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Come cristalli di sale
«Il titolo della silloge di Cinzia Pintingaro, ""Come cristalli di sale"""", è metafora della vita, infatti esso allude alla scrittura poetica che, come strumento vitale e catartico, cristallizza nelle parole scritte su un foglio bianco le lacrime di gioia e di dolore che, come sale, condiscono il trascorrere del tempo, dei nostri giorni. Poesia esistenziale quindi, in cui l'io, in una sorta di sintonia affettiva con la natura, esprime emozioni e sentimenti, pulsioni dell'anima.» (Francesca Luzzio)"" -
Figli di una Gallura selvaggia (amore vince morte)
Nel contesto di una Sardegna tradizionalista e genuina, il vecchio Berardino, ormai centenario, lascia in eredità ai nipoti antichi episodi familiari, custoditi gelosamente come cimeli in un diario dai fogli ingialliti. In un intreccio variegato di personaggi e di storie d'amore, di passione, di sangue e di morte, si intravedono attimi di felicità, che fanno vivere nel lettore un mondo tutto da scoprire. -
Sarà per sempre
Martina si rifugia in una Missione dell'Africa per ritrovare la propria identità. L'impegno nella scuola della Missione, l'esperienza con un mondo al limite della povertà, l'incontro con il giovane dottore Bruno, il rapporto finito prima di nascere a causa di un assurdo malinteso e il messaggio che annuncia la morte del medico, sono solo alcune delle tante emozioni che la rimetteranno alla prova. L'alternarsi di colpi di scena, l'incontro con il pittore Thomas, il coinvolgimento nelle indagini per un omicidio, non le ridanno certo serenità. Ma... ci sarà una nuova alba per Martina? -
La tentazione di Faust
Marco, un anziano preside al suo ultimo incarico, insegue, come il Faust di Goethe, il sogno di una irripetibile gioventù. Ormai sulla via del tramonto, si invaghisce e corteggia Francesca, una donna moderna, segretaria della scuola che dirige. Ma lei, determinata, riesce a dominare a lungo i suoi sentimenti, le sue scelte e le sue pulsazioni. La storia, che offre anche uno spaccato dei vizi e delle virtù degli italiani del nuovo millennio, è vissuta con garbo, stile e profondo reciproco rispetto, sul filo di una sottile ma corrosiva ironia. Riuscirà però il non più giovane, ma ancora gagliardo Marco, a conquistare la giovane ed effervescente Francesca? -
La donna di seta
Non esiste metafora più adatta della seta per indicare l'animo femminile e, nello specifico, la protagonista del romanzo di Pinella Gambino. Sofia, questo il suo nome, possiede la delicatezza di quella stoffa pregiata, ma al contempo la forza, la sensualità e l'unicità della sua essenza. Accanto a lei si affiancano numerose figure che hanno una peculiarità sentimentale e umana, e che permettono di parlare di una narrazione corale. Sofia ritrae la donna e la sua capacità di superare le avversità quotidiane: la cura del marito sofferente, la protezione nei confronti dei figli, la volontà di essere utile alla risoluzione dei loro problemi, anche se non è sempre facile, il desiderio di costruire delle relazioni stabili che le permettano di sondare la genuinità dell'essere. Tuttavia, la realtà va oltre le aspirazioni e mette degli ostacoli che sono imponderabili. -
Amore e dintorni
L'autrice si inoltra in una materia complessa e delicata, l'amore, per comprenderla e per riflettervi alla sua maniera. Lo fa in modo originale, dando voce non soltanto ai libri ma anche ai ragionamenti più comuni, così come, al contrario, dando voce a quelli più contorti e paradossali che sono tipici dell'innamorato. Infine dà la parola agli stessi protagonisti dell'amore e dei suoi ""dintorni"""". Il libro si compone, infatti, di una parte teorica e di un'altra che raccoglie racconti di vita vissuta, narrati da coppie che si sono formate, lasciate, riprese e odiate, per un tempo lungo o anche brevissimo, nel tentativo di vivere bei momenti, di trasformare il sentimento in concretezza, di unire la pulsione amorosa alla vita quotidiana. (Gabriele Marchesini)"" -
Monologo con figlio
Il rapporto tra padre e figlio è spesso problematico a causa di incomprensioni, screzi più o meno vistosi e persino litigi; a volte può accadere, però, come nel caso di ""Monologo con figlio"""" di Roberto Giardina, che si giunga al dialogo. Un dialogo riparatore, si potrebbe dire, che spinge ogni personaggio ad affrontare i temi più diversi: dal periodo scolastico del figlio al lavoro del genitore, dagli studi alle ambizioni di entrambi, fino a scoprire le motivazioni di alcune scelte altrimenti incomprensibili. Ognuno rivela la maschera e la realtà che fanno parte della vita, ma al contempo mostra sulla scena la proiezione di immagini provenienti dal passato, conferendo all'opera un'aura surreale che guida, di volta in volta, all'avvicinamento o all'allontanamento. Non è facile per il figlio trentenne aver vissuto con il padre, fotografo famoso, e la madre modella, eppure in modo naturale ha appreso da loro il mistero dell'arte, che diventa lo strumento di una visione più consapevole."" -
Mao e la mafia
Il comunismo e la mafia, Mao e la Sicilia sono gli orizzonti entro i quali si svolge la storia familiare dell'opera di Tino Vittorio. Al di là della presentazione scenica, però, le minacce, i malcostumi sociali e un omicidio sono il trampolino per un'analisi sociale che, sulla scorta di Marcuse, propone il meccanismo repressivo determinato dal conformismo, presentando l'uomo ""a una dimensione"""". Anche le idee più rivoluzionarie ed egualitarie del '900 si sono arenate nel fallimento, perché prima di tutto l'uomo è fatto di stomaco, eppure solo in apparenza il rapporto tra maschera e sostanza (che sia individuale o sociale) rientra nel pirandellismo di genere. In realtà, si ha uno sguardo disincantato su ciò che siamo, uomini di carta o uomini di sangue, e ciò deriva da un motivo ben preciso, come nell'opera il nonno spiega al nipote: «Perché un uomo non è un uomo. Ciò che sei emerge a tratti. Tu non sei ciò che possiedi, non sei ciò che gli altri vedono, né ciò che tu vedi di te»."" -
Teogonia
"La scrittura di Roberto Barbari è conosciuta più per la poesia, ma in quel percorso si è sempre evidenziato con chiarezza un'escavazione filosofica che conduce ad alcuni elementi ben chiari, primo fra tutti il rapporto con la religione. Questo libro è una lunga riflessione su Dio, sulla sua essenza, ma soprattutto sulla sua conoscibilità e sulle incongruenze, in primis, del cattolicesimo. L'errore più evidente consiste nel confondere la religione con l'etica, cioè vedere la prima come struttura della morale, come precettistica di principi che, in fin dei conti, anche un ateo rispetterebbe e che anzi proprio la religione ha disatteso""""." -
Dal Cimitero delle Fontanelle: «Per grazia ricevuta»...
"Il Cimitero delle Fontanelle, nel quartiere Sanità, è uno dei luoghi magici di Napoli, si tratta cioè di una topografia in cui, come capita spesso per la città partenopea, vengono a condensarsi storia e fascinazione popolare, tradizione e mistero, religiosità e superstizione. La pièce teatrale di Vincenza Campopiano trae ispirazione da tutto questo e, nello specifico, dalla tradizione consolidatasi nei secoli di portare a casa una sorta di reliquia appartenente ad uno dei tanti corpi sepolti in quell'ipogeo tufaceo. Nella commedia, infatti, vanno ad inserirsi molti degli elementi popolari e delle credenze sulla capuzzella (ovvero il teschio di una donna) che un'anziana madre aveva preso in cura. Tuttavia gli eredi, alla scomparsa di lei, decidono di vendere l'abitazione. E qui sorge un problema. La capuzzella ancora non può abbandonare la famiglia, perché, cosa altrettanto importante, non ha realizzato il suo miracolo e non ha raggiunto la personale quiete""""." -
Collisione d'interni
"Il tratto interiore che emerge dalla lettura di """"Collisione d'interni"""" di Maria Teresa Infante, richiamato anche dal titolo come se si entrasse in una scena teatrale intimistica, non è l'unica lettura possibile di un'opera che mostra tutta una sua complessità emozionale, ma anche e soprattutto una lettura del mondo circostante. I moti e le impressioni di colore che emergono sono sia dei dati che interessano l'autore, ma sono anche delle espressioni che derivano dalla realtà. Proprio nel punto in cui queste due manifestazioni collidono, nasce la poesia di Maria Teresa Infante, quasi fosse una continua materializzazione dell'ossimoro in cui ogni essere vive""""." -
Specchi e riflessi. Dramma in due atti
Nella pièce troviamo due personaggi principali, quasi monadi, che interagiscono tra di loro e sono praticamente i soggetti esclusivi. Da un lato un dottore, psicoterapeuta, dall'altro lato la materializzazione umana della sua passione musicale, perché un giorno si presenta nello studio la sua soprano preferita, Carla De Marias, che da due anni soffre di un blocco particolare. Da questo punto avviene il dramma reale, quello dell'inconscio, della proiezione dell'Io, per giungere alla consapevolezza che ogni uomo è un piccolo cristallo d'infinito. -
Queste le notti
"Roberto Barbari conferma con questa raccolta la sua fedeltà alla parola, ma al contempo ad un pensiero filosofico che ha caratterizzato, e caratterizza, tutta la sua produzione in versi e in prosa. Si diceva della fedeltà alla parola, perché essa ha un valore imprescindibile per la comprensione di se stessi e del mondo e non è un caso che nelle prime liriche si pongano alcune questioni nodali legate all'ascolto. Se da un lato sappiamo e conosciamo la distanza del poeta dalle religioni rivelate, dall'altro nella sua laica preghiera si individua l'elemento fondamentale di una esigenza: l'ascolto. Eppure la sostanza consiste nel viaggio piuttosto che nell'approdo in sé. È questa forse la verità più sconvolgente per l'uomo, il quale, attaccato al materiale, solo intraprendendo un itinerario, che è reale ma anche interiore, può ritrovarsi""""." -
Il giorno dopo (Italia 1943 e oltre)
Il 1943 è anno cruciale per la storia dell'Italia, è forse la data più nota (anche a livello popolare) del taglio con un mondo vecchio, perché segna un cambiamento di rotta all'interno del conflitto mondiale che, indubbiamente, è ancora radicato nella memoria con una vividezza maggiore rispetto a qualsiasi altra espressione bellica. Il periodo successivo a questa data è il momento del cambiamento e ciò, per certi versi, avviene. Sono i dati storici però a parlare, i nuovi equilibri politici, le incomprensioni, i malcontenti e i malcostumi, le lotte (comprese quelle partigiane). Su tutto questo si concentra Carmelo La Torre, offrendo un quadro sintetico e analitico al contempo, permettendo al fruitore uno sguardo a partire dal quel fatidico '43. -
Saggi brevi
I volumi di saggistica, tendenzialmente, hanno una organizzazione monografica o, se pluritematica, scarsamente organica. Nel caso di Marisa Cossu ci troviamo di fronte a un testo che procede per scavazione progressiva, cioè parte da un punto generale, inclusivo di più temi e orientamenti, per giungere a riferimenti specifici, legati precipuamente alla letteratura italiana contemporanea. L'autrice difatti, indaga categorie complesse come il tempo, fenomeni sociologici legati al bambino, ma anche e soprattutto il valore che l'arte e la poesia possono avere per migliorare l'età in cui viviamo. -
Amaranto. Amaro Amianto
Il dramma è liberamente ispirato al diario di Manuela Costalli, ""vedova dell'amianto"""", in cui si racconta con vibrante intensità la malattia e la morte del marito della donna. Appassionante e tragica storia che, senza alcun appesantimento dell'intensità e del ritmo narrativo, racchiude al suo interno preziose informazioni e indicazioni su uno dei più gravi e micidiali rischi di inquinamento, ancora incombente in Italia e nel mondo."" -
Il gioco della verità
La commedia di Giorgio Francaviglia si concentra, come fa intuire lo stesso titolo, sul rapporto tra sincerità e menzogna. I tre personaggi principali, Matteo che gioca con la verità, Ninetta che sa fingere alla perfezione e Totò che non sa dire bugie, costituiscono un trio che si caccia in situazioni comiche e imbarazzanti, determinate dal rapporto dialettico tra realtà e maschera. Ne scaturisce una sottile arguzia, ma nello stesso tempo si scopre l'assurdo attraverso il gioco della vita e, soprattutto, che niente esiste di assoluto in essa. -
E che cosa sia l'amore mi chiedo
"E che cosa sia l'amore mi chiedo"""" di Danila Marchi già nel titolo racchiude due orientamenti basilari dell'intera raccolta. Il primo legato al sentimento amoroso e il secondo al carattere interrogativo della poesia, come ricerca continua di un'essenza e di una conoscenza dell'essere e dell'esserci. La tensione verso la quiete e la pace è una condizione essenziale ed esistenziale, e si accompagna a un senso del divino molto sentito. Si cerca, in più parti, di avvicinarsi al metafisico nella coscienza che esso è presente attorno all'uomo e che bisogna solamente coglierlo e amarlo." -
Donna Vincenza
Vincenza è una ragazza del popolo della quale s'innamora un nobile locale, Paolo. La famiglia di lui, però, è contraria all'unione, secondo vecchi costumi, e cerca di ostacolarla, ma alla fine i due riescono a sposarsi. Il dramma inizia quando muore Paolo, scomparsa che ha effetti sconvolgenti per la giovane donna e i suoi figli. Dopo un secolo giunge dall'Argentina il nipote che entra in contatto con mondi per lui sconosciuti: quello dei parenti, prima, e quello della società, poi. Comprende, a tal punto, che cercare tra le vecchie carte e tra i ricordi è un modo per riacquistare se stessi, per ritrovare una identità, ma si tratta di un'operazione dolorosa, perché bisogna scontrarsi con una realtà difficile. -
Per non morire
La vita, talora crudele, non si cura del pianto disperato di chi, immerso nel dolore, implora pietà. Per Linda, perdere per sempre il suo amore dopo avere ritrovato la felicità che sembrava svanita, è come smarrire la strada nel buio di una notte senza fine. La giovane donna vorrebbe chiudersi al mondo per cercare nel ricordo dei momenti felici, l'unico motivo di esistere. La vita, però, non è poi così crudele se dà a ogni uomo la forza di ricominciare. Linda slegherà i legacci stretti del suo tormento, e troverà nella sua attività di concertista la vera ragione di esistere. Il tocco magico delle sue mani sprigionerà melodie antiche e nuove che daranno un senso al suo dolore.