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Intrigo reale a Racconigi. 1909-1911: segreti azzurro Savoia. Il delitto Paternò - Trigona
Il libro è ispirato a un fatto di cronaca nera, realmente accaduto in Italia nel 1911, i cui risvolti lambirono pesantemente la famiglia regnante dei Savoia nella persona, in particolare, della regina Elena del Montenegro. Poiché è risaputo che la ""verità processuale"""" non è sinonimo di """"Verità"""", Cleto Schiavilla offre, solo in parte romanzandola, una ricostruzione dei fatti non coincidente con quella emersa nelle aule di giustizia. Entrano nella vicenda, inevitabilmente e in maniera prepotente, gli avvenimenti storici riguardanti il periodo che va dall'assassinio di Umberto I alla conquista italiana della Tripolitania e della Cirenaica."" -
Llibre de l'orde de cavalleria
La prima traduzione italiana di un testo catalano del XIII secolo, un vero e proprio bestseller dell'epoca. -
La bottega delle buone cose
"La bottega delle buone cose"""" è la settima opera di Sarah Cogni, autrice ligure trapiantata nelle montagne del Piemonte. E sono queste montagne che ispirano il suo nuovo lavoro. Una storia ambientata ai tempi nostri, ma che ha radici negli anni della Seconda Guerra Mondiale. L'incontro tra due infanzie, una """"ebrea"""" in fuga dalla Francia e l'altra italiana, che all'improvviso scopre il mondo, la storia cattiva. Questa vicenda del passato ritorna prepotentemente tra le antiche mura di una villa monregalese. E la memoria, """"che è già dolore"""", muta le cose delle vite, di quella vecchia bambina e della sua giovane amica, eroica """"bottegaia"""", dispensatrice di dolci prelibatezze del territorio. Un romanzo delicato e forte, intimo e storico." -
Storie del territorio
"Piccoli, grandi personaggi che sulle pagine del quotidiano hanno raccontato le loro terre, le tradizioni di cui sono custodi, le originali attività che rivelano paesi altrimenti sconosciuti ai più. Come la microcomunità di Briga Alta, dove """"resiste"""" tutto l'anno solo un coraggioso pugno di abitanti. Oppure Perlo: Simona Rossotti e la mamma Graziella Franco si sono sfidate per il posto di sindaco. Bagnasco ha svelato il saraceno """"Bal do Sabre"""" con la sua anima, Beppe Carazzone. Il sindaco e memoria storica di Ormea, Giorgio Ferraris, ha descritto il museo allestito da Giampiero Bologna nella vecchia osteria di famiglia per ricordare lo zio Mario, disperso in Russia. E ancora Ede Crivella di Garessio, la maestra che adotta gli animali selvatici, o l'alpino-chansonnier e avvocato monregalese Giancarlo Bovetti. È innamorato della natura Pietro Lugliengo, 28 anni, farmacista di Dogliani, che ha studiato le erbe e ne divulga i segreti, appresi anche dall'esperto di botanica cebano, Giordano Sciarra, che di anni ne ha 88. Sulla collina di Torresina, Mario Raimondi ha trasformato una barca in B&B, mentre a Lisio un gufo ha scelto come casa il gelso secolare di Carlo Bava. Le """"Storie del territorio"""" sono diventate tante. Hanno portato le bocce quadre di Mondovì dalla Stampa su radio e tv...""""." -
Intrigo in bottega
Una storia coinvolgente, in parte vera, in parte romanzata, ambientata nel borgo di un piccola paese del Piemonte. La storia di un piccolo mondo dove tutto sembra rimanere com'era, dove le regole sono tramandate per tradizione, dove il pettegolezzo tiene viva la fiamma della piccola comunità. -
Anche i bulli hanno un cuore
Il bullismo purtroppo è un tema di quotidiana attualità. Nei suoi racconti Daniela Biancotto vuole sensibilizzare genitori e figli su questo aspetto problematico della nostra società. Anche i bulli hanno un cuore è un libro di speranza, come recita il titolo. È vero, esistono i bulli, e le vittime che subiscono le violenze tutti i giorni, a scuola e non solo, sono un fenomeno da non sottovalutare. Ma l'autrice vuole il bene, anche per i malvagi: se riusciamo a lavorare sulla mente e sul cuore dei cattivi, c'è la concreta possibilità di riportarli sulla retta via. -
Extralarge in ateneo La terza indagine dell'avvocato Pasquero
Dopo La scomparsa di Ludovica e Onore all'antiquario, ritorna l'avvocato Pasquero, legale monregalese che, senza volerlo, si trova coinvolto in ""curiosi"""" delitti tra Mondovì e la provincia Granda. In Extralarge in Ateneo il luogo del misfatto è, come si evince dal titolo, la facoltà di legge in quel di Cuneo, dove il nostro è invitato a tenere delle lezioni. Sicardi si muove """"tranquillamente"""" dentro le stanze che lo videro per molti anni docente. Ma questa volta invece di insegnare, """"indaga"""". La seconda parte del libro è costituita da una new entry, Magna Rina, già presente nelle altre storie."" -
Un' isola di stranieri
Londra, 1948: la guerra è finita da poco. Il marito di Queenie non è tornato dal fronte e lei, per sbarcare il lunario, affitta stanze a giamaicani, nella totale disapprovazione del vicinato. Tra gli inquilini c'è Gilbert, uno dei tanti caraibici che si erano arruolati nella RAF, ritornato a cercare fortuna in Inghilterra. Ora che non indossa più l'uniforme, scopre che ai sentimenti di fratellanza dei tempi di guerra è subentrata la diffidenza verso chi, come lui, ha la pelle nera. Le cose si complicano, e diventano a tratti irresistibilmente comiche, quando, dalla Giamaica, lo raggiunge sua moglie Hortense. L'Inghilterra e gli inglesi non sono così amichevoli come li aveva immaginati, e perfino Gilbert non sembra più l'uomo che credeva. Ma è nel momento in cui il marito di Queenie, ritenuto morto, ritorna a casa che la situazione precipita. Un romanzo che, con umorismo e rara sapienza narrativa, trascina il lettore nel conflitto tra culture diverse. -
Storie esemplari di piccoli eroi. Lo sport dell'Italia di ieri
C'è stato un tempo in cui l'Italia viveva delle imprese di eroi, non necessariamente campioni, forgiati dalla fatica e dalla disciplina dello sport. Calciatori e ciclisti, pugili e piloti venuti dal nulla ma capaci di occupare l'immaginario degli appassionati e dei frequentatori di bar e piazze, diventando i personaggi di un'epica popolare indissolubilmente intrecciata con la geografia sociale e la storia del Paese. Cesare Fiumi ne ha ascoltato le vicende umane e sportive, le vittorie e le sconfitte che li hanno resi sia testimoni sia protagonisti di una stagione di grande vitalità. Una stagione che, rimasta desolatamente senza eredi, rappresenta ""una sorta di età dell'innocenza, sfumata dalla nostalgia e dalla distanza degli eventi"""". Prefazione di Gianni Mura."" -
Lingua di falce
Scontri e confronti fra generazioni di padri e figli: il complesso dialogo fra una società che tramonta - la civiltà pastorale e contadina sarda - e una che nasce. Gavino Ledda nasce a Siligo (Sassari) il 30 dicembre 1938. Obbligato dalla famiglia a fare il pastore, fino ai vent'anni non frequenta la scuola. È la carriera militare che gli permette di ottenere la licenza media. Dopo il congedo prosegue gli studi e nel 1969 si laurea in Glottologia all'università La Sapienza di Roma. In questo periodo scrive il romanzo autobiografico ""Padre padrone. L'educazione di un pastore"""", pubblicato nel 1975 (Premio Viareggio per opera prima) e poi nel 2010 da Dalai editore. Il libro ha un successo straordinario in Italia e all'estero, e i fratelli Taviani ne traggono un film premiato a Cannes con la Palma d'oro nel 1977. Dopo il suo fortunato esordio, Ledda ha continuato a dare anima alle cose con romanzi, poesie, film e, ultimamente, con la pittura."" -
Le più belle lettere d'amore
Cosa c'è di più intimo e segreto di una lettera d'amore? Eppure, nel tempo, molte di queste lettere sono state raccolte, conservate e pubblicate per la delizia dei nostri occhi indiscreti. Felicità, passione, desiderio, delusione, insistenza, gioia e dolore sono alcuni dei mille e più sentimenti che rendono la lettura avvincente. Anna Bolena scrive dalla Torre di Londra al suo persecutore Enrico VIII, l'imperatrice Giuseppina invoca l'affetto del suo Napoleone impegnato in qualche lontana battaglia, Virginia Woolf intrattiene con tutto il suo spirito l'adorata Vita Sackville-West, Colette si lascia andare alle più romantiche divagazioni, Simone de Beauvoir si rivela senza pudori letterari. Donne di ogni ambiente ed epoca ci fanno penetrare con un'immediatezza inaspettata negli angoli più nascosti dei sentimenti umani, mettendoci a confronto con gli ardori o i dolori di una passione, con le palpitazioni di un'attesa, gli entusiasmi di un'illusione, l'amarezza di un rifiuto. -
Unknown. Senza identità
Quando il botanico americano Martin Harris esce dal coma dopo un incidente stradale, sua moglie afferma di non conoscerlo. Anche i suoi vicini e i suoi colleghi dicono di non averlo mai visto. Eppure Martin è certo di sapere chi è. In una corsa disperata per riprendersi la propria identità, ritrova il neuropsichiatra da cui è stato in cura, che avanza l'ipotesi della doppia personalità. Ma più cerca una spiegazione razionale, più la situazione si complica. Di fronte al rischio di finire internato in un ospedale psichiatrico, decide di ingaggiare un detective privato... -
Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì
I personaggi di Katherine Pancol sono ancora affannosamente in cerca della felicità pur scansandola per mille, buone ragioni. Hortense, la sua sfacciataggine e la carriera che decolla, l'odio ostinato per i sentimentalismi e Dio sa quanta fatica per abbandonarsi all'amore. Shirley, un valzer serrato tra relazioni sbagliate che dura da troppo e ormai l'ha sfinita. E poi lei, Josephine. Timidezza incurabile e maglioni sformati. Che attraversa Parigi per prendersi cura di un fiore. Gary che non ha la pazienza di aspettare, Philippe che invece non fa altro, e infine Oliver - ""faccia da re umile"""" - che fa l'amore come s'impasta del buon pane. Un girotondo di vorrei ma non posso che finalmente ha la forza di interrompersi: fare i conti con quello che è stato, farlo adesso e senza riserve, per afferrare un lembo di felicità. D'altronde, gli scoiattoli di Central Park insegnano: la felicità ci inganna e dura un istante. La domenica i turisti affollano il parco, ma il lunedì?"" -
Romolo. L'alba di Roma da riscrivere
Roma cominciò a scrivere di sé solo intorno al duecento avanti Cristo, dopo che la vittoria su Cartagine l'aveva resa una grande potenza internazionale. Nel nuovo tempo di Roma, una delle cose più urgenti da costruire era il passato remoto, l'età antica della fondazione. I romani per molto tempo erano stati tramandati come brutta gente. Banditi, spergiuri, assassini, razziatori di bestiame. Poteva una capitale del mondo trovarsi sulle spalle un passato così? Non poteva. Comincia allora una straordinaria opera di pulizia e fantasia, le grandi epopee che partono dalla guerra di Troia, dalla fuga di Enea verso l'Italia, fino alla saga di Romolo e alla sua assunzione in cielo dopo la morte. Tutti gli storici moderni dicono che Romolo non è mai esistito. Gli ultimi profondi scavi di Andrea Carandini confermano invece che quello che gli viene attribuito collima con i risultati dell'archeologia. I libri di storia dicono che fondò Roma e ne fu il primo re, ma nemmeno Tito Livio crede alla sua leggenda, ne prende anzi ufficialmente le distanze. Cicerone dice chiaramente che era un assassino. Da questa differenza di grandezza prende il via questo libro. È una specie d'inchiesta sul vero e il falso del mondo di Romolo, su quello che, chiunque sia stato, ha lasciato di grande sul terreno. La leggenda della saga di Romolo è stata una fiction arcaica che i Romani si sono raccontati per secoli quasi ogni sera. Fino alla scoperta finale. E a farla diventare realtà. -
Il fiore pungente. Il prete che si è scoperto uomo
Un prete di strada, una coscienza critica fuori e dentro la Chiesa, il fondatore dì una comunità sempre aperta all'accoglienza degli ultimi, gli stessi cantati dal suo amico Fabrizio De André. Don Andrea Gallo è ""un prete che si è scoperto uomo"""" e in questo libro racconta a Fabia Binci e Paolo Masi la sua vita, le sue idee, il suo mondo, animato dallo spirito più autentico del Vangelo ma anche attento a far sì che l'insegnamento di Cristo, un uomo che si fece ultimo tra gli ultimi, sia sempre calato nella realtà quotidiana. Dall'esperienza come missionario in Brasile a quella come cappellano del carcere minorile di Genova, dall'uscita dalla congregazione salesiana alla fondazione della Comunità di S. Benedetto al Porto, un luogo in cui """"dopo tanti anni, la porta è sempre aperta"""". E poi la visione intransigente nei confronti della politica e della società, i maestri che hanno segnato il suo percorso (Don Bosco, Dom Helder Camara, Papa Giovanni XXIII, Giuseppe Dossetti, Giorgio La Pira ma anche Che Guevara e Gandhi) e, soprattutto, tutti quegli esseri umani che, anche se non lasceranno tracce del loro passaggio nella Storia, incontrando Don Gallo si sono sentiti amati su questa terra, """"alcuni forse per un attimo, altri per un periodo più lungo, alcuni per tutta la vita""""."" -
Milano cold cases. Delitti senza un colpevole
Esistono, i delitti perfetti. Diventano cold cases, etichetta anglofona di successo, per l'ottimismo della volontà degli investigatori, che li tengono in freezer sperando di scongelarli. Ma esistono. Non serve il più sofisticato dei piani, né la più raffinata delle menti criminali. Basta un dettaglio, un pezzo spaiato, un testimone voltato dall'altra parte, una disattenzione o un eccesso di prudenza da parte di chi indaga. Che arriva sempre dopo, corre a handicap, gode di supporti scientifici sempre più precisi ma gioca una partita umanissima e mortale contro un assassino. La recente storia nera di Milano è piena di omicidi. Di mala, di mafia, di 'ndrangheta. Non si ammazza soltanto di sabato, come scriveva Giorgio Scerbanenco. E non muoiono soltanto i soldati di bande e cosche. Finisce sotto il piombo, o con un coltello in gola, anche gente comune: certo, c'è il pregiudicato con la fedina torbida ma anche il ragazzo dal presente specchiato. Il mecenate e la moglie inquieta, professionisti e clochard. In questo libro ci sono diciotto casi, diluiti in diciotto anni. Radiografati, scarnificati, indizio per indizio, dettaglio per dettaglio. Piccoli omicidi, spesso dimenticati come le loro vittime, spariti dalla memoria come i loro assassini. Per diciotto volte perfetti. -
Cuore nero
A diciassette anni ci si può imbattere nel vero amore? E ciò che si chiede Giulia quando quel sentimento irrompe nella sua vita. Prima di allora era una ragazza indipendente, segnata dal burrascoso divorzio dei genitori, con una visione tutt'altro che romantica dei rapporti sentimentali. Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia. Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall'accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell'Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra. Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi? Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere. -
La vera storia di Carlo Martello
Quella di venerdì 14 dicembre 1962 era una notte buia e tempestosa. Paolo Villaggio e Fabrizio De André, ancora sconosciuti, stavano perdendo tempo in compagnia di altri fannulloni. Complici un topo e la fame, l'atmosfera di torpore che avvolgeva la combriccola si infiammò parecchio. Fu quando la pace tornò a regnare che, come per magia, nacque ""Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers"""". A cinquant'anni di distanza, dopo essere diventato uno dei più grandi attori comici del Novecento, una leggenda vivente che ha fatto ridere, e anche piangere, milioni di spettatori al cinema, nei teatri e in televisione. Villaggio torna sul vecchio testo, più attuale che mai, per farlo esplodere in un romanzo esilarante e affilato, raccontandoci, infine, la vera storia di Carlo Martello. Scopriremo così quanto fosse codardo il re carolingio, e quanto poco fosse diverso da lui il suo nemico, quello sbruffone di Abd al-Rahman, governatore di al-Andalus. Il Medioevo fantastico di Villaggio ci apparirà allora molto simile ai nostri giorni, perché, da quando esiste il mondo, poco è cambiato: i ricchi continuano a compiere soprusi, a concupire le donne con il denaro e a schiacciare deboli e poveri, cui non resta che subire e magari sbeffeggiarli con la satira o denunciarli nelle canzoni; un tempo ci pensavano giullari e menestrelli, oggi ci sono i comici e i cantautori. Non è un caso che la copertina di questo libro sia stata disegnata, come omaggio all'autore, da Dario Fo."" -
Vivere con lentezza. Piccole azioni per grandi cambiamenti
Stressato manager di una multinazionale, a un certo punto della sua vita Bruno Contigiani si è accorto che qualcosa non andava e ha deciso di rallentare. Grazie a una spinta ""gentileù2 della vita si imbatte in uno scoglio non metaforico e decide di prendersi i suoi tempi per ritrovare l'equilibrio perduto. In questo libro, serio e giocoso invito a evitare la frenesia cui tutti sembrano adeguarsi, racconta come e perché, suggerendo piccole azioni per grandi cambiamenti. Permettendoci così di vedere un mondo che normalmente ci sfugge perché andiamo troppo veloce e, in definitiva, aiutandoci a vivere meglio il presente."" -
Dal vivo. Meditazioni e versi sotto le stelle
Scritta in forma di lettere o svagati racconti - a un bambino, alle stelle e ai grilli che popolano le sere d'estate, in un paesaggio toscano di collina e mare, o forse dell'anima - questa lieve meditazione sui giorni vivi di un'esistenza alterna ai ritmi cantabili dei versi il filo di una prosa che si fa riflessione, interrogazione, pensiero. Tre ""immagini del vivo"""" - l'albero, la città, il deserto - scandiscono i momenti del racconto e quasi di una progressiva scoperta (o rivelazione?) dell'esistenza quando si fa viva, offrendo forme e idee a questa ricerca della segreta unità dei giorni della vita. E alla gratitudine accorata, che si fa preghiera di ringraziamento, per la fragile e minacciata bellezza del Paese e della lingua che ci hanno nutriti.""