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Le lingue della Chiesa. Latino e volgare nella normativa ecclesiastica in Italia tra Cinque e Seicento
Nei secoli centrali dell'Età Moderna il latino fu la lingua ufficiale della Chiesa di Roma, ma dall'analisi di bolle, editti e decreti emerge come il volgare fosse preferito quale lingua veicolare. Pur osteggiando la dottrina luterana, favorevole all'uso del volgare sia nelle Scritture"" sia nella liturgia, e riservando la conoscenza dei misteri della fede ai soli in grado di comprendere il latino, vescovi e inquisitori della Penisola utilizzarono proprio la lingua volgare per trasmettere bolle pontificie e decreti conciliari. Su quali temi era necessario farsi comprendere? Vi era fedeltà agli originali o si sfruttavano i margini di interpretazione per arginare la stretta repressiva imposta dal papato post-tridentino?"" -
Designing autonomy at home. The ADA project. An interdisciplinary strategy for adaptation of the homes of disabled persons
An Interdisciplinary Strategy for Adaptation of the Homes of Disabled PersonsrnDesigning Autonomy at Home. The ADA Project. An Interdisciplinary Strategy for Adaptation of the Homes of Disabled Persons. Housing adaptations are one of the main tools for improving quality of life for people with severe disabilities and for their caregivers. They are also the main tool of the ADA Project, an action research that developed a strategy to tailor adaptations to the specific user needs and profiles. After an introduction to disability, accessibility and housing adaptations, the book describes the ADA Project’s goals, stages and tools. It then focuses on the main scientific outcome of the Project: the ADA Assessment Model (AdAM), an interdisciplinary tool that analyses and assesses the functional and social profile of disabled persons and their relationship with the physical environment in which they live. -
Paramenti bugnati e architettura nella Firenze del Quattrocento
Raccogliendo l'invito di Rudolf Wittkower, che esortava a studiare con attenzione la grammatica delle forme che compongono l'architettura, il libro indaga l'evoluzione dei paramenti bugnati in uno dei contesti forse più significativi per la loro storia, vale a dire nell'ambito dell'architettura fiorentina del Quattrocento. Limitato quasi interamente all'architettura residenziale, a Firenze il bugnato intreccia il proprio sviluppo con quello dei palazzi realizzati durante il corso del XIV e XV secolo, e già in questo periodo costituisce un elemento che si può dire tradizionale: un linguaggio autoctono che in quest'area trova una ininterrotta continuità d'uso e di significato almeno fin dal Duecento. Il tratto caratteristico è il naturalismo, che in forme e gradi diversi permea tutti i paramenti, costituendo una sorta di inflessione locale che connota anche certa architettura di derivazione fiorentina costruita in zone e contesti lontani da quello di origine, e in patria contamina linguaggi più aggiornati. A Firenze la renovatio dell'architettura antica passa infatti anche dalle murature, come non mancano di registrare gli scritti (lei contemporanei che descrivono i paramenti a bugne di palazzo N ledici e di altri edifici coevi, paragonandoli al massiccio opus quadratum antico. Pur accogliendo la lezione di magnificenza dei bugnati giulio-claudi, i paramenti fiorentini tuttavia non diverranno mai una riproduzione pedissequa dei modelli romani, ma mostreranno sempre i caratteri tradizionali di un tipo murario apparentemente senza regole ma organizzato secondo schemi prefissati, e in costante oscillazione tra libertà espressiva e anelito al rigore della forma. -
Il mondo slavo e l'Europa. Contributi presentati al VI Congresso Italiano di Slavistica (Torino, 28-30 settembre 2016)
Il volume, articolato in trentadue saggi di trentacinque studiosi tra i più affermati nel campo della slavistica italiana, offre un'ampia panoramica degli studi sul mondo slavo condotti in Italia in anni recenti in ambito letterario, filologico-linguistico e storico-culturale. Nel suo complesso, il lavoro mette in luce la grande varietà di percorsi e linee di ricerca secondo cui si è sviluppata e tuttora opera la slavistica italiana. Il volume rappresenta numerose realtà della Slavia nelle loro multiformi relazioni con le altre culture europee e si rivolge sia a quanti svolgono le proprie ricerche in ambito più strettamente slavistico sia a specialisti di altre discipline interessati ad approfondire argomenti inerenti la stretta trama di rapporti che ha legato e lega il mondo slavo al resto d'Europa. -
Ricordi. Nuova edizione e introduzione storica. Nuova ediz.
I ""Ricordi"""" di Giovanni di Pagolo Morelli, da tempo noti agli storici, sono qui pubblicati per la prima volta in versione integrale e linguisticamente fedele al testo originale del manoscritto. A questa nuova edizione critica si accompagna un lungo saggio introduttivo sull'autore, sugli intenti della sua opera e sugli esiti che essa ebbe presso gli eredi cui era destinata. I 74 anni vissuti da Giovanni Morelli dagli anni '70 del Trecento alla metà degli anni '40 del secolo successivo attraversano un arco temporale decisivo per la storia fiorentina, segnato da una forte mobilità sociale di cui i Morelli, famiglia dalle origini modeste, furono protagonisti. La lettura dei Ricordi, unita all'analisi della corposa documentazione superstite a carico dell'autore e della sua casa, aiutano a comprendere la forte spinta all'ascesa sociale che animò il Morelli e le ragioni dell'affermazione dei suoi discendenti nel panorama delle famiglie più in vista del tardo Quattrocento a Firenze."" -
Translatio sanctitatis. I furti di reliquie nell'Italia medievale
Il volume analizza il fenomeno dei trafugamenti di reliquie nell'Italia medievale, in particolare attraverso le translationes furtive, i racconti agiografici che ne narrano il trasferimento da un luogo a un altro in seguito a un furto. Grazie allo studio dei contesti storici, delle dinamiche narrative, dei temi letterari e degli aspetti antropologici, il libro tenta di ricostruire la ricchezza e complessità del fenomeno nel corso dei secoli, tratteggiando la storia di questo specifico aspetto del culto dei santi, che è anche storia della cultura e dell'immaginario religioso medievali. -
Nessuno poteva aprire il libro... Miscellanea di studi e testimonianze per i settant'anni di fr. Silvano Danieli, OSM
L'iniziativa di offrire una ""Festschrift"""" a fr. Silvano M. Danieli per il suo settantesimo compleanno rende omaggio a un uomo, a un professionista che con la sua attività ha lasciato un segno profondo nelle relazioni umane e nel mondo delle biblioteche. Fr. Silvano, bibliotecario della Pontificia Facoltà teologica Marianum e dal 2014 priore della comunità di Studio Marianum di Roma, ha, infatti, svolto un ruolo strategico nello sviluppo di URBE, l'associazione che riunisce le biblioteche dei pontifici atenei romani in un'unica rete di servizi. Il qualificato elenco dei partecipanti, italiani ed europei, testimonia l'ampiezza dei gradimenti ottenuti nei suoi trent'anni d'attività bibliotecaria e di curatore della """"Bibliografia dell'Ordine dei Servi"""" e della """"Bibliografia mariana. Le parole di Aelredo di Rievaulx (1109-1167)"""", la figura di maggior spicco del monachesimo cistercense anglosassone, esprimono il senso del dono: «Un uomo, in virtù dell'amicizia che ha verso un altro uomo, diventa amico di Dio, secondo quanto dice il Signore nel Vangelo: Non vi chiamo più servi, ma amici miei» (""""De spirituali amicitia"""", II, 14)."" -
Gli sguardi degli altri. Filmare il paesaggio urbano come esperienza multi-culturale e multi-identitaria
Lo sguardo dell’esule è sempre plurale e in grado non solo di cogliere, ma anche di promuovere le diverse dimensioni della cultura: un evento, un paesaggio, un’attività umana si dispiegano infatti davanti al suo sguardo sempre sullo sfondo del ricordo di un ambiente diverso, lontano nel tempo. La prima edizione dell’iniziativa Filmare l’Alterità, realizzata dal Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze, è nata con un obiettivo ben chiaro: provare a rappresentare tale sguardo, attraverso i dispositivi mobili e le immagini in movimento. Ciò che abbiamo chiesto di fare ai cittadini stranieri residenti a Firenze e comuni limitrofi è stato di raccontarci non la loro vita, bensì la nostra, e di farlo a partire dal paesaggio urbano. -
Confini di-versi. Frontiere, orizzonti e prospettive della poesia italofona contemporanea
Questo libro è dedicato alle poetiche italofone che si sono diffuse nel nostro paese nell'ultimo trentennio anche in seguito alle ondate migratorie dal Sud-Est al Nord-Ovest del mondo. Gli autori, dopo anni di ricerche, hanno individuato a titolo esemplare dodici poeti che per le ragioni più varie hanno adottato l'italiano come lingua di espressione letteraria. Si tratta di autori che provengono dai Balcani (Bosnia-Erzegovina, Albania), dall'Europa orientale (Romania, Polonia), dall'Europa centro-settentrionale (Austria, Germania), ma anche da paesi dell'America Latina (Brasile, Argentina, Cile), del Medio-Oriente (Iran e Irak), e dal continente africano (Senegal). Preceduto da un'ampia introduzione critica e con una aggiornata bibliografi a, il volume studia il problema della migrazione da un punto di vista culturale, letterario e linguistico, approfondendo l'opera dei singoli poeti in rapporto alla loro cultura d'origine e al loro uso della lingua (o delle lingue), toccando nozioni e questioni attuali e complesse quali l'alterità, l'interculturalità, l'evoluzione identitaria, l'erranza e il rapporto che la scrittura multiculturale e plurilingue instaura con la tradizione poetica italiana contemporanea e il suo canone. Le interviste inedite, che chiudono il volume, sono state realizzate nei luoghi di residenza degli autori e ricostruiscono il loro percorso biografico e artistico, la loro idea di lingua, traduzione, letteratura, patria e nazionalità. -
«Milites elegantes». Le strutture aristocratiche nel territorio lucchese (800-1100 c.)
Lucca occupa un posto speciale nella storia e nella storiografia dell'alto e pieno medioevo, italiano ed europeo. Fu il cuore di un organismo politico della galassia carolingia, la marca di Tuscia, che conobbe un'eccezionale fortuna, restando vitale fino a quasi tutto il secolo XI. Costituisce, d'altra palle, uno dei contesti meglio illuminati dalle fonti: la documentazione sul territorio lucchese dall'inizio del secolo VIII è straordinariamente cospicua e continua. Di qui discende la scelta di questo caso di studio per tornare a riflettere su trasformazioni storiche di portata generale. Prendendo le mosse da una ricerca sistematica sulle fonti documentarie lucchesi, un bacino talmente vasto da restare ancora in larga palle inesplorato, questo libro si propone l'obiettivo di ricostruire i parametri fondamentali che regolavano il funzionamento di una società di colle e di seguirne i processi di trasformazione fino all'età signorile e cavalleresca. Al centro dell'indagine sta il segmento sociale che progressivamente assunse tratti aristocratici e un più definito profilo di distinzione, promosse la fondazione di castelli nelle campagne e la formazione di ambiti territoriali su cui esercitare poteri di comando e di coercizione. -
Archeologia pubblica in Italia
Il volume offre una selezione rappresentativa e aggiornata dei temi e delle proposte presentati in occasione del primo congresso di Archeologia Pubblica in Italia, organizzato a Firenze nel 2012. L'Archeologia Pubblica è uno dei settori più dinamici e innovativi della ricerca umanistica e sociale contemporanea e si è progressivamente affermata a livello internazionale come movimento scientifico e culturale per l'innovazione positiva del rapporto tra la ricerca sul passato e i ""nuovi"""" bisogni sociali. Il congresso fiorentino del 2012 ha contribuito a definire priorità e metodologie di questo settore che oggi in Italia è in rapida espansione e che si è dotato nell'ultimo decennio di insegnamenti universitari, riviste scientifiche e sperimentazioni progettuali avanzate."" -
Le tecnologie dell'informazione nella scrittura di Italo Calvino e Paolo Volponi. Tre storie di rimediazione
Nell'ultimo decennio è stata dedicata una notevole attenzione a come la società dell'informazione e gli strumenti digitali stiano mutando il panorama culturale e linguistico in cui avviene la produzione letteraria. Ma quali sono le radici di questo cambiamento e del dibattito conseguente? Questo libro nasce con l'intento di studiare come, fin dalla prima diffusione delle tecnologie dell'informazione a metà degli anni Cinquanta, due tra gli scrittori italiani più influenti della seconda metà del Novecento, Italo Calvino e Paolo Volponi, abbiano reagito ponendosi domande sulla funzione del linguaggio letterario e della creatività artistica in un contesto di macchine intelligenti ed informazione di massa. Eleonora Lima, sottoponendo a una serrata analisi testi tra i meno battuti dei due autori, tratta dell'opposizione tra mondo naturale e tecnologico in una società in cui l'informazione è divenuta un prodotto e un bene da sfruttare; ricostruisce prerogative e identità dei soggetti biologici e meccanici così come definite dall'allora nascente scienza cibernetica; indaga il ruolo politico della rappresentazione televisiva negli anni della contestazione e del terrorismo. Le analisi comparate, organizzate per nuclei tematici preceduti da un complessivo inquadramento storico-metodologico, fanno emergere le modalità secondo cui ebbe luogo nella scrittura un processo di ""rimediazione"""", e mostrano come, con strategie nuove e spesso divergenti, i due narratori abbiano affrontato in modo personalissimo la necessità di adattare gli strumenti letterari al mutato contesto comunicativo."" -
Florentia. Studi di archeologia. Vol. 4
Con questo IV volume della serie espressione della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici del nostro Ateneo, si è potuta ripristinare una continuità, sia pure ad ampia periodicità, che la redazione intende consolidare con una partecipazione dell'intera 'comunità' della Scuola (pure mantenendo centrale lo 'spazio' riservato agli allievi). I saggi qui presentati, appartenenti a tutti i curricula diacronici presenti nella Scuola (pre-protostorico, orientalistico, classico, medievista), fanno emergere alcune tendenze, fra le quali (in inspiegabile controtendenza, di questi tempi) la crescita d'interesse per l'archeologia islamica, la raggiunta piena trasversalità dell'archeologia pubblica o la conferma dell'articolazione delle tematiche che caratterizzano dalla fondazione il settore classico. Si conferma inoltre la varietà delle provenienze degli allievi, sia come formazione di base sia come matrice accademica, a conferma di una buona rispondenza della Scuola alle esigenze e alle attese attuali. -
Colletti bianchi. Una ricerca nell'industria e la discussione dei suoi risultati
Il volume presenta i risultati di una ricerca su impiegati e quadri nelle grandi imprese del settore metalmeccanico - al centro FCA e Leonardo - condotta secondo una metodologia di ricerca partecipata. Obiettivo dell'indagine è stato l'analisi dei cambiamenti nella professionalità, nell'organizzazione, nella qualità del lavoro e nel rapporto con il sindacato avvenuti negli ultimi anni nelle grandi aree impiegatizie (amministrative, commerciali, di ricerca e sviluppo, di supporto alla produzione), a fronte del progressivo venir meno di una identità professionale e sociale omogenea del mondo impiegatizio e dell'impatto crescente delle nuove tecnologie 4.0. La ricerca è stata condotta con metodi di ricerca qualitativa (interviste e focus) e quantitativa (una survey ai lavoratori) e ha visto momenti di discussione e di confronto tra i ricercatori, gli attori sociali delle imprese coinvolte (sindacalisti e managers) e un gruppo di studiosi che hanno accompagnato tutto il percorso. Presentazione: Giovanni Mari. -
Gerasim Zelić e il suo tempo
Atti del Convegno di Studi (Padova, 17 ottobre 2016). -
Per filo e per segno. L'arte della lana a Firenze nel Cinquecento
La manifattura della lana, insieme al grande commercio e alla finanza internazionale, fu uno dei settori trainanti della Firenze bassomedievale. Il Cinquecento è stato solo sfiorato dagli studi storico-economici, specialmente riguardo l'organizzazione della produzione o del lavoro, forse perché considerato tradizionalmente il secolo della decadenza. Ricerche più recenti hanno invece evidenziato la necessità di ripensare queste conclusioni, dimostrando come il comparto tessile rappresenti un buon punto di osservazione per approfondire le criticità e valutare le prospettive dell'economia della città del Giglio nel Sedicesimo secolo. Affiancando all'analisi di un case study le rielaborazioni critiche di quanto la letteratura offre sui temi di ordine più generale, il libro presenta una visione di lungo periodo del processo di ascesa e declino dell'Arte della Lana di Firenze, reinterpretandola alla luce di nuovi scavi archivistici. -
Intorno a Boccaccio/Boccaccio e dintorni 2018
Il volume Intorno a Boccaccio/Boccaccio e dintorni 2018 nasce dal seminario internazionale tenutosi a Certaldo i giorni 6 e 7 settembre 2018, promosso dall'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e giunto alla sua quinta edizione. Il seminario, a cadenza annuale, è nato per dare voce a giovani studiosi, che sono invitati a presentare ricerche appena concluse o ancora in corso. Il volume, accanto a contributi sul Decameron, si segnala per l'attenzione verso altre opere di Boccaccio latine e volgari (Teseida, Genealogia deorum gentilium, De mulieribus claris, Epistolae) e per due contributi incentrati sulla iconografia di Decameron e Teseida. -
Raccontando saperi. I rimedi della tradizione popolare sarda per la casa, la cucina, l'igiene, la bellezza
Quasi mille interviste a circa cinquecento informatori orali di venticinque paesi delle province di Sassari e Olbia-Tempio. Sono i numeri di questa prima antologia sugli antichi rimedi popolari isolani promossa dalla Biblioteca di Sardegna. In sommario i paesi di Aggius, Anela, Badesi, Benetutti, Berchidda, Bortigiadas, Cargeghe, Castelsardo, Codrongianos, Ittiri, Mores, Ozieri, Pattada, Ploaghe, Porto Torres, Putifigari, Santa Maria Coghinas, Sedini, Sennori, Tissi, Tula, Uri, Usini, Valledoria e Viddalba. -
La gestione delle biblioteche in Italia. Sviluppo e prospettive di un servizio pubblico locale
Nei paesi occidentali ad economia avanzata i servizi bibliotecari gravano sul bilancio pubblico in virtù della funzione formativa ed informativa ad essi tradizionalmente attribuita. Eppure ormai da diversi anni le biblioteche pubbliche sono al centro di un ampio dibattito circa l'attualità e la natura del loro ruolo in seno alla società contemporanea. La riflessione inerente la funzione socio-culturale delle biblioteche pubbliche varca quindi il ristretto ambito biblioteconomico per assumere i connotati della valutazione di sostenibilità economica ed amministrativa. L'autore muove da queste considerazioni per ricostruire le linee evolutive e le articolazioni organizzative dei servizi bibliotecari italiani al fine di analizzarne tanto gli elementi di fragilità quanto le prospettive di sviluppo. Lo studio, che si avvale degli strumenti di analisi sviluppati dalle scienze dell'amministrazione, esamina i più promettenti fattori di sviluppo quali l'adozione di politiche cooperative promosse su vasta scala, la diversificazione dell'offerta perseguita anche tramite criteri gestionali di matrice economico-aziendale nonché il ruolo giocato da personale specificamente preparato. -
Achille Bertarelli. L'uomo e il collezionista
Dotto collezionista di materiale iconografico, Achille Bertarelli (1863-1938), fu anche appassionato bibliofilo. Il saggio, vincitore del ""Premio Bibliographica"""" bandito dalla Biblioteca di Sardegna, ne ricostruisce la figura e il profilo di studioso di ambito biblioteconomico censendone i fondi librari sparsi nelle biblioteche italiane, di cui propone anche un analitico catalogo.""