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H2O. Ediz. illustrata
Quindici disegni consecutivi e visionari che traducono in un’allucinazione fantascientifica le conseguenze dello spreco di acqua sul nostro pianeta.rnrnPer produrre una bottiglietta di plastica da 1 litro d’acqua se ne consumano 4, per una lattina di Coca Cola da 33 cl ne servono 200 litri e per un bicchiere di birra 300 litri. Mentre nel mondo ci sono persone che muoiono per le conseguenze della siccità, ogni anno in Italia si utilizzano 250 milioni di litri d’acqua per mantenere in funzione un parco divertimenti come Gardaland. Questi e molti altri dati, che ben quantificano gli sprechi compiuti quotidianamente dalla nostra società civilizzata, sono l’argomento del nuovo libro di Nemo’s, che si apre con un personaggio familiare intento a succhiare una cannuccia. Lo abbiamo già visto guardarci dai muri che fiancheggiano le strade delle nostre città e lo abbiamo conosciuto meglio nel volume Who is Nemo’s, pubblicato da #logosedizioni nel 2016. È l’incarnazione dell’uomo contemporaneo. La cannuccia, in questo libro che si snoda in orizzontale, in quindici tavole da affiancare una all’altra, striscia a terra e si trasforma in un tubo bicolore che si prolunga come un filo a cucire virtualmente tutte le pagine. Attraverso la cannuccia l’uomo attinge acqua dal pianeta, mentre le tubature proliferano fino a formare una selva intricata. Sono i tubi di una pompa di benzina, di una macchinetta del caffè, i tubi collegati agli annaffiatoi che gravano sulla schiena durante il lavoro nei campi. Non abbandonano l’uomo nemmeno quando fa i suoi bisogni e continuano a serpeggiargli intorno mentre pulisce il pavimento o siede nella vasca da bagno. Tutte situazioni quotidiane, in cui le tubature che ci circondano e solitamente rimangono nascoste vengono alla luce svelandoci come effettivamente utilizziamo la nostra risorsa più preziosa.corpi nudi e i giocosi intrecci d’amore non scivolano mai nel volgare o nel pornografico. -
Il pozzo dei topi
Il re e la regina hanno un unico figlio, ma un giorno donna Pancha, strega cattiva e invidiosa, getta un incantesimo sul principe e lo trasforma in un rospo. A nulla valgono i tentativi di riportarlo al suo aspetto normale, e così il povero principe è costretto a cercar moglie sotto le nuove sembianze, senza che nessuna donna lo voglia nemmeno avvicinare. Senonché un fabbro, spinto tanto dalla povertà quanto dall’ambizione, convince una dopo l’altra le sue tre figlie a sposare il rospo: non dovranno fare altro che ucciderlo la prima notte di nozze per ereditare tutte le sue ricchezze! Le prime due, avide e spietate, falliscono il tentativo e vengono gettate nel pozzo dei topi per essere mangiate vive, come tutti i criminali del regno; la terza, invece, mossa da astuzia e compassione, si rifiuta di uccidere il rospo e può così vivere felicemente a palazzo con lui. Quando però donna Pancha irrompe nella loro camera da letto e rapisce il principe, la principessa è costretta a convincere il topo più anziano della sua innocenza per salvare la propria vita e quella del suo sposo! Età di lettura: da 9 anni. -
Ghirlanda
Vincitore del Premio Gran Guinigi come migliore graphic novel 2017rnrnA 15 anni da Jekyll & Hyde, Mattotti e Kramsky tornano a firmare un nuovo progetto insieme: Ghirlanda, una storia inedita a fumetti che ha richiesto ben 10 anni di lavorazione.rnrn“Oltre i sospiri delle nubi, tra gli orizzonti del crepuscolo, si stende la terra di Ghirlanda. Le sue vaste piane e i morbidi pendii sembrano trattenere la luce, il clima è mite. Laggiù da tempo immemorabile vivono i Ghir, un popolo di esseri pacifici, che amano contemplare le magie del territorio con il loro stupore di bambini antichi.”rnrnIn un mondo fantastico popolato da creature immaginarie e meravigliose, Ippolite – il figlio dello sciamano – parte alla ricerca della moglie Cocciniglia, scomparsa ormai da sette giorni dal villaggio dei Ghir. Ancora non sa che il suo viaggio sarà molto più lungo e insidioso di quanto possa prevedere, perché è l’intero Paese di Ghirlanda a essere in pericolo, minacciato da una terribile maledizione e dal germe letale della malvagità. Per salvare la sua famiglia e tutto il popolo dei Ghir, Ippolite dovrà spingersi oltre i confini dei territori conosciuti, fin nelle sterminate e spaventose Terrae Incognitae e persino oltre, là dove i vivi non sono ammessi, alla ricerca del cuore congelato del Monte Rauco.rnUna storia di amore e coraggio, di fedeltà e riscatto, che ci parla però anche della nostra intrinseca debolezza e della nostra prontezza a chiudere la mente e il cuore per farci governare dagli istinti più biechi, ammaliati dal carisma di false guide verso la salvezza.rnrnI morbidi disegni in bianco e nero di Lorenzo Mattotti si uniscono ai suggestivi testi di Jerry Kramsky per creare un universo onirico e allegorico che, nelle parole dell’illustratore, “rievoca l’ingenuità originaria di vecchi fumetti come Alley Oop e i Moomin, ricchi di animali strani e teneri, ma anche capaci di emozionarsi e di soffrire”.rnLo straordinario talento dei due autori ci accompagna così per mano in un’avventura fiabesca di 400 pagine nei più profondi meandri dei loro sogni, restituendoci un’opera di respiro epico che è allo stesso tempo ricerca personale e viaggio oltre i limiti del fumetto tradizionale. -
Paris mirabilia. Viaggio nell'insolito incanto. Ediz. illustrata
Parigi come non l'avete mai vista. Quindici tappe all’insegna dell’insolito e dell’incantornTutti conosciamo i fasti del Louvre, le folle che risalgono la Torre Eiffel, gli assiepati scalini di Montmartre, il sorriso beffardo della Gioconda o lo shopping di lusso sugli Champs-Elisées, ma, al di là delle sue principali attrazioni, quella che è nota come “la città delle luci” cela gelosamente un lato oscuro, che per moltissime persone è ancora tutto da scoprire. In effetti, la capitale francese coltiva da sempre il gusto per il bizzarro, per lo straordinario. Come scriveva Balzac, nel Père Goriot, “Parigi è un vero oceano. Gettateci uno scandaglio, non ne conoscerete mai la profondità. Percorretelo, descrivetelo: per quanta cura poniate nel percorrerlo, nel descriverlo; per quanto numerosi e interessati siano gli esploratori di questo mare, vi si troverà sempre un luogo vergine, un antro sconosciuto, fiori, perle, mostri, qualcosa d’inaudito, d’obliato dai palombari letterari.” Se ancora esiste qualche vero, moderno flâneur – seppur armato di macchina fotografica, smartphone o tablet – che sappia lasciarsi andare alla deriva sui moli della Senna, lungo gli ampi boulevard o nei vicoli più profondi, magari alle ore meno consuete della giornata, soltanto per notare i dettagli inusitati, le boutique particolari, gli angoli nascosti... scegliendo il proprio percorso, come proponeva Guy Debord, non in base a ciò che si sa, ma a ciò che si vede intorno... ecco, allora quel passeggiatore avrà d’un tratto l’impressione straniante di trovarsi in una città sconosciuta. Questo volume invita a graffiare la superficie di un simile, gigantesco enigma attraverso quindici esperienze, ognuna a suo modo affascinante; quindici inviti all’incanto e alla riflessione, per cominciare a scoprire i segreti che punteggiano le luci scintillanti della Ville Lumière. Ammirerete un’enorme collezione di grammofoni e giradischi d’epoca; varcherete la soglia di un museo in cui sono esposti vitelli a due teste e corpi scorticati; passeggerete fra le lapidi di un commovente cimitero dei cuccioli; riscoprirete l’antico e malizioso erotismo della Belle Époque; vi farete ammaliare da maghi e automi, strane botteghe stracolme di animali imbalsamati e meravigliose giostre dell’Ottocento. -
Tavola smeraldina. Ediz. illustrata
Come dicono coloro che ricordano. Come dicono coloro che raccontano. Nella notte dei tempi, fra le tenebre dell’oblio…rnDopo le devastanti guerre contro le macchine, l’umanità stremata concepì il progetto della Tavola smeraldina per ritrovare la sua posizione centrale nel cosmo e giungere a decifrare la trama del Tutto. Proprio a questo scopo fu creata la stirpe dei golem, umanoidi immortali plasmati con l’argilla che da tempo immemorabile perlustrano e documentano l’universo, dando forma con la loro conoscenza al testo della tavola. Tra i più illustri esponenti della sua razza, Taddeo il Guercio ci ha lasciato un ricco corpus di testimonianze delle sue peregrinazioni nelle immense vastità punteggiate di stelle, di cui questo volume propone una selezione corredata di analisi filologiche e commenti esplicativi. Attraverso gli occhi e le orecchie del golem, anche noi possiamo quindi viaggiare tra nebulose che celano condotti spazio-temporali, lune che generano e poi ingurgitano creature straordinarie, pianeti dove sgorga il soma che allunga la vita e resti di un fallito progetto di inseminazione panspermica. Intraprenderemo così un percorso di iniziazione ai misteri arcani dell’universo, inseguendo la nostra fascinazione per l’ignoto e la volontà di diventare Uno con il Tutto, ben consapevoli che la nostra massima realizzazione segnerà anche la nostra fine. -
L' uomo alla finestra
Un romanzo fatto di parole e immagini in bianco e nero che appaiono evanescenti ed evocative, creano spazi da riempire. Protagonista della storia è uno scultore con gli occhi ""morbidi"""" e una personalità sfuggente; dalla sua finestra sui tetti osserva il piccolo universo della città in trasformazione immaginando altre luci e lontane quotidianità. La sua vita si intreccia a quella di una serie di personaggi che gli offrono l'occasione di pensare e di ripensarsi. Tra questi spiccano tre figure femminili: Irene, la ex moglie a cui è legato da un rapporto tenero e irrisolto; Aurora, un incontro casuale culminante in un momento di passione; la botanica Miriade che si dedica alla sua serra in attesa di ricevere le piante che l'amato le invia dai suoi viaggi. Tra i personaggi maschili, l'amico filosofo costretto in un letto di ospedale, lo """"squarciatore"""" che non riuscendo a sostenere l'impatto delle opere d'arte prova l'impulso di distruggerle, il professore che per viltà si sottrae all'affetto di Miriade. L'esplorazione di queste relazioni si sviluppa fianco a fianco con il tema della creazione artistica che, al pari dei rapporti umani, non serve a """"far nascere ancora solidità o altre sicurezze, ma perché più cose si sfiorino, e sfregandosi appena creino altro"""". Tutte queste tensioni prendono corpo nei poetici dialoghi firmati da Lilia Ambrosi e nelle immagini in cui i segni rarefatti a penna sottile delle figure coesistono con geometrie urbane rese accuratamente, mentre il tratto si sfalda, anche nelle architetture, sotto la pressione delle perturbazioni atmosferiche, e deflagra nelle sequenze dedicate agli incubi, riecheggiando lo stile di Jackson Pollock e preannunciando il Mattotti di Hansel & Gretel e di Oltremai."" -
Stigmate
Edito per la prima volta nel 1999 nella collana Stile Libero di Einaudi e adattato per il cinema dal regista spagnolo Adán Aliaga nel 2010 con il titolo Estigmas, Stigmate viene oggirnripubblicato da #logosedizioni come seconda tappa di un percorso editoriale che ripropone in una nuova veste l’evoluzione artistica del Lorenzo Mattotti fumettista.rnrnrnQuarantun anni, orfano, forte bevitore, occupato saltuariamente, si mantiene facendo il barista e vendendo sottobanco sigarette di contrabbando. È questo, per sommi capi, il ritrattorndell’anonimo uomo che un giorno riceve in sogno una strana rivelazione e si risveglia sanguinando dalle palme delle mani. Un balordo collerico puzzolente di alcol, senza un preciso scopornnella vita, sembrerebbe l’ultima persona al mondo meritevole di ricevere le ferite dei santi. Lui stesso si ribella quando qualcuno parla di stigmate, i medici sono convinti che si ferisca darnsolo, i clienti del bar si lamentano delle macchie che lascia sui bicchieri, il suo datore di lavoro lo considera malato e lo guarda con raccapriccio. In compenso, i vicini di casa vanno arnomaggiarlo in processione con santini e ceri votivi.rn""“Quale sarà il disegno di Dio, in tutto questo?” si domanda il lettore fin dall’inizio, e se lo chiede anche il protagonista dopo che l’inspiegabile “miracolo” lo ha portato alla rovina. A causarndi questo “dono”, infatti, finisce per perdere il lavoro e la sua casa viene distrutta dal fuoco delle candele offerte dai suoi adoratori. “Siamo robaccia destinata a marcire” mormora l’uomo,rnsconfitto, crollando lungo la strada. Una sentenza di condanna che alla fine verrà ribaltata.rnStigmate è una sorta di mistero medievale ambientato in un contemporaneo contesto urbano che appare via via più minaccioso, degradato e terribile, popolato da una serie di figurernmarginali, tra cui individui rapaci, disonesti e violenti ma anche creature fragili e sventurate.rnIn perfetto connubio con il testo poetico e aspro di Claudio Piersanti, la vicenda prende corpo nelle illustrazioni in bianco e nero di Mattotti, qui quanto mai materiche, sporche, realizzaternmediante tratti nervosi di pennino che portano il nero a emergere con forza, spesso con furia, dalla pagina bianca, come grovigli di linee da cui, anticipando lo stile di Hansel & Gretel ernOltremai, affiorano figure, volti, paesaggi.rnUna storia intrisa di religiosità, in cui l’esistenza di un uomo, dalla caduta alla rinascita, passando per una felicità temporanea tragicamente perduta, assurge a moderna parabola sul valorerndi ogni essere umano. Una parabola che insegna come, toccando il fondo del proprio personale inferno, a chiunque sia dato risollevarsi fino alla salvezza, anche agli individui che vivonornai margini della società – evangelicamente, gli ultimi destinati a essere i primi."" -
Lettere da un tempo lontano
Sei brevi storie raccontate attraverso le visioni di Lorenzo Mattotti e i testi cristallini di Lilia Ambrosi e Gabriella Giandelli. Sei insolite 'lettere' spedite da una dimensione straniante in cui le persone riflettono sulla vita e sulle relazioni, in definitiva interrogandosi sul significato dell'essere umani. Come già nell'Uomo alla finestra, questi racconti portano delicatamente alla luce le nostre fragilità e lo sforzo costante di trovare nei sentimenti, nelle illusioni e nei ricordi la presa su una vita che sembra sempre sul punto di scivolare via dalle mani. In ""Dopo il diluvio"""", la prima e più lunga storia del libro, una donna resta bloccata in aeroporto a causa di un inquietante e affascinante contrattempo: un'invasione di granchi vermigli, talmente numerosi da trasformare la pista di decollo in una rossa distesa semovente. Mentre aspetta di poter partire, incontra per caso uno sconosciuto che le parla del suo amore difficile per la moglie malata, un amore che si rafforza grazie alla lontananza, così come il sentimento che lei stessa prova per il suo uomo. Nella seconda storia, """"Il ritratto dell'amore"""", raccontata nello spazio di appena due pagine, un pittore non riesce più a dipingere la compagna che ha smesso di amarlo, mentre """"Lontano, molto lontano"""" segue il viaggio di una misteriosa statuetta, che passa di persona in persona rappresentando la libertà, i sogni, le speranze, le passioni che ciascuno di noi si sforza a fatica di conservare, e declinando le varie accezioni dell'espressione che dà il titolo alla storia (un luogo dove ricominciare una nuova vita o nascondersi, ma anche quello dove spariscono la persona amata o la mente di una persona che ha perso tutto). La """"Lettera da un tempo lontano"""", ambientata in un futuro asettico e artificiale, è scritta da una giovane donna che, a bordo di un treno diretto a Kiev, si rivolge al bisnonno fumettista, probabile alter ego di Mattotti, per spiegargli com'è diventato il mondo che lui stesso un tempo cercava di immaginare nei suoi disegni. """"Chissà come potevano divertirsi davanti a queste immagini senza odori, immobili, senza suono"""" si chiede la donna guardando in video un vecchio fumetto, una domanda che forse è lo stesso Mattotti a porsi riflettendo sul proprio lavoro. Chiudono il volume altri due episodi, non presenti nella prima edizione del libro, """"Il richiamo"""", in cui la protagonista è una donna che torna nella sua terra d'origine per far visita alla sorella e al nipotino, e la breve e suggestiva """"Storia blu"""", che in quattro tavole senza parole cattura tutta la magia di un incontro fuggevole."" -
Labirinti
A un anno dalla riedizione del Signor Spartaco, ritroviamo un giovane Spartaco in cammino insieme allo zio, l'ingegnere Dortles, su sentieri di alta montagna. Il luogo che attraversano è misterioso e affascinante: si dice infatti che sulle guglie si impiglino i sogni e che in certi punti si possa sentire l'oscurità scorrere. Al calar della notte, i due viaggiatori fanno una sosta e, mentre Spartaco dorme, lo zio si avvede di alcune ombre e le segue imboccando un sentiero che lo conduce fino a scoprire le antiche creature delle creste di cui parlano le leggende della montagna. Incantato, rimane a guardarle mentre oscillano muovendo lunghe pertiche con cui, lentamente, raccolgono i sogni. A un tratto scivola sul terreno friabile provocando una frana che fa fuggire le strane creature nella loro caverna. Raggiunta da un masso aguzzo, una di loro cade morta e l'ingegnere Dortles le si avvicina, notando tra le sue dita un oggetto variopinto: è una scatola contenente i colori del sogno, che porta al nipote affinché ricominci a dipingere. Con questi pastelli, luminosi e malinconici al tempo stesso, Spartaco inizia a creare i racconti delle nuvole e, terminata la scatola, scova in un bugigattolo alcune vernici sbalorditive con cui prosegue il lavoro fino a completare un libro. Questo libro si intitola ""Labirinti"""". La sfida, qui, per Mattotti, consiste nell'utilizzare un colore pittorico e volumetrico per trasfigurare la realtà fino a sondare gli abissi dell'animo umano, dando forma narrativa a ciò che sembra impossibile da raccontare: la contemplazione, il cambiamento delle nuvole, l'aria, il colore, la vertigine che si avverte in cima a un serbatoio, tutte cose che non generano azione ma tracciano piuttosto degli itinerari interiori. Itinerari che l'artista percorre insieme a Jerry Kramsky (al secolo Fabrizio Ostani), con il quale crea un sodalizio che prosegue e si affina da oltre quarant'anni con esiti di perfetto equilibrio tra disegno e pittura. Come si legge nel primo episodio, """"Spartaco in valvolandia"""", l'arte evocativa può esprimersi attraverso disegni teneri e delicati ma anche vere e proprie essenze da incubo. Si passa così dalle sette sfumature del bianco delle terre degli Inuit in """"Santi Numi"""" ai colori cupi e alle geometrie futuriste di """"I minatori"""" e """"Contagio pericoloso"""", dalla levità delle figure e dei colori freddi di """"Lettere dall'ultimo confine"""" e """"L'eleganza interiore"""" agli esseri fantastici di """"Spartaco apprendista sognatore"""". Pagina dopo pagina, la narrazione prende corpo attraverso immagini astratte: una cometa rossa che attraversa il cielo notturno, nuvole impetuose che si fondono con le chiome degli alberi, stormi di uccelli neri che sorvolano città metafisiche. Sequenze che producono un effetto drammaturgico invitando il lettore a lasciarsi trasportare dall'immaginazione. Pubblicato per la prima volta in Francia da Albin Michel nel 1988, Labirinti viene oggi riproposto da #logosedizioni come settimo volume della serie dedicata al Mattotti fumettista. In questa nuova edizione, l'opera originale viene riproposta insieme a svariati materiali aggiuntivi, per la maggior parte inediti: le quattro storie Nocturne, Capriccci, Il Santo Coccodrillo e Ahum!, alcuni schizzi preliminari e l'approfondita prefazione di... -
Caboto
Caboto? Cabot? Gavotto? Caputo? Gaeta? Di colui che fu Piloto Mayor del Regno di Castiglia per trent'anni e a cui si attribuisce il merito di aver tracciato il primo mappamondo non sappiamo con certezza neppure il nome. Di sicuro l'uomo noto ai più come Sebastiano Caboto nacque a Venezia, figlio dell'esploratore Giovanni Caboto, intorno agli anni 1477-1484, fu presto condotto in Inghilterra e tra questa e la Spagna divise per tutta la vita i suoi servigi di cartografo ed esploratore. Alcuni dicono che fu un ciarlatano, bugiardo e intrigante. Fin da quando Jorge Zentner iniziò a lavorare al testo, gli fu subito chiaro che il ""racconto storico"""" al quale si accingeva in realtà non poteva che essere un """"racconto del mistero"""". Scrivere una biografia era impossibile: sarebbe stato come tentare di navigare per mari ignoti con l'ausilio di poche mappe incomplete e imprecise. Ma della mancanza di testimonianze certe e coerenti, l'autore e l'artista decisero di avvantaggiarsi, scegliendo di porre proprio il mistero al centro della loro opera. Le riflessioni sulla possibilità di narrare questa storia prendono così corpo nel lento monologo del narratore alle prese con una biografia ricca di lacune, le stesse delle carte geografiche di fine XV secolo, in cui vastissime zone inesplorate erano ancora bianche o contrassegnate da un punto di domanda. Rendendoci partecipi del proprio flusso di coscienza, il narratore cerca di addentrarsi nell'oscurità della mente di Caboto e dei suoi uomini e al contempo si interroga sulla difficoltà di un racconto che richiede di compiere delle scelte, orientarsi tra fonti contraddittorie, tessere insieme le fibre di innumerevoli destini personali, senza alcuna certezza del confine tra la verità storica e la propria immaginazione. L'avventura intorno alla quale ruota il libro cominciò il 3 aprile del 1526, a Sanlúcar de Barrameda, con l'obiettivo di trovare un passaggio verso le Molucche, verso il territorio delle spezie. Le navi arrivarono alla costa del Brasile, all'altezza del Pernambuco, e qui Caboto riunì gli ufficiali della spedizione comunicando un cambiamento nei piani: voleva entrare, per esplorarlo, nel Río de la Plata. I motivi del cambio di rotta sono ignoti: alcuni parlano di un incidente di navigazione, altri di patti segreti con Re Carlo I, altri ancora vi leggono la febbre dell'ambizione economica, alimentata dai racconti di chi era sopravvissuto alle precedenti spedizioni. Ma, al di là della vicenda, a emergere da queste pagine è soprattutto il carattere forte ed enigmatico di Caboto, emblema di una civiltà imperialista e al tempo stesso novello Ulisse dantesco, incarnazione dell'ambizione e della sete di conoscenza. Le tavole, realizzate con pastelli e matite colorate, si richiamano ai dipinti del Cinquecento e del Seicento (in particolare, quelli di Caravaggio e Velázquez) e a opere cinematografiche come Aguirre, furore di Dio di Werner Herzog. In alcune immagini Mattotti integra fotocopie a colori di documenti storici, ritoccate in modo da ricreare l'aspetto polveroso degli antichi manoscritti. Dominano immensi paesaggi con una prevalenza di tonalità scure, che ci invitano a far saltare ogni punto di riferimento per addentrarci nel... -
La zona fatua
In un paesaggio indefinito, dominato da un cielo plumbeo che grava su un prato sconvolto dal vento, due piccoli pupazzi di gomma accolgono il protagonista della storia, un uomo con il volto segnato da una macchia rossa che a volte avvampa bruciandogli la pelle. Un marchio di tristezza secondo Zafran, il sinistro pescatore di pesci cervo, oppure di nostalgia, come pensa una donna dolcissima e sensuale dai capelli corvini e l'abito rosso. L'uomo ha corso per tutta la notte fino a ritrovarsi in quella ""zona fatua della coscienza in cui il mondo è solo un riverbero del nostro sonno"""" e sono Fritz e Hans, i due pupazzi di gomma, a dargli un nome: Sottovoce. Con loro l'uomo inizierà a esplorare la Zona, un luogo indefinito, un territorio fantasma dove il vento onnipresente piega gli alberi e i fili d'erba, increspa il mare, spalanca le finestre. Il vento mette in tensione un paesaggio che sembra sempre sul punto di dissolversi, così come l'uomo, costantemente assediato dal desiderio di scomparire, addormentandosi nella terra, immergendosi nell'acqua, sparendo nell'aria. Nella Zona, il malinconico viaggiatore - uno degli emarginati che da sempre affascinano Mattotti - si muove in uno scenario onirico popolato da creature surreali, in cui affiorano di volta in volta i suoi ricordi: la lettura di un giornaletto, un pupazzo che da piccolo aveva gettato via, i dischi che ascoltava e il parco che amava visitare. Il mondo da cui voleva fuggire si ripresenta: rivede il laboratorio dove si effettuavano ricerche sulla sua macchia, ricorda i giochi nell'acqua con il fratello, si ritrova nella casa dell'infanzia a guardare con tenerezza la madre addormentata. Su ogni vicenda grava il senso della perdita di sé, temuta e agognata al tempo stesso, finché arriva per lui una risposta e la macchia sul volto si riassorbe."" -
Il signor Spartaco. Viaggio di un epicentrico
Il protagonista di questo fumetto poetico e allucinatorio, dall'evocativo nome di Spartaco, è una sorta di scienziato futurista di inizio Novecento, un uomo elegante, tranquillo e un po' timido che un giorno parte in treno per andare a trovare sua zia. Ben presto si addormenta e comincia a sognare mentre l'inconscio a poco a poco prende il sopravvento. Così, quello che potrebbe essere un viaggio ordinario smarrisce i propri confini spazio-temporali accogliendo le incursioni di una serie di personaggi surreali, come il Dottore o Mister Blu, e sfociando continuamente in visioni oniriche che ripropongono episodi della vita del protagonista, dall'infanzia all'età adulta, nell'Italia a cavallo tra gli anni Cinquanta e Ottanta. Spartaco, come suggerisce il sottotitolo, diviene dunque l'epicentro di una serie di terremoti interiori che lo portano a oscillare costantemente tra passato e presente, tra sogno e realtà, e in definitiva tra la vita e la morte. Opera di svolta nella carriera dell'artista, ""Il signor Spartaco"""" anticipa svariati temi del Mattotti a venire, quali il sogno, il ricordo, la discesa negli abissi dell'animo umano e il trauma dell'addio all'infanzia e all'adolescenza, cui segue la conquista della luce. In questo senso il viaggio in treno si tramuta in una simbolica prova di iniziazione alla vita adulta. Avvalendosi di una tecnica mista - pastelli e pennarelli - l'artista rappresenta visivamente il turbinio - o terremoto - dell'inconscio del protagonista attraverso un dinamismo plastico di impronta futurista e un caleidoscopio di colori abbacinanti che a volte sembrano voler uscire dalle tavole, mentre i testi allusivi, spesso in rima, ci riportano parimenti all'inizio del secolo scorso, e in particolare ai fumetti rimati del Corriere dei Piccoli. Pubblicato per la prima volta a puntate sulla rivista Alter Alter nel 1982, Il signor Spartaco viene riproposto come sesta tappa di un progetto editoriale che ripercorre l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista. Come negli altri titoli della collana, al fumetto originale si accompagnano svariati materiali inediti, quali schizzi preliminari e, a guisa di postfazione, un approfondito saggio di Francesco Boille, critico specializzato in cinema e fumetto, collaboratore di Internazionale, nonché uno dei più attenti studiosi dell'opera di Mattotti. Il volume comprende inoltre la breve storia a fumetti in bianco e nero Da un punto di vista, realizzata a quattro mani con Jerry Kramsky, che anticipa alcuni elementi caratteristici del Signor Spartaco, dalla commistione di grafica, poesia e fantasia allo stralunato personaggio col ciuffo che osserva la realtà con uno sguardo tutto interiore."" -
The book of imprudent flora
La natura, si sa, supera ogni immaginazione. Al fine di preservare e diffondere la vita, ha dotato piante e animali di grande inventiva e capacità di adattamento, portando alla comparsa di esemplari tanto magnifici quanto sorprendenti. C'è un'isola, in particolare, in cui è possibile ammirare il caleidoscopico ventaglio di forme e colori che sono in grado di assumere le specie di questo nostro pianeta. È un'isola che non è riportata sulle carte geografiche, perché ancora oggi nessuno sa quale sia la sua esatta posizione. Sappiamo solo che emerge dalle acque australi dell'oceano Pacifico, sperduta da qualche parte tra la Terra del Fuoco e l'Antartide. Pochissimi sono coloro che hanno avuto la ventura di visitarla, e ancora meno coloro che sono tornati per raccontare al resto del mondo le meraviglie che vi hanno trovato. Tra questi, l'esploratore e filosofo della natura Lázaro de Sahagún, salpato per una spedizione geografica e approdato misteriosamente sulle sue sponde, ha raccolto in questo diario tutte le straordinarie forme di vita vegetale in cui si è imbattuto, catalogandole con il rigore dello scienziato ottocentesco, ma soprattutto con la curiosità e lo sbigottimento di un umile essere umano di fronte ai prodigi della Natura. -
El libro de la flora imprudente
La natura, si sa, supera ogni immaginazione. Al fine di preservare e diffondere la vita, ha dotato piante e animali di grande inventiva e capacità di adattamento, portando alla comparsa di esemplari tanto magnifici quanto sorprendenti. C'è un'isola, in particolare, in cui è possibile ammirare il caleidoscopico ventaglio di forme e colori che sono in grado di assumere le specie di questo nostro pianeta. È un'isola che non è riportata sulle carte geografiche, perché ancora oggi nessuno sa quale sia la sua esatta posizione. Sappiamo solo che emerge dalle acque australi dell'oceano Pacifico, sperduta da qualche parte tra la Terra del Fuoco e l'Antartide. Pochissimi sono coloro che hanno avuto la ventura di visitarla, e ancora meno coloro che sono tornati per raccontare al resto del mondo le meraviglie che vi hanno trovato. Tra questi, l'esploratore e filosofo della natura Lázaro de Sahagún, salpato per una spedizione geografica e approdato misteriosamente sulle sue sponde, ha raccolto in questo diario tutte le straordinarie forme di vita vegetale in cui si è imbattuto, catalogandole con il rigore dello scienziato ottocentesco, ma soprattutto con la curiosità e lo sbigottimento di un umile essere umano di fronte ai prodigi della Natura. -
Edifici e monumenti dal mondo. Guida illustrata ai più celebri capolavori architettonici
Il giro del mondo attraverso i suoi edifici e monumenti.rn25 città famose, 114 capolavori architettonici.rnEdifici e monumenti del mondo è un progetto nato da due serie di stampe realizzate dallo studio esinam, intitolate “Landmarks” (Monumenti) e “Elevations” (Prospetti). Raccoglie oltre 130 disegni dettagliati di alcuni dei più splendidi edifici al mondo, realizzati con un tratto sottile che incarna uno stile minimalista e rivela particolari minuti e spesso nascosti. Ill libro offre una prospettiva unica su alcuni degli edifici simbolo dell’architettura mondiale e mostra alcune gemme nascoste o meno conosciute. Ogni disegno è accompagnato da alcune informazioni essenziali e dettagli singolari per presentare al lettore una panoramica più approfondita su queste vere e proprie icone che hanno fatto la storia dell’architettura.Osservate attentamente le rifiniture della cattedrale di Santa Maria Del Fiore a Firenze, le linee intricate del Chrysler Building a New York e l’elaborata porta cittadina Bāb Agnāou a Marrakesh; le stampe dello studio esinam sono un amorevole omaggio all’arte e all’architettura e un vero piacere per gli occhi degli appassionati.“Che si tratti dell’atmosfera tipica di una città, della trama di una facciata o dell’equilibrio di uno spazio interno, il nostro obiettivo è esplorare e comunicare le qualità intrinseche degli edifici osservandoli da nuove angolazioni e presentandoli in una maniera originale e interessante.” – studio esinam -
C'era un'altra volta
"C'era una volta un lupo, grosso e cattivo..."""" Con questa formula di apertura, familiare a qualunque lettore fin dall'infanzia, comincia quella che si presenta come una nuova versione della celebre fiaba di Cappuccetto Rosso. Nella prima buffa tavola, infatti, vediamo il feroce animale avvicinarsi a passi felpati all'innocente bambina intenta ad annusare un fiorellino nel bosco. La tragedia sembra imminente ma si tratta di una falsa partenza: temendo di spaventare i lettori o di urtare la loro sensibilità, la scrittrice e l'illustratore correggono immediatamente il tiro. Niente lupi, dunque: piuttosto un grazioso e adorabile barboncino. Che sta per mangiare un piccione. Anzi, no! Troppi microbi! Sarebbe meglio una caramella... anzi no! Quella fa male ai denti. Una rapa, ecco la soluzione: una rapa con cui preparare una salutare zuppa da condividere con gli altri animali. Purtroppo, però, come molti sanno, le rape possono avere rumorosi effetti collaterali e si rischia di cadere nella volgarità. Più e più volte la storia ricomincia e immancabilmente una sorta di lettore-censore, o meglio la voce della loro stessa coscienza, redarguisce gli autori costringendoli a interromperla. Ma basta osservare i disegni per capire che i personaggi non sono disposti ad accettare di buon grado questi continui ripensamenti e che prima o poi, come attori sfiancati dai troppi ciak di un regista tirannico e incostante, decideranno di ribellarsi... Un concentrato di buon umore in un originale formato orizzontale, perfetto da tenere in tasca, una storia folle di animali spassosi e intelligenti disegnati nei colori nero, bianco e rosa e con il tratto leggero e dinamico tipico di Ronan Badel. Un piccolo gioiello umoristico che invita a riflettere sui meccanismi di costruzione di una storia sotto molteplici aspetti - dal ruolo dell'autore onnipotente al tema della ricezione, fino alle dinamiche dell'intreccio classico che richiedono ostacoli da superare - e al contempo si prende allegramente gioco del politically correct, del salutismo e di altri estremismi ormai diffusi che rischiano di esercitare una vera e propria censura sulla libera espressione artistica." -
35 piccolissimi giardini
Il giardinaggio è uno dei piaceri della vita. Lo sforzo fisico che comporta - scavare, travasare, piantare - viene ripagato quando vediamo germogliare e crescere i frutti delle nostre fatiche. Purtroppo non tutti hanno a disposizione un orto o uno spazio esterno per potersi dedicare al giardinaggio. Ma non temete, esistono tante soluzioni alternative che consentono di ottenere splendidi risultati per decorare la propria casa, il balcone e il terrazzo, con piante e fiori. Nelle pagine di questo libro troverete 35 progetti per piccoli giardini, divisi in quattro capitoli sulla base della tipologia delle piante: adatte agli spazi interni, piante da esterno, quelle commestibili e piante perfette per creare giardini ""centrotavola"""". Corredata da una lista dettagliata di tutti gli strumenti necessari, da una sezione che illustra le tecniche e i materiali, e dai consigli per prendersi cura di ogni pianta, questa guida è adatta anche ai giardinieri alle prime armi; al contempo può essere un'ottima fonte di ispirazione per chi desidera sperimentare e creare graziose ed eleganti composizioni. Lasciatevi incantare da questi giardini in miniatura: delicate felci crescono sotto campane di vetro, piante commestibili come mirtilli e fragole trovano un piccolo spazio sul davanzale, fiori dai petali accesi fanno capolino da barattoli di latta vintage... scoprirete che perfino da una teiera sbeccata o da una manciata di terra raccolta in un vecchio mestolo possono sbocciare piccole meraviglie della natura!"" -
In forma con il tuo cane
Fitness a quattro zampe Tanti esercizi divertenti per allenarti insieme al tuo cane Quante volte vi siete riproposti di iniziare una dieta salutare o di fare un salto in palestra? I mille impegni quotidiani e una buona dose di pigrizia spesso ci impediscono di prendere la decisione giusta: la più salutare per noi. Purtroppo le cattive abitudini degli esseri umani si riflettono anche sui loro animali domestici, che imitando i padroni indugiano tra il divano e il frigorifero, esagerando con gli spuntini. È arrivato il momento di cambiare! Grazie a questa guida completa potrete mettere a punto un programma di fitness e una dieta facile e divertente, da seguire in compagnia del vostro fedele amico a quattro zampe. Prima di cominciare, leggete i preziosi consigli per valutare nel modo più oggettivo possibile la vostra costituzione, il peso, le abitudini alimentari e il livello di fitness. Gli esercizi proposti vi consentiranno di liberarvi di quei chiletti in eccesso gradualmente e in completa sicurezza, fino a raggiungere una perfetta forma fisica. Anche il vostro cane potrà beneficiare dei tanti effetti positivi che un'attività regolare produce a livello fisico e psicologico: troverete infatti spunti e consigli utili per migliorare il suo stile di vita e allenarvi insieme, rafforzando il legame che vi unisce. Il cane è stato definito ""il miglior amico dell'uomo"""", ora spetta a noi ricambiare il favore e assicurargli una vita felice e in salute."" -
Disegnare mappe a mano . Ediz. a colori
Nella sua meravigliosa fallibilità, la cartografia manuale rivela qualcosa che il suo corrispettivo digitale non potrà mai offrire: affascinanti informazioni sulla storia e la cultura di un luogo, nonché sulla personalità del cartografo stesso. L'arte cartografica vanta una storia lunga e ricca. Da quando è nata l'esigenza di descrivere le caratteristiche di un luogo o mostrare come raggiungerlo, le mappe sono sempre state un essenziale strumento di comunicazione. Dalle carte celesti incise sulla pietra preistorica, ai modellini di legno dei popoli della Groenlandia, dai disegni sul papiro egizio, alle dettagliate cartografie rinascimentali... gli esempi non mancano. Ma non esistono solo le mappe geografiche. È possibile infatti mappare concetti, emozioni, pensieri e legami di parentela. In questo libro troverete tanti esempi e consigli per imparare a disegnare mappe, mettendo in rilievo gli aspetti che più contano per voi, che si tratti di un luogo reale o immaginario. Mettetevi alla prova grazie ai semplici esercizi che vi invitano a osservare con sguardo nuovo il mondo che vi circonda e liberare la fantasia. Saranno sufficienti alcuni strumenti del mestiere, come la bussola, la riga e il goniometro, e ovviamente carta e penna. Con un pizzico di spirito d'esplorazione e tanta creatività, potrete rappresentare il mondo esterno in modo unico e originale. -
Olio di cocco. Oltre 200 ricette e idee facili per la casa, la salute e la bellezza
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un grande cambiamento nell'approccio occidentale alla salute e al benessere. Se in passato ci suggerivano di ridurre i grassi e ci propinavano i benefici dei cibi raffinati, ora la situazione è molto diversa e si può quasi affermare che sia in corso una vera e propria rivoluzione alimentare. Nel passaggio a una dieta più naturale, l'olio di cocco è salito alla ribalta come alimento dai molteplici pregi, indispensabile in una dieta sana. Divise in quattro sezioni: alimentazione, salute, cura della casa e bellezza; le tante ricette di Olio di cocco rivelano tutta la versatilità di questo super olio. Conosciuto soprattutto come ingrediente di molti piatti gustosi, dal curry thai ai brownie al cioccolato senza lattosio, l'olio di cocco trova infinite applicazioni anche nei settori della bellezza e del benessere. Scoprite come sfruttare al meglio le sue proprietà benefiche grazie a una serie di semplici preparazioni che includono sciroppi per la tosse, tisane brucia-grassi, oli per massaggi, shampoo, dentifrici e ogni sorta di unguento. Il capitolo dedicato alla casa svela inoltre una gamma sorprendente di utilizzi forse meno noti. Le sue proprietà lubrificanti e la capacità di creare barriere protettive, infatti, rendono l'olio di cocco un alleato indispensabile in ogni stanza, l'ingrediente principale di detersivi liquidi, spray multifunzione, antimacchia, lucidanti per mobili e auto e molto altro ancora. Un libro che rivela tutta la semplicità e l'efficacia di un ingrediente naturale perfetto in ogni situazione.