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La contea più fradicia del mondo
Questo romanzo è l'epopea di un mondo lontano - quello della Grande Depressione e del Proibizionismo - e di tre uomini coinvolti nel commercio clandestino di alcolici nella contea di Franklin, in Virginia: i fratelli Bondurant. Forrest, quello di mezzo, il leader del gruppo, è un uomo dalla fierezza indistruttibile; Howard, il più vecchio, è segnato dagli orrori visti e patiti al fronte durante la Prima guerra mondiale; Jack, il più giovane, è ossessionato dal denaro, dal lusso e dal desiderio di fuggire da una vita che gli sta stretta. Con loro, Maggie, Lucy e Bertha, donne silenziose, innamorate e tenaci. Quando qualche anno dopo, a caccia di nuove storie da raccontare, arriva nella zona Sherwood Anderson, l'alcol ha ripreso a circolare liberamente, ma la sua produzione illegale continua. Sarà proprio il celebrato autore di ""Winesburg, Ohio"""" - allora in un momento di grande crisi professionale, deriso e tradito dagli scrittori che aveva aiutato a crescere: Hemingway e Faulkner - a ribattezzare il luogo """"la contea più fradicia del mondo"""" e a mettersi sulle tracce dei Bondurant lungo le strade polverose del Profondo Sud, squarciando per primo il silenzio sulle loro gesta."" -
Nemmeno immagini quanto ti voglio bene
Che stia dando la caccia agli scarafaggi che infestano il suo appartamento, baciando una bellissima attrice sul set di un film di avanguardia o provocando una rissa con un tedesco nerboruto, di sicuro Jonathan Ames possiede un talento eccezionale per cacciarsi nelle situazioni più bizzarre. Talento che mostra anche trasformando le occasioni più banali in esperienze memorabili. In questa sua ultima fatica, lo scrittore dà un'ulteriore prova della sua straordinaria capacità di trasformare le proprie avventure e nevrosi, i momenti di felicità o di dolore in storie esilaranti e, allo stesso tempo, malinconiche. Scopriremo così, grazie a lui, che è possibile scovare la bellezza nella perversione, la dolcezza nella solitudine e il lato divertente della sofferenza. -
Guerre umanitarie. La militarizzazione dei diritti umani
Impiegare la forza della comunità internazionale per proteggere i più deboli: è questa una delle tendenze emergenti sul palcoscenico della grande politica. In realtà, tuttavia, l'umanitarismo serve interessi politici. Ricostruendo le guerre in cui, negli ultimi vent'anni, il movente umanitario è stato maggiormente utilizzato, gli autori dimostrano a quale logica ubbidisca questa tipologia di guerra caratteristica della nostra epoca, evidenziandone gli elementi più controversi. L'intervento militare internazionale trasforma spesso i deboli in forti e le vittime in carnefici. Non è quindi uno strumento perfetto per affermare il regno del diritto su scala universale. E invece un mezzo duttile per perseguire altri obiettivi, sfruttato tanto da attori locali quanto dalle grandi potenze. Di fronte alla sfida dell'umanitarismo bellico, gli autori invocano l'adozione di un approccio ""laico"""", che tenga conto, caso per caso, tanto dei valori non negoziabili quanto degli interessi in gioco."" -
Vela di pietra
Nel corso della Seconda guerra mondiale il marinaio svedese John Osvald scompare misteriosamente con il suo peschereccio al largo della costa scozzese. Sessant'anni dopo, allertato da un misterioso biglietto che sembra metterne in dubbio la morte, il figlio Axel decide di andare in cerca del padre. Erik Winter, contattato dalla figlia di Axel, Johanna, con cui il commissario aveva avuto una relazione molti anni prima, decide di recarsi nelle Highlands per indagare sulla vicenda. Intanto, a Goteborg, l'ispettore Aneta Djanali si interessa a un caso di violenza coniugale. La vittima è una donna della quale sembra essersi perduta ogni traccia e la cui famiglia pare non voler collaborare all'inchiesta. La giovane poliziotta afro-svedese si ritrova così, a poco a poco, invischiata in un ingranaggio che la obbliga a fare i conti con il proprio passato. Come Winter, anche lei sarà costretta a compiere un viaggio in un Paese straniero... -
Porto franco. Politici, manager e spioni nella repubblica della 'ndrangheta
È vero, della 'ndrangheta ormai si parla abbastanza. Si sa, ci sono i collusi, i corrotti, la zona grigia. Insomma, le solite storie, si dirà. No! Perché bisogna capire cosa c'è dietro. Lo scenario! Questo libro racconta fatti inediti e incredibili, un Paese assurdo che sembra un marcio Macondo di Garcìa Màrquez. C'è il latitante in Venezuela che tratta voti e petrolio con Dell'Utri, e poi compra azioni con una broker in Vaticano che si incontra col cappellano spirituale di papa Wojtyla. C'è la Onlus di un prete nigeriano che smercia medicinali per conto dei boss. Ci sono i cinesi che contrabbandano scarpe e vestiti, amici dei Templari - non i cavalieri del Santo Sepolcro, ma i massoni - che a loro volta riciclano milioni della 'ndrangheta tramite fondazioni ""umaniste"""". C'è il faccendiere che chiede al ministro di intercedere per il boss al 41 bis, e il ministro, a sua volta inquisito, che chiede una mano al faccendiere. C'è lo stimato commercialista uomo dei Servizi che si vende al boss per pura ammirazione, perché quello sì è """"un vero uomo"""". C'è il giudice erotomane che si vende per qualche escort e un po' di affari... Tutte storie che in un modo o nell'altro attraversano la Piana di Gioia Tauro e il suo porto, crocevia di mezzo secolo di storia repubblicana, da Andreotti a Berlusconi, di intrecci fra massoneria, Servizi deviati, manager corrotti. Mezzo secolo di storia dei Piromalli, la famiglia che - tra omicidi e tragedie - ha trasformato la vecchia 'ndrangheta in un potere parallelo."" -
L' età lirica
Nel vagare distratto di Mario Geranio fra l'esame di maturità che si avvicina e brevi e fragili relazioni con coetanee, irrompe un incontro che sembra infine dare un senso alla sua esistenza, offrendogli una superficie in cui riflettersi: Adrián, il ""ragazzo di cenere"""", un compagno di scuola visto alla fermata dell'autobus, che in seguito gli appare in sogno nell'atto di sgretolarsi. Un personaggio ambiguo e affascinante, privo di remore e di regole, conosciuto proprio al culmine di quell'età in cui, troppo concentrati su se stessi, si è incapaci di giudicare lucidamente il mondo. Un'età che ineluttabilmente muore, lasciando dietro di sé ferite, ricordi e la cenere, appunto, da cui nascono gli adulti."" -
Il linguaggio nascosto della vita
Cosa faresti se in un solo istante perdessi tutto? La casa, il lavoro, la persona che ami? Quando la tragedia piomba nell'esistenza fino a quel momento perfetta di Alan Christoffersen il suo primo pensiero è di farla finita. Non ha più niente per cui vivere, tutto ciò che gli resta è il tubetto di pillole che stringe in mano... All'improvviso, come colto da un'illuminazione, Alan decide di non lasciarsi andare e di intraprendere un viaggio. Non un viaggio qualunque, ma una traversata a piedi degli Stati Uniti da Seattle, dove vive, al punto più lontano sulla mappa: Key West, Florida. Nelle persone che incontrerà lungo il cammino, nelle loro storie e nelle loro esperienze cercherà di ritrovare il significato della propria presenza nel mondo. Con ""II linguaggio nascosto della vita"""", Richard Paul Evans ha inaugurato una serie che seguirà Alan e le sue vicende, la sua strada."" -
Monsieur
Ellie, vent'anni, conduce un'esistenza leggera e spensierata fino al giorno in cui incontra Monsieur, un chirurgo sposato sulla cinquantina, amante della letteratura erotica quanto lei. All'inizio in forma epistolare, la loro relazione prende il volo nella camera di un hotel parigino del quindicesimo arrondissement. Sulla scia di incontri clandestini e telefonate fugaci, Ellie vivrà mesi di febbricitante attesa. Un vortice di voluttà da cui sarà sempre più difficile uscire. -
Franco Basaglia, il dottore dei matti. La biografia
A un trentennio dalla morte, la figura di Franco Basaglia, il suo lavoro e la famosa legge che ha portato alla chiusura dei manicomi, continuano a suscitare grande consenso, ma anche molte critiche. Il libro, racconto di una vita, cerca di ricondurre la vicenda di Basaglia - tra l'antifascismo, il dopoguerra, l'università e la direzione degli ospedali psichiatrici di Gorizia e Trieste - all'interno dei mutamenti epocali che coinvolsero la società e la cultura italiane, in particolare nel tumultuoso ventennio 1960-1980 segnato dalle grandi lotte operaie e studentesche, ma anche dalle bombe stragiste e dal terrorismo, ventennio che si contraddistinse per una spinta riformista mai più ritrovata. Tra Gorizia e Trieste, Basaglia, unendosi a un gruppo di giovani psichiatri, realizzò, sperimentandola di giorno in giorno, una radicale riforma dell'istituto manicomiale, dopo aver denunciato l'orrore della segregazione e dei mezzi coercitivi utilizzati o dei cosiddetti sistemi di cura (come il massiccio uso dell'elettroshock). Una riforma ispirata non solo a principi di umanità, ma soprattutto al riconoscimento dei diritti del malato, della sua libertà, della sua appartenenza alla società civile, contro una condizione di emarginazione che escludeva qualsiasi possibilità terapeutica. Obiettivo di questo libro è riconnettere la figura di Basaglia alla cultura e alla politica dei suoi tempi, mostrando il valore della sua battaglia nel cammino d'emancipazione della società italiana. -
Io cammino con gli ultimi
Don Andrea Gallo parla delle tematiche a lui più più care: libertà, autodeterminazione dei popoli, uguaglianza, droga, immigrazione e lotta al capitalismo selvaggio, focalizzando l'attenzione sul disagio profondo che affligge la società moderna rendendola sempre meno a misura d'uomo. Pagina dopo pagina si materializza il percorso di un uomo che ""cammina con gli ultimi"""" da sempre, un messaggio di solidarietà totalmente cristiano e per questo pervaso da un forte sentimento rivoluzionario. Attraverso gli incontri con Fabrizio De André, Moni Ovadia, Manu Chao, Vasco Rossi, Piero Pelù, ma anche con tanti emarginati che, pur anonimi, gli hanno trasmesso messaggi forti e significativi, Don Gallo racconta il suo rifuggire ogni principio ideologico per camminare al fianco di chi non ha voce."" -
Il romanzo del vecio. Enzo Bearzot, una vita in contropiede
Un personaggio mitico del calcio italiano, Enzo Bearzot, si racconta nelle pagine di questa biografia. Nell'esperienza collettiva nazionale sono rimasti incancellabili la giornata della vittoria nei Mondiali del 1982 in Spagna e lo storico abbraccio di Bearzot con Pertini. Schivo, onesto e coerente, Bearzot è stato una delle figure più valide dello sport italiano, ma il saggio è interessante anche per la panoramica che, attraverso l'evolversi della sua vita, si apre sulla società italiana del Novecento. Prefazione di Indro Montanelli. -
Quanti ne dobbiamo ammazzare?
"Quanti ne dobbiamo ammazzare?"""" è la domanda con cui si apre questo inquietante romanzo. A porla è Mariano Márquez, l'avvocato già protagonista di """"Un delitto argentino"""". Chi gli risponde è un importante industriale che non guarderà in faccia nessuno per portare a termine la propria vendetta: eliminare gli assassini di suo figlio Alejandro. In un girotondo di personaggi emblematici - un giornalista disposto a qualunque cosa per raggiungere la fama, poliziotti che hanno perso ogni sentimento di umanità, una spogliarellista bellissima e inafferrabile, un killer a pagamento spietato e raffinato - si dispiegano di fronte ai nostri occhi le pagine di un purissimo noir contemporaneo, capace di insinuarsi negli angoli più oscuri della società e di restituirci un ritratto impietoso della condizione umana, del suo fondo inesorabile di violenza e follia. Perché l'odio è un combustibile potentissimo. Come l'amore." -
Marilyn
La biografia di una diva, l'interpretazione di un fenomeno e il romanzo di una donna. Il ritratto di Marilyn Monroe dipinto da Norman Mailer è tutto questo e molto di più. Il grande scrittore indaga i segreti della psiche tormentata di un'attrice che mescolava di continuo professione e vita privata. Dall'incontro con un mito vivente del baseball come Joe Di Maggio, amico anche dopo la fine del loro matrimonio, a quello con Arthur Miller, che porterà entrambi all'autodistruzione, fino agli amori fugaci e impossibili che le rovineranno definitivamente l'esistenza. -
Il cielo è un posto sulla terra
In una Goteborg autunnale, dove il rapido accorciarsi delle giornate prelude al lungo buio dell'inverno, tre stazioni di polizia ricevono le allarmate denunce di genitori i cui figli sono stati avvicinati da uno sconosciuto. All'apparenza, nessuno dei piccoli ha subito molestie di alcun genere: l'uomo si è limitato a farli salire sulla sua auto e a chiacchierare brevemente con loro. Ma dopo qualche tempo un quarto bambino viene ritrovato gravemente ferito e un quinto scompare, rapito dal passeggino in un centro commerciale durante un attimo di distrazione della madre. Il commissario Erik Winter, che già si sta occupando di una serie di singolari aggressioni a studenti universitari, si sente toccato personalmente, in quanto i bambini hanno grosso modo l'età di sua figlia Elsa. Mette così in campo tutta la sua competenza di poliziotto e il suo intuito di genitore. E a poco a poco comincia a ricostruire l'oscuro legame che unisce i due filoni di indagine. -
Storia delle idee del calcio. Uomini, schemi e imprese di un'avventura infinita
La storia del calcio è sempre stata raccontata attraverso le cronache delle grandi partite. Siamo sempre stati molto documentati su quello che era accaduto, poco sul motivo per cui era accaduto. Sappiamo, per esempio, che il calcio italiano ha segnato un'epoca negli anni Trenta ma se ci chiediamo il perché, ancora oggi non riusciamo a spiegarlo. Ogni epoca, ogni fase del calcio, quasi ogni partita hanno risposte diverse perché il calcio è tutto fuorché un gioco esatto. Si muove sotto la spinta di sentimenti e soprattutto di idee. L'autore ha pensato che un modo nuovo di raccontare il calcio fosse raccontare la storia di queste idee, capire come sono nati e che conseguenze hanno avuto sul campo quei piccoli colpi di genio che di volta in volta hanno cambiato il gioco e l'hanno avvicinato a una scienza. Dal sistema di Chapman alle grandi innovazioni di Viani, Rocco ed Herrera, dal calcio olandese contrapposto a quello all'italiana, all'arrivo della tecnologia con le sue macchine e le preparazioni personalizzate, fino alla rivoluzione di Sacchi e al calcio multietnico di oggi. Mario Sconcerti guida il lettore attraverso un grande viaggio nelle idee di un secolo raccontando l'evoluzione del calcio e di come sia riuscito a diventare il gioco di tutto il mondo. -
Morto in 5 battiti
Patch Kinkade è stato uno dei capi degli Infidelz, la più potente e rispettata banda di biker americana. Patch ha guidato a lungo la sezione californiana della banda, con polso, intelligenza e lealtà. Si è ritirato da poco, se n'e andato in Arizona per ricostruire i pezzi di una vita vissuta sempre al massimo e di un matrimonio in crisi. Patch è un ex capo ancora rispettato e amato. Forse troppo, tanto che i suoi legami con il passato lo costringono a tornare sulla strada molto prima del previsto. Succede quando gli Infidelz subiscono una grave perdita dopo gli scontri con una banda rivale e uno di loro resta ucciso. Il nuovo leader, il suo successore, chiede a Patch di indagare, di aiutare a fare luce sull'omicidio. Con il suo stile e l'onestà che lo distingue da alcuni rinnegati agenti dell'FBI, l'eroe di Barger si districa in un cupo labirinto di sesso, violenza e tradimenti, fino a far cadere il velo sottile che copre la misteriosa morte. -
Joyce L. Una vita contro. Diciannove conversazioni incise su nastro
"È emozionante poter leggere questo libro e scoprire fino a che punto l'esistenza di una persona possa essere vera e magnifica: i sentimenti dell'onestà e del coraggio, di cosa significhi essere leali o saper assumere su di sé, nei momenti di più pressante necessità, l'estremo rischio, poterli riconoscere come incarnati nella persona stessa, nel dettato della voce, nella moralità del tono. Chiunque scorra queste pagine costituite dal domandare di una giovane e consapevole narratrice qual è Silvia Ballestra e dal rispondere e argomentare di una persona come Joyce Salvadori Lussu, sente, con estrema chiarezza, quanto tutto questo è vero. Dalla Firenze degli anni Venti, con le camicie nere che s'apprestano a conquistare brutalmente il potere, all'esilio in Europa durante i Trenta, agendo a fianco del proprio compagno, il leggendario Emilio Lussu; dalla Heidelberg universitaria attraversata dalla furia invettiva di Hitler, alla politica clandestina, alla guerra antifascista combattuta in Italia coi partigiani; dalle lotte di liberazione in Kurdistan o in Angola, alla militanza a favore della pace. È straordinario restare in compagnia delle parole di Joyce, essere ospitati nel procedere del suo pensare, comprendere in che modo limpidissimo ci parla una vita; scoprire in che senso profondo tutto questo ci riguarda e ha a che vedere con noi, la nostra contemporaneità, i nostri anni a venire.""""" -
Veloce come la notte
Quando Alexander Vine alla fine della giornata abbandona la divisa da doorman dell'esclusivo ristorante del FourSeasons di New York, la sua tranquilla routine si sgretola e un'improvvisa accelerazione lo proietta in una notte di pericoli e possibilità infinite, di eccitazione e reinvenzione di sé nel sensuale mondo sommerso della metropoli, sempre in equilibrio tra un frenetico desiderio sessuale e la corsa all'autodistruzione. Con questo romanzo Jonathan Ames fece il suo esordio su una scena letteraria in pieno fermento e pronta ad accoglierlo a braccia aperte: la sua descrizione di un giovane consumato dall'ansia di conoscere e conoscersi sembrava infatti una delle poche alternative agli angusti limiti del romanzo minimalista. Uno stile ""forte, pulito, sovranamente oggettivo"""" - come lo ha definito Philip Roth - che condensa il disagio di un'intera generazione, facendolo entrare - insieme a Bret Easton Ellis e Jay Mclnerney - nel novero dei grandi della letteratura americana contemporanea. (Prefazione di Fernanda Pivano)."" -
Giangiacomo Feltrinelli. La dinastia, il rivoluzionario
Questo non è solo un libro di storia. È il romanzo di una vita. Quella di Giangiacomo Feltrinelli, uomo discusso, criticato e mai, in ogni caso, giudicato obiettivamente, sia nel bene sia nel male; e quella di suo padre, Carlo Feltrinelli, una delle figure più rappresentative e meno conosciute del nostro Paese nei primi trent'anni del Novecento. Giangiacomo nacque nel 1926. Ebbe una madre difficile, Gianna Elisa Gianzana, e un patrigno, Luigi Barzini jr, con cui non legò mai. Ricchissimo, alla fine della guerra entrò nel Pci e da allora visse quella che, a partire dalla metà degli anni Sessanta, diventò una specie di condizione schizofrenica: l'appartenenza per diritto di nascita a una classe, l'alta borghesia, e per sentimento e ragione a un'altra, il proletariato. Con il passare degli anni la passione per la cultura e la casa editrice da lui fondata nel 1954 non gli bastarono più. E imboccò la strada che lo avrebbe portato alla tragica morte il 14 marzo 1972, aspirante condottiero di un esercito che esisteva soltanto nei suoi sogni. -
La clessidra della vita di Rita Levi-Montalcini
Questo libro si prefigge lo scopo di ""avvicinare"""" il lettore a un personaggio che a cavallo di due secoli ha percorso un itinerario di vita emblematico: premio Nobel per la Medicina, senatrice a vita e promotrice di tante iniziative solidali di respiro internazionale. L'autrice, accanto a Rita Levi-Montalcini da circa quarant'anni, ha voluto ricostruire per temi il pensiero e il senso della vita della grande scienziata, riportando particolari inediti della sua esistenza e componendo come in un mosaico le opinioni più chiare sulle questioni a lei più care: il rapporto fra ricerca ed etica, il confronto con i giovani, il peso dell'intuizione nell'arte come nella scienza, e le grandi speranze per il futuro del mondo. Testimonianza ammirata della vita esemplare di una donna, definita la first lady della scienza, che sin da giovanissima si è consacrata alla ricerca scientifica e all'impegno nel progresso civile. Un impegno che """"ha contagiato e continua a contagiare"""" le persone che l'avvicinano, motivandole nelle loro scelte e attività, come testimonia il grande affetto che suscita la Montalcini tra i giovani. Come summa degli alti valori morali che hanno contrassegnato tutto il percorso di Rita Levi-Montalcini, la lucidità del suo pensiero, frutto anche della fiducia nelle potenzialità dell'uomo, questo libro si propone quindi come una sorta di viatico per quanti si sentono smarriti di fronte alle sfide, alla complessità e al caos di questo inizio di millennio.""