogo pubblico allignano la violenza e il sopruso. Lo sa bene Osama Kandar, comandante della squadra omicidi, un uomo tutto d'un pezzo che non ha mai smesso di credere nel proprio mestiere. Musulmano convinto, ma sposato con Malalai, ginecologa che si rifiuta di indossare ""il sacco azzurro sulla testa"""", Osama è un poliziotto vero, come non se ne vedono più. Tanto meno a Kabul, dove le uniche divinità sono ormai i dollari e i proiettili. Così, quando per ordini superiori la polizia archivia come suicidio la morte di un mediatore d'affari europeo, il commissario sa subito che qualcosa non quadra: troppa fretta, troppi dettagli ancora da chiarire. Ed è con questo caso all'apparenza banale che comincia per Osama un'inarrestabile discesa negli inferi della sua città e del suo Paese, dentro gli inganni e i maneggi di un governo sempre più manovrato dall'Occidente. """"L'uomo di Kabul"""" unisce azione, suspense e intrigo politico. Ma, soprattutto, è il primo romanzo a mettere in scena un poliziotto afghano, un uomo che conosce bene, e in parte incarna, le contraddizioni del proprio Paese, e che non può fare a meno di ascoltare la voce della coscienza: un personaggio geniale, poetico, per cui è impossibile non parteggiare."" -
The Mark
Il primo giorno in una scuola nuova. Megan ormai ci è abituata. Da quando sua madre è morta, non è mai rimasta nella stessa città per più di un anno. Suo padre l'ha costretta a trasferirsi continuamente, accettando le più disparate offerte di lavoro in giro per il mondo. E ora eccola lì, davanti al liceo di una sperduta cittadina nel sud dell'Irlanda, mentre si stringe nel maglione blu della divisa, cercando di passare inosservata. Ma questa volta ha deciso che sarà diverso. Perché questa volta vuole restare. Finalmente, dopo tanto tempo, le cose sembrano andare nel verso giusto. Almeno fino al momento in cui, nel corridoio della scuola, i suoi occhi incontrano quelli di Adam De Ris. All'improvviso, Megan inizia a tremare in modo incontrollabile: qualcosa in quel ragazzo dallo sguardo sfuggente la attrae e insieme la spaventa. La paura, e la curiosità, di Megan aumentano quando viene a sapere che in paese circolano strani pettegolezzi sul conto di Adam. Voci inquietanti che collegano lui e tutta la sua famiglia ad antiche leggende celtiche e a riti occulti. Megan però non ha mai creduto alle favole ed è fermamente decisa a scoprire il segreto di chi le sta rubando il cuore. Un segreto che la riguarda molto da vicino. Perché Megan e Adam sono uniti da un destino ineluttabile, che è stato scritto per loro già da secoli e affonda le radici nella notte dei tempi, in un mistero antico come l'universo. Il mistero di acqua, aria, fuoco e terra. Insieme, Megan e Adam possono dominare il mondo. O distruggerlo. -
War. Come i soldati vivono la guerra
Per quindici mesi Sebastian Junger ha seguito un plotone di trenta soldati americani in una remota valle dell'Afghanistan, si è trovato coinvolto in molti più scontri di quanti avrebbe mai potuto immaginare, ha visto uomini morire o restare gravemente feriti e lui stesso ha rischiato più volte la vita. Il suo obiettivo era semplice ma ambizioso: voleva riuscire a comunicare al mondo i loro pensieri più intimi e le loro emozioni più sincere. Obiettivo raggiunto, perché in queste pagine Junger ci svela la verità su come i soldati vivano la guerra, tutte le guerre, e sul significato autentico di parole, ormai svuotate dalla retorica, quali ""onore"""", """"paura"""", """"coraggio"""". E si propone di rispondere a quella che lui stesso definisce la """"domanda-bomba"""": perché un uomo si butterebbe su una granata per salvare persone che conosce da pochi mesi? La risposta è sfuggente e al tempo stesso profonda, e va al cuore di ciò che significa essere un uomo, prima ancora che un soldato. """"War"""" non racconta una guerra qualunque. Un'esperienza che la maggior parte di noi non farà mai e che non può comprendere appieno: l'estenuante preparazione alla battaglia, l'adrenalina che sale durante un'imboscata, la paura di morire, la fatica immane, il frastornante rumore degli spari, il trauma di uccidere, il cameratismo fra uomini che preferirebbero morire piuttosto che deludere i compagni. Da questo reportage lo stesso autore ha tratto il film candidato all'Oscar """"Restrepo. Inferno in Afghanistan""""."" -
Specchio delle mie brame. Fai una domanda e trova la tua risposta nelle favole
Hai mai desiderato avere uno specchio magico a cui porre qualsiasi domanda? Grazie a ""Specchio delle mie brame"""" potrai chiedere ciò che vuoi all'oracolo infallibile a cui si rivolgeva la regina di Biancaneve. Dalla saggezza eterna delle favole, popolate da fate, principesse, folletti e cavalli alati, provengono suggerimenti che, come per magia, ti indicheranno la strada da percorrere. Libera la fantasia, sfoglia le pagine e mettiti in ascolto. Come consultare """"specchio delle mie brame"""": 1. tieni il libro chiuso tra le mani specchiandoti nella copertina. 2. concentrati sulla domanda che ti sta a cuore. 3. apri il libro a caso e leggi la risposta. 4. interpreta l'oracolo con la parte più magica di te: ti svelerà ciò che vuoi sapere."" -
Il mio amico Michael
Tutto è stato detto su Michael Jackson, tranne la verità. Per la prima volta, uno dei suoi più stretti collaboratori rompe il silenzio e svela chi era veramente. Frank Cascio lo ha conosciuto nel 1984, quando era ancora bambino, e da allora non lo ha più abbandonato; per lui, Michael è stato un secondo padre, un fratello maggiore, una guida, un confidente, ma soprattutto un grande amico. Confutando le innumerevoli dicerie, menzogne e accuse rivolte al Re del Pop, l'autore racconta venticinque anni di una carriera straordinaria e controversa: i vertiginosi successi di ""Bad"""", """"Dangerons"""" e """"Invincible"""", le tournée trionfali in giro per il mondo, il sogno di Neverland, l'ammirazione (e l'invidia...) dei colleghi ma anche i problemi giudiziari e finanziari, l'ostilità della stampa e la lunga, dolorosa dipendenza dai farmaci. L'amico fraterno e - in molti casi - unico confidente ha conosciuto il lato più intimo e segreto della star, quello che i giornali hanno volutamente ignorato o manipolato: l'amore per la contemplazione e la lettura, la trascinante capacità di divertirsi, la generosità verso chiunque fosse in difficoltà, il rimpianto per l'infanzia perduta e il tentativo di ricrearla da adulto. Perché dietro l'immagine di divo stravagante e paranoico, si nascondeva un uomo entusiasta e onesto, fragile e leale, che aspirava a un'esistenza normale. Corredato da immagini inedite, racconti e aneddoti mai resi pubblici, """"Il mio amico Michael"""" è la storia definitiva di una leggenda del pop."" -
Requiem per un'amica
Museo di storia tedesca di Berlino, 1998. Il corpo di un uomo viene ritrovato in una ""vergine di Norimberga"""", uno dei più antichi strumenti di tortura - una sorta di bara con l'interno ricoperto di chiodi appuntiti. Si tratta del cadavere di Christopher Thomas, direttore del museo di San Francisco cui la """"vergine"""" era stata prestata tempo prima. Nonostante il delitto appaia inconsueto, per la polizia si rivela di facile soluzione: tutti gli indizi, infatti, puntano su Rosemary, moglie della vittima e anche lei curatrice museale, che viene giudicata colpevole e condannata alla pena capitale. Caso chiuso. O così pare... San Francisco, 2010. Sono passati dieci anni dal giorno dell'esecuzione, ma Jon Nunn, il detective che aveva condotto le indagini sull'omicidio, non si dà pace: non è mai stato convinto della colpevolezza di Rosemary, ed è tormentato dai rimorsi. Così, quando un gruppo di persone vicine ai Thomas si riunisce al museo per commemorare la morte della donna, Nunn decide di cogliere l'occasione per fare definitivamente luce sul delitto. Indagando su ciò che gli amici di Rosemary sanno di lei e del suo passato. Anche se, tra i convenuti, c'è chi è disposto a tutto pur di mettere a tacere Jon Nunn e i suoi dubbi... Un evento editoriale senza precedenti: ventisei grandi autori bestseller - tra cui Jeffery Deaver, Kathy Reichs, Alexander McCall Smith e Matthew Pearl, per citarne solo alcuni - hanno unito le forze per dare vita a un concentrato di suspense ad altissimo livello."" -
Il mostro della porta accanto. Monster High
A Salem, Oregon, la scuola sta per cominciare. I figli dei mostri più famosi di tutti i tempi si sono ritrovati tra le stesse terrificanti mura. E, a differenza dei loro genitori, sono belli da morire! Ma che cosa succederebbe se gli umani si accorgessero di loro? Età di lettura: da 10 anni. -
Noi non siamo soli. Coltivare la speranza per interpretare i segnali dell'aldilà. Con nuovi casi italiani
C'è una fiammella che continua a brillare nell'oscurità, tremula ma inestinguibile, anche quando tutto ci sembra perduto. È la luce della speranza, e di quella luce sono intrise le pagine di questo libro, in cui Rosemary Altea torna a condividere la sua esperienza di medium. Grazie all'eccezionale dono che le consente di stabilire un contatto con il mondo dello spinto, da anni Rosemary aiuta coloro che hanno avuto un lutto a trovare sollievo, facendosi portavoce dei loro cari scomparsi. Le toccanti testimonianze che ci regala - alcune delle quali raccolte durante il suo recente viaggio in Italia - offrono un messaggio profondamente rassicurante: noi non siamo soli, e la speranza rinascerà sempre nel nostro cuore perché si nutre dell'amore di chi, pur avendo lasciato questa terra, continua a vegliare su di noi. Lo dimostrano la mamma e il papà che riemergono dal loro abisso di dolore quando scoprono che i figlioletti, scomparsi in un tragico incidente, li osservano dall'aldilà in compagnia del nonno; la donna che riprende le fila della propria esistenza grazie ai consigli dei genitori defunti; la giovane vedova che ritrova il sorriso ascoltando le parole dell'amato sposo. Accanto alle storie, l'autrice descrive nei dettagli il modo in cui entra in comunicazione con chi non c'è più, come è in grado - con l'aiuto del suo spirito guida Aquila Grigia - di assistere a eventi passati e futuri: un dono potente e straordinario che la riempie di dubbi, paure e molta gioia. -
Abbiate pietà di mio figlio. Le lettere ritrovate dei deportati ebrei al Velodromo d'Inverno
Quello che i parigini chiamavano Vél d'Hiv, il Velodromo d'Inverno, era un edificio dedicato allo sport, capace di contenere 17.000 spettatori. Un tempio consacrato allo svago nel cuore della città. Quanto di più stridente con l'uso ignobile cui fu piegato quando vi furono ammassati migliaia di inermi cittadini ebrei destinati alla deportazione: il rastrellamento del 16 e 17 luglio 1942, infatti, è uno degli episodi più vergognosi e tragici della Seconda guerra mondiale. Per ordine del governo di Vichy, 3.031 uomini, 5.802 donne e - fatto mai accaduto prima - 4.051 bambini vengono strappati dalle loro case e rinchiusi nello stadio. In condizioni disumane, fra i disagi, la disperazione, qualcuno riesce a scribacchiare una lettera che, grazie alla buona volontà di qualche carceriere, arriva a destinazione. Sono messaggi essenziali attraverso i quali conosciamo la quotidianità della prigionia. Alcuni traboccano di speranza: sono quelli di chi, ignaro della propria sorte, osa pensare al futuro; molti altri, invece, vanno dalla preoccupazione alla consapevolezza di un non ritorno. E alcuni, i più toccanti, sono quelli che danno voce allo strazio per i più piccoli: la madre che affida il figlio a degli sconosciuti, il fratello maggiore che si angoscia per il pianto del fratellino, la ragazzina che chiede perdono ai suoi cari per chissà quali mancanze. ""Abbiate pietà di mio figlio"""" raccoglie queste sconvolgenti lettere, riunite qui per la prima volta. Prefazione di Tatiana de Rosnay.""