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L' inconscio e il tempo. Freud, Epicuro, Sartre, Leopardi
"Il 'colpo d'audacia' teorico di Gabriele Pulli andrebbe individuato nell'intuizione che la risoluzione delle controversie problematiche delle esperienze dell'umano, di cui la psicoanalisi si fa carico come loro 'cura', vanno spiegate, prima che nelle loro dinamiche d'ordine strettamente esistenziale (prima cioè di quelle poste sulla via della psicologia), piuttosto in quelle delle 'dialettiche' stesse dell'essere (pertanto in quelle date dalla via della filosofia). Tutte le questioni in merito sono così spostate dal nostro autore dal piano delle modalità d'essere dell'umano al piano delle modalità d'essere dell'essere stesso come tale."""" (dalla prefazione di Cesare Milanese)" -
Le cucinelle. A tavola nel Cilento
Questo libro spiega perché intorno a una tavola imbandita con cura, o al cospetto di uno spaghetto al pomodoro e basilico, bevendo un vino dal nome antico, si possa essere felici. E di momenti d felicità raccontano ""Le cucinelle"""". Donne giovani e """"ragazze"""" che giovani non sono più, raccontano le loro vite, il loro preparare pranzi e cene per chi viene da fuori curioso di cogliere l'anima dei luoghi che attraversa. Qui si raccontano storie, di cibi e di cucine, di culture antiche e di inedite e moderne combinazioni senza nostalgie. Storie sull'impareggiabile esperienza che il mangiare, bene e insieme, regala. Storie di donne e di orti, di emozioni che diventano ricordi, ma anche nuovi desideri. Dalle fornacelle bianche e blu ai modernissimi """"fuochi senza fiamme"""", verso la riconquista dei piatti che compongono le nostre identità meridionali e mediterranee."" -
Terrazze al sole. Il paesaggio e la vita italiana nella pittura dei viaggiatori del XX secolo
Il viaggio in Italia nel XX secolo, ossia i viaggi ed i soggiorni di artisti stranieri nel Bel Paese nel tempo della modernità, è il tema centrale di questo libro. È un'ulteriore traiettoria di un viaggio personale tra 'viaggi' che hanno «alimentato e sostenuto una metamorfosi - scrive Bignardi - che ha interessato i nascosti territori della mia immaginazione. Ho compreso, per dirla con le parole di Steinbeck che le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone e quindi che nel mio accompagnarmi nei viaggi altrui, si celava il desiderio di spingermi in territori non ancora esplorati dell'anima». È stato così che gli studi sui viaggiatori, sui loro soggiorni nell'Italia 'moderna', hanno assunto la cifra di una geografia personale che l'autore ha trasformato in itinerari, tappe, a volte scelte, che hanno segnato profondamente un lungo ed intenso periodo di studio. L'attenzione si è spinta oltre i racconti italiani di fine XIX secolo di James Henry, piegando l'interesse verso realtà introspettive, verso l'idea di un viaggio avvertito quale esperienza del riconoscersi, accogliendo le suggestioni di quello italiano narrato da André Gide ne L'immoraliste apparso all'alba del nuovo secolo. Una scelta che ha trasformato la ricerca storico critica in una riflessione sulle personali vicende umane e sociali riconoscendo in queste esperienze il portato di nuovi sentimenti. È una lettura che, per quanto non esaustiva delle tantissime presenze di artisti stranieri, si spinge, verso la chiusura del secolo, a considerare figure attratte dai riflessi di una terra, in particolare del Sud, che 'trasforma' i luoghi in sogno. -
Sul fuoco. Camini, focolari, incendi, streghe e altro nella poesia italiana del primo Novecento
Il fuoco, elemento sacro per eccellenza, portatore sia di luce e vita che di morte, è simbolo di purificazione e distruzione, strumento di dei, demoni o alchimisti, centro della casa o protagonista di luoghi inospitali, significante di sentimenti che vanno dall'amore alla furia, trait d'union tra cielo, terra, mondo infero. Le fiamme del camino, il fuoco che cuoce gli alimenti, il rogo sacrificale su cui brucia un'offerta, gli incendi che devastano terrorizzando folle o incantando piromani, sono immagini che costituiscono archetipi culturali, religiosi e di conseguenza, poetici. -
Declinazioni del fantastico La prospettiva critica di Romolo Runcini e l'opera di Edgar Allan Poe
Questo volume, che raccoglie parte dei materiali presentati in due convegni in onore di Romolo Runcini, L'eccentrico e il fantastico. Una giornata in memoria di Romolo Runcini (2015) e Festival internazionale del Fantastico (2018), intende essere un omaggio a un docente e a un amico che a questo ambito di studi ha dedicato la propria ricerca e il proprio entusiasmo intellettuale. Il libro si compone di una Introduzione nella quale le curatrici presentano il contributo critico di Runcini sulla letteratura fantastica, dal romanzo gotico all'eccentrico, e di tredici saggi distribuiti in due Parti: la prima è dedicata ad aspetti del Fantastico in scrittori e scrittrici dal Settecento a oggi - Inchbald, Dickens, Hawthorne, Melville, Lovecraft, Wells, Kipling, Orwell, Cortázar, Borges e Pamuk - e agli studi visuali contemporanei; la seconda è focalizzata su E. A. Poe e sulle trasposizioni teatrali e cinematografiche di alcuni suoi racconti. -
Populismo e filosofia politica
Cos'è il populismo? E come si spiega il successo dei movimenti populisti in molti Paesi occidentali? In questo volume si cerca di offrire una risposta a queste due domande intrecciando temi classici della filosofia politica contemporanea come la giustizia sociale, e argomenti di natura economica come la globalizzazione e il cambiamento tecnologico. Il populismo viene compreso come un tipo di risposta specifica a domande di maggiore giustizia sociale da parte della popolazione. Le origini del suo successo vengono rintracciate nelle evoluzioni delle principali scelte istituzionali in campo economico adottate dai paesi occidentali dagli anni '80 dello scorso secolo sino ai nostri giorni. -
Antologia teatrale. Vol. 2
"Antologia teatrale. Atto secondo"""" può considerarsi la continuazione o, piuttosto, il completamento del volume precedente per la sua linea progettuale che conferma il ruolo e il valore del testo scritto, la sua tradizione e conservazione. In questa direzione si muovono i contributi di tutti gli autori che hanno partecipato al volume, in cui convergono, in un evidente equilibrio, studi di letteratura, teatro, drammaturgia, critica, antropologia, messinscena e regia. Il volume è suddiviso in quattro sezioni (Studi sul teatro; I maestri della parola; Regia/Critica; Scrivere il (di) teatro) e rappresenta per la sua struttura un valido strumento di conoscenza e di ricerca." -
Il segreto del Tuffatore. Vita e morte nell'antica Paestum
Nel '68 non c'è stato solo il Sessantotto. È stata anche scoperta, il 3 giugno, a Tempa del Prete, nella zona sud di Paestum, la Tomba del Tuffatore, che racchiude il mistero di immagini destinate a rimanere all'interno di una tomba, invisibili per i posteri fino a quel momento: un ragazzo che si tuffa, scene di un simposio. Uno dei partecipanti al simposio riesce a svelare, dopo secoli di silenzio, il mistero del tuffatore. Una storia semplice, di vita quotidiana in una comunità all'apparenza tranquilla, ma attraversata da conflitti commerciali, e non solo. Il giovane tuffatore, Poseidonio, ben conosciuto nella polis pestana come giovane poeta, aveva un carattere spigoloso. Il suo amico, Bute, ne racconta la vita, breve, interrotta da quel misterioso tuffo... -
L' insegnante improvvisatore
C'è un groove che caratterizza il suono di questo volume: l'improvvisazione è più della spontanea estemporaneità, è un fenomeno complesso e relazionale che per l'educazione, e per la scuola in particolare, può essere generativo se accolto con consapevolezza e fiducia. La risoluzione delle possibili dissonanze è data dalla proposta - nata a partire dai risultati di una ricerca esplorativa - del profilo di un insegnante improvvisatore, le cui caratteristiche vengono delineate e le cui implicazioni - ""inutili ed effimere"""" - vengono sollecitate, a livello educativo e didattico. L'invito è di seguire il flusso, facendo epoché, lasciandosi accompagnare oltre il senso comune, verso una nuova prospettiva a scuola."" -
«Andrem raminghi e poveri». Salvadore Cammarano dalle opere giovanili ai libretti
Il libro intende offrire un profilo del librettista napoletano Salvadore Cammarano: dai primi esperimenti come la tragedia Carlo Magno che, nonostante gli echi manzoniani, appare già dotata di una sua forza tematica ed espressiva, all'esperienza romantica dell'opera per musica. Nei capitoli centrali sono richiamate al centro dell'indagine le più significative collaborazioni con alcuni dei musicisti più importanti del tempo: Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi. Di Lucia di Lammermoor, di Luisa Miller e del Trovatore si analizzano, attraverso lo scambio di idee tra librettista e musicista, le fasi di elaborazione dei testi. Gli epistolari si configurano come fondamentali per comprendere le intenzioni e i rapporti, talvolta turbolenti e conflittuali, che ne influenzano gli esiti. In appendice al volume la pubblicazione del dramma giovanile di Cammarano, Carlo Magno, rimasto finora inedito. -
Oswald Spengler e il« Tramonto dell'Occidente». Cento anni dopo
Avere cent'anni, e non darli a vedere. L'opera di cui, attraverso il presente volumetto, si festeggia il centenario, il Tramonto dell'Occidente di Spengler (1918-2018), è dunque un «classico». Proprio il Tramonto dell'Occidente, opera famigerata per antonomasia. Malgrado i tanti detrattori, assai preoccupati dai pericoli annidati nel testo e malgrado Spengler stesso, che di essere considerato un «classico» forse non aveva tanta voglia. Con il Tramonto dell'Occidente a compiere cent'anni non è un libro qualsiasi ma un libro importante, un grande libro - un «romanzo intellettuale», un «libro carismatico», uno Ur-Buch - che ha dietro di sé una recezione ormai anch'essa vasta e complessa, un tassello importante nella storia culturale europea e non soltanto europea. La ricorrenza centenaria potrebbe allora fornire lo stimolo per riprendere in grande stile proprio il filo della fortuna di Spengler, la fortuna e la sfortuna, la sua recezione, la recezione in grande stile, e cioè una storia della recezione che sarà degna di questo nome solo a patto di mostrare la necessaria sensibilità per la dimensione storica. Di ciò si sente fortemente il bisogno, anche perché il confronto con un libro che affronta il problema del tramonto dell'Occidente e del suo declino necessariamente si rivela, allo stesso tempo, come un confronto con la nostra coscienza di europei. Con contributi di Marino Freschi, Giampiero Moretti, Andrea Orsucci, Giuseppe Raciti e Domenico Conte. -
Ricette narranti e racconti di cuoche
Secondo l'autore, il testo di una ricetta è una vera opera letteraria. Le parole lì contenute offrono lo spunto per lunghe narrazioni, che ci portano a esplorare la storia, i paesaggi, le memorie. Questa è la tesi a base di questo libro. Partendo da alcune emblematiche ricette ci si immerge in racconti curiosi e appassionanti. Poi ci sono le donne, che hanno da sempre cucinato e che, misteriosamente, per secoli non sono apparse tra gli autori dei libri di cucina. Tranne rare eccezioni, che Mangoni affronta ritrovando una cultura gastronomica femminile, attenta al quotidiano e al ""locale"""". Con i consigli culinari di Salvatore Di Meo."" -
Lavorare nella contemporaneità. Giuseppe Pontiggia lettore
Questo studio intende offrire un profilo critico di Giuseppe Pontiggia focalizzandosi sulla sua identità di liseur e interprete della contemporaneità. I capitoli prendono in esame le prose giornalistiche e gli scritti critici editi in volume, senza tralasciare i lavori nati in seno all'attività editoriale e di traduzione. Dall'esame di tale corpus emerge lo stretto legame che, nella scrittura di Pontiggia, tiene unite letteratura, critica ed editoria. Da tale intreccio scaturiscono le riflessioni riguardo alla tecnica compositiva, alla funzione del Lettore e alla incidenza dello «spazio mediale» nel processo di elaborazione letteraria. Tali aspetti sono messi a frutto grazie anche alla consultazione della ricca documentazione d'archivio proveniente dalle carte del Fondo Pontiggia custodite presso la BEIC (Biblioteca Europea di Informazione e Cultura) di Milano, della quale si pubblicano alcuni ""pareri di lettura"""" inediti."" -
Praticare la statistica. Applicazione di metodi e indici statistici nelle scienze sociali sanitarie economiche
"Capire la statistica"""" è il percorso iniziale per acquisire metodi e strumenti di una scienza fondamentale nel comprendere ed elaborare informazioni e dati alla base del vivere civile, non solo agli alti livelli della conoscenza scientifica, ma anche nell'affrontare gli aspetti della vita quotidiana. Un vulnus nella conoscenza della statistica sta nel fatto che di rado è prevista la Statistica come disciplina di insegnamento nelle scuole medie superiori; così gli studenti che arrivano all'università si trovano sprovvisti e non di rado in preda all'ansia nell'affrontare lo studio della disciplina. Per ovviare questi problemi, il primo impegno degli autori è stato quello di semplificare lo studio della statistica con il volume Capire la Statistica (Liguori, 2019). Ma capire la statistica non basta, è necessario saperla usare. Con il presente volume """"Praticare la statistica"""" gli autori si pongono l'obiettivo di facilitare le elaborazioni statistiche nel senso di saper usare strumenti e metodi statistici in ambito operativo. Per questo il volume offre metodi e sistemi procedurali attraverso esempi concreti di progettazione, raccolta ed elaborazione di dati statistici nei settori delle scienze economiche, sanitarie e sociali." -
Senso e amore
Questa è una raccolta di poesie scritte in vari periodi dall'autore che ha alternato la passione per la matematica alla passione per la vita di cui l'amore è il senso più profondo. -
Storici e storia. Maestri e amici
Una ricca antologia di profili di importanti storici, che hanno tenuto la scena del panorama culturale del Novecento. -
Per una pedagogia della parola-muta. Educazione estetica e disagio comunicativo
La parola-muta è l'espressione di un comportamento a volte urlato dall'aggressività o soffocato dalla paura: è il sintomo di un disagio, è la mancata capacità del soggetto educativo di trovare risposte o adattamenti alle difficoltà relazionali, familiari e agli insuccessi scolastici. L'indagine interdisciplinare sulla quale si incardina il libro - grazie ai contributi della filosofia contemporanea, della psicoanalisi, della psicologia clinica, le neuroscienze e dell'estetica - cercherà di far emergere i diversi aspetti della parola-muta come mancata identità tra l'esperienza emozionale e l'universo linguistico del soggetto in crescita. Il libro propone un percorso di ricerca concernente le forme di paralisi o disturbo dell'espressione del sé, finalizzato a comprendere e ri-significare ciò che l'adolescente non riesce a raccontare. La pedagogia della parola-muta è una paideia che promuove percorsi plurali, non dogmatici, perciò poetico-artistici, in una visione complesso-sistemica e capace di accogliere l'alterità come autenticità scongiurando l'autoreferenzialità, che porta all'esclusione e al silenzio. -
L' isola degli dei. Procida capitale della Diacultura
Nel 2022 Procida diventa Capitale italiana della Cultura. Ma non può ignorare la Diacultura, di cui potrebbe essere capitale unica e inedita. La Diacultura, di origine politeista, mette insieme in maniera indistinguibile passato e presente, classico e moderno, alto e basso, papiri e cinema, rivendicando la possibilità di farne la chiave per vivere meglio il presente e costruire un futuro auspicabile. Le scene di questo volumetto mostrano le tante storie diaculturali di Procida, rimaste finora sconosciute anche a chi la frequenta da anni. Dal porto, visitato da Ercole, alla sirena approdata a Vivara; dalla sfilata di moda delle donne dell'Odissea sui gradini della Corricella alla storica contesa fra Procidani e Ischitani; dalla ricerca epicurea di un enigmatico Faro al breve esilio ovidiano a Terra Murata, fino alla triste storia di Orfeo ed Euridice alla Chiaiolella. Tutto quello che viene testimoniato dai diversi narratori del volumetto prelude alla profetica notte del passaggio d'anno fra 2021 e 2022. -
La bottega dell'orefice. Meditazioni sul sacramento del matrimonio che di tanto in tanto si trasformano in dramma
Una raccolta delle opere teatrali giovanili di Andrzej Jawien, pseudonimo di Karol Wojtila. -
Graduale simplex (in usum minorum ecclesiarum). Editio typica altera
Il ""Graduale simplex"""" postconciliare è un libro di canti nato per mandato esplicito del Concilio Vaticano II (cf. Sacrosanctum Concilium 117), studiato per accompagnare il rito della Messa nella forma ordinaria. Contiene testi e melodie gregoriane autentiche, spesso più antiche (e per questo più semplici) dei corrispondenti canti del Graduale Romanum. Molte antifone sono riprese anche dall'Ufficio Divino e utilizzate, per l'identità del testo, come introiti, offertori o canti di comunione.""