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Platone. Esercizi di filosofia per il giovane Teeteto
Come parla il filosofo con i suoi cittadini e qual è invece la forma di espressione della folla? Quali i discorsi appropriati a uomini liberi, quali i discorsi da schiavi? Tra le raffigurazioni più note dell'attività filosofica in Platone, e in tutta la tradizione filosofica occidentale, troviamo l'aneddoto dell'astronomo Talete che, nel guardare in cielo, non vede quanto gli sta davanti e cade in un pozzo. Nelle varie riprese che la tradizione ha fatto di questo racconto si perde quanto era presente nel testo platonico. La lettura attenta di Platone ci permette di andare oltre la semplice trama della storia e di vedere la riflessione sulla posizione del filosofo rispetto agli altri uomini. -
Storia del lavoro in Italia dall'Unità a oggi
Questo volume offre un'efficace sintesi della storia del lavoro nel divenire della società industriale in Italia. Dalla condizione sociale dei variegati gruppi in cui si articolano le classi lavoratrici ai rapporti tra mondo contadino e mondo operaio; dalla composizione e consistenza delle maestranze dei vari settori produttivi alla storia delle tecnologie, dell'organizzazione del lavoro e delle professionalità operaie; dalla nascita dell'associazionismo, delle organizzazioni sindacali e più in generale delle organizzazioni di interessi al movimento degli scioperi, l'autore ricostruisce il tortuoso cammino in direzione della regolazione e istituzionalizzazione delle relazioni sindacali, individuando i contenuti e le modalità del conflitto industriale e dell'incontro-scontro di culture del lavoro operaie e imprenditoriali. Nel secolo e mezzo trascorso dal 1861 a oggi, il lavoro ha vissuto cambiamenti radicali, paralleli a quelli che hanno investito la vita degli italiani sotto il profilo materiale, sociale e culturale. L'analisi condotta sul lungo periodo consente di precisare la reale portata dei fenomeni nei vari periodi storici, di collocare più esattamente nel tempo i principali momenti di svolta tanto del reale insorgere dei problemi che della loro percezione da parte degli attori individuali e collettivi, che della ricerca di soluzioni, spesso frutto di spinte contrastanti e di mediazioni. -
Specchio a settembre
Dopo anni di assenza, Laura ritorna nel podere toscano in cui è nata. E' un viaggio deciso in un guizzo di volontà sfuggito alle cadenze paralizzanti della depressione e alla liturgia degli psicofarmaci. Si lascia dietro le spalle la somma dei vuoti di un matrimonio fallito nel peggiore dei modi, di un amore vissuto con intensità, troncato ma non veramente sepolto, e di un rapporto difficile con la figlia ormai donna. Ma in Toscana non l'attende la tana che forse si aspettava di trovare: ""respinta da un mondo che non sa più riconoscere"""", trova invece la realtà della vita dei parenti, tormentata, impoverita dalle piccole meschinità del quotidiano, e un ambiente profondamente cambiato che la invita a fare i conti con il passato."" -
Le metamorfosi dello sguardo. Cinema e pittura nei film di Luis Buñuel
Nel cinema di Buñuel, il pittorico e il filmico si intersecano in un continuo gioco di interferenze e rifrazioni. Per Luis Buñuel il rapporto con i maestri del passato è consapevole riflessione e stimolo creativo. In questo libro sono scandagliati l'uno e l'altro: ci sono gli scritti e le interviste di Buñuel su cinema e pittura, percorsi con analitica cura, e ci sono interessanti accostamenti tra quadri e fotogrammi, resi possibili da un ampio apparato iconografico. -
After the tribes. Beverly Barkat. Catalogo della mostra (Roma, 11 ottobre-31 dicembre 2018). Ediz. italiana, inglese ed ebraica
In occasione delle celebrazioni per il 70esimo anno dalla Fondazione dello Stato di Israele, l'artista Beverly Barkat (1966) presenta un'opera site-specific che prende spunto dalla storia delle dodici tribù ebraiche dell'antico testamento. ""After the tribes"""" è un'imponente torre metallica di quattro metri, scandita in dodici riquadri che rappresentano le dodici tribù d'Israele da cui discende il popolo ebraico. Ognuna delle dodici tribù si distingueva per una specifica trama cromatica, riproposta sugli stendardi e sulle pietre preziose che decoravano i pettorali dei Sacerdoti. Questi stessi colori sono stati ripresi dall'artista attraverso un complesso percorso di ricerca, raccolta, catalogazione e riutilizzo di materiali della propria terra. Conchiglie, pietre stratificate o semi-preziose, sabbia, roccia e argilla provenienti dalle caverne, dal deserto, dal mare e dalle montagne di Israele diventano i colori essenziali e concettuali dell'installazione di Barkat. I dodici dipinti circolari si offrono allo sguardo del visitatore su entrambi i lati. Il lato ruvido e materico è quello su cui ha lavorato direttamente l'artista, l'altro si scorge dalla trasparenza stessa del supporto in pvc che ne mostra gli strati di colore, i segni e la loro reale consistenza sotto una pellicola liscia e lucida. Riferimenti materici, cartografici, cabalistici e simbolici trasformano """"After the tribes"""" in un viaggio che ci conduce attraverso una storia millenaria, per ritornare al contemporaneo, riflettendo sulle origini dei popoli e oltrepassando ogni contingenza politica."" -
Il nido delle colombe. Testo inglese a fronte
Pubblicato postumo nel 1923, a pochi mesi dalla morte dell'autrice, ""Il nido delle colombe"""" è la raccolta con cui John Middleton Murry intraprende l'opera di canonizzazione della moglie, accostando a racconti già pubblicati su rivista, altri inediti o incompiuti."" -
Il corsaro
Dopo anni di carriera, il manager di un'importante azienda di comunicazione viene improvvisamente privato di compiti e responsabilità e allontanato dai suoi incarichi. Succede tutto senza evidenti ragioni. A Giovanni Neri i dirigenti della televisione dove lavora con successo offrono un anno di studio e di viaggi, ma il vero obiettivo è allontanarlo per sempre dal mondo in cui è riuscito a emergere e a diventare un noto professionista, un volto conosciuto per milioni di telespettatori. Giovanni, nel suo forzato esilio, viene coinvolto in intrighi finanziari, scalate e complotti societari. -
La forma del saggio. Definizione e attualità di un genere letterario
Quale lettore negherebbe oggi che i ""Saggi"""" di Montaigne, le """"Operette morali"""" di Leopardi, """"La gaia scienza"""" di Nietzsche o """"Le pietre"""" di Ruskin siano capolavori della letteratura occidentale? Tutti sanno che Francesco De Sanctis, cioè un critico letterario, è con Manzoni, Leopardi e Verga uno dei maggiori scrittori dell'Ottocento italiano. Nel corso del Novecento, poi, la riflessione critica, il commento, il reportage, la polemica culturale e politica hanno occupato sempre più spazio. Questo libro affronta il problema di che cosa sia precisamente la forma stilistica del saggio e di quale funzione centrale questa forma abbia svolto nella letteratura moderna."" -
Un nuovo Sterne. Testo russo a fronte
In genere nelle storie di teatro russo tra il ""Minorenne"""" di Fonvizin (1782) e """"L'ispettore generale"""" di Gogol' (1836) c'è un vuoto di oltre cinquant'anni: un lungo periodo che induce a leggere la vita teatrale russa di questo arco di tempo come una parentesi spenta, dominata da testi stranieri e adattamenti di scarsa qualità. Fu invece un'epoca di grande fermento, in cui il teatro occidentale forniva sì modelli e riferimenti, ma questi trovano riscontro in una vita teatrale fervida di ricerche e di prove. Un contributo a questa maturazione viene da Aleksandr Sachovskoj. La sua commedia è una graffiante parodia della moda del """"dramma contadino"""" e del """"viaggio sentimentale"""", in polemica con la corrente del """"sentimentalismo"""" dominante dell'epoca."" -
Il vino del mare. Il piano del paesaggio tra i tempi della tradizione e i tempi della conoscenza
Le Cinque Terre sono diventate recentemente parco nazionale e questo comporta la redazione a breve di un piano di tutela del parco. Il volume è una riflessione a più voci di urbanisti, storici, filosofi, matematici, economisti, geologi allo scopo di individuare le linee di un piano del paesaggio di un territorio plasmato e modellato dal lavoro dell'uomo, in uno scambio reale tra comunità locali e comunità scientifiche, alla ricerca di un progetto che dia continuità alla tradizione innovandola attraverso le tecnologie più avanzate. -
I nobili spiriti. Pascoli, D'Annunzio e le riviste dell'estetismo fiorentino
In questo libro Gianni Oliva offre una ricognizione di quell'ambiente fiorentino che operò intorno al ""Marzocco"""" e che impresse alla cultura italiana una svolta di raffinatezza, una """"nobiltà spirituale"""" ed estetica che caratterizzerà, in funzione post-carducciana e post-veristica, il Decadentismo e l'inizio del Novecento."" -
Della censura dei libri. 1730-1736
Carlo Lodoli (1690-1761) è noto soprattutto come grande teorico di un'architettura razionale e funzionalista in grado di abbandonare canoni e modelli barocchi. Spirito irrequieto e anticonformista, fu anche il maestro e l'educatore del gruppo di patrizi veneziani maggiormente impegnati nei tentativi di riformare la vecchia repubblica marciana. Dal 1723 al 1741 Lodoli fu uno dei principali responsabili della censura veneta, alla quale prestò la sua opera nell'intento di rimodernarne le strutture, finché non venne destituito su pressione di un gruppo di patrizi ostili alla sua politica d'apertura. In tale veste fu autore di alcune originali relazioni, risultato dei suoi studi sulla legislazione che regolava la stampa. -
Gelosa di Majakovskij
L'autore del ""rapporto"""" è una spia innamorata, il gobbo Nikita, che sorveglia Majakovskij prima per conto della polizia zarista, poi per quella sovietica. Ma testimone è anche Ljuda, sorella di Majakovskij, gelosissima di ogni altra donna. La gelosia è il tema del libro: tutti sono gelosi di tutto, in arte e in amore. Il """"gigante"""" Majakovskij incontra Pasternak, la Cvetaeva, Lenin, ma soprattutto Puskin, avanguardia dell'avanguardia, morto alla sua stessa età e come lui tradito dalle donne. E si scontra con il suo rivale, il poeta contadino Sergej Esenin, suicida a trent'anni (un falso clamoroso). Incontra anche (sono i tempi del dottor Zivago) il modello di Lara, Larisa Rejsner, la dea ventenne che guidava gli eserciti. E molti altri, sino alla fine."" -
Anche gli ebrei sono cattivi
Henri Van Blarengerghe racconta cosa l'ha spinto a uccidere; due gemelli uniti dalle spalle in giù coltivano il loro amore per la matematica in una sorta di inevitabile matematizzazione della vita; un gruppo di malati di mente fugge dal manicomio trovando in cambio prima la solitudine della montagna poi il carcere. Tre vicende in cui i personaggi, nessuno escluso, si confrontano con la complessità del reale, con le proprie colpe e ambiguità. Personaggi che agiscono fuori dagli schemi, uomini che compiono delitti orrendi senza esserne consapevoli, che cercano di fuggire il male e rincorrono la normalità senza mai riuscire a capire perché ne sono esclusi. -
Luci sulla città. Verona e il cinema. Ediz. illustrata
Il libro presenta, accanto alla filmografia di tutti i film girati e/o ambientati a Verona e al dizionario biofilmografico dei protagonisti della vita cinematografica cittadina, la storia delle sale e quella delle associazioni che sono state nel corso dei decenni il veicolo principale di diffusione della cultura cinematografica. -
«Un caos che spaventa». Poteri, territori e religioni di frontiera nella Dalmazia della tarda età veneta
Questo libro ricostruisce aspetti socio-istituzionali dell'effimera esperienza d'espansione della Repubblica di Venezia in Dalmazia e Albania. Sullo sfondo, il tramondo della Serenissima. Tra gli anni Quaranta e Novanta del Settecento ""riformatore"""", il patriziato veneziano e le élites della """"Duplice provincia"""" tentarono diverse riforme agrarie, amministrative, comunitarie e giurisdizionali al fine d'integrare la periferia dei Balcani nel teatro europeo e nell'economia mondiale. Condizionati dalla pressione politico-economica asburgica e dal modello dei territori militari croati, i progetti veneti furono frustati dalle frizioni nella provincia e nella Dominante, da resistenze locali, da conflittualità ruali e interconfessionali."" -
Giovanni Carlo Bevilacqua 1775-1849. I disegni dell'Accademia di Belle Arti di Venezia
Il volume è il catalogo della mostra di Venezia (Galleria dell'Accademia, 25 giugno - 15 settembre 2002) e presenta 870 disegni depositati presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia di Giovanni Carlo Bevilacqua (1775-1849), pittore e decoratore veneziano, esponente di primo piano della poetica neoclassica. L'opera documenta la sua intensa attività, a cavallo tra la caduta della Repubblica di Venezia e i moti patriottici di Manin e Tommaseo, che lo porta ad affrescare le Procuratorie di Piazza San Marco, villa Pisani a Stra, il Palco imperiale della Fenice, Palazzo reale a Venezia e altri importanti palazzi a Venezia, a Padova, Treviso, Trieste. -
Fiabe. Testo francese a fronte
"La bella addormentata nel bosco"""", """"Cappuccetto rosso"""", """"Barbablù"""", """"Il gatto con gli stivali"""", """"Cenerentola"""", """"Pollicino""""... Le favole che continuano a far sognare i bambini europei da più di tre secoli si sono installate nella coscienza culturale occidentale come un bene di tutti e di nessuno: una vera e propria proprietà collettiva, di cui ognuno può riappropriarsi raccontandole a sua volta. Proprio questo secolare riuso sembra averne offuscato l'origine. Le scrisse a fine Seicento un raffinatissimo cortigiano di Luigi XIV, architetto e uomo di lettere, accanito difensore del primato dei Moderni sugli Antichi, che vi trasfuse l'ironia, l'esprit de finesse, l'acutezza morale e psicologica di cui il suo secolo miracolosamente disponeva. La sua prosa trasparente, cartesiana, elegante contribuì in maniera decisiva al successo di un'opera che continua a fare le delizie del lettore colto come di quello ignaro, del professore e del bambino. Questa edizione si ripropone dunque di risalire alla lettera dei racconti, presentando sia un testo francese filologicamente affidabile, sia una nuova traduzione che cerca di rispettarne lealmente lo stile. Grazie anche a introduzione e note, sarà così possibile una lettura nuova, storicamente attendibile, di un testo che irresistibilmente si tende a collocare nel tempo mitico dell'infanzia. Introduzione di Daria Galateria. Età di lettura: da 6 anni." -
La belva nell'ombra
Lo scrittore Samukawa s'improvvisa detective quando conosce una donna affascinante, Shizuko, che gli confida di essere perseguitata da un innamorato respinto che la terrorizza minacciando di uccidere lei e suo marito. Lo scrittore si trova così implicato in una storia misteriosa dove l'identità del colpevole appare sempre più sfuggente. Quando la ricerca dell'assassino del marito sembra non approdare più a nulla, un piccolo particolare, il bottoncino di un guanto, fa capire a Samukawa che tutto il castello delle sue deduzioni è fondato su un errore e che il colpevole è più vicino di quanto egli avesse immaginato. -
Gl' innamorati
La commedia racconta l'insofferenza di due giovani attori ""innamorati"""". Nel sistema teatrale del tempo era quello un ruolo impegnativo e vincolante. Gli attori che lo interpretavano erano obbligati a recitare su toni alti, enfatici, letterari. Il pubblico voleva da loro posture monumentali, convenzionali, di maniera. Goldoni approfitta della presenza nella compagnia del San Luca di una giovane diva, Caterina Bresciani, particolarmente bizzosa e indisciplinata, per mettere in discussione quel sistema. La storia di un matrimonio continuamente rimandato diventa la trama utile a evidenziare un simile talento, che per tutta la commedia cerca di imporre il suo protagonismo femminile improvvisando scenate ad effetto.""