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Il vantaggio della curiosità. Come funziona la mente curiosa e perché è necessario averne cura per vivere al meglio
Qual'è la caratteristica mentale più potente a nostra disposizione che ci permette di avere una vita appagante, consapevole e davvero libera? Oggi sembriamo aver dimenticato l'importanza della cosiddetta ""curiosità epistemica"""", quella spinta potente verso la conoscenza e la scoperta, che ci conduce ad avere un vantaggio, una marcia in più in ogni aspetto della nostra vita e che è il nutrimento fondamentale per la nostra mente. La curiosità è amore puro per la vita: etimologicamente, infatti, deriva dal latino """"cura"""", intesa come premura, sollecitudine, riguardo. Il vero curioso è chi si prende cura di qualcosa, lo ha a cuore, custodendolo nella parte più intima di sé, e sente che dietro l'esperienza e l'informazione sta il calore della conoscenza, così come dietro alla cura di ogni progetto sta l'amore. Il saggio, rifacendosi alle ultime ricerche scientifiche in campo psicologico, epigenetico ed evolutivo, si propone di evidenziare l'importanza di questa attitudine mentale e la necessità di allenarla costantemente per vivere al meglio. Luzzi ci guida a conoscere dove nasce la nostra curiosità, perché ne siamo dotati, come possiamo utilizzarla e potenziarla al meglio."" -
Come vapore. Saggio sulla morte libera
Il 1/05/1947 Evelyn Francis McHale si gettò dall' 86° piano dell'Empire State Building di New York: l'impatto del corpo sull'automobile ne sfondò il tetto, frantumando i finestrini. Invece il corpo della donna, appena sgualcito, sembrava coricato in un sonno senza respiro in un'angelica compostezza. L'autrice si occupa delle condotte suicidarie che nascono da una ""consapevolezza"""" e da una scelta che si inserisce in un processo che coinvolge la personalità nel suo complesso. Come scrive questo libro «ha la finalità di parlare di suicidio e della sua relazione con le esperienze distruttive, alcune delle quali finiranno per condizionare la creatività, diventando così un fattore protettivo alla vita umana». La sua riflessione è centrata sui processi psicodinamici e sulla terapia esistenziale, sottolineando come esista una continuità fra i dolori di ogni vita e quella quantità eccessiva che avvia il processo che può condurre alla tentazione, quanto non all'attuazione, di un comportamento suicidario. Il lettore si interrogherà sul senso della morte attraverso un profilo storico e artistico dei grandi geni arrivando a capire che il suicidio può diventare una scelta razionale."" -
La trasmissione dei miti attraverso le generazioni
o psichico è caratterizzato da sentimento, vita e tormento. Quindi, la psicologia rappresenta, dal punto di vista mitologico, molto più della semplice scienza o conoscenza: è in sintesi lo studio dell'anima umana alla ricerca dell'amore (Europe's Journal of Psychology). Il lavoro che qui presentiamo a questo iterativo ritorno dell'animo umano su sé stesso si riferisce: è un contributo utile a riscoprire che - estremo paradosso - ciascuno di noi rivive sempre le stesse vicende, ma ogni volta lo fa come se fosse la prima volta: e nella sua esperienza è chiamato a riscoprire il rapporto fra l'animo umano e la realtà soggettiva/ed oggettiva con cui interagisce. -
Individui, coppie e famiglie. L'unità relazionale della psicoterapia
Il dibattito odierno sull'unità relazionale della psicoterapia si muove su un terreno articolato ricco di spunti di riflessione. Mette in risalto la sua rivoluzione concettuale nel migliorare la condizione di chi sta male e la convivenza nella comunità sociale. Cos'è oggi la psicoterapia e in quale quadro si muove? Come attivare le risorse della persona sofferente e di chi gli sta intorno, in quanto modo di stare con se stessi e con gli altri? Sono domande che ci portano a considerare il continuo dialogo fra processi psicodinamici e matrice ecologica e contestuale. Dialogo inteso come valore per migliorare l'assistenza verso chi sta male, favorire processi di autoguarigione e di convivenza sociale, trasmettere una cultura democratica e di pace che crede nell'essere umano e nelle sue potenzialità per star bene e fare star bene. Gli Autori ripercorrono la loro lunga esperienza clinica e propongono un modello che integra processi intrapsichici e pragmatica relazionale, come dimensioni complementari della condizione umana e dell'esperienza di cura. Gli argomenti trattati approfondiscono la matrice relazionale della psicoterapia e sono accompagnati da diversi casi clinici. -
L' alfabeto del relazionale. Glossario di voci della psicoterapia
Sebbene gli autori siano quasi tutti di orientamento sistemico-relazionale, le voci in elenco sono trasversali a tutto l'ambito della psicoterapia e ai suoi fondamenti e principi cardine, considerandola unica e indivisibile. Il glossario presenta 138 voci scritte da 82 autori tra allievi, allievi didatti e didatti delle diverse sedi del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale presieduto dal prof. Luigi Cancrini e da autori esterni al Centro, esperti di tematiche specifiche. Opera polifonica, sforzo congiunto di coloro che di terapia si occupano perché la apprendono, la insegnano e la praticano ogni giorno nella loro attività clinica, è un coro dove ogni voce rimanda ad un'altra, in una fitta trama di connessioni che guida il lettore nella ricerca dei fondamenti epistemologici della psicoterapia. Le definizioni non hanno la presunzione di voler esaurire gli argomenti, cosicché il testo, agevole e pratico nella consultazione, sa indirizzare, portandoli a sintesi, i diversi argomenti riuscendo a cogliere gli aspetti essenziali della teoria e della clinica psicoterapica che si declinano nelle dimensioni del sapere, del saper fare e del saper essere dello psicoterapeuta. -
Perché il pollo ha attraversato la strada
Quello che chiamiamo volontà o libera scelta corrisponde a una realtà che appartiene al mondo dell'esperienza soggettiva e non riusciamo a darne una definizione operativa. Ci sfugge cosa sia quell'io che percepiamo come autore delle scelte e degli atti che ne conseguono. Un approccio fattivo per affrontare l'argomento dal punto di vista neurobiologico consiste nell'usare modelli, situazioni cioè che rappresentino un surrogato di quanto costituisce l'oggetto di indagine. Abbiamo descritto i limiti di questo approccio e sottolineato l'inadeguatezza. Per queste intrinseche difficoltà abbiamo presentato anche storie, di donne e uomini in cui il legame tra volontà e azione è compromesso e le due entità sembrano avere una loro autonomia. Nei commenti abbiamo speculato sulla difficoltà a interpretare il libero arbitrio (ciò che intendiamo come tale) all'interno di quello che sappiamo della neurobiologia e della materia fisica. Emerge la tentazione di attribuire funzioni della mente a ""qualcos'altro"""" o """"qualcun altro"""". Ma abbiamo dato esempi di come tale tendenza sia fallace. Rimane il dubbio che le nostre decisioni e scelte non siano tali e che il nostro libero arbitrio sia un'illusione."" -
Fiori e leggende
Quando un biologo incontra una poetessa-cantastorie, cosa può succedere? Nasce un libro che racconta i fiori in un modo curioso e diverso. Così come gli esseri umani sono diversi tra loro, anche i fiori hanno una personalità unica. Alcuni profumano in modo da farvi sognare, altri puzzano da morire, anche se sono belli da vedere. Alcuni emanano i loro profumi di giorno, altri di notte. Ci sono fiori che si regalano per dichiarare il proprio amore, altri ci aiutano a confessare la nostra gelosia. Ci sono quelli su cui soffiamo per ingraziarci la buona fortuna e quelli a cui strappiamo i petali per scoprire se davvero siamo amati. Il mondo dei fiori è un universo infinito. Questo libro racconta di 26 fiori; molti ci sono familiari, ma probabilmente qualcun altro non lo vedremo mai nel suo ambiente naturale. Il libro è impreziosito dalle illustrazioni di un ragazzo di dieci anni, appassionato di natura e di disegno. Età di lettura: da 10 anni. -
Tracce di pensiero nei solchi della pandemia. Dall'emergenza all'emersione
Questo libro è il frutto di un anno di riflessioni in un gruppo di supervisione di casi clinici all'epoca della Pandemia. Rielaborazioni personali sollecitate da un pensiero gruppale resosi necessario dalla straordinaria presenza in questo momento di un trauma condiviso tra terapeuta e paziente, condizione di possibili rischiose collusioni. Il dispositivo della supervisione in gruppo, come i nuovi strumenti utilizzati per il lavoro da remoto, è stato definito quale modalità di funzionamento della mente oltre che deposito di contenuti emotivi. Da qui il termine ""Transfert sul Dispositivo"""" utilizzato più volte ed affiancato a quello di """"Transfert sulla Situazione"""" prodotto dell'ottica con la quale la Pandemia è stata letta. Nel porre attenzione al processo di soggettivazione si è guardato ad essa quale spinta anti soggettivante con il ripristino di arcaiche modalità di funzionamento considerate, allo stesso tempo, possibili acceleratori del percorso di cura. Uno spazio significativo è stato riservato al lavoro nelle Istituzioni: dal Carcere all'Unità di Oncologia, la Pandemia è divenuta specchio della difficile accoglienza del mentale in contesti il cui mandato è l'efficienza."" -
Una notte senza luna. Argomenti di psicogeriatria
La prima edizione di questo volume nacque in seno al corso di Scienze Psichiatriche e riabilitative dell'anziano presso la Facoltà di Scienze della Formazione della LUMSA di Roma, trasformatosi poi in Psicogeriatria e riabilitazione. Questa nuova edizione oltre a trattare i luoghi della cura, i disturbi del comportamento, la figura e le problematiche del caregiver, il mondo emozionale dell'anziano e di chi se ne occupa, offre una nuova rivisitazione della valutazione e della riabilitazione del soggetto in età senile (Lino e Tiberio); si apre a ulteriori contributi che guardano alle neuroscienze attraverso il ruolo funzionale rivestito dal declino della neurogenesi adulta durante l'invecchiamento (Costanzi), alle recenti scoperte delle neuroscienze cognitive che riportano in auge un dialogo con la psicoanalisi (Cieri e Esposito) e alle differenze sessuali neurocognitive nell'invecchiamento sano e nella demenza di Alzheimer (Cieri). Propone, inoltre, un focus sulla psicoterapia e il trattamento analitico delle persone in età avanzata o affette da MCI. -
Change incontrare il dolore condividere il cambiamento. Nei contesti di vita quotidiana e in psicoterapia
Il processo di sintonizzazione affettiva nella relazione primaria tra la madre e il bambino con i suoi effetti sulla salute dell'individuo nel corso della sua crescita e l'isomorfismo con la sintonizzazione affettiva nella relazione terapeutica costituiscono il filo rosso che unisce tutti i capitoli di questo libro. Con il supporto degli studi nei campi della neurobiologia, neuroscienze, psicologia dello sviluppo e biologia naturale, l'autore sostiene la possibilità e la necessità di un dialogo in tutti i contesti di vita quotidiana per un mondo migliore. Nello stesso tempo, intende proporre un modello di psicoterapia aperto a una visione unitaria. Il libro si rivolge alle famiglie, docenti e operatori della scuola, del mondo della sanità, della giustizia minorile, del lavoro, della politica, in modo particolare, a chi aspira all'esercizio di una professione di aiuto, in ambito psicoterapeutico e non, o già la svolge. Gli studenti del corso di laurea in psicologia, gli specializzandi in neuropsichiatria infantile, in psichiatria e in psicoterapia, potranno trovarvi riflessioni e indicazioni utili per orientarsi nella loro formazione e pratica professionale. -
Vaccini, campagne vaccinali e movimenti novax. Storie di coraggio e paura
Ai vaccini va uno dei più grandi meriti nella storia della ricerca scientifica: aver contribuito alla riduzione della mortalità, incrementando in maniera significativa le aspettative di vita dell'uomo. Chi li studia e li crea è per lo più mosso dall'amore verso la scienza e verso l'umanità, ma questo messaggio non viene sempre recepito. Oggi si sente spesso parlare di movimenti no-vax, ovvero di quelle correnti di pensiero contrarie, per scetticismo o non conoscenza, alla profilassi vaccinale. È un fenomeno la cui nascita si fa risalire a tre secoli fa, in concomitanza all'introduzione dei primi vaccini. Ora, i Social Network lo hanno sicuramente amplificato in maniera esponenziale. Il libro ha 3 obiettivi principali. Il primo è quello di ripercorrere la storia della scoperta dei primi vaccini e l'evoluzione delle campagne vaccinali. Il secondo riguarda l'analisi del profiling no-vax: attraverso il punto di vista della psicologia sociale si andranno a studiare le dinamiche e le motivazioni che stanno alla base dell'ostilità nei confronti delle pratiche vaccinali. L'ultimo sarà dedicato al councelling come proposta di intervento per migliorare la fiducia nei confronti dei dati. -
Gruppi che curano, gruppi che ammalano. Realtà e immaginario del gruppo della comunità terapeutica
È risaputo che l'immaginario diffuso sulle comunità terapeutiche è vittima di una estrema polarizzazione. Da un lato queste vengono spesso idealizzate da chi opera al loro interno e dall'ambiente sociale che le vede come istituzioni salvifiche o finanche come paradisi ideali, in grado di proporre un'ingegneria sociale utopica, impensabile altrove. Dall'altro esse vengono viste come luoghi che ripropongono inevitabilmente processi di istituzionalizzazione e conseguente cronicizzazione e da cui è bene star lontani. Naturalmente questa contrapposizione non fa giustizia della estrema complessità del mondo delle comunità terapeutiche e dell'ampia diversità delle esperienze e dei differenti metodi utilizzati, irriducibili ad un unicum: non tiene in debita considerazione che le comunità sono micro organismi sociali e in quanto tali soggetti a auspicabili cambiamenti continui che ne definiscono la natura dinamica e la vitalità. -
Psicofarmaci in gravidanza e allattamento
In Italia il 20% delle donne soffre durante la gravidanza di disturbi dell'umore, soprattutto episodi depressivi, spesso associati a disturbi d'ansia; meno frequenti sono i disturbi psicotici e i disturbi della condotta alimentare come l'anoressia e la bulimia. In una buona parte dei casi si tratta di disturbi che, per la loro gravità clinica, necessitano di interventi terapeutici integrati sia di tipo psicoterapico che psicofarmacologico. La decisione di ""trattare o meno"""" con una terapia psicofarmacologica una donna in gravidanza che soffre di un disturbo psichico deve essere, infatti, sempre condivisa tra medico curante e paziente. Questa III edizione, che utilizza sempre la formula delle FAQ, è stata ampliata con informazioni di base relative anche alla sicurezza degli psicofarmaci nel corso dell'allattamento al seno e si propone di fornire a un pubblico di lettori sempre più allargato anche ai """"non addetti ai lavori"""", informazioni aggiornate sui rischi-benefici delle terapie farmacologiche oggi disponibili per la cura di disturbi, come ansia, depressione, disturbi del sonno e altre condizioni psicopatologiche, sia in corso di gravidanza che nel postpartum."" -
Breve guida per genitori disorientati. Anoressia, bulimia, obesità e altri disturbi alimentari... si può guarire
Questo libro affronta il disagio e lo smarrimento di genitori e familiari che quotidianamente si scoprono disorientati e angosciati nel confrontarsi con i disturbi alimentari (DCA) che affliggono i propri figli. In un linguaggio chiaro e accessibile queste pagine prendono per mano i genitori per guidarli nel disorientamento che abita i loro pensieri, affrontando concretamente alcuni temi e aprendo ad una nuova prospettiva d'osservazione sui DCA. Questa breve guida pratica aiuta inoltre a comprendere quali siano i segnali da cogliere per poter prevenire e/o affrontare per tempo l'insorgenza di un DCA, quando sia opportuno 'iniziare a preoccuparsi', cosa dire e cosa fare concretamente, soffermandosi anche su come affrontare la sensazione di frustrazione, d'impotenza e il senso di colpa che tormenta madri e padri. Il testo risponde anche a quesiti di carattere generale fornendo una breve introduzione a quali siano i DCA, le cause, gli effetti, le differenze fra DCA nell'infanzia e nell'adolescenza, oltre a far parlare i genitori con i professionisti dell'équipe multidisciplinare. Il libro desidera anzitutto e con forza sottolineare che si può guarire dai DCA. -
Dialogando con Glen Gabbard
Vengono qui pubblicate due relazioni (di cui una inedita), e per la prima volta i contributi di Glen Gabbard durante il suo dialogo con il pubblico.Gabbard offre un'immagine della psicoanalisi che pone al centro il paziente e fa riflettere sulle molteplici forme in cui il cambiamento si può declinare per ciascun individuo. Parla di una psicoanalisi ""non coercitiva"""", """"sovversiva"""", nel senso che non si pone come obiettivo la risoluzione dei sintomi, """"non convenzionale"""" secondo la quale le resistenze vanno comprese e accolte per quello che possono rivelare del paziente. Emerge il valore della clinica, che ci mostra la singolarità di ogni esperienza umana. L' Autore invita a tener conto della paura del cambiamento, della paura della verità, oltre che del desiderio dichiarato dai pazienti di liberarsi dei propri sintomi e mette in guardia l'analista dalle proprie aspettative verso il paziente, che si configurano come gratificazioni narcisistiche; ogni terapia è infatti esposta ai rischi di violazioni della soggettività del paziente o del setting analitico. Egli indica nella ricerca di una terzietà lo strumento principale di prevenzione."" -
Strumenti grafici in psicologia clinica, neuropsicologia, psichiatria, neuropsichiatria infantile
Questo primo volume costituisce l'avvio ad una rassegna di strumenti grafici ed è inteso a favorire la conoscenza e l'utilizzo di mezzi raffinati e speciali di conoscenza della Persona. Tali ausili possono trovare impiego in diverse aree psicologiche e mediche dedicate alla diagnostica della salute mentale; sebbene maggiormente applicati in ambito clinico, possono usufruire di tali mezzi d'indagine anche l'orientamento scolastico e professionale, il talent assessment, l'ambito giuridico-forense. Dopo la presentazione di alcuni contributi culturali originali sul tema grafico, sono descritti approfonditamente sei dispositivi di ""lettura della realtà psichica"""", alcuni dei quali di matrice proiettiva, altri di tipo neuropsicologico: questo sarà lo schema, su base interdisciplinare che intende avvicinare tecniche che hanno in comune l'uso del """"grafico"""" a fini diagnostici."" -
La psicoterapia di gruppo nell'approccio strategico. Dalla presenza alla telematica
Il presente volume nasce durante la pandemia da SARS-CoV-2, che ha stravolto completamente il mondo, richiedendo un repentino e necessario adattamento, modificando abitudini, sistemi, modalità di essere in relazione e ha richiesto ai molti professionisti della salute di rivedersi in una chiave smart, capace di raggiungere le persone, nel rispetto delle normative e delle restrizioni imposte, cambiando anche il modo di fare psicoterapia. L'utilizzo di piattaforme social nella psicoterapia individuale era già una realtà esistente, ma utilizzata da pochi e snobbata dalla maggioranza. Non era mai stata contemplata l'idea di fare psicoterapia telematica di gruppo prima d'ora, trattandosi di un tipo di terapia peculiarmente caratterizzata dalla presenza fisica dei partecipanti, insieme a vicinanza emotiva e rispecchiamento nelle altre persone. Grazie alle Autrici, che insieme conducono da circa vent'anni gruppi di psicoterapia breve ad approccio strategico, è stato possibile mettere a punto percorsi telematici di sostegno psicologico e di psicoterapia; i risultati hanno confermato l'efficacia dell'approccio breve strategico, che fa delle sue tecniche comunicative l'asso vincente. -
Il dialogo con l'insensato. Introduzione storica e clinica alla psicopatologia fenomenologica
La psicopatologia fenomenologica è parte del movimento novecentesco teso a restituire alla follia quel suo significato umano che lo scientismo otto-novecentesco le aveva sottratto riducendola a demenza. Di questa psicopatologia riterrei l'essenziale di un'esperienza annosa di libri e di matti e cioè il suo cogliere il senso della follia nell'avatar di quelle strutture che reggono l'esistere di tutti noi. In particolare quelle della Lebenswelt che ha segnato una svolta col situare il nucleo della follia nelle prime esperienze di un soggetto rimasto alla sua primitiva abitualità animale e al suo tempo ciclico; e che con questi mezzi si trova spaesato ad avventurarsi e crescere poi nel mondo socio-culturale dal paradigma egoico molto diverso e dalla non meno diversa temporalità lineare-evolutiva. Come dire che un alienato non è un banale disadattato al mondo condiviso ma è individuo di altro mondo che col mondo condiviso deve fare i conti. La follia è questo conflitto, i tentativi di aggiustarlo, la sofferenza di viverlo, la consapevolezza di esservi preso come in un destino a volte subito, a volte rifiutato, spesso mascherato fra ipocrisia, rinuncia, speranza, sarcasmo e violenza. -
Il corpo geniale. Nijinsky: percorso artistico e traiettoria di malattia mentale
Vaslav Nijinsky, icona universale della danza, è un caso prototipico in cui la neurodiversità sostiene da un lato un successo planetario, plasmato da un modello antropologico originale e irripetibile, e dall'altro una catastrofe personale, rappresentata da una grave malattia mentale. Bambino prodigio, virtuoso del balletto, étoile intramontabile, coreografo geniale che anticipò il balletto moderno ed espresse, in personaggi come Petrouchka, il Fauno e l'Eletta, ""universali"""" della condizione umana: questo fu Nijinsky nei primi trent'anni della sua vita. Nei successivi trenta, per una sorta di legge del contrappasso, fu catatonico. La sua esistenza eccezionale si intreccia con gli eventi storici, le avanguardie artistiche e il mondo pionieristico della psichiatria del primo novecento. Gli psichiatri che lo ebbero in cura, i migliori dell'epoca, non riuscirono a restituirlo al suo mondo e alla danza. Avrebbe potuto la psichiatria moderna contrastare un decorso così crudele? La psicobiografia del ballerino getta luce sulla complessità della mente creativa nelle sue relazioni col corpo, con lo spazio e col tempo, in un cammino appassionante che si traduce in evoluzione culturale. Il prezzo, talora, è la malattia mentale e il compito della psichiatria è quello di minimizzare tale costo"" -
Il sole e i girasoli. La terapia familiare e i disturbi di apprendimento: un mondo ancora da capire
Il libro nasce dal bisogno di offrire nuovi scenari terapeutici alla cura delle problematiche relazionali e di apprendimento di bambini e adolescenti. L’autrice sperimenta in particolare nei servizi pubblici e nel contesto formativo del training l’efficacia dell’approccio sistemico e multidimensionale ai problemi. Le storie raccontate dai protagonisti in modo frammentato vengono contestualizzate e rinarrate nel percorso terapeutico e offrono nuove opportunità superando il rischio della “diagnosite” e dello stigma. Le riflessioni teoriche riportate permettono di evidenziare i limiti di percorsi esclusivamente riabilitativi e degli incontri individuali nel gestire bambini trattati alla stregua di meravigliosi o terribili burattini impazziti, fuori dai loro contesti di riferimento affettivo. Il testo ha una natura trasversale poiché offre non solo agli addetti ai lavori, ma anche a genitori e insegnanti, una nuova prospettiva che permette di attivare le risorse e trovare nuove strategie per il benessere del bambino e della famiglia. Le indagini presentate e i riferimenti legislativi e socioculturali completano il volume.