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Polvere negli occhi
"Polvere negli occhi"""" è un titolo nato dalla mia paura. Non è la paura dei mostri, la paura di morire, la paura di una malattia, oppure è tutto questo con qualcosa in più.Per molti la polvere è qualcosa di vecchio, che non c'è più, è qualcosa di rimasto in soffitta, di trascurato. Per me la polvere è un pericolo.Brucia, fa male, può rovinare. La polvere non puoi controllarla, lei vola e va dove ha voglia di andare o dove semplicemente finisce percaso perché, in fondo, non può controllarsi nemmeno lei.""""Polvere negli occhi"""" è la mia paura, qui affiancata dalla mia personale storia, in cui, spero, qualcuno possa rispecchiarsi così da sentirsi compreso. Perché le emozioni sono sempre diverse, ogni volta e per ogni persona. Sono frammenti di una storia d'amore, una parte della mia piccola storia d'amore. Non posso pretendere di dire che io viva una storia d'amore se non so nemmeno cosa sia. Ma l'importante è avere un po'di fantasia e in fondo credere che lo sia..." -
La goccia e il seme. Ediz. illustrata
La goccia e il seme sono i protagonisti di questo racconto, basato sulla nascita di un'amicizia, senza tempo e distanza. Nata in un Paese in cui la solidarietà è uno dei valori essenziali, il genuino sorriso dei bambini di Tirivyè ad Haiti riempie il cuore, rispondendo così al nostro contributo. Età di lettura: da 4 anni. -
La luce e le sue meraviglie
In quest'opera si dimostra matematicamente come tutto ciò che esiste proviene dalla luce. È regolato dalla luce ed è mantenuto in vita dalla luce. -
La mia più grande sfida
"La mia più grande sfida"""" è la prima opera letteraria dello scrittore e poeta viterbese Edoardo Santi. L'autore esplora nel dettaglio la sfida che ha caratterizzato ed influenzato il corso della sua vita, tra un ostacolo e l'altro, portandolo a sviluppare una sensibilità diversa dalle altre ed una maggiore percezione del mondo intorno a sé. I temi affrontati sono a carattere molto personale, l'autore si mette a nudo con questa sua testimonianza, ma la sua è una nudità sentimentale che rivela le emozioni provate nel corso delle prove più dure da affrontare...una disabilità motoria congenita che non permetteva al fanciullo autore di poter essere del tutto autonomo nei movimenti, il dramma di un divorzio durante l'infanzia, l'accettazione di nuove persone nella propria vita... Sfide che possono sembrare quasi quotidiane nella realtà di oggi. Eppure in questo suo manoscritto vengono affrontate con una maggiore motivazione: il desiderio di andare oltre i propri limiti, il desiderio di non farsi buttare giù dagli ostacoli e di superarli a testa alta. È dedicato a tutti coloro che non hanno voglia di abbassare la testa e affrontano la propria """"sfida"""" quotidiana..." -
Mettiti comodo
Una perdita improvvisa, una scoperta sconvolgente catapultano un ragazzo di appena diciott'anni nel mondo dei grandi.Niente sarà più come prima.«Nessuno ce li potrà dare indietro quegli anni, possiamo solo raccontarceli» -
Il segreto di Urquhart
Questo romanzo narra la vicenda tra il comico e il politico di un amore quasi impossibile ma comunque caldeggiato, dove una giovane coppia cerca di rendere reali i propri desideri nati in quella terra bellissima e martoriata delle Highlands Scozzesi.Tutto il quadro è caratterizzato da continui contrasti caratteriali in quell'ambiente dove vibra da secoli il termine mai soppresso e sempre palesato che risponde al magico suono: freedom. -
Il lecca-lecca. Le indagini del commissario Vallone
Passato e presente si riuniscono nell'antico scenario del palazzo Carafa, a Posillipo. Tra le strade di Napoli, tra via Duomo, Piazza Dante, Plebiscito e via dei Mille, fino ad arrivare al Commissariato di Vicaria, dove troviamo il commissario Mario Vallone, con il suo passo pesante e l'inseparabile puzza di sigari. Un uomo depresso. Un uomo che odia il suo lavoro, odia se stesso, e odia quel maledetto mercato davanti al suo commissariato. Ma nello stesso tempo è un uomo d'intuito infallibile. Tutto succede quando nel suo ufficio arrivano delle telefonate anonime, per denunciare degli omicidi. Ecco che il commissario Vallone diventa il detective più astuto del mondo. Si fa carico di quegli omicidi importanti. Così lo seguiamo, all'interno del Commissariato e in giro per Napoli nel suo indagare, cercando di scacciare giornalisti invadenti come Raffaele, suo vecchio amico, e collaborare con i superiori del Nucleo Investigativo dei carabinieri. Il commissario con la sua squadra si trova davanti ad una serie di omicidi, di morti con doppie identità e traffici illegali. Morti apparentemente scollegate tra loro, ma che in realtà sono accomunate da un retroscena molto delicato... -
Il nostro diario al tempo del Coronavirus
La pandemia di Covid-19 del 2019-2020 è l'epidemia mondiale della cosiddetta ""malattia da nuovo coronavirus"""", provocata dal virus SARS-CoV-2. I primi casi hanno coinvolto principalmente lavoratori del mercato umido di Wuhan in Cina, in cui si vendevano pesce e altri animali, anche vivi e da dove, in seguito, il virus si è diffuso a macchia d'olio in tutto il mondo portato dai viaggiatori internazionali. La malattia ha iniziato a manifestarsi attraverso strane polmoniti che hanno portato alla morte migliaia di persone nel mondo (solo in Italia 32.616 decessi al 22 maggio 2020). La PAV edizioni presenta questa """"particolare"""" antologia che nasce grazie alla collaborazione di alcuni autori della casa editrice, dando vita ad un vero e proprio diario. Tra queste pagine il lettore rivivrà, grazie a episodi narrati, a profondi versi poetici, un periodo che sarà ricordato come l'anno più buio degli ultimi secoli e servirà da testimonianza alle generazioni future."" -
Il collezionista di organi. Il commissario Debora Giovagnoli
Roma, 2020, una città sconvolta da un virus letale che sta mietendo vittime in tutto il mondo. Un serial killer che semina lungo il proprio cammino una serie di orrendi omicidi, accomunati da un macabro dettaglio. Il contesto storico difficile e l'ombra di un pericoloso assassino a piede libero, si intrecciano nella fitta trama che farà da sfondo ad un'indagine densa di colpi di scena. È una corsa contro il tempo, riuscirà il commissario Debora Giovagnoli a risolvere il caso e difendere la città e i suoi abitanti dal pericolo incombente? -
Approdi nel quinto mondo
"Vi basterà chiudere gli occhi un solo attimo, concentrarvi, distaccarvi dalla quotidianità e inoltravi come naviganti in cerca di un porto sicuro in """"Approdi nel quinto mondo"""". Ho scritto questa silloge poetica lasciando perdere la monotematica. La poesia non può essere imbrigliata e circoscritta in un unico argomento. No, la poesia spazia, si capovolge e si raddrizza. Non è nemmeno prigioniera del significato di ogni singola parola, di un verso o di una strofa, ogni lettore la può interpretare e fare sua. A seconda di come la si legge vi è un senso di libero arbitrio emozionale che la rende decisamente la forma d'arte letteraria più diretta e intima per chiunque. """"Approdi nel quinto mondo"""" è stato per me una navigazione introspettiva dei miei stati d'animo, del mio essere vivo e del mio modo di affrontare la vita. Del mio respirare nuovamente a pieni polmoni dopo anni di costrizione. Passione, dolcezza, amore, si alternano al coraggio, al gusto per la sfida, alla grinta necessaria per il superamento degli ostacoli. Nulla viene tralasciato. Anche la provocazione calza bene i propri stivali...""""." -
Isolato
Isolato è un mulo testardo. Come tutti i muli, del resto. Orfano dalla nascita, la solitudine è l'unica figura che l'accompagna fino a quando non conosce il padrone, un uomo dal ""buffo cappello in testa da cui spiccava una piuma marrone bella dritta"""". Assieme, affiorano in lui tutti quei sentimenti negati dal fato e, in breve tempo, diventa l'unica vera persona su cui poter contare.Scoprendo il calore della fiducia, però, si rende conto anche di quanto sia facile perderla. E in quel momento, di nuovo solo, decide di reagire.Durante il suo percorso, tra alti e bassi, si imbatte in un ragazzino, a prima vista molto diverso dal padrone. Ma sarà poi davvero così?Un racconto personale di un mulo, della sua solitudine e della sua battaglia; tra sofferenze, ricordi e piccoli momenti di felicità, questo cammino tra le montagne alpine in tempo di guerra lo porterà a farsi delle domande e a capire che l'aiuto è qualcosa di spontaneo, perché, con la persona giusta al nostro fianco, l'esserci non dev'essere neanche chiesto. Qualunque sia il cammino, nessuno potrà mai farcela da solo."" -
Il coraggio di vivere
Il mondo della disabilità visto con gli occhi di una giovane fisioterapista, ""raccontato"""" da lei stessa dopo molti anni, quando, ormai in pensione, si ritrova affetta da problemi fisici che le ricordano in parte quelli affrontati dai suoi pazienti, per i quali ha sempre mostrato affetto ed empatia. Una lezione di vita e di coraggio."" -
Manifesto incerto. Con Walter Benjamin, sognatore sprofondato nel paesaggio
Premio Goncourt 2019rnMescolando episodi autobiografici e affondi sulla straordinaria figura di Benjamin, Pajak ricostruisce con passione critica alcuni momenti fatali del Novecento europeo, tavola dopo tavola, frase dopo frase, muovendosi tra Parigi, Capri e una desolata Sicilia d'aprile.rnrn«Frédéric Pajak ha inventato un nuovo genere, il ""saggio grafico"""". O forse non l'ha inventato lui, ma quel che è certo è che lo ha portato alla sua forma più perfetta» – Le Nouvel Observateurrn«Un libro da godere, stampato su carta spessa e ruvida come si deve» - La Stamparn«Leggere Pajak è un'esperienza che non ha equivalenti nella letteratura del nostro tempo» – L'ExpressrnrnAmburgo, 1932. Un uomo dall'aria stanca, abito scuro e ventiquattrore alla mano, si appresta a salire sulla passerella del cargo Catania, diretto a Ibiza. È Walter Benjamin, critico e scrittore ancora senza fama né opera, in fuga da una Germania sull'orlo della follia. Isolato e lontano da ogni forma di modernità, finirà per indagare il proprio tempo come nessun altro. Losanna, 1980. A pochi giorni dall'attentato che ha ucciso ottantacinque persone nella stazione di Bologna, un uomo arruffato e infreddolito varca la soglia di un bar di periferia, terra franca di neonazisti e fanatici antisemiti. È Frédéric Pajak, scrittore e disegnatore inclassificabile, alla deriva per l'Europa inseguendo l'opera di una vita, «un libro fatto di parole e immagini, scene d'avventura, ricordi sparsi, aforismi, fantasmi, eroi dimenticati, alberi, la furia del mare». Mescolando episodi autobiografici e affondi sulla straordinaria figura di Benjamin, Pajak ricostruisce con passione critica alcuni momenti fatali del Novecento europeo, tavola dopo tavola, frase dopo frase, muovendosi tra Parigi, Capri e una desolata Sicilia d'aprile. Entrare nelle pagine e perdersi fra i tratti a china degli oltre cento disegni di Manifesto incerto significa intraprendere un viaggio militante e commosso nei territori della melanconia e della bellezza."" -
La fossa dei peccati
Nel mondo di Marcel Aymé le cose non vanno mai come ci si aspetta. Del tempo, per esempio, c'è poco da fidarsi: può capitare di ritrovarsi invecchiati di diciassette anni in virtù di un decreto sconsiderato, oppure fare la fine di quell'innamorato che viveva solo un giorno su due, peraltro struggendosi al pensiero delle voluttà perdute nelle ore in cui non esisteva. E mentre a Montmartre salta fuori che esistono quadri in grado di parlare letteralmente alla pancia delle masse, la polizia di Parigi è messa in scacco da un fantomatico ladro che passa attraverso i muri senza battere ciglio. Muovendosi da consumato improvvisatore sullo spartito del fantastico, Marcel Aymé imbastisce una realtà indisciplinata, sempre sulla soglia dell'impossibile, descrivendo con bonaria e divertita partecipazione le bislacche traversie di uomini d'improbabile eccezionalità. Dai racconti de La fossa dei peccati - scritti anche per «dimenticare i giorni amari del mercato nero, dell'anarchia, della corruzione, delle tessere per qualunque cosa, della fatica e dello scoramento» - emerge in tutta la sua incontenibile leggiadria il talento mordace e spiazzante di un maestro d'invenzioni e fumisterie. -
Libertà grande
Diario di viaggi immaginari e taccuino di estasi letterarie, Libertà grande è una celebrazione, un inno, un incantesimo dove la lingua si dispiega nel suo massimo potere evocativo e la parola è l'orizzonte in cui gli esseri umani abitano il mondo.«Era per noi soltanto che si accendeva fino al limite dell’orizzonte quella cannonata da fine del mondo, come una Waterloo di solitudini.»In rari e preziosi casi, la potenza della letteratura è tale da far vivere il miraggio della perfezione. Lo si scorge come un miracolo sospeso, ad esempio, nella serie di poemi in prosa che compone Libertà grande, raccolta di testi vertiginosi pubblicata originariamente nel 1946 e poi arricchita per oltre un ventennio da uno dei maestri di stile del Novecento francese. Attraversando deserti di ghiaccio, architetture trasfigurate dalla luce dell'alba e porti affollati di vele notturne Julien Gracq si abbandona a suggestioni dal sapore surrealista senza per questo rinunciare al nitore classico della frase cesellata né tantomeno a un gusto romanzesco capace di donare un afflato d'avventura a ogni paesaggio. -
Trappole e imboscate
Una donna scopre di essere allergica al marito, mentre una coppia sgangherata va in giro per l'Europa a rovinare con bonaria incoscienza vernissage ed eventi benefici; intanto, in un Brasile incantato, un avvocato fa i conti con una vita divenuta troppo comoda, e nella provincia tedesca un moderno pifferaio magico dal cuore animalista sconvolge la quiete di un villaggio. ""Trappole e imboscate"""" - che fin dal titolo promette stupore e sorprese - è un fiume in piena di eventi quotidiani e improbabili, di avventure sempre sull'orlo dell'irrealtà. Grazie a un sapiente uso di richiami interni e personaggi ricorrenti, con una lingua di gioiosa inventiva, e senza mai «far torto alla suspense», Sas?a Stanis?ic? ci trascina da una pagina all'altra, in un variopinto collage di racconti fitto di aneddoti, metafore, divagazioni e ritratti: tasselli di quel mondo di idiosincrasie e miracoli in cui tutti, giorno dopo giorno, ci troviamo a vivere. Storie dentro storie snocciolate con la generosità e le astuzie di un geniale chiacchierone, un narratore assai inaffidabile al quale dobbiamo per forza dar retta perché ha la voce di un amico che ci conosce da sempre."" -
I fratelli di Serapione. Racconti e fiabe. Vol. 1
«E. T. A. Hoffmann non è solo un autore capitale dell'Ottocento: i suoi Fratelli di Serapione vanno considerati le Mille e una notte o il Decameron del Romanticismo» - la Lettura«Arriva in una nuova edizione a cura di Matteo Galli ""I fratelli di Serapione"""" ovvero quello che è una sorta di """"Decameron"""" dell'autore romantico tedesco. Un compendio di fiabe, incantesimi e racconti immortali come """"Lo Schiaccianoci""""» - Robinson«Una nuova edizione dei racconti per riscoprire un genio inquieto dell'Ottocento» - il VenerdìrnrnUn gruppo di amici, postisi sotto l'egida dell'eremita Serapione, si ritrovano dopo lungo tempo per raccontarsi a vicenda una serie di storie e novelle dei generi più disparati, tra cui la celeberrima Schiaccianoci e il re dei topi e la vertiginosa Le miniere di Falun. Unica regola: ubbidire al «principio serapiontico», ovvero, in sostanza, «impegnarsi a non tormentarsi mai e poi mai con robaccia di pessima qualità». Ne nasce una camera delle meraviglie del racconto, dove l'alternarsi dei toni e delle ambientazioni scelti da ciascuno dei narratori dimostra tutta la felice duttilità dell'autore di queste pagine pirotecniche: E.T.A. Hoffmann."" -
Di pipistrelli, di scimmie e di uomini
La tranquilla e indaffarata quotidianità del fiume Ebola, assiepato di barche e circondato dalla luce illibata di un cielo terso, rischia di sgretolarsi quando un virus mai davvero sopito ricomincia a mietere vittime. Poco distante, all'ombra di un enorme mango che segnala l'inizio della savana, la piccola Olympe raccoglie un cucciolo di pipistrello. Qualche ora dopo un gruppo di cacciatori bambini rientra al proprio villaggio con il cadavere di un gorilla. Intanto, Agrippine e Virgile - una dottoressa e un ricercatore - si apprestano a salpare in piroga per dare il la a una campagna di vaccinazioni. Saranno due mondi lontani, un Occidente che investe in speculazioni economiche e ambientali e un'Africa rurale ancora in preda agli atavismi di un ingombrante passato coloniale, a ritrovarsi d'un tratto egualmente impreparati di fronte a una minaccia invisibile. In ""Di pipistrelli, di scimmie e di uomini"""" - che prende il titolo dalla catena del contagio - Constant indaga e riconnette tra loro gli avvenimenti minuti e insignificanti che si nascondono dietro l'insorgere di un'epidemia, consegnandoci un potente romanzo sull'universalità del rapporto tra l'essere umano e le sue paure."" -
Transito
La Marsiglia del 1940 è una città in fuga. Mentre esuli provenienti da mezza Europa sono alla spasmodica ricerca di un foglio di via, un operaio tedesco dalle vaghe convinzioni politiche ma dal sicuro odio per i nazisti si ritrova invischiato in uno scambio di persona e in un irresistibile triangolo amoroso. Scampato al campo di concentramento, entra in possesso di una valigia contenente lettere private e un bruciante manoscritto incompiuto: sono l'ultimo lascito di un geniale scrittore che, contro ogni aspettativa, diverrà la sua ancora di salvezza ma anche un fantasma ingombrante. Nelle sue peregrinazioni tra i caffè, i vicoli e le mille sale d'attesa di una burocrazia implacabile, il fuggiasco conosce una donna che insegue le tracce del marito perduto. Scoppia così un amore precario e ingarbugliato che annoderà i loro destini in un intreccio di equivoci, fino a un esito imprevisto e di dolorosa bellezza. In questo romanzo dal passo incalzante e dall'inesausta tensione etica, pervaso degli odori di un mare chimerico e solcato da miraggi di navi, Anna Seghers ritrae la tumultuosa coralità di un'umanità in transito, in viaggio - forse da sempre - verso un approdo di pace. -
La donna gelata
L'educazione sociale, sentimentale e sessuale di una donna dalla provincia francese degli anni Quaranta alla temperie di liberazione degli anni Settanta.«La frequenza dei verbi all'infinito dà il senso della vita che scorre, e l'autobiografia si fa strumento, sguardo proprio ma universale che si alza sulla storia e sul mondo di tutte» - Donatella Di Pietrantonio, Robinson«Ernaux passa attraverso il corpo, i desideri, la sessualità. la carne per raccontare una condizione che non può essere ridotta a un'unica dimensione, tantomeno a quella puramente autobiografica, anche se il percorso ha tutte le caratteristiche di una dolorosa presa di coscienza, inevitabile, liberatoria. In gioco, più che la felicità a cui la scrittrice sembra non dare troppo peso, c'è l'integralità della persona, il suo riconoscersi in sé stessa.» - Cristina Taglietti, la Letturarn«Sempre attenta ai bisogni degli altri. Come se per una donna non ci fosse nulla, proprio nulla, di più importante»rnLe scoperte e i tabù dell'infanzia, gli ardori e i conformismi dell'adolescenza, gli anni trepidi e indipendenti dell'università, ingolfati di amori e di scelte, finché i mille bivi della giovinezza non convergono in un'unica via dalla forza di attrazione quasi irresistibile: il matrimonio, la fondazione di una famiglia. E qui lo squilibrio di ruoli e mansioni tra moglie e marito, tra madre e padre condanna l'autrice alla glaciazione dell'interiorità e del desiderio. In un continuo contrappunto tra le proprie esperienze e i modelli imposti dall'onnipresente universo maschile – nel sussidiario delle elementari come nei riti collettivi della gioventù e nei luoghi comuni sulla «femminilità» –, Annie Ernaux descrive con precisa passione l'apprendistato alla disparità di una donna, consegnandoci con spietata limpidezza un'impareggiabile radiografia della moderna vita di coppia.