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Le radici europee della crisi europea, le radici italiane della crisi italiana. Scelte sbagliate in Europa, scelte mancate in Italia
Questo terzo volume della Collana Centro Studi Economia Reale presenta una prima parte di Analisi e una seconda parte di Previsioni sull'economia mondiale, europea e italiana. La prima parte di Analisi è dedicata alle Radici europee della crisi europea. Sulla base di analisi econometriche controfattuali per il periodo 2002-2014 si dimostra che la crisi della Zona euro è totalmente dovuta agli errori ""endogeni europei"""" commessi con politiche monetarie (con conseguenti effetti sul cambio dell'euro) attuate dalla BCE di Jean-Claude Trichet e con politiche di bilancio pubblico indotte dal Trattato di Maastricht e dal Fiscal Compact che si sono mostrate, teoricamente poco fondate ed empiricamente causa, esse stesse, della grave crisi economica, sociale e finanziaria europea. Si passa poi alla ricerca delle Radici italiane della crisi italiana, ponendo a confronto i documenti ufficiali a partire dal Dpef del Governo Pro-di/Padoa-Schioppa del 7 Luglio 2006 fino all'ultima Nota di Aggiornamento Def del 27 settembre 2016 del Governo Renzi/Padoan. Da questa analisi risulta che """"i numeri sono sempre gli stessi"""" e poiché i numeri parlano da soli c'è da chiedersi: """"chi scrive il Def? E chi lo firma, lo legge? E chi lo scrive, lo rilegge?"""". La parte di Previsioni riporta il quadro 2016-2020 per l'economia mondiale, europea ed italiana, che si è definito tra il dicembre 2015 e il giugno 2016. In questo quadro si vede che, per l'Italia, il 2015 segna l'anno di uscita dalla recessione ma si presenta un profilo di ripresa modesto e fragile. Pil e Disoccupazione tornerebbero ai livelli pre-crisi del 2007 attorno al 2027/2028. E allora, piuttosto """"che dire"""", il nodo politico è """"che fare""""?"" -
Geopolitica dell'incertezza
Stanno ritornando alla luce gli interessi nazionali, le scelte politiche di tipo regionale, le autonomie culturali e, quindi, anche economiche e organizzative. La globalizzazione ovvero americanizzazione che ha seguito la caduta dell'URSS è cessata, ognuno farà per sé e si ricostruiranno aree omogenee, nuovi progetti strategici, nuovi punti di comando globale. L'imposizione a tutti gli Stati e a tutte le popolazioni della stessa pillola globalista non funziona, la gente e le stesse élites non la vogliono né la digeriscono più. L'autore analizza con competenza le grandi questioni geopolitiche che stanno cambiando il mondo in cui viviamo. Si va dalla Turchia del tentativo di golpe militare all'asse Cina Russia, dalla Brexit alla questione nordcoreana, dalla strategia jihadista in Europa alla crisi siriana, dalla finanza iraniana alla nuova strategia economica e finanziaria della BCE. Un viaggio nella stretta attualità per allontanare l'alone d'incertezza che avvolge la nostra epoca, per capire meglio il presente del mondo e per cercar di prevedere gli equilibri geopolitici futuri. -
Rivista della Corte dei Conti (2016). Vol. 3-4
È un periodico di informazione e documentazione in materia di finanza pubblica, organizzazione e funzionamento delle pubbliche amministrazioni, controlli e responsabilità pubbliche. -
Parole greche come souvenir. Ediz. italiana e greca
"Il GAL Area Grecanica, società a servizio dello sviluppo della zona Jonica reggina a metà strada tra la Città di Reggio Calabria e la Locride, ha assunto come linee strategiche della propria azione quelle di migliorare la competitività dci settori economici (agricoltura, artigianato e turismo) e favorire la crescita della componente immateriale dello sviluppo che è la cultura con la consapevolezza che la ricchezza culturale e l'identità locale possano accelerare ed accompagnare, se non trainare, il processo di sviluppo dell'intera Area."""" (Dalla Prefazione)" -
Il Messia a Parigi
Alla fine dell'Ottocento, il Messia risale la china e si impone all'immaginazione dei moderni. Un'epidemia di visioni che hanno Gesù per protagonista colpisce a Parigi gli artisti più lontani dal cattolicesimo; i pittori dell'avanguardia (Redon, Gauguin, Bernard...) si congedano dai temi dell'impressionismo e fissano l'apparizione di Cristo su un nuovo orizzonte. La civiltà fin de siècle, coinvolta in un evento così inatteso, accetta l'egemonia di Gesù e lo include con onore fra le religioni universali (buddismo, ebraismo, teosofia...). Molti credono al potere che la sua figura irradia nell'anima, finanche negli spazi dell'inconscio. Gli amanti si abbandonano al ""bacio universale"""" dello Sposo a lungo occultato. Queste pagine individuano i percorsi dell'Archetipo fra gli artisti e gli intellettuali nella capitale del XIX secolo; esse ribaltano molti clichés e potranno sorprendere quanti ritengono innocua l'immagine di Cristo. La conversione estetica suscitata a Parigi dal Messia ha introdotto nella cultura europea idee ed esperienze innovative che la religione del nostro tempo stenta ancora ad accogliere."" -
Migrazioni e confini. Politiche, diritti e nuove forme di partecipazione
La crescita e la complessità delle migrazioni nell'epoca della globalizzazione ha generato una molteplicità di conflitti, bisogni e istanze sociali che hanno a loro volta sollecitato un profondo rinnovamento delle normative e delle prassi messe in campo per governare questi processi. Le risposte a queste nuove problematiche evidenziano tuttavia dinamiche fortemente eterogenee, a volte anche contrastanti, che richiedono sforzi analitici in grado di decifrare le principali criticità ma anche ricavare indicazioni preziose per supportare l'elaborazione di politiche più adeguate e coerenti. Seguendo questo intento, il volume si propone di indagare i principali aspetti delle politiche di gestione delle migrazioni e di integrazione sociale, le loro implicazioni sul fronte delle condizioni di vita, delle dinamiche di agency e di partecipazione. Pur partendo da angolazioni diverse, dai saggi emerge un quadro d'insieme che vede il consolidamento di una governance della mobilità globale ispiratrice di dispositivi di controllo sempre più rigidi e selettivi, orientati a promuovere la temporaneità del soggiorno e il ritorno nei paesi di origine. Gli autori in particolare discutono le dinamiche di inclusione differenziale a livello sociale, di segmentazione del lavoro e frammentazione della cittadinanza che queste politiche evidenziano, mettendo in luce l'emergere di gravi squilibri e nuovi bisogni sociali, ma anche di identità e forme di lotta costituenti che minano l'efficacia delle attuali politiche migratorie, riconnotandole come un vero e proprio «campo di battaglia». -
EroStudente. Il desiderio di prendere il largo
Il mondo è cambiato e i nostri occhi ne sono testimoni entusiasti. È cambiato il modo in cui comunichiamo, in cui acquistiamo, in cui interagiamo più in generale. È cambiato tutto, ma inspiegabilmente la formazione è rimasta a un secolo fa. I giovani, oggi, sono molto diversi da quelli delle generazioni precedenti. Sono ancor più di nativi digitali. Gli strumenti di formazione tradizionali non bastano più per loro che sono pronti a essere apprendisti e apprenditori più che semplici studenti, a toccare con mano il sapere e a ricercare da soli le risposte alle loro domande. In un orizzonte estremamente largo di informazioni e di nozioni non sono più sufficienti una, due o tre dimensioni di apprendimento in una traiettoria formativa. Occorre massimizzare ogni volta, in tutte le occasioni possibili, tutto l'apprendimento possibile. Renderlo inclusivo, ampio, largo. Largo, ma non ingombrante. Agilmente largo, sorprendentemente ricco. Sappiamo già che ci formeremo per tutta la vita. Ora abbiamo bisogno di pratica, di visione, di emozione e desiderio di apprendimento. Abbiamo bisogno di un modello formativo che, come il progetto dell'alternanza scuola-lavoro, unisca la formazione teorica all'esperienza pratica. Il lifelong learning si completa ed evolve in lite largelearning nel senso di un apprendimento il più ricco, il più ampio, il più largo possibile. Che si allarga per ospitare nuove opportunità e diventa fonte generosa di crescita. Questo libro vuole offrire la prospettiva di una formazione più ampia, tanto teorica quanto pratica, che riscopre le abilità ancora poco esplorate degli studenti, dando voce agli stessi ragazzi che l'hanno sperimentata sulla loro pelle. Si sono abituati all'umanità, alla lentezza e all'incontro con la diversità, che è forse un allenamento tra i più difficili per l'essere umano. Con un testo di Jean-Paul Fitoussi. -
Tra polizie e controllo del territorio: alla ricerca delle discontinuità
Il policing inteso, nella sua forma più ampia, come attività di difesa dalla criminalità e di controllo del territorio, si configura in forme diverse a seconda dei contesti ambientali, delle tradizioni locali, delle necessità e, naturalmente, delle scelte governative. All'interno di tale quadro, il volume va alla ricerca delle discontinuità. Si vogliono mettere in luce momenti e passaggi che possano aver dato luogo a modificazioni significative nell'esercizio del policing. Si fa riferimento a scansioni cronologiche oppure a specifici avvenimenti, a decisioni di carattere normativo oppure alla formazione di nuovi corpi armati, a fratture territoriali oppure alla presentazione di progetti e proposte, all'applicazione di soluzioni tecniche innovative o all'apertura di nuovi ambiti di intervento e così via. L'importante è che le discontinuità evidenziate siano effettivamente state in grado di lasciare tracce importanti, per un determinato territorio o per una specifica epoca. Il volume pubblica gli atti dell'omonimo convegno tenutosi nel 2013 ad Abbiategrasso. -
Monasterace
I recenti, seppur parziali, lavori di restauro del castello feudale di Monasterace, e il successivo convegno in occasione dell'inaugurazione della mostra di presentazione degli stessi in un'ala del castello, sono stati l'occasione per operare una riflessione sullo stato degli studi sull'abitato storico di Monasterace e sul suo territorio. Un ambito mai indagato finora scientificamente, atteso che la copiosa mole di studi e ricerche si è concentrata, esclusivamente, sulla parte magnogreca del territorio e sull'avanzamento delle indagini e delle scoperte avviate dall'Orsi alla fine del XIX secolo sull'antica Kaulonía/Caulon. Il volume è diviso in due sezioni, la prima dedicata all'archeologia e storia e, la seconda all'architettura e arte, con un'appendice metodologica sulle tematiche del recupero architettonico e focus specifici sull'intervento di restauro del castello di Monasterace. I saggi dei vari autori di cui si compongono le sezioni coprono un ambito cronologico molto esteso, che va essenzialmente dalle vicende alto medievali e moderne che hanno determinato la nascita del borgo collinare e lo sviluppo della sua fortificazione, fino al XIX secolo, con un'introduzione riguardante la fase classica e un'incursione agli albori del XX secolo con la nascita della Marina. Presentazioni di Margherita Eichberg, Paolo Malara e Cesare De Leo. -
Bernard Lonergan e l'economia. Profili economici della vita morale e sociale -
L'economia esige morale, esige nomos. Lo stesso papa Francesco nella Lettera Enciclica Laudato Sì’ sostiene: «La crisi finanziaria del 2007-2008 era l’occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell’attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. Ma non c’è stata una reazione che abbia portato a ripensare i criteri obsoleti che continuano a governare il mondo» (n. 189). A partire dall’opera del teologo canadese, il gesuita B.J.F. Lonergan, il volume intende sviluppare una riflessione sul senso ed il valore dell’economia e della finanza, che torni a coinvolgere, o quanto meno ad interpellare l’istanza teologica, soprattutto allo scopo di valutare la relazione che intercorre tra l’economia e la teologia, con particolare riguardo alla teologia morale sociale. -
Apocalittica ed ermeneutica della storia. Storia umana e salvezza trascendente
La tradizione filosofica e teologica che - sia in ambito giudaico che cristiano - si è sviluppata intorno alla Bibbia si è sempre mostrata particolarmente attenta alla dimensione della storia, come luogo di rivelazione del Trascendente. È all'interno di questo orizzonte che si è sviluppata - in maniera quasi ciclica e, normalmente, in concomitanza con situazioni di ""crisi"""" - una sensibilità che si è soliti definire apocalittica, in grado di rilanciare, anche di fronte alla resistenza opposta dalla storia al realizzarsi del piano divino, l'attesa di un compimento delle promesse messianiche, in forza di una visione salvifica che fa appello a un mondo """"altro"""". Il presente volume raccoglie i contributi di diversi studiosi che si sono confrontati - nell'ambito di un ciclo di seminari organizzati presso la Sezione """"San Tommaso d'Aquino"""" della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale in Napoli - su aspetti teologici, filosofici, storici, pastorali e sociali del tema."" -
Dante Sabinis sacerdote della gioia
È il racconto di una vita in grado di parlare ai cuori, quella di Don Dante Sabinis. Dall'infanzia a Stilo, cercando il Creatore nel Creato, agli studi romani, dal ritorno in Calabria all'esperienza sacerdotale, affrontata con incredibile intensità. Luciano Regolo che ne è stato figlio spirituale l'ha ricostruita con amore e gratitudine. Don Sabinis dal 1971 al 2006, anno della sua scomparsa, è stato parroco di Santa Teresa dell'Osservanza a Catanzaro, formando migliaia di bambini e giovani alla gioia cristiana. La passione per la liturgia, la chiesa e la famiglia, la sua e quella variegata composta dalle molte dei suoi parrocchiani, furono i ""poli"""" di un'incredibile energia profusa anche all'interno della Curia catanzarese, come cancelliere, ruolo per il quale accolse San Giovanni Paolo II nella sua visita a Catanzaro nel 1984. Sino all'ultima pagina e oltre riecheggia il motto di don Dante: «Viva Gesù!»."" -
Con Flaiano e Fellini a via Veneto. Dalla «Dolce vita» alla Roma di oggi
Attraverso lo sguardo dell'autore, osservatore e protagonista al tempo stesso, rivive in queste pagine la Roma degli anni cinquanta e sessanta, con i suoi fermenti culturali e artistici, immortalata nel suo momento di massimo splendore e rievocata poi fino agli inizi del Duemila. È il racconto di quella stagione irripetibile che fu il secondo dopoguerra, con i caffè di via Veneto e di piazza del Popolo, salotti all'aperto e laboratori di idee, ritrovo di tanti attori, cineasti, pittori, scrittori e giornalisti. Russo ricorda le passeggiate con Carlo Levi, la frequentazione con Flaiano (di cui descrive ombrosità e passioni), le bizzarrie e il genio di Fellini (innamorato quanto lui della Roma del tempo). E poi ancora una galleria di personaggi che vanno da Maccari a Guttuso, da Moravia a Pasolini, dalla Magnani a Brancati ad altri ancora. La dolce vita romana ripercorsa non con rimpianto ma con nostalgia, sentimento che si addice a un periodo tanto ricco di vitalità e di personalità d'eccezione. -
Scritti selvaggi o della lotta con la vita che ci divora
Il dolore, la morte, il conflitto, il dominio, la sicurezza, la libertà ma anche il sesso, il gioco, il bar, il calcio, la pizza, il cretino, il niente sono tra i temi di questi ""Scritti selvaggi"""". Se ne compone una filosofia del quotidiano ad altissima temperatura umorale emanata, come per esplosione atomica, dalla perenne belligeranza tra pensiero e vita. I due poli si attraggono e si erodono, si influenzano e si completano: """"La vita - afferma il filosofo selvaggio - risale al pensiero e chiede di essere compresa e risanata. E il pensiero, una volta compiuta la sintesi, si rida in pasto alla belva che lo divora"""". In queste pagine vi è soprattutto un metodo, non convenzionale, di guardare ai fatti del mondo attraverso i registri del pamphlet o del diario in pubblico, dell'invettiva o dell'oracolo che ogni spirito libero può far proprio e applicare a se stesso. Un libro scorretto, vitale, antiaccademico, letterario, a volte anche sboccato (mai incivile), in cui si avverte il tono di grandi maestri, da Nietzsche ad Heidegger a Croce, o ci si imbatte, inaspettatamente, in Ennio Flaiano e Indro Montanelli, Totò e Franco Califano, Manlio Sgalambro e i Baustelle."" -
Come superare il socialismo municipale
Un libro che affronta la questione più che mai attuale dei servizi pubblici locali sotto la regia di un grande protagonista del diritto amministrativo, con un concerto a più voci di economisti, giuristi, esperti, uomini di Governo. Non si tratta di una semplice rassegna di posizioni, ma di un lavoro tenuto insieme dal filo rosso di un chiaro orientamento verso la vera privatizzazione e liberalizzazione dei servizi pubblici locali, al fine di superare il socialismo municipale e ricreare condizioni di competitività e di mercato nei territori locali. Si tratta di un libro scritto in forma chiara e divulgativa, ma con una rigorosa base scientifica, che è anche un ""libro miniera"""" in cui si può reperire, tra l'altro, la complessità del quadro giuridico di riferimento delle aziende pubbliche locali, in un panorama compiuto di dati ed elementi quantitativi del sistema pubblico locale, ed un'idea originale e forte se si vuole puntare su vere privatizzazioni."" -
Tornacontisti cacadubbi panciafichisti. Mito e realtà della guerra a Cosenza (1940-1945)
Il fascismo in provincia. Populismo, opportunismo, falsa retorica e trasformismo. Tutti sul treno del vincitore ma pronti a scendere alla prima fermata se le cose vanno male. Il caso di Cosenza non dissimile da tanti altri. Durante la guerra - scrive Giovanni Sole - i gerarchi cosentini lamentavano che, mentre i soldati combattevano fino all'estremo sacrificio per la grandezza della Patria, molti borghesi cacadubbi, panciafichisti e tornacontisti, aspettassero gli eventi pronti ad aggregarsi ai vincitori. I pochi antifascisti non avevano il coraggio di palesare le proprie idee, si nascondevano dietro le persiane, ascoltavano le radio nemiche e sognavano di scendere in piazza al seguito di un battaglione sovietico o inglese! I caporioni fascisti, che si autodefinivano uomini senza macchia e senza paura, pronti ad immolare la vita per la rivoluzione fascista e per la vittoria, alle prime bombe sganciate dai quadrimotori nemici, però, si rifugiarono nelle campagne e allo sbarco in Calabria degli anglo-americani si nascosero, si diedero precipitosamente alla fuga o fecero il salto della quaglia. Sconfitti e accusati di aver contribuito alla rovina dell'Italia, furono tutti riconosciuti colpevoli dalla Commissione per l'epurazione ma condannati solo alla sospensione per due anni dei diritti elettorali passivi ed attivi. In nome della pacificazione nazionale furono poi amnistiati e la tremenda guerra che aveva portato miseria, fame, sofferenze e lutti fu dimenticata. Un libro documentato, amaro e ironico, tra ricerca storico-antropologica e pamphlet. Una riflessione sul comportamento degli italiani, colti in un momento cruciale della storia. -
Antropologia e società. Studi in onore di Vincenzo Spera
Questo libro raccoglie saggi di storia religiosa, risultati di ricerche sul campo, riprese di autori classici, riflessioni epistemologiche sui processi di patrimonializzazione della cultura immateriale e nuove letture di documenti legati alle tradizioni popolari. Temi ricorrenti nel percorso scientifico di Vincenzo Spera, antropologo al quale questa raccolta di scritti è stata dedicata quale riconoscimento alla sua prestigiosa carriera accademica, studi che in buona parte ne riflettono gli interessi scientifici, la vivacità culturale e l'approccio interdisciplinare del metodo. Uno studioso mai scontato, instancabile sostenitore della ricerca sul campo, dotato di una curiosità energica ma sempre ancorata a quel rigore metodologico che costituisce espressione autentica della sua indole di ricercatore. Un «antropologo condotto», Enzo Spera, che nel solco della grande tradizione demartiniana, ma con occhio sempre attento a nuove linee interpretative, ha saputo approfondire i temi della cultura popolare in «viaggio» nei Sud. -
Kurban. Il sacrificio
Una riflessione autobiografica-politica sugli undici anni che hanno visto Edi Rama sindaco di Tirana. Un testo scritto all'indomani della sua bruciante sconfitta per il rinnovo del mandato e all'avvio della campagna elettorale che lo ha portato ad essere primo ministro. Un racconto dell'Albania contemporanea da un particolare e privilegiato punto d'osservazione. Memoriale, proclama, strumento di lotta, manifesto politico, analisi storico-antropologica, questo libro è anche un ""manuale di cittadinanza albanese post-comunista"""". Un testo chiave per meglio comprendere i fermenti di un Paese cerniera tra le spinte europeiste e le attrazioni islamiche, tra arcaicità e modernizzazione. Una lettura utile a comprendere l'importanza di buone relazioni politiche, diplomatiche ed economiche tra Italia e Albania. Prefazione di Daria Bignardi."" -
La casa di pietra
Lo scenario è quello del profondo Sud degli anni '50 alle prese con il dopoguerra e con i gravissimi problemi della ricostruzione. In un paesino alle falde dell'Aspromonte si dipana la storia di una famiglia di origine contadina -ormai arricchita ed entrata a pieno titolo nella borghesia del '900 - in cui le figure maschili, impegnate a conservare intatti i valori fondamentali e le dignità compromesse, sono affiancate dalle straordinarie donne della famiglia: generose, ricche d'ingegno, lavoratrici instancabili, amanti appassionate e madri intraprendenti. Il filo autobiografico, nel racconto, è solo di facciata: un modo semplice e diretto per accendere l'interesse del lettore per un Sud straordinario, vitale e coraggioso. -
Discriminazioni in una regione del Mezzogiorno. I risultati di una ricerca in Calabria
I contributi raccolti in questo volume si fondano su prospettive e metodi di analisi diversi, offrendo uno sguardo d'insieme sul fenomeno della discriminazione in Calabria. Il percorso di ricerca si è concentrato su due assi: la percezione dei calabresi sull'esistenza di fenomeni discriminatori e le forme che questi assumono rispetto a comunicazione, sanità, religione, scuola e lavoro. Il primo filone di analisi è stato approfondito attraverso una rilevazione campionaria del Laboratorio CATI del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Unical. Il secondo ha utilizzato strumenti qualitativi, interviste in profondità e focus group. Il volume, dunque, consente di cogliere, da un lato, le vischiosità culturali e istituzionali su cui si fonda e si trasmette il pregiudizio, dall'altro, le esperienze impegnate al superamento della discriminazione e della disuguaglianza. Per questo, esso offre elementi conoscitivi e analitici d'interesse e utilità per studiosi, educatori, professionisti del sociale e tutti coloro che agiscono contro le discriminazioni.