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La notte dei tempi
Sotto il sole accecante dell'Antartide una spedizione francese, impegnata in rilevazioni di routine, s'imbatte per caso in una scoperta sensazionale: a 900 metri di profondità, intrappolati nella roccia, vengono rinvenuti i resti di una civiltà antichissima, primordiale, che pare aver posseduto conoscenze scientifiche futuristiche. Quando poi, da quel passato perduto, riemergono i corpi ibernati di un uomo e di una donna, la scoperta si trasforma in rivelazione. Ben presto i governi, le Nazioni unite e gli spettatori di tutto il mondo, incollati davanti ai notiziari, capiscono che in quelle lande desolate è in gioco il futuro dell'umanità. Capace di mescolare thriller e denuncia ecologica con una strabiliante inventiva affabulatoria, La notte dei tempi è un viaggio straordinario attraverso gli enigmi dell'amore e gli azzardi del progresso, una storia senza tempo intrisa della forza dei grandi miti di fondazione delle civiltà. Con questo romanzo pubblicato all'inizio del 1968 - che già prefigura i moti del Maggio francese - René Barjavel è entrato di prepotenza nell'olimpo dei maestri della fantascienza mondiale. -
Il romanzo da tre soldi
"Il romanzo da tre soldi"""", ovvero come raccontare il capitalismo e i suoi vizi tramite un poliziesco. In una Londra di inizio Novecento, malfamata, caricaturale e allegorica - ispirata al cinema muto, ai fumetti e alla prima letteratura pulp - Macheath e i suoi compari di malaffare sovrintendono a un mondo di rispettabili delitti, legato a doppio filo alla politica e agli interessi finanziari. C'è Peachum, «la massima autorità in tema di miseria», che tiene scuola su come mendicare, Coax che prende una percentuale su tutti i traffici della città, Polly che si innamora del lato violento della vita, e poi una folla di personaggi gregari - avvocati, ministri, vescovi, banchieri e truffatori di ogni sorta -, tutti ingranaggi di un gigantesco meccanismo di denari e raggiri. Traendo spunto dalla propria pièce teatrale più famosa, Bertolt Brecht scrisse nel 1934 un romanzo fulminante - il suo unico pienamente compiuto e pubblicato in vita - che racconta la società capitalistica come un universo di gangster svelandone le storture e le crudeltà con straordinaria inventiva umoristica." -
Le nostre teste audaci. Lettere dalla creatrice delle sorelle March
Se la saga di ""Piccole donne"""" ha plasmato l'immaginario di generazioni di giovani lettrici, la vita della sua autrice è rimasta piuttosto in ombra. Dalla militanza femminista e abolizionista alla predilezione per i romanzi a tinte forti, dal difficile rapporto con la fama alla messa in discussione dell'istituto matrimoniale, le lettere di Louisa May Alcott (1832-1888) - tradotte per la prima volta in italiano - svelano l'intrepida e accidentata parabola di una scrittrice che seppe farsi largo in un mondo di uomini."" -
Più colorata del giorno è la notte. Lettere di malinconica letizia
Genio dei cromatismi, visionario «operaio» della pittura, Vincent Van Gogh (1853-1890) gettò luce e colore anche nelle sue lettere, animate da una sfrontata speranza e da un'inarrestabile smania di vita. In questa raccolta - che ripercorre il decennio del suo fervore creativo - gioia e disperazione, letizia e malinconia si mescolano in un'inedita tinta per farci conoscere in presa diretta le furie e le estasi di un artista impareggiabile. -
Hagard
Lukas Bärfuss ha scritto un romanzo forsennatorn«In un mondo tecnologico che si sente prossimo alla fine, un uomo comincia a dare segni di cedimento mentale... In altri tempi sarebbe stato l'inizio della sinossi di un romanzo distopico. Oggi lo pensiamo subito come un romanzo realistico, e nel caso di Hagard, del drammaturgo svizzero di lingua tedesca Lukas Bärfuss, è proprio così» - Vanni Santoni, la LetturarnrnUn paio di scarpe da donna intraviste nella folla in un pomeriggio di marzo. Tanto basta a Philip, agente immobiliare sulla quarantina, per dare avvio a un assurdo inseguimento al ritmo dei passi di una sconosciuta. Un atto trasgressivo e proibito, iniziato quasi per gioco, che diviene presto un'ossessione. Così, di colpo, Philip abdica alla propria vita, abbandona gli impegni, i doveri, ogni ruolo sociale, e si smarrisce, non senza ebbrezza, in un'esistenza interamente consegnata all'istante. Trentasei ore nella vita di un uomo, scandite un gesto alla volta da un narratore che tenta di decrittare le ragioni di un comportamento apparentemente inspiegabile. Ne nasce un'indagine serrata, tra immedesimazione ed enigma, con il respiro di una requisitoria sullo sguardo maschile, sulla dipendenza dalla tecnologia e sulle ambiguità della passione. Nel gergo della caccia il termine «hagard» designa quei falchi catturati in età adulta che non si lasciano mai davvero addomesticare. Sotto il segno di questa parola selvaggia, Lukas Bärfuss ha scritto un romanzo forsennato, che in un vorticare di ipotesi e immagini si inabissa nei fondali oscuri della coscienza contemporanea. -
Manifesto incerto. Sotto il cielo di Parigi con Nadja, André Breton, Walter Benjamin
Per lungo tempo camminare a Parigi ha significato «prendere confidenza con l'infinità del mondo». Mercati grandi come quartieri, stazioni dalle enormi volte d'acciaio e un fitto reticolo di vicoli dove a ogni passo si celava la vertigine della scoperta. Era, quella Parigi, una città in grado di trasfigurare letterariamente ogni sguardo, e cambiare il corso di una vita. Accadde al pittore americano Edward Hopper, che nella capitale francese tornò più volte per forgiare il suo stile unico. E accadde a Nadja, giovane donna spavalda e spaesata che in un pomeriggio stanco d'ottobre incontrò su un boulevard l'uomo che l'avrebbe trasformata in un mito poetico, per poi abbandonarla sull'orlo della pazzia: André Breton. E accadde anche a Walter Benjamin, che con uno dei suoi scritti più mirabili la elesse definitivamente capitale del XIX secolo. Con disegni dall'immediata e durevole forza evocativa, e una prosa traboccante commozione, Frédéric Pajak appaia figure storiche e destini privati, convoca Charles Baudelaire e Frida Kahlo, grandi artisti e illustri sconosciuti, per comporre un inno d'amore a una città che «ha stremato di gioia e dolore migliaia di anime». -
I fratelli di Serapione. Racconti e fiabe. Vol. 2
Dopo il terremoto delle guerre napoleoniche, un gruppo di amici, postisi sotto l'egida dell'eremita Serapione, si ritrovano a Berlino per raccontarsi a vicenda una serie di storie e novelle dei generi più disparati, tra cui ""La signorina Scudéry"""" - racconto fondativo del genere poliziesco -, """"Signor Formica"""" e """"L'ospite inquietante"""". Unica regola: ubbidire al «principio serapiontico», ossia trascendere sempre la realtà con l'aiuto dell'immaginazione, e «impegnarsi a non tormentarsi mai e poi mai con robaccia di pessima qualità». Ne nasce una camera delle meraviglie del racconto, dove l'alternarsi dei toni e delle ambientazioni scelti da ciascuno dei narratori dimostra tutta la felice duttilità dell'autore di queste pagine pirotecniche: E.T.A. Hoffmann."" -
Resoconto parigino
Con la sua penna prodigiosa, Mann evoca intere tradizioni culturali e interroga l'ambigua relazione tra letteratura e politica.rn«La traduzione di Federici Solari è piacevole e ben curata; anche le apparenti imprecisioni trovano giustificazioni stilistiche» - Rita Monaldi e Francesco Sorti, RobinsonrnNel gennaio 1926, dopo un comodo viaggio in vagone letto, Thomas Mann approda a Parigi in compagnia della moglie. Accolto come un vero e proprio «emissario dello spirito tedesco», trascorre nove giorni nella capitale francese, durante i quali incontra grandi personalità, pronuncia discorsi, intesse relazioni. Sfrecciando in taxi da un appuntamento all'altro per una Parigi «scintillante di luci e pubblicità», Mann incrocia personaggi singolari - come la memorabile figura del conte Coudenhove, convinto di poter unificare l'Europa in capo a un paio d'anni -, ma soprattutto si confronta con scrittori, attivisti e intellettuali che stanno cercando di costruire un futuro di pace. Fra un pranzo a base d'ostriche e un ricevimento di gala, ""Resoconto parigino"""" affianca questioni epocali - quali la riconciliazione tra Francia e Germania e lo scontro tra democrazia e nazionalismi - a pagine di ciarliera e divertita mondanità."" -
Le cose della vita
Sono le undici del mattino. Sulla Nazionale 13 che collega Parigi a Rennes, la MG 1100 procede a centoquaranta chilometri all'ora in direzione dell'ampio curvone della località chiamata La Providence. Alla radio, la voce di Charles Trenet canta una vecchia canzone, ""Revoir Paris"""". Il riverbero del sole fa brillare sull'asfalto le tracce lasciate da un acquazzone di fine estate e riaccende nella memoria dell'uomo al volante i primi istanti di un amore lontano. Nella tasca della giacca, una lettera da non spedire. L'uomo fa il gesto di accendersi una sigaretta; non immagina quanto due soli secondi possano essere decisivi, e modificare senz'appello il corso degli eventi. Con la maestria di un perfetto cineasta, Paul Guimard orchestra una densa narrazione a metà strada tra la vita e la morte, in cui si alternano l'emergenza del presente e i ricordi lontani, il sovrapporsi delle voci e le impressioni di profumi perduti."" -
Cora nella spirale
Quando nel 2008 fallisce la Lehman Brothers, Wall Street crolla. L'onda d'urto è spaventosa e impatta anche l'altra sponda dell'oceano. Al rientro dal congedo di maternità, Cora Salme, impiegata nel settore marketing della compagnia assicurativa parigina Borélia, si ritrova alle prese con nuovi capi e con un ambiente molto più competitivo e asfissiante di quello che aveva lasciato. Le parole d'ordine sono ottimizzazione, rinnovamento, ristrutturazione. Barcamenandosi tra l'ufficio, il compagno Pierre e la piccola Manon, Cora cerca faticosamente di inventare uno spazio per se stessa, ma senza accorgersene finisce per cadere in una spirale dalla quale non riesce a uscire. Poi in un mattino di giugno tutto precipita e il dramma che si ordiva da mesi arriva, irrimediabile. ""Cora nella spirale"""" è un romanzo che parla la lingua del presente per comporre il ritratto indimenticabile di una donna dei nostri giorni."" -
La sera sulle case
Capace di schizzare folgoranti miniature, ma anche di abbandonarsi a paesaggi accesi di mille colori, Eduard von Keyserling compone un romanzo corale, denso di triangoli amorosi, duelli e ardori mai sopiti.«Pubblicato nel 1914, ""La sera sulle case"""" è tra i romanzi più belli dello scrittore tedesco. Il tema centrale è soprattutto quello dello scontro generazionale. E l’intreccio, che si sviluppa succintamente intorno a un fidanzamento e a un adulterio, è più che altro funzionale alla messa in scena del dramma di una generazione che cerca una via d’uscita di fronte all’atmosfera claustrofobica che regna nei castelli familiari.» – Michela Marzano, Robinson – la Repubblica""""Dio mio,"""" pensò Fastrade """" qui si vive come se da un momento all'altro dovessimo svegliarci, e solo allora cominciare a confrontarci con la realtà.""""La giovane baronessa Fastrade von der Warthe torna nel castello di famiglia per accudire il padre. Ritrova così il mondo dell’infanzia e gli innevati scenari del Baltico, ma anche l’atmosfera di immobilità in cui vive un’aristocrazia ormai fuori dal tempo che si ostina a sottrarsi a ogni innovazione. L’incontro con il famigerato Dietz von Egloff – inquieto rampollo che sperpera al tavolo da gioco le ricchezze del proprio casato – spingerà la ragazza a una scelta inaspettata... A pochi mesi dallo scoppio della Prima guerra mondiale, La sera sulle case mette in scena il conflitto generazionale tra la gaudente rassegnazione dei padri e la vana ribellione dei figli, coniugando in un perfetto equilibrio formale tragedia e ironia, melanconia e levità, dialoghi serrati e descrizioni suggestive. Capace di schizzare folgoranti miniature, ma anche di abbandonarsi a paesaggi accesi di mille colori, Eduard von Keyserling compone un romanzo corale, denso di triangoli amorosi, duelli e ardori mai sopiti."" -
La luce che pioveva
Una figlia si rivolge alla madre, ne raccoglie l'eredità di storie che appartengono a un'Italia non lontana nel tempo, ma già parte di un orizzonte mitico. L'infanzia tra le cascine del Piemonte, le preghiere al posto delle filastrocche, l'apprendistato alla vergogna e alla fatica, la passione del lavoro, la prima automobile, l'amore per un marito esuberante e fragile, per i figli inaspettati. Procedendo per brevi capitoli che segnano tappe e incontri, ""La luce che pioveva"""" illumina con sguardo acuto e partecipe il percorso di una donna e di un Paese in trasformazione. Un libro intimo che – incalzando il «tu» materno senza mai giudicarlo – narra alla seconda persona singolare l'avventura di un'esistenza normale."" -
Porte d'inchiostro
La raccolta di Dolores Santoro è composta da due parti distinte ma, allo stesso tempo, speculari. Due metà dello stesso cuore, di cui il lettore giunge quasi a percepirne il battito con i suoi ritmi. Se nella prima parte la protagonista è la Natura, nella seconda i versi, più intimi, sono rivolti sempre e solo a un unico interlocutore, l’Amore.Perché sono loro, la Natura e l’Amore, accanto all’Arte che ne è l’espressione, le vere – e uniche – porte verso la Vita. Gli accessi che innalzano il corpo e l’anima, conducendoli in uno stato di grazia che, seppur momentaneo, rende sazi, ubriachi di gioia. È per questi frammenti di incanto che è necessario, e perfino indispensabile, non arrestarsi. Perché non importa che duri per sempre o il tempo di un soffio: l’essenza della felicità sta nella magia degli attimi. -
Dentro il tuo cuore. Breathless series. Vol. 2
La vita è una giostra di emozioni. Luca e Isa hanno attraversato la tempesta, si sono innamorati due volte e adesso sono proiettati verso un futuro fatto di speranza, ma anche di paure e dubbi. Trovare un lavoro, una casa, le difficoltà sembrano non finire mai, e quando tutto comincia ad andare finalmente per il meglio, ecco che il passato torna con prepotenza. Un passato che non si può cancellare con un colpo di spugna, fatto di ombre che avvelenano il cuore e che potrebbero ostacolare i desideri di due ragazzi che si sono scelti contro tutto e tutti. Amore, dolore, ricordi che riaffiorano e quel bivio che anni prima ha cambiato per sempre la vita di Isa. Il loro legame saprà resistere all'ennesima tempesta o il nodo si scioglierà lasciandoli scivolare lontani, ognuno nel proprio abisso? -
La paziente zero
Quando arriva a Parigi dopo essersi trasferita da Saint Crépin, Colette si rende conto che niente è più come prima. La vita che faceva nel suo paesino di montagna è del tutto diversa da quella della capitale avvolta dalle luci, dagli inebrianti profumi della pâtisserie e dai suoi abitanti così eleganti. Con la sua tuta da ginnastica di qualche taglia più grande e la sua ossessione per la ricerca della perfezione, sa che sarà difficile ambientarsi. Perché lei da subito per i suoi compagni di classe è Colette la merde. In special modo per Mélanie Meunier che, con la sua chioma rosso fuoco e la sua bellezza, rappresenta un esempio per la nuova arrivata, ma anche il suo principale ostacolo. Come insegnano i libri di arte che a Colette piacciono tanto, però, sono i dettagli delle opere a fare la differenza. E così sarà proprio un dettaglio, un segreto imprevisto, che legherà le due in un’amicizia dai contorni indefinibili, un rapporto che diventerà presto ossessivo, totalizzante, infido per la mente labile di un’adolescente insicura che, per diventare finalmente qualcuno, regalerà l’anima al proprio nemico. -
ABC del vino. Appunti per bere consapevolmente
Dal ciclo della vite alle diverse tecniche di vinificazione, dalle tipologie di suolo alle pratiche colturali, dalla composizione del vino all'assaggio... e molto altro ancora. Una guida agile e completa rivolta sia agli appassionati che ai neofiti, un viaggio affascinante che ci condurrà a comprendere e ad apprezzare le infinite sfumature del calice e ad assaporarne ogni dettaglio, nonché a scoprire l'immenso lavoro, la cura e la dedizione necessari alla produzione di ogni singola bottiglia, in un percorso che inizia dalla terra per arrivare al nostro palato, nella ferma convinzione che per produrre un vino di gran pregio occorra partire innanzitutto da un profondo rispetto per la natura e per i suoi cicli. -
Ciccilla. La brigantessa dal cuore di pietra
Ciccilla è passata alla storia per essere stata una tra le più sanguinarie brigantesse di tutti i tempi. E in effetti lo era. Temeraria e spavalda, dispensava cattiveria infierendo sulle sue vittime e seminando il terrore. Ribelle e senza scrupoli si è posta a capo della banda di suo marito, Pietro Monaco, ex soldato borbonico datosi poi alla macchia, determinando strategicamente la sorte dell’intero gruppo. Ma Maria Oliverio – questo il suo nome di battesimo – non ha solo collezionato crimini. Ha affrontato a testa alta le ingiustizie del potere costituito senza mai scendere a compromessi, ha rivendicato e affermato la supremazia della figura femminile capovolgendo i canoni del tempo, ha stravolto la sua vita in nome dell’amore e ha dato prova di un immenso coraggio. Indubbiamente non costituisce un modello a cui ispirarsi, ma ci ricorda che, in questo come in molti altri casi, la verità non è mai solo una ma è la somma delle prospettive da cui la sia osserva. -
La verità dei topi
Prendete la tv, la fantapolitica e i thriller. L’hard-boiled, l’avventura, il sogno e l’incubo. I film, la musica, i grandi romanzi. Le chiacchiere, i filò, i rumors. Certa letteratura sudamericana e l’esistenzialismo francese. Aggiungete due pugni di ironia, una stilla di vetriolo, una manciata di emozioni, intrighi, complotti e peripezie, l’ingenuità di un bambino, un pizzico di dolore, una spruzzata d’amore, un cucchiaio di zucchero e un tuorlo. Pettinatevi con cura, e tritate tutto in un frullatore. Otterrete una farsa fantasmagorica, a tratti talmente grottesca da sembrare reale. ""La verità dei topi"""" è la storia assurda e rocambolesca del mondo, narrata attraverso gli occhi di Edgar Kospic, anni undici, nato in Venezuela ma d’origine ungherese, scampato all’incendio che ha ucciso tutta la sua famiglia. Un’odissea ironica e psichedelica, tra topi, favelas, narcotraffico, peregrinazioni e letteratura (in ogni sua declinazione). Al centro, la vicenda di un bambino alle prese con i misteri della vita e le invenzioni della scrittura, che con il sorriso e la meraviglia esplora l’incantevole e universale condizione dell’essere umano."" -
Anche la strega cattiva è buona. Dialoghi con Oreste
Oreste è un ragazzo “speciale”. Vive in un mondo tutto suo, dove anche la strega cattiva è buona, Babbo Natale esiste davvero e per sempre, ogni persona è “bella” e tutto costa un euro. La sua mamma ce lo fa conoscere attraverso i loro dialoghi quotidiani, fulminanti scambi di battute di volta in volta surreali, teneri, pungenti… “filosofici” nel senso più ampio del termine. Tramite le loro voci, alternate ad aneddoti di vita vissuta, entriamo in punta di piedi nella loro esistenza, fatta di tanto amore, infinita pazienza, enorme coraggio e difficoltà inimmaginabili. Non un libro sull’autismo, ma un libro su ciò che Oreste è, nonostante l’autismo. -
Oro, luce e miele
Una raccolta di liriche sognanti, luminose e malinconiche al tempo stesso. Con poche, soavi pennellate, Gabriele Zanini ci immerge negli echi della sua infanzia e giovinezza, lontane ma mai veramente perdute; nelle gioie e nelle trepidazioni del suo presente; nell’incertezza e nel timore per il futuro. Diverse stagioni della vita, ma ugualmente filtrate dall’occhio di un cantore che, in ogni dettaglio dell’esistenza – l’immensità del mare, la benedizione della pioggia, il sorriso di una figlia, un momento condiviso con una persona amata, il ricordo di chi non c’è più –, riesce a vedere (e a ritrasmetterci intatta) tutta la sfolgorante e dolorosa bellezza dell’esistenza.