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La ricerca per i bambini
La ricerca pedagogica che ha come partecipanti i minori solo da poco tempo è diventata oggetto di riflessioni sistematiche, mirate ad identificare metodi e tecniche specifiche per la ricerca con bambini e ragazzi e a sviluppare un'etica della ricerca. Il testo presenta un'analisi delle riflessioni epistemologiche più recenti ed elabora una proposta di etica per la ricerca coi bambini. Inoltre vengono presentate quattro ricerche che mettono in atto i principi enunciati nella parte teoretica. Nella prima parte, il libro prende in esame il dibattito teorico in atto per delineare poi, attraverso un percorso originale, un'etica della ricerca per i bambini. Nella seconda parte vengono presentati alcuni casi di ricerca sul campo che documentano differenti modi di coinvolgere i bambini nelle esperienze di ricerca. -
Introduzione alla storia dell'architettura. Considerazioni sul metodo e sulla storia degli studi
Le Facoltà di architettura italiane si distinguono, in Europa, per lo spazio riservato alla storia. Il volume è dedicato agli studenti e a tutti coloro che si avvicinano all'architettura e si propone, in forma piana ed aperta, come guida alla ricerca di un metodo storico specifico per la Storia dell'architettura. Dopo un breve capitolo sulle origini (dal XV al XIX secolo), l'autore approfondisce l'emergere della storia dell'architettura come disciplina distinta dalla storia dell'arte. Affronta quindi le principali questioni sul rapporto fra ""scienza"""" storica, architettura e didattica dell'architettura. Il lettore viene quindi guidato, passo dopo passo, a considerare le vicende ricorrenti nella realizzazione di un'architettura, dal programma alla costruzione, e riceve indicazioni sulle ricerche necessarie e l'uso delle fonti più attinenti, a partire dall'edificio stesso, per ricostruirne la complessità. """"L'attenzione storica e critica si sposta dall''autore' e dallo stesso risultato visivo conclusivo dell'opera - pur senza, ovviamente ignorarli - al suo processo di formazione con l'intervento e la partecipazione di tanti protagonisti"""". Seguono esemplificazioni sulla stesura di una ricerca e un'appendice che esemplifica la configurazione di schede sui principali strumenti, quali il rilievo, i disegni e i documenti, l'analisi delle tecniche e dei materiali."" -
Neogiornalismo. Tra crisi e rete, come cambia il sistema dell'informazione
L'eterna emergenza che caratterizza la professione giornalistica in termini di mission e soprattutto di reputazione costringe a dichiarare lo stato di crisi. È una prova di sensibilità la circostanza che studiosi e giornalisti siano impegnati in una riflessione anche autocritica. L'informazione ha perso credibilità ma soprattutto declina vistosamente, in quanto agenzia di mediazione, ed è difficile non annotare che ciò avviene a fronte di un mix sempre più sciatto tra giornalismo e spazi dell'intrattenimento e del talk show, senza aver mai davvero valutato l'interazione tra giornalismo e linguaggio televisivo e, dunque, in una condizione in cui l'arrivo prepotente di Internet finisce per sottolineare le difficoltà di una vera integrazione tra narrazione giornalistica e nuovi media. Occorre studiare tutte le vie d'uscita dalla crisi. Le promesse della Rete e il rinnovamento connesso alla formazione sono chance per un giornalismo che troppo spesso fa di tutto per legittimare l'etichetta della ""casta"""". Sullo sfondo, il passaggio al futuro del giornalismo partecipativo, la riscoperta dell'inchiesta e la possibilità che dietro la crisi si realizzi un'identità nuova: il Neogiornalismo.rnLa collana, diretta da Mario Morcellini e Michele Rak, offre al lettore testi base per lo studio della comunicazione: sintesi dei modelli, dei mezzi e degli strumenti che caratterizzano il suo uso, le sue tendenze e le sue trasformazioni nel dibattito italiano e internazionale. I testi presentano temi generali e riflessioni sulle teorie, ricerche empiriche, studi, analisi dei singoli media, con particolare riferimento al sistema italiano degli ultimi vent'anni e al ruolo dei linguaggi di comunicazione e d'arte nel mutamento sociale e culturale. È una proposta di """"cassetta degli attrezzi"""", indispensabile per chiunque guardi alle professioni comunicative nell'ottica della formazione, dell'aggiornamento e della valorizzazione delle competenze.rnIl volume si rivolge a studiosi, studenti e appassionati di Scienze della comunicazione e di Storia del giornalismo."" -
Comunicare con il libro
In venti anni autori, editori, librai, lettori, generi e modi di lettura sono cambiati. Il libro rimane ancora il più efficace e utile strumento per l'apprendimento, la formazione, la comunicazione in parallelo agli altri media, i periodici, la televisione, internet. Il libro è un contenitore di testi che funziona da dispositivo di trasmissione che veicola opere di scrittura e d'immagine, parole d'ordine, dati, storie, culti, idee e altro. È uno strumento che ha dei vantaggi: si apprende il suo uso a scuola, è trasportabile, poco costoso, consente di prendere appunti, ha il valore di un patrimonio della famiglia e dell'individuo che lo acquista, lo legge, lo conserva. È il prodotto di una complessa organizzazione artigianale/industriale che comprende gli autori, gli editori con i loro grafici e consulenti, i distributori, i comunicatori e i lettori con le loro diverse professionalità e abilità. Tutti questi ruoli sono sensibili alle mutazioni strutturali del mercato del secondo decennio del Trillennio e saranno attori di ampie trasformazioni sociali e culturali. Saggi di Roberto Baldassari, Sarah Bonciarelli, Daniela Sideri, Francesca Vannucchi. -
Fermi e dintorni. Due secoli di fisica a Roma (1748-1960)
Lo studio e l'insegnamento della fisica affondano le proprie radici già molto presto nell'università della Roma dei papi. Ma è solo con l'annessione al nuovo stato unitario e la promozione a capitale che la fisica romana si porta ad un livello paragonabile a quello dei principali centri di ricerca europei. Nel libro vengono presentate le diverse tappe di questo sviluppo, dalle origini nella Roma pontificia alla realizzazione del nuovo istituto di via Panisperna da parte di Pietro Blaserna, attraverso l'opera di Orso Mario Corbino e la breve stagione del gruppo diretto da Enrico Fermi, per poi esaminare il periodo della guerra e gli anni della ricostruzione e arrivare alla fine degli anni Cinquanta, quando, con la realizzazione del laboratorio di Frascati, la ricerca in fisica assume anche in Italia una nuova dimensione. Larga parte del materiale presentato si basa su documentazione d'archivio inedita che permette di aggiungere dettagli nuovi ad una storia peraltro solo parzialmente già conosciuta. -
La scuola primaria. L'anima della tradizione, le forme della modernità
Cos'è la scuola primaria oggi? Cosa rimane dell'anima tradizionale della scuola elementare? Quali sono le forme didattiche e organizzative, le politiche scolastiche, i problemi emergenti, le sfide che la connotano oggi? Le forme che essa è andata via via assumendo ne hanno modificato, tradito e, forse, sconvolto l'anima originaria oppure l'hanno resa più adatta al nostro tempo? Il saggio si propone di rispondere a questi interrogativi senza la pretesa di esprimere una valutazione definitiva, ma sostenuto dalla convinzione che la fisionomia della scuola primaria può essere assunta sicuramente come un paradigma significativo per cogliere la complessità e la varietà dello spirito di un tempo, teso dialetticamente fra tradizione e innovazione. Il volume è corredato di una sezione antologica, volta a presentare alcuni autori che hanno orientato nel tempo la progressiva definizione dell'attuale scuola primaria, e di una sezione normativa, che raccoglie i testi essenziali necessari per comprendere l'attuale realtà di questo segmento scolastico. -
Arte e archeologia delle province romane
Il Mediterraneo e l'Europa, dal III secolo avanti Cristo al III dopo Cristo: questa l'estensione territoriale e cronologica di questo manuale, che affronta quindi un territorio molto ampio, ricchissimo di culture, di tradizioni, di religioni tra di loro diverse, ma che ad un certo momento cominciano a procedere in un'unica direzione, pur fedeli alle loro particolarità. Le province dell'antica Roma rappresentano un territorio vastissimo e solo in apparenza omogeneo: un mondo dalle caratteristiche architettoniche, economiche e urbanistiche pressoché uniformi, innestato però su civiltà profondamente diverse. Con questo libro gli autori affrontano in maniera sistematica la materia realizzando uno studio esaustivo sull'argomento. Dal Vallo di Adriano fino all'Africa settentrionale, dalla penisola iberica ai deserti d'Oriente, vengono così studiate fortificazioni e strade, templi e case, fori e mercati, mura e acquedotti. L'opera cerca quindi di dar conto di due aspetti fondamentali e solo apparentemente contraddittori: da una parte la grande molteplicità, dall'altra la sostanziale adesione ad un modello unico, centrale. Si è così preso in considerazione lo sviluppo storico dei vari fenomeni, ricordando i tanti aspetti particolari della ricerca archeologica sulle singole aree, organizzate nel sistema amministrativo romano delle province, ma anche spontaneamente aggregate in altri sistemi, come i conventus e i koinà. -
Dalla comunicazione al linguaggio. Scimmie, ominidi e umani in una prospettiva darwiniana
Secondo l'opinione largamente prevalente nella riflessione contemporanea, il linguaggio è la caratteristica essenziale della natura umana, ciò che rende gli umani unici e imparagonabili con il resto del mondo animale. Alla base di una concezione di questo tipo è la tesi, cara alla tradizione cartesiana, della ""differenza qualitativa"""" tra gli umani e gli altri esseri viventi. Secondo tale tradizione, esplicitamente ripresa nei modelli standard della scienza cognitiva, il linguaggio umano risponde a principi """"del tutto diversi"""" da quelli in gioco nella comunicazione animale al punto da rendere vana qualsiasi forma di confronto. Contro l'approccio neocartesiano oggi imperante, in questo libro si fa appello a una diversa tradizione di pensiero: assumendo che le differenze tra gli umani e gli altri animali debbano essere interpretate in termini di grado e mai di qualità, i due autori propongono un modello del linguaggio in accordo con i principi dell'evoluzione darwiniana e alla base di una prospettiva naturalisticamente fondata della natura umana."" -
Infiniti anni Ottanta. Tv, cultura e società alle origini del nostro presente
Nella recente storia italiana, gli anni Ottanta hanno rappresentato un decennio fondamentale per il cambiamento che sono stati capaci di innescare, ma anche per le conseguenze che ne sono derivate. Il desiderio di lasciarsi alle spalle la pesantezza degli anni di piombo, l'illusione di un secondo Boom economico, l'euforia prodotta dall'avvento di nuove tecnologie comunicative e, soprattutto, la prepotente centralità assunta dalla televisione hanno contribuito a modificare irreversibilmente la realtà del nostro paese. Molti dei fenomeni sociali e delle tendenze culturali emersi in quel periodo non sono scomparsi con il passare del tempo, ma anzi si sono radicati così profondamente nella società da trasformarsi nelle fondamenta su cui poggia il nostro presente. Questo volume, proponendo una ricostruzione ed un'analisi di quanto è avvenuto sul piano della cronaca, della politica, della cultura e soprattutto della comunicazione, punta a delineare la traiettoria del processo di modernizzazione e del mutamento che hanno avuto luogo in quel periodo, alla luce di una precisa ipotesi interpretativa: gli anni Ottanta non sono mai finiti. rnLa collana, diretta da Mario Morcellini e Michele Rak, offre al lettore testi base per lo studio della comunicazione: sintesi dei modelli, dei mezzi e degli strumenti che caratterizzano il suo uso, le sue tendenze e le sue trasformazioni nel dibattito italiano e internazionale. I testi presentano temi generali e riflessioni sulle teorie, ricerche empiriche, studi, analisi dei singoli media, con particolare riferimento al sistema italiano degli ultimi vent'anni e al ruolo dei linguaggi di comunicazione e d'arte nel mutamento sociale e culturale. È una proposta di ""cassetta degli attrezzi"""", indispensabile per chiunque guardi alle professioni comunicative nell'ottica della formazione, dell'aggiornamento e della valorizzazione delle competenze.rnIl volume si rivolge a studiosi, studenti e appassionati di Scienze della comunicazione, di Storia della televisione e dei media e di Storia del costume."" -
Social network. Facebook, Twitter, Youtube e gli altri: relazioni sociali, estetica, emozioni
Facebook, YouTube, Twitter, Flickr. Ma anche Linkedin, MySpace, Second Life e molti altri. I social network hanno rivoluzionato Internet, con una partecipazione sempre più forte di milioni di persone in tutto il mondo: nuove reti sociali che condividono pensieri ed emozioni, musica, foto e video, amicizie e lavoro; che giocano in rete o abitano un mondo virtuale parallelo. Questo libro analizza, uno per uno, i principali social network. Descrive l'ambiente in cui si sviluppano. Propone una lettura originale delle pratiche sociali e delle forme estetiche che li circondano, all'interno del Web 2.0 che grazie a loro si configura ormai come Web 2.5, e li intreccia con temi di stretta attualità: dalle rivolte nel mondo arabo alle nuove forme espressive degli adolescenti, dai fan dei gruppi musicali e delle serie televisive ai blog, dall'erotismo ai videogame, dalla politica alla cronaca e al giornalismo. -
Le rivoluzioni arabe. La transizione mediterranea
Il mondo arabo è in grande trasformazione: dal dicembre del 2010 le coste del Nord Africa, seguite da altri Paesi in Medio Oriente, sono state scosse da rivoluzioni, salutate nel mondo come la ""Primavera araba"""". I giovani reclamano il diritto di potersi esprimere liberamente. Dove e quando nasce la libertà di pensiero nella storia moderna del mondo arabo, quando e perché è iniziata la repressione politica? In questi Paesi è emerso quanto maturava da anni: il bisogno di libertà politica ed economica, l'esigenza del rispetto dei diritti umani e le richieste di una nuova classe politica più attenta e competente che non coincidesse con i figli della vecchia guardia. Questo lavoro vuole indirizzare il lettore su sentieri nuovi per completare il quadro di conoscenze già diffuse da altri esperti del settore. Al racconto e alle analisi degli eventi militari, economici e politici talvolta sfugge """"l'humanitas"""" e le ragioni profonde di questi popoli che invece sono emerse alla ribalta negli ultimi mesi. Per comprendere tali eventi oggi è necessario affiancare la specificità di uno studio storico di settore con la visione più complessa e dinamica di una società articolata in continuo divenire, anche perché questa interagisce con fattori culturali determinanti dei processi storici, ed anzi spesso artisti e letterati, esprimendo tensioni, angosce, speranze fanno intravedere possibili evoluzioni."" -
La mente che scodinzola. Storie di animali e cervelli
Ci sono due idee sulle menti e i cervelli che diamo per assodate. La prima prende origine dalla concezione secondo cui esisterebbe una sorta di scala ascendente delle creature viventi, che vede collocate sui gradini più bassi le creature meno complesse e meno evolute e agli apici quelle più complesse ed evolute. Tale gerarchia si applicherebbe a tutte le strutture dell'organismo, cervello incluso. Vi sarebbe perciò anche una scala ascendente e progressiva delle funzioni mentali, con la sommità occupata dalla nostra specie. La seconda è l'idea che i cervelli servano a darci una rappresentazione veridica della realtà. Le due idee hanno in comune vari aspetti, tra cui quello, ritiene l'autore, di essere entrambe sbagliate. I biologi sanno che per gli organismi viventi non ha alcun significato parlare di specie più o meno evolute. Tutte le specie viventi sono egualmente evolute. La complessità della vita mentale è associata tradizionalmente al fatto che gli esseri umani avrebbero una migliore, più completa rappresentazione della realtà. Non c'è dubbio che il confronto tra le diverse specie riveli capacità differenti. Ma gli etologi hanno compiuto grandi progressi nello studio della comunicazione animale quando si sono resi conto della falsità dell'assunto secondo il quale la comunicazione serve a trasmettere informazioni veridiche. In natura la comunicazione animale serve principalmente per ingannare e imbrogliare. -
La mente estesa. Dove finisce la mente e comincia il resto del mondo?
"Dove finisce la mente e comincia il mondo?"""" Questa domanda intrigante e un po' enigmatica descrive in una frase l'argomento del libro, individuando una questione sulla quale la filosofia non ha smesso di interrogarsi da Cartesio in poi. La domanda è all'origine di alcune delle più importanti riflessioni sulla natura del pensiero, del ragionamento e della natura umana che sono state proposte recentemente nell'ambito delle scienze cognitive e delle neuroscienze. Se l'Io di Cartesio era idealmente separabile dal suo mondo e """"funzionava"""" secondo logiche proprie, secondo un'idea che corrisponde largamente anche al nostro senso comune, la scienza contemporanea va sempre più rapidamente sfatando molti luoghi comuni, ponendo domande del tutto nuove: la mente va concepita come uno spazio interno di elaborazione dell'informazione e rappresentazione del mondo, oppure dobbiamo immaginarla come immersa nel mondo fisico e sociale? Il pensiero umano è vincolato dalle proprietà biologiche del cervello, o in qualche misura può trascenderle? La tecnologia trasforma la nostra mente? Dobbiamo concepirci come """"uomini neuronali"""", oppure noi esseri umani siamo """"nati cyborg""""? Il volume affronta queste tematiche da un punto di vista filosofico, nel quale la tradizionale riflessione sulla natura umana, sui rapporti tra natura e cultura e tra """"materia"""" e """"spirito"""", si intreccia all'attenzione per la più recente indagine scientifica su pensiero, razionalità, azione." -
Dalle gazzette all'iPad. Il giornalismo al tempo dei tablet
L'evoluzione dei quotidiani è legata a un'interazione dinamica tra processi culturali, sociali, economici e politici e innovazioni tecnologiche. Tra queste, il tablet è solo l'esempio più recente, ma ad alta visibilità. Che ruolo hanno avuto questi aspetti nella storia del giornalismo? Dalle gazzette ai quotidiani on line e su iPad, come sono cambiati linguaggi, formati, rapporto con i lettori, modalità di consumo e strategie di marketing? Nell'obiettivo di rispondere a questi interrogativi, il volume presenta uno studio, in prospettiva sociale e comunicativa, sui tablet e su potenzialità e limiti dei nuovi device nel mercato editoriale e dell'informazione. L'iPad non salverà i giornali, né li condannerà alla scomparsa. È però una sfida e un'occasione per innovare contenuti, esperienze di consumo, relazione con i pubblici e modelli di business. Per il momento sono rintracciabili alcuni aspetti di continuità con il cartaceo, ma non mancano segnali incoraggianti di sperimentazione. La scommessa del cambiamento non si gioca però solo sul tablet, bensì anche sulla carta stampata, su Internet e sui rapporti tra i diversi media. Ma, soprattutto, sui valori irrinunciabili del giornalismo professionale. -
Global fashion. Spazi, linguaggi e comunicazione della moda senza luogo
La moda è uno dei linguaggi che cambia con tutti gli altri codici e con il sistema di canali che comunica ogni tipo di testo nell'intero pianeta. Gli abiti sono una parte importante del flusso dell'attuale cultura globale. La moda è diventata un fenomeno sempre più decentrato anche dal punto di vista sociale e culturale. L'abbigliamento quotidiano è sempre meno collegato alle competenze e alle consuetudini dei territori, al sistema creativo e produttivo di ogni singolo paese e alle radici estetiche delle secolari tradizioni sartoriali, tessili e iconico-cromatiche delle culture storiche. L'inarrestabile processo di anglicizzazione del settore in ogni parte del mondo è la punta dell'iceberg del fenomeno della globalfashion, che questo libro consente di osservare attraverso due modelli d'analisi. Il primo considera i comportamenti diffusi dai mezzi di comunicazione di massa; il secondo ripercorre i profili linguistici tracciati nel poliedrico rapporto fra spazi e parole di ieri e di oggi. Entrambe le prospettive mettono a fuoco la relazione che sta ridefinendo il valore funzionale e simbolico della moda di tutti i giorni e della sua trasfigurazione fantastico-narrativa. -
Educazione, pedagogia e scuola dall'Umanesimo al Romanticismo
Frutto di un lavoro collettivo, il volume percorre i tratti principali del costituirsi delle moderne nozioni di educazione, pedagogia e scuola. Esso si affida, da un lato, all'esame delle proposte teoriche dei più significativi protagonisti della cultura pedagogica del tempo (Locke, Rousseau, Herbart, Pestalozzi, Aporti, Rosmini); dall'altro passa in rassegna i cambiamenti che percorrono le istituzioni educative tra XVI e XVIII secolo (dal collegio al sorgere e al primo svilupparsi delle scuole popolari) e il costituirsi del modello educativo femminile. Nel susseguirsi delle pagine scorre il delinearsi di un silenzioso quanto profondo fenomeno e cioè quello di una crescente alfabetizzazione e scolarizzazione e, nel contempo, il manifestarsi di una maggiore sollecitudine delle famiglie nell'educazione dei figli. -
Il videogioco. Mercato, giochi e giocatori
Il videogioco è da tempo un medium emergente per la sua diffusione (circa 130 milioni di giocatori), per l'eterogeneità dei gruppi che ne fanno uso, per il suo crescente fatturato, per la varietà e la complessità dei suoi testi/opere, per la sua continua contaminazione di testi e generi, per il suo ruolo nella cultura global. Queste componenti hanno allineato il videogioco alla tecnologia della comunicazione dagli anni Settanta del Novecento, hanno aperto prospettive alla ricerca sulla simulazione e consentono nuove ipotesi sui sempre più labili margini del rapporto tra lavoro e tempo libero. Il libro rileva molti aspetti dei videogiochi e della loro critica, descrive le fasi della loro crescita, segnala casi di successi e flop di aziende e giochi, indica la loro struttura di opera che tende a utilizzare in misura crescente figure, intrecci, sceneggiature, panorami di tutti gli altri media. Il videogioco è, con il cellulare, la frontiera più avanzata della comunicazione e segnala i limiti continuamente spostati in avanti del mutamento che interessa tutte le comunità del pianeta che trasformano le loro tradizioni, modificano i loro costumi, alterano le loro modalità di apprendimento e i loro processi di formazione. Introduzione di Michele Rak -
La politica della globalizzazione
Il volume offre una sintesi critica della riflessione internazionalistica a riguardo delle trasformazioni globali e ne analizza le più importanti conseguenze a partire dal mutamento del cleavage politico da destra contro sinistra a globalisti contro localisti che sempre più caratterizza anche il nostro paese. L'oggetto di analisi riguarda il nuovo contesto, complesso e multilivello, all'interno del quale si articola la politica contemporanea. Il testo sostiene la tesi liberale e costruttivista secondo cui la globalizzazione degli ultimi trent'anni rappresenta un processo qualitativamente diverso dalle precedenti ondate di internazionalizzazione, un fenomeno promosso dalla coalizione transatlantica, ma in seguito dimostratosi anche a favore delle potenze emergenti. Tale processo ha profonde ricadute sul tipo di politica che oggi possiamo praticare e sul tipo di attori in grado di influire sulle scelte pubbliche che determinano la nostra vita. Particolare attenzione è quindi dedicata all'analisi dei nuovi attori transnazionali e delle dinamiche che caratterizzano la governance globale intesa come snodo cruciale per la vita nazionale e come luogo di genesi dei possibili scenari futuri dell'ordine mondiale. -
Oltre l'uomo artigiano. Capitale sociale e condivisione delle conoscenze
Condotta da un gruppo di ricercatori straordinariamente motivati e coesi, cosa dice questa ricerca? Per prima cosa, che negli ""artigiani digitali"""" c'è una quota significativa e insopprimibile di professionalità che appartiene al passato, quando il lavoro era un'arte, anche se tale non potrà più tornare a essere: ieri occorreva conoscere la tecnica, oggi si devono conoscere le procedure. Per seconda cosa, che il bisogno di partecipazione non è soltanto una costante dello spirito umano, ma oggi è anche parte importante dei modelli organizzativi; i quali guardano apparentemente alle emozioni, ma poi, in realtà, hanno come fine soltanto i risultati. Le tecnologie digitali potranno spingersi molto avanti nel condizionare l'antropologia dei soggetti in carne e ossa, ma risulta assai difficile credere che possano sopprimere i bisogni fondamentali di chi è parte del processo produttivo e che, prima di essere considerato un tecnico, aspira a essere trattato come una persona, portatrice di un proprio carico di umanità. Così sono i protagonisti di questa ricerca."" -
Percorsi della pedagogia contemporanea
Il volume mira a un duplice obiettivo: avviare una conoscenza generale e una consapevolezza critica sulle questioni fondamentali della pedagogia e mettere a contatto il lettore con le voci più significative della ricerca educativa dell'ultimo secolo. I brani sono raccolti non per autore ma per problemi: la definizione del sapere pedagogico, la relazione educando-educatore, le finalità, i mezzi, i tempi e i luoghi dell'azione educativa sono presentati attraverso passi selezionati secondo criteri di chiarezza e comprensibilità. L'""alleggerimento"""" di alcuni testi facilita la lettura di brani specialistici in modo da semplificare la comprensione da parte dello studente, ma senza spiacere allo studioso. Per ricostruire il pensiero di ogni autore è offerta nella seconda parte del volume - una scheda bio-bibliografica che ne traccia un breve profilo e indica alcuni saggi critici che possano orientare il lettore per ricerche o approfondimenti personali.""