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Robot. Rivista di fantascienza. Vol. 80
In un mondo che è sempre più fantascientifico è sempre meno frequente trovare fantascienza davvero visionaria, fantascienza che sappia mettere in forma narrativa il grande fascino della scienza, della fisica, dell'astronomia. Ecco perché accogliamo con grande soddisfazione il racconto di Piero Schiavo Campo La rotta verso il margine del tempo, vincitore del Premio Robot. E accogliamo sempre con piacere anche i racconti di Paolo Aresi, che questo spirito lo hanno sempre avuto. Senza nulla togliere, naturalmente, agli altri generi di fantascienza. Che possono ricavare l'elemento fantastico dalla quotidianità, come il racconto Premio Hugo Foto di gattini, grazie di Naomi Kritzer che ci racconta un tipo di singolarità tecnologica del tutto... singolare. O come nella storia del tutto umana di Claudio Chillemi. O portarci su altri pianeti a combattere guerre impossibili, come fanno Stefano Carducci e Alessandro Fambrini; o sotto il mare con Vittorio Catani, o ancora prenderci per mano, come il grande Paul Di Filippo, e accompagnarci in un mondo diverso dal nostro ma non troppo, un mondo dove, tra le altre cose, sono finite le banane. -
Robot. Rivista di fantascienza (2018). Vol. 83
Che speranze ci sono per il pianeta Terra? Inquinamento, esaurimento delle risorse, sovrappopolazione lo hanno condannato? Forse la salvezza sarà la fuga nello spazio, ma a costo di grandi sacrifici. Così la pensa la grande Ursula K. Le Guin nel racconto finora inedito ""Il sonno di Newton"""". Anche Luigi Calisi parla di fughe, molto simili a quelle che ben conosciamo tra l'Africa e l'Europa. Cambia solo un dettaglio. Un mondo alla rovescia, in un certo senso; completamente alla rovescia invece è l'universo descritto da Lukha B. Kremo nel racconto vincitore del Premio Robot Invertito, che si occupa tra le altre cose di rapporti difficili tra genitori e figli; un po' come accade, ma in modo del tutto diverso, nel racconto di Cristiano Fighera. I figli sono sempre figli, ma alla fine dei conti ci si può fidare solo di sé stessi, soprattutto se si combatte una guerra temporale come in Legioni nel tempo di Michael Swanwick, o se si naviga in una nave dotata di ruote nelle sabbie rugginose del Mondo9 di Dario Tonani."" -
Robot. Rivista di fantascienza (2018). Vol. 85
Se l'umanità vuole crescere e andare oltre questa piccola palla di fango che chiama Terra, dovrà imparare a vedere le cose da punti di vista diversi, inaspettati. Imparare, per esempio, l'importanza degli esseri più piccoli, come nel racconto La vita segreta dei bot di Suzanne Palmer, vincitore del Premio Hugo 2018. O che gli esseri umani non sono necessariamente la specie dominante, come in I Signori della Casa, racconto del grande Jack Vance. Un punto di vista diverso è costretto a trovarlo anche il politico rampante di Giulia Abbate in Stelle meravigliose, e la stessa sorte non risparmia l'editor di Alessandro Forlani in Trenta pagine mancanti. E dopo un viaggio tra antichi romani e impero connettivo con Sandro Battisti, è il vostro turno di farvi qualche domanda sui punti di vista di chi sta attorno a voi, per non finire come in La villa stregata, distopia fin troppo realistica di Davide Del Popolo Riolo. Tra i tanti interessanti interventi di critica e saggistica di questo numero il ricordo di Giuseppe Lippi, amico e collaboratore di Robot. -
Robot. Rivista di fantascienza (2019). Vol. 86
Cosa vuol dire essere umani? O quanto meno senzienti, coscienti di se stessi? Una versione software di noi stessi quanto è diversa da noi? E conserva colpe e responsabilità delle azioni che abbiamo commesso? Le domande poste da un grande come Greg Egan non sono mai facili, e facile non è neppure la vita per il suo protagonista, solo contro il mondo. Come ostile è il mondo di un po' tutti i racconti di questo numero: dalla società tradizionalista di Nicoletta Vallorani all'Italia sotto il controllo alieno di Giovanna Repetto. Per non parlare poi di ciò che accade in Locuste di Andrea Viscusi - dopo averlo letto non vedrete più le cavallette nello stesso modo - o della ucronia nazista slash ebrea di Lavie Tidhar. Forse qualcosa di buono potrebbe arrivare da un altro universo, attraverso la ""frattura"""" immaginata da Linda De Santi nel racconto vincitore del Premio Robot. Ma potrebbe finire che ce la mangiamo. Con Proietti e Pergamento esploriamo altri mondi della fantascienza in direzioni diverse, e poi c'è Daniele Barbieri, quello della Bottega, che propone un tema davvero scottante: sesso coi robot!"" -
Sherlock Magazine. Tutti i luoghi del mystery. Vol. 48
In questo numero contributi di Luigi Pachì, Enrico Solito, Irene Izzo, Ruben Costa e Luigi Siviero. Per la narrativa fanno la loro presenza due bei racconti apocrifi. Il primo è dell'autore americano Kim H. Krisco e si intitola Sherlock Holmes e il mistero del mucchio d'ossa. Il secondo è opera di Lucio Nocentini e porta il titolo Sherlock Holmes contro l'uomo invisibile. Per quanto riguarda le rubriche, prosegue la lunga carellata su Basil Rathbone, lo speciale Comics dedicati a Sherlock Holmes, l'immancabile Disamina del Canone e lo Spazio neofiti. Non mancano neppure le rubriche Osservatorio sherlockiano ed Eventi significativi nella vita di Sir Arthur Conan Doyle. -
Sherlock Magazine. Tutti i luoghi del mystery. Vol. 50
Per celebrare il cinquantesimo numero di Sherlock Magazine sono stati scelti tre apocrifi sherlockiani scritti da altrettanti autori internazionali. Peter K. Andersson è uno storico specializzato sui temi dell'Inghilterra di fine '800. Ha pubblicato molteplici lavori sulla vita e la cultura popolare in epoca vittoriana. Kim Krisco, che abbiamo già ospitato su queste pagine, è autore di tre libri sull'attitudine al comando. Ora segue le orme del maestro narratore Sir Arthur Conan Doyle, aggiungendo nuove ed eccitanti avventure di Sherlock Holmes al canone originale. David Marcum è autore di The Papers of Sherlock Holmes, vol. 1 e 2 (2011, 2013), Sherlock Holmes and a Quantity of Debt (2013) e Sherlock Homes - Tangled Skeins (2015). In Inghilterra, per la casa editrice MX Publishing, sta curando una serie di antologie che raccolgono decine e decine di autori e che porta il titolo di The MX Book of New Sherlock Holmes Stories. -
Writers Magazine Italia. Vol. 55
Editoriale di Franco Forte La potenza del fato, racconto di Elisa Ciofini A lezione dagli autori - Tecnica di scrittura La biblioteca dei libri viventi - Reportage Si dà quel che si ha, racconto di Guido Anselmi Ruth Rendell - Grandi scrittori La parola al rapitore, racconto di Rina Zamarra La terra spezzata - Approfondimenti Premio Giallo Ceresio: I tre racconti vincitori 1° Ombre sul lago di Luigi Guicciardi 2° Il luccio di Aldo Lado 3° Nel lago del cor di Gioia Senesi 44° Premio WMI: I tre racconti vincitori 1° Punti di vista di Alessandro Miceli 2° Caro amore di Salvatore Tigani 3° Incontri inquietanti di Stefania Fiorin. -
Robot. Rivista di fantascienza (2020). Vol. 90
"Il destino a volte è strano, o forse le nostre scelte sono guidate dall'umore più di quanto crediamo. Fatto sta che in questo numero di Robot, preparato in uno dei periodi più cupi della nostra storia recente, il tema dominante è quello della morte e dell'elaborazione del lutto. È centrale in Lete, un capolavoro di un grande autore non apprezzato abbastanza, Walter Jon Williams, che racconta come si affronta la morte di un congiunto in un'epoca in cui la morte praticamente non esiste più. Una morte vicina può essere devastante anche in un mondo già devastato di suo, come quello descritto da Giulia Abbate, e può essere la fine di un ciclo della nostra vita, come nel racconto di Giampietro Stocco. A volte è una distruzione sistematica, come quella portata dai mostri e dagli alieni di Davia e Tosti, a volte è naturale, e a noi tocca occuparci di ciò che rimane. Che può riservare anche incredibili sorprese, come nella casa della nonna descritta da Cat Rambo. A noi non resta, per consolarci, che offrirvi qualche pagina dell'avventurosa biografia di Jack Vance: uno che, di sicuro, sapeva godersi la vita""""." -
Robot. Rivista di fantascienza (2021). Vol. 92
Racconti di N.K. Jemisin (Premio Hugo), Davide Camparsi (Premio Robot), Gene Wolfe, Voudì, Gallo, Salvietti, Furlani. Science Fantasy, ""Com'era il futuro"""" di Frederik Pohl. Raised by Wolves."" -
Pazzi per la scuola. il burnout degli insegnati a 360°. Prevenzione e gestione in 125 casi
"Al termine dei seminari c'è sempre qualcuno che chiede se è vero che a insegnare si diventa matti, oppure solo i matti fanno gli insegnanti. La mia risposta: 'Sono vere entrambe le cose, ma il problema è che non sono note'. A comprovare i fatti vi sono 125 storie e testimonianze, raccolte in questo libro. Sono tante le vicissitudini di coloro che, pur affetti da gravi psicopatologie, hanno portato a termine la carriera con danno per sé stessi e per gli altri. Non si può che provare estrema pena per quei docenti senza più capacità critica e di giudizio, ma anche per i loro alunni traumatizzati in tenera età e totalmente indifesi. A perpetuare quotidianamente il ripetersi di questi episodi concorrono almeno tre fattori: l'impreparazione dei dirigenti scolastici nella gestione del Disagio Mentale Professionale; l'ostinazione delle istituzioni nel non formare i capi d'istituto in proposito; il mancato riconoscimento del dispendio di energia psicofisica necessario per adempiere al compito educativo.""""" -
Le dimensioni del sé. Una lezione sugli ultimi sviluppi del modello post-razionalista
Il libro costituisce la trascrizione, arricchita di note e premesse introduttive, di una lezione informale che V. Guidano ha tenuto a Bologna a un piccolo gruppo di suoi allievi nel febbraio 1999. In quell'occasione ha illustrato alcune importanti nuove idee che andavano ad articolare e sviluppare ulteriormente il suo modello. Tuttavia, egli non ha fatto in tempo a completare un suo lavoro con queste nuove formulazioni. Quindi, questa pubblicazione colma un vuoto nella letteratura dato che, ad oggi, non esiste alcuna testimonianza del suo pensiero di quel periodo, nel modo in cui egli stesso lo stava formulando. Pur nella brevità della lezione, i temi affrontati sono numerosi, tra questi: il rapporto tra livello esplicito e tacito, la nuova dimensione inwardness/outwardness, l'applicazione del concetto di field-independence/field-dependence alle 'Organizzazioni di Significato Personale', l'inquadramento di queste ultime in termini delle due dimensioni, l'autoinganno, lo scompenso psicotico. Chiude il libro una postfazione del curatore che illustra, anche con numerosi esempi clinici, le due dimensioni ed il nuovo inquadramento delle 'Organizzazionidi Significato Personale""."" -
Il ponte e le sue metafore. Percorsi interdisciplinari tra psiche e cultura
Quella del ponte è una figura simbolica di grande pregnanza e ricchezza di rimandi in ogni ambito culturale e scientifico. Le sue trasparenze ci aiutano a cogliere con intensa e precisa risonanza quei significati nascosti che rendono più intellegibili e apprezzabili molti aspetti della vita dell'uomo, dalla dimensione interiore a quella dei suoi prodotti tecnici, artistici e culturali. Spaziando dalle neuroscienze all'arte e dal mito alla psicopatologia, il volume si presenta come un'occasione per apprezzare le innumerevoli metafore che il ponte evoca alla nostra riflessione, intrecciando, ibridando e connettendo branche diverse del sapere. La proposta che offriamo al lettore è quella di considerare come ogni disciplina possa, al confine con altri settori della scienza e della cultura, avvalersi di stimoli fecondi e propulsivi, secondo una metodologia propria dell'approccio simbolico. L'attualità del libro va poi ricercata nel mito greco in cui il dio Hermes è il signore dei ponti, dei passaggi, dei transiti; capace della più profonda tenerezza e partecipazione ai fatti umani tristi e dolorosi, e nostro nume tutelare per il passaggio critico alla nuova cultura del III millennio. -
A proposito del disagio giovanile
Il disagio adolescenziale ed il malessere diffuso tra i giovani, a livelli ormai preoccupanti, impongono a tutti, il dovere di attuare concreti provvedimenti per cercare di ridurne e di eliminarne le cause. L'obiettivo che dobbiamo prefiggerci come associazione (CAD) è di favorire la formazione di un giovane, che da adulto troverà in sè la forza per non essere sconfitto dalla vita, per non fondare la ragione del proprio vivere sull'avere ma sull'essere se stesso, per non cercare fuori di sé, nella droga e nel rifiuto della vita, la risoluzione dei propri problemi. Il presente volume rappresenta il tentativo di unire le riflessioni e i contributi di un gruppo di persone che, di fronte alla tematica del disagio sociale, e di quello giovanile in particolare ha sentito forte l'esigenza di ""dire e fare qualcosa"""". È una testimonianza, """"in primis"""", dell'impegno che ognuno degli autori quotidianamente esprime sia nella propria attività professionale occupandosi propriamente di """"cura"""" del disagio unito a quello di altri che combattono e prevengono il disagio non in qualità di terapeuti ma di persone """"semplicemente"""" capaci di """"aiutare""""gli altri, con piccoli e grandi gesti."" -
I primi colloqui terapeutici con il bambino e la sua famiglia
L'attenzione ai primi colloqui familiari è di importanza fondamentale. Infatti è da essi che dipenderà in gran parte il seguito terapeutico. Redatto da un gruppo di clinici la cui pratica si situa lungo un indirizzo psicoanalitico sistemico, l'opera presenta uno sviluppo clinico in tre livelli complementari: presentazione del setting del colloquio con le condizioni della sua strutturazione e i limiti della sua efficacia; pratica neuropsichiatrica che integra le dimensioni individuali, familiari, gruppali e istituzionali; strutturazione del dispositivo psicoterapeutico ""su misura"""" per il bambino e la famiglia al fine di raggiungere l'obiettivo della trasmissione, l'opera presenta un dispositivo di formazione particolarmente elaborato. Numerose illustrazioni permettono di rimanere vicini alla clinica. L'opera mostra una prospettiva coerente sulla complessità del lavoro quotidiano per tutti i clinici e gli psicoterapeuti."" -
Oltre l'identità. Etica ed estetica del post-umanesimo
Questo libro nasce dalla volontà di convocare gli elementi teorici e performativi che stanno alla base dell'attuale trasformazione delle proprietà naturali dell'umano. La società investe il pensiero e la ricerca in direzione di un miglioramento della dimensione umana e dello spazio esistenziale; tuttavia l'intensa manipolazione tecnologica da un lato e le applicazioni mediatiche, politiche ed economiche delle tecnologie dall'altro, ci inducono a riscrivere i paradigmi culturali della comunicazione e dell'etica della convivenza globale. Di fronte a ciò è opportuno interpolare le tappe di una maturazione epistemologica che ha messo in discussione l'essenza stessa del soggetto-uomo e che oggi sostiene la possibilità di ibridazioni tra il tessuto umano e quello di macchine o sistemi informatici. Prima di parlare di ""post-umano"""" e """"trans-umano"""" bisogna aver chiari gli orizzonti cognitivi, psico-sociali, culturali, etici ed estetici delle evoluzioni in atto. Un libro scritto con la cosciente consapevolezza della complessità tematica ma con altrettanta fiducia nella possibilità di attraversare gli inediti scenari della comunicazione e le estreme sperimentazioni dell'arte contemporanea."" -
Il trattamento terapeutico-riabilitativo della dipendenza patologica. Alcol-Cocaina-Gioco d'azzardo patologico
Quest'opera sul trattamento riabilitativo della dipendenza patologica è il frutto di un'esperienza clinica e terapeutica trentennale svoltasi nel Day Hospital di Psichiatria Clinica dell'Università Cattolica del S. Cuore di Roma. Qui da vari anni si dedica un'attenzione privilegiata all'area delle dipendenze patologiche, che comprendono l'alcoolismo, l'abuso e la dipendenza da sostanze e l'area di interesse più recente delle dipendenze comportamentali come il gioco d'azzardo patologico e l'internet addiction. La modalità dell'intervento, che il presente volume riesce a trasmettere, appare di tipo integrato non solo nel senso del combinare il trattamento farmacologico con quello più propriamente riabilitativo e psicoterapeutico ma anche nel senso del legare la pratica assistenziale alla formazione professionale degli operatori e all'attività di ricerca. Questa prospettiva integrata è il tratto peculiare di questo lavoro che nasce dalla clinica, si avvale del contributo non solo di tanti operatori medici ma anche di chi opera nei vari gruppi riabilitativi. Tale lavoro non sarebbe stato possibile senza il prezioso e indispensabile contributo dell'Associazione La Promessa. -
Turchia. Un attore mediterraneo ed internazionale
Il panorama mondiale venutosi a creare con la fine del bipolarismo ha riportato Ankara al centro della politica regionale e internazionale. Il fatto che la Turchia abbia diversificato le sue iniziative in politica estera, aggiungendo nuove dimensioni ai suoi vecchi ed esclusivi legami con l'occidente, è un dato di fatto. Tali sviluppi non hanno comportato una rivisitazione delle priorità e degli interessi internazionali del paese; bensì rappresentano il perseguimento dei ""classici"""" interessi turchi attraverso nuove modalità di azione consentite dalla struttura geopolitica attuale. L'entrata nell'Unione Europea offrirebbe vantaggi molteplici: la Turchia costituirebbe un perno fondamentale per le politiche europee in Medio Oriente, nel Caucaso e in Asia centrale, divenendo pertanto un mediatore culturale e politico. Inoltre, trovandosi al centro delle reti di trasporto di petrolio e gas, darebbe un contributo fondamentale nello sviluppo di una politica energetica europea diminuendo la dipendenza degli stati membri da risorse straniere. Tali opportunità potrebbero riequilibrare gli assi portanti della politica dell'Unione, indirizzandola, dunque, maggiormente verso sud."" -
Il filo di un discorso qualunque (ovvero come la Carla non comunicherebbe mai)
La comunicazione è un viaggio davvero! In questo testo sono rappresentati i modi per affrontarlo sia sul piano privato che pubblico e lavorativo. Attenti a comprendere cognitivamente quanto proposto si transita, poi, verso momenti di spiegazione e delucidazione dei concetti espressi per scaricare, in seguito, ogni tensione accumulata ritrovando e cavalcando istanti di pura emozione/suggestione. Così facendo la lettura può trasformarsi in qualcosa che insegna, aiuta ed emoziona fino a farsi strumento stesso di apprendimento pur se con strutture di logiche insolite. È questo un testo vicino alla persona e, nel contempo, discretamente lontano per non invadere troppo, ma senza esserne nemmeno troppo distante. -
La strada nel deserto. Esegesi simbolica e Bibbia
La Psicologia del Profondo ha fin dall'inizio sviluppato alcune categorie ermeneutiche che si sono poste come la prosecuzione dell'indagine religiosa dell'Occidente. Accanto ai metodi e agli approcci già in uso, il libro illustra la nascita e lo sviluppo della Esegesi Simbolica. Un dispositivo di riappropriazione emotiva delle pagine sacre. Un recupero simbolico di trame che rischiano in alternativa di divenire distanti e incomprensibili. L'Esegesi Simbolica considera l'Antico e il Nuovo Testamento delle formidabili miniere di verità rivelate. Il libro cerca di recuperarne il valore attraverso due momenti di indagine. Nella I parte, la strada, viene definito il metodo esegetico dal punto di vista teorico. Mentre nella II parte, il deserto, l'Esegesi Simbolica viene mostrata nella sua prassi. Viene cioè applicata all'interpretazione di alcune vicende scelte del Primo Testamento. Lo scopo è quello di presentare un tema di nicchia dell'attuale dibattito psicoanalitico. Un metodo esegetico la cui elaborazione ha rappresentato uno sforzo gigantesco da parte di Jung e che ora è stato accolto come strumento privilegiato di indagine della nostra sensibilità psichica e spirituale. -
Scilicet. L'ordine simbolico nel XXI secolo. Non è più quel che era. Quali conseguenze per la cura?
Parafrasando il titolo del nostro VIII Congresso dell'AMP, potremmo dire che ""Scilicet nel secolo XXI non è quel che era"""". Quali sono i cambiamenti di Scilicet nel secolo XXI? Questa sequenza ci consente di parlare di una serie di testi preparatori che sono lo strumento necessario perché i membri dell'AMP possano mettersi al lavoro. Ci si attende anche che Scilicet, possa far conoscere il modo di pensare la psicoanalisi dell'orientamento lacaniano. In questo volume presentiamo una varietà di scritti che comprendono una pluralità di temi riguardanti, in questo caso, le fragilità dell'ordine simbolico con cui lo psicoanalista oggi deve confrontarsi. È passato il tempo in cui Sigmund Freud leggeva i sintomi del soggetto, che erano legati alla consistenza dell'ordine simbolico; ce ne ha lasciato una testimonianza evidente nel suo scritto fondamentale Il disagio della civiltà. Oggi ci interroghiamo sulle fragilità dell'ordine simbolico, sulle conseguenze di questi cambiamenti sul soggetto che, come insegna l'esperienza comune, ci mette quotidianamente di fronte a sintomi diversi da quelli provocati dalla morale vittoriana.""