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Cosa fa quest'intrusa in casa mia? Diario di resistenza gattesca
Opportunisti, coccoloni, interessati, catalizzatori di positività, egoisti, agili, imprevedibili, protettori di energia spirituale, invasati, buffi, dispettosi, porta sfortuna, eleganti, odiosi... i termini usati per descrivere i gatti variano dalla più manifesta antipatia, a qualcosa di simile all'adorazione. C'è chi assicura di esserne allergico e chi non si limita a dire che non li ha in simpatia ma sente il bisogno di precisare che preferisce i cani, perché più fedeli e obbedienti ai propri padroni. I cosiddetti ""gattari"""" invece, oltre ad avere una o più bestiole che circolano per casa, ne postano foto e video sui social, e si circondano di oggetti con le loro immagini (dalle magliette, ai portachiavi, passando per i calendari e le ciabatte). Ostili o innamorati dei gatti, ci si ritrova concordi nel riconoscerne l'indipendenza, considerata a seconda del punto di vista un pregio o un difetto. Un gatto infatti può essere un componente della famiglia (il capo famiglia per la precisione), un coinquilino che tollera la presenza umana (o che finge di farlo per sferrare meglio i propri agguati) o un amico a quattro zampe con cui condividere abitudini e riti quotidiani. In ogni caso si ritiene padrone di sé stesso e non si stanca di dimostrarlo in vari modi. Talvolta sembra solo mancargli la parola per spiegarci quale sia la sua opinione su di noi. Forse facendo un po' di attenzione, si potrebbe perfino riuscire a sentirli parlare... """"Cosa fa quest'intrusa in casa mia? Diario di resistenza gattesca"""" è il punto di vista di un gatto rockettaro su quegli strani bipedi, quasi totalmente privi di pelliccia, che gli gravitano attorno e su altre comparse, più o meno gradite."" -
La rivoluzione musicale degli anni Sessanta
Raccontare la musica leggera e la nuova musica rock degli anni Sessanta potrebbe sembrare cosa facile. Generalmente chi ha vissuto questo periodo conserva un felice ricordo, significa serbare il racconto di un tempo ricco di novità, ma anche di trasgressione. Gli anni Sessanta sono stati un decennio straordinario innanzitutto per i radicali cambiamenti di mentalità e la messa in discussione di valori fino ad allora dati come certezze assolute. Fu un periodo in cui idee e nuovi ideali sono nati e si sono sviluppati imponendosi nel pubblico, altri invece si sono spenti entro tempi brevi. Con questo testo ho inteso raccontare quel tempo da me vissuto nella mia adolescenza, trascorso in famiglia tra musica classica e musica rock. Il fascino di quest'ultima mi ha particolarmente catturata, creando in me forti emozioni e facendomi scoprire nuovi mondi. I testi delle canzoni delle band e dei cantanti solisti degli anni Sessanta li ricordo uno ad uno. Quei testi, seppure ""leggeri"""", parlano non solo di amore, tema dominante della musica in genere, ma anche di ecologia, di vita quotidiana, dei conflitti nel mondo, parlano di ricordi dell'infanzia quando qualcuno cantava: """"... bastava un niente per sorridere, ... una bugia per essere grande"""". Io credo che questo genere di musica, i cui testi sono tuttora attuali e in molti casi significativi, non si debba e non si possa dimenticare."" -
Ombralunga. Inverno
Gli Irriducibili sono sempre stati una piaga della città di Ombralunga. Lentamente sono riusciti a diffondere il loro sentimento di odio verso gli elfi tra gli abitanti e ora si stanno preparando al gran finale. Riusciranno Paride e i suoi amici ad evitare il peggio? In questa nuova avventura verrà fatta luce su altri misteriosi segreti non ancora svelati... -
Il cantiere M9. Indagini archeologiche e interventi sugli edifici storici
Era inevitabile che durante i lavori del cantiere di M9 - Museo del '900 sarebbero venuti alla luce reperti risalenti all'epoca del monastero e che gli interventi di restauro conservativo e di riuso funzionale degli antichi manufatti avrebbero potuto fornire ulteriori elementi informativi sulla storia di Santa Maria delle Grazie. Il presente volume che raccoglie gli atti del convegno tenutosi su questi temi il 10 dicembre 2018 svela piccoli e grandi misteri di questo angolo centrale, ma poco conosciuto, di Mestre. Le indagini archeologiche condotte non solo hanno consentito di approfondire le conoscenze legate alla vita dell'ex monastero ma anche di disporre di dati storici utili ad una più generale riflessione sulle dinamiche di organizzazione territoriale della Mestre medievale e post-medievale e ad una più puntuale ed attenta azione di tutela delle testimonianze del paesaggio antico. Il complicato ma relativamente breve percorso del progetto - da ritenere un caso virtuoso di efficienza nel panorama italiano - viene illustrato dalle prime battute fino all'avvio e allo svolgersi del cantiere. Le scelte compiute sui manufatti preesistenti vengono spiegate e inquadrate in un contesto in cui aspettative della committenza, sensibilità dei progettisti e autorità degli Enti competenti trovano un contemperamento che si concretizza fattivamente. -
Il restauro del papiro
È al papiro che spetta il primato di supporto scrittorio più utilizzato in antichità: ben 41 secoli, dal 3100 a.C. (papiro di Hemaka, I Dinastia) al 1088 d.C. - 480 anno dell'Ègira (P. Ryl. Arab. I, X 10, XI secolo). Il papiro a metà tra un bene archeologico (contesto da cui proviene) e un bene librario (contesto a cui viene a?liato) è un materiale molto fragile e deperibile che necessita di mano ferma e conoscenze pregresse di discipline quali quelle papirologiche, egittologiche e ?lologiche oltre che chimiche, ?siche e diagnostiche. Questo libro avrà come scopo precipuo quello di fornire le metodologie più idonee, ovvero quegli strumenti e quei mezzi necessari per e?ettuare un ""primo intervento conservativo e restaurativo"""" applicato al supporto papiraceo. Punto di partenza ovviamente saranno le origini, con una breve introduzione storica (i padri fondatori - nascita della Papirologia in Italia e i primi restauratori italiani); per proseguire poi con tutte quelle informazioni basilari legate alla struttura di natura ?sico-chimica della pianta del Cyperus Papyrus (creazione di un kòllema, foglio); gli aspetti intrinseci ed estrinseci (nomenclatura delle parti, di?erenziazione tra papiri letterari e papiri documentari, le lingue dei papiri, lo scriba e i suoi strumenti); di pari passo alla pratica (metodologie di restauro con casi di studio; esempi diagnostici; pigmenti; solventi e adesivi). Ancora oggi le vicende legate ai ritrovamenti papiracei riescono a stupirci e ad a?ascinarci, ma non sono molte le persone che comprendono l'importanza della loro conservazione e trasmissione futura."" -
Manuale pratico di documentazione e diagnostica per immagine per i BB.CC
L'opera d'arte è un luogo di incontro per chi studia i beni di interesse culturale e l'immagine è la lingua franca che mette in comunicazione lo storico dell'arte con il restauratore, il conservatore con il diagnosta, gli amatori con i professionisti. Questo manuale pratico è rivolto ai giovani studiosi, affinché possano facilmente orientarsi e muoversi autonomamente nella materia, sfruttando al meglio i loro mezzi per ottenere risultati di qualità, a sostegno delle loro ricerche e delle loro passioni. -
Ritratti d'archivio. Antologia di protagonisti della storia ebraica italiana del '900
Il filo che lega i 12 protagonisti è la memoria dell'autrice che li ha ""conosciuti"""" lavorando sui documenti dell'Archivio della Fondazione CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea). Le loro vicende danno un'immagine del variegato mondo ebraico italiano del '900 e delle sue contraddizioni. I dodici racconti rievocano la vita o frammenti di vita di uomini e donne, giovani e meno giovani, alcuni noti altri meno. Franco, dodici anni appena, è la più giovane vittima della lotta partigiana. Anche Rosa e Brigitte hanno aderito alla Resistenza ma solo Brigitte è sopravvissuta. Rosa, giovane, bella, esuberante e innamorata dell'amore, si è buttata nella lotta con disperazione andando volontariamente incontro alla morte. Renzo, giovane genovese, ha preferito non nascondersi in attesa della salvezza ma le è andata incontro in un avventuroso viaggio verso sud che lo ha portato a raggiungere gli Alleati. Di Natalia, famosa scrittrice, è rievocato un periodo della gioventù che l'ha vista condividere il destino di un irriducibile e sfortunato antifascista. Figura anomala nell'universo ebraico è Dino. Anch'egli noto scrittore molto letto negli anni '30, si è """"venduto"""" al fascismo denunciando alla Polizia segreta numerosi suoi correligionari antifascisti. Tragica la figura di Federico, figura romantica di poeta che il padre ha cercato invano di sottrarre alla sua sorte. Neanche Anna è riuscita a eludere il suo tragico destino che una prima volta le aveva concesso di sopravvivere ad Auschwitz-Birkenau. Robert è stato invece vittima di un tragico scherzo del fato. Fra gli ebrei che hanno voluto, vissuto e subito il fascismo, Ettore. Cresciuto in ambiente monarchico e fortemente legato a ideali risorgimentali e patriottici, con la scelta fatta ha voluto affermare la sua italianità. Figura carismatica Donato che nelle campagne pugliesi ha realizzato il sogno di ridare vita al popolo ebraico che credeva estinto. E infine c'è Andrea, agente di polizia penitenziaria nel carcere di San Vittore a Milano, un Giusto che ha perso la vita per aver voluto contrapporre la propria umanità alla barbarie nazifascista."" -
Le oscure stanze. Racconti neri dell'inquieta nobiltà
Sono dieci i racconti di questa raccolta. ""Le oscure stanze"""" narrano di una nobiltà che lentamene declina dopo i fasti rinascimentali degli Estensi. Ferrara si scopre città marginale e provinciale con il Papato e lo sarà sempre di più fino all'Italia dei Savoia. Le grandi famiglie dell'età ducale vivono questa discesa con un'inquietudine che ricerca nell'oscuro, nel tenebroso e nel malinconico le modalità di vita. Sono piccoli ritratti e piccole storie in cui prevale il verosimile e non il reale. Delle nobili famiglie i cognomi sono reali e collocabili storicamente, ma solo quelli, poiché i personaggi che tali cognomi portano e le loro peripezie sono puro frutto di fantasia. Da una parte lo spaccato di una società che cerca di sopravvivere e che talvolta, nella noia, scopre strade non percorse, dall'altra la complessa natura umana che, improvvisamente, diventa imprevedibile e spesso si chiama fuori dall'etica comune e dalle stesse regole sociali."" -
Sessant'anni fa... solo una scommessa. La zona industriale di Padova: da ruralità a industrializzazione
Nel 1956 nasceva il Consorzio ZIP con il compito di ""fungere da volano"""" per l'economia padovana, realizzando le infrastrutture per consentire l'insediamento delle imprese in una zona industriale a est della città. Per dar spazio a questa nuova realtà fu compiuta tabula rasa su una superficie di dieci milioni di metri quadrati di territorio, dove era viva, da secoli, una cultura rurale intrisa di valori. Un territorio compreso tra le località di San Lazzaro, San Gregorio, Granze e Camin, fu completamente trasformato per consentire il passaggio alla modernità industriale. Qualcuno, però, dovette sacrificarsi. Fu così che in nome del progresso, centinaia di famiglie dovettero lasciare tutto quello che avevano subendo un danno irreparabile in termini materiali, mentre nulla poté ripagare della perdita sul piano umano. Persone ingiustamente accusate di essere state contrarie al progresso. Nel gennaio del 2020, a distanza di sessant'anni da allora, il Consorzio ZIP ha terminato il suo mandato e gli Enti Fondatori (Comune, Provincia e Camera di Commercio) hanno avviato le procedure per la sua chiusura. Alla luce di quanto è avvenuto abbiamo ideato questo libro con l'obiettivo di far conoscere alle nuove generazioni le vicende accadute in questo territorio e per i meno giovani un aiuto per non scordare. Il testo ha un taglio corale poiché è ricco di testimonianze dirette, raccontate da persone che hanno vissuto l'esperienza dell'esproprio e ora hanno voluto cogliere l'occasione per far sentire la loro voce. Il libro è, quindi, uno spazio dove dare la parola ai """"vinti"""" di questa storia, che nelle celebrazioni decennali è sempre stata festeggiata, da chi realizzò la zona industriale, come una """"scommessa vinta"""". La narrazione è suddivisa in tre parti: la prima racconta la nascita e lo sviluppo della zona industriale e quanto accaduto alle comunità locali; la seconda descrive il territorio anteriormente alla trasformazione fisica; la terza termina con i motivi che hanno portato alla cessazione del Consorzio ZIP."" -
I lavoratori sono i nostri finanziatori. I bilanci della Federazione Comunista Padovana dal dopoguerra allo scioglimento del PCI (1948-1989)
Questo saggio, in occasione del centenario della nascita del partito comunista italiano, ricostruisce alcuni aspetti fondamentali dell'organizzazione del PCI di Padova a partire dall'analisi dei bilanci della Federazione padovana dall'immediato dopoguerra, nel 1948, fino allo scioglimento del PCI nel 1989, disponibili presso il Centro Studi ""Ettore Luccini"""" (CSEL), che conserva l'archivio storico del partito comunista padovano. Attraverso l'analisi di una copiosa serie di cifre e voci di entrata e di uscita questa ricerca si pone l'obiettivo di fornire al lettore un quadro preciso, basato sulla «forza dei numeri», dell'organizzazione capillare del PCI padovano sul territorio, fatta di funzionari, sedi, attività di stampa e propaganda e della cosa più preziosa: migliaia di iscritti e militanti per portare avanti le proprie battaglie che facevano del PCI non una semplice """"comunità politica"""" ma un vero e proprio """"Partito"""", cioè una struttura organizzata capace di garantirsi, con una fatica e un impegno comune da parte di dirigenti e militanti, quell' autonomia economica indispensabile per poter utilizzare in piena libertà, senza condizionamenti, le proprie risorse economiche elaborando strategie, promuovendo campagne politiche, sviluppando il proprio insediamento nella società; in poche parole per fare politica. è proprio questa costante attenzione a difendere l'autonomia economica che ha spinto il PCI di Padova a costituire il c.d. «Centro economico», per anni fonte di ingenti introiti per il funzionamento della Federazione e ha poi consentito di aumentare il numero delle sedi di partito: un patrimonio ancora oggi da preservare e mettere al servizio della Sinistra padovana."" -
In galera con il COVID20
Le pagine dell'antologia 2020 raccolgono i contributi più significativi delle opere uscite da molte carceri italiane in risposta ai bandi dei concorsi artistici dell'Associazione Artisti Dentro Onlus. Questa edizione non poteva non riferirsi al Covid e all'emergenza sanitaria che ha portato il panico tra persone che si sono sentite come topi intrappola. Il fare arte - scrittura, pittura e culinaria - li ha aiutati a superare questo difficile momento e offerto un'occasione per far uscire almeno le loro voci. -
Feste tradizionali e rievocazioni storiche. Un patrimonio da salvaguardare
Questo volume esce dopo quasi due anni dallo svolgimento del convegno ""Rievocazioni storiche. Un patrimonio da salvaguardare"""", del 6 dicembre 2018 nella cornice della sala del Piovego di Palazzo Ducale, sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e laguna. Il Convegno è nato da un'idea della Soprintendenza e di Ve.La., che cura, per il Comune di Venezia, lo svolgimento di eventi. L'occasione, che ha visto coinvolti numerosi studiosi di diversa provenienza, ha consentito di porre al centro del dibattito questioni legislative e disciplinari, riconducibili ai beni demoetnoantropologici, descrivendo sia il quadro delle regole nazionali - Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio - sia di quelle internazionali - Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale di Parigi del 2003 e Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la società di Faro del 2005. Le testimonianze di feste tradizionali come il Redentore o il Carnevale, e di rievocazioni storiche come la regata Storica, la festa e la regata della Sensa, ma anche il Calcio Storico Fiorentino, o altri eventi della Romagna, che siamo riusciti a raccogliere, mostrano quanta attenzione e risorse tali eventi richiedono affinché nel loro svolgersi, i valori identitari e di documentazione della memoria storica, non si disperdano e trovino forme di attualizzazione. Contributi di: Giulia Altissimo, Massimo Andreoli, Luigi Brugnaro, Emanuela Carpani, Jennifer Celani, Maria Cristina Dossi, Giovanni Giusto, Stefano Karadjov, Paola Mar, Manuele Medoro, Marco Musmeci, Saverio Pastor, Luisella Pavan-Woolfe, Gilberto Penzo, Simona Pinton, Piero Rosa Salva, Chiara Squarcina, Alberto Toso Fei, Francesco Trovò, Roberta Tucci, Leandro Ventura, Alessia Villanucci, Lauso Zagato, Luigi Zanini, Emanuela Zucchetta."" -
È tutto a post
C'era una volta il maschio padre padrone. L'evoluzione della specie è l'uomo, che è maschio marito padre amico figlio a sua volta. Che con caparbietà tenta di navigare nel mare magnum della propria vita, nella più totale mancanza di punti di riferimento. L'autore racconta in forma di post il diario quasi giornaliero della vita dei nuovi maschi 2.0. Nelle sue brevi storie troviamo l'intero suo cosmo: dai rapporti con i figli a quelli con la santa moglie che lo sopporta, dalla descrizione del mondo che incrocia per strada alle sue più profonde e segrete emozioni. Un essere umano che ha deciso di mettere completamente e pubblicamente a nudo se stesso affinché un giorno i suoi figli possano dire: questo era nostro padre. -
Il vetro nel mosaico. Dall'epoca romana al Rinascimento
Dalle origini, circa nell'VIII secolo a.C., e fino all'epoca romana il mosaico era un ornamento pavimentale che imitava dipinti e quindi considerato una tecnica al servizio di un'arte riconosciuta come superiore. Si usavano tessere lapidee o di materiale ceramico e raramente vetrose. L'avvento dei mosaici parietali e l'evoluzione verso un'arte musiva indipendente hanno avuto motiva- zioni sia di ordine estetico-filosofico che funzionale. Questa tecnica era particolarmente efficace per la rappresentazione di immagini sacre e a diffondere anche visivamente il messaggio evangelico e si è affermata in epoca cristiana e soprattutto bizantina; d'altra parte, è stata promossa anche dalla maggiore diponibilità di materiali e in particolare del vetro, prodotto in una varietà illimitata di colori e sfumature. Partendo da cenni sulla produzione generale di vetro dall'Epoca Romana al Medioevo e Rinascimento, viene percorsa l'evoluzione delle tipologie di vetro per mosaico attraverso studi condotti dagli autori di questo testo e di altri studiosi. Fondamentali sono le caratteristiche chimiche di questi materiali per classificarli e cercare di risalire alla loro tecnologia di produzione. I dati chimici raccolti sono stati ottenuti in un ampio periodo di tempo e con varie tecniche analitiche e spesso sono ""parziali"""", riguardando solo costituenti principali ed elementi coloranti e opacizzanti, trascurando elementi minori o in tracce importanti per una completa caratterizzazione delle tessere studiate. Tuttavia, ciò non ha impedito di tracciare una """"storia"""" di questa partico- lare produzione. Riguardo alla elaborazione dei dati chimici per definire tipologie ed effettuare confronti si è ritenuto sufficiente ricorrere a """"semplici"""" diagrammi binari e ternari, data la varietà dei metodi di analisi impiegati e del numero di campioni a volte non adeguato a trattamenti statistici più complessi dei risultati analitici."" -
Pianà ant la stubia. Impronte nella stoppia
La vita di un borgo, di una comunità contadina, con la sua parlata dialettale che in questo libro di poesie rivive nel suo spirito, nella semplicità, nell'ingenuità e nella saggezza. La poesia accende i ricordi, il dialetto li rende presenti, vivi; sono personaggi che dialogano, si muovono, agiscono, sprigionano energia e sentimenti con quell'innocenza che improvvisamente può trasformarsi in ipocrisia. Il periodo bellico, il dopoguerra ed il passaggio da una civiltà contadina ad una industriale sono temi che segnano il trascorrere della vita. Questi mutamenti significativi e traumatici da alcuni sono accolti come una disgrazia, con rassegnazione, da altri come opportunità, una resurrezione e una speranza, sentimenti che ci riportano, in diverse tappe, ai giorni nostri. Il dialetto sembra affrontare in modo ironico e grottesco ogni situazione, offrendo, a modo suo, con una affermazione od un proverbio ad hoc, una risposta ad ogni avvenimento positivo o negativo, soffermandosi sui piccoli particolari che, grazie ai versi poetici, rendono più intriganti e fantastiche le storie. Questo libro è un ""rewind"""" di vita vissuta che raccogliendo i segni visibili e le orme lasciate dal passato, non si limita a girovagare per le vie del borgo, ma si alimenta, aprendo una finestra sul mondo, della realtà e della quotidianità interpretata e presentata in modo sintetico con lo spirito dialettale."" -
La maschera e il daimon. La filosofia come via di trasformazione
La maschera e il daimon è un saggio che presenta la specifica via trasformativa offerta dalla filosofia. La ricerca filosofica non è intesa alla maniera di un sapere teorico, astratto e complesso, ma come strumento vitale per conoscere meglio se stessi. Il testo è suddiviso in una pars destruens, che ha l'obiettivo di accompagnare il lettore verso l'uscita dai miti collettivi, e una pars construens, che affronta più direttamente la questione centrale: la scoperta della vocazione individuale come esito della ricerca di senso. L'autore si richiama al pensiero di Platone, convinto sostenitore che la vita sia orientata e sostenuta da un daimon. Il daimon è il compagno e il guardiano dell'esistenza; garantisce che essa abbia uno scopo, che compia la sua missione. Volendosi adeguare alle aspettative condivise, l'uomo censura lati di sé che domandano di esprimersi e di realizzarsi. Mette a tacere il proprio daimon e dunque si rende infelice. Scopo della filosofia diviene pertanto quello di individuare la ""chiamata"""" di ciascuno, lasciandola emergere attraverso tecniche specifiche. In linea con questa attitudine maieutica, il testo si presenta come un percorso a due, dove chi scrive e chi legge camminano insieme verso quella """"via di trasformazione"""" che costituisce l'anima fondamentale della filosofia. E che ha un solo obiettivo: divenire, come diceva Nietzsche, ciò che si è."" -
Il cielo non è blu. Vivi libero dai condizionamenti del tuo luogo e del tuo tempo
Esther, madre e docente di storia, viene ricoverata d'urgenza in ospedale perché ammalata di Covid-19. L'improvvisa tragica esperienza di trovarsi di fronte al pericolo di perdere la vita le fa completamente rivedere la sua visione del mondo, e in una lettera vuole trasmettere questi sentimenti al figlio Teo, in occasione del compimento della sua maggiore età: l?uomo e l?umanità vivono in una bolla immaginativa prodotta da ideologie e religioni, mentre la tragicità del momento presente esige che guardiamo in faccia il reale in tutta la sua crudezza, se vogliamo imparare a superarlo insieme. -
Manuale per la Contrattazione nel Servizio Sanitario Nazionale. Le tematiche fondamentali del rapporto di lavoro nella contrattualistica della dirigenza professionale, tecnica e amministrativa
Questo manuale si colloca come immediato proseguo del precedente volume che riguardava le Aree contrattuali del Comparto (Livelli) e della Dirigenza Sanitaria. La materia svolta nel presente volume è attinente ai Dirigenti dei Ruoli Professionale, Tecnico e Amministrativo, completando, così, l'approfondimento dell'insieme dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro 2016 - 2018 del personale del S.S.N. L'analisi affronta, nella maniera più esaustiva possibile, tutte le materie e la complessa disciplina dello ""stare in servizio"""" o meglio del """"rapporto di lavoro"""", anche alla luce della recente legislazione . E' una lettura sistematica delle regole e dei singoli istituti contrattuali, collocandoli tra il passato (le disposizioni di origine con le eventuali disapplicazioni), il presente (le disposizioni del CCNL 2016 - 2018) e il futuro ovvero gli obiettivi che si intendono perseguire in una positiva applicazione e gestione del Ccnl.. In allegato al Manuale si riportano alcune indicazioni operative attinenti, in particolare, i contratti individuali di rapporto e di incarico e i fondi per il salario accessorio. Sono indicazioni, esempi di modulistica e schematizzazioni finalizzate al supporto e all'ausilio di chi gestisce il Personale in una logica dinamica e proiettata alla crescita professionale della generalità della """"risorsa umana"""" del S.S.N. e dell'intero Sistema pubblico, dove """"gestione"""" e """"governo"""" diventano gli elementi cardini dell'azione che vanno a modificare, integrare e completare la semplice """"amministrazione"""" del personale di passata memoria. Affrontare l'insieme delle """"regole del gioco"""" ha imposto l'approfondimento da un lato degli argomenti che hanno avuto una definizione contrattuale comune a tutte e tre le aree negoziali (del personale del S.S.N.) e dall'altro porre nel giusto rilievo la diversa disciplina, specifica di ogni Area Dirigenziale, che pur, in molti casi, presenta la stessa o similare titolazione. In coerenza con questo intendimento metodologico è stata elaborata un'unica analisi, accompagnata da strumenti di sintesi e schede di richiamo riepilogative, per tutti gli argomenti che contengono differenze poco marcate, spesso solo lessicali, mentre per le tematiche che presentano diversità e problematicità particolari l'elaborazione ha previsto paragrafi specifici di Area e, in alcuni casi, anche di solo Profilo."" -
Una storia nella storia. Il Pci di Padova, 1921-1991
Una storia nella storia ricostruisce ""per immagini"""" i passaggi più significativi del Partito Comunista di Padova, con l'intento di contribuire alla raccolta di documentazione sul Pci padovano: una storia all'interno della più grande e complessa storia del Partito Comunista Italiano. Il racconto si svolge secondo una scansione cronologica divisa in quattro sezioni: dalla fondazione del Partito Comunista al crollo del regime fascista; la Resistenza; dal dopoguerra alle mobilitazioni operaie e giovanili; dal compromesso storico alla fine del Pci. Ogni periodo si apre con una breve introduzione che descrive contesto, protagonisti e principali vicende del Partito di Padova e del Pci nazionale; il testo è intercalato dalla presentazione di acqueforti, litografie, sculture, olii, acquerelli e disegni che ripercorrono con forza espressiva e originalità interpretativa alcuni particolari momenti della storia locale del Partito Comunista e del movimento dei lavoratori. Viene poi presentata una selezione di documenti che descrivono l'impostazione organizzativa e l'iniziativa politica del Pci padovano: i verbali delle riunioni e le lettere """"interne"""", le tessere dei Pionieri, della Fgci e del Partito, i resoconti dei bilanci contabili, gli appunti sui corsi di alfabetizzazione per la crescita intellettuale e politica dei militanti, i giornali (""""Il Lavoratore""""), i volantini, gli opuscoli, i manifesti. Le fotografie raccolte ricordano numerosi protagonisti della storia del Pci padovano: i fondatori e i primi dirigenti, alcuni protagonisti della Resistenza, alcuni dirigenti degli anni '50-'60 e degli anni '70-'80, insieme alle immagini di molti militanti che hanno reso possibile l'attività quotidiana del Partito e ad alcune istantanee di momenti particolarmente significativi del Partito padovano. La raccolta dei """"Sindaci del Pci"""", con l'immagine dei primi cittadini nominati dal Comitato di Liberazione Nazionale nell'immediato dopoguerra e successivamente di quelli eletti sino al 1991, descrive l'attenzione per la rappresentanza istituzionale e l'impegno del Partito nelle elezioni comunali. A seguire, la mappa delle Sezioni e delle Case del popolo a Padova città e in provincia. Il catalogo è introdotto da un saggio di Andrea Colasio, assessore alla cultura del comune di Padova, seguito dalle testimonianze di Flavio Zanonato e Milvia Boselli (dirigenti del Pci di Padova) e si chiude con un intervento inedito di Franco Longo (segretario Provinciale della federazione padovana dal 1975 al 1983) e con un testo di Emilio Pegoraro, storico dirigente del Pci di Padova e parlamentare."" -
Il ritorno di Hermes. L'ermeneutica come mito
Dal mito delle sirene all'epica di Star Wars, dal rapimento di Kore a Lilì Marleen dai Templari al cinema contemporaneo l'ermeneutica creativa e tenace di Giacomo Maria Prati sembra rileggere il contemporaneo e l'antico in un unico processo organico di nuova semantizzazione e riformulazione narrativa. Testi, visioni, immaginari, linguaggi, tradizioni, riprendono energia e fluidità sotto la lente focalizzante di un occhio libero e anti-ideologico che cerca di coniugare metodo e coerenza a libertà di sguardo e di confronto.