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Cielo nero. I casi dell'ispettore Erlendur Sveinsson. Vol. 8
Nell'Islanda inebriata dai soldi facili della speculazione finanziaria chiunque si sente autorizzato ad arricchirsi, o perlomeno a indebitarsi per concedersi un tenore di vita che altrimenti non sarebbe in grado di permettersi. Ma presto la realtà bussa alla porta e Lina, segretaria di commercialisti, scambista nonché ricattatrice dilettante per ripagare le rate di casa e automobile, avrebbe fatto meglio a non aprire... Intanto Andrés, alcolista disadattato che sopravvive ai margini della società, cerca disperatamente di attrarre l'attenzione della polizia sull'uomo che per anni l'ha tormentato, devastando la sua infanzia e il suo futuro. Sigurdur Oli, uno degli agenti più fidati della squadra di Erlendur, è impegnato a indagare su entrambi i casi e si ritrova a mettere in dubbio sia la sua ammirazione incondizionata per quanti riescono ad accumulare enormi fortune sia il disprezzo viscerale per i falliti e i reietti. Passando dai bassifondi abitati da piccoli delinquenti - più patetici che pericolosi - allo sfarzo dietro cui si nascondono i crimini immateriali dei finanzieri, da paesaggi naturali di selvaggia bellezza a inattesi squallori metropolitani, lo sguardo impietoso di Sigurdur Oli osserva la decadenza morale di un paese che ha definitivamente perso la sua millenaria innocenza e, dopo aver sacrificato tutti i propri valori sull'altare di una corsa sfrenata al denaro, è sul punto di precipitare nel baratro di una crisi senza precedenti. -
Voglio una vita come la mia
Cinquecento anni fa gli ambasciatori del Ducato di Milano e della Repubblica di Venezia sottoscrissero un trattato che inaugurava, dopo lunghi anni di guerre, un inaspettato periodo di pace. Un quarantennio d'oro. Nessuna generazione aveva mai goduto di quel dono, e nessun'altra, per il mezzo millennio successivo, ne avrebbe più goduto. Finché sono arrivati loro, i nati fra il 1946 e il 1950. Il protagonista di questo romanzo ha avuto la fortuna di nascere nel quinquennio felice e di avere, insieme agli altri fortunati, un'esistenza baciata dagli dèi: di conoscere due mondi, due infanzie e due giovinezze, la prima in un'Italia pre e paleoindustriale, ancora a misura di bambino, e la seconda, fatta di entusiasmi e di esperienze del tutto originali, nel periodo eroico del Sessantotto. Ma di quel dono questi ""frontalieri della Storia"""" cos'hanno saputo fare? Cos'hanno costruito per il futuro, con i loro slanci, le loro battaglie al riparo dalle guerre e le loro allegre rivoluzioni sessuali? Mentre la vita scorre, il protagonista si interroga, cerca ragioni e spiegazioni, angosciato per il figlio, condannato a essere precario, per le tante donne che lo attraggono e gli complicano le giornate, per i colleghi e le vicende dell'università verso cui è ogni giorno più insofferente, per il mondo così come è diventato. Rimangono il suo vitalismo, il conforto degli amici di sempre e il lucido disincanto al quale, senza proporselo, si è allenato."" -
La ragazza e la vergine. Storia di Bernadette
Che cosa attira le folle davanti a una grotta dove una povera popolana di quattordici anni afferma di vedere la Vergine? La fede, certamente. Il mistero che aleggia intorno ai visionari. La speranza in una guarigione miracolosa. L'incredulità o la credulità. La curiosità. Ma ad attrarre nelle campagne di Lourdes una ""libera pensatrice senza catechismo"""" come Alina Reyes è soprattutto il desiderio di capire. Un impulso profondo che la spinge a un pellegrinaggio privato, durante il quale, con la mente sgombra da pregiudizi, spulcia gli archivi, legge le dichiarazioni dei testimoni, scruta le fotografie di Bernadette Soubirous, ascolta le voci della natura e passeggia per i prati dove un tempo la ragazzina andava a raccogliere legna, ne esamina la scrittura da semianalfabeta, interpretando come una spia dell'inconscio gli errori di ortografia e sintassi di cui è infarcita. L'ambiente dove viveva la famiglia Soubirous si ricompone sotto i nostri occhi, così come l'infanzia di Bernadette e la caparbietà con cui questa bambina che ignora quasi tutto del mondo difende la veridicità delle proprie visioni. """"La ragazza e la Vergine"""" non è tanto una ricostruzione cronologica dei fatti avvenuti quanto una lettura intima di quell'evento. Una visione personale e unica, un cammino interiore per avvicinarsi a coloro che """"non hanno dimenticato che il mistero dell'amore è più forte di quello della morte""""."" -
Shakespeare scriveva per soldi. Diario di un lettore
Una lettura tira l'altra, almeno secondo Nick Hornby, che ancora una volta ci guida tra gli scaffali della sua personalissima biblioteca, dispensando con tono cordiale dubbi, consigli e confidenze. Ci sono classici e novità, opere di amici e di esordienti, alcuni volumi acquistati e poi subito riposti in un canto, ma soprattutto libri letti, divorati o lasciati a metà, magari ripresi o abbandonati per sempre. Nel suo nuovo diario di letture Hornby non segue un copione prestabilito. In accordo con la sua idea di letteratura, si lascia guidare da passioni ed entusiasmi profondamente radicati nella vita, senza badare ai pareri della critica ufficiale. Si passa da un saggio su Shakespeare a un graphic novel, da Henry Miller alla letteratura per l'infanzia e ai libri per gli adolescenti, un genere, quest'ultimo, di cui Hornby si è recentemente infatuato. Non manca una parte dedicata ai film, sempre visti con l'occhio dello scrittore appassionato di storie mai banali, specie se ruotano attorno alla vita di un genio della musica come Bob Dylan. E durante i Mondiali di calcio, per guardare ogni giorno le partite assieme ai suoi amici e fare qualche scommessa via Internet, Hornby riesce persino a passare un mese senza libri. Per poi rituffarvisi subito. -
La grande estate. Sylvia Plath a New York, 1953
È il 31 maggio del 1953 quando una emozionata Sylvia Plath, appena ventenne, sbarca nella Grande Mela. Bionda, abbronzata, tiene fra le mani una valigia, frutto dello studio accurato di mesi: due tubini neri, una camicia da notte, due pigiami blu, e poi camicie, calze di nylon, una borsetta rossa con scarpe coordinate, un rossetto rosso... e il biglietto che l'ha portata da Wellesley, Massachusetts, a New York. Ha vinto una borsa di studio di un mese come praticante nella redazione di Mademoiselle, una prestigiosa rivista che ogni anno, a giugno, seleziona venti studentesse meritevoli che lavoreranno al ventiduesimo numero, quello dedicato al college. Per Sylvia è la realizzazione di un sogno: non solo entra a far parte dello staff di una testata importante, famosa per aver pubblicato inediti di grandi scrittori, ma soggiorna con le altre ragazze al Barbizon Hotel, va alle feste, a teatro e alle sfilate di moda; assiste a una partita allo Yankee Stadium e balla al West Side Tennis Club, fa indigestione di ostriche e caviale e scopre il suo drink preferito (vodka liscia, con ghiaccio). Arriva addirittura a pedinare Dylan Thomas... Basandosi sulle testimonianze di chi l'ha conosciuta e ha vissuto con lei quegli intensissimi ventisei giorni, Elizabeth Winder racconta da una prospettiva inedita l'educazione sentimentale di Sylvia Plath sullo sfondo di una New York anni Cinquanta dinamica e sfolgorante, prima che la sua vita e il suo talento la trasformassero nell'icona che tutti conosciamo. -
La canottiera di Bossi
Umberto Bossi è il politico dei gesti: il dito medio, le corna, il pugno e l'avambraccio, la pernacchia, o la famosa canottiera sfoggiata su una spiaggia della Sardegna nel 1994, e più volte indossata in luoghi pubblici. Marco Belpoliti si chiede perché il capo leghista esibisca comportamenti tanto provocatori, rompendo una tradizione di stile misurato dei politici italiani della Prima Repubblica. Perché Bossi è un ""vitellone"""", come Alberto, il personaggio del celeberrimo film di Fellini. Il leader leghista, futuro capo di partito e ministro, non ha terminato gli studi né ha rivelato particolari attitudini, salvo poi diventare, nelle opinioni di seguaci ed elettori, e persino uomini di cultura, un genio della politica. Com'è stata possibile una tale trasformazione? L'autore rilegge Bossi attraverso i suoi gesti, esplorandone l'origine e il significato, mostrando come il suo eloquio e i suoi atteggiamenti abbiano profondamente condizionato il comportamento morale dei politici e degli italiani in genere. Da queste pagine viene fuori più un cantante rock che un capo di partito, più un predicatore scomposto che un sottile tessitore: un ragazzotto di paese che arriva in Parlamento e incarna quello che Sciascia chiamava """"l'eterno Fascismo italiano"""", acquattato nel grembo stesso della provincia, al Nord come al Sud, e di cui la nostra cultura è impregnata; fa parte di noi, per quanto ce ne distanziamo, lo rinneghiamo, cerchiamo di strapparcelo di dosso."" -
Guida rapida agli addii
Aaron Woolcott, trentacinquenne titolare di una piccola casa editrice specializzata in guide per principianti, è rimasto vedovo da poco e sta cercando di rimettere in piedi la sua vita e la sua casa. In senso figurato e proprio; infatti la moglie Dorothy è morta in un incidente che ha dell'incredibile: un albero è crollato sulla veranda e l'ha travolta. Trasferitosi a vivere della sorella durante i lavori di ristrutturazione, ad Aaron, all'improvviso, riappare Dorothy. Sono incontri sporadici, brevi, ma gli danno un motivo per andare avanti, e anche per chiarire con lei alcuni punti rimasti in sospeso della loro non facile unione. -
È iniziata così
Sette vite trasformate da un singolo, minuscolo evento, travolte dalla valanga scatenata in una mattina di aprile a Londra dallo scippo dell'anziana Charlotte, che costringe la figlia Rose a rinunciare ad accompagnare a Manchester il suo datore di lavoro, Lord Henry Peters, celebre professore di storia, il quale decide allora di portare con sé la nipote Marion, costretta a inviare al proprio amante un messaggio, puntualmente intercettato dalla moglie, che in questo modo scopre la loro relazione... Una sequenza apparentemente inarrestabile. Perché se il battito d'ali di una farfalla può scatenare una tempesta, se le dimensioni del naso di Cleopatra avrebbero potuto mutare la storia di Roma - un'idea che affascina il professor Peters -, a maggior ragione le nostre minuscole esistenze personali sono in balia del caso: le scelte che crediamo di compiere sono modellate da circostanze esterne su cui non abbiamo alcun controllo e una persona che non abbiamo mai nemmeno incontrato può alterare per sempre il nostro destino. Penelope Lively mette le sue doti narrative al servizio di questa teoria, seguendo con il consueto sguardo caloroso ed empatico un cast di personaggi, cesellati con perizia e amore, dentro e fuori dalle loro vicende intrecciate e mostrandoci come, malgrado tante svolte arbitrarie e imprevedibili, l'avventura della vita valga davvero la pena di essere vissuta fino in fondo. -
Pranzo di famiglia
Igor si sente un ragazzo fortunato: esistono almeno cento malattie diverse, ma lui non ne ha nemmeno una, e se per caso dovesse esserci un terremoto è equipaggiato con una super torcia. Di giorno monta roulotte in una cooperativa sociale, di sera torna a casa dove lo aspettano le torte meravigliose di sua nonna, il divano con il plaid e il telecomando. E non tutti hanno una nonna giovane come Nettie, con una coda di cavallo nera come l'inchiostro, jeans attillati e stivaletti con i tacchi a spillo. La madre di Igor è scomparsa dalla loro vita tanti anni fa, troppo immatura per prendersi cura di un figlio che non è proprio come tutti gli altri. Nettie, con un passato da hippie e ragazza madre a sua volta, ha cresciuto da sola quel nipote difficile, e gli ha insegnato che a essere normali son capaci tutti, ma ""essere diversi, quella sì che è un'arte"""". Tutto cambia quando Igor conosce Lisa, anche lei è senza dubbio un po' strana: dopo un incidente in bicicletta l'hanno operata alla testa ed è diventata """"magnetica"""". Stufa di vivere per strada, convince Igor a ospitarla a casa di Nettie, e quando nella loro vita entra a sorpresa una neonata sembra davvero di assistere alla nascita di una nuova famigliola."" -
Tre vite
Londra, anni Trenta. Matt, un giovane artista squattrinato, sta disegnando su una panchina di St. James's Park, quando Lorna, insofferente rampolla di una famiglia di Kensington, gli si siede accanto in lacrime, e all'istante scocca il colpo di fulmine. Nel giro di qualche mese i due si sposano e si trasferiscono in un cottage spartano nella campagna del Somerset. Hanno anche una bambina, Molly. Proprio quando la loro felicità pare renderli immuni dalla vita reale, un nuovo personaggio fa la propria comparsa sulla scena, intrusivo, fastidioso, implacabile: la Storia. Scoppia la guerra, e Matt deve partire per il fronte, in Grecia. Londra, anni Sessanta. Molly, ormai ventenne, lavora come segretaria del ricco e raffinato James Portland, con il quale intreccia una relazione da cui nasce Ruth. Nonostante le insistenze dell'uomo, Molly non lo sposa, perché sa di non esserne davvero innamorata. Londra, anni Novanta. Ruth è una giornalista free-lance, sposata e madre di due figli. Il suo matrimonio, però, è irrimediabilmente in crisi, e lei si ritrova a dover mettere in discussione tutto di sé e a imbarcarsi in un viaggio a ritroso negli anni alla riscoperta del passato della sua famiglia. -
Crime
Un poliziotto come Ray Lennox non è mai fuori servizio. Nemmeno quando è in vacanza a Miami e dovrebbe pensare solo a rilassarsi e a preparare il suo matrimonio con Trudi. Nonostante l'abbondante ricorso all'alcol e alla cocaina, Ray è molto diverso da Robbo, il ""lercio"""" della polizia di Edimburgo e suo mentore di un tempo. Reduce da un raccapricciante caso di pedofilia e omicidio che ha sconvolto la Scozia, Lennox deve combattere con i suoi demoni più nascosti, ma nulla sembra andare per il verso giusto. In seguito a una discussione particolarmente accesa con Trudi, Lennox finisce in un bar malfamato e poi a un festino a base di coca. E qui non può fare a meno di mettere in salvo Tianna, una bambina dal passato travagliato e dal presente ancora più fosco. Sentendo di potersi fidare di lui, la madre della bambina gliela affida affinché la porti al sicuro, dall'altra parte della Florida. Il viaggio si rivela una durissima prova: per sconfiggere il dolore, quello reale, che risale con brutalità dalla sua coscienza, Lennox sa che deve attraversarlo, andare fino in fondo. Ricordo e allucinazione, incubo e realtà si rincorrono in cerca di una soluzione, di una speranza."" -
Dizionario delle idee non comuni
Continuano gli esercizi di ""filosofia minima"""" di Armando Massarenti, che con le sue pillole filosofiche riesce a trattare in poche, chiarissime pagine problemi e questioni autentici, spesso delicati o difficili, con leggerezza e ironia, dando vita a un vero e proprio nuovo genere di scrittura filosofica. Dalla castità all'arte della menzogna, al come vestirsi, alle grandi domande della religione, della logica, della matematica, della bioetica. Tutto nel segno della serietà, della levità e dell'improntitudine. Condensate e concentrate nelle dimensioni di poco più di un aforisma, queste briciole avrebbe detto Kierkegaard - di filosofia affrontano temi etici presenti nel dibattito attuale, invitando il lettore a un momento di meditazione. Gli argomenti che si prestano a un commento sono strettamente legati al presente e al contemporaneo, a ciò che accade o è accaduto nel mondo e in Italia, ma vengono poi analizzati alla luce delle considerazioni offerte in casi analoghi dalla tradizione filosofica. Con ironia e leggerezza, una critica feroce ai peggiori """"ismi"""": neooscurantismo, cesarismo, populismo, scientismo, pressappochismo e cosi via. Certo, c'è il vincolo di dover sempre parlare di qualcosa di filosofico. Ma, alla fine, che cosa non lo è?"" -
Lettera d'amore alla Scozia
Tutto è tranquillo, sotto i cieli di Scozia, anzi no, se si va a guardare meglio nel condominio di 44 Scotland Street a Edimburgo. La vita dei suoi inquilini, infatti, è sempre più complicata. Pat ha finalmente cominciato a frequentare l'università, dove ha conosciuto Wolf, un ragazzo molto interessante. Peccato che sia il fidanzato di una delle sue nuove coinquiline, che non prende affatto bene la cosa. E anche Matthew, da sempre innamorato di Pat, ha qualcosa da ridire su questa simpatia. Bertie, il bambino prodigio, è come sempre schiacciato dall'ingombrante madre, Irene, anche se spera in un viaggio a Parigi, visto che ha passato l'audizione per entrare nella Edinburgh Teenage Orchestra. Intanto l'appartamento dell'antropologa Domenica, partita per un viaggio di lavoro in Malacca, viene occupato da una sua amica, che subito incontra le simpatie di Angus... -
Irlandese al 57%
In una divertente parodia tutta irlandese di ""Indovina chi viene a cena"""", un padre di ampie vedute entra in crisi quando scopre che la figlia frequenta un ragazzo di colore. E, peggio ancora, l'ha invitato a cena. Jimmy Rabbitte, già protagonista dei """"Commitments"""", ha messo su famiglia, ha qualche etto in più sulla pancia e non ha perso gli ideali giovanili. Decide di fondare una nuova band, ma stavolta i membri saranno stranieri, possibilmente non bianchi. In un sequel corale, ritmato e multietnico, si alternano le vicende drammatiche e insieme esilaranti della nuova formazione: i Deportees. Ray, un ragazzo senza qualità, inventa un nuovo sistema audiovisivo per misurare l'effettiva """"irlandesità"""" di una persona. Il suo programma Fàilte serve a un ministro senza scrupoli per arginare l'afflusso di stranieri. Ma nessun irlandese doc supera il poco brillante punteggio del 57%, mentre un candidato del Ghana raggiunge il 97%. Questi sono alcuni dei racconti di Roddy Doyle, che mostrano un'Irlanda in rapido mutamento. A oltre vent'anni da """"I Commitments"""", gli irlandesi non sono più i """"neri d'Europa"""" ma si ritrovano a vivere in uno dei paesi più prosperi del continente. E a fare i conti con una geografia umana molto cambiata, che a tratti si scontra con la loro forte identità nazionale. Tra amore e curiosità, sfruttamento e incomprensione, amicizia o diffidenza si dipanano storie che, nella loro varietà, sono accomunate da un elemento: l'incontro con l'""""altro""""."" -
L' aritmetica di Cupido. Matematica e letteratura
Un mondo governato dai matematici: questo sembra vagheggiare Platone nel libro settimo della Repubblica. La storia, però, non ha dato seguito a quel suo autorevole suggerimento: ci sono stati, è vero, politici di estrazione matematica, oppure tentativi più o meno riusciti di socialismo ""scientifico"""". Ma nel complesso l'utopia di uno stato matematico è rimasta tale. Non così in letteratura: i classici ci propongono infatti esempi di società matematiche, come l'isola del terzo viaggio di Gulliver, sperduta non in mezzo al mare, ma tra le nuvole, come del resto i cervelli dei suoi distrattissimi abitanti, persi nell'empireo delle speculazioni astratte. In genere tra gli scrittori """"matematica"""" è spesso sinonimo di rigidità, predeterminazione soffocante e disumana contro cui ribellarsi. Osserva per esempio Dostoevskij che la vita è """"pur sempre la vita, e non solo una radice quadrata"""". Eppure anche in letteratura - in Borges, Carroll, Musil, Queneau e moltissimi altri - emerge un'altra immagine di matematica, che è invece gusto del paradosso e dell'aforisma, libertà da ogni schema, fantasia di inventarne di nuovi, levità e giocosità: quella che Italo Calvino definisce nelle sue Lezioni americane la """"leggerezza della pensosità"""" e Thomas Mann chiama in Altezza Reale un """"gioco dell'aria"""". È di queste matematiche esotiche e variegate che il libro tratta, presentandole così come ce le dipingono i riferimenti letterari."" -
Una nuova terra
Da Boston a New York, da Londra a Roma, dall'India alla Thailandia: scenari diversi per raccontare storie di esilio e di perdita, di amore, di maternità e di conflitti famigliari. Al centro, le gioie e i drammi quotidiani di giovani immigrati di origine indiana, le loro vite divise tra due paesi e due culture. Vite come quella di Ruma, giovane madre trasferitasi a Seattle con il figlio e subito alle prese con un segreto sconvolgente custodito dal suo stesso padre; o come quelle di Hema e Kaushik, una ragazza e un ragazzo le cui esistenze rincorrendosi tracciano un percorso condiviso che dall'infanzia li porterà fino alla maturità. Otto racconti di malinconica bellezza in cui Jhumpa Lahiri delinea, con profonda sensibilità e maturità stilistica, incontri e scontri di padri e madri, fratelli e sorelle, amici e amanti. -
L'ora del tè
Precious Ramotswe, titolare della prima agenzia investigativa femminile del Botswana, è abituata da sempre alle stranezze del comportamento umano, nonché a muoversi in ambienti ben diversi da quelli in cui conduce la propria paciosa esistenza. In questo nuovo episodio, però, deve scendere su un terreno per lei davvero ostico: un campo da calcio. Il gioco che trasforma gli uomini in eterni bambini le è del tutto sconosciuto e mai avrebbe immaginato di seguire una partita allo stadio. Eppure il nuovo caso che ha accettato la spinge a investigare su una strana serie di sconfitte subite da una squadra favorita sulla carta: i Falchi del Kalahari. Immersa nelle indagini, trova comunque il tempo per consolare la sua sempre leale assistente: quella signorina Makutsi con i grandi occhiali e la pelle difficile che ora vede insidiato il futuro matrimonio con il facoltoso proprietario del mobilificio Double Comfort. Il suo ingenuo fidanzato ha assunto nientemeno che la perfida rubamariti Violet Sephotho, avvenente venditrice di letti nonché millantatrice di voti alti alla Scuola per segretarie. Tra tanti crucci, per fortuna c'è il tè. La signora Ramotswe si accomoda su una sedia, ne porge o ne accetta una tazza e comincia a esercitare la dote che più le si confà: quella dell'ascolto. Leggendo tra le righe, in una frase sussurrata a mezza voce, o nell'osservazione casuale di un bambino, trova il bandolo della matassa e fa sì che la pace torni di nuovo in Tlokweng Road, rinfrancante come la stagione delle piogge. -
Memorie di un antisemita
La parabola di un uomo dall'adolescenza alla maturità, sullo sfondo delle trasformazioni di una terra di confine. Il protagonista, cresciuto nella lontana Bucovina, crogiolo di popoli e razze diverse, sperimenta sulla propria pelle la dissoluzione della Felix Austria. Austriaci, tedeschi, slavi, turchi, armeni, ebrei da cittadini di un impero si trovano a essere popoli diversi con crescenti aspirazioni indipendentistiche. Le sue vicende personali lo costringono a interrogarsi sui temi dell'identità, della trasformazione dell'io, tipici della letteratura mitteleuropea. -
Il filosofo tascabile. Dai presocratici Wittgenstein: 44 ritratti per una storia del pensiero in miniatura
"Pensate da uomini saggi, ma parlate come la gente comune"""" diceva Aristotele. La filosofia e la saggezza non sono solo per i filosofi, ma per tutti. Questo volume contiene, in formato tascabile, 44 ritratti di filosofi di ogni tempo. Ritratti fulminei, """"minimi"""", ironici. Sarà interessante, e talvolta divertente, vedere come pensiero e vita si intreccino tra loro con strani contrasti o sorprendenti coerenze. Lo scopo è fare capire a colpo d'occhio quanto quel particolare filosofo - Platone, Bacone, Spinoza... - può attrarre o respingere, e magari persino irritare; quanto il suo pensiero può rimettere in moto le idee e il senso critico." -
Mentre Buddha sorride. Testo inglese a fronte
Lucido a costo di essere spietato, con lo sguardo cinico e disincantato di chi non ha nessuna intenzione di negare la bruttezza del mondo, e nemmeno la propria, Charles Bukowski ci accompagna lungo le strade dell' America dimenticata, fatta di poveri, di emarginati, di sconfitti dalla vita e di donne perdute. E negli ippodromi, ai banconi dei bar di infimo ordine, nelle squallide camere di motel che si possono trovare ancora queste persone: vere, commoventi, capaci di sentimenti sinceri. E quando la vita picchia duro e non si parte certo con i favori del pronostico, ci si rifugia nei soliti, cari, vecchi amici: una bottiglia di vino, un libro, della buona musica, i gatti e, soprattutto, la macchina da scrivere, una tipa tosta a cui si può confidare tutto e che può sopportare qualsiasi cosa, tranne la presunzione degli scrittori di successo.