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Opera Omnia
"Proverò a pormi una domanda fondamentale su Maurizio Zanon: qual è la sua sete più profonda? Cosa vuole egli veramente comunicarci con i suoi messaggi poetici? Cosa traspare di più significativo ed importante della sua personalità, della sua umanità, della sua anima, da ciò che il lettore leggerà in questo libro? La domanda si è già articolata in più punti interrogativi e quindi anche la risposta seguirà la stessa strada. Infatti non c'è in lui una sete unica, un messaggio solo, un'anima monocolore, ma tutto un insieme di valori e di istanze che concorrono a formare la ricchezza dell'uomo e dell'artista. La grande sete del poeta si definisce quindi con più nomi, che tutti però hanno per radice il nome dell'amore: amore per la vita, amore per la libertà, amore per l'amore, amore per la natura, amore per l'eterno, passione per Venezia.""""" -
Il libro della vita. Poesie e dipinti
Fabio Recchia è nato nel 1953 a Levico terme (TN) dove attualmente vive. Poeta e pittore ha pubblicato diverse raccolte di liriche, alcune delle quali illustrate con sue riproduzioni d'arte. Si dedica alla pittura con varie tecniche: acquarello, acrilico, mosaico, vernice spray e tecniche miste; ha all'attivo molte mostre personali e collettive in Italia e Germania. «La parola del poeta non è altro che il pennello del pittore: vita e arte, arte e vita. Un binomio che scalda l'animo e lo emoziona a contatto della sua produzione, dei suoi colori, della sua tecnica artistica. Ascoltare le sue parole equivale ad ammirare i suoi quadri, dove tutto è sinfonia, tutto è armonia, gentilezza, finezza, di un artista che ama la vita tradotta in poesia». Nazario Pardini -
Alcyone 2000. Quaderni di poesia e di studi letterari. Vol. 14
Saggi critici di letteratura e arte: Il medioevo di Dante. La funzione didascalica dell'arte nell'estetica della Commedia; Intervista a Franco Loi: come vedo l'angelo custode; Caravaggio dall'ombra al dettaglio; Romano Bilenchi, letture e amicizie. Saggi critici di letteratura comparata; sillogi poetiche di autori contemporanei; altri articoli e recensioni. -
Ventagli lirici
La poetessa Marcella Mellea con la pubblicazione di questa raccolta poetica apre il ventaglio dei suoi motivi lirici, spaziando nei vasti orizzonti di una problematica circolare che compie escursioni in diversi aspetti contenutistici, inerenti sia le dimensioni individuali che quelle universali del vivere odierno. Ci troviamo di fronte quindi ad una letteratura soggettiva quando l'autrice s'immerge nei meandri della memoria per rivivere situazioni del passato, dell'infanzia, delle radici; o quando dedica tributi al sentimento d'amore che ha visitato la sua vita, o quando ancora s'incammina verso riflessioni di tipo esistenziale e spirituale. La maggior parte delle liriche del libro occupano tali livelli d'ispirazione, offrendoci spunti autobiografici e squarci fotografici d'altri tempi. Tuttavia non mancano contemplazioni delle suggestioni naturalistiche e sensibilità sociali verso le sofferenze causate da eventi naturali o storici della realtà contemporanea. -
Metamorfosi e sublimazioni
"Metamorfosi e sublimazioni"""" è la prima prova editoriale di Rita Fulvia Fazio. La sua poetica è impostata spesso sulla dinamica significato-significante, ovvero espressioni che rimandano a contenuti da dipanare attraverso l'ermeneutica; su ambivalenze che la rendono, in senso lato, ermetica e criptica, caratteristica che però conferisce fascino ad un verseggiare sovente altalenante tra il piano della realtà e quello onirico; su giochi di parole, rime e ritmi inseriti appositamente per vivacizzare """"l'andante con moto"""" delle scansioni, che è il movimento da lei preferito; ed ancora su un linguaggio che non disdegna d'essere anche esoterico, cifra che induce il lettore ad inseguirla nella cerchia degli iniziati o ad accettare di restare nel mistero." -
Frammenti di luce
La raccolta di poesie di Marco Zelioli è tutta pervasa di luce: luce e speranza sono parole chiave, ripetute molte volte nei diversi componimenti. Il titolo, Frammenti di luce, si addice molto all'opera, in quanto ogni poesia offre uno spiraglio, un frammento di luce, anche nelle situazioni più disperate e buie. Il poeta conserva sempre un animo positivo, convinto che la speranza può sconfiggere oscurità e male. Speranza animata da una fede profonda, che non dà spazio allo sconforto, all'abbandono, alla resa, alla paura. -
La solitudine del poeta
Franco Donatini stringe all'anima i sogni e le speranze di una vita, di un viaggio in un mare non sempre tranquillo, a volte gonfio di onde burrascose, attraverso le quali raggiungere l'isola nascosta. Quel porto che è nella nostra mente e che forse non esiste nella realtà, ma è sempre motivo di ricerca e di nostos. Basta andare, non fermarsi, non restare ancorati, fermi, dacché la poesia è viaggio, è percorso anche in mezzo a cavalloni che ti fanno sbattere in scogli ripidi e aguzzi. Il poeta non si arrende, ricupera una tavola scampata e con quella continua il viaggio. Un cammino che la poesia traduce in vita, e che la vita traduce in poesia; nel misterioso cammino di un dilemma su cui indaghiamo senza risultati. -
Scienza, fede... e poesia
Marco Righi ha ereditato dalla famiglia la passione per le scienze esatte: è ricercatore in laboratorio, lavora per il CNR, ha pubblicato una quarantina di lavori di carattere scientifico per riviste internazionali. Ciò per sottolineare la sua mentalità razionale che, tuttavia, ha poi cercato di completare trasmettendo i suoi messaggi e le sue convinzioni maturate con l'esperienza di vita, mediante le forme poetiche che, notoriamente, richiedono anche lo sviluppo di capacità creative, fantasiose, intuitive, linguistiche proprie. Inoltre, spesso, i suoi contenuti sono di carattere religioso, altra dimensione dove il mistero e l'accettazione dei limiti della ragione sono fondamentali. Quindi ha dovuto compiere un lavoro di integrazione culturale e tecnica su se stesso non indifferente: conciliare fede e poesia - prevalentemente irrazionali - con scienza e analisi, oggettivamente raziocinanti. Ecco dunque il risultato di tale iter spirituale, la pubblicazione di una raccolta poetica che ha per titolo proprio la problematica suddetta: ""Scienza, Fede... e Poesia"""", opera in cui, senza pretese liriche ed estetiche, egli fa conoscere la sua anima sia scientifica che umanistica. Prefazione di Enzo Concardi."" -
Lo zoo naturale. Se gli animali potessero parlare...
Il libro di poesie di Roberta Fava è strutturalmente suddiviso in tre parti: Animali di terra, Animali d'acqua, Animali d'aria. La forma metrica è quella della strofa unica per tutte le composizioni, mentre la lirica è essenzialmente descrittiva, ma non prosastica e analitica, conservando una propria leggerezza di ritmi e scansioni. Il discorso sugli animali avviene quasi sempre utilizzando il tu confidenziale e un tono colloquiale, per cui la poetessa parla a loro con molta prossimità e simpatia, dimostrando anche con questa scelta lessicale la sua empatia con la natura vivente. Emerge chiaramente dai testi una visione creazionistica dell'universo, poiché sovente sottolinea il fatto che anche gli animali esistono per volontà divina. La scrittrice ci comunica un chiaro messaggio, ossia l'amore e il rispetto per tutte le creature viventi e per la Natura, vista come madre ed emanazione divina. -
La zattera. Racconti sulla banda dei ragazzi dei «ghèt»
Questo libro, dalle chiare impronte memoriali e autobiografiche, contiene una trentina di racconti, ambientati tra Pont Canavese e Sparone, due località piemontesi della Valle dell'Orco, negli Anni Cinquanta, con proiezioni nei decenni successivi. Pietro è il ragazzo in età scolare protagonista della prima parte di tali narrazioni, che assume un carattere di letteratura realista, oserei dire verista, mentre la seconda parte sfuma gradualmente tale identità per sfociare in dimensioni oniriche, con personaggi provenienti dal mondo fiabesco. Mi pare che il cuore, il centro vero del libro stia nella nostalgia dell'autore per l'età mitica e sempre idealizzata dell'infanzia, della giovinezza, affiancata ad una filosofia basata sulla gioia di vivere il gioco come esperienza di vita, che diviene educativa nel processo di crescita dell'individuo: beninteso, il gioco di allora, fatto di cose povere e semplici, tanta fantasia e creatività, magico e avventuroso, vissuto in gruppo (banda) che richiedeva e sviluppava nei ragazzi capacità, abilità, superamento delle paure. -
Andar via
Il poeta sardo Pasquale Ciboddo ha riassunto nel titolo l'essenza di una silloge dal raro tessuto strutturale. Non poteva esistere altro nome per questa raccolta che, come lampo, squarcia le tenebre che ci avvolgono, e illumina il passato, il presente e, inevitabilmente, il futuro. Oggi consumiamo il tempo come un bene materiale, rendiamo effimero il nostro passaggio terreno. «Passa / e subito scompare / nel grande mare / d'eternità / senza lasciare traccia / la dea parca. Si diverte a tagliare / filo di vita / a noi umani / Ed è destino, gioco / di spietata / indifferenza» (Ed è destino). Poesia di malinconica nostalgia, esistenzialista, didattica, sociale e spirituale quella dell'artista Pasquale Ciboddo, di cifra stilistica superba, caratterizzata da contrasti tra l'asciuttezza dei versi e la lunghezza dei periodi sintattici, che si risolve in un andamento sinuoso, ricco di pause ritmiche, tese a suggerire scansioni intense ed energiche. Poesia con le radici ben salde nelle isole dei ricordi e dotata di ali per viaggiare nel tempo, per volare lontano e, al tempo stesso, cercare le ragioni per fermare lo sguardo e l'anima sull'oggi. -
I dialoghi dell'arancia. Appunti di viaggio. Dipinti
Questo libro propone una serie di dipinti di Maurizio Cinquegrani raffiguranti in modo allegorico, simbolico, metaforico, le varie realtà e i vari accadimenti del nostro tempo: viene quindi attribuita alla parte delle immagini una funzione didascalica, didattica, educativa; i dipinti sono corredati da riflessioni e dialoghi; l'autore infatti immagina di intrattenere colloqui con vari elementi della Natura (in primo luogo Arancia, ma anche Limone, Ulivo, Passeri, Falco...) inserendo la presenza delle Esperidi che, secondo la leggenda custodivano il pomo d'oro nel loro giardino, una specie di Eden del mito greco antico. Colloqui che vertono sui problemi fondamentali del nostro tempo. -
Poëticae Mater
Il titolo della presente raccolta Poëticae Mater dice che Maria è non solo Madre della poesia, ma anche del fare artistico e creativo. Una 'poiesis mariana' è ciò di cui ogni poeta e artista, oggi, dovrebbe disporre per dare forma a quel Verbo che lo Spirito genera in loro, nel silenzio della loro artisticità. Quelle che il lettore si ritrova tra le mani sono poesie scritte, per così dire, in 'stile evangelico': immediate nel contenuto, semplici nella forma, essenziali nella tecnica linguistica e perché no, a tratti anche apparentemente disadorne, un po' come la pittura simbolica dell'arte paleocristiana, che tanto fece discutere gli esteti abituati al linguaggio colto della cultura classica, ma così potente sotto il profilo comunicativo da innescare un processo di rinnovamento artistico. -
Hoc mihi contingat. Poesie e prose
"Hoc mihi contingat"""", ultima fatica di Nazario Pardini, è una raccolta di poesie e di prose suddivisa in cinque sezioni: Elegie, Dalla vita dei campi, Alla ricerca di voci (Proverbi e detti raccolti nelle campagne pisane), Attorno al focolare (Racconti brevi), Massime. «Il prosimetro non è un genere nuovo al Nostro. Altri suoi testi giocano sull'alternanza di poesia e prosa, che affascina e riporta alla Vita nuova di Dante, ma anche ad autori contemporanei come Dino Campana con la raccolta Canti Orfici. Grazie al prosimetro è possibile dare un profondo senso di svolgimento e interiorità a una vicenda personale, riaffermando con una sensazione intimistica il vero valore della Poesia. Nazario Pardini in """"Hoc mihi contingat"""" realizza esattamente questa visione ampia ed esaustiva del proprio mondo lirico». (dalla prefazione di Maria Rizzi)" -
La deriva. Istruzioni per perdersi
Qual è il modo migliore per perdersi volontariamente, per lasciare da parte quello che siamo ed entrare in una mappa allo scopo di riscoprire noi stessi? Paolo Clemente prova a rispondere a questa domanda stilando un vero e proprio manuale per chi voglia cimentarsi col gioco della Deriva, ideato da Guy Debord e successivamente modificato fino a divenire una forma di comunicazione diretta con l'Anima del mondo e i suoi simboli. Queste ""istruzioni per perdersi"""" vengono affidate al lettore insieme a innumerevoli esempi di vita vissuta, perché il modo migliore per comunicare un sapere che si basa su esperienze soggettive e non replicabili è seguire le orme di chi ha imparato a smarrirsi. Solo così, infatti, vagando tra meraviglia e immaginazione, si potrà conquistare uno sguardo nuovo su noi stessi e sul mondo."" -
Segni particolari. Astrologia, miti e sabotaggi in amore
«Amare è dare quello che non si ha, a qualcuno che non lo vuole», affermava Jacques Lacan. Attraverso questo paradosso, Giuseppe Sorgi ci fa scoprire perché, spesso, ci ostiniamo a boicottare la felicità. In questo libro vanno in scena le caratteristiche assurde e comiche di ognuno, raccontate con le suggestioni dell'astrologia e la profondità dei miti. E l'amore? L'amore è il teatro in cui assistiamo a drammi e commedie, gioie e dolori, che animano le nostre vite. Sarà impossibile non ridere di fronte a questo spettacolo puntuale e pungente che può suggerirci come aggirare i nostri sabotaggi e respirare un po' di leggerezza. -
Avvicinati e ascolta
Avvicinati e ascolta è l'invito che Charles Simic rivolge ai lettori e alle lettrici in questa raccolta di liriche.rn«L'erede forse più piccante e innovativo del minimalismo americano» - Alberto Fraccacreta, Robinsonrnrn Con il suo solito sguardo ironico, empatico e irriverente, il poeta àncora i suoi versi alle molteplici sfaccettature del contemporaneo e, allo stesso tempo, esplora le profondità dell'esperienza umana, cercando in quegli abissi la scaturigine stessa della parola poetica. -
Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne
Se un mostro è un corpo spaventoso perché fuori controllo, una donna mostruosa è una donna libera dal controllo dell'uomo. rnrn«Disintegrando le narrazioni volte a cancellare il potere femminile, l'autore-autrice vuole non solo decostruire il ruolo di figlia-moglie-madre che, da sempre, viene assegnato alle donne, ma anche spronare le più giovani alla ""ferocia"""". Ecco perché la scrittura è a tratti scomoda, a tratti irriverente, a tratti persino violenta» - Michela Marzano, RobinsonrnIl mostruoso femminile è un saggio sulla natura selvaggia della femminilità, che viaggia tra mito e letteratura, cronaca nera e cinema horror, mostrando la primordiale paura che il patriarcato nutre da sempre nei confronti delle donne. Da """"L'esorcista"""" alla dea babilonese Tiamat, dalla biblica Lilith a """"Giovani streghe"""", attraversano leggende e vite dimenticate, Jude Ellison S. Doyle compie un viaggio alla scoperta dell'oscura potenza delle donne, rivendicando l'orrore come forza creatrice, capace di rompere le catene millenarie dell'oppressione patriarcale."" -
Scegliere il futuro. Affrontare la crisi climatica con ostinato ottimismo
Pianeta Terra, anno 2050. Le nazioni non hanno mantenuto gli impegni presi, le emissioni di carbonio non sono diminuite e il riscaldamento globale ha reso il mondo un posto invivibile, scosso da rivolte politiche e fenomeni naturali catastrofici. Questo scenario può ancora essere evitato. Attraverso un'analisi dei rischi, delle possibilità che ci restano e un decalogo di attivismo civico, Christiana Figueres e Tom Rivett-Carnac, artefici dell'Accordo di Parigi del 2015, delineano le basi per salvare il pianeta e scegliere così il futuro che ci aspetta. Di fronte a una situazione ogni giorno più fosca, l'alternativa per la sopravvivenza del pianeta passa dalla consapevolezza che è arrivato il momento di cambiare le nostre abitudini, di pensare al nostro mondo come a un complesso sistema in cui è necessario fare la propria parte. Sopravvivere alla crisi climatica è possibile, ma dipende da molti fattori, primo tra tutti il nostro agire responsabile. -
Magia e tecnica. La ricostruzione della realtà
Muovendosi tra Oriente e Occidente, attraverso le pagine di autori come Martin Heidegger e Mulla Sadra, Max Stirner e Ibn Arabi, Fernando Pessoa e Adi Shankara, Federico Campagna dà vita a un incredibile percorso filosofico dalle grandi conseguenze politiche e sociali.In Magia e tecnica, Federico Campagna compie un viaggio alla ricerca dei diversi principi di realtà che creano il mondo. Da un lato, il sistema di realtà oggi vigente, la Tecnica, quel modo di intendere la realtà per cui soltanto ciò che è riducibile al linguaggio esiste davvero, mentre quanto sfugge a ogni classificazione mera superstizione. Dall'altro la Magia: un sistema di realtà alternativo e possibile, il cui mondo si sviluppa sulla base del principio che l'esistenza stessa, in qualunque forma si mostri, sfugge sempre a ogni linguaggio. Muovendosi tra Oriente e Occidente, attraverso le pagine di autori come Martin Heidegger e Mulla Sadra, Max Stirner e Ibn Arabi, Fernando Pessoa e Adi Shankara, Campagna dà vita a un incredibile percorso filosofico dalle grandi conseguenze politiche e sociali.