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All'ombra dei ciliegi in fiore (Raccolta di haiku e tanka)
La raccolta ""All'ombra dei ciliegi in fiore"""" di Rosa Maria Di Salvatore si inserisce in un genere che non fa parte della tradizione occidentale, ma che negli ultimi anni incrementa i suoi seguaci. Il primo dato originale è la variazione in quadrittico, che, così facendo, alterna tra attacco e chiusura elementi descrittivi e lirici, in un rapporto simbiotico tra esterno ed interno, tra elementi naturali e variazioni dell'Io. Inoltre, la poetessa fa propria una variegata coscienza letteraria, spesso riconducibile al simbolismo e alla tradizione letteraria occidentale. Si esprime, attraverso una forma chiusa, tutta una realtà interiore ed esteriore che mira alla sinteticità."" -
Il guardiano dell'anima. (La persecuzione dei cristiani e la vita di s. Vito tra storia e leggenda)
"Il guardiano dell'anima (la persecuzione dei cristiani e la vita di S. Vito tra storia e leggenda)"""" di Tina Di Gregorio è un'opera teatrale che ripercorre le tappe più significative della persecuzione contro i cristiani nel periodo romano, concentrandosi sulla storia di san Vito, a partire dalla sua nascita a Mazara del Vallo, per passare alle vicissitudini nel paese di Regalbuto (EN) sino al processo e alla morte. Egli si presenta come testimone esemplare del cristianesimo, perché testimone di Cristo, della sua Parola, del suo Amore. È un invito a guardare s. Vito e chiedersi: cosa sta dicendo Dio alla mia vita? San Vito, punto di riferimento della fede, della cultura, e dell'identità della città di Regalbuto." -
Il respiro del cuore
"Il respiro del cuore"""" di Maria Dolores Suma permette di individuare, sin dal suo titolo, l'orizzonte entro il quale si staglia la riflessione dell'autrice: l'interiorità espressa dal termine """"cuore"""" e la sua stessa vitalità, nella dialettica, che simbolicamente si può trarre dal lemma """"respiro"""". La scrittura, però, ha orizzonti molto ampi e dimostra essere altamente riflessiva, filosofica, istituendo una meditazione continuata sul senso della vita, della morte e sulla natura del tempo sia personale che umanamente generale." -
Giacomo Leopardi. Percorsi critici e bibliografici (2004-2008). Con appendice (2009-2012)
A distanza di quasi due anni dalla prima edizione, l'autore presenta, in un medesimo volume, un'ampia discussione critica sugli studi leopardiani usciti tra il 2004 e il 2012 a cui si aggiunge una bibliografia che, per il periodo esaminato, raccoglie oltre 1500 titoli. -
Kate delle orchidee
"Kate delle orchidee"""" è un titolo dal sapore classico, sebbene a esso si associ un nome moderno, perché la sua modulazione riprende lo schema dell'epiteto, con una determinazione sostanziale della persona personaggio che avviene attraverso un attributo, in questo caso l'infiorescenza. L'orchidea sta al centro, è quella espressione simbolica di vitalità che caratterizza tutta la produzione di Caterina Tagliani, ma al contempo è indice di delicatezza e di profumo. Tutti questi sono gli aspetti che l'autrice ricerca nel suo verso, con una particolare attenzione alla famiglia: e non è un caso che la dedica iniziale si rivolga proprio all'andamento affettivo." -
Totò, Pinocchio e Pulcinella...
Aldo Marzi con questo suo ultimo saggio ritorna su un argomento che da anni lo vede impegnato, concentrandosi su tre grandi personaggi: Totò, Pinocchio e Pulcinella. L'Autore con una dettagliata ricerca mette a confronto gli aspetti che li accomunano, in quanto hanno rappresentato e rappresentano con le loro 'maschere' tre icone della ""Commedia dell'Arte"""". Un viaggio attraverso il cinema, il teatro e la letteratura, ripercorrendone anche l'influenza filosofica, antropologica e pedagogica."" -
Mio figlio non parla più
Una bugia è un vetro senza riflessi, uno specchio senza immagini. Il dolore e la disperazione di due genitori che assistono impotenti allo sconvolgimento delle loro vite, quando il figlio Totò, per ragioni incomprensibili, smette di parlare. Il suo mutismo inizia dalla prima elementare, al rientro a scuola dalle vacanze natalizie. Medici specialisti, psicoanalisti e perfino una logopedista non trovano alcun risultato. Sarà un grafologo, Giulio, un avvocato penalista che ha rinunciato alla professione, a individuare le ragioni del mutismo. Dalla storia di Totò dipenderanno le vite di tutti coloro che sono entrati in contatto con lui, soprattutto quella di Giulio. -
Elogio al buio
«È incredibile come io non ci veda con la luce elettrica e come invece ci veda un pochino, ma sempre di più, con la luce delle candele. Non mi sono rassegnata al buio quando è arrivato, ho imparato ad accettarlo senza repulsione, ho lasciato che le tenebre mi inghiottissero e intravedendole col lume della candela vedo le infinite sfumature della bellezza con la telecamera dei sensi», afferma la protagonista del romanzo di Ivana Brigliadori che, proprio in questa frase, condensa il binomio tra il non vedere e il vedere nella cecità. Una condizione che è essenziale, perché tutta la narrazione si basa sul rapporto tra maschera e sostanza, tra luce e buio, tra conoscenza e illusione. La protagonista, divenuta cieca, vive la propria esistenza negli scontri con la propria badante, ma allo stesso tempo ha lo spazio per far nascere un amore. Che sia la soluzione per uscire dal buio? -
In cà mia comandi mi (dopo la mia miee)-La cesira (La portinara). Teatro in lingua milanese
"La produzione di testi per il teatro milanese è ancora una realtà ed Umberto Cavallin ne è la testimonianza. Queste commedie, direi quadretti farseschi in unico atto, ci presentano scampoli di vita quotidiana veramente milanese con vivacità ed immediatezza espressionistica."""" (Giuseppe Frattini)" -
Conta su di me
Il perno di questo romanzo è costituito dall'esortazione ""Conta su di me!"""". Non c'è male e prevaricazione ovunque, ma ovunque c'è la possibilità del suo manifestarsi. C'è qualcosa dentro di noi che dobbiamo tenere a bada e la cura passa attraverso la compassione. Il romanzo è un inno all'amore, in tutte le sue forme più profonde, e un monito a non aver paura di essere quello che si è, al di là delle convinzioni e degli stereotipi."" -
Il sentiero della follia
La più sottile follia è fatta della più sottile saggezza, sottolineava Montaigne, e lungo questa apparente dialettica si staglia la silloge di Roberto Barbari, perché l'irrazionale diventa un percorso conoscitivo ben definito, che contempla non solo l'io, ma anche il cielo e l'amore. Tale consapevolezza è propria di coloro che sono destinati alla profondità, cioè al vedere con occhi nuovi. In questo modo si realizza lo sguardo diafano del poeta, la nuova luce che va oltre gli schematismi, che ricerca al di là delle apparenze. Che la follia sia libertà, e quindi dolce irrazionalità, è un assunto per raggiungere la pace. In questo viaggio la donna è il correlativo oggettivo, l'elemento tangibile che conduce all'approdo. -
Etna. Eruzione e terremoti del maggio-giugno 1879
L'album fotografico ""Etna, eruzione e terremoti del maggio-giugno 1879. Fotografie fatte per incarico del R. Governo italiano sotto la direzione del Prof. Orazio Silvestri"""", conservato presso la Biblioteca R. Malaroda del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Torino, contiene le immagini di due eventi estremamente importanti per la storia dell'Etna: l'eruzione del 26 maggio - 6 giugno 1879, che partì dalle sommità fino a raggiungere Passopisciaro, nel territorio di Castiglione di Sicilia, e il terremoto del 17 giugno dello stesso anno, che interessò principalmente Bongiardo, frazione del comune di Santa Venerina. Le fotografie, come afferma lo stesso Orazio Silvestri, """"furono [...] dirette per conservare memoria della grande eruzione etnea del maggio-giugno 1879 e dei luoghi funestati da questa e dai successivi terremoti"""". I contenuti vengono per la prima volta riproposti integralmente e, presumibilmente, corrispondono a ciò che Silvestri consegnò al Real Governo, in quanto al momento risulta irreperibile il raccoglitore allora depositato presso gli archivi statali."" -
Versi sospesi... tra storia e vita
Ai bordi dell'inquietudine / di una vita che ci sfugge, / intravediamo vie lontane, / segrete. / L'evanescenza di mille ricordi, / la definitiva resa... -
Filosofia come pratica dialogico-narrativa nelle strutture comunitarie
La filosofia pratica è una prassi dialogica che affronta le questioni esistenziali sfruttando le potenzialità dello sguardo filosofico. In questo saggio di Claudia Marchese si parte dalla fondazione teorica per giungere a contenuti di maggiore densità metodologica. Difatti, si illustrano alcuni modelli narrativi in cui emerge l'importanza dell'autobiografia nella costruzione del sé. La filosofia pratica, dunque, si può attuare attraverso il ""narrarsi"""" nelle organizzazioni, nelle carceri e nei gruppi dei bambini. In questo orizzonte si inserisce l'esperienza personale, in particolare analizzando quattro progetti svolti dall'autrice con bambini ed adolescenti."" -
Silfide, maga e sirena. L'ideale femminile nella letteratura italiana dell'Ottocento
Il saggio mira a ricostruire il mutamento di percezione incontrovertibile che accompagnò la classe intellettuale italiana nell'immaginare e descrivere la donna sul finire del XIX secolo. Al centro della ricerca è la produzione letteraria di Verga, Capuana, Tarchetti, Fogazzaro, D'Annunzio e dei principali esponenti della Scapigliatura lombarda, i quali contribuirono a diffondere ed arricchire, per mezzo dei loro scritti, i tópoi narrativi femminili largamente impiegati nella letteratura del tempo. Filo rosso del testo è dunque la donna, ora nell'eccezione mondana di angelo incantevole e tentatore, ora nella veste più oscura e goticheggiante di essere diabolico ed inferico, senza tralasciare il vorticoso labirinto d'immagini fin de siècle, popolato da magnetizzate, sonnambule, streghe e dame bianche. Vi si ricava alla fine un pantheon di antieroine grazie alle quali la figura muliebre viene declinata in tutte le sue numerose e conturbanti gradazioni, protagoniste imprescindibili di un Ottocento tutto al femminile. -
I misteri di Villa Giuditta
Già dal titolo, ""I misteri di villa Giuditta"""", appare inequivocabile il tema del romanzo di David Insaidi: l'arcano. Omicidi irrisolti che non lasciano tranquilli due ragazzi, Maura e Valerio, determinati a chiarire tutti i punti oscuri di una vicenda, lunga anni e ingarbugliata, che coinvolge molti personaggi. Colpi di scena e l'ombra del neonazismo apriranno squarci inaspettati in questa misteriosa storia."" -
La voce delle piante. Favole ecologiche. Ediz. illustrata
Nel favoloso mondo della natura, porgendo l'orecchio a vegetali, come alberi, ortaggi e fiori, o a elementi naturali, come nuvole o pioggia, è possibile ancora sentire la loro voce. Con questi racconti i personaggi ci parlano delle loro storie e delle loro difficoltà in un mondo magico, ma fragile, dove qualche fata, mossa da spirito altruistico, riesce ancora a fare la sua parte. Età di lettura: da 4 anni. -
Metamorfosi d'amore
Riconoscere un ruolo sostanziale alla donna e all'amore nella produzione di Roberto Barbari, se si considera la sua intera produzione, non è certamente inappropriato, né tantomeno indicare la silloge ""Metamorfosi d'amore"""" come uno dei momenti in cui il sentimento, senza veli, si mostra nella sua fortezza. Le parole implicano un cambiamento, interno o esterno che sia, pur mantenendo salda la sacralità del cuore che, come si sostiene dalle prime pagine, diventa un filtro di conoscenza, ovvero il mezzo indispensabile per affrontare il mondo e la vita e, ancor più, per conoscerli."" -
Petali di stelle. Poesie in lingua e in siciliano
Questo libro presenta poesie in lingua italiana ed altre, la maggior parte delle quali, in uno dei duecento modi espressivi del dialetto siciliano, precisamente in quello ""centrale"""" o """"classico"""" di Poggioreale di Sicilia, in Provincia di Trapani. La poesia, quella vera, non ha limiti di forma, di contenuto, di lingua, poiché essa, in qualunque modo si palesi (orale o scritta, in lingua o in dialetto) è universale, come universali sono i sentimenti umani che l'attraversano."" -
Giorno dopo giorno e donne
"Giorno dopo giorno"""" di Antonia Izzi Rufo è una raccolta che riguarda il tempo, inteso nel suo valore cronologico e in quello interiore. La poetessa si immerge nelle manifestazioni dell'io che si relaziona di continuo con il mondo. Dall'interscambio tra gli elementi emerge la fascinazione della natura, della bellezza che riempie la vita, evidenziando un profondo legame con la terra. Non si può, però, considerare tale produzione solamente lungo la linea arcadica, ma possiede in sé una profonda dialettica esistenziale che affonda nel dolore e nella solitudine. Vi è, però, una via d'uscita dalla condizione ossimorica e dal dramma esistenziale che è individuabile, per la scrittrice, nella poesia. A questo punto la parola ha un valore salvifico, è la catarsi."