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Acrosticamente. Poesie in acrostico
Dopo ""Vagazioni"""" e """"Corpo bifronte"""", Salvatore Rondello ci regala questo testo poetico, che è stato concepito nella forma letteraria dell'acrostico. L'idea che vi soggiace è quella di un tesoro nascosto, custodito nello scrigno del componimento, la cui chiave segreta sta nelle iniziali di ogni verso. In origine tale pratica aveva funzioni probabilmente magiche, ma finì pian piano per assumere connotazioni ludiche. L'uso che ne fa Rondello è di tipo mnemonico, quasi a voler fissare un monito in sigle facilmente memorizzabili. Si tratta perlopiù di manifesti e di appelli che invitano ad una visione etica e sana della vita, con occhi puntati all'humanitas che ci vive dentro, ma che tendiamo purtroppo, da sempre, a far cadere in oblio."" -
Sonetti per un anno. Vignette di satira politica e quotidiana
Questa raccolta di sonetti, rifacendosi a Giuseppe Gioachino Belli per l'ispirazione e a Luigi Pirandello per il titolo, ripercorre un anno di vicende politiche e quotidiane: le prime riguardano la singolare esperienza del governo Cinquestelle-Lega, tramontata nell'agosto 2019; le seconde danno spunto a riflessioni semiserie sul vivere comune. Con ironia, mitigata da un pizzico di autoironia, nella forma concentrata del sonetto, da degustare senza fretta. -
E viva!
«La silloge ""E viva!"""", frutto del lavoro di Francesca Ruth Brandes e Valter Esposito, si compone di due sezioni maturate durante il periodo del distanziamento sociale. Le poesie, pur distinte nella loro componente autobiografica, sono costituite da continui rimandi dialogici, creati grazie a un intreccio di voci che offre al lettore uno sguardo complessivo su diverse tematiche, invitandolo a una ricezione attiva dei testi. Testimonianza """"più intensa della crisi, giacché non solitaria"""", quest'opera rappresenta l'esito di una raffinata riflessione sui temi del quotidiano in un contesto inatteso e ancora inesplorato.» (Prefazione di Alessandro Scarsella)"" -
Il Decameron oggi. Creatività ai tempi del Coronavirus. Antologia di novelle degli alunni della Scuola Secondaria IC di Basiglio, Milano
Quello di ""Il Decameron oggi. Creatività ai tempi del Coronavirus"""" è un progetto della Scuola Secondaria di Primo Grado dell'IC di Basiglio, nato dal desiderio di comprendere un presente per tutti inedito, attraverso lo studio della storia e della letteratura. Ispirato al Decameron di Boccaccio, rilegge il presente di uno spaccato della società e della realtà scolastica italiana, impegnata nella Didattica a distanza, raccontando il passato, attraverso le grandi pesti della letteratura classica. A """"Il Decameron oggi. Creatività ai tempi del Coronavirus"""" gli alunni dell'IC di Basiglio hanno contribuito ciascuno con la scrittura di una novella, che trae il suo incipit dal titolo di un classico della letteratura internazionale. Questo, come una carta gettata su un tavolo da gioco, diventa lo spunto per far volare la fantasia, trasformandola in competenza di scrittura, sviluppata attraverso un laboratorio creativo. Le novelle, come nel Trecento, sono state per gli alunni e le loro famiglie un modo per passare la quarantena, guardando oltre, oltre la reclusione, oltre le vite rimaste sospese."" -
Progetto per una casa
Oggi più che mai, mentre la società moderna, colpita dall’emergenza sanitaria, si trova a fare i conti con isolamento, costrizioni e chiusure forzate, ognuno è costretto a ripensare la propria concezione di “casa”: luogo sicuro e protetto dal mondo esterno, oppure ambiente soffocante, che non lascia spazio al respiro, alla fantasia, alla personalità? «È la casa la prima forma di separazione, di isolamento. Più comoda e confortevole sarà la casa, più facilmente ci sentiremo protetti al suo interno, con il rischio di alimentare senza accorgercene un senso di incertezza verso tutto ciò che è al di fuori delle mura domestiche e che potrebbe degenerare in avversione». -
Il pacco
Continua a esserci qualcosa di poco chiaro in tutta questa vicenda, ma (anche) a questo punto conta molto poco sapere cosa sia. Una piazza di una città, in prossimità di un lago. Un pacco. Una macchia di inchiostro blu. Una donna anziana vestita di nero, seduta su una sedia giallo canarino. Un giovane uomo con un cappello in testa e un ombrello aperto. Un telefono rosso. Questi gli ingredienti del ""pacco"""", in un'esplosione, un'accozzaglia di colori sgargianti e di oggetti e figure che poco sembrano condividere uno con l'altro: come mescolarli senza impazzire?"" -
Più che sinceri
Ti spiego adesso come vanno le cose. Adesso che sono calmo, che sono seduto Te lo dico piano piano come chi deve stare fermo tra una partenza e l’altra come chi aspetta di arrivare e di partire insieme e non ha tempo di sbagliare. In una Milano vista come di scorcio, dalla breccia di una finestra incastonata sulla parete di una casa, come un occhio spalancato sul mondo, sui suoi ritmi e le sue frenesie, un padre dialoga con il figlio. Una raccolta poetica sotto le vesti di un diario, pensieri e bozzetti in cui l’io lirico e l’autore si ritrovano a combaciare, quasi a spogliarsi della propria corazza, per dedicarsi al figlio Giacomo con tutte le proprie insicurezze. Un’antologia sincera, più che sincera, anzi, parte inziale di un progetto più ampio, un libro ancora in lavorazione, dal titolo Il teatro delle corsie. -
Ghost Track
Alla fine del nastro c'è sempre un altro nastro. Il timer sarà attivato appena prima della fine del nastro. Qualche tempo dopo il timer segnerà che il suo tempo è scaduto, ma adesso sa che a ciascun intoppo corrisponde la stessa risposta. Forse. -
Lettere d'Amore a Peter Rabbit
per altri fosti il centro del poema per me eri ciò che in esso vive e che lo annuncia, il verso intero, la parola che oggi mi congeda La natura, a tratti aspra, a tratti delicata, si delinea in ogni pagina con la sua forza evocativa. Non puro sfondo, ma protagonista assoluto un paesaggio marittimo, in cui l'elemento acquatico accompagna sentimenti ed emozioni del poeta; tra colori e pennellate di luci e ombre, tra rumori e silenzio, pace e tormento, il mare, con la sua pazienza millenaria, leviga e cura l'amore, riuscendo, forse, infine, ad alleviarne le asperità. -
In-finitudine. Storie di vite e altre poesie. Da un cimitero
"In-finitudine è una narrazione poetica, suscitata, derivata da un silenzioso camminare, osservare, riflettere, all'interno di un cimitero sopra le colline di Langhirano, Parma. In un luogo simbolico del finito, attraverso le sintetiche descrizioni presenti in molte lapidi, riprendono vita persone, parole, eventi, cose: """"materie"""" di un viaggio mentale, per intessere i fili invisibili che uniscono il ricordare al nostro presente. In-finitudine esprime anche una tensione che le fa togliere il trattino che la separa dall'infinito, che è l'altra aspirazione dell'umano: l'unico essere vivente che, per """"nascondere"""" ciò che è, ha inventato la finzione e le storie che nutrono da millenni la sua vita. Questa è soltanto una di esse."""" (Prefazione di Giordano Bricoli)" -
Parole immaginate
Valter Esposito con Parole immaginate ci offre un posto in prima fila da dove poter guardare lo spettacolo della vita, in questo caso la sua, ma che in realtà è quella di tutti noi. Un viaggio fatto di parole e immagini che accompagnano il lettore attraverso il prisma di emozioni che vengono messe a nudo e dalle quali non si può fare a meno di essere avvolti e coinvolti. Il poeta assume diversi ruoli: bambino, figlio, amante, vagabondo, mendicante e arriva però a spogliarsi di ogni maschera restando ""solo"""" Valter, perché unicamente in questo modo """"Ora i passi diventano leggeri, veloci, più leggeri. Le mani escono dalle tasche e si liberano nell'aria. Sono libero, libero di vivere."""" Un lavoro ricco di malinconia, ma carico di gioia, un piccolo inno alla vita. Prefazione di Francesca Ruth Brandes"" -
Tutti i pesci del mare
È sempre una questione di amore, si attraversino giorni limpidi o si elabori il lutto. Perché ci vuole più coraggio ad avere fiducia nelle radici profonde di un rapporto, a praticare la presenza piuttosto che l'assenza. È un esercizio costante, anch'esso pratica amorosa, percepire l'essere di chi abbiamo scelto nella nostra vita come ineludibile, oltrepassare le barriere del tempo e dello spazio. Nello scorrere dei versi, Francesca Ruth Brandes evidenzia che l'aura delle persone che non sono più con noi fisicamente, nonostante tutto, permane. Che la presenza è qualcosa di più complesso dell'essere tangibile. È una dimensione storica e affettiva che ci trasforma, giorno dopo giorno, ci rincuora e illumina cosa conti davvero. -
Venanzio il cormorano
Nel lontano Mare Chiuso la famiglia di Venanzio abitava da generazioni su uno scoglio antico protetto da un pino solitario sulla cima. Lui è un giovane cormorano che sogna di potersi librare in volo nei cieli azzurri del mondo in piena libertà, ma durante il suo primo Lungo Viaggio la sua vita verrà completamente sconvolta. Una terribile tempesta si abbatterà sullo stormo e Venanzio, ritrovatosi completamente solo, sarà imprigionato dai perfidi ""bipedi maligni""""..."" -
Versimail
I Versimail sono poemetti sui generis: sono versi di sopravvivenza dettati dal percepito, a puntate, formula inusuale, e con una vena paradossale che si traspone anche nella grafica e nel ritmo. La ricchezza della realtà e le risorse della lingua impongono slittamenti semantici, irruzioni dialogiche, esercizio e sorprese. La lingua stupenda. Talismano per Angelica, il Vademecum per ognuno (perché l'artista non è un opinion leader), le api che scortarono fuori dal bosco in Specie protetta!!, come recitano i titoli di ciascuna puntata, diventano altrettante occasioni per una folle saggezza, nella scompaginazione della percezione consueta, anche di cosa oggi sia poesia. Tre puntate di innocenza ed esperienza che si firmano come estremo contemporaneo, in cui l'autrice mostra dovizia di espedienti espressivi e nel contempo lo slancio di una forte ispirazione. -
La malafede. Perché oggi è indecente essere cristiani
L’ateismo del professor Renato Testa non è recente, ma nacque addirittura durante l’adolescenza, per di più - ironia della sorte - in una scuola salesiana, mettendo poi solide radici grazie ai successivi studi storico-filosofici, quando l’autore si rese conto che “Dio è morto”. Ecco perché, una volta in pensione, l’autore ha messo per iscritto il suo pensiero ateo in questo libro, tanto ponderoso quanto scorrevole, brioso e ricco di ironia. Ne ""La malafede"""", Renato Testa disseziona il cristianesimo e le sue scritture, sviscerandone assurdità e fallacie, per giungere alla conclusione che oggi essere cristiani non è più solo (per dirla con Odifreddi) impossibile, ma addirittura indecente."" -
Chiesa violenta. Prevaricazione, sopruso, malaffare
Avvocato cassazionista e psicologo, Gioacchino Nicotri si diletta da tempo a scrivere estese riflessioni sul cristianesimo e sulla religione in generale. In questo agile e scorrevole volume, in particolare, affronta le svariate forme nelle quali si è manifestata nei secoli la brutalità della Chiesa cattolica: non solo quella ""classica"""", legata all'Inquisizione, alle crociate o alla caccia o alle streghe, ma anche - e soprattutto - quella più subdola, che si manifesta nella corruzione del clero, nella pedofilia dei preti, nell'elevazione agli altari di individui che di santo avevano ben poco. Sulla base di tali premesse, il libro si rivolge a tutti, compresi i credenti e i dubbiosi, purché mossi dalla volontà di confrontarsi razionalmente con certe verità scomode."" -
Gesù. Un mito solare. Esegesi allegorica dei Vangeli
Nel raccontare la vita del Principe napoletano Raimondo di Sangro pubblicata col titolo ""Rum Molh"""", l'autore si cimentò a decifrare le criptiche indicazioni che il Gran Maestro massone aveva associate al progetto iconografico della cappella di famiglia: ne emergeva un'associazione tra la religione cristiana e quella pagana sorta precedentemente in Egitto e che non trovava una accettabile risposta. L'autore affronta quindi, in questa opera, una ricerca storica ed esegetica sulle fonti cristiane per cercare di verificare e capire il suggerimento di Raimondo che prospettava un'associazione tra la triade egizia alla trinità cristiana. Questa tesi, già espressa da Dupuis a fine '700, fu abbandonata in seguito a innumerevoli altre trattazioni svolte in chiave storiografica. Dopo i primi capitoli, che analizzano i dati storici relativi alla nascita del cristianesimo e alla relazione che di questa religione viene fatta nelle opere originali che ci sono pervenute, ben presto l'autore presenta un'interpretazione allegorica di numerosi passi dei vangeli; comincia così a esplicitarsi la natura astrologica del racconto evangelico."" -
Storia ascetica del Giappone. Dal culto antico a quello futuro
Insieme a pochi altri stati nel mondo, il Giappone rappresenta un mosaico di situazioni, emozioni e religioni molto diverse tra loro ma tutte accomunate dalla medesima ""parola d'ordine"""": la pacifica convivenza. Il Sol Levante, però, risulta peculiare anche perché il vissuto di tutte le fedi lì presenti si radica fin dagli albori della sua storia, arrivando a permeare anche la letteratura e l'intera società, portando, con il passare del tempo, a una commistione tra le principali credenze autoctone dello shintoismo e le fedi """"importate"""" come il buddhismo, il confucianesimo e il taoismo. In questo libro, partendo dalla storia, dalla filosofia, dalla mitologia e dalla letteratura, l'autrice (yamatologa, laureata presso l'Università degli Studi di Torino) ci guida alla comprensione della genesi e dell'evoluzione di un mondo così particolare, in un viaggio alla scoperta della religione e del misticismo in Giappone per comprendere le radici storiche di un grande passato e la loro influenza sul presente. Prefazione di Giuseppe Verdi."" -
Visioni di Isabel Rosberg
Estate 1953. Isabel Rosberg, brillante pianista, fugge dalla città in cui vive per intraprendere un viaggio di ritorno, dopo anni di assenza, alla villa di Stonecrow Hall, appartenuta per generazioni alla sua famiglia. La dimora si erge silenziosa oltre le colline, in prossimità di una foresta, cristallizzata nel tempo, e sembra averla attesa per anni; eppure, Isabel è tornata in quei luoghi con un unico scopo: vendere la residenza, convinta di potersi liberare di ogni traccia del proprio doloroso trascorso familiare, costellato di morti spietate, rituali pagani, tragedie misteriose e oscuri segreti. La sua settimana di permanenza nella casa, però, la condurrà a un incontro inquietante con un'entità fatta di tenebra, ritornata per chiederle di saldare un debito e di ricongiungere un legame antico. ""Visioni di Isabel Rosberg"""" è un racconto di streghe, di boschi, di cerimoniali occulti, di incontri notturni, di discese infernali, di sopravvivenza, ma soprattutto la storia dell'iniziazione di una donna attraverso un percorso che riesplora i traumi del proprio passato e i legami familiari, alla ricerca di una verità che possa fornirle le risposte per riconnettersi al presente."" -
Non ti sposare. Breve corso antimatrimoniale
Le statistiche sono impietose: i matrimoni adesso durano al massimo quindici anni, mentre il divorzio è un calvario che può durare fino a dodici anni. Ciò sembra dare ragione a Massimo Troisi: ""Un uomo e una donna sono le persone meno adatte a sposarsi tra loro"""". Oggi ci si sposa per amore, ma l'amore è un sentimento capriccioso e volubile che, sì, unisce le coppie, ma poi anche le divide, perché finisce o rinasce altrove. Il """"si sposarono e vissero a lungo felici e contenti"""" è la bella conclusione di una favola, ma nella vita reale è tutta un'altra storia: l'esperienza ci dice che difficilmente un matrimonio può durare tutta una vita. I fallimenti matrimoniali sono sotto gli occhi di tutti e così le lunghe, dolorose - e costose - trafile per giungere alla separazione e al divorzio. L'autore esamina con grande lucidità e disincanto la crisi della coppia e le sue cause e perciò sconsiglia il matrimonio """"finché morte non vi separi"""". Segui il tuo sentimento, sta insieme con la persona che ami, ma non legarti con l'anacronistico vincolo giuridico del matrimonio dal quale possono derivare - ed è un'ipotesi tutt'altro che improbabile - le penose vicissitudini del divorzio""