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Malombra
"Se nell'alambicco della passione si mescolano spiritismo, misteri familiari, una buona dose di follia e Marina di Malombra, il risultato è un palazzo immerso tra le colline lombarde, il libro di uno scrittore sconosciuto, un colpo di pistola, un matrimonio mancato e, soprattutto, una barca per scappare da quel mondo in cui ti sentivi rinchiusa, che alle tue orecchie, ossessionate da una voce proveniente da lontano, gridava un'inutile vendetta. Come mal ti sei lasciata suggestionare dalle parole di Cecilia, bellissima Marina di Malombra? Cosa ci vedevi di tanto attraente in quella sirena?""""." -
I cinque libri di Isacco Blumenfeld
Sballottato dalle onde tempestose della storia, Isacco Jakob Blumenfeld, mite sarto della Galizia, si ritrova a cambiare nazionalità come altri cambiano camicia. Assiste al crollo dell'Impero asburgico, scampa alla Shoah e vive l'avvento del comunismo. Nella sua esistenza passa attraverso due guerre mondiali, tre campi di concentramento e cinque patrie, sempre con l'atteggiamento di chi preferisce evitare l'azione limitandosi a sopportare con dignità. Le sue peripezie e quelle dei suoi compagni di sventura, come il rabbino ateo Bendavid e i vecchi dello shtetl di Kolodez, ossessionati dalle vicende della famiglia Rothschild, animano un'odissea tragicomica che rinvigorisce la tradizione della migliore letteratura centroeuropea, in un'alternanza di toni cui fa da contrappunto lo spietato umorismo delle barzellette ebraiche. Prefazione di Moni Ovadia. -
La costa dei barbari
Mike Lovett, reduce della seconda guerra mondiale, affitta una stanza in un appartamento di Brooklyn Heights, sull'East River, con l'intenzione di ritirarvisi per scrivere un romanzo. A causa di una vecchia ferita, soffre di amnesie, e i suoi ricordi affiorano solo in modo intermittente, come incubi da cui fatica a risvegliarsi. Lui e i suoi coinquilini - McLeod, l'ex bolscevico che sta cercando di espiare crimini inconfessabili, Hollingsworth, l'uomo del governo, la fragile Lannie Madison e la prosperosa padrona di casa Guinevere sembrano tutti alle prese con questioni troppo grandi per loro. Attraverso una schiera di personaggi pervasi da velleità rivoluzionarie, impulsi nichilisti e smanie sessuali, simboli di una generazione sconvolta e disperata ma colma di vitalità e di cruda poesia, Mailer ci restituisce un ritratto critico degli Stati Uniti e delle sue ossessioni durante il maccartismo. Una sottile riflessione sul rapporto tra Storia e scelte personali in un romanzo profetico sulla fine delle grandi illusioni ideologiche del Novecento. -
L' orologio della vita. La storia del miracolo della melatonina. Con DVD
Esiste un programma del nostro cervello che scandisce come un orologio le fasi della vita crescita, fertilità, invecchiamento e morte. Di notte la ghiandola pineale secerne la melatonina e con l'avanzare dell'età la produzione di questa sostanza diminuisce e l'organismo interpreta questo calo come un ""ordine di invecchiare"""". Ristabilire i valori giovanili di melatonina rallenta questo processo, da sempre ritenuto ineluttabile, e apporta altri vantaggi derivanti dalla risincronizzazione quotidiana e stagionale di tutto il sistema neuroendocrino-ormonale. È il """"miracolo della melatonina"""", in realtà un programma di ricerca scientifica che dura da quarant'anni, i cui risultati vengono illustrati in questo libro-intervista da Walter Pierpaoli, il protagonista di questa straordinaria avventura."" -
Ho sognato gli arcobaleni
Cinque racconti per altrettante tematiche sociali ""forti"""" che vedono protagonisti soprattutto i bambini che hanno la straordinaria capacità di leggere la realtà con occhi limpidi e incoraggiano a pensare che un'altra scelta di vita è possibile. In tempi come questi, c'è un gran bisogno di valori autentici, di speranze, di sogni perché """"non esistono luoghi troppo vicini o troppo lontani ma solo orizzonti a misura del nostro coraggio""""."" -
Comparare per scegliere. Le aspettative della comparazione tra globalismo e glocalismo
La cultura umana è in evoluzione, in trasformazione, cosa connaturata alla stessa sua natura che è strutturalmente dinamica, in relazione al dinamismo umano, ma, nell'attuale sistema esistenziale, si sta creando una divaricazione tra l'uomo e la sua cultura, che pare inarrestabile ed inarginabile e si assiste, impotenti, alla estraneazione dalla nostra fonte di identità, che sembra allontanarsi dalle vicende umane. La cultura è una manifestazione di presenza dell'umanità che ne denota il cammino e la cognizione del percorso, in ogni occasione in cui l'esistere ha compiuto, compie e compirà i suoi atti. Oggi è difficile non notare come, a tutti i livelli, non ci sia uniformità nella sostanza e nella presenza dei sistemi culturali, che sono, da sempre, contenuto e contenitore delle ragioni e dei significati delle categorie, dei modi di essere, dei comportamenti, delle forme sociali, tramite i quali si crea un rapporto interattivo consolidato, non solo nella prassi, ma nelle affermazioni più alte e sublimi che l'esistenza umana può esprimere e creare, in una continua interazione tra artefice e fruitore, che si identificano nella persona creatrice e fruitrice della sua cultura. -
Quale didattica
"La premura con la quale gli educatori, ma anche i genitori dei bambini in età scolare, discutono della mente si arricchisce ogni giorno di più di nuove riflessioni che scaturiscono dalle ricerche scientifiche condotte in tre campi decisivi: quello dei processi cognitivi, quello della neurobiopsicologia, quello delle neuroscienze. Questa situazione che sostiene a maggiore ragione la necessità di un aggiornamento continuo, anche con letture mirate oltre che con seminari e conferenze di esperti, è tuttavia costantemente aperta, nel senso che ogni proposta che viene avanzata sul piano didattico, non ultima quella di porre a fondamento della didattica le neuroscienze - di qui il nome di neuro didattica -, non può mai dirsi definitiva ed assoluta tanto è vero che, quantunque allargato, il campo delle scienze umane è sempre attuale e vivo."""" (L. Rosati)" -
La rete intertestuale. Percorsi tra testi, discorsi e immagini
In questo lavoro si cerca di introdurre il lettore al concetto di intertestualità, partendo dalla sua origine nel contesto della ricercaletteraria, e cercando di esplorare alcune delle possibili sue estensioni ad altre forme di espressione o media. Evidentemente si tratta solo di una prima esplorazione che, proprio sulla base del concetto stesso di intertestualità e del termine ad esso correlato di interdiscorsività, vuole quantomeno invitare i lettori a cercare altri testi e a proseguire partendo da qui la propria personale ""caccia intertestuale""""."" -
Donne e delitti
«Le figure femminili che popolano i racconti di Giuliana Colella, anche quelli che abbiamo voluto definire ""gialli"""", sono estremamente umane e attuali: donne che lottano per la sopravvivenza della loro identità, della loro integrità fisica, morale e psicologica, e non esitano a cercare vie d'uscita alla disperazione che le avvince, anche a costo di pagare un caro prezzo per quella che l'universo maschile, o meglio maschilista, considera una insubordinazione nei confronti di regole codificate dall'uso sociale».(dalla prefazione di Rina Gambini)"" -
Accordi armonici. Modernità di Honoré de Balzac
Come scrisse Marcel Proust un secolo dopo, tutti i personaggi balzachiani hanno una vita propria, ma sono il loro linguaggio specifico, e i loro gesti, a esprimerla, e il loro ritorno, da un romanzo all'altro (valga per tutti l'esempio di Godefroid dei Proscrits che ""ritorna"""" nel protagonista dell'ultimo romanzo, L'Envers de l'histoire contemporaine, compiuto nel 1848), oltre che una luce retrospettiva, getta anche una nuova e diversa modernità alle storie che raccontano e da cui sono raccontati."" -
Venti
"È tardi. Nel muovere grazioso di fanciulle offertesi alla luce come foglie, nella schiumosa scia dell'aeroplano, che azzurro traccia e lenta si dissolve,muto rimpianto sei di primavera, sabbia sottile scorsa tra le dita; grandi passi ha la vitae frettolosi.""""" -
Donne in viaggio sulla via della scrittura
La francese Anne-Marie du Bocage, l'inglese Hester Lynch Piozzi, la tedesca Sophie von La Roche: tre donne del Settecento, viaggiatrici e scrittrici che conquistano la loro indipendenza viaggiando e che viaggiando diventano scrittrici di fama. Tre donne che non si conoscono, eppure si sentono affini, collegate da una stessa genealogia, tanto che due di esse scelgono la più affermata e anziana, la francese, come modello di emancipazione e di scrittura. Tre donne che viaggiano in modo diverso rispetto al classico Grand Tour riservato al genere maschile. Tre donne che guardano in modo diverso luoghi, persone, cose. Tre donne che con la penna creano un mondo dove la diversità è un vanto, in cui vivono donne diverse che non corrispondo al cliché sul 'bel sesso', donne libere nel movimento, libere nel modo di pensare. Chiunque legga l'analisi che Claudia Schlicht compie dei loro rendiconti di viaggio non può non imbarcarsi, a sua volta, in questa loro avventura che è prima di tutto un'esperienza di libertà. -
La famiglia. Una cultura delle relazioni
Lo scenario sociale e culturale in cui è nato il nuovo millennio interroga la famiglia circa la propria identità. Dal punto di vista delle dinamiche familiari assistiamo ad una pluralizzazione dei sistemi esistenti sotto molteplici aspetti: quello socio-demografico, quello della relazione familiare e quello della tipologia dei matrimoni. Accanto alla famiglia ""normocostituita"""" si aprono un varco le """"nuove famiglie"""" che, richiedendo un riconoscimento giuridico oltre che sociale, ci interrogano sui grandi temi etici e morali che fondano la nostra civiltà e aprono nuovi spazi di riflessione pedagogica."" -
«... O forse il tempo siamo noi». Storia di un percorso di pensiero: un gruppo di bambini e la loro maestra si raccontano
"Sai maestra, mi sono accorta che quando facciamo le conversazioni è come se non è importante che il tempo passa o non passa, quando pensiamo il tempo è con noi...o forse il tempo siamo noi"""". Mi fermo a riflettere su questa _scoperta' di Tea: il tempo, questo nostro tempo, esiste in relazione al senso che noi diamo al nostro esistere... E l'importanza della scoperta è suggellata da quell'apertura al dubbio che ne fa sublime materia di ulteriore dibattito: """"Forse il tempo siamo noi"""". """"Forse"""", cioè a dire: che ne pensate? Così mi sorprendo a paragonare il pensiero degli adulti-filosofi a quello dei miei alunni-filosofi, e a trovarli non solo affini, ma contigui, il pensiero di Tea mi sembra incredibilmente andare ancora più in profondità, proporre un ulteriore punto di vista nell'esprimere la genuina emozione del sentire il tempo come dimensione di senso che si crea all'interno del pensare insieme. """"Il tempo siamo noi"""" perché quando pensiamo non è importante se esso scorre o non scorre. Forse, semplicemente, si dilata." -
Manoscritti filosofico-politici. La vocazione critica del pensiero
Scomodando e parafrasando il buon vecchio Marx, i Manoscritti filosofico-politici nascono da un desiderio: rappresentare, come recita il sottotitolo, la vocazione critica del pensiero. Di un pensiero che attraversa grandi autori e grandi temi, che tenta di far (ri)vivere alcuni lembi dell'opera di Rousseau ed Hegel, di Simmel, Gadamer e Habermas, che si serve in parte dell'acuta interpretazione di Antonio De Simone, chedai conflitti dell'identità alla teoria dello Stato, dal denaro mezzo divenuto fine alla società postdeontica, dalla guerra alla globalizzazione mai governata dalla politica, vuole offrire la testimonianza di un percorso di studi e di approfondimento di ricerca. -
EDUC-AZIONE. Misurarsi con le diversità nei sistemi di apprendimento
Partendo dall'analisi della contemporaneità in cui le migrazioni, la rivoluzione digitale nelle comunicazioni, il pluralismo, le integrazioni, la formazione di identità complesse e plurime a livello globale generano situazioni sempre più intricate e dense di conseguenze sul piano educativo e formativo, il volume sviluppa una riflessione pedagogica tesa non solo a descrivere i processi complessi che determinano il fenomeno migratorio ma anche ad approfondirne le ricadute sul piano pedagogico, educativo, culturale e relazionale. Approfondisce, altresì, il concetto di competenza relazionale intesa come allenamento delle capacità di ascolto, di scambio, di consapevolezza della nostra intersoggettività; della capacità di ""migrare, di allenare la nostra mente al viaggio, ai passaggi, alle transizioni; di costruire la nostra identità al plurale."" -
Pensare Georg Simmel. Eredità e prospettive
L'opera di Georg Simmel, protagonista del pensiero filosofico e sociologico del Novecento, permane al centro del dibattito nelle scienze umane e sociali anche agli inizi del XXI secolo, come dimostrano le iniziative di studio per il centenario di ""Soziologie"""" (1908-2008). In un significativo momento di revisione critica dei paradigmi della sociologia, questo volume ri-pensa il contributo simmeliano come risorsa teorica e metodologica per la comprensione della società contemporanea. Mettendo a frutto l'eredità in contanti che il grande berlinese ci ha consegnato, si aprono prospettive interpretative di rilievo su temi cruciali della vita sociale odierna, tra i quali: crisi del legame sociale; individualismo e relazionalità; denaro ed economicismo; inclusione ed esclusione sociale; conflitto e potere; inganno, segreto e fiducia; società globale e postmodernità. A riflettere sull'eredità e le prospettive del pensiero simmeliano sono Maria Caterina Federici, Marta Picchio, Fabio D'Andrea, Sonja Cappello e Raffaele Federici: dalle loro pagine emerge quanto sia ancora cogente l'incidenza di Simmel, un classico nostro contemporaneo."" -
L' oltre
Questo piccolo libro di Adelaide Susta è una protesta contro la morte e una dichiarazione d'amore. Dedicato al marito scomparso, Domenico, fa propria la sentenza del Cantico dei cantici: ""Forte come la morte è l'amore"""". Estremo, inarrestabile e inconsolabile, capace di far saltare i confini fra cielo e terra, questo amore senza remissione sa oltrepassare i limiti imposti dall'""""ultima nemica"""" e ci consegna a una speranza irremovibile."" -
Se la tradizione orale lascia un segno... Filastrocche e proverbi. Frammenti di una saggezza antica
Se la tradizione orale lascia un segno... è una riflessione interdisciplinare letteraria, sociologica e storica sull'origine ed esistenza di quella che in parte viene definita ""memoria e tradizione popolare"""". Vuol essere anche una ricerca documentata su alcune """"contaminazioni"""" musicali o letterarie che, da semplici composizioni tramandate oralmente, hanno arricchito e, in un certo senso, nobilitato il genere, nato nella cosiddetta """"notte dei tempi"""", in forme semplici, ma determinanti per porre al centro dell'attenzione degli studiosi e del pubblico l'insostituibilità della """"parola"""" e la fascinazione del racconto, unite alla prevalenza nella contemporaneità dei processi di comunicazione."" -
I microstati nel sistema internazionale. Considerazioni politiche e strategie di sopravvivenza
Che cosa hanno in comune l'isola di Nauru e la Federazione Russa? Nulla, tranne il fatto di essere entrambi Stati indipendenti. Probabilmente tutti gli abitanti di Nauru non riempirebbero un sobborgo di Mosca, ma gli scranni delle Nazioni Unite sanciscono un'eguaglianza formale che non può non lasciare perplessi. Le relazioni internazionali, l'economia, la geopolitica ed altre discipline si sono da sempre interessate prevalentemente ai grandi attori del sistema internazionale, ignorando quei minuscoli puntini sulla mappa geografica che pure rappresentano degli Stati ampiamente riconosciuti. Questo lavoro si prefigge di colmare una lacuna del panorama accademico italiano per avviare un primo dibattito sul tema, analizzando criticamente certe caratteristiche politiche ed economiche che sono peculiari dei microstati, dopo averne altresì discusso una complessa ma necessaria definizione.