Sfoglia il Catalogo ibs013
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1101-1120 di 10000 Articoli:
-
Storia della Basilicata. Vol. 3: L'Età moderna.
Il terzo volume di una grande impresa culturale ed editoriale in quattro volumi, un'ampia ricostruzione della storia della Basilicata dall'antichità all'Età contemporanea. -
Storia della Basilicata. Vol. 4: L'età contemporanea.
Il quarto volume di una grande impresa culturale ed editoriale in quattro volumi, un'ampia ricostruzione della storia della Basilicata dall'antichità all'Età contemporanea. -
C'è speranza se questo accade al Vho
Un grande classico per ricordare che occuparci dei bambini vuol dire avere a cuore il futuro di tutti.«Il maestro è lì per tener viva la vita: per aiutarla a incanalarsi nelle direzioni più utili, per salvarla dalle dispersioni, per arricchirne il senso, per stimolarne il moto. Non ci sono momenti morti, la noia è bandita. Nessuna curiosità è soffocata. Dalla ""distrazione"""" di un bambino, o da una domanda buttata là quasi per caso, può nascere una fervida attività di settimane e di mesi. Tutte cose documentate, pagina per pagina, nel diario del maestro Lodi» – Gianni RodariMario Lodi è stato uno dei protagonisti di quella straordinaria stagione di rinnovamento della scuola italiana che ha tentato di superare il vecchio modello autoritario per realizzare tra i banchi i valori della comunità democratica repubblicana. Questi diari, che ripercorrono la sua esperienza di maestro elementare tra il 1951 e il 1962, sono diventati una lettura fondamentale per tutti coloro che hanno a cuore non solo la scuola ma più in generale le sorti delle nuove generazioni. E in una fase storica come quella attuale, in cui crescono le aree di disagio (purtroppo anche per i bambini), in cui dilaga la retorica sulla formazione d'eccellenza e in cui è concreto il rischio di un ritorno alla scuola di classe, ricordare la lezione di Mario Lodi è più che mai urgente. Come ricordava Tullio De Mauro: «Nella scuola che Mario ha vissuto e che propone non c'è posto per bambini considerati più dotati o per quelli giudicati meno dotati, ma per bambini ciascuno dei quali ha un particolare potenziale da coltivare e sviluppare e mettere in comune». Un grande classico per ricordare che occuparci dei bambini vuol dire avere a cuore il futuro di tutti."" -
Magellano. Il primo viaggio intorno al mondo
500 anni fa Ferdinando Magellano guidò le sue navi oltre la Patagonia, fino a un altro mare. Per la prima volta l'uomo trovava il punto di passaggio tra Oceano e Oceano e ne esplorava i confini ultimi. Dopo tempeste, ammutinamenti e battaglie selvagge, alcuni dei suoi marinai riusciranno a portare a compimento la prima circumnavigazione del globo e a rientrare in Spagna. Un viaggio senza precedenti, una storia capace di affascinare, meravigliare e commuovere.Nell'agosto del 1519 cinque navi partirono dal porto di Siviglia. Erano tutte parte di una spedizione patrocinata e sostenuta dall'imperatore Carlo V. Alla loro guida si trovava un ammiraglio portoghese allontanato dal suo paese con disonore e che si era messo al servizio della Corona spagnola in cerca di riscatto. L'obiettivo del viaggio era dimostrare che le Isole Molucche, allora famose perché produttrici di spezie, appartenevano alla Spagna e non al Portogallo secondo le regole del trattato di Tordesillas che aveva diviso il pianeta tra questi due imperi. Nei tre anni seguenti queste imbarcazioni e questi uomini affronteranno battaglie, ammutinamenti, naufragi, tradimenti. Solcheranno mari mai affrontati prima dagli europei, entreranno in contatto con popoli e culture sconosciute, dai patagoni della Terra del Fuoco agli abitanti della Polinesia. Insomma, affronteranno una delle più grandi imprese della storia dell'uomo. Un'avventura che si concluderà con il loro ritorno e con la diffusione del racconto di viaggio del vicentino Antonio Pigafetta. -
Barbari e pagani. Barbari e pagani. Religione e società in Europa nel tardoantico
L'arrivo dei barbari nell'Occidente latino è stato anche un confronto tra un mondo ormai cristianizzato e uno ancora pagano, tra una civiltà che aveva proibito i culti tradizionali e il politeismo e una che trovava proprio in questi riti identità e cultura. Ma cosa accadde quando i popoli barbari incontrarono il cristianesimo? Gli antichi dèi vennero improvvisamente cancellati e dimenticati o continuarono a convivere con il nuovo? Un libro alla scoperta di uno degli aspetti meno conosciuti e più affascinanti della storia antica.Teodosio il Grande (379-395 d.C.) fu l'imperatore che mise fuori legge l'antica religione romana. Nel periodo a lui successivo, per buona parte della critica storica il paganesimo è solo un fenomeno irrilevante: non intercettato dai radar della grande storia, meritevole di studio solo in funzione del processo della cristianizzazione e per di più ormai mal distinguibile dalle superstizioni dei fedeli cristiani e dal folklore. La sfida di questo libro è di interpretare le specificità di un paganesimo religioso ""in transizione"""". Tra drammatiche vicende di guerre e violenze, movimenti di uomini, insediamenti di collettività, costituzione di nuovi regni, come si trasformarono i rapporti tra religione e società? Incisero le credenze e le pratiche religiose """"importate"""" dalle diverse gentes barbariche, i tempi e i modi delle loro conversioni al cristianesimo o le loro persistenze nell'idolatria? Come interagirono con le realtà romane preesistenti? Riscopriamo così un paganesimo minoritario ma non residuale, né privo di suggestiva vitalità, con espressioni di politeismo tradizionale, cerimoniali legati ai cicli della fertilità, culti degli elementi naturali, manifestazioni religiose più violente e macabre come i sacrifici umani dei prigionieri di guerra o l'uso di feticci sacri a scopi espiatori."" -
Il «lodo Moro». Terrorismo e ragion di Stato 1969-1986
Dalla ""prigione del popolo' dove era stato rinchiuso dalle Brigate rosse nel 1978, Aldo Moro chiedeva di trattare per la sua liberazione, svelando che questa era una prassi abituale per i terroristi palestinesi arrestati in Italia. Da allora, per «lodo Moro» si intende l'accordo che consentiva ai palestinesi di utilizzare il territorio italiano come base per armi e guerriglieri in cambio della garanzia di preservare la penisola dagli attentati. Il «lodo» non fu certo solo riferibile alla figura di Moro: esso coinvolse i principali esponenti della DC e del PSI (da Rumor a Taviani, da Andreotti a Craxi), alcuni magistrati e persino la Presidenza della Repubblica. Ma il «lodo» quale sicurezza garantiva? Quella legata all'incolumità dei cittadini dagli attentati o quella dello Stato, assicurando approvvigionamenti energetici in tempo di shock petrolifero e stabilità sul fronte sud del Mediterraneo? La classe dirigente italiana si trovò a fare i conti con questo dilemma in una delle fasi più difficili della storia repubblicana. Lungi dall'essere una vicenda riservata ai servizi segreti, il «lodo» fu una politica dello Stato italiano. Ed è con questo fatto storico che il nostro Paese deve fare i conti."" -
Israele. Una storia in 10 quadri
Questo libro identifica gli elementi più importanti dei cambiamenti d'Israele e fornisce al lettore le chiavi fondamentali per interpretarne le recenti evoluzioni.Dalla sua nascita, nel 1948, lo Stato d'Israele è costantemente al centro dei conflitti nel Medio Oriente e della politica internazionale. Il confronto con la comunità palestinese, che continua a insanguinare questa terra, spinge moltissimi a schierarsi pro o contro, senza provare a comprendere le effettive ragioni di quanto sta avvenendo. Partiamo allora da alcuni passaggi nodali, nella demografia, nell'economia e nella geografia, per conoscere meglio la storia di un paese estremamente complesso, vivace e differenziato, attraverso le sue tante trasformazioni. Così facendo, questo libro identifica gli elementi più importanti dei cambiamenti d'Israele e fornisce al lettore le chiavi fondamentali per interpretarne le recenti evoluzioni. -
La relazione teraupetica. Storia, teoria e problemi
Cosa accade nella relazione tra paziente e psicoterapeuta? Con quali concetti e con quali categorie possiamo descrivere adeguatamente gli eventi interpersonali che si sviluppano nella stanza della psicoterapia? In che misura e attraverso quali processi la relazione contribuisce alla cura e alla guarigione? Cosa deve fare il terapeuta per far sì che la relazione contribuisca alla cura e non diventi un ostacolo al trattamento o un fattore dannoso per il paziente? Antonio Semerari, uno dei maggiori psicoterapeuti italiani, analizza le diverse risposte che sono state date a queste domande dai mesmeristi fino ai nostri giorni, passando per autori come Janet, Freud, Sullivan, Rogers, Beck, Mitchell e i recenti approcci ai pazienti con gravi disturbi di personalità. -
Risorgimento atlantico. I patrioti italiani e la lotta internazionale per le libertà
Un viaggio alla scoperta di tre generazioni di patrioti universali. Una lettura del Risorgimento ""senza polvere"""" e sotto una luce completamente nuova. Un racconto che è storia globale dell'Italia.Il Risorgimento fu un'epopea di avventure e ideali senza confini. Ebbe inizio con l'età delle rivoluzioni, quando nei Caraibi agitatori e napoleonici cominciarono a cospirare contro l'impero borbonico e si arruolarono sotto le bandiere dei libertadores sudamericani. Continuò durante la Restaurazione, quando liberali e mazziniani difesero i governi costituzionali iberici e tramarono per rovesciare la Santa Alleanza, sognando una fratellanza universale di repubbliche unite. Si protrasse dopo l'unificazione, quando garibaldini e radicali risposero alla chiamata in armi di Abraham Lincoln, soccorsero i francesi sui campi di Digione e lottarono per l'indipendenza di Cuba. Per oltre un secolo oscuri carbonari e carismatici sovversivi, giornalisti di grido e generali in carriera, celebri pensatori e studenti in camicia rossa si batterono per la causa dei popoli. Senza mai abbandonare le speranze di rinascita italiana, rimasero fedeli a una visione universalista che riuniva sogni di rivincita politica, utopici progetti di riforma e attese di riscatto nazionale. Un viaggio alla scoperta di tre generazioni di patrioti universali. Una lettura del Risorgimento """"senza polvere"""" e sotto una luce completamente nuova. Un racconto che è storia globale dell'Italia."" -
L' ultima ideologia. Breve storia della rivoluzione digitale
Un libro attualissimo e straordinariamente utile per capire meglio una delle narrazioni più significative del nostro tempo.«Soppiantando la forza propulsiva delle rivoluzioni politiche o economiche del Novecento, quella digitale ha promesso, e continua a promettere, l’illusione di un mondo nuovo e migliore. ""L’ultima ideologia"""" ne ripercorre la storia (nemmeno troppo breve), mettendo in luce le narrazioni che l’hanno accompagnata fino a oggi.» – Massimo Rospocher, La Lettura - Il Corriere della SeraLa rivoluzione digitale ci ha reso sempre connessi e in grado di comunicare istantaneamente con persone di tutto il mondo, ci ha regalato una quantità apparentemente infinita di informazioni e opportunità, ci ha dato l'illusione che vecchie barriere e gerarchie crollassero e che """"magnifiche sorti e progressive"""" fossero davanti a noi. Ma è proprio così? O si tratta di una vera e propria ideologia, con i suoi miti, i suoi profeti, le sue menzogne?"" -
Chiesa, Chiese, movimenti religiosi. Nuova ediz.
L'affermazione del primato del papato romano; la nascita e lo sviluppo del monachesimo; gli Ordini mendicanti e le nuove forme di religiosità basso-medievale: mille anni di sperimentazione continua, e talora di veri e propri rivolgimenti, che hanno plasmato le strutture istituzionali della Chiesa.rnUna nuova edizione con aggiornamenti bibliografici. -
Lezioni di metodo storico
Le Lezioni costituiscono una preziosa testimonianza sull'uomo Chabod e sul suo modo di educare i giovani all'impegno critico rigoroso. Il libro, ricostruito da Luigi Firpo con il titolo Lezioni di metodo storico, è lo strumento didattico e di lavoro ancora oggi insostituibile che Chabod ebbe carissimo negli ultimi vent'anni della sua attività di maestro degli studi di storia. -
La scommessa Biden
Perché la superpotenza americana ha scelto di affidare il suo governo a un leader privo di carisma, di età avanzata e con una storia politica piena di contraddizioni? Come è potuto diventare una sorta di ultima spiaggia della democrazia americana, l'uomo su cui puntare per scuotere un Paese che vive da tempo un lento declino e a cui affidare il difficile compito di reinventare una sinistra in crisi?È accaduto più volte nella storia americana che presidenti inizialmente sottovalutati siano riusciti a far nascere dall'emergenza la spinta a cambiare il Paese. È accaduto con la reazione di Franklin Delano Roosevelt alla Grande Depressione degli anni Trenta e con le riforme di Lyndon Johnson dopo l'assassinio di JFK. Biden ci prova un'altra volta in un'era di divisioni politiche estreme e di democrazia minacciata. Una presidenza, la sua, lastricata di tante emergenze. La più importante e inedita è l'emergenza sanitaria, che trascina e trasforma quella economica (col ritorno dell'inflazione) e quella sociale. Ma anche quelle dei migranti, della sicurezza interna, del ruolo degli Usa nel mondo. Biden, il vice di Obama, un presidente avanti con gli anni che nessuno si aspettava, è l'uomo che non ha nulla da perdere e che vuole lasciare il segno. Potrà proprio lui, con la sua storia di moderato, rimettere sui giusti binari l'America e ridare una bussola alla sinistra in crisi d'identità frenando gli eccessi radicali della cancel culture? E quali conseguenze negli equilibri internazionali avranno i cambiamenti che vuole apportare? -
La contraddizione dentro
L'ultimo scritto di uno dei più originali intellettuali del nostro tempo; un'esortazione al continuo esercizio della libertà di pensiero capace di accogliere la contraddizione insita nel concetto stesso di vita.La contraddizione è forse la forma di esperienza più acuta della propria insufficienza e precarietà, anche se l'esperienza di tale insufficienza e precarietà significa che si sta nel mondo e, vorremmo dire, nel cuore del mondo.Ogni tentativo di capire non può vivere senza una costante esperienza della contraddizione. La contraddizione è forse la forma di esperienza più acuta della propria insufficienza e precarietà, anche se l'esperienza di tale insufficienza e precarietà significa che si sta nel mondo, anzi, nel cuore del mondo. Infatti le contraddizioni attraversano tutta la strada su cui camminiamo. Non sempre essa ha la stessa intensità e non sempre assume la stessa forma, ma è fuori discussione che sia il centro intorno a cui ruota tutto il resto. Ecco perché non può essere lasciata all'ingresso per entrare poi nel regno armonico e sterilizzato del pensiero corretto, né può essere superata come una semplice tappa, un incidente o un errore. La riflessione di Franco Cassano, nell'arco della sua intera esistenza, ha eletto a suo ideale regolativo questa visione: ha sempre cercato non solo di non eludere le contraddizioni, ma di collocarsi nel loro fuoco, senza nessuna tensione spettacolare ed esibizionistica, nella convinzione che debba essere sempre riaffermata anche nei momenti apparentemente più conciliati e distesi. -
Lo sfruttamento nel piatto. Quello che tutti dovremmo sapere per un consumo consapevole
Se non voglio essere ""complice"""" di un sistema ingiusto, come devo comportarmi? Le alternative, per fortuna, sono numerose.«Il viaggio raccontato da Mangano lungo la complessa filiera agroalimentare permette di conoscere ciò che si nasconde nel piatto in cui mangiamo. La conoscenza come strumento per essere liberi e scegliere consapevolmente. Il cibo come elemento con una potenza straordinaria capace al contempo di indebolire o favorire giustizia sociale: nostra la scelta, nostra la responsabilità» – Carlo Petrini, Slow Food«Un libro d'inchiesta analitico e insieme struggente» – Elisabetta Ambrosi, il Fatto Quotidiano«Un viaggio da brivido nei piatti che mettiamo in tavola. Antonello Mangano racconta le storie del lato oscuro della filiera agroalimentare e mostra le """"ricette"""" per un consumo consapevole» – Massimo Panarari, il Venerdì di RepubblicaAl supermercato siamo contenti di trovare passate di pomodoro e arance """"sottocosto"""". Spesso le compriamo, soddisfatti del risparmio. Poi capita di indignarci leggendo certe notizie spaventose sui lavoratori delle campagne. C'è un filo comune che lega quelle notizie ai nostri comportamenti d'acquisto. Questo libro indaga la filiera di alcuni prodotti agricoli ad alto rischio, dalle arance ai pomodori, all'uva. Andando a ritroso dal supermarket ai centri di distribuzione, fino alle serre e ai campi, scopriamo che la brutalità del caporalato e la """"modernità"""" della globalizzazione convivono senza scontrarsi. E che l'economia globale porta i contadini di Rosarno a competere con quelli brasiliani; i pugliesi con i cinesi; i piemontesi con gli spagnoli. I ghetti sono la parte visibile del problema. Le cause vanno cercate in una filiera dominata dagli intermediari e sovrastata da oligopoli capaci di imporre i prezzi, a ogni costo. Antonello Mangano ci accompagna in un lungo viaggio dagli agrumeti di Rosarno alle industrie di succo d'arancia tra Messina e Catania, dai supermercati del milanese ai campi di pomodori di Foggia e Ragusa, fino alle centrali logistiche padane. Infine, scopriremo i frutteti di Saluzzo e i vigneti del Chianti, perché lo sfruttamento si annida persino nelle aree più ricche. Il libro si chiude con una domanda cruciale: se non voglio essere """"complice"""" di un sistema ingiusto, come devo comportarmi? Le alternative, per fortuna, sono numerose."" -
Karl Marx. Vita e opere
Nicolao Merker ricostruisce le vicende biografiche del filosofo della storia, dell'economista e del politico del movimento operaio. Ne viene fuori una figura più complessa di quell'eroe granitico che la propaganda di partito esigeva, di quell'assoluto redentore degli oppressi che qualche fideistica tradizione novecentesca pretende.Nessun fantasma si aggira più per l'Europa, o almeno non quello del comunismo. Eppure di Marx si continua a parlare. Dopo l'implosione degli stati di ""socialismo realizzato"""" che dicevano di ispirarsi al marxismo, la letteratura su di lui ha una nuova rinascita. Nicolao Merker ricostruisce le vicende biografiche dell'intellettuale e studioso tedesco, tenendo insieme le sue tre anime: il filosofo della storia, l'economista e il politico del movimento operaio. Come collaborano questi tre aspetti della sua persona? Il Marx filosofo, economista, rivoluzionario, ha costruito le sue teorie sotto una 'campana di vetro', o dietro vi sono stati fatti della vita e di esperienza straordinariamente imprevedibili e avventurosi che su di lui hanno inciso fortemente? Per dare una risposta a queste e a molte altre domande, il libro mette in sequenza e connessione la vita di Marx, dagli episodi maggiori a quelli apparentemente minori. Un filo rosso che unisce la ricostruzione del contesto in cui è vissuto Marx con informazioni storiche e riflessioni critiche sulla storia del marxismo, le dinamiche interne del pensiero marxiano e le grandi linee lungo cui si è svolta la storia d'Europa nell'età moderna."" -
L' economia rurale nell'Europa medievale. Francia, Inghilterra, Impero (secoli IX-XV)
Un ampio e insuperato quadro di storia sociale ed economica del mondo rurale medievale, dall'età carolingia al Trecento, che spazia dalla Francia all'Inghilterra, ai paesi dell'Impero.Georges Duby, il grande maestro della storiografia francese, sintetizzando testimonianze e documenti di carattere molto diverso, recupera tutti gli aspetti, i problemi e gli elementi costitutivi della civiltà, non più cittadina, che si affermò alla caduta dell'impero romano: dalle tecniche di coltivazione all'evoluzione dei grandi patrimoni fondiari signorili; dall'estensione progressiva delle aree coltivabili alla diffusione dell'economia di scambio; dalle rivolte contadine all'impatto di fenomeni catastrofici come le pestilenze e le carestie del XIV secolo. -
Quello che alle donne non dicono. La salute al femminile
Dall'ideatore del seguitissimo blog ""MedBunker"""", che svela quotidianamente fake news e false verità in campo medico, un libro che tutte le donne dovrebbero leggere.È utile assumere integratori per stare meglio? Gli ormoni in menopausa sono l'elisir di giovinezza? Con quale periodicità bisogna sottoporsi ai controlli per ottenere il massimo dalla prevenzione? È vero che ci si può disintossicare con una tisana? L'infarto è un rischio solo per gli uomini? E la cellulite è una malattia? Salvo Di Grazia, ginecologo di solidissima esperienza, ci aiuta a fare chiarezza per affrontare serenamente i piccoli e i grandi problemi delle ragazze e delle donne. Perché la medicina ci salva la vita, ma bisogna saperla usare!"" -
Basta salari da fame!
Ormai il mercato del lavoro è una giungla con una sola certezza: stipendi bassi e precari. Paghe da fame per un lavoro povero. E se fosse proprio questo il problema che impedisce alla nostra economia di crescere? E se ricominciassimo a parlare di lotta salariale?«Tutto il discorso di ""Basta salari da fame! è condotto non da una prospettiva esterna e al più solidale, ma interna e partecipe: gli autori sono parte di quella classe che esortano, esortando perciò anche sé stessi, a farsi carico della questione salariale» – Luca Casarotti«Un libro militante» – Roberto Mania, RobinsonCi è stato detto che bisognava rendere il mercato del lavoro più flessibile e abbassare i salari per aumentare la competitività delle aziende e saremmo stati tutti più ricchi: l’abbiamo fatto ma siamo solo più poveri e ricattabili.Quelli che hanno salari orari di tre, quattro, sei euro lordi l'ora. Quelli costretti al lavoro gratuito o a un tirocinio a 400 euro al mese. Quelli sotto inquadrati e i troppi costretti a un part time involontario, spesso fittizio. Ormai il mercato del lavoro è una giungla con una sola certezza: stipendi bassi e precari. Paghe da fame per un lavoro povero. E se fosse proprio questo il problema che impedisce alla nostra economia di crescere? E se ricominciassimo a parlare di lotta salariale? È sull'impoverimento dei lavoratori, infatti, che molte imprese continuano ad accumulare profitti agitando di volta in volta il nemico esterno più utile alla propria retorica: gli immigrati, le delocalizzazioni, la tecnologia. Una narrazione che nasconde un interesse politico, diretto a garantire l'alto contro il basso della società, i profitti dei pochi contro i salari dei molti. Ma la consapevolezza che le crescenti disuguaglianze originano dai salari e dalle retribuzioni è tornata con forza nel dibattito pubblico e alimenta le lotte dei movimenti sociali a livello globale."" -
Storia della Resistenza
Una ricostruzione nuova, originale, vivida, in cui lo sguardo d'insieme si alterna costantemente con l'attenzione a vicende personali e collettive poco conosciute o inedite. Un libro necessario oggi, quando il venir meno degli ultimi testimoni diretti di queste vicende lascia sempre più spazio a un uso politico della Resistenza che deforma e rimuove i fatti, le fonti e la storia.«Un'opera monumentale, basata su documenti sterminati» – Michele Ainis, la Repubblica«Un libro che riapre aspetti della riflessione che già diversi autori, il cui magistero culturale è pienamente assodato, avevano contribuito ad alimentare in ricchezza e varietà di interpretazioni – Claudio Vercelli, il manifesto«Un lungo e coinvolgente percorso attraverso i venti mesi della lotta partigiana, raccontati senza alcuna indulgenza o reticenza verso gli aspetti più problematici e anche drammatici che l'hanno attraversata» – Cludio Silingardi, TuttolibriLa Resistenza in montagna e quella in pianura. La guerriglia nelle città. Il sostegno della popolazione e il rapporto con la ""zona grigia"""". La collaborazione con gli Alleati e la guerra civile con gli italiani in camicia nera. A 75 anni dalla Liberazione, finalmente una ricostruzione con l'ambizione di proporre uno sguardo complessivo su fatti, momenti e protagonisti che hanno cambiato per sempre il nostro Paese. I due anni che vanno dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 rappresentano un momento cruciale della storia d'Italia. Sono gli anni della guerra mondiale, con le truppe straniere che occupano la penisola. Sono gli anni della guerra civile, con lo scontro tra italiani di diverso orientamento. Sono gli anni della guerra di liberazione, in cui si combatte contro il nazifascismo per far nascere un paese democratico e libero. È il """"tempo delle scelte"""" per una società italiana schiacciata sotto il tallone nazista e fascista. Una nazione divisa politicamente, militarmente e moralmente all'interno di un'Europa in fiamme. Per fare i conti con la storia della Resistenza italiana, il libro ripercorre le varie fasi delle diverse Resistenze: dalle specificità della guerriglia urbana all'attestamento nelle regioni di montagna. Affianca alla lotta armata le varie forme di supporto fornito ai """"banditi"""" dalle popolazioni e la conflittualità interpartigiana, si addentra nella cosiddetta """"zona grigia"""", evidenzia la peculiarità delle deportazioni politiche e razziali. Una ricostruzione nuova, originale, vivida, in cui lo sguardo d'insieme si alterna costantemente con l'attenzione a vicende personali e collettive poco conosciute o inedite. Un libro necessario oggi, quando il venir meno degli ultimi testimoni diretti di queste vicende lascia sempre più spazio a un uso politico della Resistenza che deforma e rimuove i fatti, le fonti e la storia.""