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Donne, bioetica e cittadinanza
È possibile parlare di una “bioetica differente”, in cui l’appartenenza di genere risuoni con un timbro comune, pur nella diversità delle voci? E che senso ha la domanda oggi, in un tempo in cui identità di genere e differenza sessuale sono oggetto di radicali ripensamenti? Questi interrogativi circolano nel testo, declinandosi a cavallo tra teoria e narrazione di esperienze. La prima parte offre spunti di riflessione sul senso che la differenza uomini/donne assume oggi tra ethos, bios e polis, fermandosi per un verso sul rischio attuale di un’eclissi della differenza sessuale, per l’altro sul valore della cultura della differenza per la vita della famiglia e per i diritti di cittadinanza. Questi e altri spunti teorici fanno da sfondo all’ultima parte, dedicata a due temi caldi sul versante della cittadinanza: il nesso tra il pensiero della differenza di genere e una nuova visione della disabilità e le diverse letture del pensiero delle donne sulla maternità surrogata. Gli stessi interrogativi di fondo animano le narrazioni di esperienze sul rapporto tra donne e bioetica nel contesto italiano. Suggestioni, indicazioni di senso sulla peculiarità dei contributi delle donne giungono dalle analisi condotte da autorevoli componenti di comitati o associazioni in cui “si fa bioetica” nel nostro paese, dal Comitato nazionale per la bioetica, ai comitati etici locali, all’Istituto italiano della bioetica. In modo speculare, a partire da uno sguardo d’insieme storico e sociologico e da esperienze associative, si riflette su come le tensioni del dibattito bioetico tornino nella vita delle associazioni di donne presenti nel nostro paese, come il Centro italiano femminile e l’Unione Donne in Italia. -
Giustizia e «rigenerazione». Politiche e pratiche del diritto penale in Italia nel triennio repubblicano (1796-1799)
Il volume propone un'interpretazione del Triennio repubblicano in Italia come laboratorio di sperimentazioni, incrocio di culture, fucina di contaminazioni con particolare attenzione al legame tra strategie politiche, culture giuridiche e processo penale. Diritti naturali, diritti dell'uomo codificati e costituzioni, diversamente reinterpretati, diventano punti di riferimento non marginali delle pratiche di giustizia se non dell'azione legislativa tout-court. La traduzione è una matura e diffusa coscienza dei diritti, del primato della legge, delle garanzie giurisdizionali, della libertà individuale, anche in chi si oppone al ""primato"""" francese. La larga diffidenza nei confronti del concetto e della pratica della giustizia di eccezione sembra ulteriormente sottolineare la specificità della cultura giuridica italiana. In quest'ampia cornice le diuturne polemiche sull'imperialismo giuridico francese, inteso nel senso di una politica volta programmaticamente a imporre con la forza ideali, norme, costumi estranei alla storia e alle tradizioni giuridiche dei territori italiani, perdono in misura notevole il loro significato."" -
L'economia arancione. Storie e politiche della creatività
Creatività è divenuta, negli ultimi anni, una parola della politica e dell'economia. Le grandi organizzazioni sovranazionali - dall'Unesco, all'OCSE, all'Unione Europea - considerano le cosiddette industrie creative - quelle che ""trasformano"""" la cultura In attività economica - uno dei motori della crescita. In tutto il mondo Stati, città e regioni dedicano loro leggi, rapporti, programmi d'intervento. Per descriverle alcuni osservatori parlano di Creative Economy, altri di Orange Economy, l’Economia Arancione. È uno sviluppo cui hanno contribuito concrete esperienze di governo - da quelle australiana e britannica sino a quelle, più recenti, di molti Paesi dell'Estremo Oriente - e l'attività di think tank, centri di ricerca e università di tutto il mondo. Il volume ripercorre le principali tappe di questo itinerario. Analizza le politiche e le dinamiche che lo hanno sostenuto. Esamina gli strumenti di intervento utilizzati. Il tutto con l'obiettivo di porre le basi di una concreta politica italiana """"per"""" la creatività, un'azione che ci allinei alle esperienze più avanzate e contribuisca al rilancio della nostra economia."" -
Quando la morale celebra la Pasqua
"Il merito di questo volume che assume la Pasqua come fondamento della riflessione teologico-morale e della proposta morale cristiana, è di far riscoprire la necessaria mediazione tra vita e fede, tra teologia e antropologia, perché il Vangelo di Cristo continui ad essere evento salvifico nella concreta vita di quanti lo accolgono ed energia di trasfigurazione del mondo in dimensione messianica. Infatti, come ribadisce Papa Francesco nell'ultima lettera apostolica, """"Misericordia et misera"""", dal memoriale del mistero pasquale di Cristo, «scaturisce la salvezza per ogni essere umano, per la storia e per il mondo intero» (n. 5). Inoltre, il testo rivela come gli autori abbiano «a cuore la finalità evangelizzatrice della Chiesa e della stessa teologia e non si accontentino di una teologia da tavolino». Il loro rimane sempre un proficuo servizio ecclesiale, un'indispensabile «parte della missione salvifica della Chiesa» (eg, 133)."""" (Dalla Presentazione di Corrado Lorefice)" -
La prova del no. Il sistema politico italiano dopo il referendum costituzionale
Come cambierà il sistema politico italiano dopo la vittoria del No al referendum? Quali alleanze politiche si verranno a formare in Parlamento e nella società? Quale sarà il destino dell'eterna transizione italiana? Per rispondere a questi e molti altri interrogativi, questo volume - nato dalle attività di ricerca condotte sul tema dal prestigioso Istituto Cattaneo -raccoglie le analisi e le ricerche di alcuni dei più noti studiosi della politica italiana e fornisce interpretazioni originali sul voto del 4 dicembre 2016, considerato da molti commentatori come un nuovo spartiacque nella storia d'Italia. Accantonati i toni «accesi» e i discorsi faziosi tipici della campagna elettorale, gli autori di questo volume offrono analisi precise e puntuali di tutti gli aspetti più rilevanti del referendum costituzionale, dalla straordinaria partecipazione elettorale all'esito differenziato del voto tra le regioni italiane, passando per il profilo politico e socio-demografico degli elettori. Con una diversità di approcci e una grande ricchezza di dati, i vari contributi qui raccolti permettono di analizzare le molteplici sfumature di un voto che, oltre alle conseguenze che ha già prodotto sul governo e la leadership di Matteo Renzi, promette di avere un impatto duraturo sul futuro del sistema politico italiano. -
La governance dell'emergenza. Esperienze di programmazione dello sviluppo in un'area urbana del Mezzogiorno
Il volume analizza i processi e le trasformazioni che hanno caratterizzato negli ultimi anni un'area urbana del Sud d'Italia, quella di Cosenza, prendendo in considerazione l'attuazione di alcuni strumenti di programmazione. Patti territoriali, progetti integrati, piani strategici si propongono, in forme differenti, l'individuazione di strategie di sviluppo e l'attuazione di forme di governance che possono far emergere le potenzialità locali oppure attuare politiche emergenziali tese a riprodurre posizioni e rendite di potere. La governance dell'emergenza, quindi, può essere intesa in senso positivo come ciò che affiora, oppure in un'accezione negativa come qualcosa di critico che necessita di interventi urgenti e che può essere gestito in maniera ambivalente nell'opacità decisionale. La ricerca condotta ha cercato di evidenziare le dinamiche che hanno caratterizzato la fase di concertazione delle esperienze analizzate nell'area urbana di Cosenza e verificare la diffusione di forme di governo innovative in grado di generare discontinuità e sedimentare un percorso effettivo di apprendimento istituzionale nel contesto locale. L'intento è stato quello di offrire un contributo conoscitivo e di riflessione in una fase di mutamento nella quale l'area urbana può diventare il luogo all'interno del quale è possibile, per i diversi soggetti, individuare prospettive e strategie comuni di crescita per il territorio. -
Malura
"Ca ti cogghjia a Malura"""": così le mamme di Calabria intimorivano, fino a pochi anni fa, i figli piccoli per non farli uscire di casa in certi orari particolari e preservarli dai pericoli della strada. La Malura è la controra: quel momento negativo e folle, capace di annebbiare la ragione e segnare l'esistenza degli individui e a volte dei popoli. In un giorno di maggio del 1978, una lettera dall'Argentina viene recapitata a mastru Corrà con la notizia che suo nipote è stato ucciso nei vicoli della Boca e che i mandanti dell'omicidio sono proprio di Itarica, l'antico borgo medievale calabrese dove il vecchio sarto vive, in solitudine, la sua condizione di vedovo. La stessa lettera gli annuncia l'imminente arrivo da Buenos Aires di Angiulì, la nipote mai conosciuta, sorella del ragazzo ucciso. Angiulì a Itarica incontra Rocco, un filosofo pescatore di cui si innamorerà perdutamente. Sul loro destino incombe però l'ombra inquietante della feroce dittatura militare argentina e della cieca violenza mafiosa. """"Il mare è l'anima che si fa materia e al mare non puoi mentire, specie quando hai un grande peso nel cuore."""" """"Malura"""" è anche una laica, commovente preghiera per la felice ossessione del mare ma è soprattutto un viaggio nei sogni, nel dolore, nel travaglio del riscatto e nella speranza." -
Sono nessuno! Il mio lungo viaggio tra arte e vita
Non è semplice né scontato che un grande artista si racconti. Gerardo Sacco ha deciso di farlo con il giornalista Francesco Kostner, già responsabile Relazioni esterne e Comunicazione dell'Università della Calabria, l'istituzione accademica di cui l'orafo delle dive è testimonial e dove alcuni anni fa è maturata l'idea di questo libro. Un racconto attraverso il quale, per la prima volta. Sacco mette ordine nei ricordi mostrando sorprendente capacità di analisi ed efficacia comunicativa. Prefazione di Vittorio Sgarbi. Introduzione di Mario Bozzo. -
Il doppio sogno di Stanley Kubrick. Dalla Traumnovelle ad Eyes Wide Shut
Tratto dalla “Traumnovelle” di Arthur Schnitzler, l’ultimo film di Stanley Kubrick, “Eyes Wide Shut”, alla sua uscita, quasi vent’anni fa, è stato abbastanza maltrattato dalla critica. Sorte non infrequente per le opere del maestro americano. Nel caso specifico si trattava dell’opera estrema: Kubrick moriva poco prima dell’uscita del film nelle sale. Troppo complicato, non necessario, fuori tempo e fuori luogo? O forse, molto semplicemente doloroso e disturbante. Certo poco compreso e troppo frettolosamente liquidato. L'importanza di questa nuova edizione è dettata dal fatto che era e rimane profonda la convinzione che il nucleo narrativo, tanto della novella di Schnitzler che del film di Kubrick, sia ancora, e lo sarà probabilmente ancora a lungo, uno dei nodi fondamentali del comportamento degli esseri umani. -
Lo sviluppo come integrazione. Giorgio Ceriani Sebregondi e l'ingresso dell'Italia nella cultura internazionale dello sviluppo
Giorgio Ceriani Sebregondi (1916-1958) è un protagonista silenzioso della cultura dello sviluppo. Allievo di Roberto Ago, gravemente ferito in guerra e scampato a un naufragio, impiegato per breve tempo alla Einaudi di Roma, partigiano nella Sinistra Cristiana, componente del CLN lombardo, Sebregondi si iscrive al Partito comunista prima di uscirne clamorosamente, lavora all'IRI, all'Ansaldo, alla Svimez. Qui partecipa alla messa in valore del Mezzogiorno, alla elaborazione dello «Schema Vanoni» e a numerose missioni all'estero (in Grecia, in Iran, in Somalia), fino ai negoziati che portano nel 1957 ai Trattati di Roma. Muore in procinto di trasferirsi alla Direzione dello sviluppo regionale della Commissione europea. Il volume ricostruisce, alla luce di una ampia documentazione inedita, il contributo di Sebregondi e l'ingresso dell'Italia nella cultura internazionale dello sviluppo. Felice Balbo, Guido Carli, Louis-Joseph Lebret, Giovanni Malagodi, Emmanuel Mounier, Adriano Olivetti, François Perroux, Paul Rosenstein Rodan, Pasquale Saraceno, Ezio Vanoni - insieme ad altre personalità note e meno note - sono alcuni dei co-protagonisti di questa storia individuale e collettiva incentrata sulla cultura dello sviluppo. Lo sviluppo, per Sebregondi, non è più solo economico, ma istituzionale, sociale e culturale e assume i caratteri di un processo non più solo occidentale, ma planetario, in un filo che si dipana fino a Populorum Progressio (1967) l'Enciclica sullo sviluppo dei popoli di papa Montini. Con la morte di Sebregondi, il passo si ferma su sentieri interrotti: gli investimenti sociali per lo sviluppo, una più stretta e costruttiva integrazione con l'Africa e con il Medio Oriente, il metodo e il sistema degli enti di innovazione sopranazionale per coprire i costi fissi della vita degli uomini. -
Aree interne. Per una rinascita dei territori rurali e montani
ArlA, il Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini istituito presso l'Università del Molise e inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, propone questo volume per affrontare in modo pluridisciplinare l'annosa e complessa questione delle aree interne in Italia. Storici, geografi, sociologi, demografi, giuristi, economisti, agronomi, forestali e architetti si misurano con questa tematica sullo sfondo della crisi dell'attuale modello di sviluppo e della vulnerabilità dei territori rurali e montani. Emerge la necessità di un ripensamento e di un riequilibrio che ponga le aree interne nelle condizioni di reagire consapevolmente alla marginalità nella quale sono state sospinte, diventando terreno di sperimentazione sociale e produttiva, protagoniste di una rinascita culturale ed economica fondata sul diffuso patrimonio territoriale in esse conservato. -
La nazione. Storia di un'idea
Qual è la natura e l'origine storica delle nazioni? Le nazioni (e il nazionalismo) sono un fenomeno recente o antico? In un mondo dominato dall'economia transnazionale e dalla cultura globale di massa c'è ancora posto per le appartenenze e le identità nazionali? Nel corso degli ultimi trent'anni, intorno a queste domande si è sviluppato un intenso dibattito scientifico, che ha visto contrapporsi diverse scuole di pensiero: dai ""modernisti"""" ai """"perennisti"""", dai """"primordialialisti"""" ai fautori dell'""""etnosimbolismo"""". Il libro di Anthony D. Smith, uno dei principali protagonisti di questo dibattito, costituisce una rassegna critica, sintetica ma puntuale, delle diverse posizioni in campo. Al tempo stesso, offre un compendio efficace del paradigma teorico sviluppato nel corso degli anni da questo studioso. Secondo Smith, diversamente da ciò che sostengono le interpretazioni oggi dominanti in ambito accademico, per comprendere la natura delle nazioni (e del nazionalismo) occorre studiarne il radicamento storico-culturale di lungo periodo nelle strutture etniche del passato."" -
Calabria spettacolo. La scena regionale nella storia del teatro italiano
Il fine della ricerca è quello di inseguire e ""catturare"""" presenze, tracce e suggestioni del contributo calabrese all'interno del terreno più che arato dell'esperienza teatrale italiana. E, quando è possibile, riannodare, fare emergere talvolta assestare... (senza rivendicazioni, o esaltazioni, ma neppure senza impacci o timidezze nel registrare incontri e apporti). Le sezioni successive, sostenute da opportuni richiami documentarî, toccano da vicino aspetti fondamentali con cui anche in Calabria si manifesta la """"spinta"""" a far spettacolo (la teatralità sacra, la drammatica popolare, il teatro dialettale...). Nell'appendice si coglie poi, l'occasione per saggiare """"storia"""" e portata dell'""""incontro"""" di non pochi calabresi col massimo autore italiano di teatro del secolo scorso, Luigi Pirandello."" -
Ripensare le politiche economiche dell'unione economica e monetaria: i paradossi dell'EMU
La Fondazione lustus, con sede a Roma, è una istituzione senza scopo di lucro che persegue esclusivamente finalità sociali. L'obiettivo principale è quello di promuovere lo studio e l'approfondimento di temi economici, scientifici, giuridici e, in generale, legati alla ricerca accademica. Ha inoltre lo scopo di promuovere lo studio e la diffusione delle idee, volte a valorizzare, nel contesto dell'Unione Europea, la formazione di una nuova classe dirigente per una nuova società più libera e più giusta, per uno stato federale più vicino ai cittadini. La sua attività è ispirata ai valori universali di libertà e di solidarietà. -
Satriano e don Mimmo Battaglia in un abbraccio d'amore
Anche con quest'opera l'autore, attraverso la ricostruzione degli ultimi cinquanta anni di una storia ricca di fatti importanti, si propone di rafforzare in tutti i figli di Satriano il legame affettivo con il loro paese, risvegliando ricordi e sentimenti che valgono a consolidare l'orgoglio della propria appartenenza. Dentro le vicende amministrative, che rappresentano l'intelaiatura storica della narrazione, trovano spazio sindaci, parroci e cittadini il cui ricordo ha l'obiettivo di risvegliare nei lettori satrianesi l'amore per il proprio paese. Protagonista assoluto di questa storia è don Mimmo Battaglia, il prete di strada sempre vicino ai poveri e ai loro bisogni, che l'autore segue nel suo percorso di vita sacerdotale. Il volume è impreziosito dalla presentazione di mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, dalla copertina di Martina Codispoti, giovane artista satrianese, e dalle numerose fotografie a corredo del libro, che tracciano le tappe più significative della vita di don Mimmo Battaglia che, in occasione della sua nomina a vescovo, vive con il suo paese un ""abbraccio d'amore"""" unico, indimenticabile che segnerà la storia di Satriano."" -
La democrazia liberale e i suoi critici
Il lemma democrazia liberale designa un idealtipo concettuale dietro il quale si ritrova la storia dell'incontro tra due principi a lungo reciprocamente ostili. Democrazia e liberalismo, infatti, giungono con fatica a un sodalizio che in Europa trova compimento nelle costituzioni del secondo dopoguerra. Questo libro rintraccia le diverse correnti politiche e culturali che, tra il XIX e il XX secolo, hanno osteggiato ""dall'esterno"""" il compiersi di un modello fondato sull'incontro tra governo democratico ed economia di mercato. Fin dalla rivoluzione francese, critici della democrazia liberale sono stati i reazionari ma anche molti moderati, e poi conservatori, anarchici, socialisti. La caduta del muro di Berlino ha consacrato la democrazia liberale come modello universale. In realtà, nuovi nemici e preoccupanti debolezze mostrano, oggi più che mai, quanto tale modello sia fragile e instabile."" -
Francesco principe. Frammenti per una storia
Il libro è la narrazione della storia personale e politica di Francesco Principe con testimonianze di Dario Antoniozzi, Empio Malara e Carlo Tognoli e con la postfazione di Sandro Principe. -
Ponte di conversazione con Paolo Aita. Ediz. a colori
Catalogo d'arte dedicato a Paolo Aita. -
Generazione (Senza) tutto. Dire, fare, programmare per i giovani e l'Europa
È un saggio, un racconto, un'indagine. A 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma, Maria Cristina Pisani, Presidente del Forum Nazionale dei Giovani, analizza alcuni aspetti della condizione dei giovani europei: dalla precarietà di un'Europa in crisi al desiderio di realizzazione delle nuove generazioni. Nascere e acquisire di diritto la cittadinanza europea basta per sentirsi parte dell'UE? Le generazioni dei ventenni e dei trentenni che vivono in Europa sono vittime, come comunemente si pensa, della mancanza di diritti o dell'evidente deficit di opportunità? Generazione (senza) tutto, anche con i contributi dei Consigli della Gioventù d'Europa, offre spunti di riflessione per individuare opportunità che diano ai talenti la possibilità di rischiare e di innovare. La finalità è quella di alimentare nei giovani il coraggio e l'ostinazione per agire e sognare insieme in un'Europa che li renda reali protagonisti del futuro. -
Lo «squalo» e le leggi razziali. Vita spericolata di Camillo Castiglioni
Una vita spericolata, che sembra un romanzo, quella del triestino Camillo Castiglioni (1879-1957), che da Vienna riuscì a edificare un impero industriale e finanziario tra i più rilevanti della sua epoca. Amico di Ferdinand Porsche ed Ernst Heinkel, porta al successo la Austro-Daimler e la Bmw, mentre costruisce aerei e dirigibili. Proprietario di banche, acciaierie, giornali, aziende elettriche, con la Comit di Giuseppe Toeplitz e la Fiat di Giovanni Agnelli partecipa all’espansione economica italiana nell’Europa centrale e balcanica dopo la grande guerra. Collezionista d’arte e mecenate, collabora con la diplomazia italiana e aderisce al fascismo ma, nonostante si appelli al duce, non ottiene la “discriminazione” dalle leggi antiebraiche né riesce a riparare negli Stati Uniti. Tra cadute e rinascite, lo “squalo” – sospettato di aver riciclato in Svizzera fondi neri di Mussolini e Ciano – s’inventa sempre nuove imprese. Fino a ingaggiare un epico duello legale con il maresciallo Tito. Attraverso una vita la complessità del novecento.