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L' ultimo testamento della sacra Bibbia
James Frey non è come gli altri scrittori. È stato accusato di essere un bugiardo. Un impostore. Un traditore. È stato definito un salvatore. Un rivoluzionario. Un genio. I lettori gli hanno fatto causa. Gli editori americani lo hanno dato in pasto ai media senza difenderlo. Per un po' si è sentito costretto a lasciare l'America. Ciò che fa paura a molti è che Frey gioca con la verità, sempre sulla linea sottile tra fatti e finzione. Ora ha scritto il suo romanzo più rivoluzionario, più controverso. Che cosa fareste se scopriste che il Messia è vivo? Oggi. A New York. Che fa l'amore con uomini e donne. Che pratica l'eutanasia ai morenti e guarisce i malati. Che sfida i governi e condanna l'ordine religioso. Che cosa fareste se vi capitasse di incontrarlo? Se cambiasse la vostra vita. Gli credereste? ""L'ultimo testamento della sacra Bibbia"""". Vi sconvolgerà. Vi ferirà. Vi farà paura. Vi farà arrabbiare. Vi farà pensare in modo diverso. Vivere in modo diverso. Vi aprirà gli occhi sul mondo in cui viviamo. Abbiamo aspettato duemila anni l'arrivo del Messia. Lui era qui. Questo libro racconta la sua storia."" -
Edipo a Stalingrado
Berlino, fine anni Trenta. Il barone prussiano Traugott (""Sperindio"""") von Jassilkowski, sprovvisto di antenati illustri e ossessionato da una madre borghese che di nome - e non solo - fa Bremse (""""freno""""), affronta con caparbia determinazione la sua scalata sociale, complici l'intraprendente proprietaria della pensione in cui alloggia e un matrimonio d'interesse con la bella e disinibita erede di un industriale produttore di armi. Ma è solo l'inizio, perché il mai superato complesso edipico che affligge il barone e le nevrosi che ne conseguono procurano ai due sposi novelli non pochi guai. Provvidenziale giunge quindi la chiamata alle armi: Polonia, Francia, e poi Stalingrado, che regala all'improbabile eroe gli onori di un finale aperto e inatteso. A dir poco rocambolesche, le vicende di Traugott von Jassilkowski ricordano molto da vicino quelle di Rezzori (Berlino alla vigilia del secondo conflitto mondiale, l'alloggio nella pensione di un'aristocratica decaduta, la collaborazione a riviste illustrate...), ma """"Edipo a Stalingrado"""" è molto più di un'autobiografia romanzata. E un affresco corrosivo e nostalgico di un'epoca, una città e un ceto sociale che, ignaro e apolitico, continua a perpetuare e a difendere i propri ideali, riti e privilegi, alla vigilia di un evento che ne decreterà il tramonto. Con uno scritto di George Grosz."" -
Tutta colpa dell'acido
A seguito di un'invasione aliena, la comunità internazionale affida le sorti della Terra a un gruppo di ultras scozzesi che ha iniziato gli aggressori alle delizie del tabagismo. E come al solito finisce tutto a tarallucci e acido. Albert Black, bigottissimo insegnante di religione ormai a riposo, va a Miami per riflettere sulla precarietà della vicenda umana, irrimediabilmente segnata dalla presenza del maligno. Ma qui incontra per strada due ex allievi molto speciali (Gas Terry e N-Sign, protagonisti di ""Colla"""") e nel volgere di una serata si trasforma nel formidabile DJ Black. La domenica del derby, Malky rischia di perdere il fischio d'inizio perché sua moglie finisce sotto il treno. Tra ambulanza e bambini che strillano, la giornata sportiva sembra compromessa: meno male che la partita finisce zero a zero. Sono solo alcuni degli spunti narrativi di """"Tutta colpa dell'acido"""", che riunisce una serie di racconti di Irvine Welsh composti nell'arco di un decennio, a partire dai primi anni Novanta. Cinici o indifesi di fronte alla spudorata incommensurabilità del mondo, i protagonisti di queste storie sono sempre animati da una scrittura fresca e ispirata, carica di quell'irresistibile forza esilarante che redime ogni peccato nell'universo amaro dell'autore di """"Trainspotting""""."" -
Pratiche applicazioni di un dilemma filosofico
Isabel Dalhousie, filosofa e investigatrice, è ormai soprattutto una mamma premurosa, attenta alle esigenze del suo piccolo Charlie, di un anno e mezzo. Ma Isabel non può tirarsi indietro quando c'è da aiutare un'amica, Stella Moncrieff, il cui marito Marcus non osa più nemmeno uscire di casa, depresso e in preda alla vergogna. Medico specializzato in malattie infettive, Marcus è accusato di aver causato - con un parere errato su un nuovo farmaco - la morte di un paziente, e rischia così di perdere carriera e cattedra universitaria. È assolutamente necessario che Isabel ne sappia di più, anche perché l'assistente del dottor Moncrieff sembra nutrire un notevole astio nei suoi confronti... E poi c'è da gestire la gastronomia (e soprattutto il complicato commesso Eddie) della nipote Cat, partita per una vacanza, e non manca anche una piccola crisi di coppia con Jamie, che la trascura per nuove amicizie. E naturalmente ci sono i consueti dubbi filosofici e la Rivista di etica applicata. Insomma, certo non ci si annoia nella Edimburgo della nostra intelligente e affascinante protagonista... -
Il mondo libero
È l'estate del 1978. I Krasnanskij, una famiglia di ebrei lettoni, lasciano l'Unione Sovietica e arrivano a Roma per perfezionare i documenti di espatrio per il Nord America. Prigionieri nel limbo della burocrazia, Roma sarà per loro stazione intermedia e purgatorio: vi trascorreranno cinque mesi, da luglio a novembre, immersi nella variopinta sarabanda dell'emigrazione, tra le promesse e i pericoli del ""mondo libero"""", tra nostalgia e alienazione, piccoli espedienti e amori proibiti. Samuil, il patriarca, vecchio funzionario del Partito comunista e veterano dell'Armata rossa, che con la fedele moglie Emma ha lasciato a malincuore il paese cui ha dedicato tutto se stesso, si rifugia nel ricordo. Karl, il primogenito, in viaggio con la moglie Rosa e i due figli, pragmatico e impaziente di sfruttare tutte le opportunità offerte dall'Occidente, viene attratto dal mercato nero. Alec, donnaiolo impenitente, prende la vita come un gioco di leggerezza e seduzione, mentre la bella moglie Polina, che ha abbandonato i genitori e l'amata sorella per seguire la nuova famiglia, è alla ricerca della propria identità. Tra il gelo del regime brezneviano e le folle radunate in piazza San Pietro, in attesa del nuovo papa dopo la morte di Paolo VI, tre generazioni di ebrei sovietici, intrappolati fra due mondi, sono raccontate con sguardo acuto ed empatico da David Bezmozgis."" -
Elogio del fungo
Menta, lavanda, lattuga, prezzemolo, funghi, rose, frutti di bosco... La natura non smette di stupirci e sommergerci di doni, pronti per essere colti, divorati con gli occhi e trasformati con amore in pietanze sopraffine, da condividere con coloro che amiamo. Niente nomi scientifici, ma una festa di profumi, colori, polpe e consistenze che Alina Reyes attinge intatti al ricordo del giardino incantato della propria infanzia e ritrova nei vagabondaggi solitari per i boschi dei Pirenei, dove da adulta ha acquistato un fienile in cui si rifugia durante le vacanze. A unire frammenti e schegge di memoria intrisi di stupore e di una solare sensualità, è una meditazione sul momento della raccolta e l'atto del ""raccogliere"""", per certi versi crudele, perché implica il sacrificio di quel che ci viene offerto, eppure fondamentale, perché nel grande ciclo della natura, di cui siamo parte alla stregua di piante e animali, è solo a partire dalla morte che può ricrearsi la vita, e con la vita la bellezza. Raccogliere diventa allora quasi un dovere, oltre che una magnifica opportunità, perché """"tutto ciò che non si raccoglie marcisce, di conseguenza un po' di gioia va persa"""", e poco importa se non possediamo un giardino o un fienile in montagna: bastano occhi per vedere e la capacità di ricevere e custodire immagini, volti, parole."" -
Utili consigli per il buon investigatore
La signora Ramotswe e la sua assistente Grace Makutsi, gli unici due investigatori in gonnella di tutto il Botswana, hanno modi ben diversi di prendere la vita. Conciliante l'una e permalosissima l'altra, difficilmente troverebbero l'equilibrio con cui gestiscono la Ladies' Detective Agency N.1 se non avessero un mentore: quel Clovis Andersen, autore deiPrincipi dell'indagine privata, che fornisce soprattutto considerazioni spicciole. Stavolta però è dura. Un'amica nei guai ricorre al loro aiuto: come dirle che il manuale suggerisce di non accettare incarichi da conoscenti e famigliari? Tuttavia, Precious Ramotswe ha una regola che vince su ogni altra: ascolta sempre quel che le dice il cuore. Eccola allora invischiata in una storia di tradimenti e insoddisfazioni coniugali... L'infelicità però serpeggia anche tra le persone che le sono più vicine. L'occhialuta ed efficiente signorina Makutsi su - bisce un grave affronto, e per distrarla la signora Ramotswe la porta con sé in un irresistibile viaggio nel selvaggio nord. Le due donne partono in un'avventura on the road da cui torneranno sempre più amiche. Sappia infatti l'aspirante investigatore che il vero segreto di Mma Ramotswe non è nascosto tra le pagine di una bibbia per detective, ma nella sapienza antica e moderna che le viene dall'esperienza sua e dalle tradizioni del suo paese, nonché da una generosità innata. -
Bullfighting
Roddy Doyle torna ai grandi temi che hanno incantato i suoi lettori fin dall'epoca dei Commitments, raccontandoci le storie di una Dublino popolare e vivissima, nella quale ciascuno di noi si può rispecchiare. Tredici racconti che insieme compongono una sorta di ""romanzo corale"""", che ancora una volta dà prova del talento dello scrittore irlandese nel saper riscattare le piccole cose, conferendo loro una straordinaria forza evocativa. Il tema dominante è quello della mezza età, e della crisi che inevitabilmente essa porta con sé. I protagonisti, tutti uomini, sono in qualche modo toccati da una perdita - del loro posto nel mondo, del potere, della virilità, della salute o dell'amore - e sono alla disperata ricerca di sé o delle glorie del passato. C'è la storia di una coppia sposata da tempo, che sembra trovare in un cane l'ultimo, fondamentale motivo per stare insieme, finché il cane non sparisce improvvisamente, rimettendo tutto in discussione. E c'è un gruppo di amici dublinesi che durante una vacanza in Spagna continuano a vivere come se fossero a casa, a bere, parlare, ubriacarsi, fino a un momento di epifania nell'arena, durante una corrida... E c'è la vicenda di una coppia giovane, che si perde e si ritrova - forse - in un'altalena continua di silenzi cercando un senso a un rapporto che molto probabilmente non ne ha più, mentre la nube del vulcano islandese ricopre di cenere l'Europa e la loro storia..."" -
Per nascere son nato
"Per nascere son nato"""" è un'entusiasmante esplorazione nerudiana che passa attraverso sette quaderni di ricordi personali, aneddoti e rievocazioni. Ci sono in questi scritti, a volte rapidi come una pennellata di colore, altre più articolati, tutte le principali tematiche del poeta cileno: l'amicizia, la natura, i sentimenti, gli ideali. E, sempre, la memoria. Neruda parla dei suoi viaggi, delle persone che lo hanno accompagnato, dell'impegno civile, e regala flash gustosi sugli errori di stampa, su cerimonie mancate. Un libro che è una passeggiata emozionante nel mondo dello scrittore e che permette al lettore di incontrare l'uomo, oltre che l'intellettuale e il poeta. Il volume è introdotto da un breve scritto di Luis Sepúlveda." -
Paula Spencer
A quarantotto anni Paula deve rimettere insieme i pezzi della sua vita. Charlo, il marito violento, è morto; ma le ha lasciato segni tangibili nel corpo e nell'anima. E l'ha indotta all'alcolismo. A dire il vero, lei non beve da mesi e ha anche un lavoro stabile. Ma gli ostacoli sono ancora molti. John Paul, il figlio maggiore, eroinomane, se ne è andato di casa; e sulla coscienza di Paula pesa come un macigno la bottiglia che, un Natale, regalò alla figlia Nicola, per avere una compagna di bevute. Adesso Nicola è una mamma matura e responsabile e John Paul si è disintossicato. Ma Paula ha altri due figli a cui pensare: Jack, un adolescente taciturno, e Leanne, la pazza, l'adorabile, la cervellona. Leanne l'alcolizzata. Per lei, Paula dovrà combattere l'ultima e la più dura delle battaglie. Dopo le vicende della ""Donna che sbatteva nelle porte"""", quella Paula Spencer tanto cara a Doyle riconquista la propria dignità di donna che lotta per diventare finalmente una buona madre."" -
Jeanne d'Arc e il suo doppio
Una donna reclusa si identifica con Giovanna d'Arco e ripercorre con la mente alcune tappe essenziali della vita di lei, pensando anche a quel suo mostruoso compagno d'armi che fu Gilles de Rais, l'aristocratico torturatore e uccisore di bambini da cui viene la leggenda di Barbablù. Ma l'identificazione non è semplice, perché la protagonista ""litiga"""" anche con la santa, con la sua immagine, soprattutto per la sua eccezionaiità e per l'implicito suo desiderio di autoaffermazione. Se il tema è squisitamente religioso (la pazzia trasfigurata nella santità di Giovanna D'Arco e la santità trasfigurata nella pazzia di una donna), lo sguardo di Maurizio Cucchi trascende sempre la dimensione di ciò che racconta."" -
La moglie del generale
Mentre la Guerra civile americana è ormai alla fine, a Redemption Falls, la capitale di un immaginario territorio di frontiera nel Nordovest degli Stati Uniti, James O'Keeffe fatica a svolgere il ruolo di governatore, abbandonato da Washington e guardato con sospetto dai suoi rudi concittadini. Irlandese di nascita, con un rocambolesco passato da oppositore della Corona britannica, O'Keeffe è sposato con un'ereditiera di New York, la bella e ombrosa Lucia-Cruz McLelland. Il loro matrimonio - un'unione tormentata, cui sono dedicate alcune delle pagine più intense del romanzo - è però in crisi da un pezzo. Quando, dopo anni di separazione, Lucia decide comunque di raggiungere il marito nei selvaggi territori del West, trova non solo un uomo spaesato e distante, ma anche, con lui, un misterioso ragazzino, probabilmente uno dei tanti orfani del conflitto. Né lei né O'Keeffe - figura eroica e feroce, capace di grandezza e di meschinità, vero emblema di un periodo tempestoso e cruento - possono immaginare che, dal Sud al Nord, una giovane donna stia attraversando il paese alla ricerca proprio di quel ragazzino, in un lungo viaggio che avrà conseguenze sorprendenti sulla loro vita e sul destino di molte altre persone. -
Serpenti a sonagli
Il deserto del Nevada, strani riti sciamanici, tre amici di ritorno dal festival del Burning Man e una fellatio sotto il tiro di una pistola. E poi ancora un uomo in fuga dalla moglie e dal matrimonio che cerca di rifarsi una vita aprendo un pub alle Canarie, senza rinunciare al campionato di calcio inglese, alla birra e alle scopate facili. Un gruppo di amiche di Chicago, la cui unica preoccupazione sono la linea, i cosmetici e i ragazzi. Uno scapestrato film-maker e attorucolo californiano in cerca di successo che incontra la vedova del suo idolo, un'inquietante Miss Arizona d'altri tempi appassionata di imbalsamazione. Ci sono tutti, e sono allo stesso tempo nuovi e sorprendenti, i temi cari a Irvine Welsh in questa raccolta di racconti: pagine percorse da una solitudine bruciante, fatta di umiliazione, delusione, perfino orrore, che Welsh stempera con la consueta maestria ibridando i registri del grottesco, del ridicolo, dell'osceno, del fumettistico. Una furiosa, rocambolesca discesa agli inferi delle meschinità e delle debolezze umane unita a un linguaggio corrosivo e politicamente scorretto, eppure del tutto sincero e liberatorio. Come se l'eccesso non fosse solo un modo per raccontare, ma anche un antidoto alle frustrazioni da cui non riusciamo a sfuggire. -
Da capo a piedi. Racconti del corpo moderno
Questo libro è un viaggio nel mondo dei gesti. Non un trattato sulla gestualità, e neppure un manuale di consigli o indicazioni: soprattutto negli ultimi anni, l'attenzione quasi ossessiva per l'""immagine"""" ha contribuito a porre in una nuova luce l'ambito della gestualità, favorendo però il diffondersi di testi che insegnano come comportarsi nelle diverse occasioni e che di fatto offrono un'interpretazione meccanica, e perciò immiserita, dell'idea di gesto. Abituati come siamo, da secoli, ad attribuire il primato alla parola, siamo disposti malvolentieri ad ammettere quanto sia importante, e talora decisivo, il ruolo del corpo e dei suoi movimenti nei piccoli momenti della vita quotidiana e nei grandi passaggi della storia politica. L'obiettivo del libro è perciò quello di offrire, grazie anche a un apparato di immagini, una ricognizione sull'uso odierno del corpo, tanto nella vita pubblica quanto in quella privata; è insomma l'occasione per osservare come i movimenti del corpo siano - oggi come nel passato - la conseguenza di ben precise visioni del mondo e delle relazioni tra gli uomini."" -
Del buon uso della religione. Una guida per i non credenti
La premessa del nuovo, originale saggio di Alain de Botton, come sempre provocatorio e molto divertente, è che si possa essere non credenti e tuttavia trovare a volte la religione utile, interessante e consolatoria, e quindi il suo invito è a introdurne alcune idee e alcuni rituali nella moderna esistenza secolare. Il mondo moderno infatti ha molto da imparare dalle varie religioni per quanto riguarda la vita in comune, la moralità, l'educazione, l'arte: basta eliminarne gli aspetti più dogmatici e distillarne gli aspetti più consolatori per le scettiche menti contemporanee, recuperando quello che di bello, emozionante e saggio è ancora presente. -
I quaderni dell'ingegnere. Testi e studi gaddiani. Vol. 2
Dopo l'ottima accoglienza ricevuta dal primo numero dei ""Quaderni dell'ingegnere"""", la prestigiosa rivista ideata e diretta da Dante Isella, il grande filologo e critico che ha rinnovato gli studi gaddiani, segue ora un secondo numero. Il Comitato scientifico (che ha individuato il direttore in Clelia Martignoni) aveva lavorato con Dante Isella alle serie precedenti e all'edizione delie Opere di Carlo Emilio Gadda, diretta da Isella per Garzanti e uscita in cinque volumi tra il 1988 e il 1993, e ha conservato inalterata la rigorosa struttura pensata da Isella stesso, che si manifesta con evidenza nel sottotitolo, """"Testi e studi gaddiani"""". Le rubriche fisse della rivista (Testi; Documenti; Iconografìa; Studi; Archivio; Strumenti) rispondono dunque a precisi criteri di documentazione e scavo filologico e critico per incrementare al massimo la conoscenza gaddiana, attraverso il recupero di materiali mai pubblicati, l'allestimento di precisi strumenti bibliografici, di rari repertori di immagini, e l'analisi accurata del complesso cantiere di lavoro di uno dei maggiori e più studiati autori dei nostro Novecento. Anche il secondo numero offrirà importanti inediti, rare immagini, strumentazione archivistica e bibliografica adeguata, e notevoli messe a fuoco critiche."" -
L' energia del vuoto
È notte, su un'autostrada svizzera. Una macchina procede a velocità sostenuta, diretta a Marsiglia. A bordo un uomo, Pietro Leone, funzionario dell'Onu a Ginevra. Accanto a lui dorme il figlio Pietro, una console stretta tra le mani, i jeans a vita bassissima come ogni adolescente che si rispetti. I due sono in fuga, da non si sa bene cosa. La sola cosa che Pietro sa è che da giorni qualcuno sta tenendo sotto controllo i movimenti suoi e della sua famiglia e che la moglie Emilia, ricercatore al Cern, è scomparsa da casa da qualche giorno. La donna stava lavorando, con un gruppo di fisici spagnoli, a un rivoluzionario calorimetro per decifrare le energie di fotoni ed elettroni... -
Una vita da eroe
Sono i primi anni '50, quando Henry Smart, volontario nella guerra d'indipendenza uomo di fiducia di Michael Collins, militante dell'IRA, fa ritorno al paese d'origine dopo un lungo esilio negli Stati Uniti. È un uomo solo, mutilato, soffre di perdite di memoria ed è certo della morte dell'amatissima moglie e dei figli. Ingaggiato dal regista John Ford come ""consulente IRA"""", Smart prende parte alla stesura della sceneggiatura del film che Ford intende girare proprio sulla sua vita. Ma si tratta di un """"polpettone"""" hollywoodiano, depurato da episodi cruenti. L'Irlanda di Ford è un artificio, dove la lotta per l'indipendenza e la Guerra Civile fanno solo da sfondo all'avventura sentimentale dei protagonisti. Conclusa dunque in maniera poco soddisfacente la parentesi cinematografica, Smart si trasferisce in un paese a nord di Dublino, dove conduce un'esistenza molto tranquilla, lavorando come bidello in una scuola e come giardiniere, finché per caso scoprirà che sua moglie e sua figlia sono ancora vive. La stampa nazionale però lo cerca e svela il suo passato rivoluzionario; la Provisional IRA inizia a interessarsi a questo """"vecchio leone"""", vede in lui un eroe dimenticato e decide di farne il proprio simbolo. In un romanzo che abbraccia mezzo secolo di storia irlandese, Doyle racconta con grande sensibilità i profondi mutamenti di un paese alla ricerca di normalità dopo anni di conflitti."" -
La foresta dell'amore in noi
Una raccolta in cui il linguaggio fluido e ardente del poeta arabo contemporaneo ribadisce con energia la fiducia nella poesia come via privilegiata per la conoscenza.«Quello della poesia è un settore editoriale che ha un mercato del tutto particolare ed è meno basato sulle novità e più sulla durata. Dice al Post Luigi Brioschi, il direttore editoriale di Guanda dal 1986: ""In libreria la poesia è sicuramente messa in ombra dalla narrativa, ma ho l'impressione che stia riguadagnando spazio, soprattutto sui social dove i versi, anche quelli di poeti non banali, sono molto citati oppure nei reading ai festival, a cui partecipano moltissime persone. È un consumo gratuito, che però dimostra che la poesia ha ancora una sua vitalità. C'è anche da dire che, essendo una produzione letteraria, la poesia trova qualche volta una ricompensa nella durata maggiore rispetto ai romanzi"""". La poesia sopravvive, cioè, perché i versi si possono citare facilmente e perché può trasformarsi in una forma di spettacolo.» - Il Post Libri«Esce la sua ultima raccolta """"La foresta dell'amore in noi"""". Ci ha messo un anno per scrivere tutte queste poesie, brevi e certe volte brevissime. Evoca esilio e migrazioni, ma soprattutto mani, fianchi, natiche, seni e corpi. Ha 87 anni Ali Ahmed Saïd Esber, il suo vero nome. Ma è terribilmente giovane dentro. Ancora tanta la voglia di viaggiare, raccontare, amare.» - Leonardo Martinelli, La Stampa"" -
Il buon marito
Precious Ramotswe, titolare della prima agenzia investigativa femminile del Botswana, ha sempre molte gatte da pelare. Non solo per via del suo mestiere, l'affascinante professione di detective, ma anche perché all'interno dell'agenzia sono in atto veri e propri rivolgimenti. Suo marito, il signor JLB Matekoni, uomo che sembra nato per prendersi cura dei motori, vuole mettersi alla prova come investigatore e sentirsi protagonista. Inoltre, la signorina Makutsi, l'occhialuta assistente qui promossa a detective associata, morde il freno e non tollera più tanto che le vengano impartiti ordini. Per non parlare dei casi da risolvere: un impiegato sospettato di adulterio dall'insopportabile moglie; una minuscola imprenditrice che denuncia furti nella sua tipografia; tre decessi misteriosi avvenuti in un ospedale, tutti di venerdì, tutti alla stessa ora. La signora Ramotswe si fa un po' da parte, lascia che ognuno insegua i propri sogni e intanto districa qualche matassa. È una figlia dei grandi spazi, abituata a osservare, ascoltare e a prendersi il tempo per farlo. Così risolve ogni dilemma, anche quelli della sua vita privata, compreso l'imprevisto attacco di gelosia di un buon marito come il suo...