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Natale hygge. Regali speciali e idee per decorare
Se volete rendere davvero speciale il vostro Natale, provate questi progetti dal sapore scandinavo, che vi guideranno passo passo nella creazione di biglietti d'auguri, addobbi, ghirlande e regali. Christiane Bellstedt Myers ha messo insieme una raccolta di decorazioni natalizie usando materie prime naturali e colori tradizionali: rosso, bianco, verde e argento. I quattro capitoli in cui è diviso il libro presentano una vasta gamma di tecniche, tra cui collage, ricamo, cucito e cottura al forno, prendendo ispirazione dalle tradizioni scandinave per portare la magia dell'hygge in casa vostra. Abbellite la vostra tavola con un gruppo di alberelli brillanti, appendete qualche cono di carta danese all'albero di Natale, create una dolce famigliola di pigne o una ghirlanda di anice stellato, e assecondate la passione scandinava per le candele costruendo alcuni portacandela con ramoscelli. Mettetevi alla prova con semplici ricami su piccole immagini incorniciate (saranno dei regali perfetti!) o realizzate una deliziosa ghirlanda di muffole da appendere alla mensola del camino. Grazie al capitolo sulla pasticceria, imparerete a costruire una casetta di pan di zenzero e una profumata ghirlanda di biscotti. Siete invitati a una cena improvvisata e non sapete cosa donare al padrone di casa? Scegliete tra le tante idee lampo suggerite per realizzare graziosi regali in modo facile e veloce. Coinvolgendo l'intera famiglia in queste creazioni darete vita a preziosi ricordi da custodire e rivivere anno dopo anno addobbando la casa per Natale. -
Urban pioneer. Interiors inspired by industrial design. Ediz. italiana
Negli anni Cinquanta e Sessanta, in seguito alla crisi dell'industria manifatturiera, molte fabbriche e magazzini delle grandi città si svuotarono e vennero abbandonati. Questi enormi spazi attirarono la prima ondata di pionieri urbani, composta principalmente da artisti alla ricerca di affitti a basso prezzo e di interni ampi in cui potersi dedicare alla propria attività e fondare il proprio studio. Da quel momento, le ex-zone industriali di molte città si sono trasformate in quartieri residenziali dallo stile ricercato, una moda che non accenna a tramontare. In Urban Pioneer Sara Emslie indaga la tendenza a convertire spazi non abitabili in residenze urbane. L'autrice analizza le caratteristiche principali che identificano questo stile, dalle pareti in mattone rosso, alle tubature in rame e le travi a vista, nonché la crescente popolarità del design industriale. Dalle luci a neon, agli orologi della stazione, dai letti con struttura in metallo, ai termosifoni in ghisa e gli sgabelli da lavoro, questi elementi d'arredo, grazie alla loro capacità di stupire e al loro tocco utilitaristico, sono diventati dei must per lo stile industriale, che si tratti di soluzioni vintage o moderne reinterpretazioni dei pezzi originali. Il libro inoltre presenta 12 esempi variegati di abitazioni da cui trarre ispirazione dove lo stile di Urban Pioneer si respira in ogni stanza. -
Hand lettering A-Z. Guida creativa per alfabeti artistici. Ediz. a colori
Le parole hanno il potere di far emozionare chi le legge. I love you, je t'aime, ti amo. Quando scriviamo le lettere a mano, nelle parole viene esaltato da uno stile grafico unico, perfetto per l'occasione. Lettere paffute, eleganti, vivaci o moderne... È l'arte del lettering, in cui la creatività espressiva prende forma nelle parole. In questo libro, l'artista del lettering Abbey Sy ha invitato quattro maestri internazionali - Meagan Hyland, João Neves, Googly Gooeys e Lisa Lorek - a ideare alfabeti e mostrare come disegnarli e sfruttarli per creare scritte in tante lingue diverse. Non serve essere artisti esperti per padroneggiare l'arte della scrittura o del lettering manuale. Qualunque sia il vostro livello di abilità, niente vi impedisce di creare un alfabeto che vi consenta di esprimervi nel modo a voi più congeniale: a colori o in bianco e nero, con uno stile classico oppure vivace. Basta avere un approccio creativo verso le lettere e liberare l'immaginazione. -
Rachel. Le scienze inesatte
La storia di un piccolo spettro sperduto e malinconico e della sua Wunderkammer. Il primo libro della collana “Le scienze inesatte”.rnrnLa piccola Rachel abita da sola in una vecchia casa sulla cima di una scogliera. Non vede i suoi genitori da tempo e non conosce altri bambini con cui giocare. La sua stanza è una Wunderkammer piena di scheletri, preparati anatomici, animali imbalsamati e altri strambi oggetti. Un giorno tre di queste meraviglie hanno preso vita, così ora Rachel ha tre amici: un coccodrillo impagliato, uno scheletro di coniglio e una bambola anatomica. Ma, nonostante la bizzarra compagnia, si sente ancora molto sola. Finché in una fredda notte di luna piena scopre una sorprendente verità su di sé...rnrnPrimo libro di una collana dedicata al mondo delle scienze inesatte, Rachel racconta la storia tragica di un piccolo spettro imprigionato da decine di anni in quello spazio intermedio tra la vita e la morte chiamato Camera di Swedenborg. La figura della protagonista è ispirata a una donna realmente vissuta in Olanda, Rachel Ruysch (1664 – 1750), figlia di Friederich Ruysch, un anatomista fiammingo passato alla storia per le sue preparazioni. Giacomo Leopardi lo trasformò in uno dei personaggi delle sue Operette Morali, nel “Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie”, un grottesco confronto tra l’anatomista e alcuni suoi preparati riguardo al presunto dolore che si avvertirebbe nella morte, nell’istante in cui l’anima abbandona il corpo. Ed è proprio prendendo spunto dal testo leopardiano che Stefano Bessoni ripensa la figura di Rachel facendone una creatura sospesa tra la vita e la morte, in attesa dell’istante in cui si compirà definitivamente il passaggio all’aldilà. Il destino di Rachel Ruysch in realtà era stato diverso: da piccola aveva aiutato brillantemente il padre nel suo lavoro e, una volta cresciuta, aveva abbandonato la medicina e l’anatomia, diventando un’ottima pittrice specializzata in nature morte e ritratti, una delle pochissime artiste dell’epoca di cui ci sia pervenuta notizia.rnUna favola macabra in cui ritroveremo le tipiche immagini di Stefano Bessoni: scheletri, animali e personaggi buffi e macabri dalle teste enormi, gli occhi sbarrati e i sorrisi beffardi. Il primo capitolo di una storia appassionante di cui non vedrete l’ora di conoscere il seguito. -
Giona. Le scienze inesatte
Nella camera delle meraviglie. Mentre la guerra si fa sempre più vicina, Giona e Rebecca scoprono la wunderkammer di Zendak, guidati dai misteriosi indizi di Rachel. Le parole della bambina spettrale trovano terreno fertile in Giona, che comincia a occuparsi della camera delle meraviglie, restaurandola e arricchendola con pezzi sempre nuovi. Lazzaro cerca di mettere in guardia l'amico, rivelandogli che spesso le wunderkammer prendono il sopravvento fino a divorare il loro stesso creatore. Ma, incurante dell'avvertimento, Giona si lascia trascinare nell'oscuro piano di Rachel. Rebecca non riesce a comprendere cosa stia accadendo al suo compagno e preoccupata lo guarda mutare inesorabilmente giorno dopo giorno. A poco a poco Giona arriverà a provare interesse solo per la collezione allontanandosi sempre più da lei. Mentre in paese viene celebrata la festa dei morti, Rebecca si trova invischiata in un terribile sogno a occhi aperti, tra oscuri procedimenti scientifici, rituali occulti e sinistre presenze che si annidano nella vecchia casa sulla scogliera. Il perno centrale del terzo libro della serie ""Le scienze inesatte"""" è la wunderkammer, un fenomeno che ha profonde radici storiche e non di rado, come nel caso di Giona, sfocia nell'ossessione e nel collezionismo maniacale. La camera delle meraviglie diventa un vero e proprio personaggio della storia, dotato di una duplice natura, di un'anima benigna e un'altra oscura, pronta a cannibalizzare il suo stesso conservatore. Tra animali impagliati, teste mummificate, scheletri delle più svariate specie e pregiati documenti d'epoca, in queste tavole Stefano Bessoni dà il meglio del suo stile originale e bizzarramente macabro. Il viaggio nel paese delle scienze inesatte continua, facendo affiorare un aspetto nascosto dell'investigazione scientifica, quell'indole celata che spesso insegue scorciatoie e soluzioni nelle tetre discipline occulte."" -
Theo. Le scienze inesatte
Il perno centrale di Theo, quarto e ultimo volume della serie ""Le Scienze Inesatte"""" di Stefano Bessoni, è la creazione dell'omuncolo, un tema particolarmente caro all'autore, che lo aveva già affrontato nei suoi film e nel libro Homunculus. Bessoni si imbatté per la prima volta in questo strambo essere generato artificialmente più o meno nello stesso periodo in cui scoprì le Wunderkammer, mentre svolgeva ricerche in biblioteca per un film mai realizzato dedicato a Paracelso. Fu allora che scoprì, tra le altre cose, le varie ricette di fabbricazione degli omuncoli e le teorie dei preformisti, convinti che ogni spermatozoo contenga un minuscolo feto già formato. Ma riferimenti a questi esseri si possono trovare ovunque: dall'alchimia, dove assumono un significato ermetico e divengono il simbolo della creazione contro natura, fino alla letteratura, basti pensare al Faust di Goethe e al Frankenstein di Mary Shelley. E nell'ambito della scienza (quella ufficiale o """"esatta"""") è impossibile non riconoscere punti di contatto tra i procedimenti della creazione dell'Homunculus e le tecniche di fecondazione artificiale. L'Homunculus protagonista di questo libro è per così dire """"figlio"""" di Giona e Rebecca, i due ragazzi che vivono nella casa un tempo appartenuta all'anatomista Balthazar Zendak. Ed è proprio seguendo la ricetta riportata nel diario di Zendak che la coppia, con l'aiuto dell'amico Lazzaro, riuscirà a generare un sostituto artificiale del bambino che non potrà mai avere. Con apprensione e qualche brivido di terrore seguiamo insieme a loro la nascita della strana creatura all'interno di un'ampolla colma di un miscuglio di bislacchi ingredienti: rugiada scesa dopo la Festa dei Morti, poltiglia di mandragola, il seme di Giona e il sangue di entrambi i ragazzi. Nutrito con il sangue del suo """"creatore"""" e imprigionato nell'ampolla da cui riesce comunque a comunicare grazie a una mimica prodigiosa, lo strano bambino arriverà a sviluppare un'intelligenza eccezionale. Con questo volume, la storia che Stefano Bessoni aveva cominciato a ideare trent'anni fa si avvia alla conclusione, che tuttavia non è una vera e propria fine, ma semplicemente un commiato da Rachel, Rebecca, Giona e i tanti bislacchi personaggi che hanno affollato le loro vicende. Il volume è anche un passaggio di consegne a favore di Theo, l'omuncolo cresciuto ma rimasto bambino, debitore della figura del piccolo Oskar protagonista del Tamburo di latta di Günter Grass. E sarà proprio Theo il protagonista di nuove avventure a venire."" -
Rebecca. Le scienze inesatte
In tempo di guerra, in un paese sperduto sulle coste dell'oceano, vivono Giona e Rebecca. Il piccolo borgo nel quale sono nati e cresciuti è popolato di persone dalle peculiari occupazioni, tutte in bilico tra il rigore scientifico e la fantasia più sfrenata: zoologi apocrifi, bibliografi immaginari, teratologi estetici, cravattologi. Giona e Rebecca sono innamorati fin da bambini e vorrebbero sposarsi, ma non possono permettersi una casa tutta loro. Riescono a coronare il loro sogno quando Giona eredita una vecchia dimora malandata sulla scogliera, dove molti anni prima aveva vissuto la piccola Rachel. Ma durante i lavori per ristrutturare la casa, Giona comincia a imbattersi nello spettro della bambina che sembra volere qualcosa da lui... Il secondo volume della serie ""Le scienze inesatte"""" si sposta dalla sospensione temporale nella quale si trova bloccata Rachel dopo la sua morte, sfociando in una vera e propria ghost story. Se il libro precedente rappresentava una sorta di prologo malinconico e macabro, qui Rachel diventa l'ingranaggio principale di un oscuro meccanismo nel quale Rebecca e Giona rimarranno invischiati, nonché lo spettrale filo conduttore per raccontare un paese lontano dal resto del mondo, popolato da un manipolo di personaggi bislacchi. I temi che affiorano nel dipanarsi della storia sono quelli fondamentali della poetica di Stefano Bessoni: le scienze anomale, la wunderkammer, la criptozoologia, la fabbricazione dell'homunculus e l'ossessione per la creazione e la cattura delle immagini. Le tavole dai vivaci colori ripropongono l'inconfondibile stile macabro dell'autore, suscitando di volta in volta tenerezza e raccapriccio. Ai grotteschi personaggi umani, con le loro teste enormi, i nasi arrossati e gli occhi strabuzzati, vengono ad affiancarsi bizzarre creature acquatiche, come gli architeuthis, i calamari giganti e l'hippocampus dispettosus, una particolare specie di cavalluccio marino. Tutti protagonisti di un viaggio affascinante nel Paese delle Scienze Inesatte, dove non esistono confini tra scienza e fantasia."" -
Le stanze segrete di monsieur Perronnet
La morte di una persona solleva infinite domande, destinate spesso a rimanere senza risposta. Alcune di queste riguardano gli oggetti che chi muore lascia dietro di sé: ricordi e simboli della vita vissuta che restano improvvisamente sprovvisti del loro intimo significato... a maggior ragione se il defunto è un personaggio misterioso e stravagante che nelle sue ultime volontà chiede di essere sepolto in divisa da ammiraglio pur non avendo mai ricoperto questo ruolo. Quando il piccolo narratore anonimo di questo albo, scritto e illustrato da Antonio Bonanno, si trasferisce con i genitori nella villa ereditata dal suo eccentrico nonno, il primo pensiero di tutti è varcare finalmente la soglia delle Stanze segrete, tre camere in cui il vecchio passava lunghe ore e che erano precluse a tutti gli altri. Seguite in religioso silenzio gli eredi di questo singolare personaggio nella penombra delle sue misteriose stanze per scoprire i bizzarri oggetti che vi sono custoditi, stagliati sul fondale scuro delle tavole di Bonanno come ricordi che dal buio dell'oblio riemergono alla coscienza. Un suggestivo inventario degli oggetti che ciascuno di noi lascia al termine del proprio passaggio sulla terra, e che continuano a raccontare a chi resta le storie di chi se ne è andato. -
L' orologio. Ediz. illustrata
L’eleganza del tratteggio a china dei disegni di Antonio Bonanno ci trasporta in una specie di film muto dall’atmosfera vittorianarnÈ arrivato il circo in città! Trampolieri, nani, clown ed elefanti sfilano per le vie di Parigi… ma dov’è la donna cannone? Mentre in strada la vita ribolle tra giochi, strepiti e schiamazzi, nel silenzio del suo negozio un anziano orologiaio aspetta. E riflette. Tra pendole, orologi da taschino e cucù che nessuno reclama più, ma che lui aggiusta ugualmente per tenere vivo il battito dei loro proprietari, l’anziano artigiano medita sul tempo e sulle ore segnate da quei congegni. Sulle storie di vita che hanno scandito con le loro lancette, stretti al polso o appoggiati sul cuore di chi ora li ha abbandonati alla malinconia del suo negozio. Perso nei suoi pensieri, l’orologiaio nemmeno si rende conto che qualcuno lo sta chiamando dall’altro lato del bancone. È un nano del circo con un orologio da taschino da aggiustare. Felice di abbandonare il suo ozio forzato, l’orologiaio si mette al lavoro finché… all’improvviso dall’orologio esplode letteralmente la vita del suo proprietario, in un vortice (un tourbillon, come sembrava anticipare l’ossimorica insegna del negozio) di personaggi e componenti meccaniche che spalancano al mondo le porte del negozio. Ed ecco scorrere pagina dopo pagina uno spaccato di vita del nano, tra giocolerie sul monociclo, compagni del circo e tutta una serie di comparse che abbiamo già incontrato sulle pagine di Mustacchi e Coiffures: un grosso paio di baffi leonini in gabbia, un palombaro e diversi oggetti volanti, tra cui i delicati frutti del Taraxacum officinale. Pagina dopo pagina, inoltre, sembra germogliare sui pali della città un cartello “Missing”: la donna cannone è sparita! Spetta al nano, su un velivolo fatto di ingranaggi del suo orologio, andarla a cercare. Perché il tempo vola, e noi no. L’eleganza del tratteggio a china dei disegni di Antonio Bonanno ci trasporta in una specie di film muto dall’atmosfera vittoriana, dove l’esattezza della riproduzione e la cura del dettaglio fanno da contraltare a una narrazione per immagini surreale e poetica. -
Julia Pastrana. La donna scimmia
Il sobbalzare di un carro tra la polvere, un villaggio che si allontana, annidato tra i monti, lo sguardo di una bambina che cerca un saluto, un gesto d'affetto da parte della madre che l'ha appena venduta. È con questo addio che si apre la storia di Julia, ""Una donna perfetta, una creatura razionale, dotata di parola, cosa che nessun mostro ha mai posseduto. Un ibrido, in cui la natura della donna predomina sul bruto - l'orangotango. Nel complesso, l'essere più straordinario dei nostri tempi"""", come la definì il medico che la visitò per primo. Di Julia Pastrana, un'indigena messicana vissuta nell'Ottocento e divenuta celebre grazie al suo aspetto e alle sue doti di cantante e ballerina, abbiamo poche notizie certe che tuttavia non rivelano le sue emozioni e i suoi sentimenti. Possiamo solo immaginarli, e Ivan Cenzi lo fa con la delicatezza e la profondità consuete, affidando i suoi pensieri a un diario che non si interrompe nemmeno con la morte. Dall'infanzia infelice a Ocoroni agli anni trascorsi nella città di Sinaloa, dove riceve un'istruzione e impara a danzare, fino alle acclamate tournée in tutto il mondo, Julia ripercorre la sua vita e si sofferma sull'incontro che la cambierà per sempre: quello con Theodore Lent, suo impresario e marito. Colui che un giorno le sussurra all'orecchio le parole che non dimenticherà mai: """"Hai il diritto di essere felice"""". Se la gentilezza d'animo di Julia Pastrana emerge con chiarezza dalle toccanti pagine di diario, le raffinate immagini in bianco e nero di Marco Palena, eseguite a tecnica mista (grafite, carboncino, pastelli e digitale) ci svelano il suo aspetto, a guisa di foto d'epoca, dando pieno risalto al contrasto tra le fattezze selvagge e l'eleganza dei modi. Ed è impossibile non rimanere incantati da questa creatura fragile e gentile, mentre capiamo chi sono i veri mostri, uomini abietti disposti a usare altri esseri umani al solo scopo di arricchirsi. Una storia d'amore appassionata e controversa, un invito a guardare alla diversità senza pregiudizi e, soprattutto, uno straordinario ritratto di donna."" -
Blind. Ediz. bilingue
Dal buio alla luce. Dal nero al colore. Dalla cecità alla speranza... È la sfida che ogni giorno CBM Italia Onlus si propone di affrontare con un sorriso, e che Lorenzo Mattotti interpreta in questo libro, addentrando il lettore nelle tenebre per poi fargli incontrare un mondo giocoso e allegro, ma soprattutto colorato! rnrnUna corsa su e giù per i verdi prati, sotto l’azzurro del cielo, in totale libertà, alla scoperta di un mondo fantastico e meraviglioso. Un sogno. Una possibilità. Una speranza.rnQuesto libro inaugura la collana CBM #logosedizioni, che nasce dal desiderio di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della disabilità e in particolare della cecità, con un linguaggio, il disegno, aperto a tutti ma soprattutto per tutte le età, contribuendo così a trasformare la percezione comune della disabilità, troppo spesso associata al brutto e imperfetto, attraverso la bellezza dell’arte.rnCBM è la più grande Organizzazione Umanitaria Internazionale impegnata nella prevenzione e cura della cecità e disabilità nei Paesi del Sud del mondo. CBM Italia Onlus è parte di CBM (Christian Blind Mission), organizzazione attiva dal 1908, composta da 11 associazioni nazionali (Australia, Canada, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Kenya, Nuova Zelanda, Sud Africa, Svizzera, USA) che insieme sostengono progetti e interventi di tipo medico, educativo e di sviluppo, per donare la vista e la vita a milioni di persone.rnParte dei ricavati della vendita sarà devoluta a CBM Italia Onlus a sostegno dei suoi progetti di lotta alla cecità nei Paesi più poveri del Sud del mondo. -
Lucia. Ediz. italiana e inglese
Lucia è il secondo volume della collana CBM #logosedizioni, inaugurata con Blind di Lorenzo Mattotti. La collana ha il preciso scopo di aprire una finestrarnsul mondo della disabilità e della diversità, e di creare empatia a partire dal principio di inclusione. È una collana rivolta ai bambini, e non solo, che vuolernmostrare realtà sensibili per e con i loro occhi.rnrnLucia è una bambina che come tutti i bambini della sua età ogni mattina si sveglia, si alza, si lava, fa colazione ed esce di casa per andare a scuola. Ma a differenza dei suoi amichetti, e di chiunque la circondi, nel suo percorso quotidiano, sull'autobus, passando per il parco e camminando a fianco di altre persone, attraversa un'esplosione di colori e di emozioni romantiche o grottesche che danno vita a immagini a partire dai suoni, dagli odori... Lucia vede e vive in un mondo che ogni bambino dovrebbe conoscere, in cui i sentimenti diventano protagonisti in modo spontaneo e naturale, senza nessun tipo di condizionamento. Nel mondo di Lucia non esiste la tirannia dell'estetica, dell'immagine preconfezionata. Tutto prende forma e si ritrasforma, liberamente. È un invito a chiudere gli occhi e a guardarci intorno con altri occhi, quelli del cuore forse. Età di lettura: da 5 anni. -
A prima vista. Tedesco. Frasario
Rivolta a coloro che desiderano migliorare le proprie capacità comunicative, utilizzando l’espressione più adatta ad ogni specifico contesto, la scheda racchiude una ricca e approfondita raccolta di espressioni per la comunicazione scritta e orale, arricchita da note grammaticali con frasi esemplificative. Dispone anche di un QR CODE che dà accesso ad ulteriori formule e frasi utili. -
Il libro
Dall’autore delle illustrazioni di La madre e la morte, una graphic novel ispirata a sette episodi dell’Antico Testamento.rnrn""Il libro reinterpreta sette episodi dell’Antico testamento: la Genesi, il sacrificio di Isacco, la venuta dell’Angelo vendicatore, i dubbi di Giobbe, le lamentazioni di Geremia, le profezie di Ezechiele e la punizione di Giona.rnSulla scia dell’operazione compiuta in Pinocchio e Moby Dick con il mito del Leviatano, e mosso dai ricordi d’infanzia legati al catechismo e a un vecchio libro di racconti biblici per bambini, Arispe decontestualizza (nel tempo e nello spazio) queste antiche narrazioni, popolandole di esseri per metà uomo e per metà animale, per “ripensarne la dialettica” e sintetizzare in poche scene icastiche in bianco e nero tutta la forza e l’universalità del più arcaico dei libri.rnÈ così che nella Genesi Dio veste i panni di un solitario ingegnere in una centrale nucleare; Ezechiele si reincarna in un essere a metà tra un minotauro e un dirigente d’azienda; il sacrificio di Isacco è replicato in seno a una desolata comunità di orsi polari; e Giona indossa i panni di un lupo che viaggia su una specie di caravella rinascimentale… La mescolanza di simboli e il rovesciamento di significati, insieme ai riferimenti alla contemporaneità, rimettono in discussione le nostre certezze, facendoci riscoprire la dimensione più poetica e assoluta dell’Antico testamento. La raffinata maestria del tratteggio a china dell’illustratore argentino, memore tra gli altri dell’opera di William Blake, Robert J. Flaherty e Francisco Salamone, ci restituisce un universo mitologico che trova nella Bibbia una chiave di lettura della nostra società.rnrnNel corso della sua carriera Helmut Newton utilizzò le Polaroid non solo in virtù della loro poesia, ma anche e soprattutto come strumento essenziale per realizzare le prove di luce e composizione che precedono i servizi. Molti fotografi si sbarazzavano di questi scatti di prova. Per nostra fortuna, Newton li conservò, cosicché dopo la sua morte la moglie June Newton potè raccogliere questi affascinanti reperti che svelano i retroscena di alcune delle sue opere più celebri, dai classici nudi milanesi alle foto con abiti in lattice a Saint-Tropez.rnGrazie ai segni e alle scritte calligrafiche visibili sulle immagini, queste fotografie degli anni Settanta, Ottanta e Novanta possono essere paragonate agli schizzi preparatori di capolavori pittorici. Gettando uno sguardo suggestivo sulla direzione e il processo creativo di Newton, si pongono come opere d’arte nella loro essenza e come documenti storici che testimoniano l’epoca passata della fashion photography."""""" -
Messer Gatto. Ediz. a colori
Ai suoi tre figli un mugnaio lascia come unica eredità un mulino, un asino e un gatto. Il più giovane, che deve accontentarsi del gatto, è inconsolabile ma l'astuto felino lo rassicura con queste parole: «Non vi angustiate, padron mio; vi basterà procurarmi un sacco e farmi approntare un paio di stivali perché io possa camminare tra i roveti, e vedrete che non avete ereditato così male come pensate.» Così comincia la celebre versione di Charles Perrault della fiaba tradizionale europea meglio conosciuta come Il gatto con gli stivali e qui ritradotta a partire dal testo francese apparso per la prima volta, con il titolo di Maistre Chat, nel volume Histoires ou Contes du temps passé, del 1697. Ad accompagnare questa nuova traduzione sono le immagini dell'illustratore messicano Gabriel Pacheco. Visivamente si può dire che questo sia un libro d'oro e d'argento, una possibile allusione alla ricchezza che, insieme all'ingegno, è il tema di fondo del racconto, in cui ai beni ereditati si contrappongono quelli ottenuti grazie all'intelligenza e necessari per conquistare la stima di un re e il cuore di sua figlia. Predominanti sono infatti gli sfondi dorati e color grigio argento, su cui spiccano un brillante turchese e l'oro che sembra emergere plasticamente dalle tavole che privilegiano i toni neutri e freddi. Bidimensionali e stilizzati, sia i personaggi sia gli elementi naturali e architettonici si stagliano sullo sfondo con un effetto collage e si caratterizzano per la finezza con cui vengono trattati i particolari. Degna di nota è soprattutto la cura dedicata ai ricami degli abiti e alle geometrie delle architetture, che ricordano le incisioni di Piranesi, nonché ai naturali motivi del mondo vegetale. Una favola intramontabile da riscoprire attraverso l'originale prospettiva di Gabriel Pacheco. Età di lettura: da 5 anni. -
Tabula esmeraldina. Ediz. a colori
Dopo le devastanti guerre contro le macchine, l'umanità stremata concepì il progetto della Tavola smeraldina per ritrovare la sua posizione centrale nel cosmo e giungere a decifrare la trama del Tutto. Proprio a questo scopo fu creata la stirpe dei golem, umanoidi immortali plasmati con l'argilla che da tempo immemorabile perlustrano e documentano l'universo, dando forma con la loro conoscenza al testo della tavola. Tra i più illustri esponenti della sua razza, Taddeo il Guercio ci ha lasciato un ricco corpus di testimonianze delle sue peregrinazioni nelle immense vastità punteggiate di stelle, di cui questo volume propone una selezione corredata di analisi filologiche e commenti esplicativi. Attraverso gli occhi e le orecchie del golem, anche noi possiamo quindi viaggiare tra nebulose che celano condotti spazio-temporali, lune che generano e poi ingurgitano creature straordinarie, pianeti dove sgorga il soma che allunga la vita e resti di un fallito progetto di inseminazione panspermica. Intraprenderemo così un percorso di iniziazione ai misteri arcani dell'universo, inseguendo la nostra fascinazione per l'ignoto e la volontà di diventare Uno con il Tutto, ben consapevoli che la nostra massima realizzazione segnerà anche la nostra fine. Dopo averci condotto alla scoperta del fantasmagorico giardino di Apparitio Albinus e dell'isola Speculare, Claudio Romo attinge alla tradizione alchemica, filosofica e spirituale - oltre che ai grandi romanzi e fumetti del genere fantascientifico - per accompagnarci in un'odissea intergalattica fino agli estremi confini del cosmo, stimolando ancora una volta la nostra sete di comprensione della Natura e il nostro stupore nei confronti dei suoi prodigi. -
Disegno dal vero. 100 idee per ritrarre la figura umana
Una posa sfuggente, la tensione dei muscoli, l'intensità dello sguardo... Fin dai tempi antichi la bellezza e l'espressività del corpo umano sono stati catturati su carta. Armati di un quaderno per schizzi e tanta voglia di mettervi alla prova, anche voi potrete cimentarvi nel disegno dal vero. Che si tratti di uno studio anatomico realizzato in atelier o di uno schizzo abozzato durante un viaggio, in questa interessante introduzione al disegno della figura umana l'insegnante Helen Birch analizza 100 opere di artisti contemporanei in grado di offrire idee e spunti concreti. Le tecniche tradizionali affiancano quelle digitali e sono descritte in pratiche schede esplicative, corredate da un indice per immagini per consentire al lettore in cerca di ispirazione di consultare le pagine in modo facile e veloce. ""Disegno dal vero"""" è un manuale divertente che mette in luce alcuni aspetti fondamentali della pratica artistica, come la scelta della carta, lo studio della luce e la composizione dell'opera, ma soprattutto invita ad acquisire sicurezza e lanciarsi alla scoperta di nuovi stili e tecniche."" -
Paris mirabilia. Journey through a rare enchantment. Ediz. illustrata
Tutti conosciamo i fasti del Louvre, le folle che risalgono la Torre Eiffel, gli assiepati scalini di Montmartre, il sorriso beffardo della Gioconda o lo shopping di lusso sugli Champs-Elisées, ma, al di là delle sue principali attrazioni, quella che è nota come ""la città delle luci"""" cela gelosamente un lato oscuro, che per moltissime persone è ancora tutto da scoprire. In effetti, la capitale francese coltiva da sempre il gusto per il bizzarro, per lo straordinario. Come scriveva Balzac, nel Père Goriot, """"Parigi è un vero oceano. Gettateci uno scandaglio, non ne conoscerete mai la profondità. Percorretelo, descrivetelo: per quanta cura poniate nel percorrerlo, nel descriverlo; per quanto numerosi e interessati siano gli esploratori di questo mare, vi si troverà sempre un luogo vergine, un antro sconosciuto, fiori, perle, mostri, qualcosa d'inaudito, d'obliato dai palombari letterari."""" Se ancora esiste qualche vero, moderno flâneur - seppur armato di macchina fotografica, smartphone o tablet - che sappia lasciarsi andare alla deriva sui moli della Senna, lungo gli ampi boulevard o nei vicoli più profondi, magari alle ore meno consuete della giornata, soltanto per notare i dettagli inusitati, le boutique particolari, gli angoli nascosti... scegliendo il proprio percorso, come proponeva Guy Debord, non in base a ciò che si sa, ma a ciò che si vede intorno... ecco, allora quel passeggiatore avrà d'un tratto l'impressione straniante di trovarsi in una città sconosciuta. Questo volume invita a graffiare la superficie di un simile, gigantesco enigma attraverso quindici esperienze, ognuna a suo modo affascinante; quindici inviti all'incanto e alla riflessione, per cominciare a scoprire i segreti che punteggiano le luci scintillanti della Ville Lumière. Ammirerete un'enorme collezione di grammofoni e giradischi d'epoca; varcherete la soglia di un museo in cui sono esposti vitelli a due teste e corpi scorticati; passeggerete fra le lapidi di un commovente cimitero dei cuccioli; riscoprirete l'antico e malizioso erotismo della Belle Époque; vi farete ammaliare da maghi e automi, strane botteghe stracolme di animali imbalsamati e meravigliose giostre dell'Ottocento. Tutti tesori sommersi in attesa di essere trovati, se non da quelli """"letterari"""" di Balzac, almeno dagli odierni palombari della meraviglia."" -
Paris mirabilia. Voyage dans l'enchantement insolite. Ediz. illustrata
Tutti conosciamo i fasti del Louvre, le folle che risalgono la Torre Eiffel, gli assiepati scalini di Montmartre, il sorriso beffardo della Gioconda o lo shopping di lusso sugli Champs-Elisées, ma, al di là delle sue principali attrazioni, quella che è nota come ""la città delle luci"""" cela gelosamente un lato oscuro, che per moltissime persone è ancora tutto da scoprire. In effetti, la capitale francese coltiva da sempre il gusto per il bizzarro, per lo straordinario. Come scriveva Balzac, nel Père Goriot, """"Parigi è un vero oceano. Gettateci uno scandaglio, non ne conoscerete mai la profondità. Percorretelo, descrivetelo: per quanta cura poniate nel percorrerlo, nel descriverlo; per quanto numerosi e interessati siano gli esploratori di questo mare, vi si troverà sempre un luogo vergine, un antro sconosciuto, fiori, perle, mostri, qualcosa d'inaudito, d'obliato dai palombari letterari."""" Se ancora esiste qualche vero, moderno flâneur - seppur armato di macchina fotografica, smartphone o tablet - che sappia lasciarsi andare alla deriva sui moli della Senna, lungo gli ampi boulevard o nei vicoli più profondi, magari alle ore meno consuete della giornata, soltanto per notare i dettagli inusitati, le boutique particolari, gli angoli nascosti... scegliendo il proprio percorso, come proponeva Guy Debord, non in base a ciò che si sa, ma a ciò che si vede intorno... ecco, allora quel passeggiatore avrà d'un tratto l'impressione straniante di trovarsi in una città sconosciuta. Questo volume invita a graffiare la superficie di un simile, gigantesco enigma attraverso quindici esperienze, ognuna a suo modo affascinante; quindici inviti all'incanto e alla riflessione, per cominciare a scoprire i segreti che punteggiano le luci scintillanti della Ville Lumière. Ammirerete un'enorme collezione di grammofoni e giradischi d'epoca; varcherete la soglia di un museo in cui sono esposti vitelli a due teste e corpi scorticati; passeggerete fra le lapidi di un commovente cimitero dei cuccioli; riscoprirete l'antico e malizioso erotismo della Belle Époque; vi farete ammaliare da maghi e automi, strane botteghe stracolme di animali imbalsamati e meravigliose giostre dell'Ottocento. Tutti tesori sommersi in attesa di essere trovati, se non da quelli """"letterari"""" di Balzac, almeno dagli odierni palombari della meraviglia."" -
Interni meravigliosi
È il momento di arredare casa ma non sapete da dove cominciare? Il vostro salotto vi sembra scialbo e impersonale e desiderate rinnovarlo? Non sopportate più quella carta da parati in camera da letto? Niente paura: le interior designer di Rockett St George hanno la soluzione giusta per voi. Affidatevi a ""Interni meravigliosi"""" per progettare e arredare una casa mozzafiato che rispecchi in tutto e per tutto la vostra personalità. Passo dopo passo le autrici vi insegneranno come stabilire le vostre priorità, trovare l'ispirazione, scegliere il giusto colore per le pareti, dosare l'illuminazione, curare i dettagli e dare a ogni ambiente un tocco unico e personale. Lasciatevi ispirare dai progetti di brillanti designer internazionali. Ad ogni pagina troverete tante immagini, idee e spunti che vi aiuteranno a ricercare, sperimentare e perfezionare il vostro stile. Grazie all'esperienza e alla frizzante ironia delle autrici, il risultato è garantito e il divertimento assicurato! Versatevi un bicchiere di buon vino, mettetevi comodi e iniziate a sfogliare questo libro, immaginando la casa dei vostri sogni... poi rimboccatevi le maniche e trasformatela in realtà.""