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L' Unione economica europea: aspetti economici, sociali e istituzionali
Dopo il completamento dell'Unione monetaria, l'Europa è chiamata a realizzare un passo in avanti decisivo nel percorso dell'integrazione avviando l'Unione Economica. I principi enunciati nel Trattato europeo, solidarietà, sussidiarietà, responsabilità, sviluppo sostenibile, giustizia e protezione sociale - i pilastri del modello dell'economia sociale di mercato - devono essere rafforzati per sostenere una nuova fase dell'integrazione fra Paesi membri, e in prospettiva, un nuovo ruolo per l'Unione Europea in uno scenario globale. Affrontare il tema dell'Unione Economica Europea rende indispensabile confrontarsi con aspetti economici, sociali, istituzionali, con questioni di diritto, di etica e senza dubbio di carattere politico, nel senso più alto del termine: richiede di sviluppare un'analisi storica, indispensabile per comprendere le sfide del futuro. Questo volume presenta i risultati dell'ampio progetto di ricerca realizzato su questo tema dall'Associazione Universitaria di Studi Europei, con il sostegno del Programma Jean Monnet della Commissione Europea e di EACEA. -
Annullamento d'ufficio e sorte del contratto
Il d.lgs. n. 53 del 2010, emanato in attuazione delle ultime direttive ricorsi dell'Unione Europea, è stato accolto con grande entusiasmo e forti aspettative dagli operatori del settore. Si è annunciata, con una certa dose di entusiasmo, ""la fine di un problema"""". Sulla spinta del diritto dell'Unione si è, infatti, tentato di fornire una risposta di diritto positivo a quello che era divenuto oramai lo """"stanco"""" dibattito sulla sorte del contratto in caso di annullamento del provvedimento di aggiudicazione. Questo meritorio sforzo di risistemazione della materia si è accompagnato a numerose ed importanti novità. Le soluzioni introdotte con la riforma hanno rappresentato una fedele anticipazione di alcune delle più importanti linee di sviluppo dell'ordinamento processuale amministrativo, trovando da ultimo consacrazione in seno al Codice. Il suo impatto non si è limitato, così, al solo ambito delle commesse pubbliche, assumendo, per converso, rilievo sistemico."" -
Politica e diritto
L'opera, destinata precipuamente alla didattica, ambisce a delineare un percorso che conduca tutti a reclamare in primis il proprio diritto all'uguaglianza, analizzando alcuni aspetti sociologici, nonché i compiti e le responsabilità della politica, nell'ottica appunto di una corretta governance del territorio, inteso non solo come delimitato 'giardino della propria casa', ma anche e soprattutto come aperta globalità geopolitica. L'auspicio è che le scelte politiche siano indirizzate al rispetto dei diritti di tutti, attraverso l'adozione di leggi che non devono essere viste dalla collettività come una sorta di imposizione dall'alto, ma come regole da rispettare per il semplice fatto di fare parte integrante di una comunità da cui dette norme promanano. -
La responsabilità medica tra orientamenti precedenti e nuove prospettive
I punti di criticità di una tematica delicata e tra le più controverse del diritto civile mi hanno accompagnato in tutti questi anni di studio, pertanto la finalità del presente volume è volta sia a verificare l'attuale stato dell'arte in tema di responsabilità medica, sia ad operare un'analisi critica degli istituti giuridici sottesi. A ben guardare, in tema di lavoro autonomo, il codice civile riserva una precisa disposizione per le professioni intellettuali, laddove il contenuto tipico del rapporto tra professionista e cliente si contraddistingue per lo svolgimento di una specifica attività qualificata da un quid pluris rappresentato dal ruolo svolto dall'intelligenza e cultura del professionista stesso. In tale prospettiva, i profili propulsivi di evoluzione nel settore hanno visto lo scivolamento dell'assunzione della responsabilità verso l'esclusiva tipologia del contratto o dell'obbligazione ex lege, nonché l'inasprimento dello standard di diligenza richiesto ed, infine, l'alleggerimento dei parametri di riscontro del nesso causale sempre più orientato a radicarsi verso il more likely than not. -
Cambiamenti climatici e green taxes
I cambiamenti climatici in atto, imputabili principalmente all'effetto dell'inquinamento atmosferico, rischiano di produrre danni irreversibili all'ambiente ed alla salute umana. A causa della dimensione sovranazionale del fenomeno si è mobilitata l'intera Comunità internazionale che si è prefissata l'obiettivo di combattere i mutamenti climatici attraverso una modifica del paradigma economico, oggi incentrato sul labour saving e sul consumo di risorse scarse. Un ruolo privilegiato in questa fase di transizione può essere giocato dalla fiscalità, improntata non solo a raccogliere entrate pubbliche ma anche a perseguire l'obiettivo della lotta ai mutamenti climatici. Una riforma dei sistemi tributari nazionali, infatti, funge da catalizzatore per l'implementazione della green economy in un'ottica di sviluppo sostenibile. Le politiche di protezione dell'aria e del clima trovano nei livelli di governo superiori il luogo più idoneo per definire le strategie fiscali volte alla riduzione delle emissioni di carbonio. -
La lotta per la laicità. Stato e Chiesa nell'età dei diritti
La laicità storicamente è la risposta dello Stato all'ingerenza delle religioni nel suo ordine. È, reciprocamente, la sua assicurazione di non intromettersi nell'ordine proprio delle religioni. Messa attualmente a dura prova dall'irruzione di nuovi fondamentalismi, come quelli islamisti, la laicità s'imbatte anche nella situazione inedita di un papa, Francesco, che critica il clericalismo e sostituisce il confessionismo con l'inculturazione della fede. Ma proprio nel momento in cui se ne rende necessario un riposizionamento, si scorge la debolezza della laicità come principio informatore della legislazione dello Stato. Le soluzioni a molti problemi le stanno dando soprattutto i giudici. Questo libro le passa in rassegna e delinea il modello teorico della laicità come molla di una nuova «età dei diritti», che essa può favorire proprio perché non è una conquista già fatta e senza prospettive dinamiche. La laicità, come la democrazia costituzionale di cui è profilo fondamentale, è politica dei diritti, dei diritti di ognuno: fa registrare convergenze, che appianano passate contrapposizioni, ma vive di nuove contrapposizioni, non ha pace, è inevitabilmente anche conflitto. -
Costituzione economia società
La Costituzione italiana vive attraverso le leggi che ne danno attuazione, le sentenze che ne interpretano i molteplici contenuti, le decisioni assunte dal Governo. Vivendo, la Costituzione aspira a svolgere un ruolo determinante nell'orientare l'evoluzione della società in armonia con i valori in essa enunciati. La Costituzione, dunque, non è solo l'atto normativo fondamentale posto alla base dell'ordinamento giuridico italiano, ma è essa stessa fattore di cambiamento sociale, sia pure nel rispetto della libertà e dell'autonomia dei consociati, sia come singoli sia nelle tante formazioni sociali nelle quali trova occasione di svolgimento la personalità di ognuno. Ebbene, questo volume intende esplorare alcune tra le più rilevanti linee di sviluppo sociale promosse dalla Costituzione attraverso il fattore economico: la Costituzione che concorre a mutare il volto della società per il tramite dei principi e delle regole relative ai rapporti economici. Lungi dal volersi limitare a fotografare l'esistente, questo studio immagina i possibili itinerari di trasformazione che si potrebbero aprire di fronte ad un assetto sociale in continua trasformazione. -
Migrazioni economiche e ordinamento italiano. Una prospettiva giuslavoristica
È un dato acquisito che la specie umana che oggi popola il pianeta abbia avuto origine in una sua porzione - il continente africano - e progressivamente, migrando, si sia ampiamente diffusa. In altre parole, il fenomeno migratorio è piuttosto antico, anche se, naturalmente, assume caratteristiche diverse nei vari momenti prestorici e storici. Le ragioni che inducono a migrare possono essere molteplici; fra di esse, un ruolo fondamentale è sempre stato ricoperto dall'esigenza di cercare migliori condizioni materiali di vita. Si parte lasciando indietro situazioni ritenute difficili, ostili, disagiate, dirigendosi verso luoghi diversi con la speranza che si possa stare meglio. In definitiva, sebbene ogni epoca e ogni territorio imprima un suo marchio specifico, i fenomeni migratori costituiscono una dimensione rilevante dei processi sociali. Siccome ricorrenti, proprio i processi sociali non sfuggono alle esigenze di regolamentazione e la regolazione, dal canto suo, può essere più o meno adeguata, rispetto ad una serie di elementi che, mano man che le società sono diventate più complesse, debbono essere tenuti in considerazione. -
Profili del sistema agro-alimentare e agro-industriale. I rapporti contrattuali nella filiera agro-alimentare
L'agricoltura produttiva è una componente fondamentale e strategica del sistema agro-alimentare e agro-industriale: fornisce alle filiere agro-alimentari i prodotti destinati alla trasformazione in alimenti finali e alla loro distribuzione; al tempo stesso acquista moderni e sofisticati fattori della produzione dalle imprese industriali e terziarie. Il presente volume analizza i più significativi modelli contrattuali utilizzati nelle relazioni tra le imprese agricole e quelle acquirenti dei prodotti agricoli di base che nelle moderne società industriali hanno preso il posto dei tradizionali contratti di vendita stipulati dopo i raccolti. -
Signa amicitiae. Scritti offerti a Giovanni de Bonfils
Il volume raccoglie scritti di studiosi che, con la loro partecipata testimonianza scientifica, vogliono onorare la lunga e proficua attività svolta da Giovanni de Bonfils come raffinato interprete dei preziosi materiali giuridici antichi e come formatore di numerose generazioni di giovani universitari. -
Concorrenza, trasparenza e autonomie. Regolazione dei mercati e nuove forme di governo pubblico dell'economia
Recenti dinamiche della regolazione dei mercati segnalano una tendenza dell'ordinamento a ripristinare forme di governo pubblico dell'economia che sembravano definitivamente superate, e che restituiscono allo Stato strumenti di intervento particolarmente incisivi, affidati non più all'Esecutivo ma ad alcune Autorità amministrative indipendenti. Nel settore dei contratti pubblici e della trasparenza, le norme vigenti e gli indirizzi applicativi seguiti dall'ANAC realizzano una dilatazione del comparto pubblico sia in senso soggettivo, sia in senso oggettivo. Per altri versi, la disciplina della concorrenza modella la regolazione di taluni settori di mercato secondo ""un approccio sostanzialmente statocentrico"""". Ne hanno fatto le spese le autonomie regionali, e più di recente le autonomie sociali: l'esercizio dei penetranti poteri sanzionatori dell'AGCM presenta connotati conformativi della regolazione dei servizi professionali in grado di comprimere fortemente l'autonomia deontologica delle categorie professionali. Altre forme e momenti di compressione delle autonomie possono essere osservati nel processo di riordino delle Camere di commercio, autonomie funzionali sacrificate alle esigenze di contenimento della finanza pubblica, e nella pur improrogabile riforma delle banche popolari, dove singolari poteri di regolazione """"in deroga alla legge"""" sono espressamente attribuiti alla Banca d'Italia. Altri casi consentono di rilevare come, nel quadro di un dibattuto pubblico superficiale, la crisi economica divenga, accanto alla trasparenza ed alla concorrenza, ulteriore fattore di legittimazione delle politiche di regolazione; anche a costo di condurre a soluzioni incoerenti rispetto alla necessità di garantire la libertà di iniziativa economica e l'autonomia delle imprese attraverso la tutela dell'affidamento in un quadro di regole chiaro e tendenzialmente stabile."" -
Giudice nazionale e aiuti alle imprese fra «public» e «private enforcement»
"Ho cominciato ad occuparmi di aiuti di Stato molto tempo fa, ancora durante la mia tesi di dottorato il cui titolo era, per l'appunto, 'La diretta efficacia delle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato'. Ricordo che, all'epoca, le pronunce sul tema potevano contarsi sulle dita di una mano e non erano molto frequenti neppure le pronunce sugli aiuti di Stato in generale, caratterizzate per lo più da un contenzioso intermittente fra la Commissione e gli Stati membri sulla nozione di aiuto, sulle forme di interventi statuali qualificabili come tali e sull'obbligo di cooperazione leale fra l'istituzione comunitaria e gli Stati membri in 'subiecta materia', cooperazione basata sostanzialmente sull'art. 4.3 TUE (in allora art. 5 CEE e poi art. 10 CE..."""" (Dall'introduzione)" -
Il rilancio della riforma elettorale nel quadro parlamentare nazionale. Il lascito di Camere «delegittimate» e l'avvio della XVIII legislatura
"In che misura l'elezione degli organi parlamentari, vale a dire la selezione dei rappresentanti del corpo elettorale chiamati ad investire della fiducia il Governo che sarà nominato e che potrà operare nella pienezza dei suoi poteri solo a seguito di quella formale deliberazione, può essere collegata alla individuazione diretta ed immediata del Governo? La risposta a questo quesito assume una importanza decisiva allorché la forma di governo sia per scelta costituzionale di tipo parlamentare, lasciando da parte la complicazione nostrana che, come è noto, contempla due camere elettive tenute a condizionare la formazione e l'attività dell'Esecutivo."""" (Antonio D'Andrea)" -
Pensatori politici del Novecento
Lungi dall'essere catalogabile come il ""secolo breve"""", il Novecento ci appare sempre più come un secolo segnato da una """"grande trasformazione"""". La mutazione delle strutture produttive e il formarsi di una società di massa, l'emergere di regimi totalitari e la loro sconfitta con l'affermarsi di democrazie costituzionali, sono questi i termini che ne segnano il divenire. I pensatori analizzati in questo volume ci offrono la rappresentazione dei problemi e delle contraddizioni che hanno attraversato questo secolo. E se autori come Croce, Romano e Mosca ci permettono di comprendere il declinare dello Stato liberale tra Otto e Novecento, altri, come Michels, Burnham, Arendt, ci danno il quadro di una nuova società industriale sempre in bilico tra democrazia e forme politiche autoritarie."" -
Lezioni di contabilità pubblica. La responsabilità amministrativa e contabile. Vol. 1
Il libro è il primo di due tomi dedicati alla contabilità pubblica, avente a oggetto la responsabilità amministrativa e contabile innanzi alla Corte dei conti, di cui vengono delineati gli aspetti essenziali sul piano della disciplina positiva e della ricostruzione giurisprudenziale. Presentazione di Pier Luigi Portaluri. -
La responsabilità giuridica alla prova delle neuroscienze
"Ora che, compiutosi il giro del millennio, le tecniche di scansionamento dell'attività cerebrale hanno fatto ingresso nelle aule di Tribunale, risulta chiaro che il nostro tempo, troppo spesso identificato con il senno del 'post', almeno sotto questo profilo rappresenta il compimento della modernità e non la presa di congedo da questa. E che, se è vero che lo sguardo degli odierni dottor Deijman comincia davvero a decifrare il funzionamento del cervello, finanche individuando relazioni causali con il nostro agire, è giunta per il giurista l'ora di chiedersi: che cosa significa, allora, essere responsabili di ciò che facciamo? Di qui l'importanza di una riflessione, quale quella svolta da Alessia Farano, aliena da rigidità e partiti presi, aperta al confronto con le posizioni dottrinali più significative nel dibattito internazionale e soprattutto, in ossequio all'autentica vocazione della filosofia del diritto, capace di conferire pari dignità alla trattazione delle questioni teoretiche come alla rigorosa e puntuale disamina dei più significativi orientamenti della giurisprudenza."""" ( Dalla prefazione di Antonio Punzi)" -
La tutela dell'ambiente nella giurisprudenza amministrativa. Profili ricostruttivi
L'interesse per un'indagine sul giudizio amministrativo in materia ambientale risiede soprattutto nelle sue significative peculiarità, conseguenti anche alle spinte dell'ordinamento internazionale e dell'Unione europea. Tra queste, tre sono capaci di incidere sulla funzione stessa della giustizia amministrativa: l'estensione della legittimazione ad agire, la rilevanza di vizi del procedimento amministrativo e l'intensità del sindacato giurisdizionale sull'istruttoria procedimentale, sulla ricostruzione del fatto e sulla discrezionalità tecnica e amministrativa. Il volume analizza la giurisprudenza amministrativa, per esaminare questi tre elementi e per verificare come si configuri il ruolo del giudice amministrativo nei confronti del potere amministrativo, nel campo della tutela dell'ambiente. -
Crisi transfrontaliera di impresa: orizzonti internazionali ed europei. Atti del Convegno (LUISS, Roma, 3-4 novembre 2017)
Il presente volume raccoglie gli atti del convegno ""Crisi transfrontaliera di impresa: orizzonti internazionali ed europei"""", organizzato il 3-4 novembre 2017 dalla LUISS School of Law nell'ambito del Master in Prevenzione e Gestione della Crisi di impresa. Il convegno ha rappresentato un proficuo momento di riflessione sull'attuale contesto normativo internazionale ed europeo relativo alla crisi di impresa, nonché sulla adeguatezza del «sistema Italia» rispetto alle sfide lanciate da organismi internazionali come UNCITRAL e UNIDROIT, e dall'Unione europea. Le relazioni sono state tenute dai principali esperti italiani e stranieri della materia, molti dei quali appartengono al Gruppo di studio Cross-border Insolvency and National Legal Orders, istituito dalla sezione italiana dell'International Law Association, nonché all'International Insolvency Institute: enti, questi, che, in varia guisa, hanno sostenuto l'iniziativa. Articolato in tre sessioni, l'incontro ha affrontato dapprima le politiche internazionali ed europee in materia di crisi di impresa, avendo riguardo anche alla proposta di Direttiva sulla ristrutturazione preventiva e agli effetti della Brexit nel campo delle ristrutturazioni. La seconda sessione si è soffermata sul regolamento (UE) 2015/848 del 20 maggio 2015 relativo alle procedure di insolvenza, rivolgendo particolare attenzione ai rapporti con la libertà di stabilimento di matrice europea, con la proposta di Direttiva sulla ristrutturazione preventiva, e con altri regolamenti adottati dall'Unione nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile e commerciale. L'ultima sessione si è soffermata su profili specifici nei quali dimorano ulteriori sfide che l'operatore italiano deve affrontare per gestire efficacemente una crisi transfrontaliera di impresa attenendosi alle policies, alle tecniche e agli strumenti normativi esaminati nelle prime due sessioni. I testi di alcuni interventi sono in lingua inglese."" -
La gestione dei beni culturali tra livelli essenziali delle prestazioni e principio di sussidiarietà
"In questo studio si cercherà di fare emergere come le linee guida che indirizzano la nuova politica dei beni culturali e della gestione, ma anche delle altre attività a essi collegate, si snodino su tre direttive fondamentali: la percezione di detti beni come funzionali allo sviluppo della persona umana (alla quale va garantita la possibilità di accedervi in quanto considerati risorsa indispensabile per la sua crescita e maturazione, nonché per partecipare alla vita sociale ed economica del Paese); l'innegabile aspetto patrimoniale dei beni in oggetto (che pur li contraddistingue e li rende importanti dal punto di vista economico); la coesistenza nell'esercizio della gestione/valorizzazione (da considerarsi, almeno in parte, servizio pubblico) di elementi pubblici e privati."""" (Dall'introduzione)" -
Europa senza diritti. Dalle origini al lancio del nano
A meno di improbabili reincarnazioni o di spettrali reviviscenze, restiamo tentati di pensare che il medioevo e la storia del diritto, la Chiesa e le sue origini, i diritti dell'uomo e le prime carte siano legati indissolubilmente e inevitabilmente al comune destino dei propri defunti autori. Proprio questa tentazione settoriale e l'incomunicabilità di ritorno che si instaura tra tali discipline si frappone ad un pensare più inclusivo e meno autoreferenziale. In un tempo che ci vede raggiungere conquiste insperate negli ambiti più disparati - analogici o digitali - davvero possiamo pensare che i saperi e le vecchie e nuove realtà non debbano comunicare? In un contesto progressivo di invecchiamento diffuso della popolazione occidentale, il paradosso in cui si incorre è quello di un giovanilismo di facciata, che sgretola e sente la necessità di fare a meno di eventi, visioni, riflessioni e contesti che hanno il solo difetto di essere stati accantonati e per questo motivo non più analizzati.