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Giordano Bruno e la filosofia moderna. Linguaggio e metafisica
«Qua Giordano parla per volgare, nomina liberamente, dona il proprio nome a chi la natura dona il proprio essere»: aprendo lo Spaccio de la bestia trionfante, Giordano Bruno afferma a chiare lettere l'intenzione di impiegare un linguaggio aderente alla realtà delle cose, ponendo fine alla frattura tra res e verba che ha trascinato il mondo nel caos e nella decadenza. Il messaggio rinnovatore di cui il Nolano si sente portatore implica quindi la necessità di plasmare una lingua nuova, capace di esprimere l'infinita ricchezza di una natura divina e in perenne mutamento. Frutto di un'indagine a tutto campo sull'intero corpus bruniano e sulle sue fonti - antiche, medievali, rinascimentali - le pagine che seguono si propongono di ripercorrere, attraverso venti voci concepite come veri e propri saggi monografici, i concetti cardine dell'indagine filosofica bruniana, consentendo al contempo di illuminare il ruolo decisivo che la Musa Nolana occupa nella nascita del lessico metafisico moderno. -
Un corpo sulla spiaggia
Il commissario Van Veeteren, distrutto dal dolore per l'assassinio del figlio si è ritirato dalla polizia e gestisce una libreria antiquaria, mentre continua, forse, a scrivere il suo romanzo... Così a salire alla ribalta è l'ispettrice trentaduenne Ewa Moreno, unica donna in forze alla polizia di Maardam. Seppure in partenza per una romantica vacanza al mare con il fidanzato, a Ewa viene chiesto di andare a interrogare un criminale che dice di voler parlare solo con lei. Durante il viaggio in treno per svolgere questo incarico, Ewa si trova seduta di fronte una ragazza in lacrime e mentre tenta di consolarla, riceve le sue confidenze. Mikaela, diciotto anni appena compiuti, sta andando a conoscere il padre per la prima volta nella sua vita. L'uomo è ricoverato in un ospedale psichiatrico, e la figlia è turbata per l'incontro che la aspetta. Questo banale episodio si rivelerà una fatale coincidenza: dopo la visita al padre la ragazza scompare ed Ewa Moreno comincia a indagare. Il caso a poco a poco la coinvolge sempre di più e quella che doveva essere una vacanza si trasforma in un'indagine nel passato, sulle tracce di una ragazza trovata cadavere sedici anni prima, proprio quando il padre di Mikaela era stato rinchiuso in manicomio... -
Un medico all'opera
Racconti di provincia, tra il Po e la città di Parma. Le storie accadono durante la piena del fiume e sono tanto incredibili da non sembrare vere: presenza di fantasmi di preti nelle chiese; bare aperte che galleggiano; personaggi che vivono segregati in casa mentre l'acqua ristagna per giorni. Questi eventi si verificano nella Bassa, mentre in città, a Parma, rivivono racconti dove lo scherzo o la burla feroce sono all'ordine del giorno. Una prostituta nana deve sbarazzarsi del cadavere di un suo facoltoso cliente, uno dei maggiori industriali della città, morto in circostanze imbarazzanti; il medico del Teatro Regio racconta fatti e misfatti di cantanti e musicisti prima dello spettacolo... -
La città del diavolo
Nei giorni dell'autunno del 1975, mentre la Spagna intera segue con trepidazione il susseguirsi dei bollettini medici che scandiscono l'agonia del generalissimo Francisco Franco, a San Esteban, piccolo villaggio della Mancha vicino a Toledo, un giovane sacrestano appena giunto in paese, don Alberto, ritrova, fuori dalla porta della chiesa il cadavere di una giovane donna nuda. Si tratta di Clara, una ragazza madre anticonformista e spregiudicata, sospettata di far parte del clandestino Partito Comunista. Con l'aiuto del suo chierichetto Ricardo, compagno di classe di Mercedes, figlia dell'assasinata Clara, don Alberto darà vita a una sua indagine privata e dilettantesca, parallela a quella della Guardia Civil; e finirà per mettere a soqquadro il piccolo villaggio, smascherandone meschine ipocrisie e grandi orrori, ambiguità e vizi segreti. In questo modo, mentre dall'estero arrivano le notizie dell'assassinio di Pasolini e della Marcia Verde nel Sahara, l'omicidio di Clara assume lentamente i contorni di un sacrificio quasi rituale, una cerimonia espiatoria che vuole essere anche metafora di un'epoca che finisce e di un'altra (quella della Spagna di oggi) che comincia all'insegna di un mistero e di un'incognita. -
Corpo di donna
"Amare i corpi... amare la vita"""": è il messaggio lapidario che apre questo libro di Alina Reyes che, nello stile vivace e anticonformista che le è proprio, racconta le sue passioni, le sue esperienze, i suoi incontri con altri corpi. Ne emerge la riflessione di una donna, piena di ironia, sul piacere, l'amore, la scrittura, la sofferenza, oltre che su pulsioni e fantasie spesso inconfessabili. In queste pagine Alina Reyes indaga senza tabù l'intimità e il desiderio e guarda al corpo non come a una macchina, a un oggetto che possediamo, ma a quel complesso di carne, sangue, pelle che noi siamo: tutto dev'essere amato e """"animato"""", affinchè prenda vita e non resti solo un'illusione. Per questo l'autrice da voce ad alcune parti del suo corpo che, lungi dall'essere pezzi intercambiabili e muti, raccontano i loro sogni, rivelandoci desideri nascosti e gioie, ai nostri occhi familiari e insieme sorprendenti. Alina Reyes si fa esploratrice di questa terra per certi versi ancora sconosciuta e ne ricostruisce via via la storia, rifiutando un'idea di piacere stereotipata, in una ricerca che spazia di volta in volta dall'intimo all'universale." -
Cronache dal Cono Sud
In questi brevi e densi testi, scritti tra la primavera del 2005 e il dicembre del 2006, quando muore Pinochet, a tratti pare di procedere lungo una galleria degli orrori. L'ombra cupa del Generale e della sua famiglia rapace aleggia ancora sul Cile e sui ricordi di chi ha conosciuto in prima persona la crudeltà del tiranno, e ora assiste alla sua scomparsa. Fantasmi di intolleranza serpeggiano per le strade della pur civile Francia e sollevano la protesta degli emigrati, a testimonianza del fatto che nessun luogo geografico ha l'esclusiva sulle prevaricazioni. Fanno rabbia l'ingiustizia e la prepotenza a chi si è sempre battuto per una società a misura d'uomo. Tuttavia, in questa lucida disamina del mondo attuale, all'autore non viene mai meno la voglia di recuperare l'ottimismo. La speranza di una svolta c'è sempre. La incarnano un presidente donna alla guida del Cile, Michelle Bachelet; gli studenti in lotta, che rivendicano un sistema d'istruzione basato sulla qualità dell'insegnamento; i cileni che, dai più sperduti angoli del paese, hanno esercitato il diritto al voto, dando prova di maturità nelle scelte. -
Absurdistan
Ecco a voi Misha Vainberg, il figlio dell'uomo che occupa la milleduecentotrentottesima posizione nella classifica dei più ricchi della Russia: le sue passioni sono il cibo e l'alcol, la musica rap e tutto ciò che ha a che fare con New York, la città che ha dovuto lasciare per ragioni legate al comportamento violento di suo padre. Misha è un uomo troppo grasso, che dall'America - dopo essere transitato nel paese natale del padre -approda in una nazione troppo piccola, l'Absurdistan; il suo è un assai strano esilio, lontano dalla sua patria adottiva, con sempre meno speranze di riuscire a tornarci. Proprio mentre sta cercando di procurarsi un passaporto di nazionalità belga per fuggire da lì, nella piccola nazione dell'Absurdistan scoppia anche una guerra civile e Misha si trova catapultato in un mondo grottesco, in cui gli tocca diventare Ministro degli affari interculturali, alle prese con il petrolio, con l'amore, con un mondo in cui sembra impossibile aspirare a una vita normale... -
Lavorare piace
Un libro sulla poesia del lavoro, questo il filo rosso che attraversa il nuovo libro di Alain de Botton. Nell'introduzione l'autore ci offre una sorta di dichiarazione d'intenti, paragonando la sua opera a uno di quei dipinti settecenteschi che ritraevano scene di vita quotidiana, città brulicanti di uomini e donne al lavoro. De Botton, come dichiara lui stesso, vuole scrivere un inno all'intelligenza, alla peculiarità, alla bellezza e all'orrore dei moderni luoghi di lavoro e del lavoro in sé che, ambiziosamente, si pone, insieme all'amore, come una delle principali fonti del senso della vita. Capitolo dopo capitolo de Botton ci offre dunque una panoramica di lavori più o meno avventurosi, dall'impiegato al ricercatore scientifico, mostrandocene aspetti positivi e negativi, sempre mosso dalla curiosità di scoperta di un mondo che, dietro una facciata semplice, se non banale, nasconde aspetti vari e complessi. -
L' antenato sotto il mare. Un viaggio lungo la frontiera sommersa
Quando pensiamo al nostro vivere nel mondo oggi, spesso ci immaginiamo come naufraghi, incapaci di mantenere una rotta, persi tra i relitti di una storia che sembra sfuggire sempre di più alle nostre memorie. Ed è proprio alla ricerca e all'interno di quei relitti che Pietro Spirito ci conduce in questo libro: non solo metaforicamente, ma fisicamente. Calandosi in fondo al mare nel punto più a nord del Mediterraneo, lungo l'ideale frontiera sommersa del Golfo di Trieste dove da secoli si scontrano e si mescolano genti, lingue e culture, ci mette di fronte a ruderi e rovine nelle quali osserviamo non solo il nostro passato, ma il nostro futuro: perché i relitti predicono la caduta di regni e imperi, ricordano la futilità delle aspirazioni umane, rappresentano la caducità di ogni destino. Il racconto parte dalla visita sottomarina ai resti degli insediamenti romani diventati una piccola Atlantide. Prosegue con un'immersione sul brigantino Mercurio, affondato durante la battaglia navale che nel 1812 costò a Napoleone l'egemonia nell'Adriatico. E poi, spostando in avanti il cursore del tempo, con un tuffo tra i fantasmi del piroscafo Baron Gautsch, della corazzata Wien, di un bombardiere americano, di una flottiglia di minisommergibili della Marina tedesca, arrivando fino al giallo di un marinaio morto a bordo della sua nave in disarmo nel 1971. Un mondo in cui si annida il catalogo di ciò che è stato perduto per essere ritrovato. -
Del racconto e dintorni
Convinto da sempre che le etichette e i generi letterari fossero sull'orlo di ""una strepitosa bancarotta"""", Julio Cortázar non si limitò a scrivere racconti, romanzi ibridi e """"non lineari"""" o libri in cui mescolava saggi, poesie, racconti, citazioni, frammenti biografici. Jaime Alazraki, il curatore di uno dei tre volumi dell'opera critica dell'autore argentino, ha sottolineato che, fin dagli esordi, """"molto prima dei """"Quaderni di Morelli"""" inclusi ne """"Il gioco del mondo"""", per Cortázar raccontare e teorizzare sullo strumento espressivo costituivano il dritto e il rovescio di una stessa operazione"""". Perciò, i """"saggi"""" qui scelti e riuniti (che a volte non sono facilmente comprimibili nel """"genere"""" e che abbracciano sia tematiche strettamente letterarie sia i rapporti tra letteratura, politica e storia) forniscono una chiave per accedere con maggiore cognizione di causa all'opera di Cortázar e alle sue scelte politiche ed esistenziali."" -
La moglie
Nati a quindici mesi di distanza in un sobborgo di Calcutta negli anni tormentati dell'indipendenza indiana, i fratelli Subhash e Udayan si somigliano al punto che perfino i parenti li confondono tra loro, ma sono anche l'uno l'opposto dell'altro. Subhash, silenzioso e riflessivo, cerca di compiacere i genitori esaudendo ogni loro richiesta; Udayan, ribelle ed esuberante, non fa che mettere alla prova il loro affetto. Così, quando sul finire degli anni Sessanta nelle università bengalesi si diffonde la rivolta di un gruppo maoista contro le millenarie ingiustizie subite dai contadini, Udayan vi si getta anima e corpo, pur consapevole dei rischi; Subhash invece se ne tiene alla larga e preferisce partire per gli Stati Uniti. I loro percorsi sembrano divergere inesorabilmente: Subhash intraprende una tranquilla carriera di studioso in una cittadina sulle coste del Rhode Island, mentre Udayan, contravvenendo alle tradizioni, sceglie di sposarsi per amore con Gauri, una giovane studentessa di filosofia, affascinata dal suo carisma e dalla sua passione. Poi la tragedia irrompe, improvvisa e distruttiva. Quando Subhash scopre cosa è accaduto a Udayan nella spianata dove da bambini trascorrevano intere giornate a giocare, si sente in dovere di tornare a Calcutta per farsi carico della sua famiglia e curare le ferite causate dal fratello, a partire da quelle che segnano il cuore di Gauri. Questa donna indipendente e forte, insieme alla bambina che porta in grembo, diventa il simbolo del legame indissolubile tra i due fratelli e assume un ruolo centrale in una storia travolgente di sentimenti e di abbandoni, di fughe e ritorni. Perché questo è un romanzo che definisce con straordinaria limpidezza i sentimenti nella loro complessità, nella loro capacità di lacerare, di provocare conflitti ma anche di comporli. E «la moglie» è, in questo, la figura più rappresentativa, quella che assume un valore fortemente emblematico. -
Visioni sacre e morali
Amatissime da Giacomo Leopardi e Vincenzo Monti, le ""Visioni sacre e morali"""" di Alfonso Varano furono uno di quei testi capaci di raccogliere intorno a sé, nel proprio tempo, una mole davvero impressionante di consensi ed entusiasmi. Suddivise in dodici ampi capitoli in terzine, si pongono fin da subito (per i temi trattati e l'impianto narrativo) in contatto e in competizione con la """"Commedia"""" dantesca, anche se ne accentuano in maniera sensibile la cupezza delle immagini e il carattere macabro delle raffigurazioni. Anticipatrici di un certo gusto romantico per il gotico, le terzine di Varano sono anche la chiusura della stagione italiana del barocco, di cui condividono lo slancio controriformistico e la visione fortemente negativa del male e del peccato."" -
Il diavolo nel deserto
Musa è un abile mercante senza scrupoli, venditore di oro e tessuti, ricco e con una moglie giovane, Miri. Quando Musa si ammala in pieno deserto, resta soltanto lei ad accudirlo nella sua tenda, nella speranza che il suo uomo muoia il più presto possibile. Intorno a loro, pochi altri personaggi che il deserto ha chiamato a sé; e poi, apparizione improvvisa, un giovane viandante che approfitta della frugale ospitalità di Musa e poi, con un semplice tocco delle mani, lo guarisce. È Gesù, al primo dei suoi quaranta giorni nel deserto. E Musa, da lui guarito, non è altri che il diavolo: goloso, prepotente, avido di denaro e sensuale. Da quel momento Musa farà di tutto per convincere Gesù a uscire dalla sua grotta. E nei suoi tentativi Jim Crace rilegge, con eccezionale abilità, un episodio evangelico misterioso, in cui si rivela tutta l'umanità e la fisicità di un Cristo quasi adolescente. -
La sorella di Cleopatra
Nella mitica città di Callimbia, dove si dice che Berenice, sorella di Cleopatra avesse tentato di sedurre Antonio, si incrociano i destini di Lucy Faulkner e Howard Beamish. Lei è una giovane e combattiva giornalista in missione, lui un paleontologo di fama internazionale. Entrambi inglesi, sono diretti a Nairobi quando il loro aereo viene dirottato e vengono fatti prigionieri della misteriosa dittatura di Callimbia: i cinque giorni trascorsi insieme da segregati, con l'incubo delle violenze subite e di una possibile tragedia finale, sono anche l'occasione per un incontro autentico e un vero bilancio della loro esistenza. E forse anche una paradossale spinta verso un futuro nuovo che li possa attendere al di là di quella insostenibile e claustrofobica prigionia... -
Marionette del destino
Un affresco storico con al centro un percorso di educazione sentimentale: Willie, appena adolescente, vive la lotta per l'indipendenza dell'Irlanda sulla sua pelle e su quella della sua famiglia, un tempo benestante e tollerante, ormai caduta in rovina a causa della guerra civile che ha insanguinato il loro paese. Nella loro storia familiare, in quella di chi è morto come di chi è sopravvissuto, William Trevor dipinge un affresco storico che racconta tutto il dolore e la sofferenza dell'Irlanda. -
Badenheim 1939
Il libro è la storia del silenzio surreale che precede la catastrofe. Il silenzio è quello di Badenheim, una località di villeggiatura austriaca, frequentata soprattutto da agiate famiglie borghesi di origine ebraica, nell'estate del 1939; la catastrofe è quella dei campi di concentramento, che si annuncia sempre più incombente e imminente, ma che viene con ostinazione negata da coloro che sono destinati a subirla. A Badenheim tutto continua come sempre, come nelle estati precedenti, come se anche nel 1939 fosse possibile godersi le vacanze: balli, feste, innamoramenti, persino il festival delle arti. E non servono a nulla le voci insistenti di trasferimenti di massa in Polonia, gli ambigui controlli sanitari a cui gli ebrei vengono sottoposti e tutti gli altri segnali che l'estate alla vigilia della Seconda guerra mondiale porta con sé. Sono pochi coloro che davvero realizzano ciò che sta inesorabilmente avvenendo; pochissimi quelli che perdono, comprensibilmente, la testa; gli altri, la gran parte, insistono a negare l'evidenza, a proseguire in un cieco ottimismo che li spingerà a non voler vedere fino all'ultimo, fino al giorno in cui un treno con destinazione sconosciuta arriverà proprio a Badenheim... -
Aspettando il Mahatma
Un romanzo d'amore la cui trama segue l'evolversi degli eventi che hanno segnato l'indipendenza dell'India e insieme rievoca la figura del Mahatma Gandhi. Tutto comincia con Sriram, un ingenuo sognatore abituato a vivere nel guscio protettivo della famiglia, che scopre l'arrivo del Mahatma grazie a una giovane donna bella e agguerrita. L'affascinante Bharati, figlia adottiva di Gandhi, lo converte al suo credo; e così più per amore che per convinzione, Sriram sposerà la causa del ""guru"""" in missione nei piccoli villaggi dell'India."" -
Il giovane sbirro
Quando ha deciso di entrare in polizia, Ferraro? Qual è stato il primo morto che ha visto nella sua carriera di poliziotto? Quando ha incontrato per la prima volta il suo collega Augusto Lanza? Perché si è separato dalla moglie? Molte erano le domande lasciate in sospeso da Biondillo sul passato del suo personaggio preferito. Questo romanzo risponde a tutte, raccontando gli anni di apprendistato nella polizia del futuro ispettore Ferraro, in una sorta di album di ricordi e di fotografie dove ogni storia, ogni inchiesta, ogni incontro lo segnano e lo trasformano. Lo seguiamo dalle prime esperienze nelle valli alpine, quando è un giovane marito alle prese con la nascita della figlia, al trasferimento sulle volanti a Milano, dove ritroviamo amici a cui siamo già affezionati, come Don Ciccio e Mimmo O' Animalo. Non sempre Ferraro trova una soluzione alle sue indagini, così come alla sua vita privata, ogni giorno più compromessa, mentre è alla ricerca di Kledy, un immigrato albanese, scomparso misteriosamente e in realtà finito nelle reti di una giustizia incomprensibile e assurda. -
Delitti in provincia
La provincia ha una grande vitalità, nel bene e nel male. Forti e spesso avventurose spinte culturali, ma al tempo stesso un malessere che può sfociare in disagio tangibile e manifesto. A volte in orribili delitti. Schiacciate tra la campagna e le metropoli, di cui subiscono il fascino sentendosi ""distanti"""", le piccole città vivono spesso in modo più pressante la distorta ansia di successo e di protagonismo dei nostri anni. Cercano di riprodurre i miti delle grandi città, assumendone i difetti senza averne i vantaggi. Difficile e certamente sbagliato trarne delle conclusioni, ma è un fatto - la cronaca recente lo testimonia - che i più orrendi delitti familiari vengono commessi nelle piccole città o addirittura nei paesi. E non di rado è proprio nelle province che le grandi organizzazioni criminali infilano i loro tentacoli, al riparo dalla ribalta dell'informazione nazionale. L'antologia porta alla luce questo mondo sommerso, svelandone insieme ai lati oscuri gli aspetti più trascurati: dalla Pordenone di Tullio Avoledo alla Montecatini di Emiliano Gucci, dall'entroterra ligure di Marino Magliani alla Ravenna di Gianluca Morozzi, dalla Viareggio di Divier Nelli alla Sicilia profonda di Domenico Seminerio, dalla Parma di Valerio Varesi alla Massa Carrara di Marco Vichi, con un'incursione oltre frontiera nella Svizzera ticinese di Andrea Fazioli. Dopo le """"Città in nero"""", altri nove noir d'autore che raccontano un'Italia poco conosciuta, al di là degli stereotipi."" -
Spettacolo. Testo francese a fronte
Pubblicato nel 1951, ""Spettacolo"""" è una delle opere più ambiziose e articolate di Prévert, una sorta di summa di gran parte della sua produzione letteraria. Giocando sull'imprevedibile ma calibrato avvicendarsi di poesia e teatro, così come sulla commistione tra i registri lirico, grottesco e satirico, il poeta francese mette in scena lo spettacolo del mondo e della vita, con le sue contraddizioni e le sue infelicità, ma anche i suoi gesti di rivolta e i suoi momenti di gioia. Al di là di ogni stereotipo e luogo comune superficialmente accettato, ciò che la ricerca artistica dell'autore francese propone è, come sempre nelle sue opere migliori, l'impellente necessità di restituire dignità all'umano e di opporsi a tutto ciò che lo vorrebbe avvilire o negare. E l'arma più efficace e tagliente che il poeta possiede è proprio il linguaggio: un potente grimaldello in grado di scardinare falsità e finzione per rivelare i segreti e le autentiche bellezze del mondo.""