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Motti dannunziani
La parola ""motto"""" compendia, con valore esemplare e imperativo, l'assunto di una persona o di una comunità. Nel caso dei motti dannunziani, non c'è dubbio che essi divennero espressione non solo della persona, o meglio di un personaggio straordinario che dominò la nostra vita culturale e politica per cinquant'anni, ma anche di una intera comunità ovvero della società italiana del primo ventennio del secolo scorso."" -
Prospettive di semiotica del testo
Questo volume raccoglie saggi di studiosi che, in un'ottica interdisciplinare, pongono tutti il ""testo"""" al centro della loro indagine. Ciò spiega sia la diversa tipologia dei testi analizzati (letterari, coreografici, musicali, pittorici, fotografici), sia la varietà delle discipline coinvolte e delle tecniche utilizzate (semiotica, linguistica, retorica, filologia). Hanno contribuito alla realizzazione del volume, oltre a János S. Petöfi, i seguenti studiosi: Tomás Albaladejo, Margarita Borreguero Zuloaga, Francisco Chico Rico, Andrea Garbuglia, Marcello Meli, Angelo Piepoli e Tania Zulli."" -
Laudomia. Scrittrice senza tempo. Secondo viaggio tra gli scritti di Laudomia Bonanni
Nuovi documenti, venuti fuori da archivi dimenticati e sollecitazioni testimoniali che hanno varcato i confini nazionali per giungere fino a noi, hanno determinato la convinzione che il viaggio intrapreso con Io che ero una donna di domani. In viaggio tra gli scritti di Laudomia Bonanni non poteva dirsi concluso.Il supplemento di indagine ha portato a far luce sulle molte zone d'ombra che l'itinerario letterario aveva lasciato ed anche a rivedere alcune convinzioni che l'esordio giovanile aveva suggerito. Da qui la decisione di arrivare a questo libro per dare un quadro conoscitivo più preciso ed ampio nel tempo, nella convinzione, come abbiamo già scritto, che la Bonanni deve rivelare ancora molto di sé, perché gli affluenti che hanno alimentato il corso principale non sono stati ancora navigati. -
Corrispondenza con la madre (1887-1905)
La corrispondenza di Proust con la madre è destinata ad occupare un posto di assoluto rilievo nell'intera bibliografia proustiana. Si tratta peraltro della prima raccolta importante che si sia pubblicata sino ad oggi, nella cornice della quale figurino, accanto alle lettere di Proust, anche quelli dei suoi destinatari. L'interesse per questo corpus epistolare è poi accresciuto dal fatto che in queste lettere si rivolge alla persona che ha più amato al mondo: sua madre. Presentiamo con questo volume la collezione integrale delle lettere di famiglia che madame Sivy Mante-Proust ha ereditato da suo zio Marcel Proust. Le 149 lettere contenute nel volume coprono gli anni compresi fra il 1887 e il 1905. Marcel Proust aveva sedici anni quando scrisse la prima, trentaquattro quando la morte di sua madre interruppe per sempre questo intenso scambio epistolare. -
Avrò la forza di scriverti. Carteggio inedito d'Annunzio-Ester Pizzutti
Il carteggio si colloca negli ultimissimi anni di permanenza del poeta nel ""Vittoriale"""" e nel contesto di quel profondo ripensamento dei valori della vita e dell'esistenza che caratterizza la stagione del Libro segreto, con anche i roventi circuiti psicologici dell'anziano Vate, con la galassia dei suoi numerosi tic e con i malumori della sua vecchiaia, che la presenza della giovane Ester concorre a rendere vistosi ed incolmabili. Si tratta, dunque, di un carteggio sicuramente interessante, nel quale - fra epifanie d'arte e voluttuosi abbandoni - si delineano un profilo più docile del poeta e un'immagine senza retorica della sua lunga giornata di routine e di ordinaria biografia, nel ricordo delle gesta lontane e nella consapevolezza che tutto è divenuto, ormai, vicenda di tramonto e di silenzio."" -
Antonio Fogazzaro Felicitas Buchner e il cristianesimo sociale
Nella vicenda di Antonio Fogazzaro, che ben può dirsi singolare e ineguagliabile, un ruolo rilevante assunse l'incontro con Felicitas Buchner, per il contributo di valori, di temi e di ripensamenti che la donna fornì allo scrittore vicentino, il quale poté meglio chiarire, in seguito, i principali dettati della sua religiosità - anche in senso modernistico - e riproporre l'impegno intellettuale come un impegno di vita, all'insegna delle virtù evangeliche e di una morale che nelle alte e schiette idealità del cristianesimo aveva scorto l'unica via di liberazione, di autentica dignità e di definitivo riscatto. Questo libro tenta di ricostruire i contenuti di quella complessa vicenda e di far luce sugli aspetti che ne scaturirono. -
I Rossetti album di famiglia. Documenti, testimonianze, immagini. Ediz. illustrata
Questo album, realizzato dai collaboratori del ""Centro europeo di studi rossettiani"""" diretto dal prof. Gianni Oliva, d'intesa con l'Università di Chieti-Pescara, racconta, come si suol dire, """"una bella storia"""", una storia di famiglia. La gran mole di documenti raccolti, di testimonianze e di immagini fanno di questo libro un veicolo di informazione sulla identità italiana e sui rapporti tra Italia e Inghilterra."" -
Futurismo. Cinema, teatro, arte e propaganda
Il cinema s'insinua nel futurismo attraverso la pittura: nel pittore Balla con l'assunzione dei valori fotografici dell'inquadratura e della sequenza e in Boccioni con l'interesse per il movimento, la cinetica delle figure e del paesaggio. Il cinema è una macchina e i futuristi adorano la macchina come un Dio. In questo libro si mette in luce quanto, nella modernità estrema, discipline artistiche con nomi, linguaggi, sistemi, tecnologie, all'apparenza innovative, in realtà siano propaggini di modelli già delineati dagli aggressivi e irriverenti futuristi. -
Un'ombra di Dante ovvero un saggio per studiare l'autore, il suo mondo e il suo pellegrinaggio
Pubblicato per la prima volta a Londra nel 1871 (con 12 riedizioni tra vecchia e nuova Inghilterra fino al 1910), il ""capolavoro"""" di Maria fu salutato dal dantista americano James Russel Lowell come """"il miglior commento che sia mai apparso in inglese, e il migliore che sia apparso in Inghilterra, dopo il Comento analitico di suo padre""""."" -
La censura occulta e palese nei confronti di D'Annunzio
Dall'avvento del fascismo sino al 1938 Gabriele D'Annunzio fu il personaggio più sottoposto a controllo: il compito fu affidato a Giovanni Rizzo, un funzionario del Ministero dell'Interno in missione permanente a Gardone, ""longa manus di Mussolini"""" presso il poeta. La censura era ferrea: corrispondenza, conversazioni telefoniche, arrivi al Vittoriale, tutto era registrato e di tutto si prendeva nota."" -
Carteggio D'Annunzio-Bruers
Il carteggio di D'Annunzio con Antonio Bruers, l'amico bibliotecario-archivista del Vittoriale, rappresenta un altro capitolo importante della biografia dannunziana, collocandosi nell'arco temporale che va dal 1921 al 1935, ultimo periodo di vita del Poeta. Al di là dei legami umani che si instaurano tra i due corrispondenti, tema vivo delle lettere è la fruttuosa collaborazione che portò alla nascita e sistemazione della biblioteca dannunziana e del primo nucleo dell'Archivio del Vittoriale degli Italiani; mentre, sullo sfondo, emergono i rapporti ambigui che D'Annunzio manteneva con gli organi ufficiali del Fascismo, come l'Accademia d'Italia, di cui Bruers diventò Vicecancelliere. -
L'esilio e l'attesa. Scritture del dispatrio da Fausta Cialente a Luigi Meneghello
La costellazione di opere e di autori analizzati nel presente volume restituisce un discorso su testi e figure dell'agone letterario medionovecentesco che ben rappresentano, per la loro libertà e indipendenza, le punte estreme delle poetiche più implicate nell'opera di ridefinizione del ruolo dell'intellettuale tra lo sfacelo dei regimi totalitari e le nuove responsabilità che investono la scrittura negli anni del secondo dopoguerra. Esiliatosi per sfuggire alla condizione di sudditanza alle coercizioni esercitate a diverso titolo dal potere nelle sue varie forme di incarnazione storica, lo scrittore conosce per scelta o per costrizione l'esperienza del ""dispatrio"""" non solo quale segno di estraniazione e perdita ma anche come desiderio d'autonomia, ricerca, viaggio; egli si trova a vivere il conflitto fra i valori dell'arte e la necessità di un impegno diretto volto a modificare il reale grazie agli """"strumenti umani"""" della cultura."" -
Vedere la neve
La vecchiaia, la solitudine, la memoria: non se ne motiva una storia ma la contemplazione di un tempo della vita che non dia né chieda più nulla. Dunque solo l'attesa, che il frammentato racconto come di un'altra vita qua e là discompatta. -
Carducci e San Miniato. Testi e documenti per un ritratto del poeta da giovane
Nel suo primo anno di magistero (1857), Carducci mostrava già maturo e consapevole il proprio carattere, come pure testimoniava di possedere limpidi e fermi i lineamenti della propria poesia e della propria vita intellettuale. La presente antologia ricostruisce e rievoca la vita di Carducci a San Miniato al Tedesco con testi poetici, pagine di prosa polemica e autobiografica, con documenti e lettere che ci restituiscono il volto vivo e vero del poeta in tutte le sue ""appiccature""""."" -
Il Sepher Jetsirah. Libro della formazione
"Presento al pubblico italiano un'opera che, sebbene di importanza capitale per la storia della Cabbala e di tutte le scienze così dette occulte, non era mai stata tradotta fino ad ora nella nostra lingua ed era presso a poco un mistero per tutti coloro che non fossero non dico versati, ma addirittura specializzati in certi rami della letteratura ebraica."""" (Dalla prefazioni di Savino Savini)." -
La psicologia dell'individuo
"L'opera di Stanislao Przsybyszewski che presento ai lettori italiani è il primo tentativo dell'autore poco più che ventenne, ed è un libro di battaglia: contiene perciò esagerazioni e diseguaglianze."""" (Dalla prefazione di Camilla Conigliani, 1920)" -
Il matrimonio del cielo e dell'inferno. Canti dell'innocenza e altri poemi
Canti dell'innocenza e altri poemi. Traduzione e introduzione di Edmondo Dodsworth. Scritta nel 1790, ""Il matrimonio del cielo e dell'inferno"""" è l'opera che rivela come nessun'altra la concezione metafisica del Blake."" -
Le lettere del beato Giovanni Colombini da Siena. Vol. 2
Edizione completa a cura di Dino Fantozzi. Un ardente spirito d'amore scorre per tutte le lettere che il Giovanni Colombini da Siena (1304-1367) indirizzava ai suoi compagni, specialmente alle monache di S.Bonda presso Siena. -
Saggi di Elia
Nei suoi saggi Lamb ci parla della sua vita londinese, descrivendo tutto ciò che lo circonda, oggetti e umanità. Attraverso il suo linguaggio tagliente, il particolare assume un valore universale. -
Pagine religiose e nazionali. Vol. 1
La collana ""Cultura dell'anima"""" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana """"Cultura dell'anima"""" in un arco di tempo di cinque anni, con l'uscita di circa trenta volumi annuali. Scelte da Ettore Allodoli. Sono qui riproposte alcune pagine di un libro polemico di Gioberti che ai suoi tempi fece molto clamore, ma rimase poi sempre in seconda linea rispetto agli altri libri rappresentativi dello scrittore.""