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Montagne dentro
Come si possono affrontare i nostri ostacoli interiori? È possibile oltrepassare le paure, il dolore, il senso di inadeguatezza? È questo che si chiedono i protagonisti dei racconti di ""Montagne dentro"""". Come Mattia, che non riesce a lasciare andare il passato, o Roberto, che si trova a fronteggiare un lutto inaspettato. Come Sabrina, che deve combattere i suoi timori di fronte a una nuova vita, o Rebecca, che prova a rinascere e a fidarsi di nuovo. Tutte le loro storie si inseriscono nel contesto dell'Alto Appennino Modenese, terra a tratti dolce e aggraziata e in altri casi selvaggia e solitaria. Le montagne talvolta non rimangono solo sullo sfondo, ma si intrecciano alle vicende umane, alle quali partecipano come mute ma instancabili maestre di vita, simbolo delle asperità del cammino e di nuovi orizzonti possibili."" -
Prima o poi il coraggio
Asia Bonvicini è una fotogiornalista inviata a Gorizia per realizzare un reportage su una riunione pugilistica transfrontaliera. Di boxe non sa molto e anzi ne disdegna l'etica base: meglio lasciar perdere tutte quelle storie sullo sport metafora della vita e via discorrendo. Arrivata a Gorizia, Asia deve fare i conti con un caso di omicidio sul ring: un pugile sloveno morto per mano dell'avversario italiano Roberto Saba. Inizia così un vortice che la condurrà alla verità del caso, della relazione con Davide, di se stessa. Prima o poi il coraggio è un libro sulla boxe e sulla fotografia, sulla lotta privata contro i fantasmi della propria incompiutezza, su un conflitto etnico ben preciso, sul muro che separava l'Italia dalla Jugoslavia. Ma è anche un romanzo di formazione contro la forza depotenziante delle istituzioni e sulla necessità, alle volte, di affrancarsene. -
Il mondo vuoto
In una notte di fine luglio dell'anno 1201, una tremenda tempesta si abbatte sull'oceano settentrionale, al largo delle coste scozzesi. Un'imbarcazione leggera, in viaggio dalle Orcadi all'Islanda, viene travolta dalle onde. Fra i sei membri del suo equipaggio, quattro periscono nel disastro. Gli altri due, trasportati dal mare, approdano vivi su di una spiaggia delle Faer Oer. Essi desiderano ripartire e giungere quanto prima a destinazione. Intanto devono sopportare la dura condizione di naufraghi. In alcune mappe di Cinque e Seicento, l'arcipelago delle Faer Oer è raffigurato con quattro esigui punticini. A volte lo si designa come ""mondo vuoto"""" e come aerea desertica. In effetti, fin dall'ottavo secolo, esso è già abitato da qualche monaco anacoreta e da poche famiglie di pastori provenienti dalla Norvegia. Ma agli occhi dei due naufraghi appare vuoto come la superficie di uno specchio che non riflette niente. Sarà proprio questo a obbligarli a un lungo ripensamento sulla vita e sulle esperienze passate, nel tentativo di meglio conoscere se stessi."" -
Iowa e altri racconti
I tre racconti presenti nel volume rappresentano tre momenti di vita in tre paesi differenti: Italia, Stati Uniti e Brasile. In Italia avviene l'incontro dell'autore col padre che praticamente non ha mai conosciuto. Negli Stati Uniti è descritta un'avventura sentimental-scientifico-letteraria di Giulio, uno studente di post-dottorato anni '70, che ci dona una visione fedele della vita in un campus di quegli anni. In Brasile, a San Paolo, c'è soltanto un flash di pochi minuti, che riprende l'immagine di una grande metropoli ai giorni nostri. -
La saggezza del limone
Trovarsi spaesati a vent'anni è da tutti, cercare un miglioramento è per pochi, arrivare a cambiare è la storia di Yayo. Siamo a cavallo degli anni Ottanta, le droghe e la televisione stanno scardinando le sicurezze, Yayo scappa, scappa perché non è in grado di provare piacere, non ha imparato a vivere, non ne ha avuto il tempo, non è stato aiutato. Parte dal nord per una vacanza che immagina come un momento di riflessione invece si trova nel mezzo di un programma terapeutico studiato per lui: un luogo silenzioso, un luogo costruito per migliorare usando la bellezza, l'attenzione e le risate, un luogo dove ci si sveglia e si va a dormire sentendosi chiamati amore. È la Sicilia di un baglio sperso e mutevole nei colori delle stagioni a donargli l'incontro con i suoi ""Uomini straordinari"""". Novità, bisogno, incoscienza e tecniche di meditazione lo aiuteranno nel percorso che si è prefisso: crescere."" -
Un canto di demoni
"Un canto di demoni"""" è un romanzo breve, una vicenda di crisi umana e alienazione, con illustrazioni dove le immagini sono parte integrante del racconto. È l'involontaria catarsi di Franco Barra, un uomo di mezza età dall'inconsueto passato. La storia di quattro personaggi che intrecciano una danza pericolosa sul piano personale, emozionale e fisico, si svolge nei dieci giorni che precedono il Natale, tempo in cui episodi di una vita, compressa tra la noia del quotidiano e avventure inusuali, precipitano e condensano in una intensa esperienza dall'esito inaspettato. Tutto inizia con un improbabile tentativo di suicidio, una infatuazione e un viaggio. Il protagonista si troverà alle prese con il proprio demone che lo costringe ad agire con ossessione secondo uno schema che sembra impossibile da spezzare." -
Ombre della sera. (Tell me where it hurts)
Mattia Cavalcanti è uno strano chirurgo: ama gli sport di contatto, non è particolarmente disciplinato e - soprattutto - non sopporta la vista del sangue. Mattia è anche l'unico, nell'ospedale in cui lavora, a credere che il direttore generale di un importante istituto di credito, inaspettatamente deceduto durante un controllo di routine, non sia morto per cause naturali. L'incontro con Eva Gervasi, un ambizioso commissario di polizia, lo porterà suo malgrado all'interno di una indagine dai risvolti inattesi. Su uno sfondo sociale dove un certo sistema di potere impone le sue logiche - e proprio come un'ombra, impalpabile e oscura, proietta la sua influenza sulle vite di tutti - l'enigma affrontato da Mattia ed Eva rivela un mondo in cui non esistono buoni e cattivi, vittime e carnefici, ma solo asimmetrie. Sentimentali, sociali, culturali. -
Storia di un quadrifoglio che non sapeva di esserlo
La favola di un quadrifoglio, che non sa di esserlo, che nasce in un prato all'ombra di un meraviglioso ciliegio. Fin dal principio si interroga sul senso della propria esistenza e si avvicina all'amore, scoprendo questo sentimento grazie al ciliegio, che a sua volta si innamora di lui. Inconsapevole della propria essenza, del suo essere unico, speciale e prezioso, il quadrifoglio conoscerà e proverà anche sentimenti nocivi, così come il ciliegio, sebbene da una prospettiva diversa. Entrambi attraverseranno il tormento di quelle passioni per giungere alla riscoperta del senso delle cose e a come superare i comuni problemi della quotidianità, grazie a un percorso ispirato da un sottile pensiero riconducibile al principio di consapevolezza. -
Novantotto. Un secolo di storie familiari
Cento anni, un tempo infinito, durante il quale ogni cosa può accadere in una grande famiglia. Qualcuno emigra per andare a lavorare in miniera in America e dopo sessant'anni, invece, qualcun altro ci andrà per studiare e per vivere un'altra esperienza di famiglia. Chi era sceso in strada per protestare per le condizioni di vita miserabili, diventerà uno che illumina il mondo con il suo lavoro di elettricista e poi si opporrà alla dittatura che è costretto a subire. Chi ha studiato, unico in famiglia, andrà in guerra, sarà fatto prigioniero e quando tornerà in patria vivrà lo spaesamento più angosciante. Aveva creduto nel riscatto sociale, si troverà disarmato di fronte a una Italia lacerata e tuttavia non perderà la speranza in un mondo migliore. A guerra finita, il lavoro intreccerà le vite di un uomo e di una donna; il loro figlio, miracolo d'amore, con la passione per la storia e per il racconto raccoglierà le tracce di ogni destino familiare. -
Il camminatore ubriaco. Sulla via Francigena
Camminare porta a ritrovare la sintonia con i ritmi dell'IO. Una cadenza insita in noi che tende a guidarci verso una sorta di pace ancestrale. La fatica, quel tipo di fatica, diventa filtro del nostro stato d'animo, setaccia i dolori, anche i più profondi. Le scorie restano sulla strada, passo dopo passo, e quello che rimane sono piedi doloranti e un animo adamantino. ""Ed è così, che nel mezzo del cammin della mia vita, mi ritrovai in una selva oscura, che la diritta via era decisamente smarrita..."""""" -
Da Sartre a Alberoni. Tentativi di trascendenza in sei best-sellers socio filosofici del XX secolo
"Il saggio prende in esame sei testi fondamentali che si sono confrontati con il tema della trascendenza nel periodo che va dagli anni Quaranta agli anni Settanta del Ventesimo secolo, cercando oggi in essi un'eredità politica che permetta di tornare a pensare possibilità storiche alternative all'universo costituito. È possibile la trascendenza nel mondo in cui viviamo? La domanda, nella sua inanità, fa sorridere. Verrebbe da dire che non c'è mai stato tempo più immanente, materialista e pragmatico del nostro. Prima c'era dio, e la paura di dio con penitenze, preghiere, genuflessioni con la testa rivolta verso l'alto o l'altissimo. Oggi c'è solo la paura della morte, che viene affrontata ed esorcizzata da trattamenti specialistici che parcellizzano il corpo del malato: hai un tumore al seno? Si cura. Uno scompenso cardiaco? Idem. Un problema alla volta e si risolve tutto. La paura della morte non implica alcuna trascendenza, nessun """"andare oltre"""": siamo qui e ci vogliamo restare, il più a lungo possibile e nel miglior stato di salute possibile"""". (Dalla prefazione di Stefano Tani)" -
Giuseppe Zais. I «paesaggi» nella «stanza dell'alcova» del marchese Galeazzo Mussatto
È qui ripresentato il testo di Franca Zava Boccazzi (1920-2009), dedicato al ciclo di sei tele di Giusepe Zais, apparso nel catalogo Da Padovanino a Tiepolo. Dipinti dei Musei Civici di Padova del Seicento e del Settecento (1997). All'apparenza, una scheda come tante. Ma quanta capacità di andare a fondo dei problemi, con precisazioni importanti: dalla provenienza delle opere, all'individuazione del committente, alla cronologia, al corretto inserimento delle tele nel corpus dell'artista e alla loro lettura stilistica e tipologica. Siamo in presenza di un insieme di dipinti di assoluta qualità, che decoravano la stanza dell'alcova del marchese Galeazzo Mussato nel suo palazzo di Padova: un ambiente spettacolare, davvero unico nel contesto degli interni di palazzi. -
Giambattista Tiepolo. Secondo tempo
Non ci sono molte occasioni di sapere come nasce la popolarità di un artista. Non basta guardare un'opera famosa per conoscere l'origine e la natura di queste cose. Giambattista Tiepolo è uno degli artisti veneziani più noti, tra i divini della tradizione italiana. Ma ha avuto bisogno di un tempo supplementare per ritrovare, alta, la sua fama. C'è voluta la dedizione degli antiquari che hanno cercato e venduto le sue opere in Veneto, dei collezionisti nel mondo che le hanno comprate, poi degli studiosi, che hanno interagito con la mentalità e la soddisfazione dei primi due; infine le aste internazionali e le mostre, che hanno permesso a un numero sempre più ampio di appassionati di godere quei risultati. Questa è la storia di un pittore scomodo che pare cadere in disgrazia dopo la morte, quando all'arte si chiede fredda perfezione. Poi rimonta e la sua immagine arriva a sovrapporsi all'idea di giovinezza della pittura stessa, alla grandezza espressiva e decorativa dello spirito settecentesco. -
Platone allo Studium Fiorentino-Pisano (1576-1635). L'insegnamento di Francesco de' Vieri, Jacopo Mazzoni, Carlo Tomasi, Cosimo Boscagli, Girolamo Bardi
Il volume intende contribuire alla comprensione di uno dei capitoli più importanti della travagliata storia del platonismo nella sua diffusione universitaria tra il XVI e il XVII secolo. Firenze sembrava essere il luogo più accreditato per promuovere la causa di Platone a un livello superiore: dopo la restauratio del secolo XV, l'istituzionalizzazione nell'insegnamento ufficiale. Da un lato infatti la memoria sempre viva di Ficino, Pico della Mirandola, Cattani da Diacceto, che avevano inaugurato e alimentato una stagione culturale di grande lustro internazionale; dall'altro l'eco mai sopita del prestigioso patronato dei Medici, al cui nome la rinascita platonica era venuta indissolubilmente a legarsi. -
Pietà, deposizioni e compianti a Verona e nel veronese
Questo terzo volume della serie ""Verona -ae"""" è dedicato alla presenza in città e nel territorio veronese di gruppi scolpiti della pietà, della deposizione nel sepolcro e del compianto sul Cristo morto. Realizzati, tra il XIV e gli inizi del XVI secolo, da artefici in parte anche di provenienza nordica, questi complessi comunicavano visivamente ai fedeli il mistero della Passione e lo strazio di Maria e dei dolenti, ed erano oggetto di particolare devozione. Il volume offre un catalogo completo delle opere sopravvissute, analizzate dal punto di vista stilistico e tipologico e collocate nel contesto sociale, culturale e religioso di cui sono l'espressione; in sequenza sono considerate prima le pietà, poi le deposizioni e i compianti, a partire dalle testimonianze esistenti in città."" -
Le idee dei giovani chef. Cucina la salute con gusto
Gusto, salute, sostenibilità: tre parole chiave per il presente e il futuro della tradizione gastronomica italiana. Il volume è promosso da APCI (Ente nazionale della categoria cuochi), ANDID (Associazione di dietisti italiani) e LIFEGATE (Sociètà benefit che opera nell'ambito della sostenibilità) in collaborazione con l'azienda Ballarini (produzione pentole e strumenti di cottura). -
Ruperto Banterle (1889-1968). Ediz. illustrata
A cinquant'anni dalla scomparsa, la vita e le opere di uno scultore sullo sfondo di Verona, dai tempi felici che precedono la Grande Guerra al fervore degli anni Venti fino al periodo della ricostruzione post bellica dei Cinquanta. L'amicizia con il poeta Lionello Fiumi, ben presto punto di riferimento per artisti e letterati, da cui scaturiscono l'Anelito fuggente e altre dirompenti opere, la grande esplosione monumentale del Primo Dopoguerra, le collaborazioni con il fratello Francesco, architetto, negli interventi tra le mura di una città che si rinnova tra Liberty e Novecento. La storia di Ruperto Banterle si ripercorre ancora tra le opere, i disegni e i bozzetti, per la prima volta raccolti in un catalogo ragionato, conservati nella casa di famiglia a Gombion, frazione di Belfiore d'Adige. La casa dove amava tornare lasciando d'estate il suo studio milanese e dove scomparve il 30 luglio del 1968. -
A bibliographical repertory of Italian private collections. Vol. 5: Sabadini-Zweyer.
Elizabeth E. Gardner, curator nel ""Dipartimento di pittura europea"""" del Metropolitan Museum di New York, aveva iniziato sin dal 1946 a raccogliere notizie biografiche e bibliografiche sui collezionisti italiani, ponendo particolare attenzione alla storia e alla provenienza dei dipinti di proprietà del Metropolitan. L'archivio che si andava formando - tuttora unico nel suo genere e costituito nel 1973 da quasi 10.000 voci relative alle collezioni italiane - si rivelò di fondamentale importanza per le ricerche confluite nella serie dei cataloghi a stampa del Museo. L'Istituto di Storia dell'arte della Fondazione Giorgio Cini, dopo la scomparsa di Elizabeth E. Gardner, si è fatto promotore di un progetto editoriale in cinque volumi. Le voci sono state aggiornate e organizzate in forma di dizionario bio-bibliografico, formando così un repertorio dei collezionisti di opere d'arte presenti in Italia dal Quattrocento ai giorni nostri come venivano registrati dalle fonti letterarie principali, nei documenti d'archivio, nei cataloghi di mostre, di musei e di vendite."" -
I carteggi di Mauro Boni. Lettere artistiche del Settecento veneziano. Vol. 5
"La ricerca sulle Lettere artistiche del Settecento veneziano giunge, con la pubblicazione de """"I carteggi di Mauro Boni"""", al quinto appuntamento del suo percorso. Possiamo dunque aggiungere, con grande soddisfazione, un nuovo, importante tassello al progetto pluriennale, promosso dall'Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Giorgio Cini, dedicato all'analisi dell'ambiente culturale veneziano del XVIII secolo dalla particolare angolazione delle lettere scambiate tra i protagonisti della vita artistica e i loro corrispondenti"""". (dalla prefazione di Luca Massimo Barbero)" -
Le verità apparenti
Fascino, segreti, misfatti, tutto miscelato in un cocktail di emozioni, senza tralasciare i colpi di scena. Ogni personaggio è descritto con realismo, e la storia sembra sfuggire di mano quando la verità comincia a prendere forma.