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La lunga canzone
"Tu non mi conosci ancora. Mio figlio Thomas, che sta pubblicando questo libro, mi dice che, all'inizio di un romanzo, è consuetudine dare al lettore un piccolo assaggio della storia che è contenuta nelle pagine che leggerà. In qualità di tua narratrice, ti comunico che questo racconto è ambientato in Giamaica durante gli ultimi turbolenti anni della schiavitù e i primi di libertà che seguirono. Jury è una schiava cresciuta in una piantagione di canna da zucchero, chiamata Amity, e questo romanzo è la storia della sua vita. Era lì quando scoppiò la Guerra Battista del 1831 ed era ancora lì quando la schiavitù fu abolita. Mio figlio dice che devo spiegare che il libro racconta anche la storia della mamma di July, Kitty, e dei neri che lavoravano nella piantagione, di Caroline Mortimer, la donna bianca che ne era la proprietaria, e di molti altri, davvero troppi perché io li elenchi tutti qui. Ma quello che accadde loro è scrupolosamente descritto in queste pagine e tu potrai leggerne tutti i particolari. Forse, mi suggerisce mio figlio, potrei scrivere che è un viaggio appassionante in quell'epoca storica in compagnia delle persone che l'hanno vissuta. Vuole che lo faccia perché i lettori possano decidere se questo è un libro che li può interessare. Cha, dico a mio figlio, quante storie! Che lo leggano da soli.» Andrea Levy evoca l'avidità e la dissolutezza dei padroni bianchi dello zucchero mentre si concedono ogni tipo di libertà e violenza con gli schiavi, prima di gettare via la Giamaica." -
Keith Richards: before they make me run
Fondatore e anima dei Rolling Stones, Keith Richards è passato indenne attraverso cinque decenni di eccessi senza mai perdere il suo status di leggenda vivente del rock'n'roll. Non ha mai avuto problemi con la droga, dice lui, semmai li ha avuti con i poliziotti. Kris Needs lo ha seguito da vicino per venticinque anni e in questa biografia racconta l'uomo dietro al mito, dall'innamoramento adolescenziale per il blues a quello ben più pericoloso per l'eroina, attingendo a decine di interviste allo stesso Richards e a chi lo conosce bene, dai suoi familiari ai suoi compagni dell'epopea degli Stones. Senza mai perdere di vista la cosà più importante: la musica leggendaria creata dal più nero tra i musicisti bianchi. -
Il fuzzy pensiero. Teoria e applicazioni della logica fuzzy
Il termine ""fuzzy"""" fu coniato dal logico Loft per ribattezzare un settore della logica matematica. L'autore illustra in questo libro la struttura e le caratteristiche della logica """"fuzzy"""", soffermandosi anche a riflettere sulle implicazioni concettuali e filosofiche più generali che spiegano come questa logica abbia trovato terreno favorevole solo in Oriente, anche se concepita in America. Ciò a causa della rigidità dell'impostazione logica occidentale, una razionalità che si sviluppa in una forma esclusivamente dicotomica, applicata a tutti i fatti dell'esperienza della natura, mentre la cultura orientale, più flessibile si adatta meglio ad una impostazione """"polivalente"""" come quella """"fuzzy""""."" -
L' ombra delle colline
Attento osservatore della realtà e testimone del suo tempo, Arpino amava definirsi ""un narratore di storie"""". Nella sua opera ricorrono spesso alcune costanti autobiografiche che ritroviamo anche, sullo sfondo della guerra e della Resistenza, nel viaggio dei due inquieti protagonisti de """"L'ombra delle colline"""", Stefano e Lu. Un'esperienza che prenderà la forma di un """"ritorno al passato"""", di un tentativo di liberarsi da ossessioni ed esperienze traumatiche. Resterà invece un'amara riflessione: """"Forse potremmo essere contenti così come siamo, se non sapessimo ciò che siamo stati""""."" -
Il segreto
"Quando si vede una lucciola, non si pensa che è apparsa ma che è sparita"""", così afferma Virginia, la protagonista di questo romanzo, nel terribile e stupefacente tempo dell'infanzia, il tempo dell'apprendistato che condivide intimamente e profondamente col fratello a Granja Quieta, la fattoria paterna nella prateria. E quel nucleo di verità catturato nell'infanzia la porterà a vivere in città la sua esistenza da adulta, il suo amore per Vicente, in una continua ricerca. Fino alla morte violenta già annunciatale da una vecchia contadina visionaria che sarà il momento della rivelazione dolorosamente e vanamente scrutata nella vita. Così, come onde fugaci di lucciole che appena accese svaniscono e si spengono, ma che pure rivelano il buio della vita notturna da cui emergono, i fili della trama della storia narrata, di una storia di vita qualunque, tenera e feroce, a poco a poco e progressivamente si allentano spalancando la natura abissale e misteriosa del quotidiano." -
La merla
A Nuovariva, nella Bassa emiliana, i delitti di prossimità sono una consuetudine, in particolare quelli che hanno come vittime le donne; i loro cadaveri spariscono per sempre nel verde scuro della palude. Ma un giorno accade che il corpo di una ragazzina assassinata nei ""giorni della Merla"""", i giorni più freddi dell'anno, non affondi subito e rimanga fino a primavera sulla superficie ghiacciata dell'acqua. Nessuno si azzarda a raccoglierlo. Molti anni dopo la ragazzina riemerge e, protetta da una suora un po' bizzarra, Leonida, e da un simpatico carabiniere, il maresciallo Fringolesi, diventa una specie di """"giustiziere"""" che ammazza i """"maiali su due gambe"""". Per il resto la sua vita riprende dal punto in cui si era interrotta. Dopo un'adolescenza turbolenta, la giovane si inserisce nella sparuta comunità di Nuovariva come giornalista di cronaca nera. Sui suoi colleghi ha però un vantaggio: i cadaveri le raccontano le loro storie. Alternando di continuo i piani temporali, e passando con disinvoltura dal registro gotico a quello comico-picaresco, Caterina Cavina ha scritto un romanzo che, con l'efficacia imbattibile della leggerezza e senza mai cadere nella morbosità, si legge come una fiaba moderna."" -
Devo essere stato pazzo per innamorarmi! Celebrate Peanuts 60 years. Vol. 11
Per i sessant'anni dei Peanuts un volume a colori del nostro bracchetto preferito. La felicità è ancora un cucciolo caldo. Ironici, surreali, dolcissimi, crudeli, stralunati, timidi, geniali, innamorati, cinici. Snoopy e la sua gang non finiranno mai di stupire e di farsi amare. -
Perché non ho amicizie altolocate?! Celebrate Peanuts 60 years. Vol. 12
Per i sessant'anni dei Peanuts un volume a colori del nostro bracchetto preferito. La felicità è ancora un cucciolo caldo. Ironici, surreali, dolcissimi, crudeli, stralunati, timidi, geniali, innamorati, cinici. Snoopy e la sua gang non finiranno mai di stupire e di farsi amare. -
Nessuno capisce la mia generazione! Celebrate Peanuts 60 years. Vol. 14
Per i sessant'anni dei Peanuts un volume a colori del nostro bracchetto preferito. La felicità è ancora un cucciolo caldo. Ironici, surreali, dolcissimi, crudeli, stralunati, timidi, geniali, innamorati, cinici. Snoopy e la sua gang non finiranno mai di stupire e di farsi amare. -
Gregorio Botta
Glamour, audience, provocazione: sono alcune delle parole d'ordine del nostro tempo. Il tempo del troppo: gossip, clamore, scandalo, mode più o meno effimere. E l'arte non è certo esente da tutto questo. Anzi. Il tempo a disposizione è risicato al minimo. Tutto si deve consumare velocemente per passare ad altro: trovate, facili giochi. Il consumismo globalizzante ha investito anche l'arte e la cultura. E l'artista è troppo spesso un integrato. Lavori come quello di Gregorio Botta esulano da tutto questo, si collocano in un'altra dimensione. La sua è una ricerca complessa in cui convivono componenti diverse, che non può essere vista e consumata in un batter d'occhio, che necessita di tempi lunghi di osservazione, di scoperte. (Dalla Prefazione di Angela Madesani) -
Darwin e i suoi amici
Ogni scoperta scientifica ha sempre dei precursori che la anticipano, dei coevi che la sostengono, e degli epigoni che in qualche modo la ""tradiscono"""". La teoria dell'evoluzione non fa eccezione: Darwin non è stato una meteora solitaria, ma il sole al centro di una costellazione di pianeti. E sebbene sul grande naturalista e i suoi """"interpreti"""" esista una letteratura sconfinata, poco esplorata è la """"ricezione"""" dell'evoluzionismo in latitudini culturali molto lontane dall'Occidente autarchico. Giorgio Celli, attento studioso dell'opera darwiniana, in questa sua agile esplorazione si prefigge di colmare proprio tale lacuna. Attraverso undici brevi e gustosi saggi ci racconta di come, fra Sette e Ottocento, Buffon, Geoffroy de Saint-Hilaire e Lamarck prepararono """"l'avvento"""" della celebre teoria senza capire fino in fondo la portata delle loro intuizioni. Nel corso dell'Ottocento, Darwin trovò il consenso convinto di personaggi come Thomas Huxley ed Ernest Haeckel, che lo difesero strenuamente da avversari eminenti come Owen e Cuvier. Scopriamo come sul finire dell'Ottocento alcuni scienziati e scrittori italiani, tra cui il Fogazzaro di Piccolo mondo antico, cercarono di conciliare l'evoluzione con la dottrina cattolica. Infine, approdati al Novecento, quali derive subì l'evoluzionismo nei contesti culturali e religiosi più """"lontani"""" dal nostro? Ma alla fine l'avventura dell'evoluzione continua, e nel Duemila Darwin resta per i biologi contemporanei il grande suggeritore."" -
La grande occasione
Sono i mesi della ""guerra fittizia"""", a cavallo fra il 1939 e il 1940. Guy e Harriet Pringle si sono sposati dopo un brevissimo fidanzamento e sono partiti per Bucarest, dove Guy lavora all'università. Nella città balcanica, su cui incombe il pericolo dell'invasione tedesca, convivono la più povera popolazione locale e la ricca comunità straniera. E in quest'ultima - composta in parte da conoscenti e colleghi del marito, come Clarence o il suo diretto superiore, Lord Inchcape, e da personaggi decadenti come il principe Yakimov, mezzo russo e mezzo irlandese, grande affabulatore e scroccone professionista - che Harriet si sforza senza successo di trovare il proprio posto. Il rapporto fra i novelli sposi entra in crisi, minato anche dalla presenza ingombrante di Sophie, una splendida ragazza rumena. Quando Guy decide di mettere in scena Frollo e Cressida di Shakespeare, """"scritturando"""" come attori studenti e amici, il progetto appare alla moglie di un'ambizione insensata, ancor più nella precaria situazione internazionale. Lo spettacolo sarà invece un successo, ma la rappresentazione coinciderà con la caduta di Parigi. La grande occasione, ispirato a Olivia Manning dalla propria vicenda personale, è il primo romanzo della """"Trilogia dei Balcani""""."" -
Carlo Levi segreto
Giovanni Russo incontrò giovanissimo Carlo Levi in Lucania e gli è poi sempre stato vicino. In queste pagine, ricche di aneddoti, Russo ne rivela aspetti fino ad ora rimasti sconosciuti, che contribuiscono a darne un inedito ritratto. Levi rivive nella sua generosità, intelligenza, intimità e nella frequentazione del mondo intellettuale romano. Ma sono descritti anche il legame con Saba, con gli scrittori e artisti torinesi d'anteguerra, e con quelli conosciuti a Parigi e Roma. L'impegno antifascista costò a Levi il confino in Lucania, ad Aliano, dove incontrò quel mondo contadino pieno di miti, di superstizioni ma anche di valori, di cui dette nel Cristo si è fermato a Eboli un'interpretazione poetica, ancora oggi fondamentale per comprendere il problema meridionale. L'autore ci parla dell'importanza che rivestì per Levi la pittura, delle sue poesie, della sua attività di giornalista, e delle origini de L'orologio, il libro in cui è mirabilmente ritratta la Roma del dopoguerra e la erisi del governo Parri. La vita di Levi acquista il passo del romanzo: l'infanzia e la giovinezza a Torino, la lotta clandestina contro il fascismo, l'impegno durante e dopo la guerra quale direttore de ""La Nazione"""" di Firenze e dell'""""Italia libera"""", l'appassionata difesa degli emigranti durante la sua attività di senatore. Fino alla morte, è stato convinto che l'amore per l'arte e la fedeltà agli ideali di giustizia e libertà fossero inscindibili."" -
Ora che ci penso. La storia dimenticata delle cose quotidiane
Chi mette i fiori sui guard-rail, e perché lo fa? Dov'è finita la carta carbone? Perché c'è musica negli ascensori? È un gesto di cortesia o un business? Sono pazzi quelli che annusano i libri? Come mai non rispettiamo più i segnali stradali? E la segnaletica ha ancora senso? Da quando ci sentiamo costretti a sorridere nelle fotografie? Prendendo spunto da una serie di articoli usciti su ""la Repubblica"""", Michele Smargiassi confeziona un viaggio nell'""""infra-ordinario"""". Va in cerca di fenomeni che pochi notano e subito dimenticano, e li racconta semplicemente perché nessuno lo ha ancora fatto, frugando negli scarti della nostra ontologia del quotidiano. Il risultato è un libro curiosissimo, fitto di notazioni storico-culturali, una sorta di antropologia degli oggetti del nostro vissuto quotidiano non percepito e dimenticato. Ma anche un piccolo esercizio filosofico per chi vuole aprire le porte laterali dell'attenzione, lasciarsi guidare dalla """"percezione nella distrazione"""", lasciarsi cogliere alla sprovvista, impreparato, da un dettaglio rivelatore: una musica di sottofondo, un mazzetto di rose sfiorite, un gesto furtivo. Ora che ci penso... è l'incipit di una rivelazione nata da un momento di sovrappensiero che rompe l'ordinaria indifferenza."" -
L' imperatore e l'elettricista. Il sogno di Dongfang, Tienanmen e i giorni del coraggio
Nato a Pechino e sballottato tra la capitale e il suo povero villaggio sulle montagne dello Shanxi, Dongfang cresce deriso dai coetanei, per la sua altezza e per non essere né un vero contadino né un ragazzo di città. Si arruola nell'esercito, ma la corruzione dilagante lo costringe ad abbandonare la divisa e a diventare elettricista nelle ferrovie statali. Il caso lo farà capitare in piazza Tienanmen invasa dagli studenti, accorsi a onorare l'amato leader Hu Yaobang, morto all'improvviso. Grazie alla sua capacità di farsi comprendere e ascoltare, diventa uno dei leader del dissenso e organizza la Federazione Autonoma dei Lavoratori di Pechino. Dongfang conoscerà la fuga e la galera, la tortura e il contagio della tubercolosi provocato dai suoi carcerieri che lo riduce in fin di vita, ma non denuncerà mai i compagni. Saranno le pressioni internazionali a farlo liberare. Da allora, stabilitosi a Hong Kong, conduce una trasmissione radiofonica sui diritti del lavoro negati, e ha fondato e dirige il China Labour Bulletin, organizzazione che sostiene i lavoratori cinesi che si ribellano allo sfruttamento della nuova rampante dittatura di mercato. Un racconto in cui Cecilia Brighi narra non solo la vita di un dissidente ma la doppia parabola di una Cina passata dalla fiducia nella rivoluzione comunista al suo fallimento precoce, e dalla disillusione a una speranza più forte che prende vita nei giorni di Tienanmen, la speranza operosa del cambiamento. Prefazione di Renata Pisu. -
Olio & vino. Eccellenze d'Italia prima e dopo la crisi
Lambnisco, Chianti, Montepulciano d'Abruzzo, Barbera, Nero d'Avola. Sono, nell'ordine, i cinque vini più venduti in Italia. Sono i più venduti perché costano meno? Assolutamente no, visto che i prodotti confezionati in brik e bag-in-box, notoriamente più competitivi sotto il profilo dei prezzi, non crescono più con lo stesso ritmo di fine anni Novanta-inizio Duemila. Più facile che si tratti di vini sui quali i produttori hanno investito maggiormente per ridurre il gap tra la qualità attesa e quella percepita. Dopo ""New menu Italia"""", viaggio nel sistema alimentare italiano tra storia e innovazione, questa volta Basile compie un'indagine tra le imprese produttrici di vino e olio, pilastri della nostra tradizione alimentare e di quelle di tutto il Mediterraneo. La crisi economica mondiale ha lasciato segni tangibili anche nei bilanci delle imprese che hanno a che fare con questi due prodotti, eccellenze della filiera agroalimentare che meglio rappresentano la tavola made in Italy nel mondo. L'autore ha percorso in lungo e in largo l'Italia del vino e dell'olio per scoprire come e in quale misura i consumatori e le imprese hanno reagito alla crisi. Gli uni alla perdita del potere d'acquisto dei propri redditi, le altre al calo delle vendite. Un libro che entra all'interno dei sistemi dell'olio e del vino, carpisce gli umori dei protagonisti e svela l'azione rigeneratrice alla base dei nuovi piani di sfida ai mercati."" -
Soulless. Il protettorato del parasole. Vol. 1
Nella Londra di fine Ottocento, uomini, vampiri e licantropi hanno imparato a convivere, ma questo non rende più facile la vita alla giovane Alexia Tarabotti. Infatti non ha un'anima (un bello svantaggio per una zitella in cerca di marito); suo padre è morto e, per aggiungere sfortuna alla sfortuna, era pure di origine italiana! Quando un vampiro l'aggredisce e lei lo uccide con il suo inseparabile parasole, le cose sembrano precipitare: la regina Vittoria in persona manda l'inquietante Lord Maccon (un lupo mannaro volgare e trasandato) a svolgere le indagini. Ma c'è dell'altro: la popolazione di vampiri di Londra inizia a essere misteriosamente decimata, e tutti sembrano ritenere Alexia colpevole. Chi vuole incastrarla? Riuscirà la ragazza a sfruttare a proprio vantaggio l'invulnerabilità ai poteri soprannaturali derivante dalla sua condizione di soulless, cioè di senz'anima? O i suoi guai non sono ancora finiti? Fondendo letteratura vittoriana, gotica e steampunk, Gail Carriger ha dato vita a un romanzo sempre in bilico tra ironia e suspense, ambientato in una Londra che non è mai stata così divertente e dove, nonostante tutto, è immancabile l'appuntamento per il tè delle cinque. -
Farouk
Prima della guerra, durante il ventennio fascista, Luciano Serra ed Eupremio Carruezzo sono stati poliziotti della lutulenta Divisione Affari Generali e Riservati. Ora, nel 1959, il primo è un avvocato con pochi clienti, il secondo il suo attempato ""giovane di studio"""". Ma il """"demone dell'investigatore"""" non li ha abbandonati. Per questo accettano di mettersi sulle tracce di Giacomo Oppo, giornalista del """"Messaggero"""" e romanziere di scarso successo di cui si sono perse le tracce; per questo e forse anche per il viso da angelo della moglie di Oppo, Anna Lopapa. L'uomo è scomparso mentre era impegnato in un'inchiesta su Farouk, l'ex re d'Egitto diventato protagonista della dolce vita capitolina. Muovendosi lungo questa pista esotica e mondana i due vecchi segugi si imbattono nel tentativo di spingere il monarca esiliato a un'impossibile rivincita contro Nasser, un piano talmente bizzarro da far sorgere il sospetto che ne nasconda un altro, magari antitetico. Fra conversazioni intorno alle grandezze e alle miserie del potere, stralunati amori, fantasiosi ingressi in scena di entraîneuse e ballerine di fila, Serra e Carruezzo indagano in una Roma spericolata dove le loro domande troveranno, ne sono consapevoli, soltanto risposte parziali e provvisorie."" -
La bamba. Dalla foglia al naso del mondo. Viaggio nella «via della coca» e nelle vite dei suoi schiavi
Tutto parte dai laboratori clandestini del Putumayo, foresta amazzonica colombiana ai confini con l'Ecuador, dove si produce il 50% della cocaina consumata nel mondo, un'insidiosa terra di nessuno in cui si muovono eserciti di narcotrafficanti, guerriglieri, paramilitari, truppe regolari. Partendo dalla raccolta delle foglie di coca, e la loro trasformazione, questo libro racconta il viaggio a tappe di un grammo di cocaina in presa diretta. E lo racconta attraverso l'umanità disperata e criminale che si incontra nell'immenso girone infernale che abbraccia letteralmente mezzo mondo. Le famiglie di contadini per i quali la droga è l'unica fonte di sopravvivenza, i chimici improvvisati nelle vie di Cali, le storie di piccoli spacciatori, di Paesi piegati dalla violenza in una guerra che l'Occidente e gli Usa hanno perso. E poi i trucchi per trasportarla, e gli skipper che arrotondano con le traversate oceaniche fino alle coste sarde. Infine, il capolinea: le strade di Milano, la capitale italiana ed europea della coca, tra i pusher dei vip e delle periferie, e i consumatori più impensabili, dai chirurghi alle donne incinte. La bamba è un reportage duro, vero, firmato da un giornalista di inchiesta e da un fotoreporter, nato da testimonianze sul ""campo"""", frutto di un paziente e coraggioso lavoro di ricerca nei luoghi. Racconta l'odissea della coca partendo dal basso, intrecciandola con i destini di persone che vivono grazie o contro di essa."" -
Gli psicoatleti
Intenzionati a celebrare degnamente i centocinquant'anni dell'Unità nazionale, quattro amici si portano in Alto Adige per intraprendere un grande viaggio a piedi alla volta della Sicilia. Il gruppo procede lungo strade e sentieri della provincia italiana, capaci di portare in dono volti, storie e accenti sempre diversi, e intanto fioriscono i segnali che indicano come inevitabile un appuntamento fatale al quale i nostri sarebbero lieti di sottrarsi. Sponsor dell'iniziativa è la rediviva Società Nazionale di Psicoatletica, la più antica organizzazione del Paese consacrata ai viaggi a piedi; la storia dei conflitti che hanno lacerato nei decenni la società, e l'Italia stessa, finirà per porre domande dimenticate, esercitando un'influenza diretta sugli eventi dell'odierna impresa. Nel libro che conclude la trilogia dedicata ai viaggi a piedi, Enrico Brizzi ci regala un ritratto dell'Italia di oggi e di sempre, e una grande avventura. Spalla a spalla con il narratore, il posato logista Cesare Maggi, il funambolico Max Montefiori e il Longobardo Elvio, il lettore va incontro alle domande senza tempo con le quali ogni uomo, prima o poi, è costretto a fare i conti: tappa dopo tappa, i camminatori si ritrovano a sondare i misteri che regolano l'amore e l'amicizia, il legame con il proprio passato e con la propria terra.