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Il signore del lago
Il cigno, signore del lago, è protagonista simbolico di alcuni testi di questa raccolta di Luigi Paternoster, un cigno elegante, che tesse sull'acqua ""una scia di seta"""", che scivola, che culla i suoi nati, che vola ubriaco al suo nido, che dondola a pelo d'acqua in un lago che è per il poeta-cigno culla, letto, giaciglio e anche dolore per la perdita dell'amata compagna. E' qui che la vita può galleggiare, sospirando verso quell'amore che """"ti aspetta alla riva"""", verso quella vita che non deve essere bevuta in un sorso, ma corre tra ricordi, sogni, speranze. Le care figure del passato ritornano vive in questo viaggio poetico, tenerezze e nostalgie le accarezzano nei versi e nei ricordi: lune sospese in cieli puliti, conchiglie di vento, sentimenti antichi e nuovi si librano nell'alto per abbracciare """"la pelle del cielo"""", per appendersi """"alle labbra del cielo"""". Lo sguardo che sfiora le acque sempre da esse risale in alto. I binari del tempo corrono, le 80 candeline soffiate, ma mentre il poeta dice di """"annaspare la vita"""" fluiscono come rugiade intatte e pure le dolcezze nuove che rendono umana e ricca la vita: l'amore per la propria meravigliosa moglie, il ricordo che legge anche la morte in funzione della vita, i cari perduti che stanno negli alberi, nell'acqua, nel vento. Cornice di tutto questo mondo è il lago che culla le onde dove dondola il cigno."" -
Contromano. 31 storie prima di dormire
Coloro che amano leggere prima di addormentarsi, sanno bene che l'ostacolo principale per questa pratica è lo stress quotidiano. La stanchezza accumulata durante una giornata impegnativa, quella che fa chiudere gli occhi dopo appena qualche minuto (l'equivalente di una mezza pagina, talvolta) costringe molti a restare inchiodati per giorni alla medesima perché in difficoltà tanto a procedere oltre, quanto a riannodare il filo degli eventi precedenti, altri a non intraprendere la lettura di testi impegnativi da portare a termine. ""31 storie prima di dormire"""" nasce da questa riflessione. Trentuno (meglio, trentuno e mezzo) racconti, taluni brevissimi - mezza pagina - altri più lunghi, ma strutturati in maniera tale da poter essere esauriti al massimo in due (tre per i meno veloci) sessioni di lettura. Un esperimento che si richiama alle short stories e che, questa volta, ho affrontato in solitaria ma che, avendo un riscontro positivo da parte dei lettori, intendo riproporre con l'aiuto di altri scrittori."" -
Jahl
La forza di pochi uomini malvagi ha reso nel corso dei millenni questo mondo folle. In un mondo dove la lotta per il predominio era l'unica ragione di vita, un valoroso condottiero scenderà un'ultima volta nell'arena per vincere qualcosa che avrebbe elevato il suo spirito oltre le vittorie conseguite, oltre l'egoismo, oltre l'amore; era in gioco la salvezza del genere umano. Avrebbe combattuto per lo Jahl. -
Meccaniche della solitudine
Poche sono le persone che nella loro vita non abbiano mai incrociato la solitudine. Enrico, il protagonista del romanzo, insegnante di lettere prima e giornalista poi, conosce questa condizione umana. L'ha sperimentata da giovane con altri amici, quando don Giulio, il prete dell'oratorio, organizzava escursioni in montagna. Nel silenzio di quei luoghi il sacerdote aveva insegnato ai suoi ragazzi il valore dello stare soli, del riflettere e del pensare. Enrico porterà con sé questa lezione, ma incontrerà altre solitudini, quelle segnate dalle sventure e dalla tragedia. Cristina, la compagna che non ha mai smesso di amare. Adalgiso, l'amico del treno e sua cugina Rachele e poi Nina, la donna minuta giunta da Buenos Aires. Solitudini particolari, tutte diverse, come le loro storie, ma ognuna capace di trovare una ragione per continuare a vivere. -
Viaggio in Brasile
Guido è un giovane di 22 anni che decide di trascorrere le vacanze estive in Brasile, aderendo a un campo di volontariato. A contatto con la povertà e con i tanti bambini delle favelas, tornerà in Italia pronto per una nuova vita. -
Il viaggio del destino
Ulfr, figlio del re vichingo, e Thorald, unico figlio di un ricchissimo Jarl, sono legati fin da bambini, come i loro padri prima di loro, dal giuramento di fratellanza. All'età di 16 anni, in seguito a una ritorsione atroce, messa in atto da Thorald per vendicare la morte del padre, il re ordina ai due giovani di partire per un lungo viaggio in mare. Durante la traversata vengono colti, all'improvviso, dall'implacabile furia della natura che mette in pericolo le loro vite, rischiando di far affondare il loro knorr con tutto l'equipaggio. Ma il destino ha in serbo qualcosa di diverso per loro, facendoli giungere sulle coste di una nuova, ricca e fertile terra: l'America. Il confronto con i nativi si rivela essere il più importante per entrambi i popoli, così diversi tra loro, eppure al contempo simili nella fierezza e nell'integrità morale. È un incontro che cambia radicalmente le vite di alcuni di loro. Questo è un viaggio in un mondo ormai perduto, dove l'amore e il rispetto sono le basi fondamentali del diritto naturale del vivere dell'essere umano. Perché solo così c'è l'unione con il tutto! -
Brescia malatestiana
Uno studio dettagliato sulla Signoria dei Malatesta a Brescia, un capitolo poco noto della storia italiana. La ricca corte lombarda fu centro di molte scelte che hanno cambiato la storia del primo Quattrocento. Illustri artisti, cantieri e personaggi che ruotano intorno a Pandolfo Malatesta Il Grande. Il prof. Raffaele Piero Galli ricuce le trame disperse di una storia dimenticata e rivela nuove scoperte. -
Come il filo dell'aquilone
Dopo l'esordio con ""Il ceppo brucia ancora """" dove vengono raccontati gli anni della prima infanzia e adolescenza di Luigi, in questo secondo romanzo l'autore narra il periodo della giovinezza e della maturità del protagonista: l'università, il militare, il lavoro, la famiglia, la vita culturale, politica e amministrativa. Dagli anni Settanta del secolo scorso agli inizi del nuovo millennio si ripercorrono le vicende di Luigi che affronta il suo mondo con impegno, intelligenza e una voglia di conoscere che non lo abbandonerà mai. Stavolta il punto di vista è esterno al vecchio borgo che invece era il motore principale del primo romanzo. Tuttavia anche in questa seconda opera dal paese non ci può distaccare così come rimangono fermi i valori che hanno segnato l'infanzia e l'adolescenza del protagonista. Il filo dell'aquilone è quel filo che tiene insieme il romanzo, il legame che unisce il figlio alla madre o l'amicizia con il compagno più caro, il filo che consente di vivere le proprie esperienze in piena libertà. Quando quel filo, che a volte diventa sottile, si spezza e tutto sembra venir meno; eppure la forza di volontà che anima Luigi riuscirà ogni volta a riannodarlo per dare un senso alla sua vita."" -
Brescia cuore. Le allegre storie di una città romantica
"Brescia, città romantica? Leggerai di leggende, tradizioni popolari, pettegolezzi e storia. Dai Romani al Novecento anche Brescia vanta eroine tragiche, donne volitive, amanti sfortunati, uomini seducenti e colpi di scena. Questo e molto altro in un susseguirsi di storie che ti porteranno a scoprire la Città e la sua provincia sotto un nuovo punto di vista."""" (Prefazione di Nunzia Vallini)" -
Senza chiedere perdono
Un'avventura straordinaria e perpendicolare a quasi 118 anni della Società Sportiva Lazio 1900, dove drammi sociali, eventi bellici e violenza si vanno ad intrecciare con la passione di una intera famiglia per i colori della più antica società di calcio romana. Un libro di pura e semplice passione. Tre generazioni sulle quali i tacchetti dello scarpino entrano duri e catapultano a terra sporcando di prato l'intera casacca. Una sequenza impressa nella memoria di situazioni belle e drammatiche, ascoltate o vissute in prima persona, dove commozione e rabbia, profonda amicizia e lealtà, pianto e sogni, si sono infranti e realizzati all'ombra di tanti moderni castelli chiamati stadi. -
La terra delle piccole gioie
"La terra delle piccole gioie"""" è un libro rivolto a chi ama il proprio luogo d'origine, a chi per brevi o lunghi periodi è stato assente ed ha avvertito il bisogno di tornarci, a chi nonostante tutto non l'ha mai abbandonata, perché in essa sono presenti soltanto piccole gioie che vanno quantomeno a limitare il grado di insoddisfazione generale di chi ci abita. Queste pagine sono dedicate a chi, come Vittorio e Giuseppe, ci ha sempre creduto. A chi, ha perso la strada di casa, ma con un tuffo nel passato l'ha ritrovata. Un saggio che mostra spaccati di profonda realtà: economia, lavoro e diseguaglianze sociali si intersecano con sentimenti nobili come l'amore e l'amicizia immersi nella nostra Terra e nelle nostre famiglie. Una storia condivisa da due amici speciali, in un momento particolare della loro vita. Il loro bisogno di esprimere e sfogare i propri pensieri e sensazioni sfocia in queste pagine che raccolgono tutto ciò riguardo quello che sono e che li rappresenta, con una panoramica generale sull'ambiente socio-economico che circonda tutto il Sud Italia." -
Maledetta gelosia
Dopo i primi burrascosi mesi di matrimonio con Nicola De Luca, il focoso nobiluomo dallo sguardo di ghiaccio che l'ha indotta a sposarlo per vendetta, Marinella decide di andarsene portando nel grembo l'agognato erede che avrebbe dovuto tramandare il nome della casata. Inaspettatamente, quello che è cominciato come un matrimonio di finzione parrebbe nascondere un amore struggente e passionale, dato che Nicola, abbandonata la maschera di odio dietro la quale ha celato i suoi veri sentimenti, la raggiunge infine al Nord, deciso a riportarla con sé nel Salento. Tuttavia, le storie d'amore non finiscono quando i due protagonisti si rivelano reciprocamente quello che provano; è proprio da lì che tutto inizia, anche se può capitare che altri infidi ostacoli si frappongano al pieno raggiungimento dell'ambita felicità. È esattamente quello che accade quando tra una donna orgogliosa e un uomo fiero si mette di mezzo la gelosia, tanto da arrivare con le sue perfide insidie a scombinare di nuovo tutte le carte. Maledetta gelosia è il naturale seguito di Sposa per vendetta, anche se si tratta di un romanzo autoconclusivo che può essere letto indipendentemente dalla precedente opera che l'ha ispirato. Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto. -
Teosofia
Quando J. G. Fichte nell'anno del 1813 presentava la sua ""Dottrina"""", quale frutto maturo d'una vita dedicata interamente al servizio della verità, subito in principio diceva le seguenti parole: «questa dottrina presuppone un organo interno di sensi, interamente nuovo, per il quale è rivelato un mondo nuovo, non esistente per l'uomo ordinario""""; ed in seguito dimostrava con un esempio, come quel suo insegnamento dovesse riuscire incomprensibile a coloro che volevano giudicarlo coi concetti dati dai sensi ordinari. """"Imaginate"""", egli diceva, """"una società di ciechi nati, ai quali di tutte le cose e delle loro relazioni reciproche, sono note soltanto quelle che possono essere percepite col senso del tatto. Provate a parlar loro di colori e di altre cose che sono soltanto conoscibili per mezzo della luce e dell'organo visivo: i vostri discorsi per loro saranno senza senso, e sarà ancora fortuna se ve lo dicono, poiché così vi accorgerete del vostro sbaglio, e smetterete il discorso inutile, visto che non potete aprir loro gli occhi"""". Orbene, realmente, uno che parli alla gente di argomenti come quelli a cui Fichte allude in questo caso, si trova anche troppo sovente nella posizione dell'uomo veggente in mezzo ai ciechi nati. Ma, d'altra parte, queste sono questioni che si riferiscono alla vera essenza ed alla mèta più elevata degli uomini; e chi credesse necessario di """"smettere il discorso inutile"""" dovrebbe addirittura disperare dell'umanità. Invece non dobbiamo in questo argomento dubitare nemmeno per un momento della possibilità di «aprire gli occhi» a chiunque ne abbia buona volontà."" -
Il gin e i suoi segreti. I manuali del barman
Tempo fa ho dedicato un breve testo al Gin & Genever, ma col tempo, lo sviluppo e l'aumento del consumo mondiale di questo distillato (il Gin è ormai di tendenza, così come il tradizionale cocktail Gin&Tonic), ho capito che mi sarei dovuto impegnare molto di più per far conoscere, con i miei manuali del bar, il Gin e i suoi segreti. Mai avrei pensato che sarebbe stata una ricerca che mi avrebbe impegnato tanti mesi per elaborare la descrizione dei tanti Gin e Genever nel mondo: descrizione delle distillerie, metodi di distillazione, le infinite qualità delle botaniche, i pregi organolettici del distillato, e non da ultimo le variopinte bottiglie ed etichette che da sole spiegano il loro prezioso contenuto, ottenuto da esperienze di ricette secolari, impegno a produrre il miglior Gin e dalla passione di molti artigiani nel produrre il loro home-made Gin. Alla fine ""quest'impresa"""" di ricerca a favore di chi apprezza il buon bere, mi rivolgo al professionista che già conosce molti dei Gin descritti, ai giovani che iniziano a bere bevande miscelate, e agli apprendisti barman: a loro ho dedicato un vasto menù di cocktail e long-drink con il Gin, distillato che si abbina a tanti altri ingredienti e facilita la miscelazione dei drink nel bar. Anche il rinato """"Gin Tonico spagnolo"""" universalmente apprezzato, specie dai """"mixologist"""", è messo ben in evidenza con le varie botanicals aggiunte."" -
Il tema del doppio: tra letteratura e cinema tedeschi
La breve panoramica sull'argomento mostra che anche per il ""Doppelgänger"""" esiste uno stretto rapporto tra cinema e letteratura nell'ambiente romantico-espressionista tedesco. Del resto il cinema, soprattutto agli albori, non può non avere un legame con la letteratura da cui attinge a piene mani, animato dal forte obiettivo di voler """"stupire"""" cercando di spostare sul campo visivo i problemi, le paure, le angosce personali e collettive di un popolo """"in movimento"""". Il cinema crea quindi un nuovo linguaggio e traspone nel suo """"mezzo"""" tutto il """"sapere"""", nella speranza di superarne i limiti offrendo una nuova """"visuale"""", e perché no, anche un nuovo orizzonte dove si possono intravedere nuovi quesiti ma anche nuove risposte. In tal senso, il cinema tedesco, insieme a quello americano, francese, britannico e anche italiano, ha sicuramente dato un notevole contributo, dando volto a tante figure che ormai fanno parte dell'immaginario collettivo, tra cui, per l'appunto, l'idea del doppio, del """"gemello cattivo"""" che, imperterrito, segue i nostri passi; quella fugace, quasi inconcepibile, visione nello specchio. L'uomo, privilegiando la sicurezza rispetto alle proprie pulsioni, è posto in conflitto tra io soggettivo e io collettivo e ne è """"perturbato"""": talvolta può entrare in uno stato di nevrosi nella quale intravede la figura del doppio. Freud crea e scopre la psicoanalisi e codifica ufficialmente questa """"smarrita nevrosi"""" come """"Unheimliches"""". Il sentimento di """"perturbante"""" è, negli anni del cinema espressionista tedesco, magistralmente interpretato nei capolavori cinematografici che ne risaltano la valenza di fenomeno sia individuale che di massa."" -
Lividi di lavanda
Poesie d'amore. -
Percepire la scienza in motocicletta. Racconti e viaggi di un naturalista
È un mondo meraviglioso. Questa è la sensazione che rimane dopo aver letto il libro. L'autore lo racconta alla guida della sua Moto Guzzi, in un diario di viaggio fatto di descrizioni potenti, di storie che ti scuotono l'anima e di riflessioni di una vita. Immersi in un'atmosfera romantica, scoprirete i luoghi con occhi nuovi e con i sensi affinati dalla curiosità e dall'osservazione. Farete tante strade diverse per un percorso intenso che scorre leggero come una piuma, dove sentirete vibrare il filo che unisce la percezione del paesaggio all'avventura della ricerca. Intimamente, in un percorso mentale ricco di spunti filosofici, scoprirete che i viaggi e le esperienze, sono come piccoli frammenti di una mappa, che per gradi, vi sveleranno il disegno e il cammino. Vi immergerete nel segreto di un viaggio dove sarete sempre stranieri, da ogni parte, ma ovunque accolti nel linguaggio universale della natura, e quindi a casa, come semplici abitanti del mondo. -
L' î 'a vulé. Testo napoletano
L'î 'a vulé songo tanta sturielle ma è spicialmente o fatto 'e Marcello; nu criaturo ca pe bìa d' 'a miseria d' 'a famiglia soia, oppressa da 'a speculazione e 'a nu cummercio ingiariuso ca nun guarda 'nfaccia a niente e a nisciuno, vene adottato 'a na coppia benestante. 'A Marcello, però, sempe ca chisto vo 'e ccase mise 'nfaccia e nu bellu posto dinto â ""Napoli Bene"""", 'a mamma e 'o pate nuovo pretendarranno, primma cosa, ca 'o guaglione rimane areto il dialetto: l'identità soia. Pe tramente, truvàtase pentuta d' 'o sbaglio ca chesta 'ncuorpo a essa sape d'avé fatto luvànnoselo, 'a mamma overa 'e Marcello vede comme adda fa pe truvà ô figlio n'ata vota. Dolurata, accussì, le va 'nsuonno e ô piccerillo suoio le promette ca essa 'o tornarrà a vedé, 'o iuorno appriesso e a na parte, a nu pizzo preciso: «Dimane lloco!» le dice essa. Ma 'o guaglione - pigliato da 'a paura - capisce na cosa pe n'ata: «Rimane, lloco!» è chello ca se penza d'avé ntiso isso, già miezo rassignato pe bìa d' 'e mmurtificazione 'e chi 'o porta a se pèrdere 'e curaggio. Dinto ô suonno, mamma e figlio mo pàrlano e nun se capìsceno: nun se tròvano. E 'a na parulella pe n'ata, 'a na speranza ntisa malamente, ne nasce nu viaggio-calvario ca portarrà a Marcello fino a dinto ô ffuto 'e l'obblìo 'e l'èssere; addó 'o guaglione, isso sulo, avarradda vedé comme adda fa pe nun se abbelì e pe vedé 'e turnà a piglià 'a vìa soia."" -
Le strane combinazioni
È una storia di sentimenti forti: di amore, odio, amicizia, che si svolge ai nostri giorni prevalentemente tra due città, entrambe capoluoghi di regione. I protagonisti variano nel corso della vicenda, a seconda della piega che prendono gli avvenimenti, a causa di strane e imprevedibili combinazioni. Il rimo della narrazione è incalzante, si adegua al cambiamento degli umori e degli stati d'animo. Un fremito di irrequietezza, di scontento, serpeggia nell'atmosfera generale del racconto, specchio di una società in movimento, in crisi, senza saldi punti di riferimento. Alla fine, si prospetta un barlume di serenità, un compromesso che forse potrà funzionare. -
La figlia delle farfalle
Se un giorno venissi a sapere che non sei quella che pensavi di essere? Che tutto quello che hai immaginato e sognato non ti appartiene? Resteresti senza far niente accontentandoti della tua vita vissuta o partiresti alla ricerca di te stessa? Ad Anita, una ragazza dolce e tenera che viveva tranquilla e spensierata nel suo piccolo mondo, un giorno viene rivelato un segreto. Un segreto custodito gelosamente per tanti anni, ma che rivelato la metterà di fronte a una difficile scelta.