Sfoglia il Catalogo ibs007
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 101-120 di 10000 Articoli:
-
Il pianeta dei bipedi
Sul pianeta Nebbiolo vivono strane creature, la cui unica causa di morte è la noia. Per evitare l'estinzione del proprio popolo in un mondo grigio e spoglio Bobal, il re dei nebbiolani, è sempre all'opera per inventare nuovi programmi da mandare in onda in quella che è la sua ultima creazione e, allo stesso tempo, l'unica fonte di divertimento dei propri sudditi: la sfera televisiva. Quando il sovrano decide di utilizzare gli umani come concorrenti per il suo nuovo reality show, Il pianeta dei Bipedi, sulla Terra si scatena il caos. -
Russia. Guida sentimentale per viaggiatori solitari
Questa è una piccola guida per viaggiatori che hanno deciso di andare in Russia, in particolare a Mosca e a San Pietroburgo, da soli e quindi senza interpreti, guide turistiche o gruppi-vacanza. Ma è anche rivolta a chi ha voglia di viaggiare solo con la mente, tuffandosi in una cultura grandiosa come quella russa. È una guida sentimentale, ma anche pratica, perché offre diversi consigli su come prepararsi prima di partire e come affrontare i problemi che potrebbero presentarsi durante il viaggio, senza però seguire alcuna logica turistica, ripercorrendo le mete e le esperienze dei vagabondaggi dell'autore alla ricerca del byt, la vita quotidiana russa. Un tentativo, quindi, di comprendere lo spirito di un Paese assumendo il ritmo della sua vita quotidiana, senza dimenticare mai storia e cultura di cui è intrisa. Ecco perché ad accompagnare il lettore in questo viaggio – incontro tra reportage, diario e saggio – non possono mancare i grandi scrittori russi, da Puškin a Dovlatov passando per Dostoevskij, ma anche gli artisti, i filosofi, gli zar, gli anarchici e i rivoluzionari. -
Bestiario artistico. Zampe, baffi, squame + prove pratiche di stupore. Ediz. a colori
In famiglia siamo tutti artisti, ma ho scoperto che anche voi umani ve la cavate piuttosto bene e adorate ritrarci nelle vostre opere d'arte. Quindi, ho scelto i quadri più belli con un particolare in comune: sono dipinti da voi e raffigurano animali. Mi chiamo Lallalù e abito nella città di Altalà, mia mamma è una balena, mio papà un unicorno e nel mio libro troverai: - raffigurazioni di opere d'arte - gli appunti delle mie ricerche - tutorial per disegnare animali - prove pratiche di stupore - laboratori creativi - biografie degli artisti - una sbirciata nelle sale private ed esclusive del Metropolitan Museum di Altalà. E poi orsi e farfalle, pesci e scimmie, galline e uova, draghi e uccelli, una sirena e tanto altro ancora… Età di lettura: da 6 anni. -
Il ballo di Tok. Ediz. a colori
Pensate sia facile essere troppo troppo bello? Io sono Tok e sono un mostro. Un mostro bellissimo, per intenderci, e vi dirò di più: sono la perfezione per i canoni di audacia e spaventevolezza del mondo dei mostri. Dovrei essere felice di poter vivere in una società mostruosa che mi stima e mi considera un adone, direte voi, ma non è così. Io sono un mostro ma non sono affatto contento di esserlo. Età di lettura: da 4 anni. -
Un incontro tra le nuvole. Ediz. illustrata
Josephine non esce mai di casa senza avere almeno un sogno in tasca. Daniel viaggia spesso. Per essere felice, ha bisogno di raccogliere con i suoi occhi tutta la bellezza che c'è al mondo. Nel mondo di Josephine e Daniel le parole sono immagini sbiadite e le persone hanno dimenticato come sognare. Ma loro no. Loro vivono in un groviglio di immagini e poesia e in questa moltitudine di sogni, a volte, si sentono soli. Qualcosa sta per cambiare. Un “vento” nuovo porterà colori e sensazioni inaspettate. Età di lettura: da 7 anni. -
Fino alle braci
Zoe e Barbara hanno dodici anni quando si incendiano d’amore. Zoe è un orfano problematico, ingenuo e santo come un bambino, e nell’istituto dove è cresciuto conosce Barbara, figlia del direttore. Sei anni dopo, Barbara decide di vivere accanto a questo ragazzo speciale. Diventa la sua amante, la sua confidente, la sua assistente. Barbara ha il dono dell’ascolto e dell’attenzione verso gli altri. Sembra, fra loro, non debba finire mai. Eppure. Eppure, un giorno qualcosa cambia. Perché Zoe non può rimanere uguale a sé stesso per sempre. Barbara non può dimenticare chi è veramente e che cosa vorrebbe diventare. I due si separano, crescono, attraverso una serie di incontri eccezionali imparano a camminare da soli, a bruciare le loro paure e i loro limiti, fino alle braci. -
La frontiera spaesata. Un viaggio alle porte dei Balcani
Con il ritmo del giornale di bordo, Giuseppe A. Samonà ci accompagna su una frontiera che non è una linea ma uno spazio disteso, fluido, dai contorni sfumati, in cui coabitano e si mescolano genti, lingue e culture. Una frontiera spaesata appunto, nel senso di un paese che non è un paese ma molti paesi. Una frontiera insomma che non si lascia afferrare, che si sposta sempre. Si parla molto di letteratura, di Storia e storie che sono indispensabili alla comprensione dei luoghi. Un percorso esplorato insieme agli scrittori e ai poeti di queste terre e che l'autore annota e disegna su tovagliette di carta: una sorta di mappa potenziale in cui cercare pezzi di itinerari che ognuno potrebbe comporre a modo suo; preziosa per chi volesse mettersi in cammino da Trieste, verso est e verso sud-est, lungo la costa dell'Istria o penetrando l'interno della Slovenia e della Croazia, verso il cuore dei Balcani. -
Il dannato caso del signor Emme
Libro candidato da Umberto Croppi al Premio Strega 2021rnRestituire dignità, onorabilità e reputazione a una figura non trascurabile del Novecento italiano, sferzante, raffinata, sensibile, ma che rischia l'oblio come tante altre vittime della ""damnatio memoriae"""": questo è l'obiettivo di Carla, ex giornalista, specializzata in topografia della miseria e della disperazione e perennemente votata al prossimo. Per farlo dovrà ricomporre la vita e le opere del fantomatico Signor Emme e mettere insieme un fascicolo da sottoporre al giudizio dell'oscura """"Congregazione dell'Indice delle vite cancellate e delle opere proibite"""". Siamo in un'Europa totalmente lacerata, mosaicizzata in una miriade di piccoli stati, separati da dogane, muri, filo spinato, e in un tempo in cui passato, presente e futuro sono deliberatamente mescolati. A bordo di un vecchio scuolabus (forse rubato), trasformato in camper e targato Zagabria, Carla intraprende un folle e strampalato viaggio che le regalerà incontri con più o meno noti personaggi, accompagnata dai due figli gemelli: il primo è un bambino prodigio """"in grado di risolvere equazioni differenziali lineari omogenee del secondo ordine a coefficienti costanti o confutare il teorema di Fermat""""; il secondo, nonostante lo stesso patrimonio genetico, è candido, simpaticissimo, ha una sensibilità tutta sua di percepire il mondo ed è a suo modo geniale. Insieme a loro viaggia lo zio Giordano, autore del trattato filosofico """"De gli eroici furori"""", arso vivo a Campo de' Fiori. Prima della stesura di questo romanzo, Massimo Roscia ha svolto un lungo lavoro di ricerca documentale/storiografica nel Fondo """"P.M."""", custodito presso una biblioteca romana, visionando un patrimonio archivistico vasto ed eterogeneo. Tra manoscritti, appunti stenografici, diari, ritagli di stampa, opere edite e inedite, fotografie, una fitta corrispondenza con direttori di giornali, editori e lettori, poesie e appunti di viaggio, Roscia si è avventurato nella grande varietà dei temi di cui il Signor Emme si è occupato: le due guerre mondiali, la politica internazionale, la tutela ambientale, il turismo culturale, la lingua italiana, la gastronomia, l'enologia, per trarne un romanzo tra il vero, il verosimile e il falso, sicuramente colto e divertente. Solo alla fine del romanzo scopriremo chi è questo fantomatico Signor Emme.Proposto da Umberto Croppi al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:rn«Vorrei accompagnare la mia scelta, con qualche aggettivo necessario sull’opera: ironica, disincantata, trasgressiva, divertente, colta. In questo romanzo fuori dagli schemi mi sono lasciato affascinare da un funambolico lavoro narrativo alle prese con il tema della damnatio memoriae. Al seguito di una sconclusionata famigliola in missione, di una giornalista votata alle cause perse con i suoi due figli gemelli (uno sapiente, l’altro un po’ tonto ma geniale), lo zio Giordano (arso vivo a Campo de’ Fiori) e una misteriosa scatola nera, ho attraversato un’Europa frantumata e divisa dalle frontiere, trascinato in un tempo paradossale, tra un passato remoto e un futuro indefinito, che invita a ridefinire le coordinate del presente. Pensavo di essere in una sorta di allegoria fantastica, una stravagante avventura, e mi sono ritrovato piacevolmente implicato nelle maglie di un fedele resoconto biografico.rnIl motivo del viaggio è indagare su... -
Ostaggi d'Italia. Tre viaggi obbligati nella storia
Tre diari di soldati semplici, che cercano di tornare a casa dopo mesi e anni di guerra e prigionia, e tre disfatte di Stato: Adua, Caporetto e l'armistizio dell'Otto settembre. Testimonianze autentiche che illuminano mezzo secolo di Storia italiana, dal 1896 al 1945. L'alpino di Belluno, il granatiere e il marinaio trevisani scrivono in modo elementare, claudicante, a volte sgrammaticato ma riescono a farci rivivere in pieno la loro condizione, la trincea, la paura, la sconfitta, lo spaesamento, la volontà di sopravvivere. Dario Borso racconta come ciascuno di questi brevi testi sia venuto alla luce e ne ricostruisce con grande attenzione storico-critica le trascrizioni, le fasi di revisione e di riscrittura di Giovanni Comisso, il contesto culturale e le vicende editoriali. Sono pagine inedite (corredate da foto di repertorio, di oggetti personali e manoscritti) che attraversano le zone più intime di vite modeste, persone ostaggio di guerre certamente non volute, gettate d'autorità sul campo di battaglia, nei luoghi della disfatta. -
Mascarò
«Un libro sulle piccole rivolte personali» - Alessandro Coppola, la LetturaTutto comincia una notte nella locanda di Arenales. L'orchestrina del paese si trascina suonando fino all'alba in attesa che il Mañana, una vecchia nave scalcinata, salpi per condurre Oreste verso un porto che forse non esiste. Insieme a lui si imbarcano lo stravagante Principe Patagón, il misterioso cavaliere Mascaró e altri passeggeri altrettanto fuori dal comune. Sarà proprio il Principe, poeta, attore, mago e indovino certificato, alchimista, ""praticamente imperatore"""", a trascinare Oreste, e altri con lui, in un'impresa folle dando vita a un carosello di artisti girovaghi, guitti improvvisati e glorie decadute. Tutti abbandonano consapevolmente ogni legame con l'esistenza precedente per assumere una nuova identità. È una scelta consapevole per liberarsi da ogni vincolo e cercare la propria vera strada. Ma, si sa, la libertà è loca, pazza e inafferrabile, misteriosa, e le autorità non possono tollerarla perché, ovunque arrivi questo manipolo di artisti, si accende nelle comunità un desiderio di ribellione e di riscatto. Gli arresti e le torture che ne conseguono sembrano prefigurare in modo surreale la terribile sorte di Haroldo Conti, così come viene raccontata nella prefazione di Gabriel García Márquez. È un'Argentina descritta con grande realismo e allo stesso tempo sospesa nella meraviglia, fatta di territori abbandonati, aridi deserti, miseri villaggi sperduti, dove Mascaró, alias Joselito Bembè, eroe e pistolero, figura emblematica della lotta per l'affrancamento, si muove, appare e scompare, vanamente inseguito dai """"rurales"""". Prefazione di Gabriel García Márquez."" -
Memorie dal sottobosco. Un coleottero dei funghi
È la storia vera di una fascinazione per un singolare coleottero: un minuscolo essere dalla livrea nera e arancio che l'autore ha raccolto la prima volta, quando era ancora un bambino, nel legno marcio di un tronco e che torna periodicamente a fargli visita. Una sera ne ritrova vecchi esemplari in una scatola entomologica e osservarli scatena in lui una ricostruzione archeologica del ricordo, tra la realtà e il sogno, un viaggio ipnotico alle prese con il valore simbolico del suo Tenebrionide mangiatore di funghi... Il piccolo coleottero, che si aggira tra le pagine del libro come nel cuore di un micelio, apre una finestra con vista sulla trama fitta ed estesa che sostiene il mondo dei viventi e sulla rilevanza psichica che esercita su di noi e sul nostro immaginario. -
Nessun nome per Emilio
Emilio gironzola ogni giorno nel cimitero semiabbandonato dietro casa, cercando il proprio nome tra quelli ancora leggibili sulle lapidi scolorite. E un bambino con una memoria prodigiosa e anomala che non può fare a meno di ""comprimere tutti i nomi dei morti nel pantheon portatile della sua testa"""". Il suo nome però non può pronunciarlo se prima non lo trova, perché i defunti lo sentirebbero e, pur di appropriarsene, cercherebbero di farlo morire. Nei vialetti invasi dalle erbacce, Emilio incontra una donna che ha l'età di sua madre e il richiamo del sesso si fa potente, è una forza scontrosa, incontrollabile, che lo consegna all'irrequietezza della pubertà, giocosa e morbosa. Mentre Emilio affronta le ansie dell'adolescente e flirta con la morte, la narrazione sembra voler conservare a oltranza quel modo di conoscere proprio dell'infanzia e che ha nella fantasia il suo cuore pulsante, come se fosse possibile portarselo dietro, intatto, quel mondo nutrito dall'incanto."" -
Santi numi
Immaginiamo di prendere alcune storie di santi che sono patrimonio, conscio e inconscio, della nostra cultura anche iconografica e spostarle ai giorni nostri; di prelevare in qualche modo alcune figure dalla Bibbia e dalle grandi raccolte agiografiche della tradizione tardoantica e medievale e trasferirle più o meno verso la fine del secolo scorso. Così Giona, Giuditta, Paolo il Semplice, i monaci del deserto, sant'Ambrogio, ma anche Maria, Zaccaria, Elisabetta e san Francesco diventano personaggi contemporanei. Dodici racconti lunghi e altri brevi fanno diventare santi e beati gente di paese, uomini e donne vissuti nella valle del Po non si sa se per davvero o per finta. Qualcuno possiede un sistema infallibile per separare il vero dal falso? Se quei martiri, beati, santi che si sono fatti amputare, martirizzare, che hanno scelto l'ascesi e la follia, facessero le stesse cose oggi, cosa penseremmo di loro? Ci verrebbe da sorridere e, quindi, ci farebbero pensare. Sono storie che mescolano stati d'animo e generi, proprio come avviene negli antichi testi: la commedia, la tragedia, l'orrore, il misticismo, il riso, l'assurdo e tutto ciò che ci ""ha reso come siamo, cioè esseri umani che stanno sulla terra col passo degli insetti, solo con le zampe più lunghe."" -
Il cielo per Roma
L'anima pellegrina di Sinesio, antico filosofo e discepolo innamorato di Ipazia, - la cui vita celeste, nei secoli dei secoli, è trascorsa nell'obbligo di meditare sulle sue colpe per emendarsene e diventare un ""angelo nuovo"""" — trasmigra nel corpo stanco di Chiaffredo Buffaldieci Guastella, avvocato romano. Ha una missione da compiere, assegnata dalle """"alte sfere"""": indagare sul conflitto che sconquassa la Chiesa, divisa fra due papi, il rivoluzionario e in carica Materno I e il tradizionalista e dimissionario Gregorio XVII. Chi dei due è l'Anticristo? In una Roma contemporanea sacra e profana, diurna e notturna, centrale e periferica, turbata da uno strano male a cui sembra arduo opporre un rimedio, Sinesio/Chiaffredo, incalzato dai ricordi, si troverà alle prese con un Mephisto/Orson che desidera ingaggiarlo e indurlo al doppio gioco; a soccorrerlo sarà Mathilda, ex angelo diventata donna. Le metamorfosi non riguardano soltanto lo scenario e l'epoca ma continuamente anche lo stile, il linguaggio dal carattere ribaldo e indipendente, passando dal comune al bizzarro, da una logica scrupolosa all'assoluto della fantasia."" -
Fantasmi dello tsunami. Nell'antica regione del Tohoku
L'undici marzo 2011, un gigantesco tsunami di trentasei metri di altezza si abbatte sulla costa nord-est del Giappone devastando la regione del Tohoku. Nell'antichità, il Tohoku era un famigerato regno di frontiera di barbari, folletti e freddo pungente e ancora oggi rimane un luogo remoto, marginale, associato a un dialetto impenetrabile e a una spiritualità arcaica, esotica anche per il giapponese moderno. Vincitore del Rathbones Folio Prize 2018. -
Un metro lungo due metri
La biografia eccentrica di un doroteo ai tempi della Prima Repubblica.Il giorno in cui si riordina la soffitta della memoria saltano fuori dalla scatola dei ricordi, anche frasi che hanno significato qualcosa. E supponiamo che la frase di tale professoressa Rapposelli “supponiamo di supporre un metro lungo due metri”, suggerisca che certi fatti non funzionino con il sistema bianco/nero o vero/falso. La realtà difficilmente si presta a letture unilaterali e il giudizio, di conseguenza, si fa incerto.Supponiamo che l’autore di questo libro decida che sia conveniente adottare la logica di “un metro lungo due metri” per affacciarsi in modo eccentrico sulle vicende personali e nell’intimità domestica di Remo Gaspari notabile di stazza della Prima Repubblica, sedici volte ministro, protagonista assoluto nella gestione dell’alluvione in Valtellina nel 1987; un personaggio buffo e antipatico, innocuo e autoritario, definito “ministro dell’asfalto e del cemento” (Antonio Cederna), tra i maggiori simboli della decrepitezza civile e morale di un sistema di potere (Michele Serra), notabile di grande stazza la cui unica competenza conosciuta è quella in clientele (Giorgio Bocca).La vita privata di Gaspari e l’intimità domestica condivisa con la moglie e il figlio, gettano però una luce diversa sul personaggio pubblico, che viene raccontato senza cercare di dirimerne le ambiguità. E in questo girare attorno alla sua vita il racconto si abbandona a una forza centrifuga che spinge verso altre vicende e altre figure e diventa il pretesto per evocare gli anni ’40, la Democrazia cristiana, i dorotei, le Brigate rosse, De Mita e il “rinnovamendo”, gli anni ’80, il rampantismo socialista, Craxi, Lupo Alberto, l’amaro Ramazzotti e Maurizio Cattelan.I fili della narrazione sono innumerevoli, dipanati e intrecciati a seconda dei casi, talora sovrapposti. Entrano in gioco questioni che coinvolgono l’autore a tal punto da indurlo a mettere in pagina perfino stralci autobiografici, in rapporto più o meno diretto con la figura di Gaspari, abruzzese come lui. -
Re Pulce e il mistero di Ramuth
"Ho risolto di scrivere una fiaba: il protagonista è un Re, dispotico, piuttosto villano e alquanto infimo. """"Lo conobbi"""" la prima volta quando, presa una marionetta, cominciai a narrare una novella alla mia bimba Emmanuelle. Da allora il sovrano è come se l'avesse accompagnata, seguita, spronata a essere semplicemente diversa da quel che egli rappresentava. Dal canto mio, da quel giorno in cui l'ebbi a creare, è come se d'un tratto egli fosse divenuto reale, una sorta di bisbetico amico al quale confidare quel che pensavo su quel che vivevo. Adesso, non mi resta che presentarlo: egli è il sovrano del Regno di Piripù e il suo nome... il suo nome è Re Pulce."""" Età di lettura: da 5 anni." -
Cadenza imperfetta
Lungo un percorso di quasi tre decenni, iniziato in una Bari degli anni '80, i personaggi intrecciano le loro vite con quella di Max, il protagonista, muovendosi in una dimensione irrequieta, sempre alla ricerca di una libertà che spesso trova la sua più immediata manifestazione nella creatività e nella musica, protagonista della narrazione e chiave di lettura psicologica degli eventi descritti. Storie e provenienze diverse confluiscono a un certo punto verso un unico obiettivo, grazie all'ambizioso progetto di un Manifesto, nato in seguito alle riflessioni inerenti all'appiattimento dell'uomo su posizioni superficiali e materialiste. Il fervore creativo che ne deriva si trasforma per i personaggi principali in un'esigenza di tipo spirituale, che non basterà però a evitare le successive delusioni, separazioni e divergenze. Un romanzo di formazione che racconta passioni che attanagliano lo stomaco e tolgono il respiro e che fa ricordare che la vita è sempre e comunque un'esperienza che vale la pena di essere vissuta. -
Non sono una signora
Anna è una studentessa fuori sede che tra innumerevoli esami, coinquiline senza i più basilari principi della convivenza, colleghi pieni di sé, deve fare i conti con i colpi di una malattia cronica che impone di rallentare i suoi ritmi e mette alla prova i suoi legami. Anna non si dà per vinta; è lucida e razionale. Sa che è una lotta impari e non potendo vincere definitivamente, decide di prenderla con ironia. Forse non vincerà la guerra, ma almeno qualche battaglia sì. -
The game
La vicenda si svolge verso la metà dell'anno 2099 sul pianeta Marte, già da tempo colonizzato. Quattro grandi City sono state edificate dai terrestri e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la vita è tutt'altro che monotona; ogni City offre numerose possibilità di svago e tutte sono collegate tra loro, come fosse un'unica grande metropoli con quattro quartieri. Un giorno viene annunciato l'inizio dei lavori di una quinta City destinata a essere una base di ricerca e centro militare, finanziata da diciotto tra gli stati più ricchi della Terra. Il progetto è avvolto nel più assoluto riserbo e non si capisce da quali occhi indiscreti debba essere nascosto. Alla fine, e solo alla fine, si scopriranno le vere ragioni di questo ingente impegno. La vicenda è raccontata dal protagonista, nativo marziano, che grazie a un dispositivo chiamato ""memory"""", un piccolo e levigato monolite nero, è riuscito a farci arrivare la cronaca dettagliata dei fatti inverosimili di cui è stato testimone. Starà a noi giudicare questo reperto e decidere se assegnargli un posto nelle cose che contano, o catalogarlo come cialtroneria spaziale. Il romanzo è un omaggio al cinema di fantascienza, a quello capace di farci volare su mondi lontani e metterci di fronte al grande mistero della vita e dell'universo.""