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A scuola di dissenso. Storie di resistenza al confino di polizia (1926-1943)
Quando il fascismo si voleva liberare di persone sospette, ma sulle quali non esistevano accuse formali, applicava la legge del confino. Tra il 1926 e il 1943 furono circa 15.000 gli italiani condannati al confino di polizia, tra loro diverse migliaia di antifascisti. I più pericolosi venivano relegati nelle isole. Costretti all'immobilità dal regime, gli antifascisti cercavano strumenti per restare fermi ma non inerti. Nelle colonie di confino si istituirono mense e biblioteche, scuole e cooperative: si studiava, si leggeva, si discuteva, si elaboravano documenti, come nel più animato dei congressi politici. Mentre nel resto del paese gli spazi di libertà si restringevano fino a scomparire, nelle isole di confino si andava a chiedere consiglio, si portavano notizie e informazioni, che venivano studiate, vagliate, confrontate e integrate le une con le altre, vanificando così l'essenza stessa della punizione che il regime aveva voluto dare. Per una generazione intera di antifascisti, il confino rappresentò una tappa cruciale nella costruzione di sé. Il loro agire sarà anche, almeno simbolicamente, premessa per l'edificazione della Repubblica. -
Gente di bordo. La vita quotidiana dei marittimi genovesi nel XVIII secolo
Come viveva un marinaio del XVIII secolo? Quali erano i suoi problemi quotidiani a bordo delle navi e a terra? Come faceva carriera? Come poteva diventare padrone o capitano? Quali erano i contrasti che sorgevano fra la gente di mare? A quale autorità ci si poteva rivolgere per dirimere le liti? Il volume prova a risponde a queste domande, prendendo i marittimi liguri come caso paradigmatico di un mondo del lavoro duro, ma affascinante al tempo stesso, alla luce delle fonti giudiziarie prodotte dall'istituzione della Repubblica di Genova preposta alla tutela e al controllo della gente di mare: il Magistrato dei Conservatori del Mare. Attraverso una visione storiografica ""dal basso"""", che si avvale di un'ampia documentazione rilasciata da analoghe istituzioni presenti nei più importanti porti del Mediterraneo (Marsiglia, Livorno, Napoli, Venezia, Palermo, Malta ecc.), nel testo si dà voce a quella moltitudine di """"ignoti marinai"""" che con il loro lavoro hanno consentito il rapido sviluppo del capitalismo moderno. Ecco quindi che nel libro si susseguono frammenti di storie individuali, di conflitti, di guadagni e di sventure che potevano capitare nella vita lavorativa di un marittimo del XVIII secolo."" -
Poesia sonora. La musicalità dei testi letterari italiani
Le vicende della storia della letteratura italiana si sono intrecciate in modo fecondo e anche conflittuale con quelle della storia della musica. I musicisti spesso cercano di interrogare le ragioni del testo letterario, partendo dalla specificità delle loro competenze e soprattutto mettendo in campo la sensibilità che è loro propria, attenti a porre al centro i valori fonici e formali. Questa peculiare modalità di mettersi in relazione con il testo, soprattutto poetico, è la condizione ideale per percepirne le caratteristiche che lo rendono opera d'arte oltre il pur notevole spessore del messaggio che trasmette e, di più, per considerare suono, ritmo, timbro costituenti essenziali di quest'ultimo. Il libro fornisce ai musicisti - ma anche a tutti coloro che desiderano scegliere un angolo visuale non convenzionale per ripercorrere il nostro immenso patrimonio letterario - uno strumento completo e adatto alle loro esigenze, che li ponga a loro agio nella lettura e nell'analisi attraverso strumenti tecnici idonei a svelarne meccanismi e segreti. -
Geografie letterarie senza frontiere
L'esperienza della ""delocalizzazione"""" trova nella scrittura un fecondo luogo di espressione delle istanze più variegate del complesso problema dell'""""incontro con l'altro"""", che è d'obbligo oggi indagare nella prospettiva di trovare una dimensione """"terza"""", intersoggettiva, in cui si ingenera la necessità - non sempre soddisfatta - della rinuncia alla esclusiva proiezione del sé. La letteratura dell'erranza è, allora, il luogo privilegiato per la rielaborazione e la ricostruzione, a partire proprio dalla distanza, di quella memoria storica che, se letta in chiave di discorso plurale, è capace di restituire. Consapevoli dell'ampiezza e dell'estrema varietà dei temi e dei problemi storico-critici propri alle scritture dell'erranza, gli autori offrono, in questo volume, alcune esemplificazioni delle oltre prospettive a partire dalle quali il rapporto tra storia, geografia, tropologia e letteratura può dischiudere nuovi percorsi critici."" -
Digital humanities, una prospettiva didattica
Quali sono gli elementi che definiscono la cultura, l'alfabetizzazione, la partecipazione nell'era dell'accesso aperto alle risorse informative? Quanto a lungo la scuola sopravviverà nella forma in cui la conosciamo? I musei, le università, le biblioteche rappresentano ancora i contesti nei quali si nutrirà e si comunicherà la conoscenza nel prossimo futuro? Come sta cambiando il ruolo dell'educatore, del curatore museale, dello studente? La prospettiva dalla quale sono osservati i cambiamenti è quella delle Digital humanities: l'ibridazione con il digitale delle discipline umanistiche diventa la chiave di lettura dei processi di produzione e di fruizione culturale, alla luce dei nuovi strumenti, dei metodi e degli ambienti tecnologici che popolano i contesti di apprendimento nell'era digitale. Prefazione di Pierpaolo Limone. -
Proprietari a tutti i costi. La disuguaglianza abitativa in Italia
Le condizioni abitative del nostro paese si caratterizzano per l'alta percentuale di case in proprietà, il cui numero è andato via via crescendo a partire dal secondo dopoguerra. L'acquisto della casa è generalmente considerato un obiettivo auspicabile, tuttavia esistono dei costi, individuali e sociali, che minano la bontà di tale modello. La proprietà della casa, infatti, pur rappresentando una condizione di vantaggio rispetto all'affitto non è di fatto sufficiente a garantire un certo livello di benessere, a meno di essere accompagnata da una buona posizione nella stratificazione sociale; anzi, la proprietà stessa può rappresentare un vincolo, specialmente in alcuni periodi della vita degli individui. Il volume analizza approfonditamente le disuguaglianze abitative in relazione a tre ambiti: il disagio abitativo, considerato come indicatore multidimensionale di vari aspetti dell'abitare; i costi abitativi e le soglie di affordability in relazione alla povertà; la prima destinazione abitativa dei giovani. Esso si interroga inoltre sul ruolo che le politiche pubbliche hanno avuto nel contribuire alla cultura della proprietà della casa e sulle implicazioni che quest'ultima ha avuto in relazione alle disuguaglianze. -
Pezzi da museo. Perché alcuni oggetti durano per sempre
Le cose che diventano pezzi da museo possono essere di gran valore o solo di uso comune, ma sono state tutte scelte per aiutarci a ricordare chi siamo. Per questo debbono subire una trasformazione radicale, smettendo di essere utilizzabili per diventare capaci di sfidare il tempo, non solo con i loro significati ma anche con la loro presenza fisica. Nella vicenda dei pezzi da museo si alternano cura e distruzione, raccolta e dispersione, fama e oblio. Di loro si sono occupati scrittori e poeti, artisti e scienziati, filosofi e politici. Queste tracce materiali della nostra identità culturale servono a raccontare una storia diversa da quella basata solo sui documenti scritti. Il nostro rapporto con loro, però, non è solo intellettuale, ma ha anche un risvolto misterioso: l'aura, che è una percezione più profonda e carica di risonanze. Così, fra tutti gli oggetti del mondo, i pezzi da museo sono quelli ai quali spetta il destino di significare di più e più a lungo per le persone. -
L' invenzione della Sicilia. Letteratura, mafia, modernità
La letteratura moderna ha documentato assai efficacemente il lungo e conflittuale processo di assimilazione della Sicilia alla nazione italiana: un'integrazione culturale e sociale, prima ancora che politica, disarmonica e per molti aspetti ancora incompiuta. Ma la letteratura, specie la narrativa di autori siciliani, è stata interpretata, sovente in maniera forzosa e ideologicamente tendenziosa, come repertorio di una presunta identità siciliana immutabile, di un'ontologia metastorica per la quale perfino la mafia sarebbe uri carattere antropologico piuttosto che un fenomeno criminale. Il libro rivisita alcuni momenti della fondazione letteraria dell'ambigua nozione di identità siciliana moderna: dalla breve stagione dell'illuminismo isolano alla comparsa della tematica mafiosa nella narrativa del secondo Ottocento, fino alle riscritture romanzesche dell'impresa risorgimentale. Una rilettura suffragata dall'idea che sia giunto il tempo di rivedere criticamente alcuni dispositivi discorsivi che riguardano la cosiddetta ""letteratura siciliana"""", nonché da una fedeltà irrinunciabile, per quanto problematica, al magistero di Leonardo Sciascia."" -
Goffredo Parise, i sentimenti elementari
Narratore anticonformista, giornalista contrario alle ideologie, premio Viareggio nel 1965, premio Strega nel 1982, Goffredo Parise (1929-1986) ha raccontato in modo originale i decenni centrali del Novecento, gli anni di pace e di guerra, il cosiddetto miracolo italiano, il consumismo degli Stati Uniti, le dittature dell'Unione Sovietica, della Cina e del Cile, i conflitti in Vietnam e Laos, la tragedia del Biafra, la frigidità del Giappone e numerose altre situazioni di violenza pubblica e privata. Nel libro se ne propone un ritratto completo, dai romanzi visionari dei primi anni Cinquanta (Il ragazzo morto e le comete, La grande vacanza) a quelli che analizzano la complessità delle relazioni umane e in particolare del rapporto tra l'uomo e la donna (Il prete bello, Il fidanzamento , Atti impuri, Il padrone, L'odore del sangue), dai reportage orientali all'unicum letterario dei Sillabari. -
Novecento scritturale. La letteratura italiana e la Bibbia
Il Novecento riformula attraverso la Bibbia i suoi grandi temi - la violenza necessaria alla rivoluzione, l'assenza di Dio e la solitudine dell'uomo, l'amore e la solidarietà umana e, sul piano espressivo, la grande questione del realismo nell'arte - in forma ""aperta"""", ambigua, problematica: in forma, cioè, di mito e di immagine letteraria. Così rielaborano la Bibbia Giovanni Pascoli, Giorgio Bassani, Primo Levi, Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Giovanni Testori, secondo una via segnata nell'Ottocento da Giacomo Leopardi ed Hermann Melville, inclusi nel libro come prologo e fondamento dell'esperienza novecentesca."" -
Storia della filosofia antica. Vol. 1: Dalle origini a Socrate.
L'opera non è rivolta solo agli specialisti, ma propone uno strumento di studio e di informazione culturale accessibile a un pubblico colto e agli studenti. Il suo intento consiste infatti nel riportare alla luce, e riproporre all'attenzione della cultura contemporanea, quel ricco giacimento di razionalità critica, di opzioni etico-politiche, di prospettive teoriche, che quel pensiero ha elaborato con una potenza argomentativa e una libertà intellettuale che hanno pochi paralleli nella storia della filosofia occidentale. Dalle coste dell'Asia Minore a quelle della Sicilia e dell'Italia meridionale, passando per Atene, i numerosi pensatori che siamo soliti chiamare filosofi presocratici si distinguono per una curiosità quasi inesauribile, che li conduce a indagare la realtà in tutti i suoi più disparati aspetti. Si assiste così a una prima riflessione sulla natura e sul suo rapporto con gli dei, sull'uomo e sulla politica; sul linguaggio e sull'arte dei ragionamenti. Temi che s'intersecano e con cui anche i filosofi successivi dovranno confrontarsi. -
Storia della filosofia antica. Vol. 2: Platone e Aristotele.
L'opera non è rivolta solo agli specialisti, ma propone uno strumento di studio e di informazione culturale accessibile a un pubblico colto e agli studenti. Il suo intento consiste infatti nel riportare alla luce, e riproporre all'attenzione della cultura contemporanea, quel ricco giacimento di razionalità critica, di opzioni etico-politiche, di prospettive teoriche, che quel pensiero ha elaborato con una potenza argomentativa e una libertà intellettuale che hanno pochi paralleli nella storia della filosofia occidentale. Il volume ha per oggetto il periodo classico della filosofia greca (il IV sec. a.C.), dominato dalle grandi figure di Platone e Aristotele, ossia i pensatori che più di tutti hanno condizionato e influenzato gli sviluppi della filosofia occidentale. Nel libro si offrono anche un quadro della storia delle interpretazioni novecentesche e contemporanee dei due filosofi, una originale introduzione sui modi di praticare la filosofia in quell' epoca, la storia delle scuole platonica e aristotelica subito dopo la morte dei loro fondatori, e un profilo sintetico del pensiero matematico e dei suoi progressi. -
Storia della filosofia antica. Vol. 3: L'età ellenistica.
L'opera non è rivolta solo agli specialisti, ma propone uno strumento di studio e di informazione culturale accessibile a un pubblico colto e agli studenti. Il suo intento consiste infatti nel riportare alla luce, e riproporre all'attenzione della cultura contemporanea, quel ricco giacimento di razionalità critica, di opzioni etico-politiche, di prospettive teoriche, che quel pensiero ha elaborato con una potenza argomentativa e una libertà intellettuale che hanno pochi paralleli nella storia della filosofia occidentale. Dalle coste dell'Asia Minore a quelle della Sicilia e dell'Italia meridionale, passando per Atene, i numerosi pensatori che siamo soliti chiamare filosofi presocratici si distinguono per una curiosità quasi inesauribile, che li conduce a indagare la realtà in tutti i suoi più disparati aspetti. Si assiste così a una prima riflessione sulla natura e sul suo rapporto con gli dei, sull'uomo e sulla politica; sul linguaggio e sull'arte dei ragionamenti. Temi che s'intersecano e con cui anche i filosofi successivi dovranno confrontarsi. -
Storia della filosofia antica. Vol. 4: Dalla filosofia imperiale al tardo antico.
L'opera non è rivolta solo agli specialisti, ma propone uno strumento di studio e di informazione culturale accessibile a un pubblico colto e agli studenti. Il suo intento consiste infatti nel riportare alla luce, e riproporre all'attenzione della cultura contemporanea, quel ricco giacimento di razionalità critica, di opzioni etico-politiche, di prospettive teoriche, che quel pensiero ha elaborato con una potenza argomentativa e una libertà intellettuale che hanno pochi paralleli nella storia della filosofia occidentale. Dalle coste dell'Asia Minore a quelle della Sicilia e dell'Italia meridionale, passando per Atene, i numerosi pensatori che siamo soliti chiamare filosofi presocratici si distinguono per una curiosità quasi inesauribile, che li conduce a indagare la realtà in tutti i suoi più disparati aspetti. Si assiste così a una prima riflessione sulla natura e sul suo rapporto con gli dei, sull'uomo e sulla politica; sul linguaggio e sull'arte dei ragionamenti. Temi che s'intersecano e con cui anche i filosofi successivi dovranno confrontarsi. -
La fiaba estrema. Elsa Morante tra vita a scrittura
Complessa, affascinante, generosa, provocatoria. Elsa Morante ha pagato troppe volte il suo essere estrema, nei rapporti personali come nel coraggio di una scrittura dirompente, lontana da qualunque schema e spesso in anticipo sui tempi, tanto nei contenuti quanto nel linguaggio. Una libertà non disgiunta da una genuina tensione etica, che può spiegare la crescente sintonia con la sua opera di tanti lettori, anche giovani, sollecitati dalla sua voce fuori dal coro. Il libro propone un viaggio attraverso l'intera produzione di Elsa Morante, senza prescindere dal singolare percorso di vita della scrittrice sullo sfondo delle grandi problematiche che hanno animato il Novecento. Un viaggio che grazie alle testimonianze di chi le è stato a vario titolo vicino ci guida alla scoperta di una straordinaria figura di donna e di poeta. -
Comprare per credere. La pubblicità in Italia dalla Belle Époque a oggi
Dalle riviste alla televisione, dalla radio allo smartphone-, ovunque pubblicità. Ma qual è la storia della pubblicità in Italia? Che ruolo ha svolto dalla Belle Époque alla Prima guerra mondiale, negli anni del fascismo e del ""miracolo economico"""", e poi nella fase che dalla prima crisi petrolifera ci ha portato sino a oggi? Il libro offre una sintetica e agile risposta a queste domande attraverso l'analisi delle principali campagne pubblicitarie, dei loro autori, dei prodotti che ne sono derivati e dell'impatto che hanno avuto sulla società. Sulla base di una ricca documentazione largamente inedita, il volume esamina la traiettoria del fenomeno pubblicitario nell'arco del Novecento e rilegge gli snodi centrali della storia d'Italia da una nuova prospettiva storiografica, che tiene conto dei cambiamenti sociali, economici e culturali di maggior portata."" -
Onomatopea e fonosimbolismo
Qual è il ruolo dei suoni delle parole nella formazione dei significati? Tutti sanno che onomatopee come miao, botto e tic tac possono imitare suoni ambientali. Ma molte lingue usano ideofoni come zigzag, lemme lemme o quatto quatto per raffigurare eventi non sonori, come movimenti o stati d'animo. Persino parole comuni come scivolare o incespicare, qui o là riproducono col suono certi aspetti delle realtà che designano. Questo fenomeno prende il nome di fonosimbolismo. Il libro lo affronta in prospettiva sia storico-teorica che descrittiva e sperimentale, dalle formulazioni più antiche alle neuroscienze, offrendone la prima trattazione organica in ambito linguistico. -
L' etimologia
L'origine delle parole e la loro storia suscitano grande interesse anche al di fuori della ristretta cerchia dei linguisti, sebbene raramente i non specialisti si mostrino consapevoli di quanto sia complesso ripercorrere le vicende delle parole nel tempo. Ai fondamenti dell'etimologia scientifica è dedicato questo volume, in cui si presentano i problemi, i metodi e gli strumenti della moderna ricerca etimologica con l'ausilio di un gran numero di storie di parole italiane. -
La suspense
La suspense è una delle strategie narrative più antiche, già utilizzata da Euripide, e al tempo stesso un ingrediente quasi ineliminabile della letteratura e della cinematografia del Novecento, dove sembra avere svolto la funzione di magico attrattore dei lettori/spettatori. Addirittura, oggi la suspense è diventata la ""banda larga"""" della narratività, sia essa costituita da serial TV, videogame, graphic novel, campagne pubblicitarie o romanzi. Il volume ne indaga, secondo una prospettiva intermediale, l'origine, le funzioni neurocognitive, gli effetti emozionali che produce e le ragioni dell'attuale trionfo: rappresentando l'anticipazione parziale di qualcosa che viene svelato solo in un momento successivo, la suspense ci tiene infatti incollati al futuro e ci trascina in una condizione di quasi cecità là dove essa vuole portarci, dagli scenari urticanti di Hitchcock alle distese di neve insanguinata di Stieg Larsson."" -
Il linguaggio: origine ed evoluzione
Lo studio dell'origine e dell'evoluzione del linguaggio potrebbe definirsi, provocatoriamente, il problema più difficile della scienza. Homo sapiens è l'unica specie ad aver sviluppato la parola? Che cosa sappiamo della comunicazione dei nostri parenti ancestrali? Che cosa ci dicono gli studi sugli animali non umani a noi più prossimi? Nel rispondere a queste domande, il volume - in un'ottica di stampo evoluzionistico - offre un'introduzione all'analisi dell'origine del linguaggio a partire da un'attenta discussione dei modelli teorici e delle evidenze empiriche provenienti da numerose discipline, tra cui l'etologia, le neuroscienze, la paleoantropologia, la primatologia, la psicologia cognitiva.