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La costituzione metafisica del mondo
«E lo sapete anche voi cos'è per me ""il mondo""""? Devo mostrarvelo nel mio specchio?» - così Nietzsche, le cui parole riferiscono di un'inquietudine da sempre presente nella riflessione filosofica. Che cos'è dunque il mondo? È ancora possibile servirsi di una tale """"rappresentazione""""? Quale rapporto intrattiene da un lato con la tradizione del pensiero occidentale, dall'altro con l'odierna egemonia degli apparati tecnici? Questi i principali interrogativi cui il volume cerca di """"corrispondere"""", organizzandosi come il tentativo di una genealogia del concetto intenzionata a smascherare quanto in esso si cela. Dispositivo epistemico per l'affermazione del dominio totale dell'uomo su ciò che lo circonda, il mondo appare qui come l'ultima """"secolarizzazione"""" possibile della volontà di potenza, termine estremo votato ad ereditarne appieno il carattere e verso il quale inevitabilmente converge la curva che segna il tramonto della nostra civiltà. Alcuni importanti passaggi dell'itinerario tracciato sono riservati ad un confronto con l'opera kantiana; tuttavia il testo si mantiene in costante, talvolta implicito dialogo con la meditazione di Martin Heidegger, senza mai eludere il rischio che tale prossimità comporta."" -
La natura oltre la storia. La filosofia di Karl Löwith
Karl Löwith, uno dei maggiori filosofi tedeschi del '900, ha voluto riportare in auge la più antica filosofia greca, ""nata grande"""" con i cosidetti presocratici, intesa come scienza prima, ovvero come scienza della physis, della natura universale. Si può dire che Löwith è stato un pensatore dell'essere e della totalità, un metafisico, o meglio, un physiologo, avendo identificato l'originario con l'eterna potenza generatrice del cosmo. L'aspetto centrale del pensiero di Löwith consiste nell'idea secondo la quale la natura delle cose rimane stabile al di là del variare delle epoche storiche, mentre a poter cambiare sono solo le nostre interpretazioni del vero. Il compito della filosofia, infatti, è quello di aderire alla verità delle cose e di farsene testimone, sapendo riconoscere non solo la natura eterna di tutto ciò che esiste, ma anche la natura dell'essere umano che, come """"animale dotato di ragione"""", giunge alla sua realizzazione proprio nel dispiegare pienamente la dimensione razionale che lo caratterizza. Per ogni uomo la massima aspirazione sarà, allora, il raggiungimento della chiara contemplazione della verità dell'esistente, uniformandosi a quelle dinamiche che caratterizzano la natura universale e personale, pervenendo così al """"vivere secondo natura"""", che dovrebbe coincidere con la conduzione di una """"vita buona"""", contrassegnata dalla serenità, anche nell'epoca del nichilismo e della """"fatalità del progress"""" della tarda modernità occidentale."" -
Religioni, potere e biopotere. Un legame indissolubile ed eterno
Questo lavoro che intende dimostrare come esista e sia sempre esistito un legame congenito, indissolubile ed eterno tra le Religioni ed il Potere, potere basato sul sapere ""il Sacro"""", ed ancor meglio identificato come Biopotere. Potere quindi concernente non solo l'ambito della politica, ma altresì i sentimenti, i pensieri ed i corpi degli uomini, """"tutti i processi che sono specifici della vita, come la nascita, la morte, la sessualità, la procreazione, la malattia""""."" -
Il corpo preso con filosofia. Body building, chirurgia estetica, clonazioni
Cosa ha da dire la filosofia in merito alla decisione di una ragazza di farsi dei denti da vampiro? E cosa potrebbe, invece, insegnare Schwarzenegger alla filosofia? Perché dovremmo, per capire Facebook, dare ascolto a Sant'Agostino? Come mai la chirurgia estetica sta diventando sempre più diffusa tra gli uomini? Questo libro indaga la verità del corpo contemporaneo, attraversando la cultura di massa e il suo immaginario, popolato soprattutto da vampiri, cloni, zombies. -
Il tetramorfo dei quattro evangelisti. Ediz. illustrata
Il Tetramorfo è dovunque: dovunque ci sia proclamazione dell'annuncio evangelico; dovunque il messaggio di Cristo trovi sede. Di questa Parola ""vivente"""" il Tetramorfo è emblema e vessillo: il suo sigillo di garanzia. Dopo aver letto il presente saggio e aver imparato a conoscere e interpretare il Tetramorfo, cercatelo. Subito lo troverete come vessillo della stessa religione cristiana e dei suoi Quattro Evangelisti."" -
Utopia concreta. Pensiero utopico e ideologia in Niccolò Machiavelli e Tommaso Campanella
È uso consolidato porre a confronto Niccolò Machiavelli e Tommaso Campanella contrapponendo il mero realismo dell'uno e l'astratto utopismo dell'altro. Tuttavia, alla base di questo confronto così impostato vi è un grave errore: infatti, di solito, non si tiene conto del fatto che entrambi pensano storicamente la profonda crisi che stava attraversando l'Italia del loro tempo. Il risultato di questo fuorviamento è che si fa di Machiavelli un mero scienziato che, con Il Principe, avrebbe scritto un trattato buono per tutti i tempi e per tutte le situazioni. Campanella, invece, non sarebbe altro che un astratto utopista totalmente disincarnato rispetto al suo tempo. In realtà, a rigore, il Segretario fiorentino e lo Stilese hanno in comune davvero molto se si considera il fatto che entrambi i loro capolavori filosofico-politici - Il Principe e La Città del Sole - rispecchiano la crisi della loro epoca e, allo stesso tempo, cercano di risolverla con la proposta di una terapia. Il presente saggio è una rilettura del pensiero di Machiavelli e Campanella, accomunati per il fatto di essere grandi utopisti che pensano storicamente il loro tempo. -
Le resine sintetiche usate nel trattamento di opere policrome
Nel restauro delle opere policrome (dipinti, sculture lignee, affreschi, ma anche opere su carta, ceramica...) i materiali sintetici hanno in gran parte rimpiazzato sostanze con proprietà analoghe, ma di origine naturale. Diventa quindi imprescindibile per il restauratore comprendere le proprietà fondamentali di questi materiali che troppo spesso sono stati utilizzati in modo improprio. Il discorso è complicato dal fatto che questi materiali sono di recente sviluppo e che si hanno casistiche di invecchiamento di una cinquantina d'anni al massimo. Lo studio di questi materiali è reso ancora più difficile dal fatto che la maggior parte delle formulazioni correntemente utilizzate sono state originariamente sviluppate per applicazioni completamente diverse dal restauro dei beni culturali, e che raramente sono dichiarati tutti i componenti. -
Storia della tutela e di restauro in Piemonte. Esperienze sul territorio tra Otto e Novecento
Il volume illustra alcuni episodi relativi alla cultura della tutela in Piemonte a cavallo tra Otto e Novecento, soffermandosi sulle metodologie di restauro e sul dibattito istituzionale in un arco cronologico che si estende dall'Unità al momento successivo alla creazione, nel 1907, delle Soprintendenze. Il territorio piemontese, dove è particolarmente evidente la dialettica tra amministrazione centrale e istituzioni periferiche, è un caso esemplificativo di studio per riflettere sui nessi tra i percorsi di formazione degli artisti, dei restauratori e degli storici dell'arte e il radicamento di una consapevolezza civica sulla tutela del patrimonio, oltre che sul ruolo dei musei in chiave locale e nazionale. Gli studi qui raccolti sono frutto delle ricerche condotte nell'ambito dei progetti PRIN sulla storia del restauro in Piemonte avviati dal 2002 in collaborazione con altri atenei nazionali e confluiti nell'Archivio Storico dei Restauratori Italiani (ASRI) promosso dall'Associazione Secco Suardo. -
Quattro articoli sulla filosofia tedesca (Kant, Fichte, Schelling, Hegel)
Per Bertrando Spaventa la filosofi a italiana poteva rinascere soltanto attraverso il ripensamento della filosofia classica tedesca, in quanto essa stessa frutto del pensiero di Tommaso Campanella e di Giordano Bruno. Se vi era un primato italiano, in questi autori andava cercato e non nelle forme più o meno mitiche esaltate da altri esponenti del Risorgimento. I quattro scritti che qui si presentano (alcuni ripubblicati per la prima volta), rispondono a un programma di lavoro che Spaventa si era proposto nel periodo trascorso in esilio a Torino tra il 1850 e il 1859: la ricognizione dei sistemi di Kant, Fichte, Schelling e Hegel, vale a dire delle forme più alte mai raggiunte dalla filosofia. -
Il ghetto e i luoghi ebraici. Città di Padova. Ediz. italiana e inglese
Il Ghetto rappresenta sicuramente una parte importante della storia padovana e farla conoscere è un dovere. Camminare per queste vie con l'ausilio di questa guida, incontrare l'ex Sinagoga Tedesca - ora sede del Museo della Padova Ebraica - scorgere la finestra colonnata della Sinagoga Spagnola, visitare la Sinagoga Italiana ancora in uso, riconoscere i punti dove erano posti i cancelli di chiusura del Ghetto, sono esperienze che consentono di entrare in contatto con la storia e la cultura ebraica italiana. Sebbene la collettività ebraica in Italia non sia stata molto numerosa, ha sempre avuto grande importanza nella vita del paese. La civiltà ebraica, quando è venuta a contatto con la civiltà europea, ha saputo alimentarne una straordinaria fioritura culturale nel campo del pensiero, delle arti, delle scienze. Tale fusione costituisce, soprattutto in questi tempi, la garanzia contro il riemergere dei veleni del razzismo e dell'antisemitismo, mai rimossi dal fondo di certe coscienze. Storicamente, nonostante il Ghetto richiami alla mente un periodo buio della storia ebraica padovana, il mantenimento e lo sviluppo della cultura ebraica al suo interno non subirono interruzioni. L'ebraismo esprime un complesso di valori universali che, per la loro grande vitalità, fanno della cultura ebraica una pianta dalle radici profonde, capace di tramandare se stessa anche nelle più avverse condizioni. -
Spazi verdi da vivere. Il verde fa bene alla salute
Le Linee Guida presentate in questo volume affrontano molte diverse questioni che oggi coinvolgono la progettazione e la gestione del verde urbano. Questioni rese sommamente urgenti dai cambiamenti che nel loro insieme stanno profondamente trasformando le logiche dell'organizzazione urbana. La concentrazione di popolazione e di attività fa delle aree urbane l'ambito di maggiore efficacia per procedere verso una economia low carbon e al tempo stesso le rende ambito di massima vulnerabilità economica e sociale al cambiamento climatico e alla sua vasta gamma di conseguenze. Gli spazi verdi, le alberature, le aree aperte divengono fattori fondamentali di politiche diverse da quelle tradizionali dell'urbanistica e dall'architettura: strumento per migliori condizioni di salute fisica e mentale e più efficace integrazione sociale, strategia di adattamento al cambiamento climatico, governo dei consumi energetici e del microclima, tramite per la riconnessione funzionale dei servizi eco-sistemici. Le Linee Guida sono pensate principalmente ad uso degli operatori che agiscono all'interno di diversi comparti della Pubblica Amministrazione. Ma non solo: la scelta degli esempi, la forma piana delle descrizioni, il ricco apparato di rimandi a bibliografie e siti web ne fanno un strumento utile anche per i molti soggetti che con intenti diversi si occupano attivamente dell'ambiente in cui vivono, in generale partendo proprio dalla presenza e dalla cura del verde. -
La corte delle malerbe. Casi umani micropolitani
Vivere è un mestiere difficile. Richiede un particolare talento. C'è chi ce l'ha, e chi no. Luigi Bon, detto Gino, ma noto ai più come Jeans Bon (anche se con l'agente segreto ha ben poco a che fare), e tutta l'accolita dei suoi sgangherati amici non sembrano particolarmente dotati in tal senso. Men che meno in quel campo, così complesso e fragile, ma fondamentale, che riguarda le relazioni e i sentimenti umani. Tra cui si muovono in modo incauto, inappropriato, molesto, come le malerbe tra le piante ""buone"""", alle quali sottraggono gli elementi vitali, fino a farle morire. Seguendo tale analogia, le bizzarre situazioni in cui questi personaggi si arrabattano, quasi tutte paradossali, al più divertenti, ma talora anche drammatiche, sono presentate ognuna in associazione con una diversa tipologia di malerba, nella cui descrizione scientifica ritrovano curiose e inquietanti risonanze. Ma attenzione, come molte di queste piante """"cattive"""" possono riservare sorprese inaspettate solo cambiando gli occhi con cui le si guarda, rivelando virtù anche di grande valore, lo stesso vale per i casi della vita: l'arte di vivere può essere appresa nei modi e nei tempi più inaspettati, talvolta solo... vivendo. Ce la faranno, Jeans e i suoi amici? Forse sì, forse no. Lo scopriremo solo... leggendo."" -
Morire con Venezia. L'inevitabile sovrapposizione degli effetti
Nel libro vengono raccontate due storie che continuamente si intersecano fino a diventare una sola: l'amore tra due ragazzi che crescerà sempre più grazie alla continua scoperta e conoscenza della storia e delle particolarità urbane e ambientali di Venezia, della sua laguna e della sua terraferma. Questa relazione e questo continuo svelarsi della città permette al lettore di conoscere il passato remoto e recente di Venezia e, grazie alla capacità narrativa dello scrittore, di immaginarsi un suo verosimile futuro dove saranno protagonisti i cambiamenti climatici, il MOSE, il Palais Lumièr e molto altro. -
Gli inventari della sacrestia della cattedrale di Padova (secoli XIV-XVIII)
Il volume comprende la trascrizione degli inventari della Sacrestia della Cattedrale di Padova dal XIV al XVIII secolo: i documenti non si limitano a fornire un elenco di oggetti liturgici, ma, insieme agli arredi, permettono di ricreare uno spazio architettonico perfettamente dettagliato, ci offrono informazioni importanti sulla disposizione degli altari, sulla molteplicità dei riti e dei culti, ci aiutano a capire il variare della percezione degli interni della Cattedrale nell'avvicendarsi delle feste liturgiche. Grazie alla loro lettura possiamo farci un'idea dello spazio interno pienamente fruito, oggi irrimediabilmente perduto. Si è privilegiata la lettura delle opere aurificiarie. Di tali oggetti preziosi il libro non solo ci restituisce almeno la memoria, ma costituisce un vero tesoro per la ricchezza di informazioni e per la molteplicità di percorsi di lettura suggeriti, in grado di segnare nuove linee di ricerca. -
Antonio Nani (1803-1870). «Il più laudato incisore dei veneti dogi»
Il libro ripercorre la vita di Antonio Nani (1803-1870) e presenta il catalogo della sua opera grafica, incisioni e disegni. Attraverso lo studio dei materiali documentari che si conservano in archivi privati e pubblici si è potuto approfondire la figura di un artista di grande talento, versatile, dall'inventiva freschissima che si trovò a operare nel Veneto in un'epoca di grandi rivolgimenti sociali e politici. Nato ad Alano di Piave, da modesta famiglia, la sua vocazione artistica venne ben presto riconosciuta da Antonio Canova che si adoperò affinché potesse seguire i corsi presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Conclusi gli studi con ottimi esiti, aprì bottega a Venezia. Del suo ingegno si avvalsero anche i maggiori artisti del tempo e celebri studiosi. Tra le sue opere più note i ritratti dei dogi, le vedute di Venezia, di Treviso, di Possagno, numerose tavole che illustrano il Tempio canoviano. Sensibile interprete della religiosità popolare si cimentò anche nella produzione di innumerevoli immaginette devozionali. L'ultima sua opera fu il progetto per la torre campanaria della parrocchiale di Alano di Piave, per la quale si avvalse della collaborazione dell'amico Giuseppe Segusini, il celebre architetto feltrino assieme al quale aveva frequentato i corsi di architettura presso l'Accademia veneziana. -
C'è un sole che si muore. Racconti gialli e neri di Napoli e dintorni
Napoli - con i suoi vicoli, i suoi sotterranei, i suoi leggendari ed esoterici misteri; e gli psicopatici naïf, i killer della camorra, i piccoli e grandi addetti all'illecito - è una città che sembra mostrare il suo volto più nero anche in pieno giorno. Col caldo, poi, la gente impazzisce, e allora anche la circostanza più banale e fortuita può diventare teatro per un vero e proprio spargimento di sangue. C'è un sole che si muore mette insieme undici tra i migliori autori di ""giallo napoletano"""". Una raccolta di racconti inediti che intende colmare una lacuna attualmente presente nel noir nostrano: parlare finalmente non solo di quella Napoli-capoluogo che ha fatto la fortuna di certo immaginario ormai in buona parte stereotipato e da cartolina, ma delle tante città, campagne, coste e delle periferie, pur esse intrise di quella lingua, di quella mentalità, di quel modo d'essere tipico e unico: la """"napoletanità"""". Gli autori: Diana Lama, Paolo Calabrò, Luciana Scepi, Ugo Mazzotta, Sibyl von der Schulenburg, Francesco Costa, Vittorio Del Tufo, Piera Carlomagno, Alessandra Pepino, Riccardo Fabrizi, Diego Lama."" -
Il mito infinito. La farsa del capitalismo in 4 atti, fra scienza dell'individuo, soggettivazione e pratiche del corpo
Il capitalismo, soprattutto la sua edizione turbo-finanziaria, è una inesausta, implacabile macchina mitologica, per usare un concetto caro a Furio Jesi. I passi, ovvero gli atti in cui si articola la drammaturgia del potere, sono fondamentalmente: l'individuo, ovvero la creazione di una soggettività perfettamente funzionale alle trame del consumo; la sua cura, ovvero la complessa strategia di sostituzione della conflittualità sociale con l'intrapsichico; il corpo, ovvero il principale strumento di colonizzazione delle coscienze; la scienza, quest'ultima con la funzione di collante dell'intero ""pacchetto"""". Il saggio si chiude con un capitolo sulla logica circolare: il cerchio come figura che meglio rappresenta l'infinito implementato dal capitalismo nella vita dei soggetti."" -
I libri del ghetto. Catalogo dei libri ebraici della Comunità Ebraica di Venezia (secc. XVII-XX)
Il catalogo del fondo ebraico della Biblioteca Archivio ""Renato Maestro"""" della Comunità Ebraica di Venezia contiene la descrizione di più di mille edizioni di testi ebraici e dei relativi esemplari. La prima parte è quella più dettagliata e comprende 906 edizioni ebraiche pubblicate tra il XVI e il XIX secolo. Seguono 136 volumi del XX secolo descritti in forma più sintetica. Infine è stata inserita un'appendice contenente alcuni libri di istruzione elementare, anch'essi pubblicati nel corso del XX secolo. Un ricco apparato di indici completa il catalogo rendendone la consultazione più semplice e immediata."" -
L' antica drogheria ""Ai do caini""
Questo libro illustra, a più voci e in modo esemplare, la storia di una bottega ben conosciuta e frequentata da tutti i padovani, l'Antica drogheria Dal Zio ai due catini d'oro, attiva dal 1877 e tuttora in pieno esercizio. Il testo è organizzato in tre parti, la prima, scritta da Emma Dal Zio presenta le vicende della famiglia e della drogheria, inquadrandole nel loro periodo storico; la seconda, composta dagli articoli di Mariella Michelon e da una scheda di Rino e Massimo Zecchin, gli attuali gestori, tratta ampiamente la storia delle spezie. La terza parte, con un considerevole apporto di immagini, inedite la gran parte, riguarda il contesto architettonico e urbano della drogheria con le sue origini e trasformazioni: gli autori sono Andrea Ulandi, Adriano Verdi e Fabio Bordignon. La lettura è particolarmente piacevole e interessante in particolare per la qualità della ricerca, tanto rigorosa quanto fortunata per i suoi risultati del tutto inediti. -
Vendetta e pace. René Girard e l'ordine sociale anatomia sintetica degli antagonismi che modellano la vita
Che cosa permette a una società di esistere e a un ordine sociale di perpetuarsi? Il ""linciaggio fondatore"""", risponde René Girard. Siamo nella notte dei tempi, lo scenario è quello hobbesiano dello stato di natura, la violenza sta dilagando: emerge, selezionato dal caso, un capro espiatorio che sembra essere il responsabile di tutte le avversità; su di esso, unanime, si scaglierà la folla. La violenza, individuato uno sfogo, si stempera e può tornare la pace. È un """"successo"""": l'evento mostruoso allora strutturerà le ripetizioni rituali, genererà tabù e divieti, alimenterà la narrazione mitologica. È il circolo vizioso tra la violenza e il sacro quello che si sta attivando e che dominerà gli esseri umani per moltissimo tempo. Fino a quando nella Storia non tuoneranno le parole """"Misericordia io voglio e non sacrificio"""", e con esse la denuncia della fonte inaspettata della violenza: l'uomo stesso. Una volta riconosciuto che la vittima è incolpevole, diventa sempre più difficile fare ricorso alla violenza contro di lei. La verità misconosciuta del diabolico circolo vizioso viene rivelata e da quel momento inizia il processo di secolarizzazione ancora oggi in atto. L'opera di Girard è un solo lungo ragionamento dall'inizio alla fine, per usare le parole di Charles Darwin che descrisse così il suo L'origine della specie. Riesce a spiegare il cammino culturale dell'uomo e contemporaneamente esige una comprensione esistenziale che cancella ogni separazione tra l'osservatore e ciò che si osserva.""