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Rimini esoterica e occulta. Dal Tempio Malatestiano al cinema di Fellini
Rimini è una città doppia. Con due volti. Uno è quello popolare e festoso del turismo che si rinnova ad ogni estate mentre l'altro è sfuggente e nascosto. Solo poche persone riescono ad afferrarlo. Si tratta della dimensione esoterica legata alla storia della città, ad alcuni dei suoi monumenti e a personaggi famosi. Il Tempio Malatestiano, ad esempio, è uno scrigno di codici e conoscenze dell'anima, colmo di riferimenti all'alchimia e all'astrologia. Progettato da Leon Battista Alberti, fu pensato come un tempio platonico per meditare sul pensiero iniziatico, ma nella realtà travisato dietro alle fattezze di una normale chiesa cristiana. Questo libro vi guiderà nella Rimini segreta, svelando anche i segreti iniziatici di un riminese doc come Federico Fellini, la cui opera può essere veramente compresa a fondo solo tenendo presente i riferimenti occulti che costituiscono il motivo conduttore più sfuggente, ma significativo del suo cinema. -
E venne il modo di ripensare il mondo. La rivoluzione che ha dato origine al pensiero critico filosofico e scientifico
Mai come oggi nell'epoca moderna si sono visti cambiamenti così rapidi e globali. Si ha l'impressione che le grandi conquiste teoriche e pratiche, alla prova delle sfide epocali odierne, rischiano di essere annullate in radice dalla negazione di ciò che consideriamo umano. Non si tratta però dell'arrivo dell'inevitabile. La risposta si può trovare nella risorsa che, nata nella Grecia classica, è oggi forse la riserva più preziosa per riconquistare il senso dell'umano. È la capacità dell'uso critico della ragione. Dobbiamo riscoprirne la forza, sapendo di essere ""una comunità di destino planetaria"""". I Greci, con i milesii e i """"naturalisti"""", con Democrito e i suoi grandi """"seguaci"""", con Ippocrate e la medicina anch'essa naturalistica, seppero tracciare la strada del pensiero che scopre la sua esistenza autonoma. Andarono controvento. Un inizio, quello, che non ha, né può avere, una conclusione."" -
Venezia. Esoterica, misteriosa e bizzarra
Venezia è luminosità di cielo riflessa nei canali, rimandata dai marmi dei palazzi; è il prodigioso ossimoro di una città posata sull'acqua; è la grazia e la potenza di Tintoretto e Veronese e Tiepolo; è la serena eleganza delle sue architetture. Tutto ciò che nasce dallo spirito veneziano è permeato di luce, grazia e colore e di una grandiosità che non ha i tratti dell'artificio ma si rivela come un dono della natura. Eppure ne esiste anche una dimensione oscura, talvolta inquietante. Città di bagliori e di armonie, certo, ma anche città di smarrimenti e di sangue, l'altra faccia di Venezia sembra impossibile, ma basta guardare oltre l'aspetto noto per trovare episodi e personaggi sconcertanti. Non è una morbosa ricerca dell'insolito e del decadente, quanto piuttosto il desiderio di conoscere fino in fondo tutta Venezia, anche nei suoi aspetti meno facili, che sono comunque di enorme interesse per lo storico della cultura e per chi ama questa città straordinaria. -
I misteri della piramide di Bomarzo. Indagine sulle origini dell'enigmatico monolite nascosto nei boschi viterbesi
Nascosto in mezzo agli antichi e fitti boschi di Bomarzo si erge un gigantesco, affascinante ed enigmatico masso in peperino scolpito, le cui gradinate conducono alla piattaforma sulla cima dove lo sguardo si apre e si sperde verso la vallata tiberina e le lontane alture che la delimitano, coronandola. È la Piramide di Bomarzo, un altare che oggi è circondato da un bosco ancora ben conservato e affiancato da numerosissimi altri monumenti rupestri, di varia natura e misura, sui quali però la Piramide svetta, quasi a costituire il fulcro di questo prezioso lembo di territorio. L'altare, ad oggi collocato in età etrusco-romana, non ha ancora trovato una precisa datazione e funzione e ciò contribuisce ad aumentarne il fascino antico e misterioso. -
I templari in Umbria
Templari sono impropriamente collocati spesso tra mito e leggenda. Nella realtà essi sono monaci guerrieri che hanno la missione di proteggere i pellegrini sulle strade che conducono ai luoghi santi, tanto in Terrasanta contro i Musulmani quanto nel resto del Mondo di allora contro i predoni. Corollario a queste funzioni sono l'allevamento dei cavalli, la produzione di foraggio, di generi alimentari e di armi, la capitalizzazione finanziaria e l'invio di moneta ai Templari in Terrasanta. In Umbria la presenza templare è molto forte e ancora oggi se ne trovano le tracce seguendo la Via Flaminia e tratti delle Vie Cassia, Salaria, Muccia, Lauretana, Francisca e di altre, tutte interessanti questa regione. Oltre ai due grandi insediamenti di Orvieto e di Perugia, si rilevano un'altra ventina d'insediamenti descritti nel libro sulla base di reperti e documenti. -
Le fiabe dell'Umbria
L'Umbria non ha avuto nell'Ottocento una raccolta ufficiale delle sue fiabe. Per questo Italo Calvino la escluse dalla sua opera di riscrittura dei racconti popolari italiani del 1956, segnandone il destino di ""terra senza fiabe"""". Negli ultimi decenni studiosi e ricercatori stanno tentando di recuperare un patrimonio che appare perdersi nel naufragio della tradizione orale. Questa raccolta cerca di colmare la lacuna, attraverso la restituzione, in italiano, delle varianti umbre di fiabe europee e delle leggende che hanno una sicura matrice umbra."" -
Alla scoperta della Maremma misteriosa, esoterica e insolita
La Maremma è l'esperienza di uno straordinario viaggio nel tempo, dalle epoche più remote fino al Medioevo, per arrivare al periodo mediceo. Questo territorio, dalla straordinaria bellezza naturalistica, è intriso di esoterismo e alchimia, ma anche di leggende arcaiche come quella dell'Olivo della strega, l'albero più vecchio della Toscana e tra i più longevi d'Europa. Andremo alla scoperta di Fosdinovo, un antico borgo medioevale che ci stupisce apparendo improvviso tra strade di montagna, del solido e maestoso castello di Malaspina, di Arcidosso la cui storia esoterica è rivelata da simboli visibili in tutto il paese, comprese le mura del castello che evidenziano la presenza di una domus templare. Numerose anche le leggende sulle Alpi Apuane. Durante la creazione del mondo, il Signore stesso avrebbe affidato a due Arcangeli il compito di innalzare queste grandi catene montuose. Tra le leggende del posto, quella di Pia de Tolomei è senz'altro la più suggestiva e triste. La sua storia è racchiusa nei celeberrimi versi di Dante e nel Castel di Pietra, un castello che nell'antichità controllava i traffici di sale tra la zona di Massa Marittima e la pianura grossetana. -
Bologna. Esoterica e occulta
Bologna è una città unica che nasconde innumerevoli segreti e misteri. Non è sempre facile penetrare in questa zona oscura perché le sue caratteristiche accoglienti e gaudenti intrattengono e distraggono il visitatore. Bologna necessita di uno sguardo profondo per scorgere i segni di un passato glorioso in cui hanno lasciato traccia personaggi straordinari. Anche la sua urbanistica nasconde un profilo magico che sottintende un linguaggio celeste. La città è infatti racchiusa tra 12 porte, collegate agli altrettanti segni dello Zodiaco. Qui sorse la Cattedra di astrologia più importante d'Europa. Incontreremo anche le misteriose storie dei Templari e la mitica ricerca del Santo Graal, così come gli studi legati alla cabala e all'alchimia. Argomento che tira in ballo anche la figura delle streghe, donne depositarie di antiche conoscenze naturalistiche. Ogni strada racchiude una storia e un segreto che stimola non solo l'immaginazione, ma anche la volontà di approfondirne la conoscenza attraverso l'osservazione attenta di alcuni edifici, veri libri di pietra interpretare. -
Umbria esoterica ed occulta. Guida ai misteri e alle sette religiose. Viaggio nel cuore di tenebra della regione mistica
Nascosta dietro l'immagine convenzionale dell'Umbria da spot turistico c'è un'altra realtà che attende di essere scoperta. È un viaggio sorprendente sulle orme di messaggi esoterici ed occulti quello proposto in questo libro che ci consente di guardare con occhi diversi ad alcuni dei miti, dei personaggi e dei luoghi con cui si identifica da sempre questa terra. Da San Francesco alla Sibilla, dalle Tavole Eugubine al lago di Piediluco, dal Tempietto di Perugia alle mummie di Ferentillo, dai sotterranei di Narni all'inspiegabile sepolcro Geraldini di Amelia, dalla Scarzuola alla chiesa di san Bevignate, dalle misteriose origine celtiche di Terni alla scomparsa improvvisa dei Templari, dalle piramidi sotterranee di Orvieto ai Ceri di Gubbio, si dipana la trama enigmatica di un racconto alternativo rispetto a ciò che la storia ufficiale ci ha tramandato, molto spesso alterando e nascondendo il significato originario di un mondo perduto che oggi facciamo fatica a decifrare. -
Toscana. Esoterica, misteriosa e occulta
La Toscana è patria di miti e leggende fin dal più remoto passato, epoche in cui queste antiche terre ospitarono un amalgama eterogenea di tradizioni cui ancora oggi molti siti e memorie popolari si legano senza interruzione e discontinuità. Gli echi di questo arcaico sapere furono tramandati principalmente per via orale e costituiscono un patrimonio sapienziale tanto affascinante quanto ancora da riscoprire, sedimentatosi nei millenni fino ad arrivare ai nostri giorni. Da San Galgano e la spada nella roccia, al Cristo dell'Amiata al secolo David Lazzaretti, dai Templari e al loro rapporto con Boccaccio, alle misteriose vie cave degli Etruschi, passando per l'enigmatica civiltà della Lunigiana fino all'Accademia neoplatonica senza dimenticare le curiose presenze che, da secoli, sembrano animare le sue campagne e i suoi poggi. La storia non è solo maestra di vita ma anche muta testimone di conoscenze e tradizioni che attendono unicamente di essere riscoperte. -
Ricordi di un eroe. Luigi Stoppacciaro
Memorie di guerra di Luigi Stoppacciaro (Castel Giorgio 9 luglio 1898-2 settembre 1985), a 19 anni strappato per 1311 lunghi giorni alla famiglia e alla sua giovinezza per consegnarlo agli orrori delle trincee della Prima guerra mondiale. -
Vita di santa Rosa da Viterbo. Per la cultura religiosa dei bambini
Mio caro bambino, eccoti l'ottavo volume della tua bibliotechina. Di che cosa ti parlerò in questo volume? Ti narrerò la vita di una santa, che è morta giovanissima, a soli 17 anni!... E benché così giovane era già santa! Essa porta il nome di un bel fiore: si chiama Rosa. Leggendo, in questo libro, la storia della sua vita, tu potrai gustare il profumo soavissimo delle sue belle virtù, più soave dei profumi di mille fiori! Non ti farà meraviglia che io abbia voluto narrarti la vita di S. Rosa a preferenza di quella di molti altri santi. Le ragioni sono due: primieramente questi libri si stampano a Viterbo e questo tuo... vecchio amico che li scrive, è un sacerdote viterbese; dunque era giusto che la vita di una santa viterbese non mancasse nella bibliotechina dei suoi piccoli amici. In secondo luogo, S. Rosa è una delle patrone celesti della Gioventù Femminile Cattolica Italiana; dunque è giusto che la gioventù italiana conosca bene la vita di questa santa, per poterla imitare e per raccomandarsi più fervorosamente alla sua intercessione. Età di lettura: da 6 anni. -
Luca Signorelli e Orvieto. Storia di un legame speciale
Luca Signorelli e la città di Orvieto costituiscono un binomio indissolubile nella memoria e nel corso dei secoli trascorsi fino ai nostri giorni. L'artista cortonese è stato oggetto di studi importanti da parte di vari rinomati critici europei d'arte. Ognuno di loro ha dato interpretazioni diverse sulla personalità del pittore ""peregrino"""" riconoscendo il suo ruolo essenziale nella transizione tra Umanesimo maturo e primo Rinascimento. E proprio ad Orvieto, nel suo monumento più celebrato, il Duomo, si è compiuta tale fase, punto di arrivo di una conoscenza acquisita dopo esperienze maturate in altre realtà dell'Italia Centrale. E si conosce un uomo maturo, colto, raffinato, sensibile agli eventi contemporanei, attento ad ogni particolare, ma anche figlio di una vita quotidiana comune a tutti gli esseri umani del tempo. Per primo il Signorelli traduce in affreschi alcuni canti della Divina Commedia elogiando il Sommo Poeta nei suoi insegnamenti eterni conservandone e tramandandone così un ricordo imperituro. Dall'Ottocento in poi Orvieto è meta di studiosi, artisti, letterati, attratti sempre più dal capolavoro del Cortonese e dalla sua stupefacente modernità."" -
Scacco al monsignore. I retroscena e gli intrighi del caso Scanavino
È la sera del trenta novembre 2010 e piove a dirotto. Un uomo si imbatte per caso in un corpo senza vita ai piedi della rupe di Orvieto. Poco dopo si scoprirà che si tratta del giovane diacono Luca Seidita. Il ragazzo ha lasciato un biglietto in cui spiega il suo gesto con la decisione del Vaticano di impedirne l'ordinazione sacerdotale a favore della quale si era invece espresso il vescovo Giovanni Scanavino. Tre mesi più tardi, il Papa assume la decisione di destituire il vescovo dal suo incarico. Dietro alla scelta del Papa si nasconde una vicenda complessa. -
I Trinci. La famiglia che rese grande Foligno
L'affascinante, cruenta e avventurosa vicenda della famiglia Trinci coincide con il periodo di maggior splendore e gloria di Foligno. Sotto la guida spregiudicata e ambiziosa di questo casato di condottieri e abili diplomatici, la città divenne il centro di una piccola, ma ricca e bellicosa Signoria che si destreggiò con successo nel confronto con le altre potenze dell'Italia centrale. Dopo aver abbracciato la causa guelfa ed aver cacciato dal potere i ghibellini Anastasi, Nallo Trinci fu il capostipite di una dinastia destinata ad esercitare il proprio dominio su su un ampio territorio, dal 1305 fino al 1439. In una sequenza incalzante di guerre, intrighi di palazzo, congiure, manovre politiche condotte con spericolata destrezza all'ombra del Papato, scandali sessuali e sanguinose vendette, l'apogeo dei Trinci fu anche all'insegna del mecenatismo artistico come testimonia ancora oggi l'omonimo e splendido palazzo nel centro della città. Fu grazie a Corrado che nacque anche la prima fiera a cui si deve la vocazione commerciale di Foligno, dovuta alla sua posizione di crocevia tra Adriatico e Tirreno. -
La Perugia dei papi. Itinerari e figure
Quali influssi ha avuto, nei secoli, la presenza del potere papale sull'aspetto urbano di Perugia? Parlare di una città antica desumendo dal suo aspetto, il più delle volte è come entrare in una vecchia biblioteca disordinata o in un archivio polveroso e scrutare le pagine consunte dei volumi o aprire le buste decrepite alla ricerca di cose insapute, inedite e illuminanti. Altre volte invece è come visitare i cassetti di un ordinato Teatro della Memoria e rassegnare temi, accadimenti e figure per scorgere da quale matrice nascano gli elementi che appaiono determinare la forma di quella città. Ecco dunque una breve passeggiata attraverso l'Augusta, col desiderio di riconoscere le impronte geniali che abitano certi luoghi donando loro vitalità, fascino ed eternità. -
Alla scoperta della Versilia. Misteriosa, esoterica e insolita
La Versilia è da sempre rinomata in tutta Europa per il suo paesaggio unico. Un mix fantastico di mare, dolci colline, ridenti cittadine e stupendi monti biancheggianti di marmi, il tutto fuso in un'incomparabile armonia. In questo territorio è possibile trovare eremiti che vivono in solitudine nelle foreste, fate che si trasformano in farfalle colorate, acque miracolose, castelli diroccati che custodiscono favolosi tesori, sassi che si impregnano del sangue versato nelle furibonde lotte fra lucchesi, pisani e fiorentini. E poi ancora gallerie buie e profonde nel cuore della montagna, pietre che nascondono corpi, folletti e animali fantastici, diavoli e santi. Giosalpino, Linchetto, Buffardello, folletto panciuto e dispettoso, che turba il sonno dei bambini, Busdraga, l' Omonero. Questi sono solo alcuni dei nomi degli esseri spaventevoli e fiabeschi che hanno popolato per generazioni le fantasie dei versiliesi. -
Una montagna di zucchero e fiele
La storia di una vita. Dalla dura prima infanzia contadina nella contrada del Fossatello, alle grandi soddisfazioni della pasticceria, più che un mestiere un'arte in continuo divenire che ha accompagnato l'autore dalla prima adolescenza alla meritata pensione. Ottant'anni di passioni. Attilio Scarponi affronta questo autentico sentito diario, con un linguaggio diretto, uno stile ""naif """" (come del resto naif è la sua pittura), senza indulgere in ricercatezze verbali né cadere in parafrasi letterarie che non gli appartengono. La freschezza e la bellezza di questo libro è proprio nella semplicità del linguaggio, nella presa diretta, nella crudezza dei racconti di un'infanzia patita più del dovuto, accompagnata da un'onesta povertà e da un'educazione spartana. La storia privata del protagonista viaggia parallela con quella del Paese, piegato da una guerra perduta, da un secondo dopoguerra fatto di stenti e duro lavoro, fino al Boom economico degli anni Sessanta. E come la grande storia del Paese, quella con la """"S"""" maiuscola, anche la storia privata dell'autore, dopo tante peripezie, volge al meglio. Un diario di sofferenze e duro lavoro, coronato da un inatteso lieto fine."" -
Sulla pelle delle donne. Storia del sifilicomio ternano
Tra il 1861 e il 1885, come conseguenza dell'applicazione del Regolamento Cavour che regolava la prostituzione, un reparto sifilicomio trovò posto a Terni nel primo piano dell'Ospedale Civile. Ciò rientrava nelle politiche del nuovo Regno d'Italia per il contenimento della sifilide. Se da principio questa sezione accolse solo le meretrici affette da malattie veneree che facevano capo all'ufficio sanitario locale, dal 1871 essa divenne una succursale dell'Ospedale di S. Maria della Consolazione di Roma, arrivando presto a configurarsi come una sorta di prigione. In squallide condizioni igieniche, vi furono ammassate all'interno centinaia di donne provenienti dalla capitale, con gravi privazioni delle loro libertà personali: alcune rimasero lì rinchiuse per diversi anni. Il sifilicomio di Terni, spesso richiamato dal movimento che chiedeva l'abolizione della prostituzione di Stato, divenne un prototipo del malfunzionamento in Italia di simili strutture. -
Il vero volto di Dante Alighieri. L'avventura di un quadro
Presentazioni. Dante Alighieri e Orvieto: alcune considerazioni. Vicende collezionistiche di un quadro. Appunti sulla tradizione manoscritta e a stampa di un fortunato ritratto fisico dell'Alighieri (Dante con la barba). Un raro ritratto di Dante Alighieri con la barba. Luca Signorelli e Dante Alighieri. Dante Alighieri nelle interpretazioni di Tito Lessi e Il'ja Repin.