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La stadera. Il servizio della guida negli Esercizi spirituali e dell'accompagnamento personalizzato. Appunti
Stadera: bilancia. È quanto Ignazio chiede a chi dà gli Esercizi spirituali «stando nel mezzo» (15esima Annotazione) e a chi accompagna in un percorso ordinario. La guida sta in mezzo, tra la creatura e il Creatore. Il taglio proposto in questo testo è secondo la pedagogia e la spiritualità di Sant'Ignazio di Loyola che, a distanza di 500 anni, la Compagnia di Gesù cerca di incarnare e di declinare in diversi apostolati nel tempo attuale. Uno di essi ha la sua fonte nel libretto degli Esercizi spirituali. Questo libro è pensato come ponte tra il testo scritto da Ignazio, che ovviamente costituisce il punto di riferimento ultimo ed ineliminabile, e le condizioni e le questioni che oggi una guida deve considerare se è chiamata ad accompagnare un gruppo o un singolo. -
Lia Cerrito. Missionaria del Vangelo nella Chiesa italiana del Novecento (1923-1999)
Lia Cerrito, Missionaria del Vangelo, ha incarnato il carisma vocazionale dell'Istituto ed è stata una donna ed una testimone dalla proteiforme attività, piena di idee, di progetti da realizzare e di tanti realizzati, ricca di fantasia, capace di sognare ma al tempo stesso di essere straordinariamente aderente alla vita di ogni giorno, calata del tutto nel mondo, pur non appartenendo al mondo. Le sue giornate erano intense, materialmente e spiritualmente, come stanno a testimoniare i suoi scritti editi ed inediti, le sue agende, i suoi appunti. Lia Cerrito ha espresso in pieno nella Chiesa del XX secolo il ""genio femminile"""": lo aveva come dono, così come aveva come dono la """"cultura del progetto"""", quel guardare sempre avanti con ottimismo, nonostante le tante difficoltà oggettive che ogni progetto si portava dietro, perché continuamente proiettata sul mistero Pasquale. Era al contempo una donna semplice, affascinata dal messaggio di Francesco d'Assisi, conquistata dalla """"povertà evangelica"""" su cui tornerà molto spesso nei suoi scritti come riflessione personale e come riflessione da donare agli altri. Qui si presentano sinteticamente le vicende di una consacrata che ha vissuto nel secolo la sua esperienza vocazionale e che ha fatto della Parola il suo centro assoluto e indiscusso."" -
Sant'Andrea
Andrea era un pescatore. Un giorno, al ritorno da una notte di pesca molto sfortunata, incontrò Gesù e lo sentì predicare. Quelle parole gli infiammarono il cuore. Decise di seguirlo e diventò uno dei dodici. Età di lettura: da 6 anni. -
La santità spiegata ai bambini. Il piccolo gregge
Chi sono i santi? Che gesti compiono? E come lo si diventa? I santi sono come le stelle che brillano e illuminano il nostro cammino. Per diventare santi ci vuole il coraggio di andare controcorrente, di fare scelte diverse, di perdonare chi ci fa un torto, di ricominciare... in poche parole di assomigliare a Gesù. Età di lettura: da 7 anni. -
Volti di Pasqua
Un libro sulla Pasqua ricco e interessante, presenta le figure che popolano gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù. L'autrice delinea dei ritratti che fanno emergere tutta l'umanità dei protagonisti, il loro carattere, i timori, le passioni e la loro vicinanza a Gesù, perché siano di consiglio e di guida per noi che oggi riviviamo la passione, morte e risurrezione del Signore. Le illustrazioni dai colori freschi e brillanti ritraggono i personaggi in tutta la loro forza e vitalità, dando robustezza e rotondità ai loro volti. Età di lettura: da 6 anni. -
L' adorazione eucaristica spiegata ai bambini
L'adorazione eucaristica non è altro che l'adorazione di Gesù, una forma di preghiera con cui si esprime l'amore verso il Signore e la gratitudine per ogni suo dono. Nasce dal bisogno di essere vicini a Gesù, vivo e vero, anche fuori dalla messa. Età di lettura: da 7 anni. -
Gratia supponit naturam. Nella teologia di Joseph Ratzinger
"È senz'altro sintomatico, e decisamente promettente, il fatto che oggi la teologia cattolica, alla ricerca di un nuovo equilibrio e di un nuovo slancio che le permetta d'interpretare con pertinenza e impatto performativo le molteplici sfide proposte dal cambiamento d'epoca che stiamo attraversando, faccia ricorso al classico assioma gratia supponit naturam. In effetti, nella sua icastica sinteticità, esso esprime il cuore dinamico dell'intelligenza evangelica della realtà. Ma che cosa significa e comporta, in verità, questo assioma e quali ne sono l'origine e la storia? Il grande merito del magistrale e per molti versi teologicamente strategico saggio di Simone Billeci è quello di rispondere con oculata documentazione e competente cognizione di causa a queste domande assumendo come ideale chiave interpretativa la teologia di un maestro come Joseph Ratzinger, evidenziandone così ancora una volta - se ve ne fosse bisogno - lo spessore e la lungimiranza."""" (dalla «Prefazione» di Piero Coda)" -
La «consolazione senza causa precedente» come modello per l'atto di fede. Un'applicazione del metodo trascendentale di Karl Rahner agli Esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola
Che cosa vuol dire credere? Cosa accade quando l'uomo compie un atto di fede? Esso ha sì come motivo ultimo e fondante la Rivelazione, ma, in quanto atto umano, si esprime attraverso il soggetto esistenziale, attraverso la sua storia, i suoi affetti, la sua memoria, la sua libertà e razionalità, la sua apertura radicale al Mistero. Come può, allora, ciò che è infinito trovarsi nell'esperienza limitata della contingenza? Questa domanda nasce nella modernità, nel momento in cui la ragione, sancendo progressivamente la sua autonomia dalla conoscenza metafisica nelle forme della tradizione Scolastica, non riconosce più nella Trascendenza l'unica fonte del sapere e dell'esperienza. Mentre le soluzioni a tale problema sono andate nella direzione di una conciliazione a posteriori dell'aspetto razionale con quello trascendente dell'atto di fede, il nostro autore propone una nuova prospettiva. Individuando nell'interpretazione rahneriana della ""consolazione senza causa precedente"""" (cioè di quella mozione interiore di cui si tratta nelle Regole degli Esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola) la stessa struttura trascendentale dell'atto di fede, lo ricomprende come autoattuazione del soggetto credente nel suo rapporto sintetico-originario con l'oggetto categoriale del credere. Così la tensione-frattura tra aspetto contingente e trascendente della fede viene risolta nel dinamismo della """"percezione eccedente"""" dello spirito umano."" -
Pensare attraverso il genere. Approcci plurimi tra scienza e politica
«Il dibattito in Italia intorno a questo tema (per meglio dire: intorno a questa ""parola"""") negli ultimi tempi sembra essersi esaurito come esausto dalle troppe polemiche, come sfinito dall'apparente inutilità di un dialogo tra sordi, come schiacciato dagli usi a volte pretestuosi o ideologici che lo hanno ampliato a dismisura, ma anche apparentemente svuotato di ogni possibilità reale di progresso nel confronto reciproco. Allora perché riattivare braci ormai apparentemente limitate a gruppi particolarmente coinvolti con una traduzione degli atti di un seminario di studi tenutosi in Francia in due tappe, nel 2012 e nel 2014? Serve, sì.... Ne siamo profondamente convinti. Serve per riportare il dibattito al suo luogo originario e proficuo, quello della riflessione pacata e plurale, che si confronta per cercare di capire meglio il mondo in cui viviamo e la sua complessità. Ma a una condizione: che il libro sia come quello che avete per le mani, un testo articolato, serio, complesso anche, ma di interesse indubbio per fare un """"punto della situazione"""" intorno a questa categoria, prendendo in considerazione molti e diversi elementi, senza passionalità né pregiudizi ideologici.» (dalla Prefazione all'edizione Italiana di Stella Morra)"" -
Monoteismo plurale. Teologia ed ecclesiologia in Schelling
Movendo dalla riflessione teologica di Schelling nel suo riconoscere, attraverso le peculiari risorse offerte dal giudizio infinito, Dioin una indeterminazione ontologica che rende il concetto stesso, predicativamente declinato, del tutto ""inerte"""" a cospetto di Dio, questo studio si propone di esaminare la funzione che, in tale orizzonte di pensiero, è svolta dalla Chiesa nel suo sviluppo storico e spirituale. L'""""ecumenismo spirituale"""", al quale la Chiesa futura dovrebbe, per Schelling, ispirarsi poggerebbe infatti su una """"pluralità"""" monoteistica consonante con la vocazione più autentica di una ecclesia che intenda dare espressione alla pura potentia existendidi Dio. Qui - si legge in un'ispirata pagina di Schelling - «come in un germe infinitamente fecondo, dorme in quell'unità eterna con l'abbondanza delle sue figure, la ricchezza della vita e la pienezza dei suoi sviluppi, temporalmente senza fine, ma qui assolutamente presenti, e passato e futuro, entrambi senza fine per il finito, qui giacciono insieme, indivisi, sotto una coltre comune»."" -
Pietro e Paolo. La «roccia» e il «più piccolo» degli apostoli a confronto
Un nuovo libro su Pietro e Paolo? Non esattamente. È piuttosto un mettere faccia a faccia i due apostoli: l'uno, Simon Pietro il galileo, chiamato da Gesù Kefàs, Cefa, cioè ""Pietra"""", """"Roccia"""", e l'altro, l'ebreo di Tarso di nome Saul, diventato poi Paolo, dal latino Paulus, cioè """"piccolo"""". Le domande che ci poniamo sono queste: Pietro e Paolo si sono conosciuti? Si sono mai incontrati? E dove? Che cosa dicono l'uno dell'altro? E come vengono presentati insieme nelle prime fonti letterarie? È attendibile la tradizione secondo la quale tutti e due avrebbero subìto il martirio a Roma? I luoghi di culto, dove si ritiene siano conservate le loro tombe, o ciò che resta delle loro reliquie, - sotto la Basilica di San Pietro in Vaticano e nella Basilica di San Paolo fuori le mura - hanno una qualche garanzia di veridicità storica? Che cosa dire di quella storiografia che ha presentato i due apostoli come contrapposti corifei di due visioni antitetiche del cristianesimo, una giudaizzante e legalista (Pietro), e l'altra libera dalla Legge e universalistica (Paolo)? Questo studio non intende affrontare questioni che sono tra le più complesse e impegnative della Chiesa antica, ma solo ripercorrere i testi letterari che ricoprono quell'arco di tempo abbastanza lungo che va dalla """"conversione"""" di Saulo/Paolo (33 ca d.C.) fino a Ireneo di Lione (200 ca), l'ultimo che poteva ancora dire di aver conosciuto un testimone dell'epoca apostolica. In questo modo l'autore intende dare il suo contributo alla conoscenza, sempre affascinante, del primo cristianesimo."" -
Cristo povero Chiesa dei poveri. Percorsi per una rinnovata testimonianza evangelica della Chiesa
La povertà, con le molteplici forme di sottosviluppo ad essa collegate, è uno dei ""segni dei tempi"""" più eclatanti della nostra epoca. Essa coinvolge non solo intere popolazioni di paesi che soffrono un sottosviluppo endemico, ma anche vasti settori delle popolazioni dei paesi ricchi e tecnologicamente più avanzati. Diverse campagne di lotta alla povertà su scala mondiale sono miseramente naufragate. Inoltre, si è rafforzata la dottrina che povertà e poveri siano un """"danno collaterale"""" inevitabile se si vuole perseguire il progresso dell'umanità. Se nel passato la teologia ha proposto una sua lettura della povertà, oggi è necessariamente coinvolta nell'analisi della povertà e nella lotta per il suo superamento. Ma come si può parlare della povertà, in prospettiva teologica, come """"segno dei tempi"""", vedere in essa un """"luogo teologico""""? Come può essere una fonte di conoscenza per la riflessione teologica, di concerto con gli altri luoghi teologici? L'attenzione (la """"scelta preferenziale"""") ai poveri non è più solo una virtù individuale, ma deve essere coscienza di chiesa. Di più, l'auspicio programmatico del neoeletto vescovo di Roma, Francesco, «come vorrei una chiesa povera e dei poveri», spinge a domandarsi se il """"dei poveri"""" sia una nota puramente congiunturale o non invece una nota costitutiva della chiesa."" -
Pensare sul mare tra-le-terre. Filosofia e Mediterraneo
"Il Mediterraneo sottolinea il valore della pluralità: nessuna forma di vita è più vicina delle altre alla perfezione. Nessuna tradizione può imporsi alle altre. Il primo comandamento mediterraneo è: tradurre le tradizioni, far sì che gli uomini diventino amici non nonostante le differenze, ma anche grazie ad esse."""" Franco Cassano" -
Lo stupore sai cos'è?
Lo stupore è un'emozione piccola, non è travolgente, eppure può donare grande gioia alla vita delle persone. Purtroppo è tra le più dimenticate del nostro tempo, in cui tutto va di fretta e toglie la pazienza di sorprendersi. Le pagine di questo libro accompagneranno i piccoli lettori a cogliere la meraviglia per ciò che li circonda, con l'umiltà di chi non vuole possedere, ma custodire. In appendice parole su stupore e ammirazione prese dall'Antico e dal Nuovo Testamento. Età di lettura: da 6 anni. -
Lettere di guerra al cardinale di Bologna. Incursioni aeree, rastrellamenti, eccidi
Nel periodo della seconda guerra mondiale - dal 10 giugno 1940 all'8 settembre 1943 - l'Italia ha vissuto, come buona parte delle nazioni, una tragedia immane: milioni di soldati mandati al massacro, vite spezzate per i disegni criminali di alcuni dittatori, devastazioni immotivate ed irreparabili. Ma per certi aspetti il dramma che si è consumato tra l'armistizio dell'8 settembre e la liberazione dai nazifascisti è stato più incisivo e penetrante nella memoria collettiva del popolo italiano: perché ha portato la guerra ""in casa"""", dando la stura alla violenza vendicativa. """"Il fronte"""" si è trasferito improvvisamente nel cortile di casa, sul sagrato della chiesa, sotto il portico del comune. Tutti, e non più solo i soldati, cominciarono a vivere nel terrore di essere assaliti e uccisi. Il volume di Alberto Mandreoli documenta in modo impressionante la situazione di quei due anni, nei quali l'Italia del Nord - e nello specifico il territorio del bolognese - visse questo dramma. Le fonti qui raccolte e commentate ruotano attorno alla figura del Cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca, al quale toccò di guidare l'arcidiocesi di Bologna nel difficilissimo trentennio 1921-1952: vivendo cioè per intero l'ascesa al potere e la dittatura di Mussolini, la seconda guerra mondiale, la Resistenza e la prima ricostruzione post-bellica. Un periodo di tensioni eccezionali ed inaudite rovine materiali e morali. Nasalli Rocca non amava i proclami e le prese di posizione dure, anche perché conosceva per esperienza di quali ritorsioni siano capaci gli aguzzini, verso i deboli, quando avvertono il fiato sul collo di altri """"potenti"""". E il Cardinale sentiva certamente l'enorme peso morale del suo ruolo. A Nasalli Rocca deve essere riconosciuto il merito di essere rimasto a Bologna durante l'intero periodo della Resistenza; e non stette certo fermo. Le lettere testimoniano il suo costante interessamento per la sorte delle persone che si rivolgevano a lui, direttamente o indirettamente. Intercedeva presso le autorità civili, si interponeva a decisioni ingiuste, cercava i contatti che potessero salvare il maggior numero di vite possibili."" -
I simboli cristiani spiegati ai bambini
Croce, pesce, colomba, ulivo, pane, vino... perché vengono usati nell'arte e nella liturgia e che cosa rappresentano? I simboli della religione cristiana sono davvero tanti. Scopri l'origine e il significato, attraverso delle spiegazioni chiare e immediate. Età di lettura: da 7 anni. -
San francesco di Sales. Ediz. illustrata
Francesco viveva in uno splendido castello tra i monti. Rinunciò a onori e ricchezze per seguire Gesù e da vescovo riportò a lui molti cuori, con le sole ""armi"""" dell'amore e della mitezza. Età di lettura: da 7 anni."" -
Il glossario per il catechismo. Ediz. a colori
Le parole più importanti da usare nella catechesi, ordinate dalla A alla Z. Un vademecum ricco, interessante e soprattutto indispensabile per ogni educatore alla fede. In appendice alcune schede e schemi riassuntivi per una catechesi visiva. -
Pensiero e azione in Luigi Sturzo. Prete e statista
Il volume raccoglie alcuni tra i più significativi lavori di Eugenio Guccione sulla figura e l'opera di Luigi Sturzo e anche sul rapporto con pensatori ed eventi a lui contemporanei. Si tratta di contributi scritti nell'arco di oltre quarant'anni e sparsi, qua e là, in atti di convegni e in riviste scientifiche e divulgative. Essi si inseriscono organicamente, per originalità e innovazione, nella cospicua produzione dell'autore, noto tra i più impegnati e apprezzati studiosi del pensiero politico italiano e francese e del liberalismo e popolarismo di matrice cristiana. Dall'insieme dei contributi, che tornano alla luce in questa edizione, emergono aspetti e caratteristiche dei progetti di società civile e di Stato del fondatore del Partito Popolare Italiano, che, anche nel terzo millennio, continua a sorprendere per capacità creativa, realismo e lungimiranza. -
La gioia della verità. Francesco e la teologia nel Mediterraneo
A partire dalla propria esperienza di docente in una facoltà di teologia, il biblista F. Ramirez Fueyo rileva le istanze di rinnovamento del contesto attuale. S. Djebbi, politologa musulmana, indica alcune attenzioni imprescindibili per poter dialogare con gli Islam. Un dialogo fecondo richiede una conoscenza non superficiale dei propri interlocutori, del loro contesto sociale e di vita, e dei rapporti da loro intrattenuti con i loro correligionari. F. Mandreoli, teologo fondamentale, getta luce su come l'ascolto degli uomini di oggi e dei loro problemi, in particolare dei poveri e degli ultimi, non possa non avvalersi, da parte dei teologi, della inter e trans disciplinarietà. G. Marcello, sociologo, offre alcuni spunti sul fare rete fra le diverse istituzioni per meglio comprendere e affrontare i problemi epocali (ecologia, inequità, guerre, etc.), che hanno ormai proporzioni planetarie. Essi richiedono un'impostazione di ricerca e di vita, in cui il contatto e il servizio dei poveri assuma un'inevitabile centralità.