Sfoglia il Catalogo ibs006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9281-9300 di 10000 Articoli:
-
Orologio da rote
"È il celebre sonetto barocco di Ciro di Pers a dare il titolo a questa raccolta, un'immagine inquietante ed elaborata che racchiude in sé tutta la disperata caducità del tempo riservato alla vita umana. Un tema, quello del fuggire del tempo e dell'avvicinarsi della morte, che attraversa in toto l'opera di Claudio Guardo, trovando in queste poesie una nuova ed incredibile sintesi... Ma è """"il chioccolio / della fontana"""" a riassumere con la sua sinfonia senza tempo l'intero significato della raccolta. Un suono atavico ed essenziale, disturbato dalle voci umane, così invadenti e superficiali da non rendersi conto che il loro errato ed enfatico interagire non si amalgama con la tenue e maestosa semplicità della vita che scorre. Il riposo della breve eternità racchiude in sé le meraviglie di momenti passati, di impressioni colte all'improvviso, di felicità mai concretizzatesi. Dolenti attimi che inesorabilmente trascorrono, consapevoli dell'inevitabile fine, ma incapaci di abbandonare completamente l'umano desiderio di poter rincorrere i propri sogni"""". Dalla prefazione di Michele Bellio." -
Chiamami per nome. L'eco della voce
La parola scritta si fa eco e risposta alla Parola ascoltata che penetra, si fa largo nella realtà profonda del proprio essere e diviene nutrimento al cammino per ritrovare il nome dimenticato: ""Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò della manna nascosta, e gli darò una pietruzza bianca, e sulla pietruzza scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve"""" (Apocalisse 2, 17). Toccando e lasciandosi toccare dalla vita, ognuno può ascoltare il respiro del proprio nome e intraprendere il viaggio verso la pienezza della propria esistenza per poterlo riconoscere."" -
Vele stracciate
"La silloge di poesie """"Vele stracciate"""", di Lauro Zuffolini, rappresenta una sorta di dialogo intimo che il poeta offre con estrema sincerità, costantemente proteso a rendere limpida la sua visione, prima esistenziale e, poi, lirica..."""" Dalla prefazione di Massimo Barile." -
Gioco d'immaginazione
Immaginare, vagare con la fantasia, imbastire storie per evadere momentaneamente dagli affanni quotidiani migrando in un'oasi di quiete sospesa nel tempo, o per riempire vuoti noiosi, ma obbligati della vita: la fila alla posta, in banca, alla stazione, in pronto soccorso, la siesta in una lunga giornata al mare... un qualunque periodo d'attesa, e con la fantasia vola anche il tempo. -
Le parole inutili (Fatti e misfatti di scuola)
"Mi domando quante parole avrò dette nel corso degli anni. Che spreco! Ventimila? Trentamila, può darsi. """"Caro professore, in procinto di partire forse definitivamente per l'America ho inteso il bisogno di parlare con lei... Ricordo quello che ci disse tanti anni fa: che quando due persone si 'incontrano' da niente potranno più esser separate per quanto lontano le loro strade le portino. Così oggi sento il bisogno di ringraziarla per avermi insegnato a vedere coi miei occhi e a seguire i miei sogni... Questo voglio dirle: che dovunque andrò porterò con me le sue storie, e le racconterò a tutti quelli che m'accadrà d'incontrare, certa che, come in questo momento, nell'ora delle scelte importanti io la troverò sempre vicino."""" O ventinovemilanovecentonovantanove?""""" -
Indomiti
"La silloge di Giulia Alessio prende spunto dalle figure della mitologia classica, reinterpretando il Mito in chiave moderna, per illuminare le molteplici sfaccettature della personalità della poetessa. Durante il processo lirico si riscontrano evidenti trasformazioni ed esondazioni dalla visione strettamente mitologica, plasmando e riplasmando le suggestioni che essa offre, grazie ad una visione che si muove tra poetica immaginifica e finzione lirica. Nel dedalo dei pensieri, fra """"muri di timidezza"""" e """"spigoli di rancore"""", emerge l'enigma esistenziale alla ricerca di un lido dove poter naufragare o un abisso dove poter sparire, ma rimane sempre l'attesa per un simbolico responso dell'oracolo"""". (Massimo Barile)" -
Senza soluzione di continuità
La raccolta di racconti ""Senza soluzione di continuità"""" riprende il genere letterario della narrazione breve, già affrontato in """"Fermo immagine"""", ed offre dodici piccole storie che, per quanto concluse, sono collegate tra loro da uno stesso filo conduttore: la continua ricerca del sé. Il libro condensa, così, situazioni, aneddoti ed esperienze di vita comune, eppur sostanziale, nella presentazione della natura dell'uomo e nella comprensione del suo pensare-sentire-agire. Fragilità, speranze, timori, reminiscenze e dimenticanze, desideri inespressi, luci ed ombre concorrono a delineare i protagonisti delle short stories, i quali si rendono strumento indispensabile per snocciolare il lavoro interiore che ciascuno di noi mette in atto quotidianamente nella scoperta della propria identità più profonda ed autentica. In apertura, ogni miniracconto concentra l'attenzione su una massima, la quale attraverso rapide ma succose parole ne racchiude il senso o ne diviene la chiave di volta."" -
Musica nel cuore
"Nella silloge di poesie, """"Musica nel cuore"""", Liliana Rocco offre in dono le sue parole d'amore, tra vibrazioni e """"palpiti soffusi"""", armonia lirica e dolce malinconia, che ammantano la sua visione poetica e la innalzano ad una dimensione superiore, oltre le dispersioni dell'umano esistere, per rivivere il tempo in cui l'ardore dell'amore soffiava """"linfa"""" nel sangue e tutto era """"fiamma""""... Il desiderio di Liliana Rocco è che la poesia scenda su di lei, la avvolga per fare in modo che la sua anima """"approdi / alle rive del sogno / sulle ali del silenzio"""": in questa ricercata """"profonda solitudine"""" il pensiero porta alla luce il ricordo, disperso nel tempo della nostalgia dei """"giorni felici"""", mentre le immagini svaniscono e tutto si perde nel silenzio del cuore..."""" Dalla prefazione di Massimo Barile." -
Il mio sentire. Emozioni di quotidianità
«Luciana Poser offre la sua silloge di poesie con estrema sincerità e limpida visione, che diventano espressione fedele delle sue intenzioni liriche, sempre ammantate di un'atmosfera poetica che nasce e si alimenta del continuo scandaglio interiore, tra sommesso recupero memoriale e rivisitazione del travaglio esistenziale, tra malinconia e sentimento, che hanno segnato l'animo della poetessa. Durante il processo lirico si avverte la tensione ad una dimensione più elevata che possa illuminare le percezioni poetiche, irradiare di nuova luce l'universo emozionale e le molteplici manifestazioni del vivere.. ...Sul palcoscenico della vita la magia della poesia cancella il dolore, le angosce e il travaglio, e restituisce la poetessa alla sua profonda ""essenza"""" di donna capace d'amare. Il """"suo sentire"""" diventa """"testimone silenzioso"""" del perduto amore e dei sentimenti vissuti, che l'hanno lasciata naufraga nella tempesta della vita, ma che non abbandoneranno mai il cuore della poetessa.» (dalla prefazione di Massimo Barile)"" -
L' amore comunque
La silloge di poesie, dal titolo ""L'amore comunque"""", rappresenta un dono poetico offerto da Luciana Poser ed è costituita da due tempi lirici, il primo dedicato all'amato marito Rocco e il secondo dedicato all'adorato figlio Germano. Nel divenire della visione poetica di Luciana Poser emerge dominante il sentimento dell'Amore, unico e assoluto, pervaso di forte passione, sempre teso a vivere ogni """"dolce ricordo"""" ed emozione nel profondo dell'animo: tutto viene illuminato dalla fiamma dell'Amore e la sua poesia diventa un simbolico abbraccio che si fa """"unione"""" oltre il tempo, capace di offrire ancora un """"senso alla vita""""... ...Le liriche di Luciana Poser diventano un grido liberatorio, un atto si salvazione, per oltrepassare """"l'abisso di solitudine"""" e il sigillo lirico s'incarna nel suo amore immenso, che non potrà mai essere scalfito, e nemmeno la morte potrà offuscarlo. (dalla prefazione di Massimo Barile)."" -
Il sentiero sull'acqua
La silloge di poesie di Marco Crescenzi, dal titolo ""Il sentiero sull'acqua"""", rappresenta un """"diario poetico"""" d'un simbolico viaggio interiore, come scrive il poeta, che proietta in una dimensione di rivelazione metafisica, lambisce luoghi misteriosi e percezioni fluide catturate in una rete immateriale, costantemente alimentate dalla visione lirica del poeta... ...l'armamentario lirico si miscela di frammenti immaginari, di ricordi che si insinuano nella memoria, si inebria di profumi lontani, di parole che hanno funzione simbolica, e tale amalgama di carne e di spirito, di visioni liriche e coscienza, crea un'effervescenza feconda, un'esaltazione irreale protesa ad un rinnovamento interiore fatto di incanti e onde tempestose, di vibrazioni ed evoluzioni, trasfigurazione e purificazione, che conducono al sigillo lirico del poeta: """"Sono il mendicante/di una nuova resurrezione"""". dalla prefazione di Massimo Barile"" -
Poesie per Maura
"Egidio Longhi offre un canto d'amore per una donna di nome Maura, che assurge a simbolo della figura della Donna, e la sua poesia s'innalza ad una visione femminea che diventa paradisiaca, celestiale e universale... ...Le liriche di Egidio Longhi si librano tra atmosfera di sogno e realtà luminosa, rappresentando una sorta di testamento d'amore, pervaso di armonie e dolcezze, vibrante e avvolgente, creando un universo d'amore che si plasma, si miscela e si unisce all'animo del poeta che canta la sua Musa: """"Sei la mia stella, sospesa sull'abisso/del cielo del mio amore"""", ammantata d'una bellezza astrale."""" (dalla prefazione di Massimo Barile)" -
Ieri e oggi
"Bruno Longanesi si racconta e apre il suo cuore con una spontaneità stupenda, a volte, il ricordo si fa nostalgico quando ripensa al tempo della sua infanzia, e rivive quel periodo nel quale dominavano la semplicità, la genuinità e la spensieratezza, quando """"bastava poco per essere felici"""", al contrario della realtà odierna, fredda ed indifferente, ed il suo sguardo si vela di malinconia. Bruno Longanesi ha compiuto novant'anni, ma ha mantenuto giovane la sua mente, è rimasto un """"ragazzo"""" scapestrato e un po' incosciente, come quando ricorda alcune gesta da """"irresponsabile"""", compiute durante la guerra: le perlustrazioni notturne per """"procacciarsi cibo e medicinali"""" all'età di sedici anni..."""" (dalla prefazione di Massimo Barile)." -
L' onda perfetta dei ricordi
«Non so se nel 21° secolo ci sia ancora qualcuno che cerchi una guida nella Filosofia per orientarsi nel complicato mondo contemporaneo. Le parole difficili sono state messe da parte con l'ausilio dei mezzi di comunicazione moderni. I ragionamenti fanno perdere tempo e le indicazioni religiose fanno sorridere gli scettici dei sistemi informatici. Trovandomi però tra le mani un breve saggio del filosofo spagnolo Ortega Y Gasset scritto per giustificare le tendenze venatorie di un suo nobile amico, sono stato colpito da un'espressione, che il filosofo poi invita a mettere in pratica anche nella vita di tutti i giorni. Contro l'inerzia, la mancanza di iniziativa, la ristrettezza di giudizio e l'angoscia esistenziale l'uomo si qualifica come ""essere allerta"""", capace cioè di dare vita a tutto ciò che entra nella sua sfera percettiva, di mantenere brillante la sua mente e di capire il mistero dell'esistenza.» (l'autore)"" -
Chiaro scuro orme invisibili (l'Anonima sequestri sarda)
Il romanzo ricalca uno degli aspetti più drammatici della storia della Sardegna, isola nota per la limpidezza del suo mare per il candore delle sabbie e per un contesto ambientale ricco e vario. Matteo è un imprenditore piemontese produttore di tessuti pregiati e apprezzati in tutto il mondo. Si trova nei guai a causa della sua ingenuità. Segue i consigli di un amico sardo conosciuto per caso, si reca in Sardegna per conoscerne le bellezze e cade in una trappola. Il racconto si arricchisce di misteri, di vicende oscure, dolorose. L'anonima prende il sopravvento, domina la situazione. La storia ha un epilogo che conduce il lettore a riflettere sulle tristi vicende dei protagonisti. -
L' ànima sfrosa (L'anima nascosta)
«Questa silloge è il raccolto di un lavoro che è stato seminato in quella stagione dove la vita viene vista dal lato delle radici. Un libro di poesie, dove trovate l'anima del dialetto, un'anima preziosa, sottile e stringata, ma bella e pregnante in ciò che vuole dire... Ho dato importanza a tante parole vecchie, che oggi rischiamo di perdere, ma che sono la ricchezza di chi scrive, tonde, piene e gustose, il pane per la Poesia, che è da sempre fatta da ciò che la vita ci offre con semplicità e grazia» (l'autrice) -
Frammenti
«Ermanno Gelati, nella raccolta di quattordici racconti brevi, dimostra di possedere gli strumenti per racchiudere storie complesse in brevi narrazioni che mettono in luce le contraddizioni dell'animo umano e le antinomie dell'esistere. Ermanno Gelati riesce a fissare, in modo perfetto, le atmosfere e gli stati d'animo dei personaggi. La scrittura risulta sempre attenta con una scansione precisa dei tempi narrativi.» (Massimo Barile) -
Il tempo di Alice
Prefazione di Emilio Mazzera. -
Teodolinda e il mistero della Venere Ceraunia
"Un tema caro da sempre all'autrice, quello delle vicende di una donna davvero speciale, Teodolinda, regina dei Longobardi... L'autrice però ci vuole raccontare qualcosa di più e, come sempre nel suo scrivere, storia, leggenda e fantasia si alternano... E la Venere Ceraunia? Beh, su questo punto del racconto si vuole lasciare un po' di mistero, permettendo così alla fantasia del lettore di volare veramente lontano, fino ai monti dell'Epiro, nella penisola balcanica. Le pietre però non sono fantasia e la """"Pietra Ceraunia"""" esiste davvero, è visibile e tangibile. Sogno e realtà, dunque, a volte sono strettamente intrecciati così come la vita della bionda Teodolinda e del baldo Autari che, chi lo avrebbe detto, si sarebbero incontrati proprio nel piccolo borgo di Cerano Intelvi."""" (dalla prefazione di Giorgio Terragni)" -
Emozioni e sentimenti
«Werther Zabberoni possiede sicuramente grande passione per la poesia e sente profondamente nel cuore le innumerevoli percezioni liriche che nascono dalle molteplici manifestazioni della vita. La silloge «Emozioni e sentimenti» propone un coro lirico comprendente sette tempi che spaziano su varie tematiche, dal sentimento dell'amore passando dalle suggestioni create dalle ""meraviglie del mondo"""" e dal recupero memoriale con sommessi ricordi esistenziali, per giungere ad alcune profonde riflessioni sulla tragedia della guerra, il fanatismo del terrorismo e il dramma della povertà che vede ancora soffrire parte dell'umanità...» (dalla prefazione di Massimo Barile)""